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Esperienze lavorative nell'ambiente scuole


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Buongiorno a tutti, è il mio primo post su questo forum.

Sono uno studente di Lettere e l'insegnamento è uno dei miei possibili impieghi futuri. Della scuola ho un ricordo abbastanza bello (pur avendo frequentato un piccolo liceo di paese), ma negli anni ho notato un fatto: com'è giusto che sia oggi a scuola si parla sempre di più di sessualità, e questo ha attirato l'attenzione di tutti quei conservatori che gridano all'ideologia gender. Sono sicuro che ai miei tempi ci fosse qualche insegnante gay, uno soprattutto molto amato, ma è anche vero che all'epoca (2015) nessun genitore delle mie zone si sarebbe sognato di andare a scuola a lamentarsi di qualcosa, anche perché prima dell'era dei registri elettronici onestamente credo che fossero molto poco informati di quello che effettivamente veniva detto e spiegato in classe. Ho trovato su internet vari articoli che riportavano situazioni a scuola con docenti apertamente omofobi e mi sono chiesto, qual è la situazione in generale nelle scuole? Apertura, omertà o ostilità? Capisco che cambia molto dalle zone e dagli indirizzi e semplicemente dai colleghi che ti ritrovi, però ecco mi farebbe piacere ascoltare le testimonianze di qualche docente che può parlare per esperienza. Siete "out" a scuola con colleghi e alunni? Come gestirsi? Insomma tutto quello che avete da dire in merito. 

Grazie 

PS: ovviamente anche info di studenti e delle loro scuole sono utili!

Insegno da 10 anni e siamo tutti froci, tranquillo.

La scuola è troppo benpensante per far si che certe persone esprimano certi pensieri impunemente.
 

In sincerità pur avendo frequentato la scuola negli anni 90 io sti omofobi non li ricordo, almeno non tra i professori.

 

Comunque se ti piace insegnare trovarai un ambiente accogliente.

beh, dipende molto dal tipo di scuola nella quale capiti: io da anni faccio dei seminari tecnico-operativi al Rossellini (professionale per il cinema), e non ho problemi con nessuno (prof, alunni, genitori, segreterie..).

per quanto ne so, al netto di elementari e medie (dove qsi cosa possa riguardare la sessualità semplicemente non esiste; al massimo a scienze parlano della riproduzione e nulla più), alle superiori devi distinguere tra licei (quasi tutti tranquillissimi), professionali e tecnici.

Specie negli itis o negli IeFP regionali, è più facile capiti il troglodita omofobo

On 11/23/2023 at 12:10 PM, asc6163 said:

Ho trovato su internet vari articoli che riportavano situazioni a scuola con docenti apertamente omofobi e mi sono chiesto, qual è la situazione in generale nelle scuole? Apertura, omertà o ostilità?

Non so se la situazione sia simile in tutta Italia, comunque ho diversi amici gay insegnanti...alcuni di loro sono discreti, e non parlano del loro privato con colleghi e studenti (un amico gay mi spiegava che non si dichiara perché teme che le colleghe lo inseriscano in qualche commissione scolastica per la parità di genere o altre iniziative progressiste 🙂 ), alcuni conoscenti sono molto out (un mio compagno d'università ora insegna filosofia nei licei, ma ha pure scritto diversi saggi su cristianesimo e omosessualità)

7 hours ago, Iron84 said:

Insegno da 10 anni e siamo tutti froci, tranquillo.

Sì, è pieno di professori gay...

1 hour ago, schopy said:

(un amico gay mi spiegava che non si dichiara perché teme che le colleghe lo inseriscano in qualche commissione scolastica per la parità di genere o altre iniziative progressiste 🙂 )

Insegna Fisica e Biologia, vero? 🙂

1 hour ago, schopy said:

ho diversi amici gay insegnanti...alcuni di loro sono discreti, e non parlano del loro privato con colleghi e studenti

beh, anche i/le prof etero non credo che sbandierino ai 4 venti il loro privato. In fondo sono lì per insegnare.

aggiungo un altro tassello al discorso: so di certo che al classico di Ostia ci sono diversi ragazz* in transizione (sia MtoF che FtoM), e sono integratissim*, tutti l* chiamano con l'alias, vanno tutto sommato bene (matematica a parte, come capita a tutti quelli che hanno preso il classico), eccetera.

Se considerate quel che si dice su quella zona, è comunque un bel segnale, no?

C'è una percentuale alta di gay che insegna in base alla mia esperienza lavorativa. Non insegno in Italia quindi non ti so dire come è l'ambiente lavorativo li ora.

Da insegnante se sei apertamente omofobo non è il lavoro adatto visto che la scuola (specialmente pubblica) è il luogo dove bisogna abbracciare e rispettare tutte le diversità. L'obiettivo è insegnare la materia ma se sei omofobo, o misogino, o razzista, etc. alcuni alunni non vorranno imparare la materia perché non stai creando le condizioni per farti ascoltare. 

9 hours ago, Micioch said:

se sei omofobo, o misogino, o razzista, etc. alcuni alunni non vorranno imparare la materia perché non stai creando le condizioni per farti ascoltare. 

non credo sia vero 😂 è pieno di insegnanti misogini (pochi), razzisti (abbastanza) e soprattutto omofobi (tanti).

Al liceo tutti i miei prof erano sposati e con più di 45 anni...

Le più palesemente cattive erano le donne. I professori maschi erano più bonaccioni e meno formali ma sicuramente non particolarmente friendly o aperti mentalmente che io ricordi.

Inoltre non è un deterrente il fatto che gli studenti non imparino la tua materia dal momento che si viene pagati lo stesso senza alcuna valutazione del proprio lavoro, della produttività o del proprio metodo di insegnamento e l'unico "scatto di carriera" è l'anzianità... 🫠La mia prof di lettere era una inetta, quella di educazione fisica parlava al telefono tutto il tempo etc..

Alle medie probabilmente ho avuto un professore gay, di francese. Era single, mediamente effeminato e "scheccava" parecchio quando urlava e tutti noi studenti ci mettevamo a ridere di nascosto.

 

In un università invece le cose cambiano, ma non si è immuni ai professori incapaci (ho avuto una professoressa di analisi... soporifera), cattivi o omofobi anche se è più difficile per loro imporsi perché gli studenti hanno più autonomia e "potere" e il loro ruolo è meno autoritario.

Edited by MyleneFarmer
2 hours ago, MyleneFarmer said:

 

Al liceo tutti i miei prof erano sposati e con più di 45 anni...

 

Appunto. E saranno passati, boh, vent'anni? Saranno in pensione o so' schioppati male.

L'opener ha fatto una domanda precisa, circostanziata e a un target di utenti ben definito.

I miei amici insegnanti sono tutti più o meno dichiarati

e anche gli studenti delle superiori lo sono abbastanza:

c'è chi ha in classe la coppietta gay, chi la lesbica, chi il trans.

Si sono tutti esposti per la questione della carriera alias.

 

Al contrario un mio amico etero è stato mobbizzato dal gruppo delle mamme

perché ha detto ai bambini - lavora alle elementari - che è sbagliato dire "frocio" e che l'omofobia è una brutta cosa.

E ha cambiato scuola.

La situazione è quella che c'è ovunque e non solo sul tema dell'omosessualità ma anche su altre questioni come il razzismo, le donne ecc. 

 

Una facciata ipocrita dove si inneggia all'apertura, all'integrazione, al bel futuro che ci aspetta ora che abbiamo preso consapevolezza del Privilegio del Maschio Bianco Etero, che deve chiedere scusa anche solo perché è al mondo, con annesse manifestazioni di piazza e i fiocchettini ora arcobaleno, ora rossi, ora verdi a pallini....

 

Il tutto all'ombra delle ideologie più becere e fasciste che sono tornate a gran galoppo, e soprattutto di conflitti insensati tra maschi e femmine, gay e etero, bianchi e neri.... e quanto ci piace dare e ascoltare la notizia dell'ennesimo barcone e dell'ennesimo femminicidio, mentre il signor Musk va i viaggetti nello spazio.

 

 

Tornando a noi, credo che nella scuola attuale sia difficile anche proporre un dibattito sull'omosessualità, mi corregga qualcuno se sbaglio.

Sicuramente molto più difficile che 10 o 15 anni fa.

 

 

Però questo c'entra poco con la sessualità degli insegnanti. E' più un tabù e un problema di ipocrisia e censura su tanti temi.

Edited by Vivacia3But
1 hour ago, Vivacia3But said:

credo che nella scuola attuale sia difficile anche proporre un dibattito sull'omosessualità, mi corregga qualcuno se sbaglio.

Sicuramente molto più difficile che 10 o 15 anni fa

Per quel che ne so, è esattamente il contrario. 

Poi, se dalle parti tua votano tutti Adinolfi, a me non è dato saperlo

4 hours ago, freedog said:

Per quel che ne so, è esattamente il contrario. 

Poi, se dalle parti tua votano tutti Adinolfi, a me non è dato saperlo

E allora sai ben poco e ti fermi a un'analisi superficiale del problema, contraddicendoti con le tue stesse parole, citando Adinolfi e quindi sapendo chi è.

Non appena in una scuola, di qualsiasi ordine, si parla di omosessualità - cosa che prima si faceva normalmente nei dibattiti e la cosa passava del tutto inosservata - questo fa drizzare le antenne e scatena l'omofobia di certi gruppi indottrinati.

Come se parlare di omosessualità fosse diventata una sorta di propaganda politica alla quale vanno affiancate un'eterosessualità, un cattolicesimo, che erroneamente ne vengono considerati l'antitesi. Come gli uomini vengono considerati la parte avversa delle donne, e i neri dei bianchi... e viceversa naturalmente.

 

Infatti i no gender si stanno organizzando con le home school per indottrinare i pargoli a loro piacimento e toglierli dalla satanica scuola pubblica (come se le parificate delle suorine fossero troppo moderniste e liberal).

Volendo,  sarebbe da andare a vedere che combinano là dentro e cosa insegnano (terrapiattismo? No evoluzionismo?) . Mi sa che se ne vedrebbero delle belle

ma Arcigay in quante scuole fa conferenze/dibattiti in Italia? Fuori dai licei fighi del centro città delle metropoli Arcigay è al bando e non li fanno proprio avvicinare.

Oltre al fatto che non si fa quasi mai educazione sessuale/sentimentale.

On 11/24/2023 at 9:54 AM, Iron84 said:

Insegno da 10 anni e siamo tutti froci, tranquillo.

La scuola è troppo benpensante per far si che certe persone esprimano certi pensieri impunemente.
 

In sincerità pur avendo frequentato la scuola negli anni 90 io sti omofobi non li ricordo, almeno non tra i professori.

 

Comunque se ti piace insegnare trovarai un ambiente accogliente.

posso chiederti in che tipo di scuole e zona(regione, città o provincia)

On 11/27/2023 at 5:30 AM, Vivacia3But said:

E allora sai ben poco e ti fermi a un'analisi superficiale del problema, contraddicendoti con le tue stesse parole, citando Adinolfi e quindi sapendo chi è.

Non appena in una scuola, di qualsiasi ordine, si parla di omosessualità - cosa che prima si faceva normalmente nei dibattiti e la cosa passava del tutto inosservata - questo fa drizzare le antenne e scatena l'omofobia di certi gruppi indottrinati.

Come se parlare di omosessualità fosse diventata una sorta di propaganda politica alla quale vanno affiancate un'eterosessualità, un cattolicesimo, che erroneamente ne vengono considerati l'antitesi. Come gli uomini vengono considerati la parte avversa delle donne, e i neri dei bianchi... e viceversa naturalmente.

 

è esattamente quello che mi preoccupa...sei un docente?

On 11/27/2023 at 1:05 PM, MyleneFarmer said:

ma Arcigay in quante scuole fa conferenze/dibattiti in Italia? Fuori dai licei fighi del centro città delle metropoli Arcigay è al bando e non li fanno proprio avvicinare.

Anni fa lo facevano, oggi vengono fortemente ostacolati o inseriti in dibattiti dove dev'essere presente anche l'altra parte, quella cattolica o omofoba. In modo stupido perché non parliamo di dibattiti tra diverse idee politiche su uno stesso argomento... sarebbe come invitare uno stuntman a parlare in un dibattito sulla disabilità, o un allevatore di criceti in un dibattito sui gatti.

Bisognerebbe però chiedere direttamente a chi fa parte di queste associazioni per avere notizie certe. 

3 hours ago, asc6163 said:

è esattamente quello che mi preoccupa...sei un docente?

Guarda, per toglierti questo dubbio mi è venuta un'idea... prova a fare questa domanda all'arcigay della tua zona, possibilmente a qualcuno con un po' di anni di esperienza che abbia visto, magari, cambiare il vento nel corso degli ultimi vent'anni.

Se fai l'insegnante, comunque, il tuo compito al 99% sarà quello di far bene il tuo mestiere e occuparti di mille altre cose. 

Ripeto che non credo sarà un problema la tua, di omosessualità, con tutto che nella scuola c'è pienone di insegnanti day.

Forse proporre dibattiti potrebb esserlo.

28 minutes ago, Vivacia3But said:

fare questa domanda

Mi riferisco a chiedere com'è cambiato il clima e come sono cambiati i dibattiti scolastici in cui sono invitati esponenti di arcigay a parlare, sui temi dell'omosessualità, transessualità e omo/transfobia

Insegno in un tecnico economico, in un professionale e ho anche una classe di una sorta di Ipsia.

Rispetto a 20 o 30 anni fa le scuole sono trasversali, a parte alcune materie, facilmente in un istituto può convivere un liceo ed un Itis e pertanto gli insegnanti si interscambiano.

Io credo che, ad oggi, chi fa il classico si introduce in un ambiente borghese, quindi si gay ma purchè fidanzati o con prole, no sesso libero, no trasgressioni ma sani valori borghesi.

Diversi si purchè normati.

I Licei soprattutto quelli più fighetti sono necessariamente conservatori, la maggioranza degli iscritti deve seguire le orme dei genitori e non uscire troppo fuori dai binari.
Ho avuto anche uno studente alias, la scuola italiana ha 1000 problemi ma vi assicuro che l'inclusività non è tra quelli, è difficilissima da realizzare ma vi assicuro che è l'unica cosa dove si forma realmente.

 

3 minutes ago, Iron84 said:

Diversi si purchè normati.

Sì, ma appunto come dici tu è una cosa che non vale solo per l'omosessualità, è più generale...

On 11/27/2023 at 5:30 AM, Vivacia3But said:

Non appena in una scuola, di qualsiasi ordine, si parla di omosessualità - cosa che prima si faceva normalmente nei dibattiti e la cosa passava del tutto inosservata - questo fa drizzare le antenne e scatena l'omofobia di certi gruppi indottrinati.

Non è che ai miei tempi ci fosse meno omofobia solo perché non c'erano Adinolfi e i gruppi pro-vita...anzi 😅

La società è incredibilmente meno omofoba rispetto ad una ventina d'anni fa, e nei "gruppi indottrinati" sono in pochi

2 hours ago, Iron84 said:

Insegno in un tecnico economico, in un professionale e ho anche una classe di una sorta di Ipsia.
 

gli istituti tecnici di provincia non hanno una bella nomea, soprattutto quelli del sud o con una larga popolazione studentesca maschile

(forse escludendo l'artistico dove è pieno di gay).

La cosa bella degli ambienti troppo borghesi o fighetti è che l'omofobia che viene manifestata tramite atti omofobici o discorsi omofobici pubblici non è pari o superiore mai a quella che può essere provata dalle persone di quegli stessi ambienti. A volte un atteggiamento "don't ask don't tell" può essere preferibile a certi ambienti dove certe parole o certi atti sono sdoganati di più, anche se non è detto che poi si manifestino quando li frequenti.

Ad esempio la classe più casinista e problematica del liceo "bene" spessissimo non lo è mai quanto quella "mediamente casinista" dell'istituto tecnico sgangherato dove si lanciano le sedie. 

  • 1 month later...

Ho frequentato (a partire dai primi anni 2000) la scuola media e poi un istituto tecnico, e ricordo solo un professore “particolare” che da adulto ho ipotizzato, e poi saputo per certo, che fosse gay. 

Era apertamente considerato anche dagli altri insegnanti “diverso”, ma non è mai stato toccato il tema sessuale; così come in termini più generali era un argomento completamente (e temo accuratamente) evitato.

Personalmente ho sofferto per questa omertà: il sentirmi diverso ma senza capire per quale motivo è stato il leit-motiv della mia gioventù. Ironia della sorte, scoprire anni e anni dopo tutti gli amici e compagni gay, al tempo insospettabili 😅

  • 1 month later...

Insegno da 9 anni al liceo, prima in provincia e ora a Milano. Non direi che l'omosessualità sia un tema toccato così di frequente, né in positivo né in negativo, ma la nostra lobby è presente in tutte le sale professori.

Personalmente non sono dichiarato con tutti i colleghi, ma da quelli con cui ho fatto coming out non ho mai avuto reazioni negative. Non mi sono mai dichiarato in classe, ma ho incontrato vari alunni (spesso etero) al Milano Pride. In generale prevale l'apertura, tra colleghi e (soprattutto) studenti, poi ovviamente ogni persona è a sé. Purtroppo so anche di colleghi gay che hanno ricevuto commenti omofobi dagli studenti, ma in genere succede in classi che sono già "complicate" da vari punti di vista, e dipende molto dal tipo di rapporto che si riesce a instaurare.

In sintesi, salvo casi strani, direi che si può lavorare tranquilli.

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