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La moglie di Patricia Cornwell


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Mi sono imbattuto stamattina per caso in questo articolo su Patricia Cornwell... Pare che sia stata gabbata da una società finanziaria che le ha rubato un pacco di soldi.

http://www.corriere.it/esteri/09_ottobre_22/olimpio_cornwell_52cc4dd4-bed4-11de-8c44-00144f02aabc.shtml

 

Ma non é la truffa finanziaria quello di cui voglio parlare.

Sapevo che La Cornwell fosse lesbica, ma ignoravo che si fosse sposata. Come invece rende noto l'articolo.

 

Ma allora se Patricia Cornwell é sposata, perché il giornalista continua a riferirsi, a piu riprese,  alla moglie come "compagna"? Perché non usa il termine corretto di moglie o coniuge?

 

Questa denigrazione lessicale mi pare un lapsus che indica una chiara omofobia da parte del giornalista.

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E' una di quelle cose che purtroppo sono comuni tra i giornalisti italiani, assieme alla fastidiossissima abitudine di riferirsi ai trans con il loro sesso biologico.

Ci vorrebbe un prontuario di italiano glbt, così magari la piantano pure di scrivere "outing" invece di "coming out".

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decisamente, visto che nel topic sulla morte di Stephen Gately qualcuno si era compiaciuto che il giornalista italiano avesse correttamente usato il termine "marito".

 

ad ogni modo devo dire la verità, la Cornwell è un personaggio talmente spiacevole, in termini di come si relaziona alla sua omosessualità e il modo in cui ne parla, che la cosa non mi disturba più di tanto.

 

d'accordissimo con Lum sulla precisazione outing vs. coming out, ma è una battaglia persa in partenza....

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Non è solo un "vizio" degli esterni il non usare i termini giusti: purtroppo conosco una coppia in cui uno dei due quando deve riferirsi in un discorso ad altre coppie, appella sempre uno dei due "l'amico" e non il compagno o il ragazzo. Finche' questi paletti sono ancora dentro di noi, l'è dura...!

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Esatto... l'espressione più giusta per la dolce metà di Patricia Cornwell sarebbe "moglie", "sposa", "coniuge".

Le due donne si sono unire in vero e proprio matrimonio in Massachusetts quattro anni fa.

Stephen Gately invece a quanto mi risulta non aveva un "marito", né uno "sposo", ma un "partner"; la legge inglese purtroppo è così.

Immagino che nell'articolo compaia la parola "compagna" riferita alal dolce metà della Cornwell perché in questo Paese si fa fatica a comprendere il grado di ufficialità, inclusione e rispetto che sempre più nazioni accordano alle relazioni amorose omosessuali; in Italia si è spesso abituati a dibattere di coppie dello stesso sesso in termini di unioni extra-coniugali, non in termini di veri e propri legami matrimoniali che lo Stato si ostina a non riconoscere.

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Ci vorrebbe un prontuario di italiano glbt, così magari la piantano pure di scrivere "outing" invece di "coming out".

 

E' una causa persa persino fra di noi, conosco gay che pensano sia addirittura "outing" la versione corretta da usare  :gh:

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Esatto... l'espressione più giusta per la dolce metà di Patricia Cornwell sarebbe "moglie", "sposa", "coniuge".

Le due donne si sono unire in vero e proprio matrimonio in Massachusetts quattro anni fa.

Stephen Gately invece a quanto mi risulta non aveva un "marito", né uno "sposo", ma un "partner"; la legge inglese purtroppo è così.

 

Azzarola, a volte mi scordo che ci sei anche tu su questo forum e le tue pippe mentali sul lessico.

Per gli altri utenti... quelli con un po' di cervello intendo, vorrei far presente che TUTTA la stampa inglese quando è morto Stephen Gately ha parlato sempre e solo di "marito" e mai di "partner."

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Azzarola, a volte mi scordo che ci sei anche tu su questo forum e le tue pippe mentali sul lessico.

Per gli altri utenti... quelli con un po' di cervello intendo, vorrei far presente che TUTTA la stampa inglese quando è morto Stephen Gately ha parlato sempre e solo di "marito" e mai di "partner."

 

Sweet...

Mentre tu ti dai da fare per valutare, non so a quale titolo, chi ha cervello e chi no... io faccio presente a te che la stampa inglese si è riferita al partner di Stephen Gately nella maniera più variegata possibile: guardando sui siti internet ho visto che il Mirror si è riferito a lui come "partner", il Daily Mail come "civil partner", il Telegraph come "companion", la bbc news come "long-term partner".

- Estratto dal Mirror:

"He was discovered by his distraught partner Andy Cowles on Saturday afternoon. The pair, who were on holiday, had been partying..."

http://www.mirror.co.uk/celebs/news/2009/10/12/stephen-gately-choked-to-death-on-his-vomit-115875-21740316

- Estratto dal Daily Mail:

"...police believe Gately's civil partner, Andrew Cowles, was in the bedroom with the Bulgarian, while the Boyzone star..."

http://www.dailymail.co.uk/news/article-1219826/First-picture-Bulgarian-clubber-centre-mystery-Boyzone-star-Stephen-Gatelys-death.html

- Estratto dal Telegraph:

"He is survived by his parents and by his companion, Andrew Cowles"

- Estratto da BBC News:

"Gately was on holiday with his long-term partner Andy Cowles"

http://news.bbc.co.uk/2/hi/8301187.stm

 

Faccio inoltre presente che -in ogni caso- lo status della dolce metà di Stephen Gately non lo sanciscono di certo i giornalisti, lo sancisce la legge inglese: la legge inglese stabilisce che i gay possano essere "partner". Non "mariti" o "sposi"... quelli sono riconoscimenti riservati agli eterosessuali.

Condivido in pieno lo sdegno per questa cosa, difatti tifo affinché anche in UK i gay possano finalmente unirsi in matrimonio civile come tutti.

 

Se il modo in cui chiamiamo le cose non avesse importanza, come tu sostieni, in tutto il mondo non ci sarebbe tutta questa resistenza nel voler riconoscere che anche i gay e le lesbiche devono poter accedere al matrimonio civile, non verrebbero organizzati e vinti referendum costituzionali per negare il titolo di 'matrimonio civile' alle coppie dello stesso sesso e ricacciarle nell'unione a se stante con pari vantaggi legali (vedi la prop8 californiana), non esisterebbe nemmeno la civil partnership stessa in quanto a nessuno sarebbe saltato in mente di creare un doppione apposito, non esisterebbe nemmeno questo topic che è fondato sulla giusta frustrazione nel veder sminuite le relazioni omosessuali attraverso l'uso di termini inadeguati.

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decisamente, visto che nel topic sulla morte di Stephen Gately qualcuno si era compiaciuto che il giornalista italiano avesse correttamente usato il termine "marito".

 

ad ogni modo devo dire la verità, la Cornwell è un personaggio talmente spiacevole, in termini di come si relaziona alla sua omosessualità e il modo in cui ne parla, che la cosa non mi disturba più di tanto.

 

d'accordissimo con Lum sulla precisazione outing vs. coming out, ma è una battaglia persa in partenza....

si ma il torto non é fatto alla Cornwell.

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Va bene Vlay, se vuoi giocare a questo gioco te le potrei trovare anche io tante belle citazioni dove viene usato "husband", ma siccome a differenza tua ho una vita, non ho molto tempo da perdere cercandole.

 

Penso, tuttavia, che nonostante tu abbia le conoscenze linguistiche per andare a spulciare vuotamente tra articoli, quello che ti manca sia l'immersione in una determinata cultura, ogni santo giorno della tua vita, e sapere quali sono i termini di uso corrente nella lingua inglese.

Visto che vuoi la lezioncina, te la faccio. Che non mi si dica, però, che sono noiosa, perché te la sei chiamata. Il termine "partner" nella lingua comune si usa come equivalente dell'italiano "compagno". Ovvero, è una relazione più seria di quella che hai con un "ragazzo/a" ma non ancora riconosciuta davanti alla legge. Quando ti sposi, cioè quando vai in comune a mettere una firma su un registro, la gente comune, nella vita di tutti i giorni dice "husband" o "wife", anche perché non avrebbe molto senso dire "partner" prima del matrimonio e sempre "partner" dopo il matrimonio... come lo segnali se no il cambiamento?

 

Ovviamente a te di queste cose non te ne fregherà niente... troverai, come sempre, il modo per rigirarle. Però spero ci siano utenti, quelli con cervello che citavo poc'anzi, che invece magari possono essere interessati ad imparare qualcosa di nuovo. In questo modo, visto che te lo chiedi, si può discernere chi ha cervello e chi no: gli uni sono orientati a conoscere mentre gli altri si ostinano a ripetere a pappagallo posizioni francamente di dubbio gusto. Che tu, gay, ti senta in diritto di dire a un'altra persona che il suo legame sancito davanti alla leggenon vale niente, mi dispiace ma è semplicemente disgustoso... anche perché cos'è che hai esattamente che ti dà diritto di sentirti migliore? Se non ricordo male, il tuo governo ha sancito giusto una settimanella fa che NON E' incostituzionale discriminarti per la tua omosessualita'... e tu stai ancora qui a fare la morale a chi usa una parola invece di un'altra. Qualcuno la chiamerebbe anche invidia...

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Sweet...

Non ti capisco proprio. Mi sembri un po' troppo acidosa, scrivi frasi buttandola molto sul personale, quasi con inimicizia...

Rilassati... relax, take it easy :-) non prendere ogni cosa che scrivo in maniera negativa, estremizzandola; stai diventando pesante.

Capisco che all'una di notte magari la mente ci fa dei brutti scherzi... ma suvvia...

Anche perché qui non sto giocando nessun gioco, né dando lezioncine, nè dicendo che la relazione di qualcuno non vale niente.

 

Distorci ed estremizza i discorsi di qualcun altro, grazie. Ti saluto xché se no se proseguo si va off topic.

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Oh, che strano... di solito ami avere l'ultima parola e tempestare la gente di MP chiedendo "rispondirispondirispondi". Hai cambiato abitudini?

 

Io estremizzo? Facciamo finta di non sapere le cose che hai scritto in altri topic, allora. Hai ripetuto certi concetti molte volte in passato; solo perche' non li hai scritti in questo, non significa che non li pensi. Discorso chiuso anche per me... fino alla prossima frecciatina tra le righe.

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Sotto la suggestione del caso Marrazzo e l'ennesimo caso trans italiano...

mi viene da chiedermi se nel caso del povero Gately la stampa inglese

sia stata corretta ( ovviamente il pensiero mi corre al 25nne bulgaro ) o

ipocrita e moralista o peggio doppiopesista, come quella italiana.

 

Anche questo, direi, concorra nel valutare il giudizio e/o il pregiudizio

di una società nei cfr. di una coppia gay

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Sweet...

Non mi interessa conversare con chi, a questo punto volutamente, estremizza e distorce quello che dico solo per fare cagnara.

Mai affermato che le relazioni di chicchessia non valgano niente... ho sempre affermato che tutti i tipi di relazione meritano eguale rispetto; ho sempre affermato che le relazioni omosessuali, dovunque esse siano dal polo nord all'equatore al polo sud a greenwich a tokio a roma a los angeles a bogota, sono allo stesso livello delle relazioni eterosessuali... ed è proprio per questo che non tollero vengano ghettizzate in istituti recinto creati apposta per tentare di legittimare la continuazione della loro esclusione dal matrimonio di tipo civile.

Visto che chi ama altri del proprio sesso è allo stesso livello di chi ama altri di diverso sesso non è ammissibile riservare il matrimonio agli uni e recintare gli altri in un matrimonio-non-matrimonio, uno scimmiottamento del matrimonio vero.

Fare finta che l'Inghilterra abbia permesso ai gay di sposarsi è un mettere la testa sotto la sabbia e voler far finta che la realtà sia un'altra.

Quando l'Inghilterra permetterà ai gay di essere 'sposi' ne sarò ben felice... ma molto. Molto ma molto felice. Non vedo l'ora arrivi quel giorno.

Fino ad allora, è più che ovvio prendere atto del fatto che lì i gay possano registrarsi in partnership, quindi diventare di fronte alla legge dei 'partner'.

Con pari vantaggi dal punto di vista legale, sì... ma sempre 'partner', non 'sposi', non 'uniti in matrimonio'. Sono riconoscimenti diversi.

Aspiro a una società in cui chiunque possa scegliere tra convivenza senza ufficializzazione, pacs/pics/pucs/partnership e matrimonio.

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