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[LU_] Storia di un Coming Out ben riuscito! =)


LU_

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Ciao a tutti!

Nei mesi in cui ho visitato (in modo praticamente passivo) il Gay Forum ho avuto modo di constatare quando sia difficile per un omosessuale o bisessuale fare Coming Out con qualcuno. E ho notato che quelli ben riusciti sono molto pochi, paragonati a quelli scomodi e tragici. Tuttavia questo forum mi ha permesso di sentirmi un po' meno solo nella mia particolarità e dato la forza di accettare la persona che sono. Pregio o difetto che questi miei gusti sessuali possano rappresentare. Voglio perciò raccontarvi anche la mia esperienza, che in questo caso è decisamente positiva, proprio per dare ad altri che hanno attraversato o stanno attraversando la mia stessa situazione la forza necessaria a fare questo grande passo.

 

Ho sempre saputo della mia bisessualità, o meglio: sono sempre stato certo della mia attrazione verso il corpo maschile. Gradualmente ho cominciato ad essere attratto anche dalle ragazze, ma ciò non toglieva il fatto che provassi interesse per il bruco. Diciamo che ho scelto di accantonare quest'ultima tendenza per un po', per chiarirmi un po' le idee, anche se queste erano chiarissime sin da subito.

 

L'anno scorso la cosa ha cominciato a degenerare. Vivendo la mia pubertà coi miei coetanei, spesso mi sentivo a disagio dal fatto di non poter fare apprezzamenti su un (oggettivamente) bel culetto maschile, mentre gli altri ometti sbavavano unicamente dietro a Veline e Letterine. Ma, cosa più devastante, non mi sentivo libero di essere me stesso con nessuno, e questo è sempre stato motivo di sofferenza per me. Sono infatti statocresciuto e abituato ad esprimere me stesso nel modo più libero possibile; idee, parole e abitudini. Un macigno così pesante non faceva altro che soffocare il mio io e la mia vita.

 

Le amicizie hanno giocato un ruolo essenziale nella mia accettazione. Fino ai 17 anni sono stato legato alle amicizie d'infanzia; amici di elementari e medie, coi quali ammetto di essermi divertito tantissimo e grazie ai quali ho avuto un'infanzia stupenda e spensierata. Tuttavia quelle amicizie cominciavano ad essere "marce" e opprimenti. Eravamo diventati tutti dei perfetti estranei tra di noi. Non eravamo più sulla stessa lunghezza d'onda. Così, di ritorno dalla settimana bianca con la scuola nel 2008, decisi di rompere tutti i ponti con questi miei amici, sperando che fosse la scelta giusta. Il risultato furono innumerevoli pomeriggi trascorsi in solitudine, a piangere e a colpevolizzarmi: "Se sei solo è solo colpa tua. Non troverai più nessuno che voglia esserti amico". A Ottobre 2008 sono caduto in depressione, quella patologica. Non un semplice periodo di tristezza, ma mesi trascorsi sotto le coperte a piangere, sino ad arrivare a frequenti episodi di autolesionismo e ai terribili progetti di suicidio.

 

Lentamente però sono entrati nella mia vita delle persone fantastiche, tra le quali Federico. Sono state loro ad avermi fatto tornare il sorriso dopo mesi di buio e gelo. Ma la storia di questo CO verte su Federico. SIamo stati nella stessa classe di liceo (e lo siamo tuttora) per 4 anni, senza calcolarci di striscio, impegnati con amicizie diverse sia all'esterno sia all'interno della classe stessa. Pian piano però ci siamo avvicinati, abbiamo cominciato a confidarci l'uno con l'altro, parlare di temi importanti e profondi ma senza dimenticarci di ridere nei momenti spensierati. Era quello che avevo sempre cercato: un amico sincero col quale sentirmi a mio agio nelle mie paure, nei miei sogni e nei miei pensieri. Tutte cose di cui peraltro parlavamo continuamente e in modo del tutto disinvolto.

 

Dopo le vacanze di Natale e Capodanno però la mia coscienza rifece la sua comparsa nella mia vita. Con Federico avevo coltivato un'amicizia invidiabilmente perfetta. Allora perchè non mi sentivo soddisfatto completamente? Forse era perchè continuavo a mentirgli nascondendogli la mia bisessualità...perchè ridevo compiaciuto alle sue battutine e commenti sulle ragazze senza spiegargli cosa c'era davvero sotto o perchè alla domanda "ma...ti piace xxx?" rispondevo in modo vago e impacciato. Fatto sta che mi decisi a rivelargli tutto, anche se le tesi a sostegno del contrario erano forti. Mi avrebbe accettato? Certo, era un ragazzo dolcissimo e profondissimo, di mente aperta in molti aspetti e dalla filosofia "vivi e lascia vivere", ma un amico bisessuale...

 

Mi decisi lo stesso a fare CO, e gli scrissi una lettera nei giorni precedenti a Sabato 17 Gennaio 2009, giorno in cui al ritorno da scuola prima di congedarmi da lui gliela consegnai. Ero tesissimo e alla sua domanda su cosa fosse quella lettera, io risposi con voce bassa: "TIeni, è per te, è molto seria...leggila e pensaci. Comunque sia...ti voglio bene". Quel "ti voglio bene" lo dissi con una sincerità e genuinità date dal fatto che poteva essere l'ultima occasione in cui gliel'avrei potuto dire. Quella sera eravamo stati invitati ad una festa per il 18 anni di una nostra compagna di classe. La situazione fu orrenda: non ci rivolgemmo la parola per tutta la serata. Lui non se la sentiva di parlarne, e io sfogai tutto il dolore nella prima sbronza pesante della mia vita. Lunedì, a scuola, gli chiesi di venire in bagno a parlarne, ma lui mi rispose "scusa, ma non me la sento. Devo riflettere un po'." Questi complessivi 4 giorni furono devastanti per la mia mente ma soprattuto per il mio corpo; avevo smesso di mangiare da due giorni e la tendenza all'autolesionismo era tragicamente tornata. Mi stavo autodistruggendo.

 

I dolori continuarono fino a mercoledì. Sarei dovuto andare a pranzare con lui, ma davo per scontato che quella nostra abitudine fosse finita nel dimenticatoio, data la situazione. Con mia grande sorpresa, invece, lui mi scrisse un sms "Allora, domani vieni a pranzo con me? ti voglio bene". Restai attonito e scoppiai a piangere dall'emozione. Quel "ti voglio bene" aveva la stessa intensità di quello che avevo pronunciato io il Sabato del CO. Tre parole che da sole mi hanno investito di forti emozioni, e ridato la speranza. Usciti da scuola, andando verso casa sua, fu lui a rompere il silenzio imbarazzante: "Allora...tutto bene?" "No...non molto" "Eh...immagino. Senti: io volevo scusarmi di essere stato uno stronzo in questi giorni (Al che io: "No dai.......beh...si!"), ma la tua rivelazione è stata un fulmine a ciel sereno. Mi ci è voluto un po' per accettarlo. Ma il punto è che io non avevo nulla di nuovo da accettare di te. Quello che eri una settimana fa è quello che sei oggi e sarai per sempre per me." "QUindi non è un problema per te..." "No, ma va'!"

 

Da quel momento il nostro rapporto non ha fatto altro che migliorare. Oggi, a quasi un anno dal mio CO, Federico è la persona più importante della mia vita. L'Amico, quello con la lettera maiuscola. Quello che c è sempre nei momenti di stallo o di tristezza, pronto a darti una spalla nei giorni di pianti copiosi, un sorriso in quelli di scazzo. Non c'è imbarazzo tra di noi, sull'argomento sessualità. Facciamo tranquillamente la doccia assieme in piscina, lui ora è fidanzato, e mi racconta le sue vicende amorose, porcate comprese xD. Io faccio lo stesso: gli racconto delle mie tresche e dei miei trip mentali per i ragazzi. E, finalmente, posso liberamente girarmi a guardare un bel culo mascolino con lui a fianco, o declamare liberamente "che pezzo di figOOOO!!".

 

Perchè ho deciso di scrivere del mio CO? Perchè non c è conforto migliore delle esperienze altrui. Quelle negative per ricordarti che c'è purtorppo chi sta peggio di te, quelle positive per capire che in questo strano mondo, c è ancora qualche barlume di felicità.

 

Il mio consiglio è quello di rivelare alle persone a cui tenete di più chi siete veramente. Perchè mentire equivale a far del male a voi stessi, ma sopratutto a queste persone. Mentire, come dice il padre di Amir ne "Il cacciatore di aquiloni" di K. Hosseini,  è come rubare. Rubi a qualcuno il suo diritto di sapere la verità. E, sulla scia delle quotes auliche, "You are beautiful, no matter what they say". Lasciamo che gli altri godino della nostra bellezza.

 

Concludo trascrivendo delle parti della lettera che ho scritto a Federico quel fatidico 17 Gennaio 2009, che porto sempre nel mio portafoglio, per non dimenticare mai quelle piccole sofferenze iniziali che hanno spianato la strada all'amicizia della mia vita.

 

"Non ti ho mai nascosto ciò che sei stato e sei per me; prima un semplice compagno di classe, poi un amico, poi la mia fune di salvezza nei momenti peggiori della mia vita. [...] Ricordi quando, alla pizzata di classe dell'anno scorso, mi domandasti cosa fosse per me l'amicizia? Beh, ora lo so benissimo: l'amicizia siamo io e te. [...] Mi sono reso conto che non possiamo farci conoscere da tutti, ma siamo noi a scegliere poche persone speciali alle quali affidarci. [...] Io penso di aver avuto l'onore di conoscere il vero Federico, ma nel mio caso...mi sono reso conto che non sono stato in grado di farmi conoscere da te se nn al 99%, e quell'1% pesa da morire. [...] (FATTO L'OUTING...) Vorrei solo renderti partecipe di questo mio lato. E mi rendo conto che mentendoti non faccio altro che fare del male a te. E tu non meriti questo. Tu sei genuino e meriti di avere attorno persone altrettanto genuine. [...] Non sapevo se avresti accetato o no. Ma mi rendo conto che continuare a mentirti continuamente ogni giorno fa male quanto il rischio di non essere accettato da te e perderti. Il rischio è alto, ma almeno saprò se e percosa soffrire, una volta per tutte.  [...] Stare con te e non sentirmi giudicato mi fa sentire un po' più "normale", se è con la parola "anormale" che mi si vorrà vedere, ma, cosa più importante, stare con te mi fa sentire vivo.  E vorrei che NULLA cambiasse tra di noi, se non in meglio. [...] Ora tocca a te prendere questa importante decisione. Sperando che sia il mio migliore amico a rispondere. Ti assicuro che ti vorrò sempre bene, qualsiasi sia la tua scelta."

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Complimenti... Ho letto tutto e devo dire che alla fine si è rivalato un bellissimo CO!

Purtroppo i fatti "negativi" come la depressione e l'autolesionismo sono da dimenticare... E parlo come chi ha avuto a che fare con queste cose... Mi sento solo di dirti che sono felice per te! E che spero sia solo il primo di una lunghissima serie di CO positivi :P In bocca al lupo!

 

Chrys

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davvero complimenti...ho letto tutto d'un fiato...

mi hai fatto riflettere molto...

Sei una bella persona e anche federico deve esserlo da come ne parli. spero di trovare il coraggio anch'io molto presto.

 

A presto!

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:)

 

ad maiora...

 

la parte che mi è piaciuta di più è il discorso sulla sincerità>!!!  

 

 

ops.... sono purospito... ma il pensiero è unanime  :P

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Belli i passi della lettera che hai trascritto e felice che il tuo C.O. sia andato a buon fine.

 

Anch'io ho fatto coming out con la persona che meglio mi conosce e a cui tengo tantissimo, credevo che non mi avrebbe accettato, invece tutto s'è risolto nel miglior modo possibile.

 

 

I segreti più grandi sono, più pesano e il primo C.O è sicuramente importantissimo.

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Grazie a tutti per i commenti =)

 

Devo precisare che questo non è stato il mio primissimo CO. Ne avevo parlato già ad altre persone.

TUttavia questo è stato il primo (e per ora ultimo) CO con un AMICO MASCHIO ETEROSESSUALE. Con le ragazze il problema si pone molto più di rado. Sono i maschietti ad avere problemi nell'avere un amico non-etero. Non ho mai capito il perchè. Voglio dire...nn siamo delle macchine del sesso alimentate ad ormoni che saltano addosso a chiunque ci capiti a tiro! Boh....

 

Si, devo ammettere che un CO come questo non può far altro che darmi la forza per fare gli altri in modo disinvolto. Ma la strada è comunque disseminata di ostacoli. Ma è una fortuna che io abiti in una città che non è così closed mind come Milano....

 

@Monky: aspetto il tuo commento xD =)

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  • 1 year later...

Ho letto adesso il tuo CO tramite il link che hai postato nell'atro topic.

L'ho trovato davvero molto bello e ispirante, è raccontato proprio bene. Mi fa piacere che sia andato bene  :sbav:

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Ho letto solo ora la tua storia, devo dire che mi ha colpito molto ;) E soprattutto hai trovato una persona fantastica su cui contare...Complimenti, a te e a lui :sbav:

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  • 2 weeks later...

Vi ringrazio tutti per i bei commenti, quelli postati l'anno scorso e quelli postati invece dopo lo strano ripescaggio =P

 

Purtroppo tutto è cambiato. So che suona male come cosa, e in effetti all'inizio non posso negar di aver provato tanta amarezza per questo cambiamento. Tuttavia ora sono molto più forte.

 

In quinta superiore il rapporto tra me e Federico si è eroso, in modo quasi impercettibile, dato il lungo lasso di tempo in cui ciò è avvenuto. Ci siamo ritrovati sempre più distanti su molte cose, ma sopratutto sentivamo di non poter più contare affettivamente l'uno sull'altro.

 

Con Federico, lo ammetto, ho commesso molti errori di relazione. Ho cominciato ad attaccarmi in modo quasi morboso non tanto alla sua persona in sé, ma all'idea che avevo di lui. Mi stavo innamorando, in poche parole, di un Federico che non c'era più. Ogni sua azione è così finita con l'essere fonte di delusione per me; frasi che non avrei mai pensato potessero uscire dalla sua bocca, pensieri che non appartenevano al dolce e sentimentale Federico che mi aveva conquistato come amico.

 

D'altra parte però attribuisco una buona fetta di colpa a lui e solo a lui. Si sa, le persone cambiano...ma nel suo caso Federico si stava semplicemente svuotando. Non rimpiazzava i pensieri del passato con quelli del futuro, si limitava semplicemente a vagare in un accidioso e vuoto presente. E' stato anche questo che mi ha spinto ad allontanarmi da lui; il fatto che non potesse più riempirmi in alcun modo. E io ho bisogno di persone da riempire, che però mi riempino a loro volta.

 

Estate 2010, esami finiti, viaggio di maturità. Io, Federico, M. (man) e S. (female) in Bulgaria. Sin dal primo giorno sento che alcuni problemi interiori contro i quali combatto da tanti mesi riemergono, ovviamente nel momento meno opportuno. Mi rendo conto però che in quella situazione non posso contare su Federico, perché lui non può ormai più darmi niente. E' lontano, e non è altro che un contenitore vuoto. Il settimo giorno (su 10 di vacanza) lascio Federico, M. e S. alle 4 di notte e prendo l'autobus per la capitale, quindi il primo aereo per Milano. Tutto quello che ho lasciato loro era scritto su un pezzo di carta igienica (molto squallido, ma era quel che passava al convento): "Mi spiace, avrei voluto dirvi che progettavo di andarmene da due giorni, ma ero sicuro non mi avreste lasciato partire. Ci sono tanti problemi che devo risolvere dentro di me, e in questo caso stare qui è solo una perdita di tempo, oltre che una fonte ulteriore di disagio. Sono pronto ad accettare ogni vostra reazione, anche quelle più negative, perché assolutamente legittime, ma una parte di me spera che voi possiate capire, e che mi restiate a fianco."

 

Da quell'episodio, io e Federico non ci siamo più visti. Ci siamo sentiti una volta, con la promessa di prendere un caffè cercando io di spiegargli la dinamica, lui magari di capire il motivo del mio gesto. Lui però non si è più fatto sentire, probabilmente perché sentiva che tra i tanti argomenti, avrebbe dovuto affrontare frontalmente la nostra ormai totale distanza sentimentale.

 

Pace. Ho versato le mie lacrime, ho speso i miei soldi in sedute psicanalitiche, e posso dire di aver chiuso quella ferita, oltre a parte della serie di problemi che mi avevano indotto a tornare in modo così brusco dalla Bulgaria.

 

Si è aperta una nuova fase della mia vita; università, ambiente nuovo, persone nuove. Il primo giorno, al corso di francese, ho fatto amicizia con Andrea, che è dichiaratamente gay e col quale non c'è stato neanche bisogno di dichiararsi; i nostri radar hanno funzionato alla perfezione nel giro di 5 minuti. Oggi Andrea è un mio grande amico, e condividiamo i nostri pensieri e le nostre esperienze, soprattutto se facenti parte della sfera gay.

 

Ma è di Michele che volevo parlarvi. Questo è un episodio che ha dell'incredibile per com'è cominciato. Michele viene da Treviso, e si è trasferito qui a Milano. Io e lui siamo nello stesso corso di francese (con Andrea, peraltro), ma non ci siamo calcolati particolarmente il primo mese. Pur essendoci aggiunti su facebook per questioni scolastiche, non ci siamo mai sentiti in modo serio. Una sera leggo sulla sua bacheca lo status "Sabato sera a Milano. Che tristezza :zzz:" ). Dato che anch'io attraversavo una fase di asocialità cronica, visto l'atroce passaggio liceo->università, in cui molti vanno e pochi restano, ho messo istintivamente un "mi piace" e ho commentato: "Beh, fa sempre piacere sapere di non essere gli unici!". Dopo un po' mi ritrovo un suo messaggio inbox: "Hei, anche tu solo in casa di sabato? Potremmo fondare un club! Senti ti va di fare un giretto in Colonne stasera?". Panico. Erano settimane che non uscivo con un essere di sesso maschile, per di più da solo con lui. Ho cominciato a fare freneticamente un giro di chiamate per mettere su una compagnia, ma niente, tutti occupati o ammalati :). Alla fine mi sono arreso, e mi sono buttato.

 

Dio benedica quella scelta. Ho passato le due ore più belle di quei mesi. Centoventi minuti passati a parlare ininterrottamente con una persona che continuava a stupirmi sempre più ad ogni parola. A mezz'ora dall'inizio della serata mi sento così a mio agio che mi parte: "Beh, sai...io sono gay."  :coffee: Dopo trenta minuti con uno sconosciuto, capite? Sensazione fantastica :D Lui risponde subito, quasi a scoraggiare ogni mio possibile pensiero maligno, "Bello! Io non ho problemi, pensa che anche il mio coinquilino è gay!".

 

Michele è oggi una persona alla quale sto cominciando a voler molto bene. Ma è un tipo di affetto diverso da quello idealizzato che provavo per Fede, e che ha contribuito anch'esso ad allontanarmi da lui. Parlo di lui di qualsiasi cosa mi passi per la testa, faccio apprezzamenti su chi mi pare, come lui può confidarmi tutto quello pensa sulle ragazze che lo attraggono.

 

Michele, l'ho già detto, viene da Treviso, che sembra essere (stando a quanto dice lui) una realtà in cui la diffidenza verso gli omosessuali è molto alta. All'inizio, nonostante la sua apparente totale apertura all'argomento, l'ho visto ugualmente un po' "teso". Ora però vedo bene che sta cambiando, che la sua mentalità si sta aprendo sempre di più, tanto che settiamana scorsa mi ha detto: "Quando torno a casa e salta fuori che abito con un gay, tutti si prendono a male e mi chiedono come si possa sopravvivere con in casa uno così; provincialotti!".

 

Sono molto fiero di lui, in questo senso :D

Lui vivendo qui da solo e lontano da casa sta vincendo tantissime sfide, e questo caso ne è un esempio!

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Però non va bene che ogni volta che scrivi qui devi farti invidiare  :zzz:

Scherzi a parte, è sempre bello avere vicino una persona con cui poter essere totalmente se stessi. Purtroppo quello che ti è successo con Federico è una cosa che ho visto capitare spesso intorno a me, e sempre in quello stesso periodo. Molte amicizie che prima sembravano indistruttibili cominciano piano piano a sfaldarsi, piccoli problemi a cui prima non si dava nemmeno peso cominciano a venir fuori, e il tempo di rendersene conto la distanza diventa ormai incolmabile. Ma per fortuna è sempre possibile conoscere qualcuno che ci stupisca come nel tuo caso. In bocca al lupo  :coffee:

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Però non va bene che ogni volta che scrivi qui devi farti invidiare  :)

Scherzi a parte, è sempre bello avere vicino una persona con cui poter essere totalmente se stessi. Purtroppo quello che ti è successo con Federico è una cosa che ho visto capitare spesso intorno a me, e sempre in quello stesso periodo. Molte amicizie che prima sembravano indistruttibili cominciano piano piano a sfaldarsi, piccoli problemi a cui prima non si dava nemmeno peso cominciano a venir fuori, e il tempo di rendersene conto la distanza diventa ormai incolmabile. Ma per fortuna è sempre possibile conoscere qualcuno che ci stupisca come nel tuo caso. In bocca al lupo  :zzz:

 

Invidiare? Ma chééé?  :coffee:

 

Della storia con Federico non rimpiango nulla, non è uno di quei casi in cui dai fuoco alle sue foto o lo cancelli da fb. Lui mi ha dato tanto, nel modo in cui questo mi è stato dato e nel contensto in cui abbiamo vissuto assieme. Ho riletto un paio di messaggi che mi ha scritto nei giorni d'oro del nostro rapporto, e mi è scesa una lacrima di commozione. C'era davvero tanto affetto in ogni sua parola. Ripercorrendo a flashback il passato poi ho ripescato tanti bei momenti in cui ha dimostrato di essermi vicino. Insomma, niente spazio al rancore. Ciò che ho fatto è stato solo togliere un paio di foto dal collage di foto di persone a me care che tengo in camera; non ha più senso che lui stia là.

 

Michele non può né deve essere visto come il nuovo Federico, ma c'è un concetto universale che li unisce, come unirà sempre le persone che conquisteranno la mia piena fiducia: io ho bisogno di persone con cui condividere tutto di me. Tenere tutto dentro, segreti, frasi ma anche specialità, alla lunga fa male. Ma penso sia così un po' per tutti.

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Ho letto tutto insieme per la prima volta, l'inizio......e la fine, o meglio la continuazione.

 

Che dire, "contestualizzate" entrambe sono esperienze positive, certo adesso parlare di Federico sembra un pò fuori luogo, l'entusiasmo del primo post però traspariva e mi pare assolutamente sincero..contestualizzato appunto.

Adesso si passa all'università, nuove amicizie e nuovi rapporti, nuove persone.

Avendo qualche anno in più di te, ed essendo passato per lo stesso percorso liceo--->univ, beh devo dire che molte cose sono simili alle tue ( titubanze, pensieri...), sebbene per molti anni io abbia invece vissuto in 'clandestinità' anche tra i compagni universitari.

 

Ammiro te, o come sempre più spesso mi capita di leggere qui.....ragazzi sempre più giovani che fanno tranquillamente (come giusto che sia CO) a 16, 18, 20 anni.

Bah, io a quell'età semplicemente non potevo accettare nemmeno per sbaglio l'idea che si sapesse che fossi omosessuale, probabilmente manco l'avevo ancora interiorizzata la cosa (sebbene ne fossi ormai consapevole). Il fatto che non assomigliassi a platinette o solange nelle movenze...... non mi ha recato difficioltà a mantenere celata la cosa.....anche se non è stato sempre un bel vivere, anzi.

Però mi sembrava un traguardo lontano, remoto, impossibile da raggiungere in quel momento.

 

Quindi di nuovo complimenti, hai fatto qualcosa che io non sono riuscito a fare alla tua stessa età  :coffee:

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Scusami per l'OT, però che ridere il fatto della mentalità dei Trevisani! Nella mia scuola in Texas c'era una ragazza italiana della provincia di Treviso e lei (alla tenera età di 17 anni) pensava che i gay si limitassero a rapporti orali e non ne aveva mai conosciuto uno dal vivo! Insomma mi ha fatto sentire un caso umano. Per altro mi scriveva lettere in cui diceva che io ero un insulto alla sua femminilità perché era abituata a sentirsi desiderata da tutti e io nemmeno la consideravo...

Ora, dopo anni, è diventata la queen bee di un gruppo di checche isteriche! Ahahahah!

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Ahaha questi trevisani!  :roll:

 

Non ho capito bene che fine ha fatto sta sciura  :P

 

Ammiro te, o come sempre più spesso mi capita di leggere qui.....ragazzi sempre più giovani che fanno tranquillamente (come giusto che sia CO) a 16, 18, 20 anni.

Bah, io a quell'età semplicemente non potevo accettare nemmeno per sbaglio l'idea che si sapesse che fossi omosessuale, probabilmente manco l'avevo ancora interiorizzata la cosa (sebbene ne fossi ormai consapevole). Il fatto che non assomigliassi a platinette o solange nelle movenze...... non mi ha recato difficioltà a mantenere celata la cosa.....anche se non è stato sempre un bel vivere, anzi.

Però mi sembrava un traguardo lontano, remoto, impossibile da raggiungere in quel momento.

 

Quindi di nuovo complimenti, hai fatto qualcosa che io non sono riuscito a fare alla tua stessa età  :awk:

 

 

Ti ringrazio :) Si, mi sento molto fortunato in questo senso. Per aver avuto modo di fare il mio percorso di crescita sessuale in modo quasi completamente spensierato, sapendo che molti altri vi arrivano molto più tardi e molto più faticosamente, vuoi per non-percezione personale, vuoi per condizionamenti esterni.

 

Però ti dico, non è mai troppo tardi. A volte, anzi, chi esce allo scoperto "più tardi" ha intanto maturato una percezione di sé sicuramente più profonda di un 18enne neo dichiarato. Certo, manca in questo caso tutto il set di esperienze annesse, ma quelle si fanno anche in pochi mesi. Una solida coscienza di sé richiede invece maggiori sforzi e molto più tempo :D

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E' ora di aggiornare la mia sezione personale con un bel CO. :D

 

Mi sono reso conto che il titolo con cui ho voluto caratterizzare questa "raccolta" alla sua creazione, postando il primo CO, è davvero perfetto. Si presta infatti benissimo alla natura di tutte le esperienze che ho avuto da allora, compresa questa che vi sto per raccontare.

 

Nel mio (ex) liceo venivano accolti diversi studenti stranieri che trascorrevano un anno nel nostro Paese, a Milano. Erano per lo più americani, ma a volte c'erano anche australiani, messicani o sudamericani. Quest'anno ho beccato su internet, tramite bacheche di amici in comune, un exchange student di questo anno: Matthew. Viene dall'Illinois, e fa avanti e indietro dalle classi quarte (è l'anno in cui il preside inserisce sempre gli studenti stranieri).

 

Ho aggiunto Matthew con molta frivolezza. Volevo conoscere l'exchange student della scuola, e sapere come stava andando la sua esperienza, finita lì.

 

Stamattina però, Matthew ha postato sulla sua bacheca il video di "

" di Katy Perry, con la didascalia: "adoro questo video, è il giusto mix di leggerezza e serietà...e tette scoppiettanti" (rif. le tette della Perry che nel video sono letteralmente dei fuochi d'artificio :D). Io ho messo "mi piace" e ho scritto "Katy Perry non è come le altre pop stars; è un'artista completa!". Lui ha risposto: "la mia parte preferita è quella con il gay che ha paura da dirlo...bellissimo quello!". :lol: :lol: OMG

 

Mi sono messo subito ad indagare, ma nessuna traccia di omosessualità, neanche nella forma latente. Ho comunque voluto contattarlo in chat e chiedergli il senso di tutto quell'entusiasmo per quella scena. Lui mi ha risposto che è molto profonda come scena, perchè alla fine gli omosessuali sono come tutti gli altri, quindi devono sentirsi liberi di fare le stesse cose che fanno gli eterosessuali. Ha aggiunto che ha molti amici gay nell'Illinois, e che per lui hanno davvero pari dignità ai suoi occhi". Terreno fertile per un bel CO! :)

 

Io gli ho fatto notare che non pensavo che in America ci fosse tutta questa tolleranza, cosa che è stata invece smentita subito da lui. Gli ho detto che in Italia siamo anni indietro sul tema della tolleranza, ma che tuttavia c'è un forte gap tra Nord e Sud. Mentre al Sud la cosa è ancora molto sentita come tabù, al Nord c'è un più di flessibilità, tant'è che

 

"I've never had any kind of negative experience in my COs here in the North" (IO)

(Matthew): What is COs?

(IO): Coming Out...Coming Out of the Closet, I don't know how you call it in America!

(Matthew): Gotcha...hei! Wait a minute: sei gay?

(IO): Yep, now you got it...eventually!

(Matthew): MA SEI TROPPO FIGOOOOOOOOOO!

 

Continuando ha detto che si aspettava sin dall'inizio di trovarsi un po' in mezzo ai gay, sapendo che sarebbe stato mandato nella capitale mondiale della Moda, ma che in effetti ero il primo gay che conosceva.

 

Che situazione surreale :D

 

Io e Matthew, su mia proposta, ci vedremo una volta a settimana per dei "language coffee", incontri di un'oretta davanti ad una bella tazza di caffè in cui parleremo per mezz'ora in italiano e per mezz'ora in inglese, giusto per migliorare il nostro parlato :)

 

LANCIATISSIMO COI CO INTERNATIONAAAAAAAL  :lol::D

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Hahah che figo che avete un cosi`bel via vai di exchange students :) Comunque ottimo CO :lol:

 

Si si, è un'usanza molto figa :lol: Anch'io ho avuto una ragazza di New York nella mia classe, uno spasso! Era tipo una mamasita mezza colombiana mezza americana dalla tette ENORMI.

 

L'usanza di ospitare gli exchange students è decennale, ormai! Poi mi piace pensare che se il mio liceo venga scelto dalle Associazioni Internazionali, ci sarà un perchè :D

 

Ora aspetto di fare "lo scambio di lingua" con questo bell'americanotto :) E vacce giù di omoconversioooon! Potere LGBT, VIENI A ME!  :lol:

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Problema problema problemaaaa!!!

 

Ieri sera sono tornato a casa all'una, e ho trovato Matthew collegato su fb . Gli ho chiesto cosa avesse fatto la sera, e lui mi ha risposto che era andato in un locale a farsi una birretta con gli amici italiani.

 

"E tu?" mi ha chiesto poi.

"Eh, io sono andato in un locale gay sui Navigli".

"Davvero? Che bello! ANCH'IO VOGLIO VENIRE!"

"Ma sì, un giorno ti porterò a qualche serata, magari con qualche tua amica e/o amico"

"Si si...non so se l'hai capito, ma anch'io sono gay."

"Davvero? Dai non prendermi per il culo, magari sei un po' ubriaco. E' uno scherzo?"

"No no, è vero!"

"Ma in America lo sanno? E in Italia?"

"Si, in America lo sanno in molti, e in Italia lo sanno in pochi, ma per me non c'è problema. Se chiedono, io rispondo con sincerità"

 

Merda.

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Uhm.. Essi è un bel problema!

Che pensi di fare LU_?

 

Chissà se sa già il doppio senso italiano di VENIRE (ma penso che lo sappia visto che in inglese è "COME" XD)!!!  :sisi:

Ma io non ho capito una cosa, quanto starà ancora in Italia?

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xD  Mamma mia non sembra vero! Ma non ho ben afferrato una cosa...quanti anni avrebbe l'amico Matthew? Cioè hai detto qualcosa riguardo alle classi quarte...quindi ha tipo 17 anni?

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xD  Mamma mia non sembra vero! Ma non ho ben afferrato una cosa...quanti anni avrebbe l'amico Matthew? Cioè hai detto qualcosa riguardo alle classi quarte...quindi ha tipo 17 anni?

 

No no. Gli exchange students vengono collocati nelle classi quarte del mio ex liceo, ma di solito hanno un anno in più degli studenti. Matthew infatti è un '92 in una classe di '93. Ed è terribilmente hot.

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Mmmmmh... E il problema e`....??? :sisi:

 

Ma che palle anch'io voglio stare a Milano :D

 

Ma LU io non ho capito, tu hai 19 anni quindi il liceo l'hai finito no?? Questo exchange student era in classe con te e poi ha deciso di restare a Milano?? :no:

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