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I diritti LGBT al voto negli USA oggi


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Domani negli Stati Uniti in tre stati si andrà al voto per confermare o per rigettare alcune importantissime leggi appena approvate dai legislatori locali. Nel Maine i cittadini saranno chiamati ad esprimersi sull'appena approvato matrimonio gay, qui i sondaggi danno favorevoli e contrari alla pari. Nello stato di Washington i cittadini dovranno esprimersi sulle Domestic Partnership che danno alle coppie dello stesso sesso gli stessi diritti di quelle sposate, i sondaggi danno in vantaggio i favorevoli alla legge. Infine nella città di Kalamazoo in Michigan si terra un referendum sulla legge che proibisce la discriminazione per orientamento sessuale in ambiti come il lavoro e il mercato immobiliare.

Questi referendum sono di importanza fondamentale per il movimento LGBT USA, soprattutto perché vengono dopo la colossale sconfitta della proposition 8 in California.

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https://www.gay-forum.it/topic/12051-i-diritti-lgbt-al-voto-negli-usa-oggi/
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oi oi oi... si sa qualcosa per caso? o è ancora presto?

I seggi chiudono alle 22.00 e quindi domani alle 4 di mattina in Italia per quanto riguarda il Maine e alle 7 per quanto riguarda Washington.

Gli ultimi sondaggi danno il matrimonio gay sconfitto di 4 punti in Maine, ma Nate Silver di fivethirtyeight.com è ottimista.

E' importante anche l'elezione del nuovo governatore del New Jersey, il candidato repubblicano ha promesso di porre il veto sull matrimonio gay che ha già la maggioranza dei voti al parlamento.

Tengo le dita incrociate :asd:

Credo, e spero, che le cose vadano per il meglio... cmq tra qualche ora vedremo.

Gli antigay in ogni caso si sono ancora una volta mostrati in tutta la loro falsità e anche contraddizione: da una parte, nel Maine, una delle cose dette nel penoso tentativo di far sembrare accettabile il veto popolare alla legge sui matrimoni omosex è che loro sono sì per il riconoscimento di matrimonio limitato alle coppie di sesso diverso ma non contro i vantaggi legali accordati a chi è in coppia con una persona del proprio sesso... nello stesso tempo nella costa ovest, Washington, si battono proprio contro un ampio range di vantaggi legali accordati a chi è in coppia con una persona del proprio sesso.

Per quanto riguarda la sfida elettorale in New Jersey, lì sto un po' più tranquillo: chiunque vinca l'esclusione di gay e lesbiche dal matrimonio avrà fine. I democratici del Parlamento statale e lo stesso Governatore si sono impegnati ufficialmente col movimento lgbt a mettere fine all'esclusione di gay e lesbiche dal matrimonio nella cosiddetta lame duck session cioè nel periodo della legislatura che va da queste elezioni all'insediamento effettivo in gennaio dei nuovi parlamentari, e eventualmente anche del nuovo governatore, che verranno fuori dal voto di oggi.

Io trovo abbastanza violento che i diritti civili vengano subordinati a una consultazione popolare.

Un elettorato composto per il 90% da etero dovrà decidere se una minoranza che con loro non c'entra nulla potrà avere tali-e-tali diritti.

E' assurdo!

E' come se fosse chiesto per referendum ad una maggioranza bianca se i neri possano usare o meno i tram.

 

I gay americani si organizzino per sottoporre agli elettori la questione dell'abolizione del matrimonio etero. Forse servirebbe a far capire che spazzare via leggi a favore dell'uguaglianza a colpi di refendum è un'atto di arroganza e una prevaricazione.

 

O in alternativa, che questi refendum si facciano, ma solo fra gli elettori interessati dalle leggi che si intendono abolire: solo gay consultati per il matrimonio gay. Gli etero si facciano gli affari loro.

Il matrimonio gay ha perso in Maine 53 a 47, le unioni civili sembrano essere passate nello stato di washington 51 a 49, è un'altra brutta sconfitta per il movimento americano.

Quindi qualcosa ha funzionato (?).

Il fatto che siano passate le unioni civili e non i matrimoni omosessuali forse è anche un segnale che indica come il passo sia stato più lungo della gamba e probabilmente è più efficace procedere a gradi prima con le unioni civili che trovano maggiore consenso piuttosto che introdurre subito i matrimoni per gli omosessuali.

E' una giornata molto triste per i diritti lgbt in America

 

Il Maine è uno degli Stati USA più open-minded e progressisti che ci siano... si pensi che lì la pena di morte è stata già abolita e molto ma molto tempo fa, nel lontanissimo 1887, e che l'uso medico della marijuana è consentito già diversi anni; tra l'altro, il Maine confina per buona parte con il Canada... dove i matrimoni tra gay sono realtà già da anni... e fa parte della regione statunitense del New England, notoriamente la più disponibile verso le rivendicazioni lgbt. E' un segnale credo preoccupante che sconfitte del genere avvengano in uno Stato come questo.

Evidentemente le organizzazioni omosessuali del Paese, come è stato evidente già alla sconfitta californiana di un anno fa, non hanno ancora elaborato una strategia vincente per contrastare le argomentazioni di chi organizza questi referendum... a mio parere non hanno ancora compreso che la rete va sfruttata in modo molto maggiore: i siti internet contrari al quesito referendario erano modesti e poco convincenti se paragonati a quelli dei propositori del quesito referendario... basta guardare la differenza abissale tra le homepage http://www.protectmaineequality.com (ora visibile solo su http://67.199.35.190/index.cfm ) e invece http://www.standformarriagemaine.com/index.php?home=1  Inoltre si lasciano troppo trascinare nel campo che vogliono gli anti-gay: non è possibile pensare di vincere una campagna di convincimento se ci si lascia passivamente impostare il dibattito sui media a chi sta dalla parte avversa... esattamente come in California un anno fa l'intera campagna è stata dettata da chi starnazzava che permettere ai gay di sposarsi significava inserire il matrimonio tra persone dello stesso sesso tra le cose che vengono insegnate ai bimbi nelle scuole, cosa che lo stesso governo del Maine ha categoricamente smentito.

Il quesito referendario chiedeva agli elettori del Maine:

Do you want to reject the new law that lets same-sex couples marry and allows individuals and religious groups to refuse to perform these marriages?

- traduzione - Vuoi bocciare la nuova legge che permette alle coppie dello stesso sesso di unirsi in matrimonio e consente ai singoli e alle organizzazioni religiose di rifiutarsi di celebrare questi matrimoni?

Il responso è stato: SI lo voglio! Detto a maggioranza più larga rispetto a quella di un anno fa in California: 53 per cento contro 47

 

Nello Stato di Washington... sembra che la legge appena approvata dal Parlamento che attribuisce gli stessi vantaggi legali degli sposati ai partner in unione registrata (le unioni registrate sono legali da qualche anno)sia stata confermata dagli elettori, anche se i risultati definitivi devono ancora venire. I margine di vittoria si profila però stretto... credo che ci aggiriamo attorno al 51 per cento contro il 49 per cento... anche qui... c'è qualcosa che non va... come è possibile che quello Stato, anch'esso fra i più gay-friendly e anch'esso confinante con il liberale Canada in cui i matrimoni omosex sono una realtà già da anni, dica sì a un ampliamento di vantaggi legali in maniera così striminzita... mah...

 

@ Sbuffo...

Sono in disaccordo: le unioni registrate trovano vasto consenso proprio in conseguenza all'insistenza per la fine dell'esclusione dal matrimonio. Non è un caso che prima che partisse con un fragoroso boom la rivendicazione di massa del matrimonio, cioè prima del 2003-2004, le unioni civili venivano viste come un passo avanguardista che solo politici molto liberal e giudici davvero 'attivisti' sottoscrivevano... oggi le unioni civili, a maggior ragione quelle che mantengono qualche differenza in termini di vantaggi legali rispetto al matrimonio, sono diventate la proposta di chi, conservatore o centrista, si schiera contro la libertà dei gay di unirsi in matrimonio civile ma non vuole apparire un estremista, un crudele, un irrazionale... lo stesso Bush si è schierato per le unioni civili non dimentichiamolo.

Il fatto che siano passate le unioni civili e non i matrimoni omosessuali forse è anche un segnale che indica come il passo sia stato più lungo della gamba e probabilmente è più efficace procedere a gradi prima con le unioni civili che trovano maggiore consenso piuttosto che introdurre subito i matrimoni per gli omosessuali.

Non sono d'accordo, specie se si considera che le unioni civili sono passete sul filo del rasoio. Il fatto è che queste campagne per i referendum costano moltissimo e i bigotti non hanno abbastanza soldi per occuparsi anche delle unioni civili, se i gay del Maine si fossero concentrati sulle U.C. ieri avrebbero perso con lo stesso margine. E' solo quando si parla di matrimonio che agli occhi dei bigotti le unioni civili senbrano un compromesso accettabile, come in Italia per i pacs, solo da quando è cominciato il dibattito su quelli, per i cattolici i diritti individuali possono ache essere riconosciuti, prima non volevano neanche farci insegnare nelle scuole elementari.

 

@ vlay

Bisogna anche ricordare che gli oppositori ai diritti dei gay hanno mentito durante tutta la compagna sia in Maine che in California.

Il fatto che la California e altri stati siano progressisti non è del tutto vero, sono le grandi citta ad essere progressiste, la provincia è decisamente conservatrice. Infatti sia in California che nel Maine e Washington i gay hanno vinto nelle città e perso in tutto il resto degli stati.

Il fatto che siano passate le unioni civili e non i matrimoni omosessuali forse è anche un segnale che indica come il passo sia stato più lungo della gamba e probabilmente è più efficace procedere a gradi prima con le unioni civili che trovano maggiore consenso piuttosto che introdurre subito i matrimoni per gli omosessuali.

Non sono d'accordo, specie se si considera che le unioni civili sono passete sul filo del rasoio. Il fatto è che queste campagne per i referendum costano moltissimo e i bigotti non hanno abbastanza soldi per occuparsi anche delle unioni civili, se i gay del Maine si fossero concentrati sulle U.C. ieri avrebbero perso con lo stesso margine. E' solo quando si parla di matrimonio che agli occhi dei bigotti le unioni civili senbrano un compromesso accettabile, come in Italia per i pacs, solo da quando è cominciato il dibattito su quelli, per i cattolici i diritti individuali possono ache essere riconosciuti, prima non volevano neanche farci insegnare nelle scuole elementari.

 

Le unioni civili saran passate sul filo del rasoio però son passate.

I matrimoni non sono passati ora nel Maine come non sono passati in California.

 

Poi non credo sia una questione che si può banalmente buttere sui soldi, e se i bigotti non hanno abbastanza soldi nemmeno quelli degli omosessuali sono infiniti.

 

Per altro in Italia nemmeno i diritti individuali si vedono riconosciuti.

 

Personalmente penso che serva un percorso graduale di riforme che possano abituare la società creando un humus culturale adatto al grande passo, per cui prima serve procedere a gradi con leggi antiomofobia e unioni civili e solo dopo poi il passaggio al matrimonio omosessuale.

Le unioni civili saran passate sul filo del rasoio però son passate.

 

Certo, Sbuffo...

Nello Stato di Washington sì, e sul filo del rasoio. In Florida un anno fa sono state invece messe al bando addirittura nella Costituzione dello Stato.

A guardare la mappa su wikipedia si può vedere che le unioni civili sono state messe al bando nelle Costituzioni di circa 20 Stati USA.

Nel New Mexico sono state rigettate dal Parlamento giusto l'anno scorso.

 

I matrimoni non sono passati ora nel Maine come non sono passati in California.

 

In California hanno detto sì matrimoni tra gay la Corte Suprema e per ben 2 volte il Parlamento.

Il Governatore conservatore pur preferendo le unioni civili ha detto di non aver nulla contro la legalizzazione dei matrimoni tra gay.

Il popolo, ricevendo a tutte orecchie il messaggio che legalizzare le nozze gay significa insegnare i matrimoni dello stesso sesso ai bambini nelle scuole e di fronte a una campagna debole delle associazioni gay convinte di vincere, ha detto un 'no' striminzito (52 per cento) che contrasta col no a gran voce di 8 anni prima (61 per cento) e che con tutta probabilità, come ha ammesso lo stesso Governatore, verrà ribaltato l'anno prossimo o nel 2012.

 

Ripeto anche quello che ho fatto notare prima e che forse non si è colto...

... e cioè che se le unioni registrate trovano un consenso più ampio ciò è proprio in conseguenza all'insistenza per la fine dell'esclusione dal matrimonio. Non è per nulla un caso che prima che partisse con un fragoroso boom la rivendicazione di massa del matrimonio, cioè prima del 2003-2004, le unioni civili venivano viste come un passo avanguardista che solo politici molto liberal e giudici davvero 'attivisti' sottoscrivevano... oggi le unioni civili, a maggior ragione quelle che mantengono qualche differenza in termini di vantaggi legali rispetto al matrimonio, sono diventate la proposta di chi, conservatore o centrista, si schiera contro la libertà dei gay di unirsi in matrimonio civile ma non vuole apparire estremista, crudele, irrazionale... lo stesso Bush si è schierato per le unioni civili non dimentichiamolo.

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