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Prete pretende di benedire salma di atea


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http://www.uaar.it/news/2009/11/04/padova-prete-vuole-benedire-defunta-atea/

 

Ma si puo' arrivare a tali livelli di fondamentalismo e ottusita'? Per fortuna ha trovato pane per i suoi denti nella famiglia della trapassata, sorella di Villella, grande esponente e attivista della UAAR.

Tra l'altro chi si dichiara ateo non ha diritto alla benedizione se non ha dato segni di pentimento, secondo il diritto canonico. Quindi il prete è pure in contrasto con le "sante leggi" :lol:

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https://www.gay-forum.it/topic/12071-prete-pretende-di-benedire-salma-di-atea/
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Tra l'altro chi si dichiara ateo non ha diritto alla benedizione se non ha dato segni di pentimento, secondo il diritto canonico.

Tecnicamente, per l'apostasia si è automaticamente esclusi da ogni sacramento; estrema unzione compresa, quindi, oltre che alle esequie. Il problema è che qui si parla di benedizione della salma: sono sinonimi? Perché se non lo sono il prete, oltre ad aver eluso le più elementari norme dell'educazione civica, potrebbe aver creato un pericolosissimo precedente.

 

...Ma allora uno che si sbattezza a fare? :lol:

questa è la solita superiorità "cattolicista", se sei fermamente convinto che il Bene per una persona sia quello di essere benedetto una volta morta, lo fai anche contro la sua volontà, perchè sai che lui sbaglia e che tu hai ragione: La ragione, l'Unica ragione, la Vera ragione. I misteri della fede....

La benedizione si dà prima della cremazione...  :roll:

Mmh. Allora potrei farmi vestire da unicorno, così il prete saprebbe che faccio parte della corrente religiosa del Invisibile Unicorno Rosa e mi lascerebbe in pace.

Più che altro per paura della famelica Ostrica Viola.

 

...

 

Ci sono novità riguardo a questo caso? Sono riusciti a bloccare il prete?

Per quanto sia stata un'insistenza vergognosa e da condannare, dobbiamo anche tenere conto del suo punto di vista: se la salma riceveva una benedizione l'anima della defunta avrebbe potuto avere accesso al paradiso e pertanto un'azione sbagliata sarebbe diventata un'azione corretta perchè avrebbe salvato la vita ultraterrena della defunta.

Tu dici che sarebbe stato piu corretto farlo nel silenzio, quando nessuno poteva o doveva impedire il gesto?

 

Nel nome di quelo! Cosa mi tocca sentire!

 

Ognuno e libero di credere o di non credere! O vuoi impedire che uno ti benedica, o ti voglia bene o ti ami anche perchè sei contrario? E come puoi impedire ad un'altra persona di amarti? Facendogli del male per farti odiare? Uccidendola? Impediresti anche a qualcuno di guardarti per sbaglio, contro la tua volontà in strada? E come?

Questa è la stessa mentalità intollerante che porta alle aggressioni nei confronti dei diversi! Cosa mi tocca sentire, se mi permetti, lo dico io!

 

ciao max

O vuoi impedire che uno ti benedica,

 

io lo impedirei per me, perchè significherebbe andare contro le mie idee da non credente.

 

NOn sto parlando del gesto pubblico, dell'aspersione con acqua benedetta della salma o di un segno della croce, ma di qualcosa di più profondo, una preghiera dell'anima, del cuore. Sto parlando di sentimenti, ragazzi, e se non riuscite a capir questo... Come potete impedire a qualcuno che vi voglia bene?

 

max

voler bene ad una persona significa anche rispettare le sue idee :sisi:

 

Ma rispettare le sue idee non vuol dire gettare al vento le proprie o condividerle e quando si parla di sentimenti la cosa si complica! E' come quando una donna, o un uomo vengono lasciati da chi amano. Per rispetto delle idee, e della volontà, e dei sentimenti dell'altro si fanno da parte, ma magari continuano ad amarlo, anche quando lui gli dice che non li ama più!

 

max

Scusami coeranos, ma se tu non sei credente, allora benedire la tua salma non avrebbe alcun effetto, né simbolico né religioso, quindi perchè impedire a qualcuno che pensa in questo modo di assicurarti una felice vita ultraterrena?

A che serve benedire una salma?

Ne parlate come di una confessione in extremis...

 

Io lascio il mio cadavere a disposizione

di qualunque culto religioso, profanazione

o ricerca scientifica; nei limiti della volontà dei miei cari.

 

In fondo sono i parenti e gli amici

che decidono il tuo destino da morto;

morissi ora avrei un funerale religioso

qualunque sia la mia volontà...

 

Se un prete benedicesse il mio fidanzato morto.

per punizione potrei benedire il prete:

così almeno saremmo pari. Tiè!

A che serve benedire una salma?

Ne parlate come di una confessione in extremis...

 

Appunto.

L'unico modo per guadagnare il paradiso per la religione cattolica è il pentimento del soggetto. Cosa che può essere fatta solo in vita... una volta che il soggetto è morto il prete non può far nulla, non ci sono benedizioni o sacramenti che tengano. Oppure sostenete addirittura che non è Dio ma sono i preti, concedendo o meno la loro benedizione, a decidere chi va in paradiso o in inferno?

 

 

Voler forzatamente benedire una salma contro la volontà del defunto è una mancanza di rispetto. Se poi uno vuole benedirne l'anima, pregare per lui, o atti equivalenti, allora è evidente che nessuno lo può impedire.

quindi perchè impedire a qualcuno che pensa in questo modo di assicurarti una felice vita ultraterrena?

Quindi immagino saresti d'accordo se io impedissi ad un prete di benedire la salma di un credente perchè tanto non credo al paradiso/inferno/purgatorio/limbo (che neanche c'è più)?

 

per punizione potrei benedire il prete:

così almeno saremmo pari. Tiè!

Nel senso che lo uccidi e poi lo benedici?  :sisi:

quindi perchè impedire a qualcuno che pensa in questo modo di assicurarti una felice vita ultraterrena?

Quindi immagino saresti d'accordo se io impedissi ad un prete di benedire la salma di un credente perchè tanto non credo al paradiso/inferno/purgatorio/limbo (che neanche c'è più)?

 

per punizione potrei benedire il prete:

così almeno saremmo pari. Tiè!

Nel senso che lo uccidi e poi lo benedici?  :sisi:

 

Il prete poteva e doveva benedire la salma nel privato: non è l'atto pubblico che conta. Le mentalità dell'impedire, dell'obbligare sono le mentalità degli "omofobi": se tu andassi ad impedire a un prete di benedire, non saresti dissimile da loro. Nessuno può impedire a una persona di provare sentimenti: come potrei impedirti di amare il tuo ragazzo, o di odiare il tuo ex? Possiamo evitare che il nostro amore si trasformi in attenzioni non volute, e quindi in violenza, e possiamo evitare che l'odio si trasformi in aggressioni, e quindi in violenza. Credo che sia una questione di tolleranza, di rispetto e di buon senso.

 

max

Gemax, io non credo che tu saresti felice

se un Satanista facesse un rito - anche in privato -

su tua madre morta, no?

Glielo impediresti, vero?

 

Allo stesso modo un ateo non desidera

che un estraneo faccia riti che non gradisce

su un proprio defunto.

 

I sentimenti che contano sono quelli dei nostri cari,

non i "sentimenti" di un estraneo come un prete,

un mullah, un rabbino o un satanista.

Gemax, io non credo che tu saresti felice

se un Satanista facesse un rito - anche in privato -

su tua madre morta, no?

Glielo impediresti, vero?

 

Allo stesso modo un ateo non desidera

che un estraneo faccia riti che non gradisce

su un proprio defunto.

 

I sentimenti che contano sono quelli dei nostri cari,

non i "sentimenti" di un estraneo come un prete,

un mullah, un rabbino o un satanista.

 

 

Non potrei impedirlo. Se vuoi fondare una civilta in cui ognuno puo impedire anche di pensare a un altro fatti avanti. Non avrai il mio voto :sisi:

 

ciao max

Gemax, io non credo che tu saresti felice

se un Satanista facesse un rito - anche in privato -

su tua madre morta, no?

Glielo impediresti, vero?

 

Allo stesso modo un ateo non desidera

che un estraneo faccia riti che non gradisce

su un proprio defunto.

 

I sentimenti che contano sono quelli dei nostri cari,

non i "sentimenti" di un estraneo come un prete,

un mullah, un rabbino o un satanista.

 

 

E poi un discorso sono i pensieri a fin di bene, un discorso sono i pensieri a fin di male... C'è una bella differenza.

 

max

Gemax, rileggiti questa frase di Loup-garou, che ha fatto la distinzione giusta:

 

 

Voler forzatamente benedire una salma contro la volontà del defunto è una mancanza di rispetto. Se poi uno vuole benedirne l'anima, pregare per lui, o atti equivalenti, allora è evidente che nessuno lo può impedire.

 

Invece tu non riesci a fare le distinzioni corrette, e soprattutto ti contraddici,

 

1. perché «la tolleranza, il rispetto e il buon senso»

che tu invochi sono proprio quelli che parte di noi richiedono al prete, di astenersi dal benedire la salma di un ateo.

 

2. perché in base alla distinzione fatta da Loup, e che tu stesso fai, il prete ha tutta la facoltà di «provare sentimenti», cioè

di pregare o mandare pensieri partecipi alla persona defunta, ma dovrebbe astenersi da «attenzioni non volute» da chi

non fa parte della sua confessione

 

3. il «poteva e doveva» del prete, di cui tu parli, è la proiezione del compito sacerdotale del prete,

che riguarda i suoi fedeli e la sua comunità religiosa, a scala cosmica, senza limiti. Se anche «poteva»,

dato che di fatto nessuno gli impedì di benedire, certo «non doveva», e non doveva nel senso che non

ne aveva il diritto, e infatti se fossero stati presenti parenti o amici del morto lo avrebbero cortesemente e fermamente

invitato ad andarsene.

 

Poi non metterti nella condizione di dover difendere l'operato di un prete evidentemente di basso livello

intellettuale, perché suppongo che non tutti i preti siano così, cioè che agiscano compulsivamente.

Le mentalità dell'impedire, dell'obbligare sono le mentalità degli "omofobi"

Il prete in questione vuole impedire che la salma venga seppellita senza una benedizione e vuole obbligare i parenti della defunta a far fare la benedizione.

 

se tu andassi ad impedire a un prete di benedire, non saresti dissimile da loro.

Infatti. Se io impedisco ad un prete di benedire un credente sarei esattamente come il prete che vuole benedire a forza un ateo.

Guest Irish Dragon

Il prete non ha fatto altro che rimarcare il proprio ruolo, sentendosi in diritto di poterlo esercitare anche nei confronto di un non credente. Come detto anche da Isher, l'ottusità risiede proprio in questo non voler considerare l'alternativa di un banalissimo pensiero o una preghiera, cosa che avrebbe messo lui con il cuore in pace e rispettato la volontà della defunta, nonché della famiglia.

Il principio del "non posso impedirlo" non è altro che un legittimare il non rispetto dei desideri in vita della persona o del suo credo: l'imporre un atto religioso di fatto nega qualsiasi tipo di sensibilità nei confronti di chi è morto, tanto più se poi si considera che la benedizione viene impartita solo se richiesta (a Pasqua, di norma i sarcerdoti non passano in tutte le case per benedire, si limitano a farlo nelle abitazioni di chi vuole).

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