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Prete pretende di benedire salma di atea


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E' un'imposizione. Lasciamo da parte per un attimo il fatto che i parenti e la defunta fossero atei... Ma se fossero stati pagani come me? O appartenenti a qualsiasi altra religione?

A me darebbe fastidio se qualcuno arrivasse da me e provasse a dirmi "devo benedire il tuo migliore amico in nome della religione cristiana" quando io so che lui è pagano. Rosicherei molto. Perché se proprio vuoi spendere una preghiera per lui lo fai nel tuo privato. Ma se vieni da me e mi imponi il tuo credo, anche e soprattutto dopo che ti è stato detto che la persona in questione non era cattolica né cristiana... Beh, sei rude, scortese, ottuso, saccente e prepotente.

Ovvio, non tutti i preti sono così, ma è bene sapere che ce ne sono di questi soggetti.

 

(a Pasqua, di norma i sarcerdoti non passano in tutte le case per benedire, si limitano a farlo nelle abitazioni di chi vuole).

 

Qui da me i preti/sacerdoti/frati/whatever vengono a benedire a Natale.

E ti assicuro che, tutti i santi anni, prendono e infilano una busta in TUTTE le cassette di posta, scrivendo quando andranno a benedire TUTTE le case di TUTTE le vie della loro parrocchia.

Poi sta a te farli entrare o no, ma anche quella secondo me è un'imposizione.

Visto che, comunque, due anni fa ho dovuto lottare contro un prete perché voleva benedire lo stesso casa mia e si lamentava della mia maleducazione quando, dopo il terzo tentativo, gli ho sbattuto la porta in faccia.

O quando, sette anni fa, dopo il mio rifiuto di aprire la porta, il frate si è messo a benedire casa mia DA FUORI.

 

Ora, io sono fermamente convinta che esistano delle energie che possono variare e condizionare il benessere o il malessere interiore di una persona.

A me da fastidio quando qualcuno che non conosco (di qualsiasi credo religioso) arriva da me e PRETENDE di benedire me o casa mia in nome del loro dio.

Se voglio benedire casa mia lo faccio io. Non mi serve che ci metti le tue energie al lavoro, consapevolmente o no.

Se voglio essere benedetta e non posso farlo da sola beh, qualcuno che conosco e di cui mi fido verrà da me e lo farà.

 

La religione è un fatto molto personale. Tu puoi dire di essere cattolico perché a grandi linee stai dentro i confini di quella religione, ma vedere certe cose sotto altri punti di vista rispetto ad altri cattolici.

Credo che queste imposizioni siano solo un atto di "bullismo religioso" che, in un paese LAICO da costituzione, dovrebbe essere smorzato.

Ovviamente nessuno dei politici bigotti con la paura del papa racchiusa nel cuore lo farà. Però non cambia il fatto che le mie credenze sono queste.

Il prete poteva e doveva benedire la salma nel privato

Gemax caro: che vuol dire "benedire nel privato"?

Se si parla di benedizione di una salma (o anche di estrema unzione), non si parla di privato: si parla di un rito, di una cerimonia. Non è la vita privata del prete, è il prete davanti ad una salma (o un moribondo). Se io non voglio che vengano compiuti riti religiosi sul mio corpo (o non voglio essere reso protagonista di un rito mentre sto spirando) il prete DEVE rispettare la mia volontà. Altrimenti lede la mia libertà di scelta.

 

Egli è convinto che la mia anima andrà all'inferno e sente il bisogno di fare qualcosa? Bene: va in chiesa, in cappella, dove meglio crede, e prega per la mia anima perduta. Ma non davanti al mio corpo o davanti a i miei cari.

 

Non mi sembra così difficile da capire che nessuno sta proibendo al prete di dover ritenere necessario "salvare un'anima"; gli si chiede solo di non compiere rituali sul corpo di una donna quando ella (e per sua fortuna anche i suoi cari) non credono nella validità dei suddetti riti.

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