Sbuffo Posted November 6, 2009 Share Posted November 6, 2009 L'altro giorno dopo un lungo iter iniziato nel 2007 è finalmente arrivata anche l'ultima ratifica al Trattato di Lisbona cioè quella della Repubblica Ceca con la firma del Presidente Vaclav Klaus. http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/esteri/ue-unione-europea/praga-lisbona/praga-lisbona.html Quindi ora il Trattato di Lisbona sarà finalmente legge entrando in vigore dal primo dicembre. Voi cosa ne pensate di questo Trattato? favorevoli o contrari? e perchè? Per chi non ne conoscesse il contenuto riporto brevemente gli aspetti principali: - PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEOViene creata la figura del Presidente dei 27 elettivo con carica di 2 anni e mezzo rinnovabile che sostituirà la figura del Presidente a rotazione in carica per 6 mesi. - ALTO RAPPRESENTANTE PER LA POLITICA ESTERA Viene creata la figura dell'Alto Rappresentante per la Politica Estera(di fatto il ministro degli esteri Ue) il quale sarà anche vicepresidente della Commissione e riunirà in una sola persona le precedenti figure del commissario agli esteri e dell'alto rappresentante per la politica estera e di difesa. - RIPARTIZIONE POTERI Il Parlamento europeo esce rafforzato e potrà dire la sua (attraverso il processo di codecisione con il Consiglio) su nuove delicate materie: giustizia, immigrazione, trattati internazionali e bilancio. - SISTEMA DI VOTO Il potere di veto tra i 27 viene escluso in 45 ambiti di decisione, pur rimanendo in alcuni settori chiave, come il fisco e la difesa. Le decisioni nel Consiglio verranno prese con un sistema di voto a doppia maggioranza (55% dei Paesi che rappresentano il 65% della popolazione) anche se per le resistenze della Polonia il nuovo metodo entrerà in vigore in maniera completa solo dal 2017 (dal 2014 in maniera parziale). - CITTADINI UE Potranno lanciare un'iniziativa legislativa, sempre che siano in grado di raccogliere almeno un milione di firme in diversi Stati membri. - PARLAMENTI NAZIONALI Fanno la loro comparsa nella mappa istituzionale tramite un meccanismo di verifica del principio di sussidiarietà (cioè per capire se sia più efficace agire con una normativa europea o con una nazionale). - MEMBRI DELLA COMMISSIONE Non ci sarà più un commissario per Paese, ma un numero pari a due terzi degli Stati membri, che così saranno presenti nell'esecutivo comunitario a rotazione. - MEMBRI DEL PARLAMENTO Ggli eurodeputati saranno al massimo 751 (l'Italia passa da 78 a 73). - PERSONALITÀ GIURIDICA Per la prima volta nella sua storia, l'Ue avrà una propria personalità giuridica e potrà quindi firmare i Trattati internazionali. - CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI Incorporata nel Trattato tramite un articolo, diventerà giuridicamente vincolante per tutti i paesi dell'Unione Europea, ma non per Regno Unito, Polonia e Repubblica Ceca che hanno chiesto e ottenuto un'esenzione. Per quanto riguarda gli omosessuali è importante in particolare sottolineare l'art.21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'UE(che sarà introdotta e diventerà giuridicamente vincolante appunto con il Trattato di Lisbona) che all'art.21 recita: Articolo 21 - Non discriminazione 1. È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l'origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l'appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali. Questo è particolarmente importante perchè da ora in avanti siccome la Carta dei diritti Fondamentali UE è diventata giuridicamente vincolante vuol dire che nel caso questo articolo(come qualsiasi altro della Carta) non venisse rispettato da un singolo stato nei confronti di un cittadino allora questo cittadino potrà rivolgersi alla Corte Europea per far valere tale diritto. Quindi se ne potrebbero vedere delle belle nei prossimi anni se cittadini italiani omosessuali si rivolgeranno alla Corte Europea, si potrebbero ottenere importanti passi avanti per via giurisprudenziale. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Ale_dream Posted November 7, 2009 Share Posted November 7, 2009 C'è un giornalista che ne parla con argomentazioni molto forti... Si chiama Paolo Barnard questo è la prima parte del suo intervento... http://www.youtube.com/watch?v=KltbGTEx8X0 Che ne pensate??? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sara 87 Posted November 13, 2009 Share Posted November 13, 2009 Dal momento che la Carta dei Diritti firmata a Nizza fino ad oggi non era considerata un atto giuridico,perchè non inserita nei Trattati, è bene che lo diventi presto...il Trattato di Lisbona è una prima fase per la formazione di una vera e propria Costituzione Europea,sicuramente è migliorabile..ma pare che l'Ue, grazie al Trattato, possa entrare incisivamente nel merito delle politiche nazionali degli stati membri,e nel caso dell'Italia questo non sarebbe nocivo,soprattutto in questo momento.. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Loup-garou Posted November 15, 2009 Share Posted November 15, 2009 Ho visto l'intervento di Bernard postato da Ale_dream, che mi sembra sia un buon condensato delle idee degli euroscettici. È interessante, e certo fa riflettere. Però in gran parte mi sembra faccia della demagogia troppo spicciola. Per esempio: il nostro Presidente del Consiglio non viene eletto democraticamente. Eppure esiste un controllo democratico, in quanto deve ottenere la fiducia del Parlamento e può essere sfiduciato in qualsiasi momento. La Commissione, tacciata da Bernard come organo non democratico di burocrati, funziona in modo analogo. È vero che il Presidente della Commissione e la Commissione non sono eletti, ma essi devono ottenere la fiducia del Parlamento Europeo e possono essere sfiduciati. Quindi dov'è la differenza con il sistema italiano, che tacitamente Bernard considera democratico? Oppure, il potere del Consiglio. Il Consiglio rappresenta gli Stati membri, e non le popolazioni. È necessario, in un'organizzazione come l'Unione Europea, dare rappresentanza agli Stati. Se non fosse così, i sei Paesi più popolosi controllerebbero la maggioranza assoluta dei seggi parlamentari. Questo sì che sarebbe un vero e proprio colpo di stato e perdita di sovranità per gli altri 21 Stati membri! Anche la storia del referendum è molto demagogica, ma poco sincera. Il Trattato di Lisbona è stato ratificato, ovvero è stato necessario votarlo al Parlamento, ed è passato. Quindi, essendo il Parlamento espressione della democraticità, esso è stato adottato democraticamente. Vorrei poi ricordare che tutti gli accordi internazionali sono superiori alle leggi nazionali, proprio in forza della Costituzione. È stabilito dall'art. 117, recentemente emendato secondo le procedure richieste dalla Costituzione. Ancora, il discorso sull'ormai inutilità della Costituzione. La Corte Costituzionale si è già espressa in passato dicendo che i principi fondamentali della Costituzione non sono derogabili, nemmeno dai regolamenti comunitari. Detto questo, anche a me piacerebbe un maggior livello di democraticità nell'Unione Europea. In particolare, vorrei che fosse riconosciuto il potere di iniziativa legislativa al Parlamento, che è secondo me uno dei problemi più gravi. Inoltre, mi piacerebbe che la nuova figura di Presidente del Consiglio Europeo fosse eletta a suffragio universale, magari con un sistema di seggi simile a quello degli Stati Uniti, per non denigrare gli Stati meno popolosi. Questo le conferirebbe senz'altro un maggior livello di legittimità. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted November 15, 2009 Share Posted November 15, 2009 La Commissione Europea dovrebbe essere l'organo titolare del potere di indirizzo politico dell'Unione, ovverosia delle Politiche Europee ( non intese come sommatoria o mediazione di interessi nazionali, ma autonome, sovranazionali ) In effetti seppur lentamente, il concetto che tale organo debba essere contitolare col parlamento europeo dell'indirizzo politico si va facendo strada, anche se manca ancora una inziativa legislativa parlamentare. Se noi ragioniamo nella prospettiva storica del Regionalismo o del federalismo, in Italia, forse capiamo meglio. Ci si chiedeva se il processo autonomistico avrebbe cambiato i partiti in Italia ( la possibilità di avere Consigli regionali, federazioni regionali etc. ) la risposta che è venuta ad oggi è no. A parte la Lega Nord che è un partito regionale il regionalismo non ha cambiato i partiti nazionali e le politiche regionali spesso sono delle fotocopie le une delle altre e nel complesso sono completamente ignorate dalla pubblica opinione. Il fatto di essere ignorate poi ingenera l'effetto della burocratizzazione, vuoi per l'assenza del controllo della pubblica opinione, vuoi per il fatto che tali decisioni appaiono tecniche e non politiche. D'altronde, per ipotesi e lo dico senza nessuna cognizione di causa, per fare un esempio clamoroso. Se io sindaco di Venezia disponessi di una legge urbanistica che mi consentisse decisioni radicali tali da invertire la tendenza allo spopolamento della città ai danni di società che fanno incetta di proprietà immobiliari a fini di investimento. Se lo potessi fare e lo volessi fare...sono sicuro che scoppierebbe una polemica forte ed il dibattito non sarebbe certamente considerato burocratico o tecnico. Spesso una politica appare tecnica o burocratica perchè fotografa l'esistente e se si limita a questo ovviamente è conosciuta solo dai professionisti che la impiegano Lo stesso, più o meno, accade per le politiche Europee. C'è da un lato il fatto che lo stare in Parlamento Europeo non ha cambiato i partiti nazionali ( nel caso italiano addirittura il parlamento europeo è svilito a camera di prepensionamento "trombati" ) e c'è il fatto che le politiche europee non sono conosciute e-o sono considerate tecnico-burocratiche. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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