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Vivacia3But

li dovremmo condividere perché ci appassionano o interessano... oppure per schernirli?

Spero vivamente la seconda

anche perché non se ne può più di queste minchiate

e alla fine, come Renato Zero, c'è una parola sola per sintetizzarle tutte:

CENSURA.

Saramandasama
23 hours ago, schopy said:

Io non capisco perché non si possa affermare, serenamente, che il fumo è dannoso, o che l'obesità può predisporre a vari problemi di salute, senza per questo demonizzare fumatori e obesi, magari proviamo ad aiutarli a smettere di fumare o a dimagrire...se iniziassimo a prendercela con tutte le persone che tengono comportamenti rischiosi non la finiremmo più 😊

Peccato che ci si prenda la briga solo con gli obesi di partire con questa filippica salutista, come se l’obesità non fosse già una malattia multifattoriale invalidante. Con un dislessico o un neurodivergente lieve non lo si farebbe mai.
Nessuno poi dice che l’obesità non porti a problemi di salute. Anzi l’obesità patologica al 99 % è già causa o (coping mechanism) di scompensi ormonali, metabolici, problemi psichiatrici, psicologici e altro.

Non ti ci vedo a cagare il cazzo ad un amico mentre fuma una canna o si beve uno spritz. È questo il punto!

On 2/26/2024 at 2:12 PM, schopy said:

Non mi sognerei mai però di lamentarmi del fatto che oggi nei media ci sia scarsa rappresentazione dei fumatori...sarebbe bizzarro no? 🙂

 

Non si parlava di rappresentazione, anche se.. ( Quell’articolo era solo un esempio per portare materiale in italiano. Non esauriva l’argomento)

Si parlava di thin privilege in relazione ad es. a un normopeso rispetto ad un obeso ma anche rispetto ad un tetraplegico o a una persona con una qualsiasi disabilità. ( Ho esperienza diretta di tali comportamenti) 

 


 

 

Saramandasama
22 hours ago, Saramandasama said:

Non ti ci vedo a cagare il cazzo ad un amico mentre fuma una canna o si beve uno spritz. È questo il punto!

Ma secondo te io cago il cazzo ad un amico obeso? 🤔

22 hours ago, Saramandasama said:

Si parlava di thin privilege in relazione ad es. a un normopeso rispetto ad un obeso ma anche rispetto ad un tetraplegico o a una persona con una qualsiasi disabilità. ( Ho esperienza diretta di tali comportamenti)

Questo mi sembra un modo balordo di intendere tutta la faccenda.

In genere si parla di "privilegio" (in italiano) riferendosi a qualcosa che appartiene a pochi e che invece dovrebbe appartenere a tutti...e benché io auspichi un mondo sempre più privo di barriere architettoniche, almeno a misura di paraplegico, e maggior comprensione per gli obesi, come minchia li sradichiamo questi fantomatici "privilegi"?

Dovremmo spezzare le gambe agli atleti? Bruciare la Gioconda perché non ne possono godere i ciechi? Chiudere i teatri lirici perché non sono a misura di sordi?

22 hours ago, Saramandasama said:

Peccato che ci si prenda la briga solo con gli obesi di partire con questa filippica salutista, come se l’obesità non fosse già una malattia multifattoriale invalidante.

Il tabagismo è considerato un vizio e non una disabilità.

Ci sono persone sovrappeso ed orgogliose che parlano all'ONU, come BigMama.

E noi gay siamo orgogliosi della Comunità Bear.

La rappresentazione dei fumatori è proibita nei media e ci sono infiniti dissuasori sociali.

 

L'alcolismo è un po' a metà strada. Viene considerato a volte un vizio, ma anche una malattia. Mai una disabilità.

La sua rappresentazione mediatica non è proibita e i dissasuori sociali non sono solo moralistici, ma puntano alla protezione sociale.

A differenza dell'obesità non è (più) consentito vantarsi di essere forti bevitori o forti consumatori di cannabis,

se non in piccoli gruppi undergroud: di certo non di chiamano alle Nazioni Unite per dirti orgoglioso

dei risultati ottenuti nonostante gli sppritz che ti sei bevuto.

44 minutes ago, Almadel said:

Ci sono persone sovrappeso ed orgogliose che parlano all'ONU, come BigMama.

Appunto, trovo positivo che abbia tenuto un discorso contro bullismo e bodyshaming.

Se invece sento ragazzotte americane lamentarsi del thin privilege perché al liceo i ragazzi uscivano con le magre e le compagne di classe dicevano loro che avrebbero dovuto indossare abiti diversi (questo il sunto di un ted talk che ho appena recuperato), fatico a comprendere.

Sarà che da ragazzo sceglievo apposta di vestirmi in un certo modo, e ho sempre pensato che chi non apprezzava il mio look stravagante non capisse nulla di stile, o che se mi dicevano di tagliare barba o capelli volutamente li lasciavo crescere...chissà. Piacersi è un fatto molto personale, l'autostima è un fatto molto personale...

1 hour ago, Almadel said:

Il tabagismo è considerato un vizio e non una disabilità.

...

L'alcolismo è un po' a metà strada. Viene considerato a volte un vizio, ma anche una malattia. Mai una disabilità.

bisognerebbe chiamare le cose col loro vero nome ma purtroppo non succede.

il tabacco e l'alcol sono droghe che possono dare grave dipendenza e gravi problemi di salute che possono portare e invalidità e morte.

non succede sempre per fortuna ma specialmente il tabacco da molta dipendenza e per me la maggior parte dei fumatori smetterebbe col fumo se potesse.

l'alcol da meno dipendenza nella maggior parte delle persone e personalmente posso capire che si consideri l'alcol senza eccesso come un piacere mentre non considero il fumo un piacere ma solo una dipendenza.

per me la parola vizio è connotata di cattolicesimo e per questo è male usarla. come l'alcol e il fumo si potrebbe anche dire che il cioccolato, il caffè e il te sono un vizio. sono cose piacevoli per chi li apprezza e non sono indispensabili.

la differenza fondamentale tra fumo/alcol e caffè/cioccolato/te è che i primi due danno maggiore dipendenza degli altri tre e sopratutto che fanno molto male alla salute se consumati ogni giorno.

la canapa io credo di non aver mai sentito dire che sia un vizio. alla fine vizio è una parola tradizionale proveniente dalla chiesa per me per indicare comportamenti che non andrebbero fatti.

si vuole educare la gente con la parola vizio. la gente deve essere libera di fare quel che vuole ma deve essere consapevole delle conseguenze del fumo ad esempio.

 

Saramandasama
1 hour ago, schopy said:

Se invece sento ragazzotte americane lamentarsi del thin privilege perché al liceo i ragazzi uscivano con le magre e le compagne di classe dicevano loro che avrebbero dovuto indossare abiti diversi (questo il sunto di un ted talk che ho appena recuperato), fatico a comprendere

Il thin privilege è trovare una aspirante medico specialista del sistema nazionale italiano che dice “ io con questi non ci voglio avere a che fare” riferendosi a una persona obesa, immagino anche una persona in carrozzina, fosse stata una persona normopeso non avrebbe avuto nulla da eccepire. Se fatichi a comprendere è una grave mancanza tua. Da membro della comunità lgbt peccare di o sottovalutare l’abilismo è grave! Se non hai a che fare o addirittura minimizzi tali comportamenti c’è da riflettere. Altro che intersezionalità!

Derubricare la cosa  dicendo “ragazzotta   americana” poi mi sa tanto di “ah questi froci che si lamentano” Sei estremamente offensivo. Ci fosse una moderazione più severa ti segnalerei.

Perché poi rompete il cazzo su Vannacci che sforna best seller usando la stessa retorica

 

On 2/23/2024 at 12:57 PM, Saramandasama said:

Infantilize: Infantilizzare

Infantilizzazione del maschio italico

Edited by Saramandasama
14 hours ago, Saramandasama said:

Il thin privilege è trovare una aspirante medico specialista del sistema nazionale italiano che dice “ io con questi non ci voglio avere a che fare” riferendosi a una persona obesa, immagino anche una persona in carrozzina, fosse stata una persona normopeso non avrebbe avuto nulla da eccepire.

Ora, se un medico si rifiuta di curare un paziente obeso va denunciato, ma se un non ancora medico dice che non vorrebbe avere a che fare con gli obesi, magari anche in modo antipatico, è appunto solo una persona qualsiasi che esprime un'opinione.

Continuo a non capire quale sarebbe il thin privilege, cioè il privilegio dei magri...quello di venire curati, in futuro, da quella che oggi è un'aspirante medico un po' stronza? Non è una domanda retorica, vorrei capire 🙂

14 hours ago, Saramandasama said:

Da membro della comunità lgbt peccare di o sottovalutare l’abilismo è grave! Se non hai a che fare o addirittura minimizzi tali comportamenti c’è da riflettere. Altro che intersezionalità!

Derubricare la cosa  dicendo “ragazzotta   americana” poi mi sa tanto di “ah questi froci che si lamentano” 

Non sottovaluto l'abilismo, al contrario; ma vorrei servizi igienici più ampi e puliti nei locali pubblici, rampe, agevolazioni economiche per poter installare ascensori nei vecchi palazzi...mi sembrano queste le priorità, più di una legge che punisca più severamente chi dà dello storpio ad un disabile. Esattamente come preferirei una legge sulle adozioni gay ad una legge che sanziona più duramente chi mi dà del frocio.

In riferimento al video di cui parlavo, "ragazzotta" non è un termine offensivo, e benché io possa anche comprendere la sua esperienza di "ragazza poco popolare a scuola", non si ottiene nulla di concreto prendendosela con i ragazzi che corteggiano le compagne di classe più magre, o lamentandosi del thin privilege...cosa risponderemmo ad un utente del forum qualsiasi che si lamentasse del fatto che su Grindr quelli più alti e più muscolosi di lui rimorchiano ragazzi carini più spesso di quanto succede a lui?

Edited by schopy

La premessa è che il politically correct serve alle persone che non ce la fanno, a cui servono i sottotitoli. Io a 6 anni avevo già ben chiaro che non bisognava insultare l'unica alunna nera della scuola, quello effeminato, o quello in sovrappeso. Era la mia natura includerlo, come era la natura dei maligni attaccarli perchè più esposti.

Certi risvolti di questo cambiamento culturale sono per il vero inquietanti. Il creatore di immagini di Google , Gemini, è programmato per non rappresentare in quasi nessun caso persone bianche: se chiedi dei tipici soldati tedeschi della WWII, dei tipici sovrani inglesi medioevali, o dei vikinghi, o dei papi, avrai sempre un assortimento di neri, indiani, asiatici. Un tizio ha chiesto all'IA se, chiedendo “un vikingo”, fossero stati aggiunti altri tag non richiesti, l’IA ha candidamente risposto che aveva aggiunto i tag "diverse, inclusive, non binary". Ha chiesto se fosse possibile rimuoverli, e la risposta è stata che non era possibile. Tutto ciò è ovviamente un’inaccettabile stortura, uno strumento di quel tipo dovrebbe offrire un’asettica rappresentazione della realtà, non una rivisitazione inverosimile per motivi ideologici, condivisibili o meno.

Bisogna però considerare che lo squilibrio tra le fasce vessate e quelle egemoni era (è) tale che una così forte rivoluzione non va comunque a portare al centro un’asticella sbilanciatissima. E’ come quando il femminismo ha iniziato a suddividersi in correnti, anche estreme. Se rileggiamo oggi Andrea Dvorkin troviamo tanta misandria e idee ovviamente irricevibili. Ma anche quel tipo di reazione aggressiva, come pure, in modo diverso, le lotte più frivole sullo spot sessista del momento, hanno contribuito piano piano a cambiare la mentalità popolare. Sui temi più concreti, centrali, come la scarsa appetibilità professionale, se sei una donna che potrebbe partorire da un giorno all’altro, oggi si è molto più consapevoli: difficilmente trovi quello che non si vergogna di dire pubblicamente “e allora resta a casa e lavora tuo marito”. Si spera che questa abbuffata di politically correct (che finirà, ovviamente, siamo nel picco) serva almeno a lasciare qualche piccola conquista culturale per quelli che la nostra società tratta come appestati. Se semini 1000, forse 15 riesci a raccogliere, alla fine della giostra…

A me più che altro non convince che le battaglie rivoluzionarie nel 2024 le portino avanti le multinazionali come Disney e Google, mentre a Stonewall, o alla million man march ci andavano persone fisiche, unite dalla passione e dall’attivismo, capaci di fare proseliti partendo dal basso, e rimanendo nella dimensione popolare.

Dal vivo credo comunque che mi incazzerei se, discettando di diritti, a un certo punto venisse fuori che anche io sono uno stronzo, in quanto maschio bianco etero cis non grasso non magro non basso non disabile. Io sono Gaunt, rispondo di quello che fa Gaunt, e di quello che dice Gaunt. Sennò diventa come alle manifestazioni fine anni 90: “Borghese, scendi anche tu, borghese, scendi anche tu”. E poi appena scendeva alla fine je menavano.

15 hours ago, Gaunt said:

Sui temi più concreti, centrali, come la scarsa appetibilità professionale, se sei una donna che potrebbe partorire da un giorno all’altro, oggi si è molto più consapevoli: difficilmente trovi quello che non si vergogna di dire pubblicamente “e allora resta a casa e lavora tuo marito”.

Non so quanto frequente sia il fenomeno; credo che in piccole aziende, dove una sostituzione di maternità può comportare qualche disagio, ci siano ancora datori di lavoro che preferiscono non assumere donne in età fertile...credo che questo non accada (quasi) più in grandi aziende. Vero che pubblicamente non si fanno più certe affermazioni, occorrerebbe verificare se la discriminazione avviene comunque.

2 hours ago, marco7 said:

Dimentichi bel @schopy che molte aziende assumono volentieri donne perche' le pagano meno degli uomini.

No, non è proprio così; nessuna azienda in Italia può pagare una donna meno di un uomo a parità di mansioni e di ore di lavoro, altrimenti va denunciata.

In molte aziende, specie se piccole e poco sindacalizzate, le donne di fatto vengono pagate di meno perché non esigono di essere pagate di più (triste realtà). Non ho mai conosciuto un dipendente uomo cui il datore di lavoro abbia concesso un aumento senza che il dipendente lo chiedesse esplicitamente (talvolta minacciando di rassegnare le dimissioni); ho conosciuto invece diverse donne che non chiedevano un aumento ai loro superiori per paura di dover far fronte ad un maggior carico di lavoro o di subire qualche conseguenza spiacevole...la strafottenza paga, il silenzio no.

freedog
19 hours ago, Gaunt said:

le battaglie rivoluzionarie nel 2024 le portino avanti le multinazionali come Disney e Google, mentre a Stonewall, o alla million man march ci andavano persone fisiche, unite dalla passione e dall’attivismo, capaci di fare proseliti partendo dal basso, e rimanendo nella dimensione popolare

Sad, but true; su questo avremmo tutti molto da riflettere e forse non lo facciamo abbastanza 

sembri un po' ingenuo bel @schopy !

https://www.ilsole24ore.com/art/quella-differenza-salario-ingiustificata-uomini-e-donne-AFzF2Ds?refresh_ce=1

quando io lavoravo mi diedero un aumento di stipendio senza averlo richiesto e quello che me lo diede era un italiano che lavorava in svizzera.

freedog
12 minutes ago, schopy said:

In molte aziende, specie se piccole e poco sindacalizzate, le donne di fatto vengono pagate di meno perché non esigono di essere pagate di più

Ni'...

In molte aziende,  uffici eccetera le donne (se con prole) difficilmente fanno gli straordinari,  perché devono correre appresso agli impegni dei figli del doposcuola,  ossia portarli a danza, calcio, basket,  piscina,  catechismo (chi ci va), palestra,  inglese,  eccetera .

Per tacer dei permessi che devono prendersi quando il pupo c'ha la febbre

E ovviamente se fai meno ore in ufficio, alla fine del mese  guadagni di meno

alla fine la cosa corretta per me è pagare la gente in base alle ore che fa. col mio portinaio faccio così e va bene sia a me che a lui.

se nevica molto farà più ore per la neve e se in estate piove tanto dovrà tagliare di più l'erba che se piove poco.

il problema è che tanta gente poi lavora lentamente per fare più ore, ma non dovrebbe essere il caso del mio portinaio.

Edited by marco7
2 hours ago, marco7 said:

quando io lavoravo mi diedero un aumento di stipendio senza averlo richiesto e quello che me lo diede era un italiano che lavorava in svizzera.

Si sarà trattato di uno scatto di anzianità, o di un adeguamento salariale per tutta la categoria.

2 hours ago, marco7 said:

il problema è che tanta gente poi lavora lentamente per fare più ore, ma non dovrebbe essere il caso del mio portinaio.

Ecco, mi pare di capire che vorresti tornare al cottimo...vabbè, se questo è il tenore degli argomenti tanto vale parlare delle previsioni del tempo.

2 hours ago, freedog said:

In molte aziende,  uffici eccetera le donne (se con prole) difficilmente fanno gli straordinari

Questa però è una scelta della lavoratrice, mica un'imposizione

7 hours ago, schopy said:

Non so quanto frequente sia il fenomeno; credo che in piccole aziende, dove una sostituzione di maternità può comportare qualche disagio, ci siano ancora datori di lavoro che preferiscono non assumere donne in età fertile...credo che questo non accada (quasi) più in grandi aziende. Vero che pubblicamente non si fanno più certe affermazioni, occorrerebbe verificare se la discriminazione avviene comunque.

La discriminazione in termini pratici avviene comunque, e, rebus sic stantibus, non può che essere così, non è solo una questione di mancanti ammortizzatori sociali. Nel piccolo, io ho un conoscente disperato, con una attività non grande, non in buone acque, che ha assunto una bella tipetta, che però gli è andata subito in maternità due volte di seguito. Praticamente l'ha pagata per anni senza averla a lavoro. Non è giusto che lui si sobbarchi tutto, e non è giusto che la prossima volta non assuma una ragazza in età fertile. Ci vuole lo stato, la progressione della specie è fatto pubblico, non privato.

Nel grande, nei grandi ruoli manageriali, semplicemente è spesso richiesta una dedizione totale alla causa, perchè qualsiasi flatulenza che sfiora la società ha come risultato teste che saltano a destra e a manca, quindi è davvero difficile conciliare una maternità con questi ruoli delicatissimi. E questa dinamica non investe solo il CEO di una multinazionale, arriva fino a profili professionali molto più bassi (e rappresentativi della realtà).

3 hours ago, schopy said:

In molte aziende, specie se piccole e poco sindacalizzate, le donne di fatto vengono pagate di meno perché non esigono di essere pagate di più (triste realtà). Non ho mai conosciuto un dipendente uomo cui il datore di lavoro abbia concesso un aumento senza che il dipendente lo chiedesse esplicitamente (talvolta minacciando di rassegnare le dimissioni); ho conosciuto invece diverse donne che non chiedevano un aumento ai loro superiori per paura di dover far fronte ad un maggior carico di lavoro o di subire qualche conseguenza spiacevole...la strafottenza paga, il silenzio no.

Ma è lapalissiano che la strafottenza paghi. Stiamo parlando di lavoro, di rapporti di forza, non di amicizia e solidarietà. Io, quando non avevo capito come funzionava, chiedevo l'aumento, e ottenevo nulla, o una presa per il culo simbolica. Poi, ho iniziato a trovarmi un altro lavoro, e quando dicevo che mollavo, mi offrivano la stessa cifra del nuovo contratto. Non esiste altro modo di ottenere un buon aumento che non minacciare di andarsene, certo ci vuole un po' di coraggio perchè a volte il lavoro nuovo lo trovi a fine naspi, a volte ti downgradi. Ma rimanere immobili per paura, in un lavoro asfittico e malpagato è peggio. Ah, ovviamente l'aumento te lo danno se lavoravi bene, se sei facilmente sostituibile ti salutano caramente e "comunque ci sentiamo ancora per il padel".

14 minutes ago, freedog said:

Scelta parecchio obbligatoria direi: che alternative potrebbe avere,  se per caso non ha nonni disponibili e il pupo sta con 38 e tutti di febbre?

Ed è, come dicevo, un problema che deve risolvere la collettività, cacciando i soldi, non la singola madre.

OT:

Va detto comunque che in nostri discorsi sono già mostruosamente obsoleti, è davvero inquietante immaginare lo scenario del lavoro tra 5 anni. E poi tra 20. Bisognerà per forza pensare a una qualche forma di reddito universale, perchè il lavoro, come lo conosciamo oggi, sta finendo. Si pensava che il famoso braccio meccanico avrebbe sostituito velocemente gli operai, e gli operatori manuali. Vero che si procede in quella direzione, ma quello che nessuno avrebbe potuto immaginare è che sarebbe finito molto prima prima il lavoro basato sull'intelletto. Il farmacista elettronico è anche medico. Il medico elettronico, a cui mostri foto ed analisi, ha una percentuale di errore enormemente inferiore a uno specialista umano. Il ragioniere elettronico, il programmatore elettronico, l'analista elettronico vanno una cannonata. Li stanno implementandodirettamente in Office. A questo punto è solo questione di pietà, o ignoranza,  per le società, far fare ancora queste operazioni ad esseri umani. Il Foglio (mi pare) chiedeva al pubblico di indovinare quale articolo del quotidiano, ogni giorno, viene scritto con l'IA. Continuo?

1 hour ago, schopy said:

Si sarà trattato di uno scatto di anzianità, o di un adeguamento salariale per tutta la categoria.

no. lavoravo li da sei (o dodici ?) mesi e non ci fu un adeguamento salariale per tutta la categoria.

1 hour ago, schopy said:

Ecco, mi pare di capire che vorresti tornare al cottimo...vabbè, se questo è il tenore degli argomenti tanto vale parlare delle previsioni del tempo.

il mio portinaio ha una paga oraria non bassa.

il cottimo per quel che ne so io è ad esempio che prendi 5 euro a stirare una camicia e sei sotto stress perché per guadagnare di più cerchi in tutti i modi di lavorare il più in fretta possibile.

io non dico al portinaio quanto in fretta deve tagliare l'erba. a fine mese mi dice le ore che ha fatto per me e gliele pago. devo dire che però alla fine fa sempre poche ore al mese e se lavorasse 8 ore al giorno con la paga oraria che gli do avrebbe uno stipendio mensile troppo alto. se lavorasse per me al 100% lo retribuirei con una paga mensile fissa. però visti i problemi che anche la paga fissa può comportare (gente che ha un mucchio di assenze per figli o altro, donne che non vogliono fare straordinari e per questo guadagnerebbero meno degli uomini). gli straoudinari andrebbero retribuiti o andrebbero recuperati in ferie.

https://www.wikilabour.it/dizionario/retribuzione/cottimo/#:~:text=In sostanza%2C il lavoratore è,della durata della prestazione lavorativa.

"In sostanza, il lavoratore è retribuito a cottimo quando il compenso che percepisce è commisurato alla quantità di lavoro prodotto e non invece – come normalmente avviene – sulla base della durata della prestazione lavorativa."

40 minutes ago, Gaunt said:

Nel piccolo, io ho un conoscente disperato, con una attività non grande, non in buone acque, che ha assunto una bella tipetta, che però gli è andata subito in maternità due volte di seguito. Praticamente l'ha pagata per anni senza averla a lavoro. Non è giusto che lui si sobbarchi tutto, e non è giusto che la prossima volta non assuma una ragazza in età fertile.

ci vuole un'assicurazione per maternità per le lavoratrici incinte che viene pagata da tutti i lavoratori con una minima percentuale di contributi dei lavoratori e dei datori di lavoro. in svizzera funziona così.

45 minutes ago, Gaunt said:

Io, quando non avevo capito come funzionava, chiedevo l'aumento, e ottenevo nulla, o una presa per il culo simbolica. Poi, ho iniziato a trovarmi un altro lavoro, e quando dicevo che mollavo, mi offrivano la stessa cifra del nuovo contratto. Non esiste altro modo di ottenere un buon aumento che non minacciare di andarsene

bravo. spiega a @schopy come funzionano le cose che altrimenti lui continua a vivere nel mondo dei sogni e delle leggi che sono ovunque e sempre osservate.

busdriver
2 hours ago, Pugsley said:

Possiamo però beatamente dire che la DAD è stata un fiasco

certo,specialmemte perchè a certi insegnanti magari più giovani di me ma VECCHI DENTRO interessava solo se la persona aveva legato le scarpe o non avesse la tuta del chelsey addosso e  non se imparasse davvero.

Aggiungiamoci anche lo stato primitivo delle linee e allora come dico sempre "era meglio se si lasciava focolaiare allegramente il tutto"

5 hours ago, Gaunt said:

Nel piccolo, io ho un conoscente disperato, con una attività non grande, non in buone acque, che ha assunto una bella tipetta, che però gli è andata subito in maternità due volte di seguito. Praticamente l'ha pagata per anni senza averla a lavoro. Non è giusto che lui si sobbarchi tutto, e non è giusto che la prossima volta non assuma una ragazza in età fertile. 

Il tuo conoscente non si è "sobbarcato tutto"; in Italia il datore di lavoro anticipa l'indennità di maternità alla lavoratrice, e poi viene rimborsato quasi completamente dall'INPS (quindi è inesatto che "l'abbia pagata per anni senza averla al lavoro"). Ma è comprensibile che se gestisce una piccola azienda sia complicato dover sostituire una dipendente, e al termine del congedo di maternità potrebbe ritrovarsi con due dipendenti per svolgere una mansione per cui ne basterebbe una, ed ipotizzo che tra una maternità e l'altra anche la produttività della dipendente sia stata, per forza di cose, un po' discontinua...certo che "non è giusto" che un datore di lavoro preferisca non assumere una ragazza che potrebbe aver figli, ma se già la sua attività va male mica è tenuto a fare l'eroe. Forse non è nemmeno tenuto a fare il piccolo imprenditore...

5 hours ago, Gaunt said:

Il Foglio (mi pare) chiedeva al pubblico di indovinare quale articolo del quotidiano, ogni giorno, viene scritto con l'IA. 

Data la qualità di molti articoli del Foglio...forse è meglio non sapere. Ne va della reputazione dell'IA.

5 hours ago, marco7 said:

io non dico al portinaio quanto in fretta deve tagliare l'erba.

Nel precedente intervento sembravi lamentarti perché taglia l'erba lentamente, da qui la mia battuta sul cottimo

5 hours ago, marco7 said:

ci vuole un'assicurazione per maternità per le lavoratrici incinte che viene pagata da tutti i lavoratori con una minima percentuale di contributi dei lavoratori e dei datori di lavoro. in svizzera funziona così.

In Italia è a carico dell'INPS, quindi direi che non funziona molto diversamente.

5 hours ago, marco7 said:

bravo. spiega a @schopy come funzionano le cose che altrimenti lui continua a vivere nel mondo dei sogni e delle leggi che sono ovunque e sempre osservate.

Io scrivevo che non si ricevono aumenti senza pretenderli, al limite minacciando le dimissioni, e Gaunt scrive che lui ha ricevuto un aumento solo quando ha detto che avrebbe lasciato l'azienda per cui lavorava mostrando quanto l'avrebbe pagato la concorrenza...quindi no, non sono io che sto sostenendo qualcosa di diverso da quel che scrive Gaunt.

FINE OT

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