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Identità di genere


frank.drebin

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Guest luke76BG

Se ti stai riferendo a joshua jackson e al suo ruolo in dawson's creek credimi io non percepivo la sua immagine da sfigato,pasticcione,etc ma unicamente quanto si sbattesse per le persone a cui voleva bene e sopratutto l'amore che dimostrava verso joey, il modo in cui era caraterizzato, il "tepore" che esprimeva. Poi il suo viso è cosi particolare perchè personalmente mi da un senso di  tenerezza,dolcezza ma, allo stesso tempo, forza e sicurezza nello sguardo (lo sto seguendo in fringe, serie fantascientifica  molto carina, e confermo che quello che mi esprimeva all'epoca di dawson me lo esprime anche oggi che è cresciuto). La sua tipologia estetica l'ho sempre ritenuta molto molto affascinante in un ragazzo/uomo  e sono instintivamente attrattato da tipologie di ragazzi cosi, credimi non ho alcun controllo su tutto questo. Per quanto riguarda "il tipo fisico" e il desiderare quello che non si ha ti ringrazio per avermici fatto pensare, non mi era mai passato per la testa ma se ci rifletto bene è proprio cosi! Io sono abbastanza delicato e lieve come lineamenti ed estetica e ho inziato a portare barba e e peli in viso giusto per non sembrare sempre un bimbino. Questo mi rende decisamente un tipo di look che io associo spesso a come sono rappresentati i vampiri in determinati film, delicati,femminili se vogliamo, ma maschili di fondo (almeno io li percepisco cosi.) E se ci rifletto bene sono sempre stato attratto da peculiarità fisiche completamente opposte alle mie, alle quali associo determinati significati, per farti un esempio, le mani grandi mi trasmettono immediatamente una sensazione di forza e di sicurezza e mi danno l'idea di una persona alla quale posso affidarmi senza timore  ( se, ovviamente, anche il carattere della persona  è, come dire, in linea con questa "sensazione" perchè se mi trovo davanti un orco insensibile beh non c'è percezione che tenga XD)

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Giusto per non uscire OT...forse il tuo intervento potrebbe dimostrare

quanto i gay, in difetto di una identità certa ( vuoi per carenza di riferimenti

culturali, perchè figli di eterosessuali, vuoi per i modelli identitari etero

percepiti come inarrivabili etc. etc. ) compensino investendo molto nella

"esteriorità".

 

L'aspetto esteriore per un gay è più importante : quello che poi sbrigativamente

viene liquidato come superficialità, da chi si sente a disagio nei locali gay, perchè

non del tutto accettato, in realtà è un modo per compensare un difetto di identità.

 

OT o ho preso una topica visto la mediocre cultura TV o abbiamo in mente aspetti

opposti dello stesso personaggio, il chè dimostra che il simbolo cambia a seconda di

chi guarda, anche se la persona guardata è la stessa. Comunque mi pare che tu non

abbia un modello estetico così marcato o tipizzato, potrebbe essere tranquillamente

un ragazzo come tanti altri... :D Fine OT

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Guest luke76BG

Ops giuro che è l'ultimo ot da parte mia ma sono dell'avviso che il mio investimento nell'estetica sia per lo piu legato al fatto che voglio che il mio mondo interiore e come misento dentro traspaia anche nell'aspetto fisco. Il guaio è che è un coltello a doppia lama,se voglio esprimere fragilità e bisogno di protezione, per dirne una, mi tolgo la barba e sembro un bimbino...ma ho l'impressione che questo non mi faccia prendere molto sul serio dalle persone in generale.Al contrario se mi tengo barba e peli assumo un tono piu serioso ma allo stesso tempo diminuisce l'espressione  esteriore di come mi sento dentro. Il discorso dell'investimento sull 'estetica da parte dei gay è interessante ma andrebbe approfondito perchè altrimenti non si spiega come mai ci sono tantissimi etero che non mettono la cipria per miracolo....ma sono tirati come non so cosa :sisi:

In quel caso tutto l'investimento nell'estetica a cosa sarebbe dovuto ? Solo a conquistare il gentil sesso ? Nessun narcisimo o vanità personale ?  :look:

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Io ho parlato di esteriorità, non di estetica!!

 

Una forma di esteriorità può essere anche mostrare-ostentare

disprezzo per l'estetica. Anzi lo è, perchè è un modo di comunicare

all'esterno qualcosa, no?

 

Tu senti l'esigenza di mostrare la tua femminilità, ma hai paura del

giudizio della gente, in questo senso la femminilizzazione del maschio

eterosessuale dovrebbe esserti d'aiuto. D'altronde se vuoi comunicare

bisogno di protezione, mi pare abbastanza logico temere, invece di

ricevere protezione, un giudizio negativo. Questa cosa il maschio etero

son sicuro non la sente, seppur "curato".

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Diciamo che noi omosessuali viviamo la famosa battuta di Woody Allen: :love:

 

Ringrazio Dio di non avermi fatto nascere donna. Avrei passato tutto il giorno a toccarmi le tette!

 

(scherzo, ovviamente :P)

 

Riporto questa battuta semplicemente per dire che sono felicissimo di essere un maschio, così come sono felicissimo di essere gay (se potessi rinascere e scegliere se essere etero o gay, sceglierei di essere gay, e a chi mi dice che essere gay comporta tutta una serie di problemi nella nostra società, rispondo che quegli ostacoli in un certo senso mi esaltano perché sono gli ostacoli che sbarrano le cose davvero importanti - le Verità - a dare un senso alla vita di chi sia in grado di opporvisi ribellandosi, il che tra l'altro fa parte della natura umana...). In effetti sono d'accordo con frank che all'inizio ha detto che molti eterosessuali (probabilmente soprattutto fino a un passato recente) pensano che i gay siano donne "intrappolate" (-.-) in un corpo di uomo, ci sono gay che mi hanno raccontato che al momento del coming out gli è stato chiesto se volessero cambiare sesso... :(

 

Anche riguardo agli interessi, sono felicissimo di non avere interessi e gusti da maschio etero (stereotipato) esattamente come sono felicissimo di non avere interessi e gusti da gay (stereotipato): sono felice di non interessarmi di calcio e motori e di preferire il mélo al western, così come sono felice di non interessarmi di moda e prodotti di bellezza e di preferire l'uomo villoso all'uomo glabro.

 

Insomma, sono felice di essere me stesso. :asd:

 

N.B.: ovviamente, niente contro chi ama il calcio, il western, la moda o l'uomo glabro sia chiaro!!!

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Guest luke76BG

Io ho parlato di esteriorità, non di estetica!!

 

Una forma di esteriorità può essere anche mostrare-ostentare

disprezzo per l'estetica. Anzi lo è, perchè è un modo di comunicare

all'esterno qualcosa, no?

 

Tu senti l'esigenza di mostrare la tua femminilità, ma hai paura del

giudizio della gente, in questo senso la femminilizzazione del maschio

eterosessuale dovrebbe esserti d'aiuto. D'altronde se vuoi comunicare

bisogno di protezione, mi pare abbastanza logico temere, invece di

ricevere protezione, un giudizio negativo. Questa cosa il maschio etero

son sicuro non la sente, seppur "curato".

 

No no aspetta hinzelmann frena un attimo!

Io non temo di mostrare la mia femminilità (che poi per quanto mi riguarda non la definisco femminilità ma delicatezza e "cucciolosità" ma ognuno la vede a modo proprio), ho solo percepito che, da un punto di vista estetico, mi preferisco in un certo modo perchè mi fa sentire maggiormente me stesso, sopratutto piu in linea con la mia età. Questo però cozza con il mio bisogno di protezione, che di norma e da quello che percepisco negli altri, viene maggiormente "sentito" se aiutato da un certo tipo di estetica e di tratti, peculiarità che io avrei se solo non decidessi di tenere barba e affini in viso. Se li tolgo esprimo maggiormente bisogno di protezione anche con il mio viso, ma allo stesso tempo ho come l'impressione di sembrare sempre un bimbo, cioè con un aspetto perennemente da adolescente a cui, fa seguito, una considerazione della mia opinione da parte degli altri che a mio avviso è minore rispetto a quella che ottengo con un look piu adulto con la barba. Forse sarà solo una mia sensazione ma ho proprio l'impressione di essere trattato da "ragazzino" perchè lo sembro senza la barba, mentre invece se la tengo appaio più adulto e ho sempre l'impressione che questo cambi le relazioni e il modo in cui gli altri si pongono verso di me. E' anche vero però che appunto il mio bisogno di protezione in questo trova lo scoglio di un aspetto esteriore che di fatto, a livello proprio di concezione tipica della società, non pare esprima bisogno di rassicurazione in nessun modo. La barba e o peli in generale sono simboli di virilità e legati, tipicamente, a un maschietto vispo e sicuro di se. Perlomeno io la vedo cosi ^^

 

Per quanto riguarda il giudizio negativo alla richiesta di protezione, se devo essere sincero non mi sono mai posto il problema, anche con le mie amicizie etero. E di norma problemi di questo tipo li ho avuti solo quando vivevo in calabria in un paesino sperduto sui monti dove i ruoli del maschio sono ben conosciuti e legati alla cultura tipica del luogo. Ma tutto sommato non è un grosso problema ora come ora. ^^

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Ovviamente luke io sono dispostissimo non solo  a frenare, ma pure a innestare la retromarcia

Solo non ho capito molto rispetto a cosa…

 

Cerchiamo di tirare i fili del discorso.

 

Almadel dà una sua definizione di identità maschile, abbastanza tradizionale e culturale

( il cavaliere e la principessa ) e dice che esistono maschi che si identificano nel ruolo

della principessa. Tu ti riconosci in questo rappresentazione, a livello interiore.

 

Il punto mi sembra che questo modo di essere preferisci vederlo come “cucciolosità” cioè

riferirlo ad una condizione di non compiuta virilità maschile, un non voler essere compiutamente

un maschio adulto, piuttosto che ad una manifestazione di femminilità.

 

Sotto questo profilo,  sei in linea con ciò che molti giovani gay dicono di sé. Poiché il principino

è l’erede al trono e non può essere una principessa maschile, la versione maschile gay della

principessa è il cucciolo.  Di fatto riferisci ad aspetti affettivi e desessualizzi questi bisogni interiori.

Il cucciolo però è un animale rassicurante, ispira tenerezza, ma non ha una socialità umana, un ruolo

definito. Essendo un animale non ci comunica molto neanche quanto al come comportarsi e relazionarsi

con gli altri, per definizione non ha un posto nella società.

 

L’adolescenza lascia spazio all’espressione di una certa ambiguità sessuale, lascia certi contorni

meno definiti. Consente di esprimere l’androginia, senza necessariamente caricarla di effeminatezza

Cioè della sessualizzazione del femminile. Si potrebbe dire, o ipotizzare, meno effeminati più androgini?

Non lo so, può essere…certamente qualcosa si può osservare in merito.

 

L’età adulta restringe fatalmente questi spazi e mi pare abbastanza chiaro che tu viva questa cosa in

un modo contraddittorio e tutto giocato sul bisogno di crearti una immagine esteriore che possa

incontrare il desiderio degli altri ma consentirti di esprimerti. L’idea del Vampiro è abbastanza significativa.

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Personalmente non cambierei mai sesso... per cui direi "mi sento maschio".

Se basta a dire tutto? Ovviamente no. Io credo che un espressione così non basti per nessuno, nemmeno per gli etero.

Intendiamoci, credo fermamente che i concetti di femminilità e mascolinità abbiano un senso, e siano ancora utili; credo nel loro significato evolutivo e nella loro valenza comportamentale. Però sono idee platoniche, non categorie reali.

Si, maschio e femmina, cavaliere e principessa... vanno benissimo, ma come ideali, polarità, non come persone reali; nella realtà ci sono solo gradi intermedi, persone che ogni tanto vogliono farsi salvare dalla torre, e alle volte accorrono sul cavallo bianco. Per questo credo che neanche un eterosessuale con un'identità di genere maschile, dicendo "mi sento maschio", possa avere la presunzione di aver detto tutto tutto sulla propria identità di genere; magari ha detto molto, ma tutto no, ha approssimato. E che altro poteva fare? Dire "sì, mi sento maschio, però mi piace dipingere mazzi di fiori e guardare le soap"?

 

Anche noi approssimiamo, l'importante è esserne consapevoli, e allora non c'è alcun male nel farlo. Di solito la nostra approssimazione è (sembra?) peggiore, perché in noi la femminilità si manifesta proprio nel momento cruciale, a letto; ed è difficile ignorarla e dire "Ah, come sono maschio!" mentre si ha un pene in bocca o altrove. Ma questo non vuol dire che non possiamo approssimare, fare una "somma algebrica" della nostra personalità, e concludere di essere più "maschio" o più "femmina".

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Guest JackSkellington

Ogni tanto ci penso al cambio di sesso,più che altro sono curioso di sapere come sarebbe stata la mia vita da donna,e come sarei stato come donna,visto che più di qualcuno mi ha detto che ho tratti del viso femminili,però sono solo supposizione teoriche.....sono felice di essere uomo....

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