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fare CO vuol dire solo essere accettati dagli etero?!!


skizzo

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Allora..vediamo!

Stasera ho parlato con un'amica lesbica (la chiamo Giulia) e le ho raccontato, tutta entusiasta, di aver fatto CO con un'amica etero.

 

Giulia mi fa: "tu ti stai facendo venire una malattia con questi CO! Calmati, non DEVI farlo per forza!"

 

Io ribatto che non ho fatto CO perchè sentivo di DOVERLO fare, ma solo e soltanto perchè MI ANDAVA DI FARLO, voglio capire se le persone che ho accanto si meritano la mia amicizia, se son disposti a vedermi sempre con gli stessi occhi con i quali mi guardavano prima del CO o meno!

 

Giulia: "io l'ho detto solo quando ho sofferto per amore; quando ti innamori hai voglia di dirlo! E poi devi essere prima sicura, poi lo dici!"

 

Ora, queste sono state le stesse ed identiche parole che ha usato mia madre all'epoca del mio CO con lei e mi hanno dato tanto di quel fastidio che non potete immaginare!!

E' come se tutti pensassero che:

1. se non ti sei mai innamorata di una ragazza non puoi sapere di essere lesbica; :awk:

2. se non hai mai provato a stare con un ragazzo non puoi sapere che non sei etero (o almeno bisex) :D

 

Ma dico...secondo le persone che la pensano così, io mi sarei andata a ficcare in una "situazione del genere", cioè avrei detto di essere lesbica, così, per divertimento, come se non sapessi che non ci guadagno nulla a dirlo in giro se non una bella ventata di omofobia (le reazioni buone sono solo delle ombre messe a confronto dell'ignoranza globale!!) :asd::D:ok:

 

Poi, altra cosa: Giulia mi fa: "i gay fanno CO solo perchè si sentono inferiori e hanno bisogno di sentirsi accettati dalla comunità eterosessuale!!" :D:asd:

 

MA STIAMO SCHERZANDO??!! Io mi dovrei sentire inferiore a chi?! a cosa?! Io sono fiera di essere come sono ca**o!!

Qui diamo i numeri!! Se io vloessi essere accettata senza dubbio alcuno DA CHIUNQUE non direi in giro che sono lesbica!!!

E poi, non è che l'ho detto ad uno sconociuto, l'ho detto ad un'amica: è normale che io ci tenga a che lei mi dica che non ha problemi a sapermi lesbica!! E se non avesse dovuto reagire così...............................MA VAF*****LO, TOGLITI DALLE SCATOLE, TI NEGO PURE IL SALUTO, dal momento che mi giudichi male per una cosa del genere!!  :D

Quindi.....IO NON HO BISOGNO DI ESSERE ACCETTATA DA NESSUNO, io spero solo nell'intelligenza dei miei amici, NON MI SENTO INFERIORE A LORO!!!  :asd:

 

Ooohhh...mi sento meglio, stavo scoppiando!!!

 

Datemi un vostro parere per favore, ho bisogno di sentire delle voci solidali e che non mi smontino la felicità di aver fatto CO con una persona importante!!!

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fallendaydreamer

No vabbè, è giusto fare coming out se serve e se non è "pericoloso". Inoltre secondo me l'orientamento sessuale è una delle parti fondamentali di una persona, e poter condivedere quest'aspetto con gli altri permette agli altri di godere al 100% di te e di consolidare quindi i rapporti, specialmente se lo si fa con il sesso opposto ed etero.

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5 anni fa, quando ho iniziato a frequentare l'ambiente gay, sentivo il bisogno di dirlo a chiunque... e sarebbe da ipocriti dire che questo non nascondesse il bisogno di sentirmi accettato o, più che altro "compreso".

Poi man mano ho imparato a gestire la cosa: mi sono scoperto a fondo, capito e accettato... e oggi vedo il coming out non come un gesto necessario, ma come un modo per essere sincero a fondo con le persone che lo meritano. A chi non ha la mia fiducia e il mio affetto non dico nemmeno altre cose più importanti, figurarsi l'essere gay che ormai ha assunto per me la valenza di essere castano :D

 

In base alla mia esperienza, penso che il valore di un coming out dipenda essenzialmente dal grado di autoaccettazione che uno ha raggiunto: una persona che ancora non si accetta lo vede come un modo per esorcizzare la paura di non essere accettati (sì, dagli etero :D), mentre altri, che magari hanno un modo di vedere se stessi diverso, lo vedono come un gesto normale, se non addirittura dovuto.

E questo non dipende solo dal grado di "repressione" (parola che odio), ma anche da fattori più personali, quali il proprio carattere, l'ambiente in cui si vive, il proprio bagaglio di esperienze...

 

Quindi io ritengo che in qualche modo abbiate ragione entrambe: siete due persone diverse che vivono in maniera diversa e di conseguenza vivono il coming out in maniera diversa. O avete ragione entrambe o nessuna: a te la scelta :D

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Guest JackSkellington

Io ho fatto CO con la mia migliore amica perchè sentivo il bisogno di essere completamente sincero con lei,sapeva da subito che mi avrebbe accettato e così è stato.non avevo bisogno di essere accettato da lei perchè già sapevo di esserlo,ho solo portato il nostro rapporto a un livello più alto....

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Guest glitter

Poi, altra cosa: Giulia mi fa: "i gay fanno CO solo perchè si sentono inferiori e hanno bisogno di sentirsi accettati dalla comunità eterosessuale!!"

 

Non credo sia così, anzi è sbagliato pensare che un gay faccia outing per non sentirsi inferiore o perchè voglia ricevere una pacca sulla spalla dagli etero.

 

Un gay fa outing perchè non vuole fingere con se stesso, vuole vivere apertamente la sua sessualità senza doversi nascondere.

 

Se poi io, in generale, voglia mettere al corrente una persona, etero o gay/lesbica che sia, ciò siginifica che voglio farle capire che sto facendo una evoluzione nella mia vita e che espongo apertamente me stesso ad un cambiamento.

 

Certo, dichiararsi con un gay fa sorridere ed è per questo forse che la tua amica ha detto che si fa outing solo per conquistare la fiducia degli etero. Ma è anche vero che spesso gli etero ci anticipano, dicendo che lo avevano già intuito, e quindi rimaniamo basiti.

 

Fa sempre piacere cmq che un etero ti accetta per come sei nella sua vita: significa che l'amicizia o il rapporto diventa ancora più di fiducia.

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Sweet, noto che nonostante la tua firma tu non abbia troppi problemi a categorizzare le persone in "represse" e "non represse".. senza offesa neh :D

Non hai letto con attenzione; io sono pro-categorizzazioni, non contro come dice chiaramente anche la firma.

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Ma il bisogno di essere «accettato», di essere «compreso» (come dice Phylolaches) non solo non è

una cosa negativa, ma è molto naturale e positiva, perché equivale a non rinunciare a quello a cui

tutti gli esseri umani hanno diritto: essere accolti, essere parte integranti con la totalità di se stessi -

quindi anche e soprattutto con il proprio orientamento sessuale - di una comunità familiare, amicale,

sociale. E se non ne sentono il bisogno è perché, magari senza accorgersene, ci hanno rinunciato,

appunto, in quanto si sono sentiti a priori "diversi".

 

Quindi è naturale e giusto voler fare CO con tutti e con tutte le persone che sono significative per noi

non solo affettivamente (ovvio) ma anche perché, ad esempio, ci passiamo una parte importante del

nostro tempo (quindi i colleghi, tutto l'ambiente del lavoro).

 

D'altro canto nello slancio di un CO non c'è mai solo questo, ma anche la démarche inversa:

comunicare agli altri quello che si é, irrompere soggettivamente rispetto a una situazione (il pre-CO)

in cui invece si era silenziosi, in cui ci si censurava. E infine uscir fuori con la pienezza del proprio

essere-coscienti di sé, rispetto a una situazione in cui non si era coscienti, o si era confusi: quindi

si era dimidiati.

 

Certo in un CO l'aspetto del bisogno di accettazione o meglio inclusione non deve essere drammatizzato

e ingigantito, quasi ridotto al fatto di essere "accettato" (nel senso più passivo) da quella persona lì con

cui mi dichiaro, ma dovrebbe sempre contenere in sé tutti gli altri aspetti, non escluso il fatto che, dicendo

qualcosa di profondo per me, e di comunque significativo, vista la società il cui viviamo, io sto gettando una

pietra in uno stagno, sto porgendo un braccio, sto offrendo un'apertura all'altro con cui mi apro.

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Io ho fatto CO con la mia migliore amica perchè sentivo il bisogno di essere completamente sincero con lei,sapeva da subito che mi avrebbe accettato e così è stato.non avevo bisogno di essere accettato da lei perchè già sapevo di esserlo,ho solo portato il nostro rapporto a un livello più alto....

Anche io ho fatto CO cn i miei 2 migliori amici perchè volevo essere sincero con loro, volevo che la nostra amicizia diventasse ancora più forte e quindi nn potevo nascondergli una cosa del genere...

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No bhe, ma poi come può dirti lei in quali situazioni tu dovresti fare CO? Ognuno lo fa coi propri tempi e con le proprie ragioni. E' un processo estremamente personale, e se tu ti sentivi di farlo, hai fatto bene.

In ogni caso è spiazzante sentire le parole "i gay fanno CO perchè si sentono inferiori" provenire da una lesbica. E si, essere accettati ed avere la possibilità di integrarsi così come siamo, senza falsi compromessi, può anche essere una motivazione per fare CO, ma è una sorta di piccolo atto egoistico che facciamo noi per star bene con noi stessi e con gli altri. E lo facciamo perchè è giusto venire accettati dagli altri per chi siamo realmente, e perchè ci fa piacere esserlo, ed essere sinceri con chi per noi conta, ma non di certo perchè abbiamo bisogno di essere accettati.

 

 

E' come se tutti pensassero che:

1. se non ti sei mai innamorata di una ragazza non puoi sapere di essere lesbica; :D

2. se non hai mai provato a stare con un ragazzo non puoi sapere che non sei etero (o almeno bisex) :D

Questo tipo di discorsi sono le cose che mi fanno incazzare di più, non stanno proprio in piedi.

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ok ragazzi....ho parlato con questa persona e mi ha detto che ho frainteso!!  :D

Più o meno voleva dirmi le stesso cose che ha detto Phylolaches!

 

Forse ero prevenuta ed incazzata perchè non ha partecipato alla mia soddisfazione nell'aver fatto CO e per avermi fatto capire che non è sicura del mio orienatamento sessuale perchè non ne ho mai parlato sul serio con lei, non le ho mai raccontato di me e di come ho capito di essere lesbica!!

 

Cmq, indipendentemente da questo....ho letto i vostri punti di vista e concordo con la maggior parte delle opinioni espresse nel topic!!  :D

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Guest Hero_of_Zero

Penso che la storia dell'inferiorita' sia proprio una minchiata, non riesco proprio a capire il ragionamento che ha fatto  :D. Io l'ho detto perchè ritenevo che fosse diventata insostenibile la mia "doppia identita'" e ritenevo fosse anche un discorso di correttezza far sapere certe cose e il perchè di certi miei comportamenti. Aggiungo che vedo che riesco ad avere un rapporto nettamente migliore con le ragazze visto che riesco così a tranquillizzarle subito facendo capire che se ci parlo è per il piacere di farlo e non per rimorchiarle.  :D

 

Unica nota che condivido con la tua amica è quella dove dice che ha fatto CO solo dopo aver sofferto per amore. Anche io prima di capire che di un altro ragazzo potrei anche innamorarmi, mettermici insieme, e blablabla non sentivo minimamente la necessita' di dirlo, ma sicuramente non direi che hai fatto male.

 

Quanto a quella che lei chiama "malattia del co"...in effetti non c'è bisogno di dirlo a tutti. Io conosco un sacco di gente che se mi dicesse "sono gay" risponderei "ah si? stavo bene anche senza saperlo sai?"  :D

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Quanto a quella che lei chiama "malattia del co"...in effetti non c'è bisogno di dirlo a tutti. Io conosco un sacco di gente che se mi dicesse "sono gay" risponderei "ah si? stavo bene anche senza saperlo sai?"  :asd:

Sono gay!  :)

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ahahahah MI-TI-CA

 

cmq non è vero...i gay fanno outing per far capire realmente chi sono agli altri.

Cioè dai che schifo...io sono gay e voglio far vedere di esserlo perchè sono più contento se mi mostro per ciò che realmente sono.Poi incremento le probabilità di trovare qualcuno che mi piace fra la gente comune.

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mio parere, stringatissimo: la tua amica Giulia e' una repressa, e ha chiaramente molti piu' problemi con l'essere lesbica di quanti non ne abbia tu!

 

 

 

L'equazione "chi non fa coming out con cani e porci = persona per forza repressa" fa un tantino acqua...c'è  tanta gente

che ad esempio non ha problemi di accettazione ma, visto che fa un certo lavoro, è costretta a non dire nulla ai colleghi se tiene al proprio posto, come anche gente che è semplicemente riservata, e non parla in generale di nessun aspetto della propria vita privata, quindi nemmeno dell'orientamento sessuale.

Io per dire dei miei vicini, dopo 30 anni di vicinananza di casa, non so assolutamente nulla, perchè tutta la loro famiglia non ha mai fatto sapere niente di loro...saranno una famiglia di gay repressi?  :rotfl:

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Ma l'amica di CC Wary non ha detto che non fa coming out con cani e porci, probabilmente lo ha anche fatto con qualcuno... semplicemente la sua pippa mentale che il coming out sia una "ammissione di inferiorita'" e' un dito dietro al quale nascondersi per indicare che inferiore ci si sente lei.

Diciamoci la verita', CC Wary ha raccontato ultimamente di svariati buoni coming out che ha fatto... l'amica e' solo gelosa :rotfl: Non c'e' bisogno di inventarsi spiegazioni convolute quando ce n'e' una semplicissima...

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Può essere che parli per gelosia, come perchè davvero non ritiene importante fare co, o per mille altri motivi...di certo non abbiamo modo per leggerle nel pensiero, quindi ogni ipotesi è buona  :D

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Guest Hero_of_Zero

Quanto a quella che lei chiama "malattia del co"...in effetti non c'è bisogno di dirlo a tutti. Io conosco un sacco di gente che se mi dicesse "sono gay" risponderei "ah si? stavo bene anche senza saperlo sai?"  :D

Sono gay!  :D

interessante... :D :D  :D
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Può essere che parli per gelosia, come perchè davvero non ritiene importante fare co, o per mille altri motivi...di certo non abbiamo modo per leggerle nel pensiero, quindi ogni ipotesi è buona  :D

Resta pure della tua idea e io resto della mia... stiamo parlando di amicizia. Indipendentemente da cosa pensa LEI del coming out, da cosa la spinge a fare o non fare coming out... ha un'amica, CC Wary, la quale ha avuto molte esperienze positive di coming out recentemente. Un'AMICA sarebbe felice per lei, senza contestare. Il fatto che ci siano di mezzo delle critiche, fa pensare. Perche' non e' felice per la sua amica? Perche' e' gelosa.

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Se tutti fossimo gay non ci sarebbe bisogno di fare CO, quindi se c'è un armadio da cui uscire è perchè c'è qualcuno fuori che guarda e accetta o meno (!!??).

Per me essere gay è insignificante come, boh, avere un neo sull'avambraccio, quindi non muoio dalla voglia di dirlo a tutti perchè a me in primis non interesserebbe sapere se gli altri hanno un neo sull'avambraccio o meno.

Poi certo, se ho voglia di raccontare un po' di gossip sui miei ex psicopatici lo faccio (tipo coi miei compagni di università) ma dico solo "ah il mio ex bla bla bla" non è che faccio un'apposita premessa dicendo "sono gay, accettatemi e vi rivelerò tutto di me". Non interessa a nessuno...

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Per me essere gay è insignificante come, boh, avere un neo sull'avambraccio, quindi non muoio dalla voglia di dirlo a tutti perchè a me in primis non interesserebbe sapere se gli altri hanno un neo sull'avambraccio o meno.

 

 

Ma essere gay o etero non è, oggettivamente, come avere un neo sull'avambraccio: non lo è in nessuna società

e in nessuna parte del mondo.

La forma del CO può invece variare a seconda dei casi: alcuni ne danno pura e semplice comunicazione (pochi),

per altri è un problema da superare, per altri ancora è quasi un dramma: molto dipende dalle condizioni

psicologiche, caratteriali e culturali di chi lo fa, ma moltissimo dipende anche dalle condizioni ambientali

e dal grado di omofobia che c'è là fuori.

 

Per un giovane ragazzo che non ha nessun problema psicologico e caratteriale, che è supportato da una

famiglia in gamba, che è dotato della giusta proudness, il CO tradizionale può essere sostituito dalla pura e

semplice comunicazione accidentale e indiretta di esserlo tramite frasi quali quelle che tu dicevi, "il mio compagno vuole

a tutti i costi portarmi a Siviglia, questo week end". Ma devo dire che già 30 anni fa il mio CO non è stato affatto

"accettatemi" o "vi dirò tutto di me", manco per niente. E' stato del primo tipo, e se qualcuno mi ha dato risposte

che poco poco non mi hanno convinto - una sola persona per la verità - io le ho voltato le spalle e per sempre.

Quindi per me il CO è anche e soprattutto un acquisire informazioni su chi ho intorno e su come è fatto.

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Quanto a quella che lei chiama "malattia del co"...in effetti non c'è bisogno di dirlo a tutti. Io conosco un sacco di gente che se mi dicesse "sono gay" risponderei "ah si? stavo bene anche senza saperlo sai?"  :D

Sono gay!  :D

interessante... :D :D  :D

Mi dispiace sei di Milano  :D

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Può essere che parli per gelosia, come perchè davvero non ritiene importante fare co, o per mille altri motivi...di certo non abbiamo modo per leggerle nel pensiero, quindi ogni ipotesi è buona  :D

Resta pure della tua idea e io resto della mia... stiamo parlando di amicizia. Indipendentemente da cosa pensa LEI del coming out, da cosa la spinge a fare o non fare coming out... ha un'amica, CC Wary, la quale ha avuto molte esperienze positive di coming out recentemente. Un'AMICA sarebbe felice per lei, senza contestare. Il fatto che ci siano di mezzo delle critiche, fa pensare. Perche' non e' felice per la sua amica? Perche' e' gelosa.

 

Tu parti dal presupposto che amica=amica del cuore, ma la nostra lingua con quel termine può indicare però vari gradi di amicizia:  con lo stesso termine  possiamo indicare una persona che ci sta simpatica e che frequentiamo ogni tanto, come anche una persona amica e fidata da una vita, come può essere il classico miglior amico...va da sè che alle due persone non si rivelano le stesse cose, per farti un esempio che esula dall'orientamento,  io agli amici che da anni frequento nel posto in cui vado in vacanza non racconterei mai quanto guadagno o quanto ho sul conto corrente, cose che invece ho detto agli amici piu' intimi: quindi può darsi benissimo che l'amica dell'utentessa sopra rientri nella categoria amici, ma non amici intimi.

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Caspita!! Non mi ero accorta che ci fossero state tutte queste risposte al topic, le ho viste solo ieri ma non ho potuto rispondere!!

 

Vediamo.....io conosco questa persona non da molto tempo, ma è una ragazza che mi ha subito "presa" per il carattere che ha!!

 

E' vero che la sera del mio CO ha usato delle affermazioni come quelle che ho scritto, ma è anche vero che le ha inserite in un contesto particolare che io ho omoesso perchè ero troppo arrabbiata! Essenzialmente quella sera mi ha dato fastidio il fatto che non avesse "partecipato" come avrei voluto alla mia eccitazione per il CO! Pensandoci con calma, mi sono resa conto che lei non voleva affatto dirmi che non è necessario fare CO!

 

Essenzialmente ha voluto dire quello che molti han detto ripondendo al mio post: "non è necessario che tu faccia CO con tutto il mondo, fallo con chi ti interessa sul serio, altrimenti potrebbe sembrare che tu lo faccia solo perchè vuoi essere accettata, che ti frega di dirlo a chi non ti è vicino?! La tua omosessualità è qualcosa di naturale e.........non è bene non ammetterlo e tenerlo nascosto, ma nemmeno farne qualcosa da cui essere ossessionata di continuo!!!"

 

Vi dico questo perchè il mio, quella sera, è stato uno sfogo e ora capisco che ho sbagliato a far sembrare che lei possa pensare delle cose che invece non pensa!!

 

@ Sweet....no, non credo proprio che lei possa essere gelosa dei miei CO andati a meraviglia: ha preso coscienza della sua omosessualità da molto prima di me e ha avuto le sue esperienze più che positive! E poi, per quello che ho capito di lei, non mi direbbe nulla per cattiveria o per invidia!!

 

Beh ragazzi....che vi devo dire....quando sbaglio lo ammetto e io....ho sbagliato a parlarvi di quello che mi ha detto in termini così......bastardi!!! Il fatto è che sono molto impulsiva e quindi quella sera non le ho nemmeno dato la possibilità di spiegarsi perchè, avendo frainteso, ero incazzatissima!!

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Guest Hero_of_Zero

Quanto a quella che lei chiama "malattia del co"...in effetti non c'è bisogno di dirlo a tutti. Io conosco un sacco di gente che se mi dicesse "sono gay" risponderei "ah si? stavo bene anche senza saperlo sai?"  :D

Sono gay!  :D

interessante... :D :D  :D

Mi dispiace sei di Milano   :D

cos'è questo razzismo padanofobo? :D

 

 

comunque stamo andando OT temo mi sa che ci fanno gli sgridi... :D

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Quanto a quella che lei chiama "malattia del co"...in effetti non c'è bisogno di dirlo a tutti. Io conosco un sacco di gente che se mi dicesse "sono gay" risponderei "ah si? stavo bene anche senza saperlo sai?"  :D

Sono gay!  :D

interessante... :D :D  :D

Mi dispiace sei di Milano   :D

cos'è questo razzismo padanofobo? :D

 

 

comunque stamo andando OT temo mi sa che ci fanno gli sgridi... :D

No io dicevo che siamo troppo lontani  :D

Nn ho nulla in contrario alla capitale della moda!

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  • 1 month later...

wow manco dal forum da quasi un anno e vedi che ti trovo...discussioni interessanti!!!

 

ok ammetto che in un primo momento quando ho letto l'oggetto di questa pagina beh...ho aspetta per un paio di minuti prima di rispondere, non mi sembrava vero che stessi leggendo una tale frase "fare CO vuol dire solo essere accettati dagli etero?" (e calcolando che a una prima lettura avevo saltato il punto di domanda...vi lascio immaginare la mia faccia  :D)

 

bene...cioè...ma che stronzata è?????? è come dire "piacere sono vegetariana e sai lo dico per essere accettata dai carnivori"..... :)

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