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Ciao cerco spunti per cortometraggio =)


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Ciao, non sono omosessuale ma credo che non vi dia fastidio se mi intrometto nel forum per un po'. Ho bisogno di alcuni pareri.

Partecipo a un laboratorio a scuola per la realizzazione di un cortometraggio. L'argomento, dato che siamo finanziati con i soldi di un progetto che riguarda le discriminazioni riguardo all'orientamento sessuale, sarà appunto sulle discriminazioni legate all'identità sessuale. ^^

Conosco solo due ragazzi gay e non posso dirmi un' esperta del sentimento omosessuale. Non vorrei creare una storia banale e non veritiera, non vorrei metterci personaggi stereotipati, quindi ho pensato di farvi alcune domande, se siete d'accordo.

 

1.A che età avete scoperto di essere omosessuali? Di solito a che età si ha questo “coming out con se stessi”? Omosessuali si nasce o si diventa, secondo voi?

(1bis. E' vero che alcune ragazze dicono di essere lesbiche o bisex per finta, quasi solo per fare le alternative?)

2.Avete accettato subito la vostra identità appena scoperta?

3.La vostra identità è stata subito accettata da famiglia e amici?

4.Nell'ambiente scolastico (o lavorativo) siete etichettati? Discriminati? In che modo?

5.Avete mai subito discriminazioni a causa della vostra identità sessuale? Siete mai stati vittima di aggressioni fisiche?

6.E' vero il luogo comune secondo cui l'omosessualità maschile è più discriminata di quella femminile?

7.Qual'è l'atmosfera che si respira in Italia riguardo all'omosessualità? Come vi sentite considerati dalla nostra società? Che differenza ci sono rispetto alla situazione di altri Paesi europei?

7bis. Peronalmente credo che anche se pure l’italiano medio bigotto ignorante berlusconiano gossipparo non ha problemi a parlare di omosessualità, o a sentir parlare di vip omosessuali, comunque poi nasconde un’omofobia di fondo. Penso per esempio al fatto che molti che si dicono aperti, poi chiamano persone gay “froci” o “checche”, appellativi che io ritengo offensivi. Ho ragione?

8.E’ vero che la situazione è peggiore per chi abita in piccoli paesi, invece che in grandi città (in un paesino si è etichettati come il gay o la lesbica del paese, per esempio..)?

9.Vi battete per i vostri diritti civili (unioni civili, ecc.)?

(9bis. Per caso siete credenti? In caso, come considerate i dettami della Chiesa riguardo alle unioni civili tra omosessuali?)

10. Avete mai partecipato a manifestazioni come il gay pride? Cosa ne pensate?

11.Che ne pensate del luogo comune secondo il quale gli omosessuali hanno più rapporti sessuali con partner occasionali?

12.Frequentate locali omosessuali? Come sono?

13.Dove avete incontrato il/la vostro/a ragazzo/a?

14.Qual è lo stereotipo o il luogo comune riguardo l’omosessualità che ritenete più falso e odioso?

[15.Potete raccontare esperienze personali, vostre storie, se vi va?]

 

Se avete altro da dire, consigli per il corto che vogliamo girare..prego! :sisi:

 

Spero che le mie domande non vi abbiano annoiato e spero che risponderete in tanti!

Grazie mille a tutti!!

 

*Janis*

Link to comment
https://www.gay-forum.it/topic/12355-ciao-cerco-spunti-per-cortometraggio/
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orodeglistupidi

1. l'attrazione per persone del mio stesso sesso è arrivata presto, si è manifestata chiaramente intorno agli otto anni. La presa di coscienza dipende da persona a persona, ma l'informazione, a livello inconscio, esiste da sempre.

2. assolutamente no. A otto anni o giù di lì, scoprire di divergere dalla norma (dalla società "eterocentrica") è un potente shock. Negavo, mi illudevo che con l'arrivo della pubertà le cose potessero cambiare, mi chiedevo perché fosse capitato a me, cercavo possibili soluzioni.

3. discorso complesso. I familiari hanno accettato la cosa, ma non li vedo del tutto convinti, a volte.

4. sì, certo. Nulla di particolarmente grave.

5. mi è capitato di trovarmi nella situazione in cui il gruppo tentava di estorcermi una confessione che già si pregustava tra le risate generali.

6. è vero il contrario. Le donne lesbiche sono molto più in pericolo in questa società.

7. l'Italia è un paese decisamente ipocrita. Molti giovani italiani si professano di mente aperta, nei fatti dimostrano di non conoscere ciò di cui parlano. So da amici che in altri contesti europei la situazione è più rilassata, ma non ne ho esperienza diretta.

8. certamente è vero. La fortuna più grande che può capitare a un omosessuale, qui in Italia, è riuscire a sistemarsi in una grande città.

9. sostengo la guerra per i nostri diritti, ma non ho ancora avuto il coraggio di espormi attivamente.

Non sono cristiano, e considero la chiesa uno dei tre grandi mali dell'Italia, insieme alla mafia e al fascismo.

10. definire il gay pride una manifestazione di ostentazione mi sembra riduttivo e fuorviante, lo vedo piuttosto come un modo per ricordare alla società che esistiamo e che siamo orgogliosi di noi stessi. Non ho ancora avuto la fortuna di partecipare a uno di questi eventi.

11. credo che cercare rapporti occasionali piuttosto che il grande amore dipenda non dalla persona, bensì dal particolare momento della sua vita.

12. sono incappato in un locale a Gallipoli che non mi è piaciuto per niente, una gelateria che funziona come una sorta di vetrina per appuntamenti. Qui a Padova c'è invece un pub molto tranquillo, si va per chiacchierare e passare un po' di tempo in pieno relax.

13. è cominciata come amicizia su internet per interessi comuni e si è poi concretizzata nella realtà in una relazione di tre anni.

14. in tutti gli stereotipi sull'omosessualità c'è qualcosa di vero, ma veder ridotta la complessità di una persona ad un vezzo è sempre deprimente.

15. generico: esperienze di che tipo?

1) nessuno scopre di essere omosessuale. Uno scopre di essere attratto da una persona del suo stesso sesso. Da qui a dedurne che si é gay, ne passa un po'... E l'accettazione viene dopo (se viene, perché non per tutti arriva) Per quanto mi riguarda, la scoperta di essere attratti da maschietti risale alle elementari.. verso i gli 8 anni su per giu

 

2) no, ma all'inizio neanche avevo coscienza di esserlo. Per un bel po' pensavo " a me piacciono i ragazzi ma mica son omosessuale"

 

3)Nel momento in cui ho cominciato ad uscire allo scoperto... con gli amici sostanzialmente non c'é stato nessun trauma. In famiglia é stato un po' piu complesso. Non con mio padre, ma con mia madre che sostanzialmente si sentiva "responsabile" e che non l'ha accettato in realtà neppure ancora oggi

 

4)A scuola non son mai stato etichettato come gay o frocio. Cio nonostante ho vissuto malissimo il clima e le battute omofobe. A lavoro.. boh non ho riscontrato mai problemi...

 

5)Aggressioni verbali si.. fisiche... boh no non nel senso di vera e propria aggressione.. discriminazione... si ma di tipo subdolo, una volta mi é capitato che in un ristorante dopo aver dato un bacio al mio ragazzo il cameriere ci é venuto a dire qualcosa del genere "da fastidio ai clienti"...

 

6) sono diverse come discriminazioni. quella verso i gay é magari piu brutale. quella verso le lesbiche é secondo me piu subdola... Secondo me per le lesbiche in generale é peggio che per i gay.

 

7) La differenza con gli altri paesi é radicale. Perché in Italia l'omofobia é mainstream, in gran parte d'europa é limitata a frange piu o meno marginali. e lo stesso vale come discorso pubblico.

7b) secondo me l'italiano medio manco la nasconde l'omofobia... anzi

8) non saprei

9)si, anche se allo stato molto meno attivo che in passato

9) non sono crdente, lo ero. credo che la posizione della Chiesa sia da un punto di vista scientifico totalmente aberrante. Da quello morale del tutto ingiusta. Da quello politico, la Chiesa é responsabile diretta del clima di omofobia perché un sacco di gente pensa che "siccome lo dice la chiesa" diventa lecito sputacchiare qualunque schifezza omofoba. Anche se non sono credenti, ma la posizione del vaticano legittima l'omofobia anche piu becera.

10) il gay pride non é una manifestazione di ostentazione. e non ci si va per "far vedere agli altri quanto sono gay". ci si va prima di tutto per sentirsi meno isolati. Anche se il discorso sarebbe lungo, gli etero dovrebbero capire che chi va al gay pride non ci va per gli altri ma per se

11) probabilmente é vero... ma dipende da persona a persona... oltretutto il fatto di avere rapporti occasionali non é poi una semplice scelta ma anche un effetto della pressione sociale. diventa difficile costruire un rapporto di coppia in un ambiente eterosessista... ma anche qua il discorso é assai lungo

12) si.  Ci sono aspetti positivi, come quello della varietà sociale. E dipende molto dal posto. A parigi son molto belli. A torino fanno un po' pena

13)locale...

14) quelli che mi danno piu sui nervi sono le considerazioni di pseudopsicanalisi da massaia (tipo padre assente, problemi di relazione con l'altro sesso e tutte queste tipiche minchiate)

15) cosa vuoi sapere?

Guest JackSkellington

1.Ho scoperto di essere omosessuale verso il 14 anni

2.No,mi solo accettato solo questa estate,a 19 anni

3.I miei familiari non sanno nulla,le mie amiche mi hanno accettato subito

4.Per ora sono accettato anche se solo in 3 sanno di me,quindi...

5.No

7.In Italia sento una situazione molto tesa nei confronti degli omosessuali,forse a causa delle spinte,politiche e meno,che arrivano da molte parti.in altri pasi mi sembra ci sia un clima più disteso e un accettazione più ampia..

7bis.Concordo pienamente..anche perchè "checca" "frocio" "finocchio" "orecchione" e altri appellativi li trovo olte che offensivi estremamente volgari e stupidi,derivanti a volte da un'ampia ignoranza

8.Già,il paese è piccolo e la gente mormora non è solo un luogo comune,dove abito io se metto il naso fuori di casa,dopo 5 minuti lo sa tutto il paese,per questo prima o poi fuggirò dal mio paesino,e dall'italia

9.Ho litigato spesso con alcuni miei amici su questi argomenti,non so se può essere considerato battersi per i propri diritti

9bis. No

10. No...però penso che prima o poi ci parteciperò..non capisco cosa intendi con ostentazione,ci andrò vestito normalmento come tutti i giorni,le persone che fanno vedere ai servizi al tg non credo siano la maggioranza,però è giusto che ci siano per ricordare alla gente che esistiamo.

11.Che sia una cosa stupida e infondata.

12.Non ho ancora avuto il coraggio di entrarci

13.Sono single

14.Che tutti i gay siano delle checche isteriche,che facciano sesso occasionale e non protetto,che pensiamo solo al sesso

15.La prima persona a cui ho detto che sono gay è stato il mio migliore amico,e lui non mi ha più parlato.da qui puoi capire perchè per 5 anni non volevo sentire la mia vocina omosessuale

1. Scoperto in maniera consapevole a 18 anni, il "coming out" con se stessi varia molto da persona a persona, in quanto a me l'ho fatto verso i 20 anni, ma fin da bambino c'erano delle cose che mi mettevano qualche dubbio circa il mio orientamento sessuale. Secondo me omosessuali si puo sia nascere che diventarlo in seguito, in ogni caso penso che ci sia sempre una predisposizione fin dall'infanzia in maniera più o meno latente.

(1bis. Sì, purtroppo penso sia vero, lo fanno perché credono di essere alternative quando invece non si rendono conto di quanto stupide si rendano e di quanta poca dignità per se stesse abbiano.

2. No, dai 18 ai 22 anni l'ho scoperta, ma in qualche modo repressa, ho avuto bisogno di tempo per accettarmi e fare un percorso personale.

3. Sì, accettata da entrambi, la mia famiglia fa più fatica a digerire le mie scelte, ma mi hanno accettato senza problemi, anzi, si sono dimostrati genitori di mentalità aperta, ma soprattutto hanno dimostrato comprensione, amore e maturità. Dei miei amici lo sanno quelli con i quali ho un legame forte, non è cambiato nulla, è rimasta intatta la stima e l'affetto reciproco.

4. Ambiente universitario e lavorativo, non sono discriminato, nemmeno etichettato anche perché non ostento nulla e non sbandiero ai quattro venti le mie preferenze sessuali. Piuttosto vengo ancora discriminato per il colore della pelle.

5. No per fortuna!

6. Mah, forse è riconducibile all'immagine negativa che gli omosessuali si sono voluti creare, di persone effeminate e senza palle.

7. Mi sembra che non si percepisca un'atmosfera estremamente rilassata, ma non la vedo in maniera così tragica. Mi sento accettato. In altri paesi, ad esempio la Spagna, l'omosessualità viene vissuta in maniera forse più libera.

7bis. Hai ragione in parte, a molti non fa problemi che tu sia omosessuale, basta però che non manifesti nulla e che tu stia buono come un soprammobile, fino a quando non vai ad intaccare le loro certezze. Appellativi come frocio e checca li uso anch'io, dipende dalla connotazione che vuoi dare e come la dici.

8. Sembra sia proprio così, io abito in città.

9. No, perché non credo nel matrimonio in senso lato.

(9bis. Sono agnostico ma rispetto chi è credente praticante. La posizione della Chiesa che ha affermato che "gli omosessuali sono geneticamente malati" mi sembra una visione medioevale e misera. Onestamente combatterei più contro la Chiesa che contro lo stato.

10. No, mai, non sopporto quel tipo di manifestazioni. Le trovo ridicole, non fanno altro che peggiorare l'immagine di chi invece vive l'omosessualità come una cosa normale, quotidiana senza tante etichette, sculettamenti e pagliacciate simili. Lo so, sono un omosessuale atipico.

11.Mah, non saprei, non ho le statistiche in mano...

12. In questi anni sono andato soltanto una sera in un locale e mi è bastato. Non mi piacciono, preferisco andare in locali senza etichetta.

13. Una sera di luglio uscendo con conoscenze in comune fatte nell'ambito della Biennale. Incontro casuale, la cosa migliore.

14. Che sei meno uomo o virile.

15. Preferisco custodirle come parte della mia vita privata  :sisi:

 

Spero di esserti stato utile lo stesso e soprattutto che ne venga fuori un corto dignitoso!

1. Di essere attratto dai maschietti l'ho sempre saputo, e quando dico sempre, intendo fin da quando ho memoria di me. Però fare coming out con se stessi è un po' diverso: "Sì, io sono gay" me lo sarò detto verso i 10-12 anni. Sia perché prima non avevo ancora piena coscienza della mia sessualità, sia per una strana reticenza dei miei nello spiegarmi cosa volesse dire la parola "gay" :sisi:. Insomma, è diverso "sapere di essere attratti dallo stesso sesso" e "sapere di essere gay", anche perché "gay", come tutto, è un'etichetta sociale. Non esistessero la lingua e la società non esisterebbero neanche i gay, ma solo persone che amano persone dello stesso sesso. Con questo, sono felice che esistano sia la lingua che la società, eh XD

Credo comunque che omosessuali si nasca: se così non è, significa che lo si diventa appena partoriti XD

 

1bis. Non so, dovresti chiederlo alle regazze del forum, ma penso che se davvero esiste la moda del bisex, essa sia seguita sia da ragazze che da ragazzi. O magari la tua è una domanda per chiedere sul diverso approccio -così si dice- alla sperimentazione omosessuale fra ragazze e fra ragazzi?

 

2. No. Quando sei molto piccolo ed inizi a percepire che la tua strada non è quella che gli altri si aspettano che tu segua, non è affatto facile: il peso per me è stato enorme, ed ha contribuito moltissimo a sviluppare il mio carattere introverso e spesso inutilmente pensoso. Veramente, dover fingere per anni un interesse che non hai è difficile. Accettarmi è stato il mio primo atto di liberazione, credo.

 

3. La famiglia non lo sa. Gli amici mi hanno fatto talmente tante feste che lì per lì ho pensato "ma mica gli avrò detto che sono incinto?" :eek: Ma non è assolutamente un caso che loro l'abbiano accettato di così buon grado. Per quasi dieci anni ho finto, è vero, ma ho anche avuto l'occasione di operare una selezione molto stretta degli amici, scegliendo quelli di cui sapevo che avrei potuto fidarmi al momento giusto. All'università è stato un po' diverso: l'ho detto e basta poco dopo l'inizio delle lezioni, e da quel momento ci sono persone che si sono allontanate da me, e altre che si sono avvicinate.

 

4. Oddio, non avendo fatto CO definitivo, non saprei, ma sento spesso una forte diffidenza verso i gay, sia nelle parole sia nell'atteggiamento. Ovviamente ci sono anche moltissime eccezioni.

 

5. No, anche perché ripeto: non ho fatto CO definitivo. Solo una persona in facoltà si è messa a ironizzare su di me e mi ha dato una spintarella.

 

6. La discriminazione verso le lesbiche non è minore. Discriminazione non è solo la bottigliata in testa o la fucilata, o magari l'aggressione di gruppo. E' anche il "Bada quelle maiale, me le farei". Nel caso delle lesbiche, è più facile che la discriminazione si leghi al maschilismo arrapato. Nel caso dei gay, magari, al maschilismo aggressivo. Poi non so: qualche ragazza sicuramente risponderebbe meglio di me.

 

7. La differenza fra l'Italia e il resto dell'Europa è che qui l'omofobia, nonostante le campagne pubblicitarie pseudo-progressiste, è ideologia imperante in una buona fetta della classe dirigente. Negli altri paesi l'omofobia non è "istituzionalizzata", tanto che nella maggior parte del continente, anche i partiti di centro-destra accettano quanto meno di proteggere i gay dalle aggressioni. Io, per quel che mi riguarda, vorrei tanto andarmene dall'Italia. Non perché in Italia non possa crescere una certa sensibilità, sia pure osteggiata da un continuo indottrinamento religioso, ma perchè questo paese, che pure in fondo amo, non riesco a non percepirlo come troppo stanco per cambiare radicalmente.

 

7bis. Sì.

 

8. Tendenzialmente sì, ma questo credo che valga per molte tematiche sociali. Prima che qualcuno dica "eh, ma io sono cresciuto in un paesino e mi hanno accolto" aggiungo: in linea di massima. Ma il fatto di crescere in grandi città non mette assolutamente al riparo dall'omofobia.

 

9. Ho partecipato per la prima volta a una riunione di ragazzi e ragazze omosessuali proprio la settimana scorsa. Penso che sarò abbastanza attivo in questo campo. Tanto, se non mi difendo io chi mi difende? La Binetti?

 

9bis. Sono agnostico con forte tendenza verso l'ateismo. E no, non sono diventato agnostico perchè sono gay (visto che me lo chiedono in molti XD).

 

10. Ancora no, ma non ci vedo nulla di male. "Ma così aumenti gli stereotipi sui gay". Ma in altri paesi d'Europa non succede. "Ma negli altri paesi è diverso". Quindi gli italiani sono biologicamente cavernicoli?

 

11. Guarda, io sono totalmente a secco da quando ho smesso di andare con un amico curioso, per cui non sono la persona giusta a cui chiederlo XD

 

12. No. A dire la verità non ne ho ancora visto uno O.o

 

13. Sigh.

 

14. L'omosessualità come malattia. Oppure quella storia che uno diventa omosessuale se ha il padre assente. Io con mio padre ho iniziato a litigarci a 14 anni: prima era la mia àncora. Beh, lo è ancòra, ma abbiamo un rapporto un po' più dialettico. Talvolta mi dà anche noia che i gay siano rappresentati come donne nel corpo sbagliato: io mi sento maschio e non darei via i miei attributi per niente. Certo, in certi ambiti e in certi comportamenti posso anche essere un po' effemminato, ma sono comunque un lui che sta bene nel suo corpo. Anzi, non ci sto bene perchè mi odio e cambierei un sacco di cose di me (le solite paranoie), ma il mio genere è maschile.

 

15. Boh... che tipo di esperienza? Se ho capito cosa intendi, prova ad andare nella sezione dei Coming Out, e non solo quella. Dovresti trovare un po' di materiale interessante.

:sisi: mi è dispiaciuto molto leggere che le mie domande sono state per alcuni offensive o indiscrete ^^

Rileggendole mi accorgo che in alcuni casi le ho poste male e mi dispiace ^^

Almadel, io non ho nulla contro il gay pride, ho formulato la domanda 10 sulla base di opinioni che si sentono spesso, opinioni che criticano il gay pride perchè lo considerano appunto un' "ostentazione", opinioni che ho sentito condividere anche da persone omosessuali. Correggerò la domanda.

Coreanos, ti assicuro che il corto non è un'invenzione, ci stiamo lavorando davvero! Il corso di cinema all'interno del quale verrà realizzato è tenuto dal Laboratorio di Cinema Buettohouse che opera a Roma in alcuni licei delle zone Eur-Laurentina-Garbatella. L'argomento (discriminazioni legate all'orientamento sessuale) non è stato scelto da noi, ma dalla preside perchè vuole inserire il corto in un progetto riguardante quest'argomento (se non seguissimo questo progetto non avremmo fondi per realizzarlo). Io personalmente non l'avrei scelto perchè c'è un grosso rischio di cadere nella banalità e nello stereotipo. Spero comunque che sia per me un'occasione di "crescita".

Mi dispiace di esservi sembrata invadente, sul serio. :awk:

E comunque grazie a tutti per le risposte, sono sicura che le vostre risposte mi aiuteranno a costruire una buona storia, o almeno a imparare a non ragionare mai per stereotipi. ^^

Un saluto a tutti  :P :D :D :P :eek:

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