Yzel Posted December 17, 2009 Share Posted December 17, 2009 Avete mai riflettuto sulle usanze e i costumi dell' Uomo? Di quanto sia strutturata in maniera rigida la sua parte estetica, grondante oramai di leggi insulse, senza logica, ma che tutti seguono...Mi spiego meglio... Non trovate sia assurdo affibbiare un genere sessuale a un capo d' abbigliamento quando di per sè un abito nella sua essenza è privo di sesso? L' Uomo, suppongo , con il pesante timore di perdere quell' impulso categorico che infonde in ogni suo pensiero e che ordina pignolosamente tutti gli elementi del mondo nella sua testolina, dona sessualità persino ai vestiti... Non è assurdo che la gente debba cercare nelle etichette se il capo è per maschi o femmine? Che significa travestito? Perchè è normale travestirsi per eventi particolari mentre in altri vige una sorta di invisibile divieto? Se uno scozzese abitasse in Italia lo prenderebbero per gay o travestito?...Se la donna moderna pantalone-munita fosse catapultata nel passato la prenderebbero per una travestita anch' ella? Non è assurdo che gli usi e i costumi della società sia basato su una struttura priva di fondamenta logiche? O meglio... Una logica cresciuta sull' irrazionalità..Un insieme di usanze deviate... Alcuni vestiti poi nonostante abbiano la dicitura "M" o "F" non hanno nulla che possa essere "univocalmente mono-sex" osservando le caratteristiche di un capo...Ci sono tantissimi jeans che vengono definiti maschili o femminili solo perchè vengono abbottonati su due lati diversi...Assurdo! Non lo credete anche voi? Mi è capitato al mercato di trovarmi jeans a buon prezzo e di ottiima qualità, rano per donne, ma andandomi bene li ho comprati, perchè mi piacevano e personalmente non avevano nulla di "femminile"...O ci sono vestiti particolari che un ragazzo difficilmente indossa, idem per le ragazze ma...Ecco in fondo non esiste un ruolo specifico dei vestiti, spesso è l' insieme di essi che crea un' immagine...Femminile, maschile, unisex, confusa... E allora l' Uomo si arrampica su altri specchi...Vede lo stile...Se la persona è un dark, un punk o altro...E in questo modo segue quegli schemi, in qualche modo, l' Uomo fa di tutto per creare categorie ed etichette..Non riesce a sopravvivere in un chaos indefinibile... Bah...Una certezza c' è purtroppo...L' Uomo si basa troppo sui costumi, su ciò che in fondo sono maschere, pura apparenza...In base a un vestito possiamo ottenere cose che con altri vestiti addosso non otterremmo, dal lavoro al partner, dal rispetto al timore... Quanto valore c è in un vestito, in questa nostra malata società... Voi cosa ne pensate? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silver Reflex Posted December 17, 2009 Share Posted December 17, 2009 In parte sono d'accordo nel dire che spesso l'etichetta M o F che troviamo sui vestiti sia priva di senso, molti vestiti possono essere tranquillamente unisex; per altre cose invece trovo giusto che venga indicata una distinzione fra abito maschile e abito femminile, e spiego perchè: La gonna è stata creata per esaltare le curve dei fianchi della donna, la vita stretta (qual'ora sia una gonna a vita alta) e sopratutto le gambe; un uomo, con una gonna, nella maggior parte dei casi sarebbe ridicolo. Non perchè è un uomo di per se... ma semplicemente perchè l'anatomia dell'uomo è diversa da quella della donna; un uomo di norma non ha un punto vita segnato come le donne, non ha i fianchi larghi e le gambe sono assai diverse rispetto alle donne. Inoltre, l'uomo nella donna è istintivamente portato ad osservare e apprezzare proprio queste parti del copro che la gonna può risaltare; una donna in un uomo di solito guarda altro. Lo stesso discorso lo si potrebbe applicare a molti altri abiti, prendiamo ad esempio i pantaloni; il fatto che abbiano la chiusura sui 2 diversi lati è ininfluente, ma se noi prendiamo un pantalone taglia 42 da uomo e lo confrontiamo con uno della stessa taglia da donna, vediamo che quello da donna è in realtà più stretto... perchè? perchè anche qui, l'anatomia femminile è diversa... a noi serve un cavallo più comodo per non stritolarci i gioielli di famiglia. In linea generale trovo giusto che ci sia una distinzione fra abiti maschili e femminili; siamo diversi e sarebbe assurdo voler pretendere il medesimo vestiario. Concordo però nel dire che in alcuni casi non ci sia di fatto motivo di questa distinzione Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Yzel Posted December 17, 2009 Author Share Posted December 17, 2009 Si concordo pienamente con la tua risposta, infatti con il mio post volevo intendere ciò che personalmente reputiamo indossabili da entrambi i sessi ed essendo relativo per ognuno di noi allora non ho specificato... Però gli scozzesi indossano la gonna, conosco alcuni stilisti che hanno realizzato anche delle gonne per uomini che sono completamente diverse da ciò che si immagina, non hanno nulla a che fare con le gonne femminili sono create appositamente per gli uomini... Nel Clero la mancanza di una cucitura in mezzo alle gambe riguardo il vestiario può essere deifnito come "gonnone" o non saprei per altre culture se ci sono capi maschili simili a gonne... A parte tutto non voglio incentrare l' argomento sul tema "gonna" anzi, personalmente mi sono focalizzato più che altro riguardo i pantaloni...Il mio è un dibattito riguardo qualsiasi capo, è una visuale generica. Riguardo la vestibilità, dipende dalla conformazione fisica, ma penso che sia più portato l' Uomo a indossare ad esempio pantaloni stretti avendo meno problemi riguardo cellulite e cose simili, che naturalmente tendono ad apparire tra le donne...Facendo attenzione ai gioielli di famiglia ovvio, ma parlo di vestiti indossabili non torture cinesi da portare addosso. :) Comunque il tuo punto di vista è quello di un "uomo occidentale" cioè la tua ottica è "ovviamente" virata verso quella che segue la società che è inserita in questa parte di mondo...Ma non tutto il mondo è paese... Comunque molto dipende anche da cosa l' Uomo desidera... Se una persona si veste per farsi apprezzare dagli altri...O se vuole solo compiacere a sè stesso...O altre motivazioni... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
HaNKy87PaNKY Posted December 17, 2009 Share Posted December 17, 2009 Felice dei ricordi di un mio esame, dico a tutti che tra l'altro la differenziazione "sfarzosità e appariscenza= femminile; sobrietà= maschile" è relativamente recente dato che fino al Seicento circa erano gli uomini ad esibire sfarzose calzamaglie e mantelli colorati ed appariscenti. Poi con l'industrializzazione la borghesia mercantile (inizialmente olandese e inglese, e poi si estenderà a tutti gli altri) ci si dovette dare un tono di affidabilità e serietà e quindi gli uomini adottarono colori sobri e "classici" concedendosi al massimo un accessorio poco sfarzoso, e lasciando gioielli, colori e troiate appariscenti alla mogli casalinghe. <3 con amore, il Saputello. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Yzel Posted December 17, 2009 Author Share Posted December 17, 2009 Già Hanky :) Anzi, prima era l' opposto...E ancora oggi soprattutto nei paesi medio-orientali gli uomini indossano i tessuti e i gioielli più pregiati, o in alcune tribù aborigene, l' uso di numerosi accessori... è simbolo di forza e potenza spesso...In una civiltà moderna oramai il gioiello ha perso questo valore e si è ridotto al suo superficiale fascino estetico...La sobrietà (che perosnalmente io non apprezzo nella sua presenza totale e assoluta) è frutto del lavaggio di cervello fatto da anni e anni di Chiesa e Sue Santità che a ruota hanno falciato ogni elemento superfluo... E se proprio vogliamo fare gli sboroni... In natura tra gli animali è spontaneamente il maschio che è appariscente geneticamente perchè il suo fine è conquistare la femmina per l' accoppiamento...Questa l' ho proprio sparata così ma in fondo non ho detto una boiata... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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