Isher Posted December 22, 2009 Share Posted December 22, 2009 In Nepal la Corte Suprema ha riconosciuto la legittimità del matrimonio tra persone dello stesso sesso e ha inoltrato richiesta al governo di promulgare apposite leggi per renderlo possibile, cosa che dovrebbe avvenire il 28 maggio 2010 in coincidenza con la approvazione della nuova Costituzione. Il Nepal diventerà sicuramente uno Stato molto attivo sotto il profilo turistico (i diritti gay portano sviluppo e lavoro) perché è chiara la volontà di farne un punto di riferimento internazionale per viaggi di persone gay e lesbiche. Già in febbraio l’agenzia Pink Mountains Travel ospiterà l’Asian Gay Symposium a Kathmandu, per promuovere ufficialmente il turismo delle coppie omosessuali in Nepal. Fin d’ora un pacchetto “luna di miele” è stato offerto al principe Manvendra Singh Gohil, http://en.wikipedia.org/wiki/Manvendra_Singh_Gohil leader del movimento per i diritti gbt in India, dal deputato gay Sunil Babu Pant, che a sua volta è il fondatore della prima Agenzia di viaggi nepalese che organizza tour e viaggi per coppie gay e lesbiche nel Paese. http://timesofindia.indiatimes.com/world/south-asia/Nepal-MP-offers-honeymoon-package-to-gay-Indian-prince/articleshow/5292379.cms http://www.gayaitalia.net/newgiwp/?p=1495 http://www.queerblog.it/post/6712/e-anche-in-nepal-si-ai-matrimoni-gay Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted December 22, 2009 Share Posted December 22, 2009 E' un invito alla rivolta armata di ispirazione maoista? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Isher Posted December 22, 2009 Author Share Posted December 22, 2009 Le intenzioni sembrano piuttosto biecamente mercantili e capitalistiche Ma sarebbe, o è, una mossa geniale. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Count Vertigo Posted December 22, 2009 Share Posted December 22, 2009 Già è tanto difficile pensare a qualcosa di concreto in Italia, e posti di articoli fuori dalla comunità Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
wb Posted December 23, 2009 Share Posted December 23, 2009 Proprio ieri mia mamma mi parlava di voler andare in Nepal, a questo punto mi sa che mi trovo un uomo e mi vado a sposare là. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
quint Posted December 23, 2009 Share Posted December 23, 2009 Il Nepal?!? Praticamente gli unici paesi a discriminare ancora apertamente gli omosessuali sono i paesi arabi, l'Africa, la Polonia e noi. Allegria. Poi, che lo facciano per rilanciare il turismo, più che per un sincero desiderio di uguaglianza, poco importa, direi. Ecco, forse il nostro problema è che abbiamo troppi monumeni, quindi i turisti vengono anche se siamo uno stato arretratissimo (per usare un eufemismo). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
calvin Posted December 23, 2009 Share Posted December 23, 2009 Direi che il 2009 è stato un grande anno per i gay asiatici, oltre al Nepal l'inizio in Cina di una maggiore attenzione alla diffusione dell'AIDS da parte del governo e soprattuto l'eliminazione dal codice penale indiano del reato di omosessualità. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest JackSkellington Posted December 23, 2009 Share Posted December 23, 2009 Beh che il Nepal abbia deciso di approvare i matrimoni gay solo per attirare turismo e lavoro,o che l'abbia fatto perchè lo considera "giusto" poco conta,resta il fatto che i paesi veramente civili sono quelli considerati "selvaggi" Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted December 23, 2009 Share Posted December 23, 2009 Oddio, il Nepal ha un'antichissima cultura considerarlo "selvaggio rispetto a noi" è francamente un po' troppo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Casper Posted December 23, 2009 Share Posted December 23, 2009 Off Topic Vado OT, ma il tema è quello:CITTA'DEL MESSICOCittà del Messico è da oggi la prima città dell’America Latina ad aver approvato il matrimonio tra omosessuali: è il risultato di una serie di cambiamenti nel codice civile approvato dall’assemblea legislativa della megalopoli latinoamericana. Con 39 voti a favore, 20 contro e 5 astensioni, la "Asemblea legislativa" della capitale ha dato via libera alle modifiche nella normativa, dopo quanto deciso nel 2007, quando la stessa assemblea approvò le unioni civili tra persone dello stesso sesso. Nel mondo, solo alcun Paesi (Belgio, Canada, Spagna, Norvegia, Sudafrica, Svezia e Olanda) permettono i matrimoni omosessuali, oltre che alcune città degli Stati Uniti, ricordano i media locali. I cambiamenti approvati oggi devono ancora avere il via libera dell’esecutivo della città e non contemplano d’altra parte l’adozione di figli da parte di coppie dello stesso sesso, aggiungono i media sottolineando la forte opposizione a quanto deciso dai legislatori da parte della Chiesa cattolica messicana. Commentando il voto di oggi, il promotore dell’iniziativa, il deputato David Razù, ha precisato che «ogni uomo e donna ha diritto di sposarsi liberamente, senza alcuna restrizione sulla base del proprio orientamento sessuale». «Per molti secoli - ha aggiunto - leggi ingiuste hanno proibito i matrimoni tra bianchi e neri, o tra indios ed europei. Ora tutte queste barriere non ci sono più, e rimane in piedi un unico ostacolo: proprio quello contro il quale abbiamo votato oggi». Del tema di matrimoni tra omosessuali si è parlato negli ultimi giorni anche in un’altra grande capitale latinoamericana, Buenos Aires, dove lo scorso primo dicembre erano in programma quelle che sarebbero state le prime nozze gay dell’intero continente. La cerimonia tra Alex Freyre e Josè Maria Di Bello è però saltata all’ultimo momento, dopo l’intervento della magistratura locale, che ha accolto il ricorso di un privato cittadino. In questi ultimi giorni, gli attivisti gay hanno lanciato in Argentina una campagna proprio per superare gli ostacoli posti dalla giustizia, e permettere così il matrimonio tra omosessuali.Fonte: La Stampa di oggi, 23/12/2009 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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