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La religione e l'omosessualità....possono convivere?


orione

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Ciao...premetto che io sono atea....ma la mia compagna non lo è anzi....la sua famiglia segue molto tutto ciò che riguarda la religione cattolica...e lei...da quando si è messa con me...ha iniziato ad avere paure...di possibili giudizi...il problema è che io non riesco ad aiutarla perchè per me è inconcepibile che lei possa essere giudicata male semplicemente perchè ama...dal mio punto di vista lei è una bellissima persona...e non dovrebbe aver il timore di essere poi giudicata malamente...ma quando ne parliamo lei giustamente mi dice che sono di parte ...ovviamente non è così...direi le stesse parole anche ad un estraneo...ho provato a spronarla...diciendole di andare in qualche centro insieme...o visto che lei crede..di andare da un prete di cui di fida e parlargliene...oppure una psicologa...oppure di fare conoscienza con qualcuno che come lei crede e che ha paura di ciò che le potrà accadere dopo...ma lei ha il timore di fare il passo...per paura che le si dicano cose che non vuol sentire...a parer mio...dovrebbe solo conosciere qualcuno simile a lei.Voi cosa ne pensate? qualcuno di voi ha già affrontato questo argomento?

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secondo me è un paradosso.

mi stupisco delle moltissime testimonianze di fede in omosessuali:

soprattutto ritengo paradossale i gay cattolici,

(certo) buddhismo sembra già molto più tollerante.

 

il sofismo delle gerarchie che condannano solo gli atti, omosessuali,

è in realtà terrificante, crudele.

perchè non è vero che esistono solo atti, omosessuali:

chiedere a una persona di rinunciare ad assecondare un poco le sue inclinazioni,

per tutta una vita, è una pretesa di martirio, una condanna alla santità!

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per tutta una vita, è una pretesa di martirio, una condanna alla santità![/td]

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Giusto...ma non per la chiesa...io sono abbastanza ignorante in materia..ma da ciò che sò...qualunque cosa faccia, sia con un uomo che con una donna...sta comunque commettendo uno sbaglio...perchè secondo la chiesa due persone possono unirsi solamente per procreare...quindi ci dovremmo tutti girere i pollici..e finiremo tutti all'inferno.. :rotfl::asd:..ma allora dico meglio godersi la vita ora :asd:!..peccato che la mia compagna non la pensi esattamemte così! ha sensi di colpa molto profondi in merito...ed io non sò davvero come aiutarla.

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Ricordale semplicemente che la religione cattolica parte dal presupposto di non giudicare gli altri... quindi se gli altri giudicano (Papa compreso) sono loro i primi ad essere in torto e ad aver peccato.

Lei ama, loro giudicano odiano e soprattutto in questo modo fanno del male (perchè a volte spingono le persone a suicidarsi o a farsi del male o a non "evolversi" durante la propria vita, vivendo semplicemente in modo banale da pecoroni senza pensare e criticare) ... tutto ciò è semplicemente lontano dalle parole dello stesso Gesù. Dille di pensarci su in questo modo.

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...si anche io la penso così...deve cercare di capire che i pregiudizi della chiesa non rappresentano nessuno...è una chiesa malata! che parla solo per interesse proprio.

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io sono credente e omosessuale...semplicemente perchè il mio credo nn è imposto dall'alto,ma parte da me,da una personale e serena consapevolezza...

 

...ovviamente non sono cattolico... :rotfl:

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Guest macavity

Si può essere cattolico e omosessuale? Non credo. Non coerentemente, almeno. (E lo dico da persona che per lungo tempo si è definita cattolica)

Semplicemente perché la Chiesa condanna l'omosessualità e un cattolico ogni domenica dichiara di credere nella Chiesa una, santa, cattolica e apostolica.

Sono credente, e lo sono perché quando ho dovuto accettare la mia omosessualità ho pregato di avere una risposta; non di farmi guarire, sia chiaro, pensavo già che erano idiozie.In ogni caso quando l'ho avuta, ho ringraziato Dio. Quindi secondo il mio punto di vista Dio era d'accordo.

Punto, per me il discorso si chiude qui. Concilio l'omosessualità e la religiosità ritenendo che la Chiesa cattolica si sbagli, e in effetti, quindi, non posso definirmi cattolica. Vado in chiesa quando le necessità lo impongono, a Natale e a Pasqua (per non dispiacere i miei) ma non recito il Credo.

Credo che farla parlare con prete non sia la soluzione; il prete per quanto aperto di mente deve comunque condannare l'atto o almeno (come mi è stato detto da un prete molto aperto di mente) non può dirle che sta facendo bene. Secondo me, deve capire che ognuno fai conti con Dio personalmente e che l'opinione di un'istituzione secolarizzata e politicizzata come la Chiesa non è necessariamente giusta. Anzi la maggior parte delle volte è sbagliata.

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Concordo sulla necessità fare un certo tipo di discorso con la tua ragazza per evitare di farla star male, ma non so se dovresti essere tu, orione, a farlo. Visto che sei atea e sei anche la sua fidanzata, c'è il pericolo che lei la viva come un tentativo di "portarla dalla tua parte", di plagiarla, e non credo che questo gioverebbe molto al rapporto.

 

Non voglio fare l'uccello del malaugurio, eh, parlo per esperienza  :rotfl:

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E' vero...non dovrei essere io a parlare con lei di questo...appena torna qui a torino...magari potrà iscriversi anche lei...e chiacchierare un pò qui. di sicuro non le farà male.....perchè io non posso darle le risposte che vuole...

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Sicuramente discuterne con altri in questo forum non fa male, però la risposta al suo problema penso che dovrà venire da lei stessa.

 

Sono credente, e lo sono perché quando ho dovuto accettare la mia omosessualità ho pregato di avere una risposta; non di farmi guarire, sia chiaro, pensavo già che erano idiozie.In ogni caso quando l'ho avuta, ho ringraziato Dio. Quindi secondo il mio punto di vista Dio era d'accordo.

 

Quoto, per i non credenti può sembrare una str..zata, ma in realtà se si chiede seriamente e con fiducia una risposta a Dio perchè qualcosa ci tormenta (tipo questo tipo di dubbi) in un modo o nell'altro una risposta (diretta o indiretta) arriva e come l'ha avuta macavity l'ho avuta anche io... ci si può benissimo rivolgere a Dio anche senza intermediazione della Chiesa, basta avere fede  :rotfl: .. quindi piuttosto che andare a parlare con un prete, meglio che preghi direttamente Dio, così almeno la richiesta di aiuto arriva prima  :asd:

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possono condividere, ma dipende da varie cose: una persona esageratamente condizionata dalla religione, a livelli paranoici intendo, non potrà avere una relazione serena, nemmeno eterosessuale perchè in ogni cosa avrà l'ossessione del giudizio divino nel fare qualcosa di sbagliato, del non dedicare abbastanza tempo al culto e cose simili. una persona religiosa in modo tranquillo invece non avrà questi problemi.

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lei crede molto,...ma non nella chiesa...il problema è che è la chiesa che divulga le informazioni..."la parola di dio".....ma stravolgendola dal mio punto di vista...lei si preoccupa di fare del male non solo a se stessa...ha paura di essere mal capita da gesù e dio....penso....io non riesco a parlarne seriamente...perchè non mi appartiene....dico solo che di sicuro la società in cui viviamo non le permetterà mai di essere serena...

forse l'unica cosa che può aiutarla è conoscere altre ragazze lesbiche...

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Ci sono due tipi di religione al mondo: la religione personale e quella "sociale".

Quella sociale comprende tutti quei "culti" che hanno una certa gerarchia dove la persona che sta alla punta della piramide -un essere umano, ricordo- ti dice cos'è meglio per te, come devi pensare, cosa devi fare, come devi agire. Nel nome di dio.

Poi c'è quella personale.

Che è quella che ti crei intorno. E' quella in cui credi, sono le energie che emani, indipendentemente da chi preghi o da cosa credi.

Nel secondo caso, se si ha un problema come quello della tua ragazza, non è un problema legato alla religione ma alla persona stessa. Perché, appunto per il fatto che non si ha nessuno a dire "questo è giusto" o "questo è sbagliato" sei tu a decidere e a porti delle limitazioni per quanto riguarda le tue azioni.

Nel primo caso non saprei che dirti. Io fossi in te seguirei il consiglio degli altri e la farei parlare con qualcuno, ma anche lì attenzione. Devi trovare una persona di cui lei si fida ma che non condanni l'amore omosessuale.

Perché altrimenti ti trovi punto e a capo.

 

Buona fortuna! :rotfl:

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Un sacco hanno postato....cmq ti dico lo stesso la mia.

 

C'è religione e religione.

Ci sono i credenti DEL CAVOLO che pensano che lo scopo della vita sia avere fede in Dio e credere che esista.

Questi credenti DEL CAVOLO pensano che la gente non sia uguale a loro.Pensano di essere superiori perchè possono entrare nel regno di Dio.Noi, omosessuali di satana, siamo semplicemente della gente(e abbiamo un nome particolare) che serve a mettere alla prova la loro fede.

 

Sai qualè il difetto di questi credenti? che hanno una gran SCAGA di morire e di Dio stesso.Ma la cosa migliore da fare sarebbe farli fuori tutti così muoiono senza avere altre tentazioni e rimangono fedeli alla loro fede.

Ma sai qualè la sfiga?....che loro sono addirittura tenuti a far conoscere la loro fede agli altri "fortunati" come loro.

 

ANARCHIA!Spero vivamente che nel 2012 avvenga ciò che deve avvenire.

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ehy...sei arrabbiato...ma con il mondo intero....la mia ragazza non è così...ma assolutamente nooooo......semplicemente ha un credo molto sincero e pulito...e le dispiace commettere errori....non riesce a convivere bene con questa cosa....

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Appunto...ho detto c'è credo e credo.

Chiedile che errori ha paura di commettere.

 

Dai un occhio a questa roba http://www.fainotizia.it/2009/02/15/la-vita-oltre-la-vita-esperienze-fuori-dal-corpo-esperienze-di-premorte-anima-coscienza

E' un ricercatore che è stato per un periodo in degli ospedali e chiedeva ai pazienti che erano stati in morte apparente(e non) di descrivere se avevano visto qualcosa.

Tutti in maniera differente dicevano la stessa cosa.

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dal mio punto di vista può esistere la religione insieme all'omosessualità, ma non la religione cattolica stretta, non avrebbe senso, non sarebbe coerente, è come se un ebreo fosse nazista. Personalmente sono ateo e anticlericale, per tanti altri motivi che mi hanno portato a rifiutare l'esistenza di qualunque Dio

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La religione va studiata non personalizzata, dal momento che uno si sente credente, cristiano e cattolico allora deve iniziare a studiare la bibbia.

I cattolici e anche tutti i cristiani parlano chiaro in materia di omosessualità, è un atto abominevole, e l'amore tra omosessuali non è amore ma perversione, una deviazione dello spirito umano che va contronatura.

L'omosessuale è chiamato alla castità.

Basta leggersi i versi di Levitico per rendersene conto, che non scriverò per ovvie ragioni.

Non ci sarà mai un cambiamento di questa "regola" perchè la vera religione cattolica è conservatrice, chi impone dei cambiamenti lo fa a scopo politico.

I credenti reputano la bibbia come un mezzo sempre attuale per regolamentare la vita terrena, modificarne una minima parte equivale ad una bestemmia.

Come già detto, un omosessuale praticante cattolico è un paradosso.

Non ci saranno dialoghi con preti più o meno buoni o più o meno aperti di mente a far cambiare questa volontà, c'è solo la possibilità di credere in qualcos'altro.

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Rispondo in ritardo, e senza leggere quello che hanno scritto gli altri per non farmi influenzare...

 

Secondo me essere religiosi e gay non è possibile. A meno che non si segue una religione che non condanni o additi l'omosessualità come peccato... e di quelle ce ne sono veramente poche. Tanta gente crede che il buddismo non condanni l'omosessualità, ma nemmeno quello è del tutto vero.

 

Secondo il mio parere i gay che si definiscono religiosi sono, per mancanza di un termine migliore, ingenui e forse anche stupidi. Semplicemente perché non trovo concepibile che una persona possa scegliere di affiliarsi (la religione è una scelta personale, al contrario dell'orientamento sessuale...) ad una "cultura"/associazione/movimento/gruppo di persone che la schifa.

Come se un terrone si iscrivesse alla Lega. Come se un nero si iscrivesse al KKK. Non ha assolutamente senso.

 

In Italia c'è una credenza diffusa che la religione possa essere "fai da te". Beh, non è così. Ognuno si modifica la religione a proprio modo e per i propri scopi.

Alcuni gay decidono di seguire il cattolicesimo e "chiudere un occhio" sul fatto che questo li condanni apertamente come peccatori e malati (ma

come si fa?)

Ma del resto lo fanno tutti. L'Italia è piena di divorziati che dovrebbero, in teoria, essere banditi dalle chiese e dai sacramenti ma che non si fanno scrupoli a continuare ad andare, tanto nessuno controlla, nessuno è fiscale, alla chiesa fa comodo dire che hanno un tot di adepti e quindi anche lì viene permesso che il divorziato si faccia la sua religione di comodo.

Tutta la gente che sostiene di essere cattolica in Italia NON LO E'. Seguono la loro personale religione che si sono inventati, esistono tanti cattolicesimi quanti cattolici secondo me.

 

Nel caso specifico di quello che scrivi e cioè della tua coppia dove una è atea e una è cattolica: non trovo che tu abbia fatto la cosa giusta a consigliarle di parlare con un prete perché il prete non farà altro che giocare sul senso di colpa e la farà sentire persino più sporca e sbagliata di quanto lei non si senta già. Senza contare che potrebbe persino suggerire di "guarirla" e indirizzarla magari a qualche gruppo di conversione... visto che è la tua ragazza da 4 anni mi immagino come minimo che tu non voglia che torni eterosessuale!

Associazioni di gay credenti ce ne sono e puoi invitarla a cercare qualcuna di quelle, ma non so quanto aiuti perché, come ho detto prima, associazioni del genere promulgano l'idea di qualcosa che non dovrebbe esistere, o che quantomeno esiste ma è incoerente.

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Nel caso specifico di quello che scrivi e cioè della tua coppia dove una è atea e una è cattolica: non trovo che tu abbia fatto la cosa giusta a consigliarle di parlare con un prete perché il prete non farà altro che giocare sul senso di colpa e la farà sentire persino più sporca e sbagliata di quanto lei non si senta già. Senza contare che potrebbe persino suggerire di "guarirla" e indirizzarla magari a qualche gruppo di conversione... visto che è la tua ragazza da 4 anni mi immagino come minimo che tu non voglia che torni eterosessuale!

 

 

Dunque, ho fatto ciò che più comunemente si chiama una "stronzata"  :)! le ho consigliato tutto ciò che ipoteticamente poteva aiutarla....senza pensare a ciò che potesse accadere dopo. Voglio precisare..non per me..perchè sinceramente preferisco che lei viva bene con se stessa che tenerla dalla mia parte per egoismo...l'idea di porer parlare ad un prete è totalmente lontano da come la penso io...e per fortuna anche dal suo modo di pensare...di sicuro non l'aiuta che io che in realtà riesca a vivere così bene la situazione da riuscire a fregarmene di tutti...ed essere serena nel parlarne..pur non sapendo bene chi sono...(etichetta).  Lei invece è cresciuta in modo diverso dal mio..i genitori sono molto credenti...e anche solo il fatto che lei non possa dirlo a nessuno della sua famiglia non l'aiuta!...(confermo che non potrebbe mai dirlo... li conosco personalmente ..presentata come la sua amica....ho avuto modo di rendermi conto che sarebbe più possibile che un asino volasse che il fatto che lei possa raccontarlo....immagino già...esiliata per sempre..ma non solo dalla sua terra...ma dal loro cuore...

 

comunque...appena tornerà si iscriverà anche lei presumo...magari parlare è semplicemente la soluzione.

 

Grazie per i vostri pensieri!

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non trovo giusto che "non l'aiuta" che tu viva bene la tua situazione... al contrario dovrebbe motivarla e ispirarla a seguire il tuo esempio...

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intendo il tuo modo di vivere la relazione... non il tuo credo religioso. in genere è difficile vivere una relazione quando una è abbastanza aperta e l'altra molto chiusa. se la "chiusa" non si "apre" (scusa se porto avanti la similitudine) finisce per esserci maretta e disaccordo... al contrario quando ad avere una relazione sono due entrambe represse fila tutto liscio perché sono d'accordo a fare duemila sotterfugi e nascondersi dal mondo... questo sempre parlando per esperienza di persone che ho visto... una coppia come quella che ho appena descritto si è formata da poco tra due persone che conosco quindi mi appresto a rivivere tutta sta storia da capo...

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cavolo no per la carita!....no no io capisco...rispetto ma non condivido....ripeto..sono molto aperta mentalmente...quindi riesco a capire che pur essendo un mostro di intelligenza la MIA DONNA!eh ehhh ha davvero sensi di colpa...e mi spiace un casino..ma infatti quando ne parliamo...io non sò davvero che dire..perchè insomma ma possibile mai che (parlando papale papale) amare una persona del tuo stesso sesso ti faccia andare all'inferno!  ma dai chi ci crede...a poi ancora se anche dovesse essere così...beh godiamoci la vita...tanto pagheremo comunque...per altre stronzate  di sicuro!

 

oggi si dà il via allo sfogoooo

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