Jump to content

La religione e l'omosessualità....possono convivere?


Recommended Posts

Uhm, ricalcando quanto scritto da Sweet, credo che sia solo un problema di relativismo il sentirsi (o dichiararsi) appartenenti ad una religione che condanna l'omosessualità ed essere omosessuali.

Ovvero, credo che, ad esempio, molti omosessuali cattolici si dicano credenti perchè, a tutti gli effetti, hanno deciso in autonomia di prendere le cose per loro "buone" della religione cattolica, lasciando perdere le cose in palese contrasto con la loro condotta di vita.

La cosa non mi turba, io ho fatto lo stesso, in fondo. E il professarmi ateo deriva da un'analisi razionale che ho sviluppato negli anni, la quale mi ha portato a comprendere che la mia vita non è in alcun modo influenzata da un essere superiore e che non vivrei meglio credendolo.

 

Durante il week-end scorso ho avuto modo di parlare di queste tematiche con un amico del forum (io ateo e lui credente).

Diciamo che il discorso si anche esteso molto, arrivando fino ad una mia riflessione sul fatto che i credenti contemporanei vedono le divinità di popoli antichi (come quelle venerate dai Maya, dagli Egizi, ecc ) come divinità "astratte" ed inesistenti nella realtà, mentre quella da loro venerata, per loro è reale. Ma se proiettiamo la cosa nel futuro, fra 1000 anni ci sarà qualcun'altro che potrà dire "a partire dall'anno 0 si affermò la venerazione del dio chiamato DIO, ecc ecc ecc", con un approccio "distanziato" ad una divinità inesistente (per gli abitanti del futuro) come noi facciamo adesso con gli Egizi. Ma stiamo andando OT (e oltretutto ho la completa impressione di non essere chiaro...  :)).

 

Riguardo l'imprinting religioso/morale mi è stato postato questo link: http://alqalb.splinder.com/post/21672661/Educazione+e+condizionamento+m

 

Lo scrivente dà una connotazione negativa al lasciare che una persona capisca da sè, senza una "forzatura" in età infantile, quale morale e religione siano più confacenti al suo sentire...

A voi la parola... io credo che si possa essere buoni, giusti, onesti, ecc ecc ecc senza che questo debba derivare per forza dall'essere dei buoni cristiani, musulmani, ebrei o vattelapesca. Questi principi sono ANCHE promulgati dalle varie religioni, ma non in via esclusiva.

questa tua osservazione così attenta mi è piaciuta molto....inoltre è un ipotesi che senza ombra di dubbio..è discutibile..perchè probabile....lascia il dubbio...quindi è un osservazione intelligente...perchè costruttiva....c'è da dire che per quelle divinità ...il credo correlato era diverso...però ne parlo con la mia compagna...

 

comunque sei stato chiarissimo!..grazie...ora quardo il link..

Se consideriamo la religione e l’omosessualità credo che entrambe possano convivere benissimo e anzi integrarsi tra loro. Spesso si fa l’errore piu grande di considerare la religione paragonata alla chiesa. Niente di più sbagliato! Mi spiego. La religione, intesa come spiritualità, come fede nel Signore e nella parola di Dio è una cosa, e la chiesa, con la sua personale (e spesso errata) interpretazione della parola di Dio è un'altra cosa. Sinceramente non mi risulta che Gesù avesse mai condannato l’omosessualità e anche chi cattolico attacca i gay, fa sempre riferimento a quel passo del levitico (antico testamento, quindi religione ebraica prima di Gesù) che condanna l’omosessualità. Se consideriamo che nel levitico ci sono una lunga serie di divieti e la parola “abominio” con la quale etichettano il nostro modo di amare, è usata pure per chi consuma i crostacei a tavola… (ridicolo, no?). quindi tornando al discorso della religione, è ovvio che può esistere con l’omosessualità. Gesù parla di amore per il prossimo, di comprensione, di tolleranza, tutti valori che possono andare a braccetto con l’omosessualità (vorrei dire la stessa cosa per la chiesa). Quindi sono gay, sono credente, vado in chiesa ogni domenica (o quasi) con il mio compagno e il Signore mi ama cosi come sono. Non mi interessa di essere come la chiesa mi vuole, ma come il mio Signore mi ha chiesto di essere. Gentile, comprensivo, caritatevole e buono.

Gesù parla di amore per il prossimo, di comprensione, di tolleranza, tutti valori che possono andare a braccetto con l’omosessualità (vorrei dire la stessa cosa per la chiesa). Quindi sono gay, sono credente, vado in chiesa ogni domenica (o quasi) con il mio compagno e il Signore mi ama cosi come sono. Non mi interessa di essere come la chiesa mi vuole, ma come il mio Signore mi ha chiesto di essere. Gentile, comprensivo, caritatevole e buono.

 

caspita questo commento mi è piaciuto molto..ma non perchè andrebbe d'accordo con quello della mia ragazza..ma perchè conosci....e sai che non vi sono scritte parole simili...in effetti,....me ne ha parlato giusto ieri sera la mia ragazza...riporto quindi qui il suo pensiero:

 

ci sono due passi in cui si suppone che si parli di omosessualità nella Bibbia in generale, uno nell'antico e l'altro nel nuovo

...nel nuovo si racconta la vicenda del servo malato e del funzionario o soldato romano... il suo servo è molto malato, in fin di vita e si ripete spesso che il padrone è molto legato al servo....e ci sono già due stranezze: un soldato romano e le vicende dell'antica roma è strano che ci siano dei sentimenti di affetto per un servo a meno che non si tratti di altro...e che poi lui, pagano, disobbedisce all'imperatore e disperato va a cercare Gesù

e Gesù va e fa resuscitare il servo che era appena morto.

In altri passi lo guarisce e il soldato ne è molto contento e ringrazia Gesù

 

non ricordo il passo esatto e non riesco ad entrare in dettaglio ma nel libro in cui si parla di davide ci sono due personaggi legati alla sua figura che si amano più di due fratelli...ed è ripetuto più di una volta

e poi c'è anche una storia legata al profeta giona

 

cmq come sono pretenstuosi gli indizzi che portano a negare l'omosessualità lo sono anche viceversa

perchè penso che sia vero in entrambi i sensi.

 

queste sono esattamente le sue parole...e lasciano dubbi!

Mi pare di desumere dalla discussione che il vostro approccio alla religione

sia integralmente legato e confinato al discorso morale.

 

C'è chi dice che nella misura in cui l'omosessualità è peccato non si può

essere religiosi, chi dice che ci si può creare una religione morale personalizzata,

chi richiama al fatto che non si può prescindere dai testi sacri, chi dice che in

alcuni testi sacri gli insegnamenti generali possono essere compatibili ( Vangeli,

parole di Gesù ) chi infine dice che per una morale non è necessaria una religione.

 

Ma religiosità e religione sono solo un'attribuzione di senso morale alla vita?

si ma il problema è il pulpito da cui nasce la moralità.....se ci fosse una fonte sicura non si discuterebbe neppure...ma come puoi riassumere in 4 regole una sfumatura così ampia?

ecco perchè c'è il libero arbitrio.

Penso che se condiseriamo solo il rapporto religione-omosessualità, senza considerare che tipo e da chi è esercitata la religione, allora sì, le due cose possono convivere. Non riesco a trovare un solo degno motivo per cui non possa essere così. La religione in sé deve parlare d'amore, di rispetto e tutti quei valori che una possibile entità superiore possa volere per il genere umano. Poco importa la preferenza sessuale.

Se invece consideriamo il rapporto omosessualità-patriarca_delle_varie_religioni questa è tutta un'altra faccenda. Stiamo parlando di un umano che vuole avanzare pretese su altri umani. Personalmente la vedo così. E più questo intento diventa forte e ossessivo, più diventa patetico e ridicolo.

Non mi va nemmeno di aprirci una discussione sopra, tanto mi inorridisce quest'aspetto. Comunque è sottointeso, con la premessa di prima, che quest'altro tipo di rapporto non è tollerato, altro che impossibile, che è ancora ben diverso.

  • 6 months later...

Ma.. si può andare in chiesa, anche se si è gay?

Ciao a tutti sono Luigi da Livorno e siccome in questi tempi sono molto confuso basti vedere il mio topic di presentazione, volevo chiedervi, se anche se uno è gay può andare in chiesa? Oppure la chiesa vieta anche quello? Come mai, i gay non si possono sposare in chiesa? (io, a mio parere non ci vedo nulla di strano). Aiutatemi a chiarire qualche piccolo dubbio. Voi? Le vostre esperienze personali cosa vi dicono? (nel senso che.. cosa vi hanno insegnato..)

 

Grazie in Anticipo  :D

Luigi, quando ti ho detto di cercare questo topic, volevo che lo leggessi... non che ricopiassi le tue domande tali e quali in calce al topic.

Questo perche' se lo avessi letto, quelle risposte le avresti trovate nei post precedenti. Sono 3 pagine, suvvia, non sono tante... fai uno sforzo! Se sei assetato di sapere, come sembra, non dovrebbe essere un problema per te leggere cosa hanno detto gli interventi passati.

Domande e risposte.

 

Caro Luigi Labronico,

 

rispondendo alla prima domanda, annoto che il magistero Romano non vieta affatto che accedano ai templi del nume coloro, i quali siano, per qual si voglia fallo, peccatori; 

anzi, neppure a coloro, i quali siano scomunicati, è per ciò solo vietato l'accesso ai templi di Cristo.

 

Rispondendo poi alla seconda domanda, annoto che il matrimonio, per antica tradizione non solo sacra, ma anche profana, perciò è riservato a coniugi di sesso diverso, perché è un instituto destinato essenzialmente a formare una famiglia entro la quale nutrire ed educare la prole generata; 

nulla impedisce, s'intende, che gl'instituti profani siano, per consiglio umano, mutati ed adattati ai tempi; 

non il medesimo è tuttavia umanamente possibile per quelli sacri, i quali, perciò che si reputa siano stati sanciti da un dio, è necessità che siano conservati perpetui ed immutati, com'è immutabile e perpetuo il consiglio divino.

 

Anakreon.

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now
×
×
  • Create New...