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Anch'io lettera per i miei genitori


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A voce non credo di farcela. Proprio no. Ditemi quello che volete, ma le parole scritte mi hanno sempre fatto sentire decisamente meglio.

Questa è solo la bozza di una lettera che vorrei consegnare ai miei genitori in questi giorni, prima o poi.

 

Cari mamma e papà,

devo dirvi una cosa e credo che sia proprio giunto il momento di dirvela. Non è davvero nulla di grave,

se sapete prenderla nel modo giusto. Voi siete stati e tuttora siete dei genitori splendidi che non mi hanno

mai fatto mancare nulla e che nella vita mi hanno sempre lasciato libero di fare le mie scelte. Non potrei mai smettere

di ringraziarvi per questo e un modo per farlo è rendervi partecipi di un lato di me che, fino ad ora, non chiedetemi

perchè, non ho mai avuto il coraggio? di rivelarvi. E' che la vostra reazione non è prevedibile e solo di questo ho paura.

Ora, quello che sto cercando di dirvi non è frutto di una scelta, ma scaturisce semplicemente da un mio modo di essere

che mi pesa molto nascondervi, soprattutto perchè mi sono stancato di vivere come un ladro e perchè non meritate

questo trattamento da parte mia, pieno di sotterfugi che non fanno altro che farmi sentire in colpa. Se ultimamente tra

di noi è venuto a mancare il dialogo, sappiate che ciò non è avvenuto perchè ho perso interesse verso le meravigliose

persone che siete e verso i genitori migliori che si possano desiderare, ma perchè, credo, questo mio piccolo segreto (ma

poi forse un po' ve lo aspettavate già?) ha creato una barriera assolutamente involontaria tra me e voi e che ho deciso,

purtroppo solo ora, di abbattere. Sono abbastanza maturo e sicuro per farlo. Il fatto è che, da un po' di anni ormai, mi sono

accorto che il sentimento e l'attrazione che unisce voi (e semplicemente la maggior parte delle persone ad altre) in me si

manifesta in modo diverso ma, alla fine, identico. Davvero, fidatevi, NON CAMBIA NULLA. E' la stessa identica cosa e questo

non fa di me un essere anormale o malato: io continuo ad essere vostro figlio e a volervi bene come ho sempre fatto, così come

continuo ad essere la persona che sono sempre stato. Pur confidando nella vostra comprensione, so bene che tutto ciò vi creerà

una grande delusione e vi getterà, almeno all'inizio, in un grande sconforto; mi dispiace, forse non sono esattamente il figlio

che speravate di avere, ma sono io e non posso essere diversamente.

Non pretendo che voi accettiate tutto immediatamente, ma vi chiedo di provarci, almeno, il più possibile. Sarebbe il dono più

grande che possiate farmi: il vostro amore per ciò che sono.

Se davvero mi volete bene, sapete che è giusto così.

 

Con affetto,

A.

 

P.S.: La cosa che mi fa più male è l'avervi ricoperti di bugie per tutto questo tempo. Io, però, non l'avrei mai voluto fare;

      mi sembrava che non fosse mai il momento giusto per dirvelo.

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https://www.gay-forum.it/topic/12499-anchio-lettera-per-i-miei-genitori/
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Il giorno che farò CO sarà a voce, non c'é dubbio, comunque complimenti GoWithTheFlow perché la lettera é ben scritta e trapela di emozione. Però sono d'accordo con Isher, metti subito la cosa in chiaro, perché il tono (ovviamente) serio rischia di risultare toppo nebuloso. Mi sembra che nella lettera la "rivelazione" vera e propria arriva con questa frase:

il sentimento e l'attrazione che unisce voi (e semplicemente la maggior parte delle persone ad altre) in me si manifesta in modo diverso ma, alla fine, identico.

E' una bellissima frase, ma forse anche poco esplicita. Insomma, secondo me le due paroline magiche in qualche modo ce le devi mettere. :rotfl: 

:: Cosa farei io (Il che è tutto dire :eek:):

Cancellerei la prima frase e la sostituirei con "Sono Gay :asd:" (Faccina compresa se i tuoi ne sanno un po' di internet e PC), diretto al punto. Poi continui con tutto il resto.

 

:: Cosa ti consiglio di fare (E fidati :asd:):

Non seguire il mio consiglio, sullo scrivere sono un tipo che è fin troppo conciso grazie alla mia abitudine di prendere appunti (E che il cielo sia lodato per avermi dato questa dote innata :asd:), magari se dovessi dire questa cosa a voce ci girerei intorno almeno 3/4 volte ;), il che non è una bella cosa...

 

Quindi ecco qui un bel commento inutile alla fine, tanto ti ho detto le stesse cose di tutti gli altri visto che la lettera ci sembra a tutti scritta molto bene, vai e in bocca al lupo!

(È che volevo dire "In ...censura... alla balena" :muro:, solo che mi sembrava più volgare di andare in bucca ad un lupo, anche se tra i due preferirei il dietro della balena :muro:, che poi a seconda del ruolo nella coppia potrebbe anche piacere :rotfl::awk: Vabbè, in generale buna fortuna!)

due cose:

1)chiarisci di cosa stai parlando, giri un po' troppo intorno alla questione e questo può trasmettere una certa indecisione. Non devi lasciare spazio ad eventuali ripensamenti o far credere che sia una fase.

2)metti troppo le mani avanti, tutti quei mi dispiace, vi darò una grande delusione etc., io direi prima le cose come stanno, poi magari la loro reazione potrebbe sorprenderti.

Ne abbiamo già parlato in privato ma te lo ripeto qui: secondo me la lettera è una pessima idea, ma sarà che non mi ci vedo a scriverne una del genere. Però se per te va bene così tanto meglio! Detto questo, concordo con chi dice che dovresti dire la parola ''gay'' almeno una volta (la soluzione di Isher mi sembra la migliore), altrimenti sembra che tu abbia paura di pronunciarla. Che poi, probabilmente, è vero: si sa che coi genitori si cerca sempre il modo di dirlo nella maniera più soft possibile e magari un ''sono gay'' buttato lì è un po' schietto. Ma ti conviene parlare esplicitamente; sono fastidiose quelle persone che considerano taboo la parola ''gay'', non vorrei che, non dicendola per primo, inducessi i tuoi a fare la stessa cosa.

beh... io ai miei l'ho detto esattamente allo stesso modo... se come dici i tuoi lo sospettano, aggiungere le due peroline magiche non è necessario... io non le ho aggiunte e il concetto è arrivato comunque... anche in questa lettera, che per me è bellissima e piena di sentimento, il concetto è chiaro anche se non diretto...  ti consiglio di consegnarla appena puoi... è difficile, lo so... però appena l'avranno in mano, sparisce tutto... sapessi quante lettere ho scritto in due anni di tentativi... non fare come me.. questa lettera è perfetta... :eek: ti faccio un in bocca al lupo grande grande... e stai tranquillo.. se i tuoi genitori sono come dici, non avranno problemi!!! :eek:

magari non vuole dirglielo esplicitamente, per poi dirglielo a voce.

Il giro di parole secondo me è abbastanza comprensibile e non usare parole come gay, omosessualità ecc, forse è un suo modo per evitare l'immediato abbinamento dei genitori a cose tipo il gay-pride ecc. per dire "nostro figlio è malato".

Grazie mille a tutti per le vostre opinioni, ne farò tesoro per decidere cosa fare adesso.  :eek:

Al momento la lettera rimane comunque solo un'idea, vedrò se attuarla o meno, anche se continua ad essere la scelta che prediligo maggiormente, dal momento che mi sembra il modo più semplice e franco per me per dir loro. So bene che parlarne direttamente senza se e senza ma sarebbe molto più veloce e schietto, ma non credo di poter reggere: sono sempre stato molto chiuso, pur avendo un buon rapporto coi miei, ed aprirmi così all'improvviso su una questione come questa mi riuscirebbe impossibile, ne sono sicuro. Tutto qui. Ma ora ci medito su.  :eek:

Mi allineo buon ultimo a chi mi ha preceduto e ti suggerisco di non scrivere

questa lettera come il discorso a voce che ancora non ti senti di fare, ma di

cercare di approfittare della forma scritta semmai proprio per riuscire a scrivere ciò che

non ti riesce ancora di dire.

 

Insomma la scrittura può essere un modo indiretto per parlare direttamente

con più decisione e carattere di quanto magari non riesca guardandosi negli

occhi. Poi seguirà suppongo in ogni caso una chiacchierata, quindi perchè non

separare la cosa in due fasi, scrivendo che gli dai la notizia in modo da poterne

( se loro vogliono ) poi parlare a voce?

Perdonami ma così proprio non va... Per prima cosa e' confusa... Inoltre non Si capisce di cosa stai parlando .. E per finire e' troppo smielata .. Sembra che gli fai mille complimenti per non farli arrabbiare . Non offenderti ma credo che faresti bene a prendere la lettera e bruciarla nel camino .. Prendere tua madre e digli tutto con quanta più naturaleZza possibile . E' solo un consiglio , la vita e' la tua. Un bacio forte

  • 2 weeks later...

Non offenderti ma credo che faresti bene a prendere la lettera e bruciarla nel camino .. Prendere tua madre e digli tutto con quanta più naturaleZza possibile . E' solo un consiglio , la vita e' la tua. Un bacio forte

 

io sono dell'idea che se lui ha scritto la lettera è proprio perchè non riesce a dirlo a voce... sentirselo dire da noi non credo che possa cambiare qualcosa...

 

mi sembra che molti dicono "dillo a voce che è meglio" o cose del genere come se non sapessero che questa cosa crea disagio, paura, imbarazzo, ansia e chi più ne ha più ne metta... quando ho consegnato la mia lettera ai miei genitori ero terrorizzato... immaginate se glielo avessi detto a voce... mi sarebbe venuto un infarto... poi ognuno adotta il metodo che preferisce... e che lo fa sentire più sicuro di se...e poi le parole scritte arrivano meglio secondo me.... vi do ragione se dite che parlarne a voce è meglio, ma non fatela sembrare una passeggiata perchè non lo è.

 

rileggendo la lettera mi rendo conto che può apparire un poco confusa, ma credo sia normale... trasmette la stessa paura che trasmetterebbe la sua voce... e poi, non volermene, ma credo che dire "prendi la lettera e buttala nel camino" sia un pochino pesante a mio parere....

  • 2 weeks later...

Sabato mattina ho lasciato la lettera sul tavolo mentre stavo uscendo per andare a scuola.

Ansia per tutta la mattinata, finchè non mi è arrivato un sms di mia madre: "Tesoro, stai tranquillo, va tutto bene. Ti vogliamo bene. Mamma e papà."

Io incredulo e sotto shock.

Arrivo a casa, imbarazzatissimo, tutto sembra essere come prima, ma io non avevo il coraggio di guardarli negli occhi. Ci siamo seduti a tavola per pranzo e abbiamo cominciato a parlarne, loro mi hanno chiesto un po' di cose, tranquillissimi, mia madre mi ha detto che in cuor suo lo sapeva già, mio padre mi ha fatto le solite domande da etero "ma da quanto lo sai?" etc etc. Poi ho detto loro del mio ragazzo (mia madre, "ma allora poi ce lo farai conoscere!"), e di tutto il resto e tutto va bene, va tutto bene.  :D

Mi allineo buon ultimo a chi mi ha preceduto e ti suggerisco di non scrivere

questa lettera come il discorso a voce che ancora non ti senti di fare, ma di

cercare di approfittare della forma scritta semmai proprio per riuscire a scrivere ciò che

non ti riesce ancora di dire.

 

Insomma la scrittura può essere un modo indiretto per parlare direttamente

con più decisione e carattere di quanto magari non riesca guardandosi negli

occhi. Poi seguirà suppongo in ogni caso una chiacchierata, quindi perchè non

separare la cosa in due fasi, scrivendo che gli dai la notizia in modo da poterne

( se loro vogliono ) poi parlare a voce?

 

 

 

 

Concordo con Hinzelmann, anche se a parer mio, qualunque cosa tu scriva, non riuscirai ad evitare un faccia a faccia con i tuoi, o almeno i miei dopo una lettera del genere vorrebbero parlare con me!

Un GoWith...il mio consiglio anche se la strada più dura e impegnativa da intraprendere e' di farti coraggio un bel pomeriggio, stracciare la lettera,andare da loro e a parole tue dire loro tutto. Usare la lettera sarebbe solo un ulteriore modo per non affrontare la situazione di petto. Quindi punta i piedi stellina e racconta loro tutto senza altri mezzi...questo puo' servirti anche per riprendere quel dialogo che da tanto non hai piu con loro... Cerca dentro di te la soluzione e non fregartene di come andra', la cosa importante e' che tu ti sia liberato...

 

:D

Sabato mattina ho lasciato la lettera sul tavolo mentre stavo uscendo per andare a scuola.

Ansia per tutta la mattinata, finchè non mi è arrivato un sms di mia madre: "Tesoro, stai tranquillo, va tutto bene. Ti vogliamo bene. Mamma e papà."

Io incredulo e sotto shock.

Arrivo a casa, imbarazzatissimo, tutto sembra essere come prima, ma io non avevo il coraggio di guardarli negli occhi. Ci siamo seduti a tavola per pranzo e abbiamo cominciato a parlarne, loro mi hanno chiesto un po' di cose, tranquillissimi, mia madre mi ha detto che in cuor suo lo sapeva già, mio padre mi ha fatto le solite domande da etero "ma da quanto lo sai?" etc etc. Poi ho detto loro del mio ragazzo (mia madre, "ma allora poi ce lo farai conoscere!"), e di tutto il resto e tutto va bene, va tutto bene.  :)

 

wow una favola sono contento per te :)

  • 2 months later...

Potevi nascondere una videocamera in cucina, certi eventi nella vita sono da videoteca... hauahauahauha....  Sono felice per te, gros bisoussss !!!!

 

Ahimè .., i miei genitori lo sanno da una vita purtroppo, domani vado a dirlo a qualcuno che ancora non lo sa , e riprendo tutto ,poi vi metto il video! hiihihihi  :look::D :D :D :D

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