Jump to content

Class action contro Microsoft "Rimborsate prezzo Windows"


Recommended Posts

ROMA - Il rimborso del prezzo di Windows, preinstallato e da comprare obbligatoriamente insieme a un nuovo computer. Un sistema operativo che "non si può rifiutare" e che si deve per forza pagare, anche se l'utente/acquirente non ha ancora sottoscritto una licenza d'uso, nè di fatto richiesto quel particolare ambiente operativo.

 

Questo l'obiettivo della prima Class Action italiana contro Microsoft, un'azione collettiva coordinata dall'Aduc, possibile in Italia dal primo gennaio 2010. La causa è di interesse per chiunque abbia acquistato un pc con Windows (qualunque versione) preinstallato, e che ha dovuto pagare. Non possono partecipare alla Class Action gli utenti che hanno acquistato il pc con partita Iva. Bisogna non aver mai accettato l'utilizzo del sistema operativo.

 

L'azione parte da Pisa e si tratta di uno dei primi casi di Class Action in Italia. Proprio dalla Toscana era partita qualche anno fa, l'idea di una legge che favorisse l'azione collettiva di gruppi di cittadini contro le multinazionali. per il singolo individuo spesso è impossibile far valere i propri diritti contro avversari così potenti e legalmente ben attrezzati. Lo strumento dell'azione di classe nasce per tutelare il diritto del singolo attraverso il contributo di molti, per una causa condivisa. Dividendo le spese, non proprio alla portata di tutti in cause di alto livello e facendo massa critica su un problema comune. In questo caso piuttosto sentito, anche se il costo d'acquisto di una licenza di Windows per uso personale non è proibitivo, la questione che si pone è il diritto dell'utente di non pagare per qualcosa che non vuole. E che non è di fatto necessario per far funzionare il computer che ha appena acquistato.

 

Ma come riporta il quotidiano "Il Tirreno", ci sono relativamente a questo argomento diverse cause individuali già avviate, e aoggi sono centinaia le segnalazioni di utenti, con i pisani in prima fila, sull'impossibilità di ottenere il rimborso della licenza di Windows. L'Aduc fa sapere che la causa "pilota" sull'argomento, promossa presso il Giudice di Pace di Firenze, "può essere considerata già vinta dagli utenti".

Considerato il numero di utenti interessati, l'Aduc ha scelto di intraprendere la strada della Class Action, nonostante i limiti alla "versione italiana" imposti dal legislatore, che ne limitano l'efficacia.

 

Per partecipare all'azione, è sufficiente compilare il modulo scaricabile dal sito www.aduc.it e fornire informazioni dettagliate sulla propria vicenda, tenendo presente i requisiti necessari per partecipare.

E sebbene sia la prima a pochi giorni dall'inizio dell'anno, questa azione collettiva potrebbe già non essere l'ultima: altre due associazioni di cittadini, Adusbef e Federconsumatori, hanno dato mandato ai loro legali di studiare una class action contro il sistema bancario "che essendo proprietario della Banca d'Italia ne condiziona pesantemente le attività di ordine ispettivo".

 

 

Fonte: Repubblica.it

per esempio: se nil nostro caro governo avesse evitato di rinviare per due o tre volte le class action decise da prodi io che ho comprato un computer il 20 dicembre, forse non

l'avrei neanche, windows, e ne sarei contento.

 

bhè, vediamo, viva l'azione delle classi =_=

orodeglistupidi

La clausola che impone ai produttori di computer di installare sulle macchine esclusivamente sistemi windows non sta né in cielo né in terra, ed è schifosamente in contrasto con ogni parvenza di libera concorrenza che dovrebbe valere nel mercato.

E' meraviglioso che ci si svegli ora, dopo decenni di silenzio.

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now
×
×
  • Create New...