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Sciopero della fame di Zanardi e Incorvaia


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Continua lo sciopero della fame di Francesco Zanardi e Manuel Incorvaia, i due ragazzi che davvero hanno deciso di lottare fino all’ultimo per il riconoscimento dei matrimoni gay in Italia. Per quanto le condizioni di salute dei due siano stabili (ma non delle migliori), Francesco e Manuel sono intenzionati a proseguire nella loro protesta, finché la classe politica italiana, se non addirittura quella europea, non deciderà di ascoltare davvero le loro parole, discutendo alla Camera un disegno di legge a favore delle coppie dello stesso sesso.

 

 

Parallelamente, i due hanno deciso di promuovere a partire da oggi pomeriggio, una sorta di ‘attacco informatico pacifico’, e invitano tutti i loro sostenitori a fare lo stesso, inviando una mail al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, alle ore 15.00 ( berlusconi_s@camera.it ) , al Presidente del Senato, Renato Schifani,  alle ore 16.00 ( schifani_r@posta.senato.it ), e al Presidente della Camera, Gianfranco Fini, alle ore 16.15 ( fini_g@camera.it ).

L’oggetto delle mail (che è bene siano inviate agli orari previsti) dovrà essere sempre il medesimo: SOSTEGNO A FRANCESCO E MANUEL ; il corpo del testo potrà essere a piacere.

 

fonte: http://www.gay.tv/articolo/1/9724/Matrimoni-gay--attacco-informatico-al-Parlamento-

 

Aldilà che si possa condividere o meno l'iniziativa penso sia degna di nota :eek:

Lady of the Flowers

Trovo triste e profondamente ingiusto che due persone che si amano debbano giungere a questi livelli, rischiando perfino la propria vita, per riuscire ad attirare l'attenzione su un problema che in una "società avanzata" - come amiamo definirci - dovrebbe essere ormai più che superato!

Ma tanto ciò che importa in Italia è accontentare la chiesa, e chissenefrega dei sentimenti, della giustizia e diritti umani!  :)

 

Speriamo almeno che riescano ad ottenere qualcosa e che la loro sofferenza non sia vana!

D'altra parte la speranza è l'ultima a morire...

Sinceramente la cosa porterà solo a un loro danno fisico. Manca una campagna mediatica su grande scala dietro a tutto questo, la partecipazione (sono solo in due) e un generale interessamento della popolazione verso il tema. Concordo con Calvin, se non riusciamo a far passare una legge che limiti la violenza omofobica, è ridicolo pensare di poter ottenere il matrimonio gay nel giro di meno di 5-10 anni.

Seguo la loro storia da un po'.

Ovviamente sono in toto dalla loro parte, anche se ho le mie perplessità sul metodo: credo si stiano facendo solo del male fisico, e non si arriverà a nulla.

Beh, forse, più che una perplessità, è pessimismo.

 

Viviamo in un paese dove il ministro della difesa ha detto che quelli che vogliono levare i crocifissi dalel aule "posso pure morire", quindi non vedo perché il resto del governo debba preoccuparsi della salute di due froci (mi esprimo come si esprimerebbe il politico medio).

 

Visto anche il video di Mattino5 (che vedo spesso mentre faccio colazione, ma per una volta che c'era qualcosa di interessante me l'ero perso). Forse sarebbe stato meglio perdere meno tempo a raccontare i dettagli delle loro difficili vite, magari limitandosi a un "non abbiamo una famiglia, siamo soli e possiamo contare solo uno sull'altro". Così magari c'è il rischio che qualcuno pensi che si sia voluto puntare a impietosire lo spettatore con la storia strappalacrime, o peggio ancora che qualcuno associ una vita "degradata" all'omosessualità. Spero mi sbagli.

 

P.S.: Non capisco come si possa dire che la manifestazione sia stata un flop: un centinaio di persone ad una manifestazione organizzata in poco tempo su internet, senza l'appoggio esplicito delle associazioni, per una causa di cui molti omosessuali non sono nemmeno a conoscenza e per giunta a ora tarda... a me non pare un flop. :D

Ovviamente tutto il mio appoggio e vicinanza umana a Zanardi e Incorvaia MA sono d'accordo - "manca una campagna mediatica su grande scala dietro a tutto questo."

Capisco perché si possa arrivare a tanto, umanamente - lo vivo sulla mia pelle - però mi domando, politicamente e razionalmente, se tanti sforzi piccoli e divisi non ci facciano piu che altro male come movimento. e forse sarebbe meglio incanalare tutto questo altrove.

Ci vuole unione e serietà in primis e una campagna a tappeto, ma non vedo niente di tutto questo. So anche che, ci fosse anche questa campagna a tappeto e unione, non credo che qualcosa cambierebbe a livello di leggi, per ora, però diciamo che organizzarsi e fare pressing e informaizone in un certo modo è comunque il primo duro passo, passo che ancora temo manchi in Italia e questo mi preoccupa moltissimo. Non so se mi sono spiegata...scusate ma sono stanca morta!

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