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''No alla comunione per gli omosessuali dichiarati''


Albi

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Mi chiedo come possano ancora esistere gay cattolici.

Eppure ci sono

alcuni si fanno curare per diventare finti etero

io non riesco a trovare un motivo per essere gay e cattolico se non per puro masochismo

 

Mi rendo conto di quanto sia stato stupido ed idiota ad avvalermi dell'insegnamento della religione cattolica alle superiori, di sentirmi inferiore agli altri da adolescente perché gay.

Vorrei sapere quando finirà questo regime nazista fatto da uomini in gonnella che distrugge la mente umana dei ragazzi più sensibili rendendoli schiavi di ideologie inesistenti e indimostrabili.

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Basterebbe il vivi e lasciar vivere

Rigirando il discorso che spesso i religiosi fanno, potrei affermare per assurdo:

"per me dentro le chiese possono pregare tutti i dei che vogliono, purchè a porte chiuse, non trasmessi in TV e non in presenza dei bambini"

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La ragione e l'aspettazione.

 

 

Caro Tempo del Sogno,

 

annoti:

 

"Il significato del tuo discorso rimane sempre lo stesso: la Chiesa si cura solo della propria autorità, e cerca di sopprimere qualsiasi potenziale minaccia che rischia di arrugginire la sua botte di ferro.".

 

Sarebbe razionale aspettarsi il contrario ?:

perché la Chiesa confida essere instituto divino, è divinamente lecito ch'essa tenti conservare la propria autorità;

se pure fosse persuasa essere instituto umano, sarebbe umanamente lecito che tentasse conservarla. 

 

Hai mai visti una famiglia, una fazione, una setta, un re, una città, una repubblica, un popolo spontaneamente o cedere la propria potestà ovvero dissolvere la propria autorità ?.   

 

Anakreon.

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Il grato, l'utile ed il grave.

 

 

Caro Alma, ultimo fautore del Cane Celeste,

 

domandi:

"Capito il "perché" delle parole della Chiesa, posso sapere anche "come" dovrei replicarle?  Ammesso e non concesso che come gay ateo

io possa sentirmene in diritto; o almeno sapere la consistenza di questa eresia..?".". n

 

Se Tu non concedi alcuno ed io suppongo Tu non conceda alcuno degli argomenti, onde si fonda divinamente l'autorità del magistero Romano, impugnarne la dottrina è un mero esercizio della ragione:

può essere grato all'impugnante, ma non è per certo utile a mutare alcunché né di quella dottrina né della confidenza dei seguaci in essa. 

 

Circa poi l'eresia, cessato l'imperio del braccio secolare, non me ne darei gran pena...

 

Argomenti:

I gay credenti dicono che la "tendenza omosessuale"  in quanto innata non può essere biasimata.  Io direi, in quanto "innocua". Perché a conti fatti - per la Chiesa - ogni "tendenza al peccato" è innata; a causa del Peccato Originale.".

 

Senza dubbio, ma, com'è razionale, non tutti i peccati sono giudicati di gravità pari:

nel caso singolare, correre sfrenati, per la via indicata dalla natura, è peccato meno grave, che sia procedere cauti per una via stimata contraria alla natura;  altro essere il protendere troppo i nervi verso luoghi leciti, altro il protenderli malamente, cioè verso luoghi illeciti, come cantò l'Alighieri.

 

Concludi:

"Dio odia anche le cose innocue: come la gola, l'accidia e la lussuria.".

 

Dubito che un dio, se pur sia un dio, si dia pena grande dei nostri sensi.

 

Anakreon.

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Traduzione Anakreon-Nightwisher:

 

- La Ragione e l'Aspettazione.

E' ovvio che la Chiesa non voglia perdere il suo potere.

Sarebbe ovvio anche se fosse un partito politico

o una catena di supermercati...

 

- Il grato, l'utile e il grave

Usare contro la Chiesa delle "argomentazioni religiose"

è una pippa mentale che diverte solo Almadel.

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Grazie ora è chiaro! :)

O meglio sono chiari gli ultimi due post ma io non ho capito neanche gli altri  :)

 

 

 

Corro ad iscrivermi ad un corso d'italiano per stranieri :)

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Come quel vescovo da 4 soldi che disse che per gli omosessuali non ci sarebbe stato il Paradiso.

 

:roll:Perchè Dio ovviamente dà l'opportunità a vescovi omofobi e ignoranti come quello di finire in Paradiso? :) Certo!

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Disputazioni eque ed inique.

 

 

Caro Alma, ultimo fautore del Cane Celeste,

 

traduci:

"Usare contro la Chiesa delle "argomentazioni religiose" è una pippa mentale che diverte solo Almadel.".

 

Disputare secondo ragione contro colui, il quale stimi sé stesso custode fedele ed interprete verace del verbo d'un dio, mi pare non solo disputazione inutile, ma anche iniqua:

quale uomo può mai competere con un dio ?.

 

D'altronde, se si nega che quegli sia custode ed interprete del verbo divino, di che si potrà mai disputare ?. 

 

La disputazione è possibile ed equa solamente allora, quando si conceda, al meno, che quel verbo sia divino:

ma non mi pare Tu lo conceda.

 

Già l'Aquinate ammonì che, se le verità di ragione sono accessibili a tutti gli uomini, perché animali razionali, non di meno le verità Cristiane sono accessibili solo a coloro, i quali concedano Cristo esser figlio d'un dio ed i libri sacri esser verbo divino:

ammonizione inoppugnabile...

 

Anakreon.

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Gentile Anakreon,

se le argomentazioni teologiche discendono secondo ragione

anche gli Atei potrebbero disputare etsi Deus daretur o no?

Non possiamo forse immaginare una geometria,

fingendo che sia falso ciò che è indimostrato in Euclide?

 

Trad: non posso far finta che Dio esista e vedere se fila?

 

Fin da bambino mi hanno abituato a risolvere i problemini

e giuro che mai li ho affrontati dicendo:

"Maestra, Pierino non esiste! E le mele non costano 200 lire!"

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AndrejMolov89

Beh, è lecito risolvere un problema all'interno del sistema di valori preso in considerazione, se non fosse possibile la soluzione, necessariamente si utilizza un altro sistema valori, o comunque si usano diversi campi di sapere in modo tale in cui funzionino altri strumenti per poter risolvere a dovere la problematica.

Io e la matematica non andiamo d'accordo, lei si nasconde in un angolo molto oscuro della mia mente, si fa proteggere dalla pigrizia, sapete... quando le cose non riescono la pigrizia inizia la sua battaglia per proteggere gli esuli mediante giustificazioni insulse, però, anche in matematica prima di tutto si ricerca di risolvere il problema nel campo in cui si è. Tipo campo dei numeri naturali, R eccetera e a seconda di quale problema si vuole risolvere si cambia sistema di riferimento, per esempio le radici negative non si possono risolvere se non si usa il piano dei numeri complessi.

Se sciogliamo il problema del cristianesimo e omosessualità, bisognerebbe suddividere cronologicamente il cristianesimo e dare importanza a quale parte sia necessaria per risolvere il problema. Esempio, Prendiamo Paolo di tarso, se si risolve il problema prendendo come riferimento il testo sacro e non la successiva opera cattolica, il problema si risolverebbe rapidamente. L'unico modo per risolvere la controversia è ammettere che il problema e la soluzione a cui noi vogliamo arrivare non è risolvibile nel sistema di valori cattolici, e che i valori cattolici non sono che aggiunte di bassa lega allo spirito cristiano di base. Discriminare ciò che è puramente spirituale e religioso e cristiano da ciò che è cattolico umano e istituzionale.

Dunque il ragionamento di Almadel per me non è sbagliato... scusate il mio dilagarmi vado a volare con la mia scopa volante.

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Se i flutti, non il lido; se il lido, non i flutti. 

 

Caro Alma, ultimo fautore del Cane Celeste,

 

osservi:

"se le argomentazioni teologiche discendono secondo ragione, anche gli Atei potrebbero disputare etsi Deus daretur o no?.".

 

Senza dubbio, ma la questione è:

quali sono le premesse, le quali concediamo altrui per disputare ?.

 

Se alcuno nega un dio sia, perché egli dovrebbe concedere sia ?:

al più, potrebbe farlo per mostrare contraddizioni negli argomenti dell'avversario.

 

Ma, nel caso singolare, la concessione che il magistero Cattolico sia divinamente inspirato, rende ragione anche d'ogni possibile contraddizione razionale, perché un dio, per definizione, è sopra ed oltre l'umana ragione.

 

In somma:

consento con Te, quando proclami il magistero Cattolico nemico della Tua affezione amorosa, ed è certo che esso stesso, per ciò, proclama l'inimicizia contro Te;

dissento da Te, se esigi che quel magistero, in una, e Ti divenga amico e conservi le fondamenta della sua dottrina;  le quali fondamenta se non conservasse, a mio giudizio, in quanto demolirebbe la sua dottrina, in tanto dissolverebbe insieme l'autorità sua stessa.

 

Come commenta opportunamente Avidità, dobbiamo:

"risolvere un problema all'interno del sistema di valori preso in considerazione",

perché, se non concediamo le premesse che altri concedono, di che mai possiamo razionalmente con loro disputare ?.

 

Ripetendo la questione, a me pare non solo razionale, ma anche inevitabile, se non necessario, che la Chiesa Cattolica giudichi peccato grave l'amor greco sia nell'atto singolarmente compiuto sia, a maggior ragione, nell'affezione universalmente considerata:

ha, dalla sua parte, la lettera e l’intenzione dei libri sacri;  ha la lettera e l’intenzione dei padri Cristiani e primamente di Paolo di Tarso;  ha una tradizione amplissima ed inveterata;  ha la dottrina infallibilmente proferita ex cathedra dal flamine sommo di Cristo.

 

Che più ?.

 

Sta a Te eleggere quello che preferisci:

se vuoi nuotare in tali flutti, è temerario sperare non esserne sommerso;  se non vuoi esserne sommerso, che altro puoi fare, se non rimanere sicuro sul lido ?.

 

Anakreon.

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Quando si pregherà anche nelle selve e nei campi e i frati torneranno a vestirsi di canapa...allora si rivedrà la vera religione...per adesso religioso è chi crede seguendo il proprio cuore...

 

riguardo i gay cattolici dico che per alcuni(ne conosco di persona)essere cattolici è come avere un ancora di salvezza;sono persone che vivono la loro condizione con paura,ancora...e quindi sentirsi bacchettare dopotutto gli sta anche bene...inoltre un gay cattolico al 99% dei casi non è dichiarato nell'ambito parrocchiale che frequenta e se lo fosse,verrebbe allontanato bonariamente,"per il suo bene"(la qual cosa mi fa sorridere)oppure verrebbe "accettato per la sua condizione di disadattato sociale"...triste opzione direi...preferisco quasi la prima...

 

detto ciò,all'annuncio solenne della chiesa cattolica rispondo con un sorriso e con una semplice frase:FIERO DI ESSERE AGATISTA!! :P

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Io credo, andavo in chiesa fino al mio outing e forse ci andro' ancora.

Ma non mi confessero' piu. Faro' la comunione e se il mio parroco me la nega non importa.

Davanti a Dio conteranno altre cose che ho fatto e faro' fuori dalla chiesa, lui il prete (se me la nega) risponderà a Dio di questo.

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I gay che vanno in chiesa dovrebbero spiegare perchè ci vanno, cosa ci trovano, che remunerazione

ne ricavano.

 

Come gay e cattolico ti spiego benissimo perchè ci vado.

Se credi è ovvio che c'è bisogno della Chiesa o della comunione...per me è pari a un rapporto d'amore; come hai bisogno di vedere sempre l'amato e di andarci a letto non per istinto ma perchè vuoi essere un tutt'uno con lui, così io intendo la comunione.

Chi mi conosce in questo forum ci ride quando dico che io a messa vado tutti i giorni, ma per me questa è la concezione che ho della chiesa e della comunione e questa è la remunerazione che ne ricavo: l'incontro con l'Amato!

Poi comunque la negazione dei sacramenti a chi ostenta una situazione che è contro i principi della Chiesa non è solo con gli omosessuali ma anche con i divorziati e i conviventi. Poi l'accostarti o meno al sacramento è a tua discrezione e a ciò che senti dentro.

A me piacerebbe tanto confessarmi ma quando arrivo davanti al confessionale anche se non conosco il prete ho proprio un blocco e la paura di dirlo, di essere scoperto o peggio: giudicato...non è una situazione facile, questo si!

Cado spesso in depressione perchè vorrei cercare l'amore ma c'è sempre un blocco interiore che mi fa gettare all'aria tante occasioni, ma alla fine mi sento realizzato e forse è così che deve andare!

 

Dai sono pronto, aggreditemi  :asd::salut:

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Accoglienze e repulsioni.

 

Caro Perseo,

 

posto il principio che la Chiesa sia instituzione divina e che quindi custodisca fedelmente ed interpreti veracemente il verbo del suo dio, non è irrazionale che Tu le conceda ossequio ed obbedienza, checché essa insegni e comandi.

 

Si potrebbe disputare se sia vero o al meno razionale il principio posto, ma questa è un'altra questione.

 

Non di meno, proprio per ciò, che affermi concedere ossequio ed obbedienza al magistero della Chiesa, mi è ragione di stupore che Tu T'astenga dal sacramento della confessione e della penitenza, onde puoi essere liberato, dinanzi a quel dio stesso in cui confidi, dalla colpa dei peccati compiuti:

perché accogli della Chiesa la dottrina che Ti condanna, ma ne repelli quella che T'assolve ?.

 

Anakreon.

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Deve cadere anche questo stereotipo, se uno è gay deve essere per forza l'AntiCristo? Ateo? Non credente?  :salut:

 

I pagani ellenici e scandinavi inneggiavano e sostenevano l'omosessualità per questo come movimenti "religiosi" furono perseguitati dalle religioni monoteiste. Il paganesimo indagava la natura umana, il mistero, la natura, non vietava all'uomo i piaceri, non lo condannava e non lo costringeva alla castità e alla penitenza.

La felicità non è digiunare da ciò che vogliamo e ci piace.

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Cado spesso in depressione perchè vorrei cercare l'amore ma c'è sempre un blocco interiore che mi fa gettare all'aria tante occasioni, ma alla fine mi sento realizzato e forse è così che deve andare!

 

Dai sono pronto, aggreditemi  :asd::salut:

Ciao, io non ti voglio aggredire :D, però vorrei capire: nel momento in cui incontrerai un ragazzo del quale ti innamorerai, credo che per te, da cattolico credente, le cose non potranno che complicarsi ultieriormente. Il catechismo della Chiesa Cattolica presenta chiaramente "le relazioni omosessuali come gravi depravazioni" (CCC, 2357). Continuerai a dirti ancora cattolico? Come pensi di comportarti?

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Se credi è ovvio che c'è bisogno della Chiesa o della comunione...

 

io non vedo questa ovvietà, se sei credente non hai bisogno di far parte di una comunità, semplicemente credi e basta.

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Pure Dio se dovesse venirmi a dire che i gay sono un orribile sbaglio del creato non ci crederei e lo manderei a cagare. Figuriamoci se viene a dirmelo il Papa o un vescovo da 4 soldi.

Comunque credo in molte entità, credo in Dio e in Satana, credo pure all'esistenza degli dèi olimpici e nordici che sono nient'altro che consiglieri del buon Iddio.

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Per quel che mi riguarda la mia linea di pensiero era la seguente:

 

La chiesa sta mandando direttive di chiusura all'accesso ai sacramenti.

 

Sappiamo che a livello di base margini di tolleranza hanno consentito grazie a parroci

tolleranti ai gay di prestare servizio di volontariato sulle ambulanze della misericordia

piuttosto che alla caritas locale, o di giocare nell'oratorio o di fare il boy scout, tutte

attività sociali che la chiesa gestisce, ma che non sono religiose in senso stretto.

 

L'azione sociale della chiesa, prevalentemente concepita a formare consenso

nella società, è una cosa. Il culto e la fede sono un'altra cosa.

 

Tutte queste attività ( dal punto di vista della Chiesa ) non mettono in discussione nessun

dogma o direttiva, non essendo religiose, e non possono ( dal punto del credente ) o non

potrebbero, compensare l'esclusione dal rito religioso, dai sacramenti e dalla confessione, che

dovrebbero costituire l'essenza della sua fede e della sua pratica religiosa.

 

In poche parole il cattolico gay nel 2010 cosa fa in chiesa? Prega? Si comunica? Si confessa?

Partecipa ai riti religiosi e come? O è gay, più o meno dichiarato solo fuori dalla chiesa?

 

Questi sono gli interrogativi a cui secondo me sarebbe interessante rispondessero i gay che

si definiscono cattolici.

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I gay che vanno in chiesa dovrebbero spiegare perchè ci vanno, cosa ci trovano, che remunerazione

ne ricavano.

 

Come gay e cattolico ti spiego benissimo perchè ci vado.

Se credi è ovvio che c'è bisogno della Chiesa o della comunione...per me è pari a un rapporto d'amore; come hai bisogno di vedere sempre l'amato e di andarci a letto non per istinto ma perchè vuoi essere un tutt'uno con lui, così io intendo la comunione.

Chi mi conosce in questo forum ci ride quando dico che io a messa vado tutti i giorni, ma per me questa è la concezione che ho della chiesa e della comunione e questa è la remunerazione che ne ricavo: l'incontro con l'Amato!

Poi comunque la negazione dei sacramenti a chi ostenta una situazione che è contro i principi della Chiesa non è solo con gli omosessuali ma anche con i divorziati e i conviventi. Poi l'accostarti o meno al sacramento è a tua discrezione e a ciò che senti dentro.

A me piacerebbe tanto confessarmi ma quando arrivo davanti al confessionale anche se non conosco il prete ho proprio un blocco e la paura di dirlo, di essere scoperto o peggio: giudicato...non è una situazione facile, questo si!

Cado spesso in depressione perchè vorrei cercare l'amore ma c'è sempre un blocco interiore che mi fa gettare all'aria tante occasioni, ma alla fine mi sento realizzato e forse è così che deve andare!

 

Dai sono pronto, aggreditemi  :gh::roll:

 

 

...perchè aggredirti...sei libero di seguire il tuo pensiero e la tua filosofia religiosa di vita...

 

...ma le tue parole confermano il mio pensiero riguardo la figura del gay cattolico... e spero tu non la prenda come un'offesa...

 

 

in merito alle parole del vescovo,che dire...anch'esse in linea con la corrente cattolica(che ha davvero perso il filo con la vera parola di Cristo,o almeno con quello che i libri di storia e teologia ci hanno riportato)poichè almeno per quel che mi riguarda,io stimo i precetti di Cristo,ma vado "a senzazioni" non per esperienza diretta(non ho vissuto in quell'epoca per sapere)...

 

...non mi riguardano perchè presto mi sbattezzerò(e non per polemica,ma per coerenza)...e comunque secondo il ragionamento "logico" del Monsignore...a questo punto come dice bene Almadel,basta vendere alcolici e cioccolata ai cattolici...inducono alla gola e al peccato... :gh:

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