Jump to content

Superare le liste elettorali maschili e femminili?


Recommended Posts

Gastida

Ultimamente si discute sempre di più della necessità di superare le liste elettorali divise per genere/sesso nei seggi italiani per diverse ragioni: una discriminazione esplicita verso le persone transessuali che si recano a votare e perché sono ormai inutili dal punto di vista pratico. D'altronde furono introdotte con decreto luogotenenziale il 1° febbraio 1945, quando venne ufficialmente esteso il diritto di voto alle donne in Italia e, giustamente, all'epoca servivano per distinguere il nuovo elettorato femminile da quello maschile, già presente, oltre a correggere i casi di omonimia con gli eventuali mariti. A questo venne aggiunta la norma per cui sulle liste era necessario indicare nome e cognome dell’iscritto, la paternità, il luogo e la data di nascita, il titolo di studio, la professione e l’indirizzo di domicilio. Inoltre per le donne doveva essere indicato il cognome del marito. Nel 1966 venne abolito l’obbligo di indicare la paternità, nel 2003 vennero eliminate le informazioni riguardanti il titolo di studio e la professione, ma permangono tutt'oggi la divisione per sesso e l'obbligo di indicare il cognome del marito se sposate.

Nel 2022, due deputate del PD avevano presentato un disegno di legge volto a superare questa norma, ma il dibattito si era interrotto a causa della fine anticipata della legislatura. Recentemente la Cassazione si è espressa, ritenendo che la divisione abbia ancora senso, mentre io la abolirei perché non ha veramente più un senso pratico.

Cosa ne pensate? 

Gastida
2 hours ago, marco7 said:

da non italiano non capisco se ti riferisci alle quote rosa o ad altro.

Non c'entrano nulla le quote rosa. Ci si riferisce alle liste degli elettori di ogni seggio di ogni comune italiano dove si vota che sono divise in maschi e femmine.

schopy
6 hours ago, Gastida said:

Nel 2022, due deputate del PD avevano presentato un disegno di legge volto a superare questa norma, ma il dibattito si era interrotto a causa della fine anticipata della legislatura. Recentemente la Cassazione si è espressa, ritenendo che la divisione abbia ancora senso, mentre io la abolirei perché non ha veramente più un senso pratico.

Cosa ne pensate? 

Credo che non abbia senso...poi, il comune in cui voto è così piccolo che non si formano praticamente mai le file distinte per uomini e donne.

Ho saputo solo qualche anno fa che alcuni elettori ed elettrici trans vivevano la cosa con grande disagio, motivo in più per abolirle (posto che non credo sia nemmeno tra le dieci situazioni più difficili che può esperire una persona trans)

 

Non sapevo invece che ci fosse un tempo in cui le donne dovevano indicare il cognome del marito 😂

  • 5 weeks later...
Samwise
On 6/8/2024 at 1:09 PM, Gastida said:

Cosa ne pensate? 

Di sicuro si potrebbe superare, se può servire a evitare un disagio a qualcun* senza che per gli altri cambi nulla, perché no? Per suddividere le persone in coda si potrebbe usare un criterio come l'iniziale dei cognomi. Forse si semplificherebbe anche il lavoro degli impiegati comunali che devono rivedere le liste elettorali.

Che motivazioni aveva dato la Cassazione?

Gastida
2 hours ago, Samwise said:

Che motivazioni aveva dato la Cassazione?

La divisione delle liste elettorali in due elenchi separati - maschi e femmine - non lede il diritto di voto di chi si senta estraneo ad entrambi i generi, in quanto non incide in alcun modo sull’esercizio del suffragio universale che resta del tutto disancorato dal sesso di appartenenza. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, sentenza n. 9428 depositata il 9 aprile 2024, respingendo il ricorso di due persone contro l’ordinanza della Corte d’Appello di Bologna che, a sua volta, aveva respinto il loro ricorso avverso le decisioni della Commissione Elettorale. Per i giudici di legittimità le norme dedotte e la lamentata distinzione per appartenenza di genere “concernono esclusivamente l’esecuzione e lo svolgimento delle attività di carattere amministrativo propedeutiche all’esercizio del diritto di voto, realizzate mediante la predisposizione e l’aggiornamento delle liste elettorali, ma non incidono sull’esercizio del diritto di voto che è oggetto della tutela richiesta”. In definitiva, prosegue la Corte, “non è chiaro in quale modo la suddivisione cartolare degli elettori a seconda del genere potrebbe conculcare tale diritto in capo ai soggetti che non si riconoscano né nel genere maschile, né in quello femminile, posto che nessun pregiudizio sul diritto di voto può ipotizzarsi o è previsto da una qualche norma quale conseguenza della suddetta mancata immedesimazione di genere. Parimenti, il senso di disagio e di imbarazzo lamentato dai ricorrenti nel corso delle operazioni elettorali non si vede a quale previsione normativa sia ricollegabile, visto che lo svolgimento di tali operazioni, che ben potrebbe essere diversamente organizzato, non prevede in alcun modo una ostensione o distinzione, fisica o visibile, degli elettori in base al genere risultante dalle liste elettorali”.

https://ntplusdiritto.ilsole24ore.com/art/la-divisione-liste-elettorali-genere-non-lede-diritto-voto-AF5CCRRD

Samwise

Quindi in realtà non ha dato un motivo per il quale ha senso che le liste siano divise per genere. E ha un po' svicolato dicendo che l'oggetto della tutela richiesta è l'esercizio del diritto di voto. Bisognerà arrivarci in altri modi.

Almadel

Io ho fatto votare un ragazzone con la barba nella lista della donne,

perché evidentemente non aveva ancora cambiato sesso anagrafico.

Non so se la mia faccia gli abbia fatto capire quello che pensavo:

io se fossi stato in lui non avrei nemmeno votato,

ma non aveva nessuna intenzione di farsi limitare da questa cosa.

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now
×
×
  • Create New...