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Riforma Gelmini per la scuola secondaria


HaNKy87PaNKY

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Da settembre 2010 partirà la riforma Gelmini per la scuola superiore, a part alcune innovazioni attese per 2013. Ecco alcune delle principali modifiche:

 

Liceo classico (che ora ingloba Liceo classico con Lingua Straniera al Triennio, Liceo classico con Doppia Lingua Straniera, Liceo classico con Storia dell'Arte Quinquennale, Liceo Classico PNI, Liceo classico PNI Linguistico, Liceo classico ad opzione internazionale, Liceo classico Brocca, Liceo classico della Comunicazione, Liceo classico europeo, Liceo classico con diritto ed economia e inglese):

la lingua straniera diventa obbligatoria per tutti e cinque gli anni;

le scienze (biologia-chimica-scienze della terra) diventano obbligatorie per tutti e cinque gli anni, quindi mi sembra di capire che venga abolita geografia astronomica;

storia dell'arte viene esclusa dal ginnasio, ma avrà due ore a settimana al liceo (quando andavo io a scuola era un'ora tutti gli anni e due all'ultimo);

matematica includerà un'ora di informatica;

geografia rimane per i primi due anni, associata a storia, mentre dal terzo anno rimane solo storia.

 

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Liceo scientifico (che ora sostituisce l'indirizzo con bilinguismo,l'indirizzo con studi musicali riconosciuti, l'indirizzo economico, l'indirizzo linguistico, l'indirizzo moderno, l'indirizzo sportivo, l'indirizzo umanistico, il Liceo scientifico Brocca, il Liceo scientifico tecnologico Brocca, il Liceo scientifico biologico Brocca, il Liceo scientifico PNI, il Liceo scientifico PNI con bilinguismo, il Liceo scientifico B.M.O., il Liceo scientifico tecnologico):

tutti gli indirizzi prima esistenti diventano due, il Tradizionale e quello delle Scienze applicate;

matematica include anche informatica come per il classico, a parte per l'indirizzo delle scienze applicate dove si elimina il latino e si dividono le sue ore tra informatica, biologia, chimica e scienze della terra;

la lingua straniera è obbligatoria per tutti e cinque gli anni.

 

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Dal 2013 nasce il Liceo musicale e coreutico (che ingloba il liceo musicale/conservatorio e quello coreutico, duh!)

Avrà due indirizzi, quello musicale e quello coreutico.

Condivideranno: Lingua e letteratura italiana, Lingua e letteratura straniera, Storia e geografia (i primi due anni), Storia (al triennio), Filosofia, Matematica (con informatica per il biennio), Fisica, Scienze naturali (biologia-chimica-scienze della terra MA solo al biennio), Storia dell'arte per tutti gli anni.

Il musicale poi avrà: Esecuzione e Interpretazione, Teoria, analisi e composizione, Storia della musica , Laboratorio di musica d'insieme e Tecnologie musicali.

Il coreutico avrà: Storia della danza e Storia della musica (dal triennio), Tecniche della danza (8 ore ogni anno), Laboratorio coreutico (i primi due anni), Laboratorio coreografico (al triennio), Teoria e pratica musicale per la danza (al biennio).

 

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Liceo artistico (ingloba i vecchi istituti d'arte)

Avrà sei indirizzi: Arti figurative, Architettura e ambiente, Design, Audiovisivo e multimediale, Grafica, Scenografia.

Condivideranno: Lingua e letteratura italiana, Lingua e letteratura straniera, Storia e geografia (i primi due anni), Storia (al triennio), Filosofia, Matematica (con informatica per il biennio), Fisica (al triennio), Scienze naturali (biologia-chimica-scienze della terra solo al biennio), Storia dell'arte (tre ore tutti gli anni).

Tutti gli indirizzi tranne Grafica e Audiovisivo-multimediale avranno anche Chimica al terzo e quarto anno.

Inoltre, tutti gli indirizzi avranno, al biennio: Discipline grafiche e pittoriche, Discipline geometriche, Discipline plastiche e scultoree, Laboratorio artistico. Agli ultimi tre anni, invece:Laboratorio della figurazione, Discipline pittoriche e / o discipline plastiche e scultoree.

Queste materie verranno sostituite al triennio da:

per Arti figurative: Laboratorio della figurazione, Discipline pittoriche e / o discipline plastiche e scultoree.

Per Architettura e ambiente: Laboratorio di architettura, Discipline progettuali architettura e ambiente .

Per Design: Laboratorio della progettazione, Discipline progettuali design.

Per Audivisivo-multimediale: Laboratorio audiovisivo e multimediale, Discipline audiovisive e multimediali.

Per Grafica: Laboratorio di grafica, Discipline grafiche.

Per Scenografia: Laboratorio di scenografia, Discipline geometriche e scenotecniche, Discipline progettuali scenografiche.

 

------------

 

Liceo linguistico (sostituisce le vecchie sperimentazioni liceali)

potenzia matematica e fisica;

ha latino per i primi due anni e storia dell'arte per gli ultimi tre.

Oltre alla materia non linguistica insegnata il lingua straniera a partire dal terzo anno, ne avrà un'altra dal quarto anno.

 

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Liceo delle scienze umane (ingloba il Liceo socio-psico-pedagogico, il Liceo delle scienze sociali, il Liceo delle scienze della formazione)

Avrà due indirizzi, Tradizionale e Economico-sociale.

I due indirizzi condivideranno Lingua e letteratura italiana, storia e geografia (solo al biennio), storia (al triennio), filosofia, Scienze umane (antropologia culturale, psicologia, sociologia), Lingua e cultura straniera (inglese), Matematica e informatica (al biennio), Matematica (al triennio), Fisica, Scienze naturali, Storia dell'arte.

L'indirizzo tradizionale avrà Latino tutti gli anni e Diritto ed Economia solo per i primi due anni, e come Scienze umane avrà anche Pedagogia,

L'indirizzo Economico-sociale avrà Diritto ed Economia tutti e cinque gli anni, niente Latino, un'altra lingua straniera oltre Inglese, e come Scienze umane avrà anche Metodologia della ricerca.

 

------------

 

Tutti li licei, inoltre, avranno:

dal terzo anno una materia non linguistica insegnata in una delle lingue straniere che si studiano (per il Linguistico dal quarto anno ci sarà una seconda materia in lingua straniera),

la geografia sarà insegnata solo i primi due anni associata a storia (eccezion fatta per il Linguistico),

come di consueto, un'ora di religione o di attività alternativa, e due ore all'anno di scienze motorie.

 

------------

 

Istituti tecnici (da 10 settori con 39 indirizzi si passa a 2 settori con 11 indirizzi. Ingloba l'Istituto tecnico commerciale, il turistico, il nautico, l'aeronautico, l'industriale -e i suoi sette indirizzi-, l'agrario, l'istituto tecnico per geometri)

Sarà diviso in due macrosettori, quello Economico e quello Tecnologico, avrà come parte integrante dello studio gli stage o tirocini presso aziende.

Quello Economico avrà due indirizzi:

- Amministrazione, finanza e marketing (il vecchio ITC)

- Turismo.

 

Quello Tecnologico avrà nove indirizzi:

- Meccanica, meccatronica ed energia (il vecchio Industriale indirizzo meccanica)

- Trasporti e logistica (i vecchi nautici ed aeronautici)

- Elettronica ed elettrotecnica (il vecchio Industriale indirizzo elettronica)

- Informatica e telecomunicazioni (il vecchio Industriale indirizzo informatica)

- Grafica e comunicazione (il vecchio Industriale indirizzi telecomunicazioni e arti grafiche)

- Chimica, materiali e biotecnologie (il vecchio Industriale indirizzo chimica)

- Tessile, abbigliamento e moda (il vecchio Industriale indirizzo arti tessili)

- Agraria e agroindustria (il vecchio agrario)

- Costruzioni, ambiente e territorio (il vecchio istituto geometri e Industriale indirizzo edilizia).

 

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Istituti professionali (da 5 settori con 27 indirizzi si passa a due macrosettori con 6 indirizzi)

Avrà due macrosettori, Servizi e Industria-Artigianato.

Il settore Servizi avrà:

- Agricoltura e sviluppo rurale (sostituisce il professionale per l'agricoltura),

- Manutenzione e assistenza tecnica,

- Socio-sanitario (sostituisce il professionale per i servizi sociali e per odontotecnici,

- Enogastronomia e ospitalità alberghiera (sostituisce il professionale per i servizi alberghieri),

- Servizi commerciali (sostituisce il professionale per il commercio).

 

Il settore Industria e artigianato avrà come indirizzo solo Produzioni artigianali e industriali (sostituendo il professionale per l'industria e l'artigianato).

 

 

Cosa ne pensate?

Se non avete opinioni, scrivetemi un complimento per l'aver scritto questo romanzo, o chiedetevi insieme a me PERCHÉ mi sia venuto in mente di fare un simile intervento! Ahahaha!

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Grazie Hanky. Hai fatto un lavoro straordinario.

 

Ma sul Classico tremo: quali sono le materie? e quale l'orario d'insengamento delle medesime?

Tutto è lì. Per quanro mi riguarda, posso già dirti che ho firmato una petizione di protesta per la scomparsa

della Storia dell'Arte dal Ginnasio.

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Ci sono dei dolori per me che niente potrà rimarginare :asd:

 

Lingua e letteratura latina diventa Lingua e cultura latina!

Lingua e letteratura greca diventa Lingua e cultura greca!

 

Linga e letteratura straniera diventa Lingua straniera

 

Grazie infinite, Hanky! :ok:

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Per lo scientifico ci sono poi delle belle novità:

 

La fisica è insegnata dal primo anno in tutti i corsi, con, se non sbaglio, tre ore settimanali per tutti i cinque gli anni.

Ciò significa poter finalmente arrivare a spiegare in quinta la fisica moderna (relatività, spettro degli atomi e forse  qualche base di meccanica quantistica) e non far terminare i programmi con l'elettromagnetismo o, ancor peggio, la meccanica classica.

La matematica è potenziata molto: quattro ore dalla prima alla terza, poi tre in quarta e quinta, sempre se non prendo un granchio.

Il latino è invece decurtato di un'ora.

 

Finalmente lo scientifico diventa più... scientifico!

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Sulla carta io leggo un sacco di buone proposte, e apprezzo il "taglio" dei mille indirizzi esistenti in favore di pochi più chiari e comprensibili (qualcosa ce si dovrebbe fare anche all'università a livello nazionale)... Ma temo che nel mio piccolo ex-liceo della provincia sarda i professori, per esempio, di matematica, se ne fregheranno altamente di dedicare un'ora all'informatica. :ok:

Anche la scomparsa di geografia astronomica, eletta la materia del liceo più inutile DI SEMPRE, è un'ottima cosa!

 

Isher, secondo me anche se Lingua e letteratura greca diventa Lingua e cultura greca, e Lingua e letteratura straniera diventa Lingua straniera non cambierà niente. Il greco e il latino vengono studiati principalmente sui testi e sugli autori, e le ore di inglese aumentano, quindi sicuramente la letteratura rimane! Anche al linguistico si chiamano "lingua straniera 1" etc, ma si studia anche la letteratura! D'altronde nessuno studente ha mai detto "hai studiato lingua e letteratura inglese per oggi?"...

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Speriamo, ma le parole significano qualcosa, e Latino e Greco devono portarsi appresso il peso della Letteratura e non della "cultura".

No, io sono molto pessimista su ciò che significa quel cambiamento.

Ma Latino e Greco non trovano difensori né a Sinistra (che è la prima ad averli attaccati) né

a Destra (perché questa non è una Destra conservatrice/tradizionalistica).

 

La Storia dell'Arte dovrebbe avere almeno 1 ora al Ginnasio, oltre le 2

al Liceo, in modo tra l'altro di creare la cattedra di 16 ore con due sezioni.

 

Negli ex-Istituti magistrali si assiste alla scomparsa della Filosofia a favore delle solite discipline antropologiche eccetera, ma

questo è in contraddizione con il fatto con le Scienze umane sono nate sulla base di un rapporto intrinseco con la filosofia.

Non si può eliminare la filosofia.

 

Per altri Istituti la riforma non è male. Certo bisogna alfabetizzare l'Italia, di inglese e informatica, e questo è un fatto

positivo e sicuramente segna un cambiamento; inoltre il potenziamento delle materie scientifiche è reale. C'è un'enorme

razionalizzazione degli Istituti Tecnici e degli Istituti Professionali.

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Negli ex-Istituti magistrali si assiste alla scomparsa della Filosofia a favore delle solite discipline antropologiche eccetera, ma

questo è in contraddizione con il fatto con le Scienze umane sono nate sulla base di un rapporto intrinseco con la filosofia.

Non si può eliminare la filosofia.

 

Ma tre ore a settimana a partire dal terzo anno non sono comunque un buon risultato?

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Negli ex-Istituti magistrali si assiste alla scomparsa della Filosofia a favore delle solite discipline antropologiche eccetera, ma

questo è in contraddizione con il fatto con le Scienze umane sono nate sulla base di un rapporto intrinseco con la filosofia.

Non si può eliminare la filosofia.

 

Ma tre ore a settimana a partire dal terzo anno non sono comunque un buon risultato?

 

SI! Bestia che sono, avevo letto male! Ritiro tutto. 

Sono un ottimo risultato. :asd::ok: :ok: :asd:

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Sicuramente gli indirizzi erano troppi ( parlo per esempio dello scientifico dove ho più esperienza) ma ora è stato messo in atto un livellamento mostruoso. I corsi sperimentali e maxi sperimentali avevano un senso poichè pur non garantendo un diploma diverso permettevano una maggiore offerta di contenuti. Io frequento il maxisperimentale Brocca e posso dire che sebbene uscirò con il semplice diploma di liceo scientifico ho una preparazione nettamente superiore, cosa che ora non sarà più possibile.

Mi dispiace molto per la riduzione drastica delle materie umanistiche nello scientifico ma forse è anche giusto. Dubbioso sul musicale coreutico

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Perché vi perplime? (non vedevo l'ora di usare questo verbo.. ahahah)

Si studiano le materie principali e poi si danza o si suona! Cosa c'è di male? Certo 8 ore di tecnica di danza a settimana sono un po' poche considerando che io in america ne facevo quasi 8 al giorno, però mi sembra comunque una buona cosa che si possano formare artisti A SCUOLA senza dover pagare assurdi costi per le scuole di danza o di musica.

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E' una riforma taglia cattedre, quindi non cambia moltissimo e certamente

volendo ridurre la spesa, semplifica...l'eccesso insensato di sperimentazioni.

 

Ma non c'è una idea di sostanza dietro.

Se non la parolina magica "applicativo"

 

L'Istruzione professionale e tecnica, che è in crisi da 30 anni cambia solo

nomi mentre andava integralmente ripensata. Di fatto oramai è tutto un

megaprofessionale visto che la dimensione applicativa entra a piene mani

in tutti i licei, coi relativi iscritti...

 

Gli Istituti d'Arte erano corsi d'arte applicata ed inglobarli nei Licei è pura

follia, inoltre 6 indirizzi "applicativi", ore e ore di laboratorio...bah?!? Vabbè

è la fine del liceo artistico, vero è che anche prima era quel che era...

 

Liceo linguistico non capisco il senso di 2 anni di latino e 3 anni di storia dell'arte

o si toglie del tutto il latino o 5 anni servono, nè vedo come la grammatica e

sintassi latina possano servire al triennio artistico. Inoltre l'insegnamento in

madrelingua, essenziale, doveva essere esteso all'intero corso e ad almeno 2

lingue.

 

Si istituzionalizzano gli indirizzi "Applicativi" senza latino nelle ex magistrali e nello

scientifico. Anche ammettendo che le ex magistrali fossero già in crisi il liceo delle

scienze umane mi pare francamente inutile ( questo sì forse da abrogare tout court

non rispondendo più al fine del reclutamento veloce di maestri elementari, certamente

da ridefinire solo come neomagistrale e non da ampliare a cose inutili e diverse )

 

Sono anche io scettico circa il fatto che letteratura equivalga nei fatti a cultura...

sia che si tratti di latino e greco che di inglese. Nel giro di poco nei libri di testo

la cosa avrà il suo seguito...al classico allo scientifico e al linguistico.

 

Sul musicale non mi pronuncio perchè ne capisco poco e grazie a Dio non mi

pare vi siano indirizzi applicativi almeno nel classico

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Perché vi perplime? (non vedevo l'ora di usare questo verbo.. ahahah)

Si studiano le materie principali e poi si danza o si suona! Cosa c'è di male? Certo 8 ore di tecnica di danza a settimana sono un po' poche considerando che io in america ne facevo quasi 8 al giorno, però mi sembra comunque una buona cosa che si possano formare artisti A SCUOLA senza dover pagare assurdi costi per le scuole di danza o di musica.

 

Infatti andrebbe benissimo se fosse chiaro che il Liceo musicale e il Liceo coreutico nulla hanno

a che fare con i Conservatori di musica e con le Accademie di danza.

Tu non avresti potuto esprimere meglio il senso genuino di questi Licei, Hanky, con le tue parole.

 

Ma - e questo ripeto non è colpa della Gelmini che non fa che mandare a regime una riforma fatta da Berlinguer, nel 1999,

mi pare - questi Licei rimpiazzeranno i primi 5 anni delle rispettive Accademie, quando gli esperti hanno già

previsto che il livello musicale dei diplomati potrà essere si e no equivalente a un III anno di conservatorio!

Dovrebbero essere due indirizzi completamente separati, i Licei al più potrebbero sfociare in corsi di

Conservatorio o di Università per preparare i futuri insegnanti di Educazione musicale e Storia della musica.

 

Hinzelmann, i due anni di Latino nei Linguistici servono a dare la grammatica latina intesa come propedeutica

all'apprendimento delle lingue moderne. La storia dell'arte ha un ricco orario nel Linguistico ma non nel Classico.

Molto meglio le vecchie Magistrali del liceo delle Scienze umane che non serve a niente, assolutamente a niente:

ma le Magistrali erano "vecchie".

 

Mi fermo...mi rendo conto che appartengo a un epoca tra-passata, e vedo solo negativo  :ok:

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"Riforma"? Voi vedete qualche cambiamento nei programmi e nella loro impostazione?

Sono semplicemente meno ore, meno materie, meno indirizzi, meno cattedre.

E il liceo coreutico, o come si chiama, mi sa di una grandissima pagliacciata.

Poi la lingua straniera protratta per tutto il quinquennio c'era già prima, anche nei licei classici da alcuni anni.

Storia dell'arte potata, filosofia pure in alcuni istituti, ovvero: NO al pensiero e alla riflessione, scuola sempre più riservata ai ceti più abbienti e concezione elitaria della cultura (meno il popolo sa pensare, meglio è, a favore della diffusione di un pensiero unico - non ce ne siamo ancora accorti?).

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Gowiththeflow, io la riforma ce la vedo: c'è una bonifica di milioni di inutili indirizzi pressoché uguali tra loro e almeno sulla carta mi sembra che alcuni licei diano una maggiore attenzione a competenze lavorative (come gli indirizzi dell'artistico). Poi i programmi delle materie credo che siano più a discrezione delle singole scuole che del ministero.

 

Perché il liceo coreutico ti sembra una pagliacciata? Se al posto di biologia, greco, latino e chimica si studia danza ti sembra un abominio? Le materie principali come italiano, matematica, inglese e storia si studiano comunque! E rendere pubblico un settore di studi come la danza non è che un favore agli adolescenti che nella vita vogliono diventare ballerini professionisti ma non possono permettersi il lusso di studiare alla Scala. Allora trovi una pagliacciata anche gli attuali licei-conservatori?

 

La lingua straniera per tutto il quinquennio al liceo classico c'era solo in alcune sezioni sperimentali, e non erano tante. Nella mia scuola, su tre sezioni solo una portava l'inglese fino alla maturità, ora invece è obbligatorio per tutti.

 

Poi storia dell'arte sarà anche interessante, ma da qui a dire che toglierla (per i primi due anni poi, e come abbiamo già detto alla fine del quinquennio le ore totali studiate sono le stesse di prima) corrisponde ad annullare il pensiero e la riflessione dei giovani.. Come se gli studenti del classico (degli anni passati) oggi sappiano riflettere grazie a un'ora di storia dell'arte a settimana!

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Hanky, che prospettive dà un liceo coreutico, se si stanno tagliando tutti i fondi alle attività culturali? E i licei-conservatori, per quel che ne so, sono ancora sperimentazioni, magari anche in via d'affermazione, ma si rimane comunque nell'ambito di questo discorso. E poi non dico che si debba studiare alla Scala, ma mi risulta che ci siano corsi di tutti i tipi, di tutti i livelli e alla portata di molti, di danza! E credi che con questa recisione di fondi (a favore delle scuole paritarie e degli istituti privati, tra l'altro!) ci sia la possibilità di estendere ai più la possibilità di una carriera artistica? Bisognerà comunque pagare chissà quali tasse scolastiche.

 

Nel mio liceo (classico) la lingua straniera è obbligatoria per tutti e cinque gli anni da almeno sei anni.

Poi non capisco la necessità di potenziare le aree matematico-scientifiche al classico - importanti, per carità - ma allora a che pro una suddivisione di studi prettamente scientifici e prettamente umanistici? Semplice: per sopperire alla mancanza di ore che viene a crearsi con la riduzione delle ore di inglese (che, almeno al classico, nel triennio saranno drasticamente ricondotte a DUE), di storia dell'arte, la scomparsa della geografia (non importante?? conosco gente che alla, veneranda età di 18 anni, non sa collocare berlino sulla cartina!).

 

Storia dell'arte non sarà fondamentale, ma sviluppa quantomeno un minimo senso estetico, credo.

Filosofia uccisa nelle ex-magistrali: non ci sarebbe bisogno di persone che sappiano pensare oggigiorno più che mai?

 

Hanky, io non voglio fare il cinico disfattista, ma non vedo nulla di buono in tutto ciò e una delle poche cose che so è che un sacco di insegnanti si troveranno in mezzo alla strada e sempre meno persone potranno permettersi un'istruzione perlomeno dignitosa.

 

(Un aneddoto: una signora di mia conoscenza con figlia disabile ha fatto domanda di iscrizione ad una scuola pubblica: viene a sapere che in quella scuola non c'è più un insegnante di sostegno. Fa domanda ad una scuola paritaria, viene convocata: vista la figlia disabile, il tutto si è concluso in un nulla di fatto. Trai tu le tue conclusioni.)

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Non lo so, effettivamente per i tagli di fondi allo spettacolo hai ragione, però comunque studiare danza tutta la settimana ti viene a costare davvero un occhio della testa in un'accademia normale...  Certo che partendo dal 2013, magari per quella data la situazione si sarà sistemata..  I teatri sono perennemente in perdita perché per fare ogni replica di uno spettacolo hanno miliardi di costi, il cinema invece ha grandi costi di produzione ma una volta che la pellicola è distribuita diventa una miniera d'oro. Quando capiranno questa differenza e aumenteranno i fondi per il teatro a discapito del cinema che è più autonomo, magari le cose andranno meglio.... Anche perché per i pochi spettacoli che ci sono a teatro (beh, a parte a Milano) il pubblico è tanto! Comunque qui mi scateno e non c'entra niente :ok:

 

Le conclusioni da trarre di fronte al tuo aneddoto sarebbero tante; la mia scuola cadeva a pezzi, marcia, senza scale anti-incendio,in un edificio che ad una leggera vibrazione ti avrebbe seppellito vivo... Purtroppo in poco tempo nessuno riuscirebbe a fare un miracolo per una situazione tremenda come quella in cui è la scuola italiana..

 

Per la scomparsa della geografia, sono sicuro che 3/4 della mia classe ancora oggi non sanno collocare Berlino su una mappa dopo i classici due anni di geografia al liceo.. Non dico che sia una materia inutile (anzi!) però o la si studia BENE o, per riceverne una semplice infarinatura come capita praticamente in tutte le scuole superiori, è inutile insegnarla!

 

Sull'uccisione della filosofia alle magistrali.. Ma ci sono tre ore a settimana nel triennio! È pur sempre qualcosa!

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Scusa, GowiththeFlow, tu tendi a farne, soprattutto nel tuo primo post, una questione ideologico/politica,

ma non vedi che per moltissime delle cose che tu lamenti questa riforma è il punto di arrivo o addirittura

la semplice messa a regime di riforme già fatte dal centrosinistra, o di principi di sinistra.

 

La diffidenza per il latino e greco, considerati di "classe", viene

dal PCI e così pure il principio che la cultura classica non può essere trainante, e deve essere sostituita da...non si

sa bene cosa. 15 anni fa il liceo classico tradizionale lo difendeva solo AN: e anche allora in misura

abbastanza ridotta, perché non c'erano più abbastanza persone che sapessero tirar fuori le ragioni

di Gentile. Nessun altro lo ha difeso.

 

I Licei coreutici li ha fatti il csx e così i Licei musicali, distruggendo Conservatori e Accademie: perché i Conservatori e

le Accademie li ha fatti Bottai.

 

L'esaltazione dell'antropologia e delle Scienze umane a scapito della filosofia viene dalla cultura di sinistra, e

da oltre 30 anni.

 

Però nelle nuove Magistrali ci sono 3 ore di Filosofia nel triennio esattamente come al Classico.

Su questo ha ragione Hanky. Ti ricordo invece che Berlinguer è stato il primo ministro che ha soppresso la Laurea in filosofia come titolo

per insegnare Italiano e Storia negli Istituti tecnici e materie letterarie nelle Scuole medie. Con conseguente

marginalizzazione nelle Università dei corsi di laurea in Filosofia, che sono attualmente debolissimi. E, visto che

parliamo di posti di lavoro, con preoccupante disoccupazione dei laureati in filosofia nella Scuola.

 

 

La Gelmini di suo ci mette altre cose, tra cui la diminuzione del numero di professori. Ma

anche nel progetto del Pd c'è la messa in stato di "personale ad esaurimento" di tutta l'attuale classe

docente dei Conservatori che sarà sostituita da professori a contratto.

 

Hanky, come dicevo sopra, è molto dubbio che dai Licei coreutici verranno fuori danzatori, così

come musicisti dai Licei musicali: almeno, io non ci credo per niente. Dal Liceo coreutico o musicale

può venire fuori una persona formata musicalmente o formata coreuticamente (quest'ultima

cosa è ancora più improbabile, perché la Danza è una ardua e durissima disciplina),

una persona che poi si iscrive all'Università e si laurea in storia del teatro, dello spettacolo o forse anche

della musica, ma è un'altra cosa. Già in Italia oggi quasi non esistono più Orchestre Sinfoniche, e da oltre 20

anni. A 18 anni i maturati del Liceo musicale avranno un livello da III anno di Conservatorio, ma oggi a 23 anni

un musicista è stradiplomato - e sa suonare.

 

Detto questo, sono e so di essere un Conservatore sputato, sulla Scuola. Può essere che

come tutti i conservatori non veda quello che comunque può nascere da un netto cambiamento.

Può essere anche però che ci azzecchi, almeno su alcune direttrici di studio.

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Io sono abbastanza positivo per il liceo musicale e coreutico, sarà perché dalla scuola superiore che facevo io in America, dalle materie musicali e  coreutiche, dalla banda e dalla compagnia di danza, sono usciti effettivi musicisti e ballerini. Poi ovvio, ci si perfeziona, ma c'è molto studio pratico (8 ore a settimana di tecnica, 4 di laboratorio, più la teoria e la storia che non fanno mai male). Per questo non mi sento di dire che chi uscirebbe da questa scuola si iscriverebbe a Storia del teatro e dello spettacolo all'università (e credo di essere abbastanza afferrato in materia visto che è il mio corso di laurea) perché è un cdl molto molto teorico, e tutta la pratica imparata alle superiori si rivelerebbe inutile..

Certo che se per avere dei risultati definitivi si devono aspettare i primi diplomati nel 2018... :ok:

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Isher capisco il tuo debole per il latino, ma bisogna essere anche un minimo realistici

con le teste di un linguistico due anni di latino non consentono un programma ginnasiale,

cioè di arrivare ad avere quella propedeutica di grammatica e sintassi da reimpiegare poi

ad esempio nell'apprendimento che dovrebbe poi essere a logica triennale, perchè

successivo, del tedesco. Soprattutto è utopico quando ti arriva gente dalle medie inferiori

che ha difficoltà coll'analisi logica italiana...meglio l'insegnamento quinquennale in madrelingua

intensivo e pratico.

 

Proprio perchè il Classico sarebbe stato da salvare bisognava avere secondo me la capacità di

capire che si poteva pensare a qualcosa di diverso da tanti liceini classici di serie B e C, che

era il difetto precedente, in nuce già nella Gentile...

 

E poi, non trascurare ciò che chiedono Confindustria e le famiglie non tutto in politica

è cultura...rassegnati!! :)

 

Alla fine mi pare si fa la riforma che le Famiglie Italiane vogliono:

1) più semplicità

2) tanti liceini di serie B per assecondare i desideri piccolo borghesi di diplomi

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Il problema della scuola italiane è che da anni ha preso piede la mentalità che più attività diversificate si fanno più la scuola in questione è buona. Ci si ritrova quindi ad avere dalle elementari alle superiori una marea di attività-spazzatura proposte da insegnanti che non avendo voglia di insegnare si inventano le più grandi assurdità.

Le elementari e soprattutto le medie, che funzionano malissimo, dovrebbero dare le basi nelle principali materie quali italiano, storia, geografia, matematica, arte, scienze e ligue straniere (una o due massimo). Il biennio delle superiori dovrebbe dare l'opportunità di rafforzare queste basi nella direzione della scelta di scuola superiore fatta (matematica e fisica allo scintifico, lettere e lingue al classico, e così via...). Dalla terza superiore i ragazzi sono già più grandi e iniziano ad essere orientati verso certe materie anzichè verso altre. La scuola deve quindi dare una forte risposta a queste neccessità con corsi più mirati, anche in preparazione delle scelte universitarie.

Io per esempio ho fatto lo scientifico e, su poco più di trenta ore settimanali solo 7 erano di materie scientifiche. Spesso abbiamo parlato anche in classe con i professori di questo, e pressochè tutti eravamo d'accordo che situazioni come queste non portano da nessuna parte, al massimo creano dei danni e basta.

 

La politica può poi dire quello che vuole. Ormai siamo arrivati al punto che i politici non sanno più parlare nemmeno di politica: provate a chiedere ad un deputato che cos'è il socialismo o le origini della democrazia crisitiana; sicuramente il 95% non ne ha idea. E' poi la politica che deve essere al servizio della società, e non il contrario, come ormai è consuetudine. Se si vuole fare una riforma seria, bisogna avere il coraggio di fare scelte forti, e non tappezzare in qua e la per non incombere in rivolte studentesche o cose simili.

 

Voi cosa ne pensate?

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Ragazzi, la questione di fondo è questa: la impropriamente detta "riforma" Gelmini è stata dettata solamente dai famosi tagli alla scuola pubblica.

Ci terrei a farvi sapere che in Svezia, in cui anche lì vige un governo di centro-destra, la crisi non ha minimanete intaccato i fondi destinati alla scuola, anzi, si sta agendo in maniera esattamente opposta alla nostra, ovvero, si sta investendo tantissimo sulla ricerca e sull'istruzione affinchè i giovani possano uscire al meglio da questo momento molto difficile che sta colpendo tutti noi.

Vorrei anche fare un breve confronto, se permettete:

 

La Svezia investe in istruzione il 7,5% del PIL; dall'asilo all'università non si pagano tasse per il diritto allo studio perchè l'istruzione è gratuita. Uno studente, lì, riceve dallo Stato un assegno mensile per sei anni (2492 corone svedesi, circa 270 euro) che gli permette di coprire circa il 30% delle sue spese, anche se risulta uno studente universitario part-time. Potrà incrementare fino a 7,259 corone svedesi, circa 770 euro, se chiederà un prestito d’onore. Questi soldi dovrà rimborsarli in futuro allo Stato, il quale chiederà un 4% di interesse annuo. Questo gli permette di andare via da casa intorno ai 17-18 anni, in genere in un monolocale o casa dello studente a prezzi ovviamente vantaggiosi. Una volta laureato (intorno ai 24 anni), il nostro amico svedese, se non riesce a trovare lavoro va allo IAF (Ufficio per la disoccupazione) e riceverà 320 SEK al giorno (circa 35 euro) fino a quando non troverà un lavoro. Ma dovrà dimostrare di cercarlo continuamente, altrimenti gli verrà negato l’assegno. Dopo aver lavorato tutta la sua vita intorno tra i 61 e i 67 anni deciderà di andare in pensione. La sua pensione dipenderà dalla quantità di contributi versati nella sua vita lavorativa (il 18,5% del suo stipendio verrà utilizzato per la sua pensione). Verranno inseriti anche gli anni di università e i giorni di malattia. Eppure la crisi è anche lì.

 

Il nostro Belpaese investe meno del 5% del PIL in istruzione (meno della media europea); qui si pagano le tasse per l'istruzione allo Stato, i libri, e una sovrattassa chiamata "contributo scolastico". Qui un neo-laureato, ammesso e non concesso che trovi lavoro, se ne andrà di casa tra i 30-32 anni. Alla fine della sua carriera scolastica ed universitaria potrà dire di aver vissuto alle spalle della propria famiglia per 30 anni della sua vita; se non altro, trova lavoro dopo alcuni anni di ricerca e di lavoretti saltuari e provvisori tramite la conoscenza di un amico di famiglia.

 

E allora? Qui non si potrebbe fare lo stesso? Era necessario tagliare proprio nella scuola, quando si potrebbero ottenere risultati già solo diminuendo gli stipendi dei parlamentari e dimezzando tutto il loro entourage? La classe politica ha causato un danno di 1 MILIARDO e 255 MILIONI di EURO.

 

E' facile mascherare la "riforma" Gelmini con la necessità di diminuire gli innumerevoli e dispersivi indirizzi (e su questo possiamo essere tutti d'accordo, ma gli insegnanti che fine fanno?) e di creare qualcosa di nuovo ed innovativo (molto opinabile, conoscendo l'Italia), ma NON è questo il movente.

Come disse la Littizzetto, questa non è un'idea di diversa di scuola, è semplicemente MENO scuola. Punto.

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La Svezia non fa testo, è uno dei paesi dove l'investimento nella ricerca e nell'università è uno dei più alti a livello mondiale. Tanti brevetti, tante strutture moderne, macchinari all'avanguardia... un paradiso per lo studente ed il ricercatore che lì è invitato a creare, a a mettersi in gioco, e non a restare a leccare i piedi a professori ultra-pagati e semi-mummificati. Inoltre lo studente svedese è uno studente molto al di sopra della media europea per tenacia, dedizia allo studio e costanza nell'applicazione, ed è btavo nelle materie scientifiche... il cerchio si chiude!.

Se un paese non investe in ricerca scientifica e nei giovani talenti, sarà neccessariamente sorpassato da altri, gli studenti andrano a studiare all'estero e porteranno soldi all'estero, aiutando così "la concorrenza", e questo è dato di fatto.

In italia uno studente quanto ci mette a laurearsi? Se ci ritroviamo gli atenei pieni di studenti che non hanno voglia di stare in piedi, e sono lì solo per "fare" l'università, questo a cosa porta? In italia infatti tutti pensano che tutto sia "neccesariamente dovuto", tanto alle scuole superiori quanto nel mondo universitario, e questo è sbagliato.

Se però noi giovani restiamo ad aspettare che la manna cada dal cielo, poichè nella mentalità comune è cosa dovuta qua in italia, poi non dobbiamo lamentarci. Perchè non ci chiediamo innanzitutto cosa potremmo fare noi, subito, e lo faciamo, anche se costa tanto in termini di tempo e fatica?

All'estero, per esempio in america, passano gli esami solo i primi tra i migliori di un corso, quindi gli studenti sono invitati ad entrare in competizione tra loro, e lavorano sodo per essere i primi. In italia basta solo avere la sufficienza in tutte le materie per laurearsi, e quanti sono quelli che si accontantano del 18? Io direi circa la metà degli studenti!

Secondo me bisogna smetterla di scaricare sempre la colpa sugli altri (governo, professori, gelmini,...), e cercare di darsi una smossa con le proprie capacità che poi, quando c'è competenza e professionalità, le occasioni arrivano.

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Ragazzi però non parlate per stereotipi. In Italia come in qualsiasi altro paese ci sono studenti che si diplomano e si laureano col massimo dei voti, e studenti che lo fanno perché lo devono fare ed escono col minimo (fonte: mia esperienza negli USA). Poi il fatto che il neo-laureato italiano rimanga in casa fino ai 32 anni mi sembra un'altra assurda generalizzazione, come vedere solo quanto di marcio ci sia tra gli studenti. Io sono CIRCONDATO da amici e colleghi che hanno fatto esperienze di studio all'estero, si laureano in corso, vivono fuori casa da subito dopo il diploma, si trovano lavoretti per mantenere le spese minime e mentre studiano stanno già facendo stage in grandi aziende. So benissimo che non sono tutti così, e sono viceversa circondato anche da studenti che si laureeranno insieme a me con la media del 20 perché non gliene frega nulla (e poi sono GLI UNICI a lamentarsi del corso di laurea dicendo che "non offre lavoro, non serviva a niente".... Ma se sei il primo a cui non interessava! Vai a lavorare al posto che iscriverti all'università, se la ritieni inutile).

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la Gelmini ha tagliato alla grande... cmq c'è poco da fare ormai. spero che le scuole superiori migliorino, visto che i licei italiani non hanno una gran bella nomina... secondo me fra qualche anno le scuole diventeranno private in prevalenza e le pubbliche rimarranno pochissime e riservate a persone svantaggiate economicamente tipo il liceo nel quartiere del BRONX... per citare gli States... spero di sbagliarmi ma oggi la scuola italiana stà messo proprio male... :pausa:

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Prima faccio un commento generale, poi mi addentro nel mio settore.

 

Innanzitutto: sono ancora convinto che ai licei si stia letteralmente troppo poco tempo a scuola. Mi pare di aver capito che Scientifico e Classico hanno qualcosa come 27-29 ore settimanali. Ridicolo. Mi sembra logico che poi non ci sia spazio per Geografia (della quale non si sente la mancanza, secondo me quello che si fa alle medie è sufficiente) o Storia dell'Arte (mancanza invece molto ma molto grave). Non sto neanche a pretendere un minimo di insegnamento musicale, ormai ho capito che è utopia. Invece, oltre all'intoccabile religione, non c'è nessuno che paventa l'ipotesi di eliminare Educazione Fisica, che sarebbe ora.

Vabbè, tornando al discorso ore, ripeto, 5 al giorno e senza andare il sabato è assolutamente troppo troppo poco. Poi non lamentiamoci che i ragazzi si annoiano e chissà che fanno.

 

Questione che mi sta più a cuore: Licei Musicali. L'unico commento valido per ora è: CHE CASINO!

Innanzitutto, è credo dell'altroieri la notizia che ne saranno aperti 10 musicali uno coreutico (non si fanno entrambi contemporaneamente, sono indirizzi diversi) in luogo degli originariamente previsti 40 e 10, già allora pochi. Questo significa che non ci andrà praticamente nessuno, e ad ogni modo non si sa ancora: dove li aprono, chi ci insegna, come ci si entra, che titolo di studio ne ricavi alla fine.

No, forse l'ultima cosa è intuibile, a meno che non ho capito male: in linea teorica, alla fine dei cinque anni di liceo musicale si dovrebbe accedere a quello che adesso si chiama triennio sperimentale nei Conservatori (quei pochi che lo fanno), e che verrà, in questo futuro lontano in cui la riforma sarà portata a compimento, equiparato alla Laurea (lasciamo perdere il fatto che in queso modo non si permette a chi studia Musica di poter portare avanti parallelamente un altro corso di studi, che in un paese come l'Italia, in cui di Musica difficilmente si campa, è vitale). In seguito si potrà accedere al Biennio specialistico che già esisiste, che attualmente si può frequentare ottenuto un diploma in Conservatorio, sia esso in 5, 7 o 10 anni.

Dunque, riassumendo, tutti i corsi finiranno per durare 8 anni. Nei 5 anni di liceo, si viene preparati (ripeto: da chi?) fino a un livello di corso inferiore/intermedio (con quelle poche ore settimanali di Storia della Musica?); poi si accede al Conservatorio, equiparato a Università, che in tre anni ti dà un Diploma.

Fin qui, quello che ho capito.

Ora, veniamo ai dubbi.

1 - Ripeto: chi ci deve insegnare in questi licei? E programmi dettagliati, strumento per strumento, quando e soprattuto da chi verranno decisi?

2 - Questione non troppo spinosa, ma... È davvero possibile accorciare di un paio di anni i corsi attualmente decennali? Si può davvero fare pianoforte o violino con due anni in meno?

3 - Questione più importante: e canto? Non si può mica far fare canto a uno appena uscito dalle medie, nel bel mezzo del cambio di voce. Cambio di voce che poi spesso è una svolta nella vita di un cantante, che magari ha avuto una ottima voce bianca, ma perde ogni abilità con la pubertà, o invece il piccolo bimbo sfiatato viene trasformato dalla sua laringe in splendido basso.

4 - Questione per me vitale: ma COMPOSIZIONE?!? Qui si parla di esercitazioni e intepretazione, e di armonia come materia complementare. E se uno vuole fare Composizione come materia principale? Non c'è? Questa è la cosa che mi lascia più costernato.

 

Qualcuno saprebbe intuire la risposta a queste domande? :pausa:

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  • 2 weeks later...

due cose mi lasciano scettico e una non la concepisco. Geografia mi spiace un casino, era una materia che amavo e che vederla sempre più ridotta mi spiace tanto, idem storia dell'arte. Il Liceo Coreutico non lo concepisco proprio.

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Da quel che mi pare di capire il Liceo Classico e lo scientifico rimangono più o meno uguali ad ora, a parte un piccolo plus

di matematica a scapito di geografia. La giusta messa a regime di inglese per 5 anni al classico già praticamente c'era in

forma di sperimentazioni generalizzate.

 

Il loro punto di forza è sempre stato: meno ore di insegnamento a scuola, più studio ed esercitazioni a casa.

 

Le cose cambiano quando si passa ai corsi applicativi, per Scienze Applicate: via il latino, meno matematica, poca

informatica e riduzione  da 34 a 27 ore. Ovviamente va bene per una famiglia che si vuole illudere di avere un diploma

di Liceo Scientifico, ma è invece un liceino senza neanche laboratori tecnici

 

Ovviamente il tutto è finalizzato a ridurre la spesa incontrando la domanda sociale

di diplomi di "dignità liceale". E le cose peggiorano a scalare...col Liceo artistico

che rilascia titoli liceali a dei corsi professionali etc. etc.

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