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Psicoterapia dinamica o cognitivo-comportamentale?


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io suppongo che dipenda dalla persona a cui si chiede.

per rispondere con cognizione di causa bisognerebbe averle provate entrambe o essersi interessati a fondo sulla faccenda, cosa difficile da trovare nelle persone a cui si chiede.

io ti dico solo che molto importante è pure trovarsi a proprio agio col terapeuta.

Ghost77

Se poniamo (e dobbiamo) porre come obiettivo un risultato positivo per il paziente, le differenze devono essere solo su carta . 

Nel senso : lavorare sul QUI e ORA, sul creare strategie che risolvano i blocchi, o lavorare sulle forze contrastanti che lottano in noi devono essere spunti di partenza per agire poi  secondo punti comuni . 

Insomma, uno psicodinamico che si rifiuti di creare un po' di strategia per non sembrare un cognitivo comportamentale è, a tutti gli effetti, un cretino . Detta proprio in breve .

Le correnti devono essere viste come strumenti da usare in una borsa, ricordando che non si possiede il passepartout ma bisogna plasmare le tecniche in base a chi abbiamo di fronte .

Il problema è sempre la qualità, ed imbroccare non è facile . Se qualcosa non ci quadra come pazienti, dobbiamo avere il coraggio di terminare il rapporto alla prima seduta e cambiare . Cambiare non tanto filone quanto proprio la persona .

 

15 minutes ago, Ghost77 said:

Insomma, uno psicodinamico che si rifiuti di creare un po' di strategia per non sembrare un cognitivo comportamentale è, a tutti gli effetti, un cretino . Detta proprio in breve .

Interessante; io in passato mi sono trovato molto bene con un cognitivo comportamentale per risolvere dei problemi d'ansia piuttosto importanti, quando invece abbiamo provato ad affrontare temi più complessi mi sono sentito meno compreso...

 

Edited by schopy
Ghost77
35 minutes ago, schopy said:

Interessante; io in passato mi sono trovato molto bene con un cognitivo comportamentale per risolvere dei problemi d'ansia piuttosto importanti, quando invece abbiamo provato ad affrontare temi più complessi mi sono sentito meno compreso...

Ecco, è questo il punto. Come fai tu, psicoterapeuta e ancora prima psicologo (o più raramente medico) a riuscire a gestire unicamente il tuo metodo e se si fa un passo più di lato perderti al punto da "far sentire meno compreso" chi hai davanti? 

Lo capirei da parte di un ortopedico che non sa fare consulenza dermatologica (capire fino a un certo punto, sempre) , ma un terapeuta dovrebbe essere qualcosa di più di uno che aggiusta cose secondo il proprio manuale. 

Non mi stupisco comunque, alcuni colleghi che praticano ipnosi, praticano SOLO ipnosi, dedicando pochissimo tempo al colloquio. Sono convinti che sia lo strumento a "riparare" al di là della presenza o meno di un rapporto umano. 

4 minutes ago, Ghost77 said:

Ecco, è questo il punto. Come fai tu, psicoterapeuta e ancora prima psicologo (o più raramente medico) a riuscire a gestire unicamente il tuo metodo e se si fa un passo più di lato perderti al punto da "far sentire meno compreso" chi hai davanti? 

Credi che una persona omosessuale dovrebbe rivolgersi ad uno psicologo omosessuale per determinate difficoltà...?

7 minutes ago, Ghost77 said:

Non mi stupisco comunque, alcuni colleghi che praticano ipnosi, praticano SOLO ipnosi, dedicando pochissimo tempo al colloquio. Sono convinti che sia lo strumento a "riparare" al di là della presenza o meno di un rapporto umano. 

Nel mio caso non è mancato il tempo del colloquio, anzi; ma quelle stesse "armi" che il mio psicologo ha usato quando ci preoccupavamo di risolvere alcune ansie specifiche, su di me non funzionavano più se si parlava di temi più complessi.

 

30 minutes ago, schopy said:

Credi che una persona omosessuale dovrebbe rivolgersi ad uno psicologo omosessuale per determinate difficoltà...?

per che tipo di difficoltà ci vuole un terapeuta gay ?

@Ghost77

ci sono terapeuti che fanno solo psicanalisi, altri solo terapia cognitiva e altri che fanno diverse cose.

forse se uno ha un problema che si risolve al meglio con terapia cognitiva è più indicato un terapeuta che fa principalmente quello mentre se se uno ha un problema che è risolvibile con vari tipi di terapie è meglio un terapeuta che fa parecchie terapie diverse.

il problema è che il paziente non è in grado di dire lui stesso che tipo di terapia sarebbe migliore per lui e finisce per fare quel che il suo terapeuta offre.

Ghost77
1 hour ago, schopy said:

Credi che una persona omosessuale dovrebbe rivolgersi ad uno psicologo omosessuale per determinate difficoltà...?

Non per forza; deve trovare uno però ferrato sul tema, altrimenti rischia di parlare del nulla . Se il fulcro è la sessualità e il terapeuta non sa nulla dei modi di vita, di rimorchio, di socializzazione di un gay, non saprà come ribattere . Magari una cosa che per noi è normale, anche se non la pratichiamo, per lui è strana e nella sua mente cercherà il motivo per cui gli parliamo di puppy play o di cruising .

Di terapeuti etero ferrati ce ne sono, comunque. Magari hanno avuto altri clienti gay o hanno amicizie, o si sono voluti documentare proprio nell'eventualità di ricevere un ampio spettro di pazienti .

1 hour ago, schopy said:

ma quelle stesse "armi" che il mio psicologo ha usato quando ci preoccupavamo di risolvere alcune ansie specifiche, su di me non funzionavano più se si parlava di temi più complessi.

E' proprio quello il punto, ovvero di usare gli stessi ferri per tiri differenti, cosa che farebbe inorridire un golfista . C'è tempo per la strategia e quello per tornare indietro all'origine dei nostri problemi .

1 hour ago, marco7 said:

ci sono terapeuti che fanno solo psicanalisi, altri solo terapia cognitiva e altri che fanno diverse cose.

Sì ma all'atto pratico sempre di parole si tratta . Detta in termini semplici, c'è chi ti fa domande, chi ti fa parlare, chi interagisce, chi no . C'è chi tiene alto il muro di confine, chi è più accogliente . Purtroppo molti sono retaggi di quando questo mestiere era più filosofico che psicologico (non per nulla si poteva giungere alla specializzazione partendo dalla laurea in filosofia, cosa agghiacciante) . Sarebbe necessaria una riforma, per il bene del paziente, che eliminasse tutte queste scuole di pensiero che come effetto ricorrente fanno sorgere al paziente la domanda "a chi mi rivolgo?" e creasse un'unica corrente terapeutica in modo da lasciare spazio al terapeuta stesso di muoversi agevolmente tra i mezzi comunicativi più consoni alla singola situazione (fornendo al terapeuta stesso anche una buona infarinatura di neurologia e psichiatria per "non addetti ai lavori", giusto per capire su cosa stanno mettendo le mani e quando fermarsi e passare la palla ) .

 

Ghost77
13 minutes ago, marco7 said:

ma suppongo che per decenni non cambierà nulla in futuro.

Già anche perchè le singole scuole sono tutte in mano ad associazioni private, ed hanno ottenuto la "licenza" di formare e produrre un titolo legalmente riconosciuto . Ci sarebbero le rivolte !

24 minutes ago, Ghost77 said:

E' proprio quello il punto, ovvero di usare gli stessi ferri per tiri differenti, cosa che farebbe inorridire un golfista . C'è tempo per la strategia e quello per tornare indietro all'origine dei nostri problemi .

Sì, inizialmente me l'ero presa col terapeuta, poi ho capito che era in buona fede...solo che il suo approccio su certe cose non faceva per me.

 

In primis devi capire se con quella persona riesci ad apririti indipendentemente dallo stile o la scuola.

Certo se il tuo problema è il non riuscire a prendere l'aereo o avere difficoltà nelle relazioni lavorative, un cognitivo comportamentale è l'ideale, se vuoi andare più in profondità lo psicodinamico.
Comunque tutti gli psicodinamici adottano approcci multipli

  • 4 weeks later...
Pugsley
On 6/17/2024 at 5:25 PM, Gastida said:

Vorrei sapere cosa ne pensate e quale sia la migliore, secondo voi in termini di risultati concreti e tangibili.

Secondo me deve valutare il tuo psicoterapeuta quale sia la più efficace con te e senza nemmeno dirtela altrimenti indaghi come funziona e non hai l'effetto terapeutico

Gastida
11 hours ago, Pugsley said:

Secondo me deve valutare il tuo psicoterapeuta quale sia la più efficace con te e senza nemmeno dirtela altrimenti indaghi come funziona e non hai l'effetto terapeutico

Credo che alla fine conti come ci si trova col terapeuta, l'approccio conta molto poco, specie se poi un terapeuta si rifà all'approccio integrato, che attinge da tutte le scuole in base alle necessità del paziente.

Pugsley
3 hours ago, Gastida said:

Credo che alla fine conti come ci si trova col terapeuta, l'approccio conta molto poco, specie se poi un terapeuta si rifà all'approccio integrato, che attinge da tutte le scuole in base alle necessità del paziente.

Dipende molto anche da cosa lui/lei pensi quali siano le tue maggiori difficoltà, e quindi conta anche la caratura della professionalità e della visione olistica del tuo/tua terapeuta. Per quando magari ognuno ha molte cose da risolvere, per alcune magari non c'è bisogno di smussarle assieme perché magari ritiene non siano importanti, anche se per te magari lo sono, o magari sa che tu hai una visione rigida e non ascolteresti i suoi consigli

Su molte cose noi non vogliamo ascoltare

Edited by Pugsley
Gastida
1 minute ago, Pugsley said:

Dipende molto anche da cosa lui/lei pensi quali siano le tue maggiori difficoltà, e quindi conta anche la caratura della professionalità e della visione olistica del tuo/tua terapeuta. Per quando magari ognuno ha molte cose da risolvere, per alcune magari non c'è bisogno di smussarle assieme perché magari ritiene non siano importanti, anche se per te magari lo sono, o magari sa che tu hai una visione rigida e non ascolteresti i suoi consigli

Sicuramente aborro la psicanalisi e la ritengo inutile.

Pugsley

Quante volte la mia mia ha detto "se hai voglia vai nelle dark room e lasciati andare" ma sinceramente a me l'idea non piace perché non ci vanno tutti i figoni e a me non manca in sé la carnalità in sé

Ci sono persone che hanno il desiderio della carnalità e chiunque sia va bene, io non sono così infatti lei mi critica molto questa cosa, insomma faccio la figura dello schizzinoso in quanto non mi posso permettere di farlo, anche se le ho fatto notare più volta che il mondo è bello perchè è vario. A parte la battuta infelice no io al buio che mi toccano e mi fanno e non so chi sia o com'è mi irrigidisco, inorridisco e mi infastidisce

6 minutes ago, Gastida said:

Sicuramente aborro la psicanalisi e la ritengo inutile.

Ah certo magari ritieni sia meglio rompere i coglioni alle persone che hai vicino che nemmeno hanno gli strumenti per aiutarti in modo adeguato o la volontà o il tempo per ascoltarti, ovviamente gratuitamente

Edited by Pugsley
Ghost77
31 minutes ago, Pugsley said:

"se hai voglia vai nelle dark room e lasciati andare"

Terapia d'urto, eh. 

Sicuro di avere capito bene, che la tua anziana terapeuta ti abbia detto di andare a scopare in una dark room? 

Poi non in una sauna o in un cruising. Proprio in una dark. 

Pugsley
12 minutes ago, Ghost77 said:

Terapia d'urto, eh. 

Sicuro di avere capito bene, che la tua anziana terapeuta ti abbia detto di andare a scopare in una dark room? 

Poi non in una sauna o in un cruising. Proprio in una dark. 

La sauna non l'ha mai citata, il cruising dice che più rischioso, per molte ragioni, rispetto la dark room. È una grande provocazione perché conosce le mie voglie e probabilmente sa che lì sarebbero socialmente accettate e soddisfatte senza moralismi

Lei ogni volta si dice molto dispiaciuta che in tutti questi anni io soffra molto questa mio lato 

Edited by Pugsley
Ghost77
41 minutes ago, marco7 said:

secondo la tua psicanalista @Pugsley dovresti scopare in una dark con o senza preservativo o con la prep o di queste cose lei non sa nulla o non le interessa se un suo paziente diventa sieropositivo ?

Meno male che non sono solo io a trovare quantomeno bizzarre le proposte di questa professionista. 

Almadel

Ah ma scopare in darkroom non significa solo

"Mi scopo uno brutto, ché tanto non lo vedo".

Significa anche "Seguo quel figone e glielo succhio:

credo proprio che mi darebbe il due di picche se ci provassi alla luce".

 

Nel grande equilibrio del cosmo: a volte ci accontentiamo e a volte si devono accontentare gli altri.

 

Gastida
2 hours ago, marco7 said:

secondo la tua psicanalista @Pugsley dovresti scopare in una dark con o senza preservativo o con la prep o di queste cose lei non sa nulla o non le interessa se un suo paziente diventa sieropositivo ?

Credo sia implicito il sesso protetto.

MyleneFarmer

comunque la psicologia in generale non da risultati concreti e tangibili, quelli li da più la psichiatria con l'utilizzo dei farmaci, gli outcome delle terapie psicologiche sono più difficilmente isolabili.

Io sono un po' negazionista... anche perché la propaganda e la pubblicità che si fa alla "terapia per tutti" non è trasparente. 

Edited by MyleneFarmer
MyleneFarmer

Nel senso se vai in terapia per 5 anni non hai nessuna sicurezza che per te funzionerà, per quanto tempo e cosa funzionerà e che risultati avrai. E' pieno di gente che investe migliaia di euro e anni per "fare terapia" ed è cambiata di poco o niente. Per i risultati concreti e tangibili è meglio la psichiatria se ce n'è bisogno oppure investire in qualcos'altro nella vita. Poi per curiosità e interesse uno può spendere i propri soldi come vuole per avere qualche consapevolezza in più. Se vai da un dentista per una carie o da un dermatologo per un problema di pelle i risultati concreti e tangibili li ottieni e sono misurabili per esempio. 

Per non parlare poi di mindfulness e altre robe del genere che piacciono a molti gay....

Non è che decidi di fare questo investimento (tempo e soldi) nella vita tra 5 anni puoi dire "wow sto proprio meglio/peggio ed è SOLO grazie alla terapia e all'investimento che ho fatto"... la vita è così complicata e se uno è la persona che è dipende da una miriade di fattori... in quel lasso di tempo può capitare qualsiasi cosa. Magari la terapia ha influito per un 50% o magari per un misero 5%. Ed è valsa la pena spendere migliaia di euro per un misero 5%? 

Poi nella mia teoria la maggior parte della gente che fa terapia (prima di tutto ci va perché gli altri gli dicono che dovrebbe andarci e che è una cosa utile quindi per la FOMO di fare quello che tutti fanno uno la fa ed evitarsi le critiche) ci va, spende soldi e tempo, e alla fine quello che ottiene è imparare ad adeguarsi al mondo disfunzionale che si ritrova attorno, che non mi pare tutta questa cosa figa sia proprio come idea sia perché alla fine il mondo ha bisogno di menti disfunzionali al mondo disfunzionale per diventare funzionale.

Il problema della terapia è che la fanno proprio quelli che non la dovrebbero farla. Gli omofobi per esempio mica fanno terapia, la fanno i gay per imparare ad adeguarsi in un mondo di omofobi. Oppure spesso ci si va a risolvere ++individualmente++ problemi che sono in realtà +++sociali+++.

Vista cosi la terapia non è altro che un money grab che cattura valore economico dai "malati" generato da fallimenti della società che si cercano di risolvere nei vari casi specifici, perlopiù inutilmente. La vedo come una sorta di teoria dei giochi. Senza contare che lo psicologo non ha nessun buon motivo per lasciarti andare dopo poco tempo per cui troverà sempre qualcosa che non va o da approfondire di più perché paghi. 

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