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4 hours ago, MyleneFarmer said:

il bovarismo e la voglia di Uncanny, Gastida e dei sinistri come voi di dover vivere necessariamente a Barcellona e a Milano perché vi fa schifo Magenta, Novara o Pescara

A me Milano fa cagare il cazzo e non ci vivrei neanche sotto tortura.

Uno dei posti più orribili d'Europa. 

Così come non vivrei a Barcellona, a Parigi e altre metropoli europee. Preferisco realtà più a misura d'uomo e tranquille.

Il problema in Italia non riguarda solo Milano, che ne è al massimo la manifestazione estrema. Riguarda la maggior parte delle città maggiori, dove se la situazione non è già ora insostenibile lo diventerà presto. 

4 hours ago, MyleneFarmer said:

di movimento di milioni di persone 

Che non è in alcun modo impedito o limitato. 

4 hours ago, MyleneFarmer said:

del diritto di proprietà

Art. 42 della Costituzione 

"La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati.

La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti."

4 hours ago, MyleneFarmer said:

di libertà d'impresa economica

Qualsiasi paese civile impone limitazioni e regole al libero mercato. 

La città costantemente in cima alle classifiche di vivibilità è Vienna. 

Vienna è probabilmente la città con il sistema di rent control più rigido al mondo e negli ultimi anni ha anche introdotto parecchie limitazioni agli affitti brevi. L'ultimo provvedimento è stato l'introduzione di un limite di 90 giorni all'anno di messa in affitto breve per qualsiasi appartamento. 

Questo insieme ad un sistema di edilizia sociale parecchio sviluppato ha permesso a Vienna di essere una delle grandi città europee con il mercato immobiliare più accessibile e questo ha contribuito in modo determinante a farla eleggere città più vivibile al mondo. 

Il mio modello è Vienna, il tuo San Francisco con le strade piene di barboni-zombie strafatti di Fentanyl. Non ho dubbi su cosa scegliere.

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4 hours ago, Uncanny said:

A me Milano fa cagare il cazzo

confermo,con torino,roma e compagnia

 

4 hours ago, Uncanny said:

come non vivrei a Barcellona, a Parigi e altre metropoli europee

e non solo europee,voglio alzarmi al mattino con il canto degli uccellini e non sentire il traffico

 

4 hours ago, Uncanny said:

il tuo San Francisco con le strade piene di barboni-zombie strafatti di Fentanyl

come ho sempre detto,se qualcuno si strafà non è solo colpa della società. Ne avevo parlato nel mio blog. Gli zombie hanno insegnato e bene in tv cosa farne

toh...parlando di zombie mi è venuto in mente un gioco che ho in uno dei cabinati in saletta

https://www.youtube.com/watch?v=7oRdcDJ3sag

On 9/24/2024 at 7:27 PM, MyleneFarmer said:

Non penso che in una città come Milano e in un paese come l'Italia dove il 70-80% della popolazione adulta è proprietario di almeno un immobile, questi sarebbero felici di vedere la loro libertà e la loro proprietà limitate perché qualche migliaio di meridionali e provinciali finto-ricchi ogni anno ha il prurito di dover trasferirsi a studiare a Milano per sentirsi Emily in Paris e in più non vogliono neanche sganciare dindini. 

Mi spieghi chi in Italia ha mai pensato realmente di limitare il diritto dei proprietari di affittare la propria seconda o terza casa ai turisti o agli studenti...? Chi è che ha mai leso i diritti dei proprietari qui da noi? 

On 9/24/2024 at 7:27 PM, MyleneFarmer said:

Per non parlare di Roma, se posseggo una casa in centro che vale 3 milioni mica te la vendo a prezzo proletario a 150k. La tengo vuota e magari aspetto lo sceicco che se la compri e mi paghi i 3 milioni, poi magari compra tutto lo stabile e ci fa un bell'hotel 5 stelle. E gli immobili sono comunque sottratti dal mercato degli uncannys che cercano casa.

L'etica del rentier 🙂 che non capisco come si tenga insieme coi tuoi consueti strali sulla scarsa produttività del Paese

1 hour ago, schopy said:

Mi spieghi chi in Italia ha mai pensato realmente di limitare il diritto dei proprietari di affittare la propria seconda o terza casa ai turisti o agli studenti...?

Limiti e vincoli ci sono, non solo verso studenti e turisti.  Si può trovarli larghi o stretti, giusti o ingiusti, ma ci sono.

1 hour ago, schopy said:

L'etica del rentier

Pensa a quelli che investono solo in BOT CCT e BTP.  Pochi rischi, poche imposte e molte esenzioni (citofonare ISEE). Chiaro che bisogna trattarli bene a causa dell'enormità del debito pubblico, però non è giusto bastonare i proprietari immobiliari che in gran parte sono piccoli e non ricchi anche se a rigore non sono poveri proletari.

4 hours ago, Omocrazia said:

che investono solo in BOT CCT e BTP

in stile nonnetti che investivano nei bond parmalat. Io non ci investirei appunto per non dover finaziare il debito pubblico,del resto io di cognome non mi chiamo pubblico

5 hours ago, Omocrazia said:

Pensa a quelli che investono solo in BOT CCT e BTP.  Pochi rischi, poche imposte e molte esenzioni (citofonare ISEE). Chiaro che bisogna trattarli bene a causa dell'enormità del debito pubblico, però non è giusto bastonare i proprietari immobiliari che in gran parte sono piccoli e non ricchi anche se a rigore non sono poveri proletari.

Ma quali bastonate 😂 la verità è che tanti proprietari di case affittate si immaginano di poter vivere di rendita senza sborsare nulla, non sanno fare un preventivo realistico dei costi di manutenzione dell'immobile, e quando pagano quelle due lire di tasse apriti cielo...

Le rendite dei titoli pubblici godono di tassazione agevolata in tutto il mondo, e direi che non è stranissima come cosa.

 

29 minutes ago, schopy said:

Le rendite dei titoli pubblici godono di tassazione agevolata in tutto il mondo, e direi che non è stranissima come cosa.

No, non è stranissima, anzi è ovvia.  Ma è indubbio che siano fiscalmente molto ben trattati anche quando si tratti di somme ingenti.  Mentre i proprietari di case sopportano, oltre ai costi propri dell'investimento immobiliare, tassazioni al limite del vessatorio (IMU, successione, calcolo nell'ISEE) anche quando si tratti di valori mediocri. 

34 minutes ago, schopy said:

tanti proprietari di case affittate si immaginano di poter vivere di rendita senza sborsare nulla, non sanno fare un preventivo realistico dei costi di manutenzione dell'immobile, e quando pagano quelle due lire di tasse apriti cielo...

Che non sappiano fare i conti è pacifico.  Infatti se uno ha per dire 100.000 euro gli conviene comprare titoli pubblici invece che appartamenti (forse sarebbero meglio i box). Chiaramente i conti su grandi ricchezze immobiliari possono essere diversi, ma non so quanto alla fine...  Il problema è comunque per le piccole proprietà che sono tartassate perché... immobili (cioè non possono sfuggire 😄).

MyleneFarmer
On 9/25/2024 at 12:28 AM, Uncanny said:

Il mio modello è Vienna, il tuo San Francisco con le strade piene di barboni-zombie strafatti di Fentanyl. Non ho dubbi su cosa scegliere.

sisi avevamo già parlato in altri topic delle "case popolari" di Vienna in cui per entrare ti servono 30 mila euro di caparra oltre all'affitto che devi pagare... e poi Vienna ha una estensione in km2 maggiore di Lisbona e Parigi e di Milano 

le case popolari comunque esistono anche in Italia non le hanno inventate gli austriaci

la periferia di Vienna comunque corrisponde a tipo Arese o Lissone 

2 hours ago, Omocrazia said:

Il problema è comunque per le piccole proprietà che sono tartassate perché... immobili (cioè non possono sfuggire 😄).

Vendano il rudere ereditato da nonna e comprino BTP, così siamo tutti felici

9 minutes ago, MyleneFarmer said:

le case popolari comunque esistono anche in Italia non le hanno inventate gli austriaci

L'istituto delle case popolari in Italia è in pieno declino da mezzo secolo, non viene potenziato né esteso perché intralcerebbe il mercato mafioso degli affitti, specie nelle grandi città, e quello delle costruzioni private. Ho fatto una tesi in proposito parlando del Piano di recupero del centro storico di Bologna. Le case popolari sono spesso vetuste e malandate proprio perché i comuni non le risollevano, toglierebbero case ai privati e ai loro prezzi ladreschi. L'ultimo esempio di case popolari funzionanti è stato il Piano INA-Casa, ormai più di 70 anni fa, infatti da lì in poi il 90% delle nuove case fu costruito da privati e lo Stato dovette farsi da parte e vennero costruite enormi periferie orrende senza servizi basilari.

Edited by Gastida
MyleneFarmer
2 hours ago, Omocrazia said:

Infatti se uno ha per dire 100.000 euro gli conviene comprare titoli pubblici invece che appartamenti 

anche perché con 100.000 euro al massimo compri un appartamento in provincia e di solito i genitori comprano la casa per i figli o danno un anticipo se accendono un mutuo dato che l'esperienza di vita più diffusa non è la figlia che va a Parigi a studiare alla Sorbona e fa la globetrotter o diventa CEO di una multinazionale.

Non è che la famiglia normale ha un paio di milioni di euro da parte e non sa come spenderli...

Edited by MyleneFarmer
On 9/25/2024 at 12:28 AM, Uncanny said:

A me Milano fa cagare il cazzo e non ci vivrei neanche sotto tortura.

Uno dei posti più orribili d'Europa. 

Facessero tutto così, almeno diminuirebbero i prezzi delle case. Te l'appoggio

Per riequilibrare gli affitti serve una legge nazionale che sarebbe troppo di sinistra per gli italiani. Nella nostra storia se metti mano alla regolamentazione del settore immobiliare vieni accusato di comunismo, vedete il caso di Fiorentino Sullo (1921-2000), che era un cattolico di sinistra avellinese che voleva riformare il settore urbanistico e gliene fecero di ogni, oltre a diffamarlo, essendo omosessuale.

per equilibrare SERIAMENTE gli affitti servirebbe ben altro.

Intanto NESSUN TIPO di rivalsa sul proprietario se l'affittuario non paga spese e riscaldamento,finirla con tutte queste certificazioni e cartaccia varia.

E sopratutto se l'affittuario non paga due mesi entra la pula manganellate e fuori.

Avevo in affitto un alloggio a grugliasco di emme. Affittuario ha smesso di pagare ho buttato 10 mila euro tra pratiche e avvocati e poi alla fine ho preferito svenderlo al suo datore di lavoro così almeno ho messo il pesce piccolo in bocca allo squalo

Edited by busdriver
7 minutes ago, busdriver said:

Affittuario ha smesso di pagare ho buttato 10 mila euro tra pratiche e avvocati e poi alla fine ho preferito svenderlo al suo datore di lavoro così almeno ho messo il pesce piccolo in bocca allo squalo

Se era un dipendente in regola, è poco probabile che lo squalo sia stato il datore di lavoro...🙄

Edited by Omocrazia
15 hours ago, Gastida said:

Per riequilibrare gli affitti serve una legge nazionale che sarebbe troppo di sinistra per gli italiani. Nella nostra storia se metti mano alla regolamentazione del settore immobiliare vieni accusato di comunismo, vedete il caso di Fiorentino Sullo (1921-2000), che era un cattolico di sinistra avellinese che voleva riformare il settore urbanistico e gliene fecero di ogni, oltre a diffamarlo, essendo omosessuale.

non sapevo che Sullo fosse gay

14 hours ago, Omocrazia said:

Se era un dipendente in regola, è poco probabile che lo squalo sia stato il datore di lavoro...🙄

Forse Busdriver pensa che così se il proprietario non riceve l'affitto, glieli scala dallo stipendio

Per scoraggiare il "mordi e fuggi", ai piedi del Cervino si pensa a un contributo di accesso obbligatorio, come quello introdotto nei mesi scorsi a Venezia. Per il momento l'idea è in fase di valutazione solo sul versante elvetico: a Zermatt - ha ricostruito la Radiotelevisione svizzera (Srf) - si discute di far pagare ai visitatori di giornata un ticket di 12 franchi, pari a tre notti di imposta di soggiorno.

Al momento la proposta sarebbe in attesa di un parere legale. Invece in Italia, a Cervinia, il problema sembra meno sentito. "Per il momento non se n'è mai parlato. Si tratta di questioni che sarebbero da valutare con gli operatori turistici, con il consorzio", dice interpellato dall'Ansa Massimo Chatrian, vicesindaco di Valtournenche, comune che comprende la frazione di Breuil-Cervinia. "Se in futuro - aggiunge - l'idea dovesse essere presa in considerazione, bisognerebbe capire prima di tutto il funzionamento di questo sistema e poi analizzare i possibili ritorni".

A Zermatt il biglietto chiamato Green tag (etichetta verde) - a indicare la volontà di finanziare progetti sostenibili con i suoi proventi - potrebbe essere pagato tramite app. La sua eventuale introduzione mira a spingere i visitatori a rimanere più a lungo, soggiornando nelle strutture ricettive della località. Verrebbero esclusi fornitori, artigiani, e coloro che vanno a visitare altre persone che abitano nel comune. La proposta, affrontata la primavera scorsa durante un incontro tra amministratori locali e operatori turistici, è ancora in fase di valutazione secondo le testate giornalistiche svizzere.

https://www.laregione.ch/svizzera/svizzera/1786270/ticket-zermatt-pensa-visitatori-valutazione

@marco7

MyleneFarmer
1 hour ago, Gastida said:

A Zermatt il biglietto chiamato Green tag (etichetta verde) - a indicare la volontà di finanziare progetti sostenibili con i suoi proventi - potrebbe essere pagato tramite app.

una bella pista per aerotaxi elettrici per evitare che gli stambecchi e le marmotte smettano di riprodursi a causa del rumore delle auto a combustione

5 hours ago, marco7 said:

Zermatt come cortina d'ampezzo e' un posto osceno per turisti senza gusto. @Gastida

Non so Zermatt, ma attorno a Cortina d'Ampezzo c'è il paesaggio forse più bello di tutte le dolomiti

  • 2 months later...

Negli alloggi turistici non si potrà più fare il check-in da remoto: lo ha ordinato una circolare del dipartimento della Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno inviata a tutte le prefetture d’Italia. Il provvedimento riguarda tutti i tipi di strutture ricettive, ma quelle messe a disposizione per gli affitti brevi saranno verosimilmente le più coinvolte, perché sono quelle in cui capita più spesso che il check-in degli ospiti venga fatto a distanza, con l’invio dei documenti d’identità per messaggio. L’accesso agli alloggi viene poi generalmente garantito con codici automatizzati o lasciando le chiavi in spazi appositi (spesso nelle cassettine chiamate key box).

La circolare è del 18 novembre, ma i prefetti hanno comunicato la nuova regola alle categorie del settore solo negli ultimi giorni. La circolare dovrà essere applicata fin da subito, dicono dal ministero dell’Interno.

Nel testo il capo della polizia Vittorio Pisani spiega che il provvedimento è dovuto a ragioni di sicurezza, visti i numerosi eventi internazionali in programma nei prossimi mesi in Italia a partire dal Giubileo, l’anno santo della Chiesa cattolica che il Papa convoca periodicamente dal 1300 e che inizierà il 24 dicembre. In sintesi, la circolare contesta il fatto che le varie procedure di identificazione degli ospiti da remoto non soddisfino i requisiti già previsti dalla legge, e chiede che da ora vengano applicati in modo rigoroso.

Secondo l’articolo 109 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, infatti, chi gestisce una struttura ricettiva può accogliere soltanto chi si presenta con un documento di identità valido; il documento deve corrispondere alla persona che lo fornisce e il proprietario dell’alloggio deve verificare la corrispondenza «de visu», cioè di persona; entro le 24 ore successive all’arrivo (o entro 6 ore se il soggiorno dura fino a 24 ore), il gestore dell’alloggio deve comunicare le generalità dell’ospite alla questura usando il portale “Servizio Alloggiati” sul sito della Polizia di Stato. Questa norma, confermata dalla Corte costituzionale, si applica anche a chi affitta un immobile per meno di 30 giorni.

Nel caso degli affitti brevi è molto frequente l’uso del check-in da remoto: i documenti di identità vengono inviati all’affittuario tramite WhatsApp o altre applicazioni di messaggistica e poi gli ospiti accedono agli appartamenti digitando dei codici per aprire le porte o recuperando le chiavi dalle key box, le cassette che i proprietari di appartamenti per turisti attaccano sui muri o ai cancelli fuori dai portoni delle case: per molti sono diventate un po’ il simbolo del turismo di massa e per questo anche oggetto di contestazioni. Proprio per questa ragione alcune città hanno iniziato a opporvisi: Firenze le ha vietate dal 2025.

Questo tipo di procedure, sottolinea la circolare del ministero, non soddisfa le richieste della normativa. Dal momento che le chiavi non vengono consegnate a mano dal proprietario, non si può escludere che nell’appartamento entri una persona diversa – o addirittura più persone – da quella identificata dai documenti inviati per messaggio. Pertanto, dice la circolare, la questura non può sapere chi effettivamente c’è nell’appartamento e questo è un rischio potenziale per la sicurezza collettiva.

Pisani non vieta esplicitamente le key box, ma di fatto la circolare le rende inutili, ribadendo l’obbligo di «verificare l’identità degli ospiti» in presenza. Per rendere effettive le disposizioni del dipartimento, la circolare invita i prefetti a parlarne alla prima riunione utile dei comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza e a informare i sindaci dei propri comuni di competenza. I questori sono infine incaricati di verificare che le procedure di check-in indicate dalla circolare vengano rispettate.

https://www.ilpost.it/2024/12/02/alloggi-turisti-check-in-circolare/?homepagePosition=1

Omocrazia
4 hours ago, Gastida said:

Secondo l’articolo 109 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, infatti, chi gestisce una struttura ricettiva può accogliere soltanto chi si presenta con un documento di identità valido; il documento deve corrispondere alla persona che lo fornisce e il proprietario dell’alloggio deve verificare la corrispondenza «de visu», cioè di persona; entro le 24 ore successive all’arrivo (o entro 6 ore se il soggiorno dura fino a 24 ore), il gestore dell’alloggio deve comunicare le generalità dell’ospite alla questura usando il portale “Servizio Alloggiati” sul sito della Polizia di Stato. Questa norma, confermata dalla Corte costituzionale, si applica anche a chi affitta un immobile per meno di 30 giorni.

Questo mi sembra opportuno oltreché giusto, anche nell'interesse dello stesso locatore che può così esimersi da responsabilità per illeciti commessi dall'inquilino nell'alloggio locato. 

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