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il secondo film che non potrà mai essere girato


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Ed eccoci al secondo film che non potrà mai essere girato...sarà molto più lento dell'altro ma ci sarà.

Alessandro ci ha lasciati per sempre quel pomeriggio e se quella stron[NON SI DICE] di mia nonna non mi avesse tenuto a casa per regolargli la sua televisione di emma magari sarebbe ancora vivo.
Ma era il periodo che tutti i momenti cambiavano le frequenze di trasmissione,e dovevi sempre spostare tutto. Poi magari capitava che non c'era trasmissione intanto tu come un beota avevi perso ore dietro a un canale.


Ma doveva vedersi la sua soap opera da sottosviluppata mentale.
E lei dettava legge,se gli ho mangiato i pasticcini sulla tomba c'è un motivo.
Quello che più mi ha dato fastidio è stato il fatto che dopo che Alessandro aveva suonato e dopo avergli detto che non sarei sceso non mi ha detto nulla a me. Altrimenti magari mi sarei impuntato e lui non sarebbe andato in quel posto a quella tal ora.

Avessi potuto tramutarmi in quello che sono adesso ossia un metro e ottanta gli avrei assestato 4 schiaffi a mano larga ben dati giusto per fargli volare via i suoi occhiali con lenti da fondo di bottiglia.
Che avrei visto benissimo a esplodere contro il muro.
Ma purtroppo ero solo un ragazzino di 15 anni in mano a una vecchia odiosa e dispotica.
E che a causa della sua vista ai minimi termini ci ha sempre obbligato ad avere televisori enormi.
Belli si da vedere ma pesantissimi da spostare.

O quando,specialmente quando in casa non c'erano i tv philips ma quelle marche di emme scelte dalla nonna perchè il mobile era bello o perchè avevano l'estetica ed erano guasti tutti i momenti.  E allora ci si faceva un mazzo così per movimentarli.

Ogni persona ha un posto nel quale andare quando le cose vanno male,le lumache e le tartarughe la casetta se la portano addirittura dietro.

Io ero andato un paio di volte nel luogo dove avevano montato le giostre ,forse per cercare ancora un goccio di quel'energia che si creava quando eravamo insieme.
Poi,forse collegando insieme i momenti tragici e quelli belli,forse pensando al primo giorno che l'ho conosciuto eccolo lo ho voluto trasportato in un mondo immaginario.
Non potendo farlo rivivere ,bè ci provo comunque almeno con le parole.


Lui senz'altro avrebbe voluto essere trasportato in una qualche stazione spaziale o su qualche astronave.
Come io invece vorrei andare nel vecchio west dove probabilmente ci ero già stato in una vita precedente.

E allora un punto di incontro,inventiamolo allora.. Dove la realtà e la fantasia si incontrano ,un enorme parco a tema con di tutto e di più.
Hangpark!

Hangpark non esiste,hangpark che dovrebbe essere situato in una piccola valle laterale sul brennero non potrebbe esistere manco volesse. C'è solo la valle di fleres ma non c'è nessun enorme luna park.Non ci potrebbe stare manco volesse perchè mancherebbe lo spazio.

Quella decina di km quadrati tra italia e austria è sede nell'immaginario di un enorme lunapark nel quale il piccolo petrucci vive un estate da sogno che non ha potuto vivere nel reale.

Hangpark nasceva 10 anni prima come "la città della musica"ma ci mise molto poco a diventare la città dello spaccio e della droga.
Questo perchè al rock,quello vero e buono si comincò a sostituire la tecno e le altre porcate elettroniche fatte da calati che promuovono ogni razza di droga.
Venne fatta una spedizione punitiva da parte dei locali e venne chiusa.  
A qualcuno non andava che fossero stati massaggiati tra i vari tossici anche alcuni rampolli bene della zona.
Che di giorno erano rampolli bene che vestivano elegante e firmato,presentando bene ...e la sera facevano gli aspirapolvere e gli spadaccini.
E portavano sulla cattiva strada gli altri ragazzi.

Venne poi riaperta un anno e mezzo prima dell'arrivo di Alessandro e trasformata in un enorme luna park.
Due parcheggi,uno interno e uno esterno,un lungo viale con sulla destra negozi e a sinistra giostre,giostre,giostre una distesa di giostre.

I due anfiteatri che venivano usati per i concerti vennero modificati ,uno venne tenuto,l'altro trasformato in un laghetto con le papere e in una zona di riposo.

Della città della musica resta solo la scritta a lettere di metallo sul cancello principale.Quasi come quella di un altro campo tristemente famoso della storia.
"la città della musica"
Alessandro è stato trasportato qui per poter finalmente vivere una buona estate.
Quella che non ha vissuto perchè il destino beffardo lo ha fermato un attimo prima.
Un attimo prima che cominciasse la migliore stagione per chi come noi era affamato di divertimento. Un attimo prima che finisse la scuola,gli odiosi compiti a casa che sono sempre troppi (sebbene lui li facesse molto in fretta,a differenza di Massimo che era lento come la fame) e ci si dovesse solo pensare al divertimento.

Quasi come se una divinità mummia,matusa,,spocchiosa,decrepita,gelosa di chi è giovane e di fatto a un passo dalla putrefazione ci avesse voluto mettere lo zampino perchè chi si diverte gli dà fastidio.

Divinità che se incontrassi in forma umana oggi che sono un metro e ottanta mi farebbe usare su di lei ogni tipo di violenza e arma propria e impropria senza nessuna pietà e infierendo anche sui resti prima di darli in pasto a qualche maiale. O a buttarli nella stufa.

Ovviamente....non fermandomi manco quando è a terra.

Ho nome e cognome pronto per ogni catenata/sprangata/calcio/pugno colpo di pinza giratubi o colpo di cric che sia.
Tutti di gente che ci hanno lasciato da giovani,mio padre e mia madre compresi.

CHI SONO COSA SONO

Alessandro è morto dopo essere stato investito da quell'auto. I portantini lo hanno portato via come una bambola rotta e ci andava poca pena a capire quello che stava succedendo.
Che poi quella simca stata guidata da un diversamente giovane con magari gli stessi riflessi di un bradipo sotto ketamina,o anche no...Eppure io voglio forzare le cose.
Almeno con la fantasia visto che con la realtà non è possibile.
Alessandro si accorge che è fuori dal suo corpo,è un fantasma solido.
Fantasma che ha bisogno di energia per potere materializzarsi e essere se stesso.

Fantasma solido che vive in quella sorta di mondo fatato,quella sorta di paese dei balocchi che tanto odiano i vecchi incartapecoriti perchè la gente si diverte.
Fantasma solido che farò parlare in prima persona perchè la cosa che vera non è possa sembrare più vera.

[VIRGOLETTE APERTE] e comincia tutto.

Ed eccomi qui,che botta! Non ho visto un auto che stava arrivando e l'ho presa in pieno,anzi mi ha preso lei tutta di traverso e con le ruote bloccate.
Ho sentito un dolore senza senso,poi un lampo e ora non sento niente.
Mi rialzo e vedo che il mio corpo è ancora a terra,.
Provo a toccare qualche oggetto e la mia mano passa attraverso.
Vado verso i miei amici che sono all'angolo dell'isolato,mi avvicino a Stefano ma non mi vede.
Cerco di toccagli la spalla ma nulla.
Archimede sta arrivando ,era con Massimo che è dietro di lui ma nulla. Non riesco manco a parlargli. Sto gridando e nessuno si gira.
Una signora grassa sta arrivando con un lenzuolo e mi copre il corpo.
In lontananza sento il suono di una sirena che arriva.
E' arrivato anche il compagno di mia madre,vedo la sua jeep verde oliva. Scende e viene a vedere.
Sebbene sia un duro ho visto una lacrima.
Ahia....qui si mette male.
In lontananza sta arrivando l'ambulanza,magari sarà quella dell'ospedale dove lavora mia madre,è chilurgo al martini.
L'ambulanza si ferma,i medici scendono.

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Archimede sta arrivando ,era con Massimo che è dietro di lui ma nulla. Non riesco manco a parlargli. Sto gridando e nessuno si gira.
Una signora grassa sta arrivando con un lenzuolo e mi copre il corpo.
In lontananza sento il suono di una sirena che arriva.
E' arrivato anche il compagno di mia madre,vedo la sua jeep verde oliva. Scende e viene a vedere.
Sebbene sia un duro ho visto una lacrima.


Ahia....qui si mette male.
In lontananza sta arrivando l'ambulanza,magari sarà quella dell'ospedale dove lavora mia madre,è chilurgo al martini.
L'ambulanza si ferma,i medici scendono.
Un medico comincia a tastare il mio corpo,Me lo caricano lentamente e ripartono ancora lentamente senza più sirene.

E io invece sono ancora qui,incorporeo e nessuno mi vede. Se ne sono andati tutti oramai. i hanno pure portato via la bicicletta e hanno buttato della sabbia sul mio sangue sull'asfalto. Io vado a casa,tanto abito qui vicino.
Arrivo alla porta di casa,cerco le chiavi ma nella mia tasca non c'è nulla,provo a spingere la porta delle scale e ci passo attraverso.

...Chissà come mai.

Mia madre è in cucina,sta piangendo,non riesco a capire perchè.
Ha tirato fuori tutte le mie foto da piccolo,le sta guardando. Io mi avvicino,la tocco ma la mia mano passa attraverso il suo braccio.
E lei non fa una piega e continua a piangere.
Gli grido
"mamma sono qui girati"
Gli passo di fianco,la tocco mi metto davanti a lei.
Nulla
Adesso piango pure io,sto uscendo di corsa da casa,passo attraverso la porta chiusa come se non ci fosse.

Esco. Sono in strada.

Il fruttivendolo Carmelo sta caricando sul camion le cassette della frutta.
Provo a tirargli una pedata quando è inchinato. Se la sentisse mi prenderebbe a sberle con le manone che ha.
Ma niente.
Quasi perdo l'equilibrio e cado indietro.
Carmelo mi vedi o non mi vedi caz[NON SI DICE] ? Voglio che mi prendi a sberle perchè ti ho tirato un calcio nel didietro.
Ma niente. Carmelo continua a caricare il suo camion.

Non perdiamo la calma.
Faccio un giro ai giardini al di là di corso francia dove i vandali tirano i sassi ai lampioni.
Dove ero andato a cercare la boccia per la mia tuta spaziale,e al testare con un sassolino le bocce per sapere se erano vetro o plastica .
 
E nulla da fare ,il sasso non riesco manco a prenderlo. La mia mano passa attraverso.

Vorrei rompere un lampione come quella sera che cercavo la boccia per farmi la tuta spaziale per carnevale. Giusto per dimostrare che sono vivo e che esisto.
Voglio sentire "kerasss"e vedere i cocci cadere.

Niente da fare. Provo a fare ballare il palo ma le mie mani sfuggono e passano attraverso.
Magari quacun altro mi vede...

Vado ad entrare nel negozio di elettronica dove archimede fa la spesa per il greco ci entro ma passo attraverso la porta,il campanello non suona,nessuno mi vede.
Sergio e Tiziano continuano a preparare materiale per i clienti. Parlottano tra di loro come se niente fosse eppure gli sto passsando in mezzo.
Hanno una scatola che stanno preparando,provo a prendergli il nastro avana ma nulla la mano passa attraverso.

Provo ad andare  a vedere se dietro c'è qualcuno ma passo attraverso il bancone.
Un brivido mi corre sulla schiena. Ma allora? Sono davvero morto?

Esco e corro via per poi ritornare a casa. Come prima sono passato attraverso la vetrata e la porta non si è aperta.

Voglio provare a dormire?
Ma non ci riesco,sento il mio corpo totalmente silenzioso non riesco a sentire il cuore,poi standoci attento un attimo non è neanche necessario che respiro.
Ho provato a tenere il fiato guardando l'orologio appeso al muro della mia stanza e sono arrivato a 20 minuti senza nessun sintomo di mancanza d'aria.

Cosa sta succedendo?

Esco di nuovo da casa per cercare spiegazioni.Anche perchè qualcosa non torna.
Ho già avuto strane sensazioni uscendo di casa,la sgradita sensazione che nessuno mi veda. Già avuta perchè sono basso ma questa volta è totale

ORESTE E VIAGGIO IN CAMION

 

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Mentre vado a vedere di nuovo il posto dove sono morto mi sento chiamare...
"Ehi ragazzo!" mi chiama un signore anzianotto che stava verificando un camion posteggiato.
Mi vede,un calore sento che mi rincuora,gli chiedo
"ma mi vedi?
Il nonnetto mi dice
"certo che ti vedo,chi ha l'anima libera ti vede senza problemi"
 poi mi guarda e mi chiede
"ti è successo qualcosa di brutto?"
io lo guardo e gli dico
"si sono morto"
il nonnetto si rattrista e mi dice
"la vita non è una cosa eterna,prima o poi finsice anche se nel tuo caso mi sa che è durata un goccio poco. Quanti anni avevi? Otto? Dieci? Dodici?"
...Aridaje un altro che mi vede piu' piccolo di quello che sono...e vabbè.
Lo guardo cercando di essere minaccioso
"quindici" gli dico
E lui risponde
"bè ne dimostri molti molti meno"
mi dice il nonnetto.
Poi mi chiede...vuoi almeno farti un estate come si deve?
Umm la cosa si fa interessante e allora gli chiedo:
"ho qualche alternativa"
gli chiedo per vedere cosa risponde
E lui specifica.
"dipende...quando si esaurirà l'energia che tiene vivo scomparirai comunque,diciamo massimo una quarantina di giorni,quindi tanto vale che ne approfitti e vieni a divertirti ad hangpark"
Risponde il nonnetto come se la sapesse molto lunga.
La cosa puzza di paese dei balocchi e del burattino stupido e bugiardo di collodi.
Allora gli chiedo:
"hangpark? ma chi mi dice che non sei un criminalotto qulunque e magari mi prendi per seviziarmi e poi uccidermi?"
Gli chiedo quindi e lui sorride e poi mi dice:
"uccidere un morto è difficile"
Mi ha spiazzato...gli chiedo allora
"tu che faresti?"
E lui risponde
"il fatto stesso che ci parliamo non ti fa pensare nulla?"
E poi sale sul camion e dice:
"è il momento di andare"
Tocca un paio di comandi e il camion si mette in moto
Poi mi guarda e mi dice...
"allora vieni?"
Ci penso non ci penso salgo non salgo e via si  va!
E io salto su dall'altra porta....andiamo! Del resto dovrei essere già morto.
Uno scossone due sbuffi di aria
E il camion si mette in moto ,passiamo nella via dove abitavo e posso vedere solo ora il tappeto mortuario con il mio nome e cognome.
Oreste rallenta.
Il camion procede lentamente,posso vedere mia zia uscire da casa,sta trattendo un fazzoletto per le lacrime.
Adesso si ...ho capito...ho capito tutto.

Il camion procede verso corso Francia,il nonnetto alla guida mente guida comincia a parlare con me.
"allora visto che abbiamo un giorno e mezzo di viaggio e che su questo camion la radio funziona malissimo,possiamo parlare di qualcosa,oppure annoiarci"
E allora comimcio ....aspettavo solo questo.
"mi dovresti spiegare chi sei,cosa fai  cosa è tutto questo".
Lui comincia a parlare
"dunque"...
mi dice lui
"io mi chiamo Oreste,guido il camion e questo è un trasporto pesante di circa 20 tonnellate...è quello che volevi sapere?
E lui risponde
"non del tutto ma è già qualcosa"
Nel frattempo  il camion procede verso corso Regina
Le auto procedono più o meno appaiate e arrivati quasi in corso regina ci infiliamo in una grossa azienda dove fanno tubi al neon.

Il camion entra,si posteggia.

Oreste si mette a parlare con qualcuno,poi dopo un attimo arriva un carrello elevatore con un oggetto molto grande caricato sulle forche
Oreste sale dietro,sposta il telone rosso e viene caricato il materiale Il carrello elevatore mette su il pesante carico che Oreste lega immediatamente con delle grosse corde.

Poi firma dei fogli sul muletto e il carrellista riparte.
Sale su alcune parti dell'imballo,lega qui,lega laggiù
Poi tira il telone,lo lega con calma. E scende dal cassone. Si pulisce le mani sui pantaloni,apre la portiera.

Oreste sale sul camion e mi guarda:
"e adesso si va a caricare altro materiale".

Il camion procede molto lentamente indietro ,si infila nel traffico e si riparte,avanti verso nuove strade.
Adesso siamo in tangenziale il camion procede trotterellando insieme ad altri 4 o 5 suoi simili. Traffico,traffico,traffico. Che schifo.

Poi un uscita,Oreste paga il casello,poi il camion si dirige verso un altra fabbrica.
Qui fanno pezzi per auto
Il cancello si apre e il camion entra. Anche qui stessa trafila ,mezzoretta e poi si riparte verso non si sa dove.
L'unica differenza è che invece di un pezzo solo in un cassone erano tante scatole caricate su due pedane di legno.

Il camion prende l'autostrada e poco per volta è lanciato verso veneto e trentino. Oddio,lanciato fino a un certo punto,saremo a 60 kmh se va bene.
Riconosco il pezzo che andava a Rondissone perchè a volte lo facevo col il compagno di mia madre quando provavamo qualche macchina che riparava.
Oreste mi guarda e poi dice:
"E adesso via verso l'infinito e oltre"
Mi sento rincuorato ancora di più. Il nonnetto conosce star trek...
e allora io dico
"vita lunga e prospera"
e faccio il saluto di spock.
E lui sorridendo mi dice
"La tua non mi sembra sia stata tanto lunga,speriamo sia almeno prospera!"
Touchè,se penso che è stata tutta colpa mia che ho attraversato senza guardare.

E nel frattempo guidava il camion
Movimenti precisi e misurati,marce,frizione,accelleratore e continua così.
Poi mi chiede
"sai che cosa è hangpark?"
Io gli dico di no
"Una volta era un posto dove i ragazzi facevano musica,difatti si chiamava la città della musica,poi si è rovinato per la droga e allora una sera alcuni di quei ragazzi che non ci stavano a drogarsi si sono ribellati e hanno alzato le mani pesantemente su quelli che promuovevano e usavano la droga e da allora si è deciso di farlo diventare qualcos' altro.
Ovviamente prima lo hanno tenuto chiuso qualche anno perchè l'italiano medio sa solo chiudere e proibire tutto".

Promette bene,io e tutti gli altri del quartiere mal sopportavamo i tossici che si facevano le pere intorno al campetto dei ranger. E lasciavano le spade in giro.

E io gli chiedo
"qualcos altro cosa?
"un qualcos altro,un qualcosa che invece della droga promuoveva il divertimento sano Il divertimento vero.
Io lo guardo sospettoso e poi chiedo
"E allora tu mi stai portando laggiù?"
E lui mi dice..
"si,l'unica cosa che ti può tenere ancora al mondo è l'energia buona della gente che si diverte. E nulla è più energetico e divertente di un posto così".
E aggiunge grattandosi il naso
"Quello è il posto per te,ti porterò ad Hangpark la città della musica,lì potrai durare ancora un pò".

Mi sento rincuorato,anche se non ho la più pallida idea di cosa troverò
Il motore del camion rombava sotto di noi,ogni tanto qualche sbuffo di aria quando si cambiavano le marce.
E la prima città ad arrivare era milano.
Una coda terrificante,due macchine ferma,due macchine ferma e via cosi'

A me scappa una battuta
"quante macchine in mezzo ai maroni"
E lui risponde
",e saranno sempre di più Oramai se non hai la macchina che consuma e inquina non sei nessuno"
Io allora ripeto.
"Un giorno ero andato col pulman al castello di rivoli e quando hanno cominciato a uscire dalle fabbriche la strada si è riempita di automobili.
Tutte con a bordo una sola persona.
E il pulman navigava male come un vecchio barcone tra le correnti.
Fosse almeno stata una nave da guerra con i cannoni così almeno qualche auto la si faceva sparire a cannonate."

Lui prima ridacchia poi mi risponde
"Prima o poi avremo l'automobile anche per andare in camera da letto,oramai ne vedi tante tante. E la gente non se ne accorge."

io aggiungo
"lo avevo già detto con il mio amico archimede prima o poi la gente avrà solo due spazzole come hanno le foche per muoversi per azionare i pedali dell'auto.
l'auto ha cambiato il modo di vivere e di morire ,prendi per esempio me.
Sono stato investito e sono morto."

Il camion scorre lungo l'autostrada mentre la notte sta sopraggiungendo poco per volta
A un certo punto al camion Oreste accende i fari.
Il camion prosegue,a un certo punto un camioncino giallo sorpassa strombazzando ,Oreste fa segno di qualcosa dal finestrino mezzo aperto.

Gli chiedo
"chi è"
Lui risponde
"mio cugino,fa i rifornimenti ai supermercati della zona."

Il camion procede il suo viaggio quando a un ci si deve fermare in un area di servizio dopo Carisio.
Oreste mette la freccia e il camion sterza verso l'area di servizio.
Si va giù in fondo dove ci sono altri camion

Oreste mi dice
"quando scendi dal camion sei incorporeo da fantasma,nessuno ti può vedere o fare del male.
Ci vediamo qui tra un ora."

Mentre vado al bar e poi al negozietto mi passa sopra un autotreno enorme il cui conducente ovviamente non mi vede e ci passo attraverso.
Devo abituarmi a queste sensazioni se no uno di questi giorni mi viene un infarto.
Stranamente non ho nessun tipo di fame,entro nel bar e poi nel negozietto ,fino a ieri avrei fatto carte false per papparmi salamelle,arrosticini e ogni altro bendidio.

E ora invece non sento assolutamente nulla. E si che come tutti gli autogrill questi friggono,friggono friggono friggono tutti i momenti.

Come se il mio stomaco non sia attivo.
Ma del resto non ho battito ,non ho nulla.
E affan[non si dice] l'infarto. Il mio cuore è fermo.
Nessun battito nessun problema diceva dylan dog nei fumetti.

Mi diverto a passare attraverso le pareti visto che posso farlo,vado a vedere nei cessi delle ragazze ci fosse una mia coetanea da apprezzare.
Ma nulla,entro nel primo e c'è un barlile d'epoca.
Una signora più larga che alta,un autobotte  senza ruote che sta scaricando la popò.
Avrei voglia di tirargli un raudo per farla spaventare ma sembra che i pensieri bellicosi stiano finendo.
Non ho più voglia di fare il discolo come quando ho conosciuto Archimede.
Mi sono disgustato al diavolo spiare le ragazze nei cessi.

Ecco si.....Archimede,ne devo parlare con Oreste se per caso gli può dire qualcosa.
Era così triste perchè pensava che il mio incidente fosse colpa sua.
E di quella odiosa di sua nonna che lo aveva tenuto a casa. E aveva detto a me che non scendeva.

E obbiettivamente mi ricordo quando  primi giorni della scuola nuova mi infilavo nel bagno delle ragazze grazie al mio aspetto molto femminile.
Nessuna all'inizio si era accorta che ero un maschio,sarà stata la salopette di jeans o chissà che.

Arriva l'ora di ripartire
Il camion riparte,procede,procede,Oreste guida come se nulla fosse,ci scambiamo commenti nell'oscurità della notte

Su auto con un fanale cecato o le luci che sembrano lumicini ,sulle lancia prisma che puzzano di olio,su gente che guida in modo mediocre e via così,e si lascia la Lombardia,locomotiva d'italia ma in realtà posto tristissimo e inquinato a popò.

La pena che mi ha fatto il fatto che hanno già finito i numeri delle targhe delle auto e allora mettono la lettera tra i primi due numeri.
Ci fosse Archimede sosterrebbe l'uso di chissà quale arma nucleare.
Lui di fatto viveva per andare nella seconda casa il fine settimana.
Anche perchè nelle auto vedo solo gente con una faccia intrugnita e cattiva,tutti col coltello tra i denti neanche si fosse in guerra.

E laggiù non c'era il telefono e si ricevevano pochi canali di televisione su un vecchio bianco e nero della philips. Quindi zero rompimenti di scatole dai parenti e sopratutto zero personaggi che stanno sempre male quando si è in ferie.

UNA NOTTE IN TRENTINO

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Si esce dall'autostrada e ci si dirige verso un centro abitato.
Il camion si ferma e parcheggia vicino a delle case popolari
Un grosso parcheggio a fianco di un supermercato.
E come sono uguali i supermercati da città in città.

Oreste mi dice
"io vado da una mia amica e dormo lì.
Tu puoi scegliere se dormire nel camion o farti un giro in città,ci puoi arrivare con quel pulmann che passa laggiù e andare a vederti la movida in centro.
E te lo consiglio,perchè tanto non ti può succedere nulla.
Inoltre ti puoi sempre divertire.
Tieni presente che solo chi è in condizioni molto alterate o è un bambino piccolo ti possono vedere.
Come avvertono la tua presenza molti animali."
Io allora gli dico
"ok,allora vado a farmi un giro e ci vediamo domattina"
Oreste aggiunge
"da fuori del camion puoi entrare dentro,ricordati che sei un fantasma."
E allora via,ho visto già passare un pulmann...centro sto arrivando.
Aspetto un goccio e un pulmann si ferma,mi accodo e mi infilo insieme a quelli che salgono.
E il pulmann riparte,ci saranno 3 o 4 fermate e poi arrivo,ma visto che sono un fantasma mi voglio divertire.
E allora quando scendo dal pulmann mi infilo in un palazzo che anche se chiuso riesco a infilarmici dentro...il bello di essere un fantasma,ma c'è un bello a essere fantasma?.

Salgo di corsa fino in punta alle scale,quanti piani? Sei o sette. Dovrei avere il fiatone e la lingua di fuori ,invece nulla.
E mi infilo in un alloggio passando attraverso la porta.
Una coppia con il figlio piccolo sul seggiolino sta guardando la televisione.
Mi viene in mente che forse prima o poi io rinascerò.
E stavolta cercherò di vivere più a lungo evitando errori stupidi
Mi avvicino al bambino,vado per toccargli la manina e lui MI VEDE! e tocca lui la mano che però passa nel vuoto
Mamma e papà gli chiedono ma cosa fai,tocchi nel vuoto.

E spero che non mi vedano mentre sto uscendo,non voglio rovinare la poesia di una nuova vita che viene al mondo con dubbi di salute
E via Ale,via scendiamo di un piano,entro in un alloggio e vedo anzi sento suonare un pianoforte elettrico
Mi avvicino alla stanza dove 'è il suono e vedo un signore di mezza età che suona da in piedi una grossa pianola elettronica. Probabilmente una korg.

La stanza è arredata con il minimo indispensabile,sulla pianola c'è un portaritratti con la foto di una signora ogni tanto tra una canzone e l'altra l'anonimo suonatore si rivolge al ritratto e alla solitudine della fotografia ricordando qualche momento di vita passata.  
D'improvviso mi sento toccare sulla gamba sinistra e vedo un grosso gatto bianco e nero che comincia a fare le fusa.

Lui non ci fa caso e io posso ancora stare qui a sentire un pò di musica. Questo nonnetto suona molto bene.La musica arriva fino al cuore anche per chi come non ha più nessun battito.
Riconosco alcune canzoni che ogni tanto mia madre canticchiava in casa.
Probabilmente lavora in qualche piano bar per arrotondare e accompagna con la sua musica gli amori e la allegria degli altri.
 
Mi infilo in un altro alloggio,la solita coppietta anziana arcigna,già i mobili dell'arredamento me lo dicono.
Quegli odiosi mobili dell'italia del boom economico con le esili gambettine alte all'indegno per fare spazio al primo stupido elettrodomestico,ossia la lucidatrice che deve essere passata per rompere le sfere a chi dorme alla domenica mattina.
E si continua con il grosso televisore che monopolizza la cucina,sintonizzato sempre su qualche noiosa trasmissione che fa perdere tempo.
Non ho ancora visto se c'è un animale,sicuramente se lo hanno c'è un cagnolino piccolo,nevrastenico e isterico con tonalità da abbaio acutissima che ti fa venire voglia di buttarlo nella gabbia dei leoni.

I lampadari sono tutti a finte candele e sicuramente consumano l'impossibile ma tanto paga pantalone.
Disgustato esco passando dal muro direttamente nelle scale.

Altro alloggio e altro caso umano,un alcolizzato.
Bottiglie e pintoni ovunque,vino ,liquori,vie di mezzo.
L'odore nell'alloggio è quello delle osterie stantie,un misto di mobili vecchi,legno vecchio e vomito di ciucco che sebbene sia stato lavato resta a fare da tramite a chi vuole ricordare.
Qui c'è solo schifo.
E' a letto che commisera se stesso ,la voce miagola ,sta parlando da solo e si sta autocommiserando.
Esco disgustato,non voglio farmi deprimere da questo rottame.

Famiglia normale,ce ne sarà una? Ne troviamo una in un condominio di 16 alloggi?

In un altro alloggio c'è in effetti una quasi famiglia normale,la moglie è un pò rotondetta ma dall'odore nell'aria cucina molto bene. Quello che non va sono i due ragazzini che giocano col cibo invece di addentarlo.
E il papà che è stregato dalla odiosa tv.Ma magari in casa non è poi chissà che cosa idilliaca.
Del resto ci sono ancora altre case da guardare.

Via di qua e infiliamoci in un altro alloggio,qui è tutto vuoto,non ci sono manco le lampadine. Fossi ancora piccolo potrei anche avere paura del buio ma ora zero paure,anzi sembra quasi che nel buio più pesto vedo i contorni degli oggetti con una certa luminescenza.
E poi penso:
Ah,è vero che c'è il cartello affittasi,ma che lo affitti che poi non pagano...e bella grazia se non ti rubano i mobili o devi pagargli tu il riscaldamento.

E basta girovagare di casa in casa,andiamo in centro a vedere la vita e la movida.
E non occorre davvero fare tanta strada.
In un attimo sono in una piazza lastricata a pietre.
Capannelli di ragazzi qua e là,passo vicino a un dehor del bar e uno dei ragazzi mi vede e mi saluta,la poesia di essere un fantasma che poi qualcuno vede?

No è semplicemente ubriaco,ergo la poesia finisce qui perchè mi vede.
Sebbene non sia ammesso nella piazza il traffico delle auto ogni tanto c'è qualche furbo che pensa di essere fuori dalle leggi e qualche auto passa comunque.

Dopo aver visto ragazze ciucche sgallinanti e maschi che non erano tanto meglio ritorno al camion,sono quasi le 2 di notte.
E' schifoso vedere una ragazza vomitare ma quando senti l'odore della brodaglia alcolica che aveva nello stomaco pensi...ti sta bene razza di alcolizzata!
Pensano di essere più intelligenti se hanno in mano il bicchiere a calice da superalcolico o la sigaretta da fallito/a.
Sono solo penosi.

Pulman non ce ne sono più e mi tocca scarpinare,del resto i pulman hanno orari che vanno solo bene ai vecchi per andare al mercato o per la gente che va in fabbrica,bè una passeggiata di mezz'ora,da lontano scorgo il camion,ci arrivo mi infilo dentro e mi metto a dormire nella mezza cuccetta dietro

Vengo svegliato alla mattina da Oreste alle sei di mattina. E mi ha portato in regalo un portafoglio da cammionista con la catena,dentro stranamente ci sono miei documenti e risulto già sedicenne.  
Ci sarà senz'alro un motivo. In ogni caso io non avevo documenti,li avevano portati via con il mio corpo due giorni fa.

In ogni caso mi adeguo e si riparte.
il camion riparte,e dopo aver scaricato l'ultimo bancale si parte per una strada molto in salita. Ultima consegna: hangpark!

ARRIVO AD HANGPARK

 

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Le ultime curve sono molto in salita,il camion fatica e Oreste è lì che cambia marce a tutt'andare.
Si arriva nel parcheggio grande e Oreste una volta fermato il camion toglie il telone per scaricare.
Quando il carrellista arriva io mi precipito senza farmi vedere su nella boscaglia e in mezzo ai pini.
Salgo fino in punta a una collinetta e poi mi riparo dietro a un cespuglio.
Ovviamente nessun fiatone e nessun affanno.

Mi siedo.
Vedo andare via il camion di Oreste ora sono solo e me la devo cavare da me.
Strano a 15 anni ma forse il destino vuole cosi',nè più nè meno come quando Rambo veniva lasciato all'inizio di qualche missione.
Da un lato sono contento perchè evidentemente vivrò ancora ma dall'altra penso ....e ora?

RAMON.
Dopo essermi imboscato fino al mattino su una panchina dietro al magazzino,ora sono in ricerca di qualcuno o qualcosa per vederci chiaro su cosa sono ,cosa sto facendo e cosa posso fare.
E allora è il momento di guardarsi intorno.

Allora...stranamente sono 2 giorni da quando sono morto che non mangio e non ho fame,bevo ogni tanto qualcosa dalle fontanelle in giro ma potrei anche farne a meno.
Quando arrivo vicino all'autoscontro (una delle poche giostre in funzione anche al pomeriggio) mi guardo intorno per cercare di capirci qualcosa in un mondo per me nuovo e nel quale sono straniero.
Ho scoperto che qualcuno al mattino mi cambia i vestiti perchè quando vado al cesso mi guardo nello specchio e non sono mai vestito come il giorno prima.
Sono venuto vestito diversamente e stamattina mi trovo vestito in modo diverso.
Adesso sono più o meno come quando Archimede mi ha conosciuto,scarpe allstar con la stella di colore verde,pantaloni a tre quarti di gamba e maglietta con maniche lunghe e disegno dello skateboard.

Mi avvicino all'autoscontro,è un autoscontro come tanti ,le auto i montanti esterni ,la musica e le pedane di alluminio.
Una delle auto si ferma a fianco a me,è guidata da uno che sembra un bob marley in miniatura,vestito con la felmpa multicolori rappresentante una certa pianta ,mi dice
"sali"
e io visto che non ho altro da fare salgo.

Mi ha abbordato quasi come Archimede e lui mi fa salire. Una pestata al pedale e la XIXA riparte,lui mi guarda negli occhi e mi dice
"maschio o femmina?"
Io gli rispondo un pò seccato
"maschio,non potrò essere una delle tue conquiste?"
E costui mi guarda ridacchiando
"io sono Ramon e di pollastrelle ne ho già tante e un amico serio mi manca."
E ciò mi rallegra.
Difatti mentre si sta viaggiando due ragazze da bordo pista gli tengono gli occhi addosso.
Mi ricordo che i primi giorni credevano che fossi la ragazza di Archimede.

Anche se a lui le conquiste andavano decisamente peggio.
Sono stato con Ramon un paio d'ore sull'autoscontro,guida molto bene ha mandato a sbattere un ragazzino che guidava male e faceva il furbo.
Poi mille modi per fare derapare la macchina e sbattere facendo più forte possibile.
Mi ha raccontato che lui è qui con la famiglia,hanno un negozio sul viale in cui vendono il merchandising di hanggpark,scarpe,magliette,zaini e marsupi con disegni e loghi del parco.
E gli affari vanno comunque bene perchè tanto chi viene in queste vallate per camminare,tanto chi viene per andare sulle giostre se per caso sente la mancanza di un marsupio,di una magliettta o di una felpa qui le trova e comunque sia l'energia positiva che si sviluppa  molto grande.

La gente qui si diverte tanto. Ci sono le montagne per fare escursioni,ci sono le giostre,ci sono i paesaggi mozzafiato delle dolomiti.

Lui però un pò meno. A scuola ci va comunque col pulmino tutte le mattine inoltre non è così bello vivere qui perchè ci si stufa in fretta.

Poi mi porta dietro al parco per farmi vedere la cabina elettrica che fa girare le giostre,dalla porta c'è il vetro e si vedono tutti i misuratori .
Le spie accese e i voltmetri che indicano con le lancette.
Mi fa vedere le cabine del telefono,e tutte le scorciatoie e i posti dove andare con una ragazza.
E poi ci facciamo un lungo giro,il parco misura quasi due km da un lato e tre dall'altro,poi ci sono due parcheggi.
 
Quello interno con una cinquantina di posti auto e quello esterno con 300 posti. Inoltre ci sono altri due parcheggi sotto con il pulmino che va su e giù. E c'è anche una stradina per salire.
Difatti vediamo il pulmino passare.
A un certo punto  Ramon guarda l'orologio,sono le 19,30 e allora deve andare al negozio a mangiare.
Perchè poi il parco apre di notte dalle 20,30 alle 24. Certe volte fa pure il continuato.
E viene illuminato da riflettori.
Di notte la poesia di hangpark è anche fatta da tante luci lucette e lampadine colorate. Oltre ovviamente ai neon delle giostre.
Allora lo accompagno fino al negozio e poi mi dirigo in una zona ancora inesplorata ossia il magazzino e i depositi che sono dietro al parco in zona defilata quasi nascosti.

Ho trovato anche sulla collinetta una zona molto riparata dove posso passare la notte. E' nella parte più lontana dall'ingresso.
Ho scoperto che all'interno del parco sono corporeo,ma se mi concentro posso ritornare incorporeo.
E quando sono incorporeo passo attraverso gli oggetti e nessuno mi vede.

Ho provato ad allontantarmi in terra libera fuori dal parco e a circa un km e mezzo divento incorporeo ma mi sento debole.
Non ho più l'orologio a a occhio sono le 20 e qualcosa,comincio a rientrare verso le giostre.
Guardo il mio futuro nascondiglio e ci trovo un gatto bianco e nero simile a quello del tizio che suonava la pianola nel palazzo.
Si lascia avvicinare,lo accarezzo e comincia il concerto con le fusa.
Lo continuo ad accarezzare e vedo che è una lei,alza la coda quando la accarezzi dietro.
Ora comunque vado verso l'autoscontro per incontrare Ramon così mi fa incontrare le sue amiche...oddio le chiama pollastrelle.

E lo trovo in mezzo a due ragazze,che effettivamente sono carine.Mi fa segno di sedersi sulla lunga panca di acciaio dell'autoscontro.
Una delle ragazze mi guarda,mi appoggia una mano sulla spalla e mi dà una accarezzata al torace muovendosi a ritmo di musica e poi esclama
"oddio sto diventando lesbica!"
E guarda in giro con aria sospettosa.
Io mi chiedo perchè...
Un altra ragazza mi squadra dai piedi alla testa
Mi si avvicina ,mi guarda le mani, si mette davanti a me,mi annusa. ...e poi mi abbraccia
Resto un goccio spaesato da questi comportamenti ma comunque so che sono sincere. Oramai so riconoscere tutto sia cosa è sincero da cosa non lo è.
Una di loro avanza una battuta che suonava in stile
"ti prendi un bel giocattolo così e non ci dici niente?"
La cosa mi lascia un pò spaesato,nessuno mi ha mai paragonato a un giocattolo...
La giornata prosegue e tra una battute e l'altra è più o meno passata,non è stata chissà  che cosa ma almeno è stata una bella giornata. E almeno sembra che sono ancora vivo anche se non lo sono.

Quando vado a dormire nel mio nascondiglio sulla collinetta sono in fin dei conti felice. Perchè bene o male sembra che sono ancora vivo ,sto vivendo e sembra che per un pò lo sarò ancora
Ora non mi sento più come rambo abbandonato in terra ostile.
ero Alessandro e continuo ad essere Alessandro.

 

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