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Vietato discriminare gli omosessuali nella nostra Pubblica Amministrazione


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Passati i canonici tempi per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, una nuova legge diventerà operativa, quella per la non discriminazione degli omosessuali sul posto di lavoro all'interno della Pubblica Amministrazione.

 

«È legge il collegato lavoro», lo rende noto l'avvocato di Rete Lenford Antonio Rotelli. «È introdotto presso le pubbliche amministrazioni il divieto di ogni forma di discriminazione, diretta e indiretta, relativa al genere, all’età, all’orientamento sessuale, alla razza, all’origine etnica, alla disabilità, alla religione o alla lingua, nell’accesso al lavoro, nel trattamento e nelle condizioni di lavoro, nella formazione professionale, nelle promozioni e nella sicurezza sul lavoro».

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Anche la frase "Ogni cittadino italiano ha gli stessi diritti e gli stessi doveri" rientra in quei canoni.

 

Peccato siamo in Italia, e quindi tutto quella che verrà scritto lì sopra avrà libera interpretazione da parte del singolo soggetto.

Una buona cosa, sicuramente, ma non mi accontento.

Serve una buona educazione, altrimenti la cosa va sempre più in declino.

Fin quando molti genitori, insegnanti, impiegati, medici, giudici e via dicendo, saranno ignoranti sul tema, si corre il rischio di venire costantemente discriminati.

 

Sono comunque contento di questo piccolo passo. Mi piace.

Spero solo che i giudici e in primis le pesone "comuni" diano peso a questa legge.

Passati i canonici tempi per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, una nuova legge diventerà operativa, quella per la non discriminazione degli omosessuali sul posto di lavoro all'interno della Pubblica Amministrazione.

 

«È legge il collegato lavoro», lo rende noto l'avvocato di Rete Lenford Antonio Rotelli. «È introdotto presso le pubbliche amministrazioni il divieto di ogni forma di discriminazione, diretta e indiretta, relativa al genere, all’età, all’orientamento sessuale, alla razza, all’origine etnica, alla disabilità, alla religione o alla lingua, nell’accesso al lavoro, nel trattamento e nelle condizioni di lavoro, nella formazione professionale, nelle promozioni e nella sicurezza sul lavoro».

 

bla bla bla... soltanto inutili chiacchiere. sappiamo bene che qui in Italia la legge è "optional" e vale solo per le classi privilegiate. ennesime parole al vento pronunciate dai perbenisti. :rotfl: :rotfl: :rotfl:

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