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Elezioni presidenziali in USA del 2024


Gastida

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Donald Trump è al sicuro e non è mai stato in pericolo, secondo il portavoce della sua campagna Steven Cheung, dopo che colpi di arma da fuoco sono stati esplosi all’esterno della recinzione di un golf club di West Palm Beach in Florida di proprietà dell’ex presidente degli Stati Uniti, oggi candidato per ritornare alla Casa Bianca. Trump in quel momento si trovava sul campo ed è stato immediatamente portato in un luogo sicuro. Cheung non ha fornito altri dettagli.

Secondo quanto riferisce il New York Post, la sparatoria avrebbe coinvolto due individui al di fuori della struttura, ma le informazioni riportate dalla Associated Press dipingono un quadro diverso: a sparare contro un sospettato armato sarebbe stato il Secret Service incaricato della protezione di Trump. Nessuno è rimasto ferito.

https://www.rsi.ch/info/mondo/Spari-nelle-vicinanze-di-Trump-ma-non-era-lui-il-bersaglio--2253072.html

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19 hours ago, Gastida said:

Trump ha poi detto che Joe Biden è meglio di Harris

Per lui senza dubbio. Basti vedere il balzo dei sondaggi per la Harris. Decisamente meglio per lui avere avversario il vecchio e smemorato Biden.

Comunque il secondo attentato potrebbe essere stato ideato dallo stesso Trump per recuperare popolarità.

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11 hours ago, marco7 said:

Ma non eri contro la svizzera @Gastida ?   :hm:

La regione la leggi a pagamento ?

No, è gratis. Comunque mi piacciono la storia e la cultura della Svizzera italiana. Consulto anche gli archivi RSI che sono eccezionali.

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MyleneFarmer
14 hours ago, marco7 said:

Come mai leggi la rsi @Gastida ?

è un ghost writer di quella testata

2 hours ago, Gastida said:

Consulto anche gli archivi RSI che sono eccezionali.

guardati il video della RSI delle veline che vanno a fare i provini. 

Ma perché una testata svizzera ha cosi tanti contenuti sull'Italia? :hm: 

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34 minutes ago, MyleneFarmer said:

Ma perché una testata svizzera ha cosi tanti contenuti sull'Italia? :hm: 

Perché la Svizzera italiana è di lingua e cultura italiana, quindi i riferimenti all'Italia sono determinanti. Inoltre mi piacciono i servizi e i documentari dei decenni passati, la voce degli inviati è ASMR.

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10 hours ago, Omocrazia said:

Per lui senza dubbio. Basti vedere il balzo dei sondaggi per la Harris. Decisamente meglio per lui avere avversario il vecchio e smemorato Biden.

Comunque il secondo attentato potrebbe essere stato ideato dallo stesso Trump per recuperare popolarità.

Lo penso anch'io

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Durante un'intervista concessa a Oprah Winfrey, la vicepresidente e candidata alla Casa Bianca Kamala Harris ha dichiarato che possiede un'arma e se qualcuno dovesse entrare nella sua abitazione, non esiterebbe a sparare. L'affermazione, fatta mentre si discuteva di leggi sulle armi, è stata seguita da una risata, con Harris che ha riconosciuto di "non aver dovuto dirlo". La dichiarazione arriva in un clima di crescente preoccupazione per la violenza politica, dopo un secondo tentativo di omicidio contro Donald Trump. Harris aveva già detto di possedere un'arma nel 2019, sottolineando che la possiede per motivi di sicurezza personale.

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MyleneFarmer

Il padre di Lady Gaga ringrazia Trump e Elon Musk in tv e i froci si incazzano. Proprio ora che la figlia sta per rilasciare il nuovo album ed è in cima alle classifiche con Bruno Mars e tra poco esce pure il film di Joker 2.

Chissà le parolacce che Lady Germanotta ha fatto a telefono a suo padre intimandogli di stare zittooo

 

 

 

 

Edited by MyleneFarmer
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L'International Brotherhood of Teamsters, il più grande sindacato statunitense degli autotrasportatori e uno dei principali del paese, ha detto che non sosterrà nessuno dei due candidati alle presidenziali di novembre. È la prima volta dal 1996 che il sindacato non si schiera (e la terza nella sua storia): in tutte le elezioni successive, incluse le ultime nel 2020, aveva indicato di votare i Democratici. Questa decisione è una buona notizia per il candidato dei Repubblicani, l’ex presidente Donald Trump, e non lo è per quella dei Democratici, la vicepresidente Kamala Harris.

La ragione è che, prima del ritiro di Joe Biden, il sindacato aveva chiesto alle sue sezioni di condurre un sondaggio tra gli iscritti. In questa prima consultazione Biden era risultato il candidato preferito, seguito da Trump. Dopo che il presidente ha rinunciato a ricandidarsi, però, il sindacato ha fatto altri due sondaggi – uno online e uno telefonico – nei quali il candidato più apprezzato è stato Trump.

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10 hours ago, Pugsley said:

 

E ci mancherebbe. Nel 2028 sarebbe decrepito. Ne ha dette di tutte e di più sull'età di Biden. Non potrebbe passare sopra la sua.

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On Sat Sep 21 2024 (GMT+0000) at 7:22 AM, LoveLilAbner said:

ha finito di essermi simpatica

dopo averne sentito due o tre pezzi ha cominciato a starmi sui maroni. Certe sillabe ripetute e certi ritmi cretini fanno solo venire voglia di cambiare canale

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Nelle elezioni presidenziali di novembre sono in palio i 438 seggi della Camera dei rappresentanti e i 33 seggi in scadenza (un terzo) dei 100 membri del Senato (due per ogni stato).

Sarà eletto presidente chi otterrà almeno la metà più uno dei voti (270 complessivi) tra Camera e Senato.

I 438 seggi della Camera dei rappresentanti sono ripartiti tra i 50 stati (più il Distretto di Washington DC), in sostanziale proporzione alla loro dimensione (figura 2). Con la sola eccezione di Maine e Nebraska, che distribuiscono i seggi proporzionalmente ai voti ricevuti, i regolamenti elettorali prevedono un sistema di maggioritario puro, per cui tutti i seggi in palio nello stato vanno al partito che ha ricevuto il maggior numero di voti, qualunque sia lo scarto registrato.

Di conseguenza, l’attenzione dei candidati, come quella dell’opinione pubblica, è tutta concentrata sui cosiddetti swing state (stati in bilico) dove, storicamente, non c’è una lunga tradizione di voto democratico o repubblicano e le elezioni tendono a vincersi o a perdersi per pochi voti di scarto.

Per le elezioni del prossimo 5 novembre si possono identificare sette swing states.

Il Texas e la North Carolina, oltre ad avere un numero consistente di seggi in palio (39 e 14 rispettivamente), nonché una lunga tradizione di voto (dal 1980 di Ronald Reagan) a favore del Great Old Party, vedono una tendenziale corrosione del consenso repubblicano che potrebbe arrivare a ribaltare il risultato.

Lo stesso discorso vale per l’Arizona e la Georgia, conquistate da Biden nel 2020 dopo anni di dominio repubblicano e dove Kamala Harris potrebbe riconfermarsi.

Restano in bilico gli stati della Rust Belt, Pennsylvania, Michigan e Wisconsin, che già Hillary Clinton, nella sfida del 2016 contro Trump, aveva perso di stretta misura e con essi la corsa alla presidenza.

In quest’area cruciale, con in palio 41 seggi, il verbo revanscista e identitario del “nuovo” J.D. Vance  esercita certamente una forte attrazione, a cui il Partito democratico può far fronte recuperando le ragioni del voto democratico: un obiettivo difficile, ma non impossibile per Harris.

https://lavoce.info/archives/105845/quellamerica-bianca-e-emarginata-che-decidera-le-elezioni-usa/

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La stretta di mano all'inizio, la stretta finale con lo scambio di un paio di battute. E in mezzo un dibattito civile, a tratti quasi amichevole. Il confronto tra i due candidati alla vicepresidenza Usa Tim Walz (per i democratici) e JD Vance (per i repubblicani) andato in onda negli Stati Uniti in prima serata non è scaduto nello scontro o nell'insulto. I due sfidanti hanno espresso posizioni opposte su tutto, dall'emergenza migranti all'economia, dalla diffusione delle armi alle trivellazioni petrolifere, dal diritto di aborto al cambiamento climatico, ma si sono parlati evitando attacchi personali e colpi bassi.

Da parte di Walz non sono mancati gli attacchi diretti a Donald Trump. "Donald Trump non è all'altezza" di poter gestire la crisi in Medio Oriente perché guarda al presidente russo Vladimir Putin e verso la Corea del Nord, invece serve la leadership calma di Kamala Harris" ha dichiarato Walz, evitando però di rispondere alla domanda di una delle moderatrici di Cbs che chiedeva se fossero d'accordo con un attacco di Israele all'Iran. "Spetta a Israele decidere"  ha invece risposto Vance, per poi aggiungere: "Noi dobbiamo sostenere i nostri alleati  ovunque si trovino quando combattono i cattivi". Donald Trump "ha costantemente reso il mondo più sicuro" e in quanto presidente, riteneva che "la pace doveva essere perseguita attraverso la forza" ha proseguito Vance. 

Sul cambimamento climatico è stato invece JD Vance a eludere la domanda, quando gli è stato chiesto conto del fatto che il climate change  secondo Donald Trump è una bufala: "Molte persone sono giustamente preoccupate per tutti questi folli modelli meteorologici", ha detto, aggiungendo che sia lui che Donald Trump sono a favore di "aria pulita, acqua pulita". Gli Stati Uniti sono "l'economia più pulita del mondo", ha proseguito senza rispondere però a come una amministrazione Trump ridurebbe l'impatto sul cambiamento climatico. "Trump dice che il cambiamento climatico è una bufala, ospita a Mar-a-Lago i petrolieri e dice loro 'datemi i soldi per la campagna e vi farò fare quello che volete'. Noi possiamo essere più intelligenti di questo" ha attaccato  Walz.

Sul tema caldo dei migranti, JD Vance ha ribadito che a Springfield, Ohio "ci sono scuole che sono sopraffatte, ci sono ospedali che sono sopraffatti, ci sono alloggi che sono totalmente inaccessibili perché abbiamo portato milioni di immigrati illegali per competere con gli americani". A questo punto è stato corretto con un fact-checking dalla conduttrice Margaret Brennan, che gli ha ricordato come gli haitiani insediati a Springfield - da lui accusati falsamente di mangiare gli animali domestici dei residenti - abbiano uno stato legale e come il loro arrivo abbia contribuito a ripopolare la città. Precisazione che non è piacuta a Donald Trump, che accusato le giornaliste Cbs di essere "prevenute". Walz da parte sua ha accusato JD Vance di "diffamare e disumanizzare i migranti".     

https://tg24.sky.it/mondo/2024/10/02/dibattito-walz-vance-vicepresidenti-usa

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MyleneFarmer
On 9/16/2024 at 10:49 AM, Gastida said:

Comunque mi piacciono la storia e la cultura della Svizzera italiana. 

come mai non ti trasferisci in Ticino per fare una esperienza trasgressiva ma anche formativa

sarebbe hot oltre che cold

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3 hours ago, MyleneFarmer said:

come mai non ti trasferisci in Ticino per fare una esperienza trasgressiva ma anche formativa

sarebbe hot oltre che cold

Non mi attira. Però sceglierai tu il mio Erasmus l'anno prossimo.

Edited by Gastida
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"Alzatevi dal divano e votate. Mettete giù il telefono e votate. Prendete i vostri amici e familiari e votate. Votate per Kamala Harris". L’ex presidente Usa Barack Obama ha alzato i toni durante il suo primo comizio ufficiale per i democratici in vista delle elezioni del prossimo 5 novembre. Secondo molti commentatori, a partire dal New York Times, le parole pronunciate da Obama a Pittsburgh, in Pennsylvania, apparentemente rivolte alla generalità della popolazione statunitense, puntavano su una fetta specifica dell’elettorato: i cittadini afroamericani, da sempre decisivi per le sorti del risultato finale in seno ai dem, soprattutto uomini. 

L’astensione di una grande fetta di elettorato afroamericano è un’eventualità che Kamala Harris non può permettersi. Basta guardare ai sondaggi nei sette Stati in bilico (i swing States, decisivi per il risultato finale nella corsa alla Casa Bianca: Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin). Poco meno di un mese fa, al 19 settembre, Harris era in vantaggio (quattro a tre). Adesso la situazione si è ribaltata: Trump guida con un vantaggio sull’avversaria in sei Stati su sette. 

I dati aiutano ad avere un quadro più chiaro. Prendiamo ad esempio lo Stato del Wisconsin. Quando il candidato alla Casa Bianca era lo stesso Obama, in cerca di un secondo mandato nel 2012, l’affluenza degli afroamericani era al 78,5%. Nel 2016, anno della vittoria di Trump su Hillary Clinton, era crollata al 46,8%. Ancora più bassa nel 2020, quando a sfidarsi erano Biden e Trump: 43,5%. Resta da vedere cosa succederà tra poche settimane, ma i segnali sono poco incoraggianti. E tra gli elettori afroamericani sono soprattutto gli uomini a preoccupare per la possibilità che non vadano a votare in massa. 

https://tg24.sky.it/mondo/2024/10/12/elezioni-usa-2024-sondaggi

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