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15 hours ago, lingenuo said:

Davvero mi inviteresti anche se ci conosciamo ancora poco? Comunque sei una persona generosa, ho visto che hai invitato anche Mylene, la maggior parte delle persone che conosco a casa loro non vogliono nessuno e non sanno cosa è l'accoglienza. Comunque ci si potrebbe organizzare anche solo per un weekend lungo, potremmo vederci anche in comitiva. Giorgio e ghost che stanno nella stessa città, Myleen, cesco, almadel, schopy, ci divertiremmo come pazzi secondo me. L'unico problema è che la Sardegna non è facile da raggiungere e non so se verrebbe comodo a tutti.

Ci vuole un pulmino per tutti

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lingenuo
5 minutes ago, MyleneFarmer said:

io voglio andare in montagna non al mare !!! se qualcuno ha uno chalet vengo 

Si potrebbe organizzare un weekend a maggio o settembre quando non fa caldo. Anche l'anno prossimo. @Pugsley, ma in villa sei con i tuoi familiari?

Il programma di Kamala Harris
L’aspetto più interessante forse è quello fiscale, anche se non l’unico. Sappiamo che Kamala Harris è a favore di un aumento delle imposte per società e famiglie ad alto reddito ed è invece per la riduzione della tassazione per le famiglie con redditi più bassi.

Infatti, Kamala Harris ha dichiarato nel suo piano economico che vuole introdurre agevolazioni fino a 6.000 dollari per le famiglie con un neonato, aumentare gli aiuti per chi ha figli a carico e un sussidio di 25.000 dollari per chi acquista la prima casa. Poi, vuole contenere il costo dei generi alimentari e punta a limitare i costi dei medicinali, da lei ritenuti troppo costosi per molti americani. Infine, si è impegnata a non alzare tasse e imposte a chi ha redditi inferiori ai 400.000 dollari l’anno.

Inoltre, quando era senatrice, Kamala Harris propose la cosiddetta “Legge Lift”, cioè una sorta di reddito di cittadinanza per capirci, che però fu fermata al Congresso.

Poi, sappiamo che Kamala Harris nel 2017 si oppose alla riduzione delle tasse voluta da Trump, sostenendo che avrebbe avvantaggiato chi era già ricco a discapito della classe media, aumentando le disuguaglianze e pesando sulle casse dello Stato. Questo perché meno tasse e imposte uguale a meno soldi per lo Stato. E se lo Stato ha meno soldi deve fare debito pubblico (se non vuole alzare le imposte o ridurre la spesa pubblica e quindi i servizi offerti o la loro qualità).

Il problema caro-affitti
Negli States non ci sono abbastanza case e quindi i prezzi per comprarle o affittarle sono alti. Per questo, oltre al sussidio per la prima casa che dicevamo prima, Kamala Harris vuole incentivare la costruzione di 3 milioni di abitazioni, per aumentare l’offerta e combattere prezzi alti e caro-affitti. Comunque, il tema “casa” è sempre stato importante per Kamala Harris.

Nel 2018 infatti, Kamala Harris propose il “Rent Relief Act” per contrastare il costo degli affitti. L’idea era di offrire un credito d’imposta a chi aveva un reddito fino a 100.000 $ e che spendeva almeno il 30% del proprio reddito in affitto.

Per capire, un credito d’imposta è la possibilità di “scontare” dalle imposte che si devono pagare allo Stato una certa cifra. Comunque, questa proposta non ebbe seguito.

Tuttavia, l’Amministrazione Biden, di cui Kamala Harris è attualmente vicepresidente, nel 2021, in piena pandemia, fece l’Emergency Rental Act (ERA), cioè un programma per aiutare le persone a rischio sfratto che  non riuscivano a pagare l’affitto. Il programma ha distribuito circa 46 miliardi di dollari ai cittadini.

Inoltre, altra cosa interessante, Kamala Harris è sostenitrice dell’università gratuita e della riduzione del debito studentesco. Cioè quel debito che molti studenti americani si ritrovano costretti a fare per poter pagare gli studi universitari. Debito che poi molti fanno fatica a ripagare. Anche a causa dei salari che a inizio carriera sono più bassi.

La tutela dell'ambiente
In passato Kamala Harris ha proposto un piano da 10 trilioni di dollari: un trilione sarebbe un miliardo di miliardi. Comunque, questo piano aveva l’obiettivo di rendere più sostenibile a livello ambientale l’economia americana. Inoltre, propose una tassa sull’inquinamento e di eliminare i sussidi dello Stato per i combustibili fossili, cioè agevolazioni fiscali e simili a beneficio di aziende che operano per esempio nei settori del petrolio e del carbone.

La politica estera di Kamala Harris
Purtroppo, come sappiamo, le due vicende in questo momento più tragiche e che stanno danneggiando l’economia sono la guerra in Ucraina e la guerra a Gaza. Entrando nel merito, Kamala Harris pare particolarmente critica nei confronti della guerra condotta da Israele ed è favorevole alla soluzione a due Stati. Posizione quindi più netta rispetto a Biden e direi contrapposta a quella di Trump.

Per quanto riguarda invece l’Ucraina, Kamala Harris pare decisa a continuare a sostenere il Paese nella sua difesa contro la Russia, anche per impedire che altri Stati si sentano incoraggiati a fare cose simili.

E qui veniamo alla Cina, perché Kamala Harris sostiene che sia necessario ridurre la dipendenza economica americana (e occidentale) da Pechino. Inoltre, la sua posizione pare netta anche sul sostegno a Taiwan, per garantirne l’indipendenza. Questo è un punto molto importante, non solo a livello geopolitico, ma anche economico: Taiwan è infatti il principale produttore di semiconduttori al mondo,  componenti fondamentali per la tecnologia e quindi per l’economia mondiale.

Un altro aspetto molto interessante è anche che di base Kamala Harris è per un mercato più aperto rispetto a Trump: meno dazi, meno barriere e più libero scambio. Questo porta, tendenzialmente, le grandi aziende a supportare maggiormente i democratici. Di contro, quelle aziende che hanno forti competitor esteri potrebbero essere avvantaggiate da un mercato più chiuso e “protetto” dai dazi

https://www.lexplain.it/elezioni-usa-2024-il-programma-economico-di-kamala-harris-per-cambiare-lamerica/

Posted (edited)

Il candidato indipendente Robert Kennedy Jr. sta pianificando di ritirarsi dalla corsa per la Casa Bianca entro la fine di questa settimana: lo hanno detto ad Abc News fonti a conoscenza della decisione.

Le fonti affermano che Kennedy è propenso a sostenere Donald Trump, pur avvisando che la decisione non è definitiva e potrebbe ancora cambiare. Una delle fonti ha aggiunto che la speranza è in parte di finalizzare rapidamente per cercare di smorzare lo slancio del ticket dem.
Secondo Abc News, uno scenario possibile di cui si sta discutendo è che Kennedy appaia sul palco con Trump in un evento a Phoenix, anche se le fonti hanno avvertito che il pensiero di Kennedy potrebbe sempre cambiare e fonti vicine a Trump affermano che nessun piano è stato finalizzato.

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/nordamerica/2024/08/21/abc-kennedy-intende-ritirarsi-entro-fine-settimana_7daf0f4b-b695-498c-ac59-96f876494df5.html

Edited by Gastida

È arrivato il momento di Kamala Harris. Nell'ultima giornata di convention democratica di Chicago, la vice di Joe Biden è stata accolta da un'ovazione appena salita sul palco dello United Center da dove tiene il discorso più importante della sua carriera: accettare la candidatura a rappresentante del partito democratico nella corsa alla Casa Bianca contro Donald Trump. "A nome di mia madre - ha detto Harris - e di tutte le persone con cui sono cresciuta, le persone che lavorano duro, inseguono i loro sogni e pensano agli altri, a nome di tutti coloro che hanno scritto la storia della più grande nazione sulla Terra, io accetto la vostra nomination". Harris parla appena mezzora, si rivolge direttamente agli americani e fa appello al concetto di unità nazionale. "Con queste elezioni, la nostra nazionale ha la preziosa opportunità di superare l'amarezza, il cinismo e le battaglie divisive del passato. L'opportunità di tracciare una nuova strada da seguire. Non come membri di un partito o una fazione, ma come americani". In chiusura, Harris è stata raggiunta sul palco dal marito, il candidato alla vicepresidenza Tim Walz e la moglie Gwen, tutti accolti da una pioggia di 100.000 palloncini bianchi, rossi e blu mentre suonano le note di Fredeom di Beyoncé, che era stata annunciata ma alla fine non si è presentata. 

"Questa non e' solo l'elezione più importante della nostra vita ma di una generazione", dice Harris, augurando subito buon decimo anniversario di matrimonio al marito Doug Emhoff. " Ti amo", è il messaggio che gli manda. Il secondo pensiero è rivolto a Joe Biden. "Il tuo record da presidente è straordinario e la storia lo dimostrerà. Io e Doug ti saremo grati per sempre", ha detto, per poi passare a ricordare la sua famiglia e la sua infanzia, le difficoltà, la separazione dei genitori. "Mia madre mi manca ogni giorno ma ora più che mai", confessa Harris ricordando che è stata sua madre a crescere lei e la sorella Maya quando i suoi genitori si sono separati. "Mia madre era una dura: ci ha insegnato a non lamentarci delle ingiustizie ma a fare qualcosa per cambiarle", dice prima di attaccare Donald Trump. "Una persona non seria ma le conseguenze di riaverlo alla Casa Bianca sono estremamente serie. Considerate il potere che avra', soprattutto dopo che la Corte Suprema gli ha concesso l'immunità". Poi, il racconto delle origini del suo percorso e il ruolo di procuratrice. "Per essere chiari, nella mia carriera ho avuto un solo cliente: il popolo", ha affermato. Un riferimento doveroso ai due fronti di guerra più caldi. "Quando sarò presidente gli Stati Uniti, resteremo più che mai accanto all'Ucraina e insieme alla Nato e ai nostri partner europei", ha detto prima di passare al Medioriente. "Sono per il diritto di Israele di difendersi, e mi assicurerò che abbia le risorse per farlo. Ora è il momento di un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. Io e Biden stiamo lavorando per mettere fine alla guerra in modo che Israele sia sicuro, le sofferenze a Gaza finiscano e i palestinesi possano realizzare l'aspirazione per la loro autodeterminazione".

Nella parte centrale del suo discorso, Harris si prende parecchio tempo per rispondere al tycoon anche sul tema immigrazione, suo tallone di Achille che la espone a forti critiche da parte dei repubblicani. "Donald Trump crede che un accordo sui confini danneggerebbe la sua campagna, quindi ha ordinato ai suoi alleati al Congresso di bocciarlo", ha detto. "Io mi rifiuto di fare politica con la nostra sicurezza". Harris si è impegnata a intervenire e riformare il sistema dell'immigrazione, anche offrendo un percordo di cittadinanza a chi lo merita, e risolvere l'emergenza al confine. Nel frattempo Trump sul social Truth provoca scrivendo: "Sta parlando di me?", mentre Harris da Chicago lo sta attaccando sull'assalto a Capitol Hill, sulla condanna per abuso sessuale, sul Project 2025 e sulla promessa di graziare gli assalitori del Congresso. "Trump vuole farci arretrare. America, noi non torneremo indietro - ha detto Harris - Non mi alleerò mai con i dittatori come fa lui". La promessa di creare un'economia delle opportunità in contrapposizione a quella del candidato repubblicano che "vuole imporre una tassa sulla classe media".

https://tg24.sky.it/mondo/2024/08/23/kamala-harris-discorso-convention-democratica

Kamala Harris ha accettato la nomination del Partito democratico, e ha chiuso la convention di Chicago con una potente requisitoria contro Donald Trump e i suoi retrogradi e nostalgici progetti di limitare i diritti degli americani e di abbandonare gli alleati in giro per il mondo. Kamala ha rinnovato la promessa che l’America tornerà a fare l’America, ovvero la superpotenza globale che difende la democrazia e la libertà del mondo dalle minacce interne della setta trumpiana («sono fuori di testa») e da quelle esterne, poste dai dittatori e dagli autocrati, molto spesso amici di Trump (Kamala ha citato esplicitamente Vladimir Putin, il regime iraniano e i suoi affiliati, i terroristi di Hamas e Kim Jong Un).
Un discorso sorprendente, ma soltanto per chi continua a sottovalutare Harris, indirizzato non solo ai Dem ma anche ai repubblicani delusi dalla cricca trumpiana che ha sequestrato il loro partito (si era addirittura sparsa la voce che sarebbe intervenuto George W. Bush). Sarà la presidente di tutti gli americani, ha detto Kamala Harris, e prima di lei hanno parlato ex dirigenti ed elettori repubblicani indignati dalla trasformazione del loro partito nell’azienda personale di Trump.

I Democratici dell’era Kamala rivendicano di essere loro i veri patrioti americani e indicano una nuova via per andare avanti. La regia è stata chiara, sul palco tutti hanno parlato dell’amore per il proprio paese, mentre i cartelli più distribuiti dai volontari dell’United Center ai delegati sono stati quelli con la semplice scritta «USA».

L’ex vicegovernatore repubblicano della Georgia, Geoff Duncan, minacciato e successivamente costretto a dimettersi per non aver accolto le richieste di Trump di invalidare la vittoria di Joe Biden nel 2020, è stato ancora più diretto quando dal palco ha invitato i repubblicani a casa a non avere paura di votare per la candidata di un altro partito: «Se a novembre voti per Kamala Harris non sei uno del Partito democratico, sei un patriota».

https://www.linkiesta.it/2024/08/il-liberalismo-sociale-di-kamala-harris-e-la-forza-del-non-si-puo-tornare-indietro/

 

Kamala Harris e Tim Walz superano indenni, ma senza mettere a segno colpi memorabili, la loro prima attesissima intervista dopo la nomination.

Merito, o colpa, anche dell'anchor della Cnn Dana Bash, poco incalzante, e di un format pre-registrato in una atmosfera inframezzata dalle ricostruzioni dei momenti salienti del nuovo ticket dem. L'unica vera novità è l'annuncio della candidata dem che intende nominare un repubblicano nella sua amministrazione, come peraltro fece poi anche Barack Obama con Robert Gates alla difesa: una ulteriore mossa per allargare la base, dopo aver invitato alla convention numerosi esponenti del Grand Old Party critici verso il tycoon. "Ho trascorso la mia carriera invitando alla diversità di opinioni. Penso che sia importante avere persone al tavolo che hanno opinioni ed esperienze diverse quando vengono prese alcune delle decisioni più importanti. E penso che sarebbe un vantaggio per il pubblico americano avere un membro del mio gabinetto repubblicano", ha detto.

Harris ha poi ammesso alcuni cambiamenti nelle sue posizioni politiche, come le contesta Trump, ma li ha spiegati con l'esperienza da vicepresidente e se l'è cavata assicurando che i suoi valori "non sono cambiati". Ad esempio, ha esemplificato, lei ha sempre creduto che "la crisi climatica sia reale, una questione urgente", citando le leggi e gli investimenti dell'amministrazione Biden in materia. Ma ha promesso che da presidente non vieterà il fracking - la controversa tecnica per estrarre gas e petrolio dalle rocce che alimenta un settore chiave nello stato in bilico della Pennsylvania - anche se in passato era per il bando. E si è impegnata a far "rispettare e applicare le leggi sulle persone che attraversano illegalmente la nostra frontiera", anche se in passato era per la depenalizzazione. "Ci dovrebbero essere delle conseguenze", ha detto ora, non senza però attaccare Trump per aver affossato il severo accordo bipartisan per rafforzare la sicurezza al confine, che lei intende riproporre e firmare una volta alla Casa Bianca. Quanto alle accuse sessiste e razziale del tycoon, le ha liquidate come "il solito vecchio e logoro copione". "Gli americani sono pronti per imboccare una nuova strada e voltare pagina" da Trump, ha proseguito, ribadendo che la sua massima priorità, sin dal primo giorno alla Casa Bianca, sarà "sostenere e rafforzare la middle class".

https://tg24.sky.it/mondo/2024/08/30/elezioni-usa-kamala-harris-intervista

"Ho raggiunto un accordo con i democratici per un dibattito con Kamala Harris". Lo annuncia Donald Trump. Il dibattito sarà in diretta su Abc il 10 settembre. Trump spiega che "le regole saranno le stesse dell'ultimo dibattito della Cnn, che sono sembrate funzionare bene. Il dibattito sarà 'in piedi' e i candidati non potranno portare appunti o 'foglietti riassuntivi'. Abbiamo anche ricevuto rassicurazioni dalla Abc che questo sarà un dibattito 'giusto ed equo' e che a nessuna delle due parti saranno fornite le domande in anticipo".

https://www.agi.it/estero/news/2024-08-27/trump-harris-contronto-tv-27622505/

L'ex presidente George W. Bush ha deciso, ancora una volta, che non darà il suo sostegno a Donald Trump ma neanche a Kamala Harris alle elezioni di novembre. Lo annuncia il suo ufficio a NBC News precisando "il presidente si è ritirato dalla politica tanti anni fa".

Neppure nel 2020 l'ex presidente si era schierato per il tycoon rivelando poi di aver scritto nella scheda il nome della sua segretaria di Stato Condoleeza Rice. (ANSA)

25 minutes ago, Omocrazia said:

La notizia clamorosa è che Dick Cheney, l'ex vicepresidente di Trump, ha detto che voterà per la Harris perché "Trump è la più grande minaccia per la nostra repubblica".

 

Immagino che una qualche idea se la sia fatta.

Non che ci volesse molto...

Comunque più che pericoloso Trump mi sembra folcloristico, come quel tipo (non per nulla italoamericano) che in nome suo irruppe in Campidoglio con le corna di bufalo in testa e una specie di lancia in mano.  Di solito i colpi di stato si fanno con gli elmetti in testa e le mitraglie in mano.

32 minutes ago, Omocrazia said:

Non che ci volesse molto...

Comunque più che pericoloso Trump mi sembra folcloristico, come quel tipo (non per nulla italoamericano) che in nome suo irruppe in Campidoglio con le corna di bufalo in testa e una specie di lancia in mano.  Di solito i colpi di stato si fanno con gli elmetti in testa e le mitraglie in mano.

Beh c'è stato un morto e tredici feriti.

Fossero andati armati sarebbe stata una mattanza.

Vincere un dibattito televisivo non è vincere le elezioni.  Anche perché c'è il problema del voto per stati, per cui un candidato può ricevere in totale più voti dell'altro, ma non ottenere abbastanza grandi elettori, che sono assegnati per stati.  Come accadde alla Clinton che in totale ricevette più di Trump, ma meno grandi elettori.

L'ex presidente e candidato dei Repubblicani alle presidenziali di novembre Donald Trump ha detto che non è disposto a fare un altro dibattito televisivo con la candidata dei Democratici, Kamala Harris. Durante il confronto la vicepresidente era riuscita a mettere in difficoltà Trump: subito dopo la diretta, il suo staff lo aveva allora sfidato a un secondo dibattito. «Quando un pugile perde un combattimento, le prime parole che dice sono: “Voglio una rivincita”», ha scritto l’ex presidente sul suo social Truth.

Nel post Trump ha sostenuto di nuovo di aver vinto il dibattito (anche se persino i commentatori di orientamento conservatore ritengono che sia andato male), citando imprecisati sondaggi. Trump ha detto anche che Harris «dovrebbe concentrarsi su ciò che ha fatto durante gli ultimi quattro anni. Non ci sarà un terzo dibattito [presidenziale]» (il primo, a fine giugno, era costato a Joe Biden la ricandidatura).

https://www.ilpost.it/2024/09/12/trump-no-altro-dibattito-tv-harris/

Kamala Harris indossava auricolari durante il dibattito e aveva ottenuto le domande in anticipo.

E' l'accusa lanciata da Donald Trump nel corso di un comizio a Las Vegas, durante il quale ha cavalcato una delle teorie circolate negli ultimi giorni sui social di destra relative agli orecchini indossati da Harris durante il dibattito.

Orecchini che - è l'accusa - erano degli auricolari. Puntando il dito contro i democratici 'imbroglioni' alle elezioni, Trump ha poi detto che Joe Biden è meglio di Harris.

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2024/09/14/trump-gli-orecchini-di-harris-al-dibattito-erano-auricolari_5aebe7ae-5976-4b19-9bed-d5e73677ed32.html

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