Max Dorian Posted March 11, 2010 Share Posted March 11, 2010 Ebbene sì. Prima lo consideravo un amico, adesso no. Pensare che era la persona a cui tenevo di più, ma non certo per le sue qualità. Quando l'ho conosciuto, e ho cominciato a provare attrazione praticamente da subito (analizzando in seguito l'inizio del nostro rapporto, credo che da parte mia sia stato amore a prima vista). All'inizio non riuscivo a razionalizzare perché non avevo altri modelli con cui confrontarmi, nella mia esperienza, sapevo già, naturalmente, che mi piacevano anche i ragazzi, ma prima di allora non mi ero mai innamorato di qualcuno del mio stesso sesso (neanche di ragazze, in verità, solo "cotte", molto forti a volte, ma mai amore vero), né avevo mai avuto rapporti "intimi" omosessuali. Comunque, sono riuscito a realizzare la realtà dei fatti abbastanza presto, in relazione alla mia mancanza di esperienza: mi ero innamorato di lui. Sapevo che con ogni probabilità non sarebbe stato in grado di ricambiarmi, anche se di questo non ero del tutto sicuro (per vari motivi , impressioni, non soltanto mie). Quindi avevo imparato ad accontentarmi di averlo come amico; naturalmente non mi accontentavo di un'amicizia qualunque, volevo che lui mi considerasse un grande, amico, quasi il "migliore". Lui fa le superiori, il penultimo anno, ed io il primo di università, nonostante gli impegni di diversa natura riuscivamo sempre a vederci, e ci sentivamo ogni giorno. Ero riuscito a diventare un suo grande amico, e il nostro rapporto era fortissimo, nei miei sogni speravo sempre in qualcosa di più, ma cercavo di rimanere con i piedi per terra, cercavo di farmi bastare l'amicizia. Solo che non riuscivo a guardare altre ragazze o altri ragazzi, questo era un problema, se volevo che il nostro rapporto durasse, ma in quel momento tutto mi sembrava perfetto: ci vedevamo quasi tutti i giorni, ci sentivamo tutti i giorni, più volte mi ha invitato ad andare a cena, solo io e lui, al ristorante, e al cinema, a dormire a casa sua, tanto che i nostri amici comuni avevano iniziato ad ironizzare ... Intanto, però, cresceva il desiderio di dirgli ciò che provavo per lui, di essere sincero. Gli avevo anche scritto una lettera, che non leggerà mai. E' successo, però, che abbiamo litigato. Lui probabilmente lo vedeva come un litigio tra amici, magari uno di quei litigi in grado di rovinare l'amicizia. Non stava sicuramente male quanto me, che in quel periodo sono stato malissimo. Il mio dolore mi ha portato, intanto, a rivelare la mia bisessualità al mio più caro amico, che nonostante possa sembrare bigotto mi ha accettato senza problemi, anzi, il nostro rapporto si è rafforzato, e a una mia amica (anche lei mi ha accettato e mi è stata vicina, in quel momento di sofferenza). Lei, in particolare, aveva cercato di rassicurarmi, dicendo che il mio "amore" (e ormai ex-amico) non dava l'idea di essere etero, per vari motivi. E' vero che i segni di una sua omosessualità (o bisessualità) c'erano, ma forse questo mi ha dato false speranze. Comunque, mi sono deciso a dirlo anche a lui, dopo aver analizzato anche le peggiori conseguenze possibili. Eravamo solo io e lui, mi sembrava avesse reagito bene, anche se alcune sue frasi mi avevano lasciato perplesso ("almeno sei bisessuale e non gay, quindi potrai sposare una donna e avere una famiglia"), ma lì per lì non avevo voglia di fare polemica, la sua reazione era fin troppo pacata, ed ero felice che volesse rimanere mio amico, forse ci saremmo addirittura riavvicinati. Il giorno dopo, lui ha parlato con la mia amica (l'unica che sapeva essere al corrente della mia bisessualità), dicendole che non voleva più tenere alcun contatto con me, che per lui era meglio tagliare i ponti. Dubito di essere mai stato così male. Per fortuna chi di dovere mi è stato vicino. Ma non è finita lì. In un certo senso lui mi ha fatto outing. Ha sentito il bisogno, poverino , di parlarne con alcuni amici (amiche, più che altro, a parte il fratello e un altro suo amico che conoscevo anch'io). Non che abbia reso pubblici i fatti miei in piazza, ma la cosa mi ha comunque infastidito molto, per usare un eufemismo. Poi una corrispondenza assurda (da parte sua) tra noi due, con lui che diceva che da me non se lo sarebbe mai aspettato, che per via dei miei sogni non potevo essere bisessuale e dovevo essere per forza etero, etc. Cose assurde. Alla fine, non so perché, mi ha riaggiunto su fb, e ha continuato a contattarmi, anche abbastanza spesso, per chiedermi come stavo. Non che la cosa mi faccia stare meglio, perché quello che mi manca ormai non c'è più, quindi... Forse ho sbagliato ad essere sincero con lui, non era all'altezza, senza contare che mi ha ferito moltissimo, e mi sono praticamente fatto male da solo. Ma non ho quasi nessuno con cui parlarne, sicuramente nessuno che condivida il mio orientamento sessuale, volevo che almeno lui sapesse. E' passato un mesetto, adesso sto meglio, ma soffro ancora per quello che ho passato. Non per quando eravamo amici, ma per quello che è venuto dopo. Non so più cosa pensare di lui, avrei dovuto tenermi tutto dentro? Perché a lui non ho confidato solo il mio orientamento sessuale, ma anche i miei sentimenti. Almeno avrebbe dovuto esprimere il suo sdegno immediatamente, senza darmi altre speranze. Quindi forse sarebbe stato meglio rimanere in silenzio, e fingere con lui che andasse tutto bene. E' un po' lungo, non so se avete avuto esperienze simili, ringrazio comunque chi leggerà fino in fondo il testo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
anemos89 Posted March 11, 2010 Share Posted March 11, 2010 Bè una storia non molto felice... purtroppo alcune persone non riescono ad affrontare certe situazioni,che non sono certo facili,ma se c'è la volontà ci si può riuscire. Io sto vivendo una cosa un po' diversa,ma sempre di amore non corrisposto.. ho dovuto troncare a malincuore un'amicizia forte con un ragazzo,cui avevo rivelato i miei sentimenti...ma lui l'ha presa bene quando gliel'ho detto e abbiamo continuato l'amicizia:da parte sua più che serenamente per fortuna, ma da parte mia c'era sempre la volontà di qualcosa in più che non potevo assolutamente avere e quindi ho dovuto distaccarmici completamente...spero che con il tempo si risolva tutto dentro di me e si ripossano prendere i contatti, chissà! Comunque, secondo me hai fatto bene,io farei/ho fatto lo stesso se non altro,hai capito che probabilmente quella persona non ti era così tanto amica come ti aspettavi, anche se il suo comportamente potrebbe essere frutto della sua età e del fatto che era la prima volta che si imbatteva in una cosa del genere e un po' si è intimorito... è sempre meglio affrontare da subito la verità,anche se a volte o spesso, può portarci a prendere delle decisioni che ci faranno stare male... ma è così che va. Questa poi è il mio pensiero Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Isher Posted March 11, 2010 Share Posted March 11, 2010 Non ti devi pentire di avergli detto la verità (quasi tutta la verità). E' solo grazie a questo che ora lo puoi vedere quale veramente è. Se tu non gli avessi detto di essere "bisessuale" non avresti potuto sapere come la pensa veramente, chi è, come si comporta. D'altra parte tu devi essere anche sincero fino in fondo con te stesso. Tu te ne eri innamorato. Non puoi continuare a dire « lo consideravo un amico ». Se fai questo continui a raccontarti, oggi, la balla che ti raccontavi ieri. Se non avessi avuto questo confronto con lui, rischiavi di inseguire un fantasma (il solito etero che potrebbe essere, sembra, forse è, gay) per chissà quanto tempo ancora. Anche la lite che c'è stata tra voi, quale che ne fosse il contenuto, è facile interpretarla, da un punto di vista psicologico, come l'affiorare, l'esplodere, di una tensione sotterranea. Entrambi non reggevate questa tensione e doveva saltare fuori. Cerca di veder le cose da un altro punto di vista, opposto a quello che ti ha spinto a scrivere questo post: 1. finalmente si è spezzata una situazione di ambiguità e di non detto tra di voi 2. ora sai che è piuttosto omofobo, che non ti ama, che non ti ricambierà mai, che non è gay, che è etero 3. per fortuna non gli sei caduto in ginocchio dichiarandogli che lo ami/amavi, il che ti ha risparmiato di prenderti un ulteriore calcio nelle palle, e quindi ora sei meno ferito. Anch'io, ai miei inizi, mi sono innamorato di un etero. E' successo a molti di noi. E' una tappa quasi obbligata, ma da lasciarsi alle spalle. Cerca di capire che quel che è successo è solo un bene per te, che ora devi allontanarti decisamente da lui, e cercare la tua strada. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Max Dorian Posted March 11, 2010 Author Share Posted March 11, 2010 Sì, ma in particolare mi ha infastidito il fatto che lui mi abbia detto "se ti puoi innamorare di una ragazza, qual è il problema?" (non proprio così, ma il senso era questo). Il fatto è che io mi innamoro di una ragazza SE mi innamoro di una ragazza, ma se mi innamoro di un ragazzo che posso farci? Forse ho sbagliato io a fossilizzarmi su di lui, avrei dovuto capire che lui poteva essere solo un amico, e cercare una ragazza o un ragazzo in grado di ricambiarmi (che comunque non è facile, visto che all'epoca non lo sapeva proprio nessuno), ma ero cieco. Mi dà fastidio che lui non abbia accettato il fatto che io potessi essere solo un mio amico. Devo arrivare ad aver paura di ciò che posso provare nei confronti di una persona, per paura di stare male? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Isher Posted March 11, 2010 Share Posted March 11, 2010 Mi dà fastidio che lui non abbia accettato il fatto che io potessi essere solo un mio amico. Qui c'è un errore, un lapsus, cosa volevi dire? Tornando al punto, tu ti sei innamorato di lui. Lui no. Questa è la verità. Ora, se tu ti innamori di un ragazzo, devi cercarti un gay. Questo è il punto. Tu dici di essere bisessuale, ma finora ti sei veramente innamorato solo di un ragazzo: quindi forse è più corretto, per il momento, dirti che sei gay. Quando ti innamorerai di una ragazza, avrai desiderio sessuale per lei, ci farai l'amore, ti dirai che sei bisessuale. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Max Dorian Posted March 11, 2010 Author Share Posted March 11, 2010 Ma non ha importanza quello che sono io, l'attrazione fisica la provo per entrambi i sessi(in realtà è più complicato, i desideri verso i due sessi non sono ambivalenti, ma ci sono caratteristiche uniche per entrambe le situazioni). Il punto comunque non è quello, io mi ero innamorato di lui, lui no, ma che c'entra? Non ho certo chiesto io di innamorarmi di lui, e non l'avrei mai fatto sapendo come sarebbe andata, altrimenti avrei scelto una persona in grado di ricambiarmi, ovviamente. Il punto è che a me andava bene che fossimo amici, come eravamo prima, perché questo non l'ha capito? Anzi, il punto non è neanche quello. Non posso scegliere io di chi innamorarmi, quindi ho forse sbagliato a fare CO con lui? Perché non è detto che non mi innamori di un altro etero. E non posso frequentare soltanto gay: primo, perché mi risulterebbe tecnicamente impossibile, secondo, perché non ne sento il bisogno, visto che non mi interessa l'orientamento sessuale di una persona, per essere amici. Quindi, questo mi servirà da lezione per il futuro? O è stata sofferenza inutile? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Isher Posted March 11, 2010 Share Posted March 11, 2010 Mi dispiace, ma tu ti stai in parte mentendo. Hai scritto che ti sei innamorato di lui. Se lo ami, voler essere amici per te era un ripiego. Hai detto anche questo. Se lo ami, tu non avresti voluto essere solo amico. Ora lui è stato più netto. E, avendo capito che la tua amicizia era solo una parte della verità, ne è rimasto sufficientemente spaventato da chiuderti la porta in faccia. In ogni caso è questo il punto fondamentale: lui non vuole essere amico di un gay o di un bisessuale. Questo ti dimostra quanto impaurito e omofobo lui sia. Ti domandi sei hai fatto allora male a fare CO. E' come dirsi: siccome la verità è venuta a galla, era meglio che io non la facessi venire a galla. Ti pare una posizione sostenibile? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Max Dorian Posted March 11, 2010 Author Share Posted March 11, 2010 Razionalmente non è sostenibile, ma rispetto a quello che ho sofferto, forse, lo sarebbe stata (a patto che tutto fosse rimasto come prima). Il fatto è che la verità non sempre è la scelta migliore, non nell'immediato almeno. Razionalmente, se devo dire la verità, ai tempi d'oro (ovvero quando lui non sapeva niente, e mi considerava uno dei suoi più grandi amici), speravo che saremmo rimasti amici per sempre, e che intanto l'innamoramento sarebbe gradualmente diminuito, fino a scomparire. Mi sarei innamorato di altre persone, magari sarei stato ricambiato, o comunque sarei stato meglio. Anche se sinceramente avevo paura di questo (perché i suoi difetti, pur essendo innamorato, li vedevo eccome, e non sapevo se sarei riuscito a sopportarli da semplice amico, senza l'amore di mezzo), mi sembrava la soluzione migliore. Il fatto che lui mi abbia prima illuso che sarebbe stato possibile (dicendomi che saremmo rimasti amici il giorno prima), e poi lo abbia addirittura detto ad altre persone (per quanto poche siano, lo doveva sapere solo lui, oltre naturalmente a quelli a cui l'avevo detto io), è quello che mi ha portato a dubitare dell'opportunità del mio CO. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Isher Posted March 11, 2010 Share Posted March 11, 2010 Lo so che tu speravi questo. Detto in termini ancora più chiari e parlanti, tu speravi: 1. di avere accanto a te un amico, che ti sostenesse in termini generali con la sua amicizia, 2. mentre tu tiravi fuori la forza, anche grazie alla sua amicizia, per cercarti la tua strada, innamorarti non di un uomo (non basta) ma di un gay. Purtroppo non è andata così. Tuttavia sarebbe potuta veramente andare così? Non lo so proprio. Il pericolo è infatti che tu ti innamorassi sempre più di lui, passassi tutto il tuo tempo con lui, senza mai riuscire a farti una vita tua. Ora invece sei messo nella difficile situazione di doverlo fare: ma è anche un bene. Che poi lui si sia comportato male andando a dire in giro quel che tu gli avevi detto, è pacifico: su questo hai pienamente ragione. Ma, ancora una volta, questo ti fa capire quanto è omofobo, impaurito dall'omosessualità, costui, ti fa capire nelle mani di chi rischiavi di metterti, e quanto è salutare per te (anche se sul momento doloroso) scappartene lontano. Dai, hai 19 anni, concentrati su di te, su altri progetti, su altri obiettivi, e lasciatelo dietro alle spalle. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Max Dorian Posted March 11, 2010 Author Share Posted March 11, 2010 Sul fatto che sia stato salutare, forse devo darti ragione... Ho ripreso a vivere per me, e non per lui. Non so se ci sarei riuscito rimanendo a contatto con lui. Non so perché, ma ultimamente parlargli mi dava quasi fastidio: un po' come l'ultima mia relazione, con una ragazza, dopo la fine. Ma in quel caso avevamo avuto una relazione, anche se non provavo per lei quello che prov(avo?)o per lui. La cosa negativa è che, appunto, mi ha caricato di risentimento. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Isher Posted March 11, 2010 Share Posted March 11, 2010 Ho ripreso a vivere per me, e non per lui. Non so se ci sarei riuscito rimanendo a contatto con lui. Non ci saresti riuscito. Non so perché, ma ultimamente parlargli mi dava quasi fastidio Perché al fondo c'era un'ambiguità, dovuta al fatto che tu lo amavi. Questa ambiguità generante risentimento sarebbe venuta sempre più a galla. Il vostro litigio è stato il venire alla luce, magari spostato su cose altre, di questo nucleo di aspirazioni, negazioni, sentimenti e risentimenti, tutti a livello inconscio, ma non per questo meno potenti, anzi. La cosa negativa è che, appunto, mi ha caricato di risentimento. Finché resti attaccato a lui, psicologicamente e affettivamente, proverai questo risentimento. Capirai che ti sei liberato di lui, del "peso di lui", quando non lo proverai più. Intanto prova a dirigere sentimenti positivi verso di te, e su cose oggettive: studio, divertimento, interessi di ogni tipo, progetti, che partono da te e si dirigono sia verso persone sia verso cose esterne. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
nothing Posted March 11, 2010 Share Posted March 11, 2010 Caro Timothy, voglio raccontarti la mia storia simile alla tua, ma con un finale un po' diverso, anche se credo che nel forum si siano rotti le balle a leggerla. Dopo un periodo non proprio felice della mia vita, conobbi un ragazzo. Colpo di fulmine: molto carino, lineamenti fisici che rispecchiavano il mio immaginario ideale. Con il passare dei giorni riesco a parlarci, sembra che abbia testa: nel frattempo la persi per lui. Lo pensavo in continuazione, anche se sapevo che non sarei mai stato più di un amico per lui. Il nostro legame diventava sempre più forte col passare delle settimane, io cominciai a dare tutto me stesso per renderlo felice, perché di fatto dopo tanto tempo qualcuno mi aveva accolto a braccia aperte nella sua vita e in qualche modo volevo ringraziarlo. Circa un anno e mezzo fa feci il mio primo coming out con lui e non ci furono problemi, anche se sapevo di aver premuto sull'acceleratore del tramonto della relazione. Le mie speranze di avere un rapporto d'amore con lui si riaccesero velocemente quando lui diede segnali abbastanza forti nei mesi successivi: non te la racconto tutta, ma ti dico che siamo arrivati a fare petting più di una volta, tra cui si annovera anche l'uso della cera calda. 6 mesi fa ho trovato il coraggio di fare la seconda parte della confessione (io perso per lui) ed esce con:"Sai, ho pensato spesso a noi due come coppia. Mi fai impazzire, ma non hai le tette." Mi sentii ulteriormente preso in giro (già sembrava fregarsene e mi aveva fatto stare parecchio male per altre vicende secondarie), da lì a poco si trovò una nuova ragazza e il nostro rapporto di fatto si interruppe lì. Ho speso 4 anni a inseguire qualcosa che non potevo avere. 4 anni di speranze bruciate nel giro di poche settimane e credo di capire il tuo dolore per una perdita di un "appiglio" nella vita. Io ho sofferto parecchio, tanto da vomitare e saltare cene per la nausea. Tempo fa mi pentii di essermi dichiarato con lui, ma ora ne sono felice tanto quanto di aver concluso il rapporto ed essere uscito dallo stato "ossessivo". Se tu ora fossi ancora con lui, vivresti ancora per lui. Ne sarebbe valsa la pena nel lungo periodo? Non credo proprio. Io ho interrotto il mio rapporto principalmente per questo, perchè io davo troppo e lui non dava proprio niente! Il suo atteggiamento cominciava ad essere irritante e ho cercato di fargli cambiare idea sul suo approccio. Niente da fare, avevo torto anche qui. Tutto questo solo per dirti che hai fatto la cosa giusta, fidati. Ogni tanto sentirai dei rimorsi, i ricordi prenderanno il sopravvento qualche volta, ma ricorda sempre che hai fatto la cosa giusta. Evidentemente con quella persona un rapporto totalmente sincero non poteva esserci. Nel mio caso (mi rendo conto che la fine è parecchio diversa), mi son limitato a spiegargli il mio punto di vista in modo che potesse comprendere (diverso da ACCETTARE). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Max Dorian Posted March 14, 2010 Author Share Posted March 14, 2010 Sì, avete sicuramente ragione, è stato meglio così. Adesso dovrei aver troncato definitivamente, almeno spero che questa volta sia definitiva... Rimane solo il problema che rischio ancora di incontrarlo, in qualche occasione, visto che abbiamo amici in comune. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
nothing Posted March 14, 2010 Share Posted March 14, 2010 ... Rimane solo il problema che rischio ancora di incontrarlo, in qualche occasione, visto che abbiamo amici in comune. Se ti può essere d'aiuto ti racconto la situazione attuale col mio amico. Continuiamo a vederci puntualmente ogni settimana per via di alcune circostanze (compagnia comune). Proprio prima l'ho riabbracciato, ho solo sentito un attimo di lieve "serenità", ma nulla a confronto di quello che sentivo prima: anzi, devo dire che la mia reazione è stata quella di...indifferenza nei suoi confronti. E se un giorno partisse per andare lontano, beh... chissenefrega. Non sento la sua mancanza. Dai tempo al tempo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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