GlassOnion Posted March 16, 2010 Share Posted March 16, 2010 Occhei, non so quanti di voi possano essere interessati ad intavolare una discussione del genere, ma mi è sorto un dubbio. Un bel dubbio. Schopenhauer afferma che l'amore è l'inganno più grande che la volontà di vivere tesse ai danni dell'uomo per nascondere l'istinto sessuale, in quanto l'uomo, in virtù della ragione e dell'autocoscienza, potrebbe esimersi dal procreare sapendo che destinerebbe la sua creatura alla sofferenza. E fin qui ci siamo. Ma per quanto riguarda l'omosessualità? Schop. non ne fa cenno, ma si viene a creare un grande interrogativo: che giudizio le riserverebbe, dal momento che è anch'esso una forma d'amore MA non atta alla procreazione? Non è nemmeno una forma di conversione di voluntas in noluntas, perchè non è una decisione ma istinto. E' una questione che mi intriga. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted March 16, 2010 Share Posted March 16, 2010 Che è un inganno di natura atto a dirottare maschi inidonei alla procreazione verso una sessualità sterile? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted March 16, 2010 Share Posted March 16, 2010 Non vorrei sbagliare, ma non mi sembra sia vero che Schopenhauer non parli mai di omosessualità. Se non erro ne diede anche una sua spiegazione incredibilmente ridicola (lo dico da ammiratore di Schopenhauer). EDIT: sì, ecco, mi sembra che la spiegazione di Schopenhauer fosse più o meno quella riportata da Hinzelmann Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Isher Posted March 16, 2010 Share Posted March 16, 2010 Infatti ne parla come di un vizio, che tuttavia ha una funzione positiva: quello di impedire la procreazione di bambini malformati. Apparentemente essa (la mancata procreazione) lavora contro gli scopi e i fini della natura, di fatto serve a prevenire più grandi danni, appunto nascite di bimbi malformati. http://en.wikipedia.org/wiki/Arthur_Schopenhauer Schopenhauer parla dell'osessualità nella terza edizione del Mondo come volontà e rappresentazione (1856) Per lui la procreazione è il fine della natura, altrimenti crollerebbe anche il suo sistema filosofico, consistente nell'affermare l'imperio della cieca Volontà. Alla sofferenza bisogna sfuggire, ma...in altri modi, non certo con l'omosessualità! Il che è intuibile anche solo storicizzando Schopenhauer, tenendo conto dell'epoca in cui scrive e pensa. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted March 17, 2010 Share Posted March 17, 2010 Tanto Schopenhauer è come la torta di mele, piace a tutti! In genere il suo problema è l'antisemitismo ( o meglio l'antigiudaismo alla luce dell'antisemitismo? ) Che poi non è un problema solo suo, beninteso. Comunque è utile sapere dove portano più o meno tutti i discorsi su omosessualità e natura, siano pure formulati da eccellenti pensatori di altri tempi, ritorna fuori la procreazione. Dal vecchio testamento in poi e poi, dopo Schopenhauer, col positivismo etc. etc. Fino ovviamente al concetto di coppia sterile di un Giovanardi o Buttiglione Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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