Silverselfer Posted July 27 Share Posted July 27 Inizio questo nuovo topic perché mi sono ritrovato a guardare diverse serie su netflix nella categoria "adolescenziali" stupendomi nell'ascoltare delle colonne sonore per buona parte composte da pezzi musicali appartenenti alla mia adolescenza. Ovviamente, il primo di questi casi appartiene alla serie Strange Things, da cui ho tratto il titolo del topic. Il pezzo in questione era ovviamente "Running Up That Hill" di Kate Bush, ma andando più indietro nel tempo e quindi lasciando l'ambito delle serie, ricordo un altro esempio di pezzo degli anni ottanta riportato in vetta agli ascolti con un prodotto per adolescenti ed era il 2001 con Donny Darko e "Mad World" dei Tears for Fears, anche loro molto presenti in queste ultime serie netflix. Dunque mi sono detto > forse sarebbe interessante per dei giovani di oggi accedere alla discoteca di qualcuno che era adolescente proprio negli anni ottanta. Premetto che non ho il tempo e la pazienza di riordinare tutti i vinili cronologicamente, ve li mostrerò seguendo semplicemente l'ordine in cui li ho stipati negli scaffali, quindi per primi ci sono i 45 giri. Sono pochissimi perché questo supporto era oramai in declino negli anni ottanta, nonostante l'intera industria musicale fosse nata su questo formato negli anni 50 e 60 > Il 45 giri fu il supporto musicale che veicolò la musica dei giovani, quindi parliamo del rock and roll, lo swing con tutte le sue declinazioni dance e poi si crearono fenomeni pop come i Beatles. Iconico è il jukebox che nell'american graffiti stava nel dinner precursore degli odierni McDonalds > Vi propongo un video del meglio di Fonz di Happy Days che tra le sue skills c'era quella di far partire o finire le canzoni del jukebox (al minuto 00:51 c'è n'è un esempio) Il 45 giri era fatto così: Aveva il diametro di una ventina di centimetri e conteneva due brani di massimo 4 minuti, uno sul lato A ed era il singolo che dava il titolo al 45 e uno sul lato B, il quale poteva essere un inedito o quello che oggi si usa chiamare > ghost track, ovvero quei brani che rimangono fuori da un album ufficiale. Tenendo conto che un album su vinile era molto contenuto dagli spazi fisici > 13 brani o poco più, altrimenti si passava al doppio album, cioè secondo vinile > molto materiale rimaneva escluso nella cernita di un album e quindi finiva sui "B Side" dei 45. Ci sono molti esempi di B side divenuti poi grandissimi successi, ricordo per esempio "Into the groove" di Madonna, il quale fu pubblicato originariamente negli States come B side di Angel e solo dopo il successo planetario ottenuto per la soundtrack di "Desperately Seeking Susan" (1985), fu incluso nell'album "Like a Virgin" come prima traccia del B side del vinile, ma di questo vi parlerò quando mi capiterà in mano il disco. Per meglio farvi capire la differenza, v'inserisco i due pezzi > Prima il singolo ufficiale "Angel" di cui però non esiste il video e diffidate dell'accozzaglia d'immagini che si trovano su YouTube con la dicitura official video ... Pezzo carino e perfettamente in linea con la produzione dell'album. Into the Groove era invece un pezzo che seguiva di più la sperimentazione tra la dance e l'elettro punk che Madonna aveva intrapreso a fine 70 e inizio ottanta e, per esempio, faceva parte Everybody, pezzo contenuto nel suo primo album. Si sente subito che non c'entra niente con il suono della produzione dell'album. Cerchiamo di non divagare e torniamo al mio vinile di Prince che risale al 1988 > Ve lo faccio ascoltare. Questo 45 annunciava l'uscita dell'album Lovesexy > Grande album come ogni suo lavoro, ma giungeva dopo il doppio album Sign'of The Time, il cui tour aveva fatto stragi sia di pubblico che di critica e questa robetta pop ci stonò parecchio. Una curiosità sul momento storico del cosiddetto folletto di Minneapolis > All'epoca fu segnalato in compagnia di George Michael. Ora nessuno si azzardi a mettere in dubbio la fissa per la pussy che aveva Prince, ma ciò non toglie che all'epoca fossero convinti che anche il George ne fosse uno stimato frequentatore ... mentre poi. Resta il fatto che i due almeno artisticamente s'inciuciarono e prima il George pubblicò il suo manifesto per un'insana dipendenza da sesso/figa > I Want Your Sex, micidiale traino per il suo album Faith che ... però ... è una chiara referance proprio di Sign'of The Time ... ve li farò ascoltare a tempo debito. Lovesexy di Prince e Prince stesso scimmiotta George e questo pezzo ricorda proprio il singolo Faith di George Michael! Certo che stiamo parlando di due artisti super mega ultra e ognuno rende la propria versione dell'altro in maniera unica e inimitabile ... rimane comunque indubbio che lo fanno. Comunque c'è anche da dire che negli anni ottanta l'eterosessualità era molto sfumata e persino due tipi così potevano passare per dei cinghialopodi, ora però proseguiamo con i 45. Chi è lei? Ecco, questo è il tipico caso di "one hit song artist" e non si trattò neanche di questo singolo, ma di Touch Me che però a me non garbava per niente, invece piacque tanto questo Nothing's gonna stop me now che non si filò nessuno e francamente lo capisco ... C'è qualcosa di più anni ottanta di questo drum and bass? Ci manca l'assolo del sax e poi sarebbe perfetto. In ogni modo, lei era la Sabrina Salerno britannica, giunta alla ribalta sulla mitologica foto in topless che il tabloid Sun usava pubblicare in seconda di copertina. Ricordatevi sempre che siamo negli anni ottanta, pensate che all'epoca anche dei paludati mensili italiani come Panorama e Espresso erano soliti mettere in copertina donne discinte con i pretesti più assurdi. Fu solo per questo talento da super maggiorata che a Samantha fu proposto il singolo "Touch my Body" e poi il titolo continuava " I want feel your body" e ansimava eccome ... bah, ve lo faccio ascoltare. Il pezzo era indubbiamente accattivante e del resto polverizzò le classifiche di mezzo mondo ... non successe più con nessun altro suo singolo. Vado con un altro 45 ... Questo singolo di Madonna è un po' anomalo perché non è mai stato rilasciato negli Stati Uniti e faceva parte della colonna sonora del film "Crazy for You" di cui lei cantava il singolo omonimo anche nel film. Gambler è un progetto di Madonna che affida al suo caro amico Jellybean per produrlo, non spopolerà e anzi, lo conoscono solo gli appassionati, però a me piacque tanto. Possedevo il doppio vinile bootleg del live di Chicago con I Beastie Boys che Madonna aveva scelto come band di supporto ... ma lo dovetti cedere per soldi ... 😪 Questo singolo dei Cure è proprio un bel ricordo perché è un'edizione rilasciata nell'occasione del tour e lo acquistai nella data romana, anche se il concerto fu pessimo perché il Palaeur ha un'acustica di merda, specie per un concerto rock come quello dei The Cure > Una ridondanza tale da rendere una poltiglia indistinguibile di note la loro meravigliosa musica tossica. Tutto ciò che è emo proviene da due correnti culturali, una è quella goth che è più attinente al mondo dell'hard barra metal goth e misticamente satanica, l'altra è quella intimista e riflessiva e particolarmente suicida della musica dark che potrebbe rientrare in un alternative rock, ma io direi che la stessa musica emo è come la psicaldelia, cioè che non è un genere ma uno stato d'animo che si riflette in delle sonorità del tutto declinabili in qualsiasi genere, basti pensare alla emo trap. In ogni modo, il movimento dark dura quanto un battito d'ali di farfalla perché gli esponenti si tolgono la vita uno dietro l'altro, il più noto suicidio è quello di Ian Curtis nel 1980 (Joy Division). Robert Smith, cioè l'anima oscura dei The Cure, è forse l'unico che sopravvive e lui lo sente come un atto di viltà o, peggio, svilimento artistico e a un certo punto il profondo pessimismo si trasforma in una cinica ironia che somiglia alla follia di un melanconico clown triste ... ma ce ne sono di vinili per raccontare ogni sfaccettatura dei The Cure. Continuerò domani ... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
schopy Posted July 27 Share Posted July 27 2 hours ago, Silverselfer said: Il 45 giri era fatto così: Tu dici che i ventenni di oggi non sanno cosa sia? Siamo davvero così anziani? 😟 Per me non fa differenza se una canzone o un film sono usciti quest'estate o 70 anni fa, se qualcosa mi incuriosisce lo guardo/lo ascolto con lo stesso interesse. All'Uni io e una cara amica condividevamo la stessa passione per la musica anni '80, e naturalmente Samantha Fox era un must delle festicciole che organizzavamo 2 hours ago, Silverselfer said: Ricordatevi sempre che siamo negli anni ottanta, pensate che all'epoca anche dei paludati mensili italiani come Panorama e Espresso erano soliti mettere in copertina donne discinte con i pretesti più assurdi. Una pratica discutibile, ma se non altro vendevano tantissime copie... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted July 27 Author Share Posted July 27 17 hours ago, schopy said: Tu dici che i ventenni di oggi non sanno cosa sia? Siamo davvero così anziani? 😟 Carissimo, semmai ti ho dato del poppante 😁 > Mi faccio due conti < I ventenni sono nati durante il primo lustro degli anni 00, quindi siete GZ < I cosiddetti "zoomers" cioè 1997/2012. Siete proprio voi i fautori di questo revival 80-90; tuttavia, non tutti sono degli appassionati come te e i 45 giri non si vedono più da decenni ... Ovvio che tu non sei vecchio, ma nel contempo sei uscito dalla fascia adolescenziale dei teenagers, dove ha fatto il suo ingresso la generazione alfa e ora saranno loro a creare le tendenze giovanili e Sì, loro vi chiameranno vecchi ... 17 hours ago, schopy said: Per me non fa differenza se una canzone o un film sono usciti quest'estate o 70 anni fa, se qualcosa mi incuriosisce lo guardo/lo ascolto con lo stesso interesse. Hai colto il punto in questione > La tua generazione è la prima che può permettersi di fare questa cosa perché dispone di un archivio sconfinato in punta di clic. L'unico problema che ravvedo sono le fonti perché non basta l'algoritmo per ricreare una memoria storica e, soprattutto, nella fattispecie del revival, spesso ci si fa un'idea grossolana tra una decade e l'altra. L'effetto di tutto questo è l'acquisto da parte delle major dei cataloghi di artisti del passato, ora sono in ballo quello dei Queen, ma valgono milioni anche titoli minori, proprio perché internet ha abbattuto le barriere temporali. 17 hours ago, schopy said: 19 hours ago, Silverselfer said: Ricordatevi sempre che siamo negli anni ottanta, pensate che all'epoca anche dei paludati mensili italiani come Panorama e Espresso erano soliti mettere in copertina donne discinte con i pretesti più assurdi. Una pratica discutibile, ma se non altro vendevano tantissime copie... Diciamo che all'epoca le tematiche come il sessismo non erano propriamente all'ordine del giorno, basta ricordare la commedia all'italiana o le televisioni di Berlusconi. Ok, spero che continuerai a darmi compagnia durante questo viaggio nel tempo 😜 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted July 28 Author Share Posted July 28 Continuiamo l'esplorazione a 45 giri ... Mi pare chiaro che io adoravo Prince e in particolare compravo i suoi 45 giri perché solitamente i B side erano degli inediti, tanto che poi ci fu un CD dedicato solo a loro all'interno di un cofanetto di best of, che ovviamente ho e ve lo farò ascoltare quando ci arriverò ... sia chiaro che la mia collezione di vinili e CD conta più di un migliaio di pezzi, quindi la storia sarà lunga. Questo è il singolo che anticipava il doppio album Graffiti Bridge (1990) che è anche colonna sonora dell'omonimo film musicale, diretto, interpretato e ovviamente musicato da Prince > Un flop apocalittico! La Warner aveva fissato a 14 milioni di dollari il minimo per non perderci, ma ne incassò manco 5 e fu ritirato dalle sale con le peggio critiche, ma del resto si capisce il tenore del film anche guardando il video. C'è da dire che la Warner non glieli voleva mica dare i soldi per il film perché lo conoscevano bene, pensate che per l'album di debutto Prince riuscì a spendere il finanziamento affidatogli per i primi 3 album e incassando con le vendite neanche un terzo della cifra investita. Tant'è che aveva iniziato a lavorare a questo progetto nel 1987, anno in cui aveva inaugurato quella follia di Paisley Park Oltre 10 milioni di dollari spesi per costruire questi studios/casa a Minneapolis, ora sono un museo dedicato al folleto e non lo so, a me è parso una specie di centro commerciale e neanche dei più belli. Il punto è che nell'86 Prince aveva diretto il suo primo film, ovviamente recitando da protagonista e tutto il resto > "Under the cerry moon". La critica lo aveva accolto bene perché aveva dei riferimenti colti, s'ispirava a 8 e mezzo di Fellini ... quindi lui ci credeva e poi col suo ego sconfinato ... Insomma, Prince spende uno sproposito e non basta che incassi un altro sproposito > Nel 1989 aveva firmato la colonna sonora del primo Batman di Tim Burton, quello che aprì la strada a tutti i film dei supereroi che conosciamo. Prince, come si dice a Roma > Era un pozzo de San Patrizio (senza fondo). Pensate che per questo film voleva scritturare Madonna! E il punto esclamativo non lo metto per il cachet da super star che avrebbe preteso, ma che era in piena bufera per le croci date alle fiamme nel video di Like a Prayer (!!) I produttori pretesero che Graffiti Bridge fosse il seguito di Purple Rain, il film campione d'incassi che innalzò Prince a super star .. e anche questo non si capisce perché > pure quel film faceva cagare! Diventò effettivamente iconico nel 1984 solo per i mitici pezzi/video musicali. Per farla breve, questo film avrebbe dovuto ripianare i debiti del folletto di Minneapolis invece da qui inizieranno le sue battaglie legali con la Warner, la quale non solo gli tolse pure le mutande, ma si prese anche il suo nome > Da questo momento iniziò a rinominarsi in mille modi, il più memorabile fu "Lovesymbol". Questa è la copertina dell'album firmato con il lovesymbol (1992), di cui la prima traccia si titola "My name is Prince" > E' così che Prince esce dal mainstream nonostante la sua produzione musicale rimanga ricchissima e stupenda ... e poi niente > I suoi concerti sono sempre sold out, ma solo negli Stati Uniti e gli stadi se li scorda. Morirà solo, chiuso in un'ascensore dell'immenso Paisley Park, causa AIDS che non si curò mai perché testimone di Geova (2016). Ora continuiamo con un 45 che ha attinenza con Prince: Questo 45 viene rilasciato nel 1989 e anticipava l'omonimo album, in cui c'era un duetto con Prince che rappresentava anche la riappacificazione tra i due. Questo perché Madonna e Prince condividevano un periodo della loro gavetta newyorchese finita in un epico litigio, cioè quando il folletto di Minneapolis la invitò a cena per proporle un numero. Nel senso che Prince usava numerare le ragazze che promuoveva, tipo Apollonia 6 che era la protagonista di Purple Rain. Pare che Madonna reagì malissimo, tirandogli addosso il piatto in cui stava mangiando e da allora gli aveva tolto il saluto. Probabile che nascesse da questa riappacificazione anche l'intento di Prince di renderla la protagonista del suo film musicale. In ogni modo, questo 45 è un detonatore che mette a repentaglio la carriera di Madonna e, comunque, la costringerà nel dorato esilio parigino. Lei se la cerca, ma la provocazione era la sua cifra artistica. Il B side del 45 è Act of Contrition, cioè recita l'atto di dolore su una base che gira al contrario, citazione dei predicatori evangelici che decifravano blasfemie subliminali facendo girare al contrario i dischi rock. Io credo che fu questo sfottò a tirarle addosso la critica religiosa e non certo le croci incendiate che appaiono nel video. Poi c'è il discorso razzista e questo è innegabile > Madonna denuncia una realtà che è rimasta tale fino ai giorni nostri e cioè che negli Stati Uniti, se sei nero, hai un'altissima probabilità di finire in galera. Più nel video che nel testo, Madonna identifica il ragazzo nero vittima del pregiudizio come Gesù Cristo finito in croce. Il senso di giustizia giunge a lei come una preghiera e le infonderà il coraggio per andare a testimoniare la verità. Il testo può apparire superficiale, ma a ben guardare > La giustizia testimone della parola di Dio risultò come un dito puntato contro tanti giudici bianchi che covano tradizioni segregazioniste, che poi sono gli stessi che vanno tutte le domeniche a messa. Insomma, venne giù un gran casino e Madonna perse anche molti sponsor, tra cui quello milionario della Pepsi che avrebbe dovuto pagarle il tour americano. I buoni cattolici nostrani, quelli che le impedirono di celebrare la data del tour a Roma con tanto di scomunica papale, sminuirono il tutto definendo Madonna solo un'opportunista che campava sugli scandali pilotati, spacciando canzonette di nessun conto > Ecco, Like a Prayer sta ancora tra noi e ve la propongo nella sua ultima manifestazione ... Rimaniamo in tema: True Blue dà il nome al terzo album di Madonna, successivo al campione d'incassi Like a Virgin e quindi con l'onere di eguagliarne i record > Non ci riuscì dal punto di vista delle copie vendute, ma ottenne un successo forse anche superiore grazie al tour mondiale negli stadi, di cui l'Italia e Torino ne furono testimoni ufficiali e di cui Lady Gaga ultimamente ha avuto da ridire perché a lei non le è riuscito di fare altrettanto. C'è da ricordare che prima di Michael Jackson e Madonna, gli stadi erano un simbolo del rock e solo quello era degno di riempirli. Fu la prima volta che una pop star donna osasse tanto e pure qui, questo servì a tirarle addosso la critica dei cultori della musica. Tuttavia, quel "Siete caldi?" fece storia ... Questo 45 è un remix carino che poi sostituirà nelle greatest hits la versione dell'album. Ed ora un 45 che all'epoca era di una diretta concorrente di Madonna: Lei è Patsy Kensit, passata alla storia più per i matrimoni celebri nel mondo della musica che non per le sue canzoni, ma esordì dando della vecchia a Madonna con questo suo primo singolo ... A me lei piaceva proprio tanto e anche più di Madonna, anche se chi le paragonava lo faceva solo per alimentare il gossip. Prima di tutto Patsy era la voce di una band "Eight Wonder" in cui, se non sbaglio, militava anche il fratello e il riferimento erano palesemente i Blondie > Patsy somiglia anche un po' a Dabbie Harry! Certo è che, musicalmente parlando, rimasero una promessa sbiadita e questo 45 è un po' la prova che gli Eight Wonder erano Pasty Kensit, che qui fu prodotta dai Pet Shop Boys. Ma di questo 45 ho consumato il lato B, dove c'è la versione remix in francese, ve la metto così la riascolto anch'io ... Forse questo è il momento artistico più alto dei Pet Shop Boys ... quello più basso è la produzione del concorrente britannico all'Eurovision 2024, quello di quest'anno< orribile! Ok, domani forse ce la faccio a finire i 45 ... se divagassi meno! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted July 29 Author Share Posted July 29 Prima di continuare devo fare ammenda perché ho scritto che il concerto di Madonna: Blond Ambiction Tour Rome 7/19/1990 allo Stadio Flaminio non si tenne. In realtà fu cancellata solo una data > quella cui sarei dovuto andare io, da qui nasce l'equivoco in cui incappo sistematicamente. In realtà ci fu una grande confusione e, soprattutto, falsa informazione. Vi metto il video del Tg2 che documentò il suo arrivo a Ciampino. Mi fa troppo ridere il tizio che traduce in romanesco il monito di Madonna: if you talk, I stop speaking < Se parlate se ne va! E poi c'è la chiosa finale del servizio che asserisce genericamente: molti biglietti del suo concerto sono rimasti invenduti. Lasciando credere che la seconda data è stata cancellata per questo motivo. Comunque questo servizio del TG2 è niente al confronto di quello del TG3 che documentava il dopo concerto: E poi ci vengono a dire che il giornalismo di una volta non spacciava fake news! Trascrivo il testo > Non più di 30.000 persone < detto così sembra di parlare di 4 gatti, quando lo Stadio Flaminio aveva meno di 25.000 posti a sedere e considerando l'ingombro del palco, a me sembra che 30.000 significhi sold out. Ma continuiamo > Abbiamo assistito allo Stadio Flaminio al declino di un'altra rock star che ha brillato negli anni scorsi < Traduco: le rock star in declino notoriamente vengono consumate dal sesso e droga. Poi c'è il riferimento agli anni scorsi, cioè il tour precedente di Torino che portò in cassa alla Rai tanti soldini, come la via virtuosa. Continuiamo > Madonna ha usato il trucchetto antico per farsi pubblicità e tenere le prime pagine dei giornali, ha praticato al contrario il vecchio detto "scherza con i fanti e lascia stare i santi". La cantante Ciccone ha invece voluto scherzare con questi ultimi, e tutto sommato lo stadio lo ha riempito < Questo passaggio ha del surreale: Il vecchio trucchetto per farsi pubblicità sarebbe dunque invertire il vecchio detto " scherza con i fanti e lascia stare i santi"? > Andiamo avanti > Di Madonna vanno ammirate le doti atletiche, ha compiuto 2 ore di infernali acrobazie < da notare come la signora calchi il tono sull'aggettivo infernali > ... per il resto: voce stridula, vecchie canzoni e, soprattutto, mancanza di creatività nello spettacolo e ha dovuto ricorrere a rappresentazioni mistico erotiche, mimando accoppiamenti sessuali e masturbazioni, facendo apparire qualche inginocchiatoio e qualche crocifisso.< quindi, se manca la creatività è automatico ricorrere al mistico erotico > andiamo avanti > Ma chi pensasse che i giovani sono andati a vedere lo spettacolo per provare qualche brivido porno sacrilego, commetterebbe un grave errore, infatti, i giovani abituati a viere nella società dello spettacolo, sanno capire cosa sia veramente la trasgressione. Purtroppo, però, sono affascinati dal cattivo gusto. < Qualcuno mi spieghi la vera trasgressione e, soprattutto, il buon gusto ... beh, il film documentario su questo tour "a letto con Madonna" confermò ogni critica mossale contro, scoreggiando, ruttando e quant'altro non deve fare una donna di buon gusto. Ricordo che in Rai vigeva il manuale cencelli e il TG2 era filo socialista e il TG3 filocomunista, quindi questi due servizi giornalistici appartenevano all'area progressista dell'Italia e non hai baciapile democristiani. Ma ora andiamo avanti che ho divagato troppo: Guesh Patti! Questo singolo dominò le classifiche europee del 1988 > Etienne > Comprai anche l'album e mi piacque assai < Ne riparleremo. Lei proveniva dal mondo della danza e come spesso capita con le ballerine canterine, interpretano la loro musica attraverso una coreografia. Tuttavia, il suo è un successo chiuso nel mondo francofono, in cui c'è anche l'Italia e meno male perché almeno con l'accento parigino il buon gusto è assicurato. Sotto con un altro 45: Qui stiamo appena fuori agli 80 > 1990 > Loro erano tedeschi ed inaugurarono il filone New Age che permeerà tutta la decade dei 90's. Ricordo che il canto gregoriano divenne molto cool, tanto che dei mondaci spagnoli fecero un pacco di soldi incidendo le loro nenie. Andiamo avanti: Oh, carissima Cindy Lauper! Io l'amai molto, tuttavia, il suo successo si consumò nell'arco di due album, che ovviamente ho e quindi ve ne parlerò poi. Fu proprio questo singolo a farmi capire che il suo momento d'oro era oramai trascorso ... Lei è proprio rimasta incastrata nelle sonorità punk rock degli anni ottanta, con sta percussione che esplode dall'inizio alla fine del brano come se fosse un metronomo. In ogni modo, questo singolo segnò anche il suo debutto al cinema come cooprotagonista nel film commedia Vibe < se volete darci un occhiata, ho trovato il film intero ... Avanti una altro: Cyndi Lauper firmò la canzone del film The Goonies < Un cult degli anni ottanta. Questo video clip invece è veramente un corto cinematografico. Il tipo che appare alla fine della prima parte del video è proprio Steven Spielberg, anche se così giovane è difficile da riconoscere. L'intero progetto era prodotto da lui e il soggetto stesso del film era roba sua. Nel video appaiono diversi volti noti, alcuno sono veramente iconici degli anni ottanta ... come Andrè The Giant che alla fine del video mette in fuga gli stronzi che vogliono comprare la stazione di servizio. Lui era una star del wrestling americano e antagonista di Hulk Hogan. Tornando al 45, io preferivo il pezzo sulla facciata B > What a Thrill Un rock'n roll indiavolato che straborda naturalmente nel punk < Bellissimo. Next One: Questo singolo giunge al crepuscolo dei Culture Club e ne determinerà la fine nel 1986, sembra a causa della relazione tossica tra Boy George e il batterista Jon Moss che da buon bisessuale gliene fece passare di ogni > Ve lo devo indicare sulla foto o siete in grado di riconoscerlo da soli? Anche perché è quello che sta al centro della foto, un passo avanti a Boy George. Avevo dimenticato che questo video è un tributo al cinema italiano ... in ogni modo, di memorabile c'è solo che determina la fine di una band gloriosa. Anche qui, però, io amai moltissimo il pezzo sulla facciata B > Sexuality Questo è il classico sound del mix anni ottanta, pensate che di questo pezzo c'è anche una versione di 10 minuti e passa > Ma le cose stavano per cambiare perché era imminente l'arrivo della garage music con la beat box. Another one: Belinda ... Belinda ... Belinda ... 1987, con questo singolo che finì a bomba in vetta a tutte le classifiche, lei iniziò la sua seconda vita; però vi devo far conoscere qualcosa anche della sua prima vita, quella come fondatrice della band rock'n roll tutta al femminile più forte della storia >>> Le Go-Go's Qui si può già intravedere l'abuso di droga sul volto di Belinda, che è il motivo per cui la band si sciolse e lei dovette aspettare fino al 1987 per tornare alla grande sulla scena musicale. Per qualche strana ragione che ignoro, oggi negli States questa è diventata una classica canzone per bambini > Forse lo spirito positivo a cui inneggia ha il sapore di una favola? Fatto salvo però che la morale che c'è dentro a questa fiaba è la forza che serve per uscire dal tunnel della dipendenza tossica. Procediamo perché stanotte voglio finire i 45: Oddio! Questi li comprai per sbaglio ... non è una boy band come potrebbe sembrare. Vorrebbero apparire come dei teddy boys anni 50, un po' Marlon Brando di Fronte del Porto con quel chiodo, anche se poi, nella musica sono un classico prodotto made in Motown ... ve li faccio ascoltare che è meglio ... Sembrano i Jackson Five, ma senza Michael ... beh, possiamo ben dire che sarà questa formazione a ispirare le future boy band dei vicini anni novanta. Olà, ho finito i 45 ... a presto con il formato extended playing ... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted August 4 Author Share Posted August 4 Perché i link delle foto non funzionano > sarà un problema di connessione? Forse è meglio reperire le immagini in rete ... In ogni modo > Ho dimenticato due 45 giri Prima di tutto qui c'è da correggere un errore nel titolo che però ha un senso > L'artista è Susan Vega, lei ha scritto il pezzo che era il terzo singolo del suo secondo album "Solitude Standing" (1987) < Grande vinile di cui vi parlerò. DNA è il DJ/produttore che riprende il singolo che era stato usato come prototipo per la compressione in digitale del primo file MP3. Questo perché era una track che durava solo un paio di minuti, era cantata a cappella e quindi senza parte strumentale e con un cantato minimalista, privo di ogni riverbero. Il risultato fu che bastò metterci un bel beat sotto e l'intero globo terracqueo iniziò a risuonare della melanconica cronaca mattutina di una newyorkese che canticchia la sua quotidianità ... Adoro Susan Vega e adoro questo pezzo che considero una perla rara di flusso di coscienza in musica > Anyway > Il sound è tipico e quindi avrete capito che siamo nel 1990, ma come si usa dire > Il decennio degli anni ottanta durò fino alla metà degli anni novanta, che per il vero costituirono il frangiflutti su cui si perse tutta l'eredità della rivoluzione dei costumi nata con le controculture dagli anni 50 in poi. Questo in buona parte per colpa della pandemia di HIV che dall'85 al 95 fece veramente stragi e di riflesso tornò a farla da padrona il buon senso della coppia monogama e l'amore coniugale ... con tutte le sue perversioni postribolari ... ma non mi voglio perdere in discorsi astrusi. Tom's diner fu coverizzato per più di un decennio e ricordo che ne ho collezionate di versioni veramente originali e soprattutto > tutte belle. Ancora oggi non è raro imbattersi in qualche artista che ne fa una sua personale versione ... così, ora, quando l'ascolterete, saprete che si tratta di una brano degli anni ottanta > Di Susan Vega ne riparleremo poi. O cazzo! Cercando l'immagine in rete del prossimo 45, l'ho trovato su amazon a 50 euro! Loro sono Wendy Melvoin e Lisa Coleman e sono più di un duo artistico. Usano definirsi Girl Bros che non è solo il nome della società che hanno aperto insieme e che dà il titolo anche al loro quarto album > Loro sono una coppia bromo al femminile che sta insieme da quasi quarant'anni. L'ultimo dei loro 5 album fu rilasciato 15 anni fa (2008) cui fece seguito un EP nel 2011 "autoprodotto". Oggi sono delle stimate autrici di musica per colonne sonore. Io posseggo il secondo e il terzo album mentre questo estratto proviene dal primo omonimo (1987). Di loro parlerò più ampiamente quando mi capiteranno in mano i due vinili, ma è indispensabile sapere che facevano parte di quella che da qualche anno a questa parte viene chiamata la "Purple Family" ovvero la famiglia porpora di Prince; anche se loro erano le ragazze che osarono litigare con il folletto di Minneapolis. In particolare Wendy ci finiva spesso ai ferri corti per il vizietto di Prince di prendersi tutti i meriti della musica, e quando dico tutti intendo anche quelli di autore e pare che Wendy abbia scritto per lui pezzi come Computer Blue (Purple Rain album) e addirittura Kiss (Parade). Proprio il mega successo di Kiss convinse Wendy a lasciare la storica band di Prince "The Revolution" e tentare la strada solista ... o, meglio, con Lisa. Portare via Lisa Coleman a Prince fu un bel colpo basso perché Lisa era una sua colonna portante fin dagli esordi e, a mio particolare avviso, album come 1999 o ancora di più Dirty Mind, furono fortemente influenzati dalla sua mano di tastierista. In ogni modo, loro tentano e almeno per i primi tre album ebbero un gran successo ... ma a calare. Il primo singolo fece il botto e si chiamava Waterfall ... Gran bel pezzo e, comunque, anche se Prince continuò alla grande, la sua musica non fu più la stessa senza di loro. Ok, ora i 45 li ho proprio terminati e iniziamo con i maxi 45, perché all'inizio così erano chiamati, seppure girassero spesso a 33 giri come dei long playing. Contenevano spesso, oltre la versione single del pezzo, anche una versione instrumental più il pezzo B-side. Solo successivamente il maxi single divenne un remix e questo era dovuto a un fattore esterno all'industria discografica che dalla Giamaica stava cambiando l'intero concetto di singolo estratto da un album > La Sound System culture. La Sound System Culture nasce grosso modo negli anni 70 in Giamaica ed erano dei furgoni che venivano attrezzati per sparare decibel illegali di musica, nel senso che i proprietari si fermavano agli angoli delle strade proprio come dei fruttivendoli e spacciavano musica, con la gente che ballava eccetera > Sono le radici stesse della hip hop culture, che però si chiamerà così quando gli immigrati giamaicani del Queens entrarono in contatto con l'R&B del confinante Brooklyn. La comunità giamaicana londinese, invece, entrerà in contatto con la new wave, originando una grande varietà di sfumature di rap, la più nota si chiama raggamuffin. In Giamaica era tutto dancehall e si creavano anche sfide tra spacciatori di musica e mega party sotto il cielo ... l'ordine pubblico era messo a rischio perché non di rado ci scappava pure il morto. Ma cosa facevano questi particolari DJ? Beh, prendevano i 45 che arrivavano per lo più da Miami e ne facevano delle extend playing con basi ritmiche nuove e soprattutto ci parlavano sopra, a volte erano versi d'amore, ma più spesso facevano proprio del freestyle con dissing tra spacciatori di musica violentissimi. Una nota particolare va fatta per la musica DUB, la quale proviene da qui, ma si discosterà sempre di più dal rap anche perché recupera le radici regge della Giamaica, intraprendendo un viaggio poetico sempre più riflessivo. L'EP (Extended Playing) sostituirà completamente il maxi single diventando un fenomeno totalmente svincolato dal mercato del Long Playing (LP); ma è un percorso che compirà nei club, nelle discoteche e poi nei rave con etichette indipendenti quando non propriamente pirata. L'industria discografica cerca di occupare questa nuova nicchia di mercato inventandosi il mix o remix del singolo e a suon di quattrini addomestica questi nuovi DJ produttori, rendendo commerciale o pop, qualcosa che altrimenti sarebbe rimasto di nicchia. Inizio sempre a random con questo EP Io ne ho diverse versioni, tutte con copertine diverse e versioni remixate tutte diverse, ma questa è una caratteristica dei remix. Ci troviamo nel 1991, quindi tutto quel percorso che ho scritto era già accaduto e Crystal Waters lo rappresenta benissimo. Di lei dirò più approfonditamente quando mi capiterà in mano il suo CD, ma basti sapere che proviene da una famiglia di artisti di primo livello e a 14 anni fu ammessa nella Poetry Society of America, tra le più antiche e rispettate società letterarie americane, ma non solo perché prima ancora di darsi alla musica, diventa un'affermata manager ... salvo poi scoprire tutto quello che vi ho detto e decide di farne parte, il risultato è un singolo che tormentò le orecchie del 1991 e passa ... Si racconta che Crystal, ricca ragazza posh, incrociò una gitana scalza e sporca che bofonchiava ossessivamente questo motivetto monosillabico tra i denti, nel patetico intento di farsi dare qualche spicciolo. Crystal rimase profondamente colpita dalla scena e quel motivetto le si scolpì nella mente intriso da un senso di colpa che la convinse a raccontare quel mondo che non le apparteneva, ma da cui sentiva di provenire >>> Rimane il paradosso che la ricca ragazza posh ne fece una hit mondiale e non so se pagò mai le royalty alla poveraccia senza casa ... Ok, facciamocene un altro storico ... Allora > Qui c'è tanta roba da dire, tanto che non so da che parte cominciare! > Ricordate tutta quella storia giamaicana che a Londra incontra la new wave? Ebbene, la comunità giamaicana viveva nel degrado del quartiere di St Pauls e nel 1980 esplose una rivolta che durò per giorni e, lasciatemelo dire "quella stronza della Margaret Thatcher" si comportò in maniera dispotica, razzista e pure fascista e non servì, perché nel 1986 ci fu una riedizione di tutto quanto già visto, ma chi vinse ce lo spiega il mercato immobiliare che oggi vende le case di San Paul come le più cool di Londra. Quindi stiamo parlando di una situazione degradata e violenta, ma l'arte si sa che, come i fiori, nasce dalla merda. E' nei garage di quella Londra che si sviluppa una nuova musica elettronica tutta fatta in casa (house), anche perché i campionatori e sintetizzatori e quant'altro erano chiusi in un'unica scatola > Il PC. 'Fanculo le case discografiche, questa musica autoprodotta riempie i clubs e veicola la sottocultura "garage" o "Acid" dal nome delle droghe sintetiche che l'accompagnano. Questo singolo non è certo il primo del genere, tanto che è datato 1989, ma costituisce una perfetta sintesi che va dalla sampling culture dei primi anni 80, concetto dell'extended palying, fino alla acid house della garage culture ... e ora ascoltatelo. Sia chiaro che nelle classifiche di musica dell'epoca questa roba faceva appena capolino sul fondo, la musica che faceva i numeri di vendita era sempre quella delle major discografiche, ma vi assicuro che spopolava e, soprattutto, era quella che faceva tendenza. Solo dopo la compravano le major e per gli S-Express non fu diverso, tuttavia mostravano quell'underground al mondo di superfice o "superficiale" > secondo vinile degli S-Express ... Ricordi dell'epoca? Beh, come si usa dire per gli anni 70 > Chi se li ricorda, non c'era 😅 > Scherzi a parte, in realtà non me li ricordo così splenditi come appaiono in questo video, erano piuttosto "decadenti" ... ho in testa immagini dei fine settimana alla mitica discoteca Cocorico o Imperiale, l'alba in spiaggia completamente esausti e l'oppressiva sensazione di tornare alla vita di tutti i giorni ... No, la realtà è che anche noi andavamo avanti guardando indietro ... perché sapevamo intimamente di essere una generazione destinata a perdere. Hanno vinto loro, quelli in giacca e cravatta che all'epoca mettevano il rolex sopra il polsino, quelli che arrivavano con la fuoriserie a cibarsi della nostra follia perché annoiati da un destino che li aveva fatti nascere dei vincenti ... beh, sti cazzoni o megavulve non sono comunque stati capaci di vivere, se non nei sogni degli altri > Vaffanculo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted August 8 Author Share Posted August 8 OK, ricominciamo di nuovo con Prince > Batdance Ammazza! Valore di mercato (nuovo) 186 euro, mentre usato 15 euro > sempre tanto se tenete conto che io lo pagai circa 4 euro. Anyway > Come mi pare di aver già scritto, questo singolo faceva parte del lancio del primo film della trilogia su batman di Tim Barton. Fu epocale perché segnò l'ingresso della CGI al cinema, che per il filone supereroi fu una svolta perché tutti i film precedenti sul genere avevano effetti speciali spesso ridicoli. Prince fu pagato per realizzare un'intera soundtrack nonostante il film avesse una colonna sonora eccezionalmente bella firmata da Danny Elfman < Ho il vinile. Danny è l'autore musicale di riferimento per Tim Barton e niente > Super! Vi dirò di più quando vi presenterò il long plying, ora passiamo all'ascolto. Musicalmente parlando > Fu un gran successo di vendite, tuttavia questo tipo di sampling suonava datato, tipo remix prima metà anni 80. Prince si divertiva spesso a calarsi nel ruolo di DJ e in diversi album si trovano pezzi come questo, in cui remixa tutti i brani dell'album in un'unica traccia. Qui gli va riconosciuta l'intuizione d'inserire dei dialoghi tratti dal film, particolarità presente anche nell'album. Visivamente parlando > Beh, l'egocentrismo di Prince ve l'ho già spiegato e non faceva mistero di voler diventare un attore. Secondo me, tentò anche di entrare nel cast del film di Burton, ma dovette "accontentarsi" di una liaison con la protagonista femminile, una certa Kim Basinger. In ogni modo, lui s'inventa il personaggio di Jemini/Gemini e lo interpreta in un modo che dice molto sulla dualità di Prince > metà batman e metà jocker. C'è un brano nell'album Purple Rain che inizia così > Non sono un uomo, non sono una donna, sono qualcosa che tu non capirai mai ... Sotto con un altro vinile Solo 37 euro! Vi divo la verità > A me questo pezzo ha fatto sempre cagare, tuttavia ricomprai questo vinile diverse volte perché andava a ruba, nel senso che ogni volta che lo portavo a qualche festa, mi spariva fatalmente. La canzone è la cover di un pezzo del 79 mentre la base è copiata a quella di Gypsy Woman di Crystal Waters, fatto salvo il sample di sax. Nonostante tutto, specie all'inizio, appena l'ascolti risulta come una madeleine proustiana che ti riporta agli hangover smaltiti in saletta dell'afterhour discotecaro, mentre qualcuno sboccia annoiato sul tavolo del biliardo e tu accendi un'altra sigaretta per allontanare il senso di vomito ... Passiamo oltre, ma rimaniamo in discoteca ... Ma porca troia! > 374 EURI!!!! Mi sa che devo rivalutare la mia collezione di vinili ... Per questo vinile vale lo stesso discorso del precedente. Va ricordato che questo era un gruppo di produzione italiano, ma niente di eccezionale perché la dance italiana ha sempre avuto nomi importanti nel mondo. In particolare, i Black Box erano un po' truffaldini e il primo successo mondiale del 1987 risultò un plagio mentre, dopo questo brano, venne fuori che la modella usata nei video e per dare l'immagine all'intera band, non era lei che cantava ma Martha Wash, una vocalist molto affermata che poi mise anche a segno un bel successo personale. Questo discorso delle voci fake, mi ha fatto ricordare che manca all'appello un 45 giri > I Milli Vanilli 299 euro per questo 45, ma stiamo scherzando? Beh, forse è la loro storia che alza il prezzo, in quanto il loro è ritenuto il bluff più famoso della storia musicale moderna, in quanto queste due torte di manzo, questi due black bamboo vinsero addirittura un grammy, anche se lo avrebbero dovuto prendere per il lip sync poiché non erano loro che cantavano né in questo singolo e né nel loro album. Ci troviamo nel 1988 e quelle spalline esagerate gridano > ANNI OTTANTAAA! > A me piacevano un botto, ma anche la musica e il vinile l'ho consumato per quante volte l'ascoltai. Poi, vabbè, erano un fake e Rob Pilatus (Uno dei due) ebbe una vita molto travagliata con un arresto negli States per tentato furto d'auto e poi la morte per overdose nel 1998 in Germania. Ok, per stasera basta ... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted August 14 Author Share Posted August 14 Il metodo di prendere i vinili per tipologia funziona male perché dopo aver scritto di Wendy e Lisa, mi sono ricordato di avere un altro loro 45 giri e cercandolo, l'ho trovato tra i due LP del duo americano. Dunque, cambio metodo e provo a presentare ogni artista man mano che mi capita sotto mano un suo vinile. Ricomincio dunque proprio da Wendy e Lisa, ma prima d'inserire il singolo e poi gli LP, voglio farvi ascoltare tre pezzi attribuiti a Wendy quando faceva parte dei The Revolution a seguito di Prince. Va però detto che Lisa Coleman era al fianco di Prince fin quasi dagli esordi e c'era un po' del suo lavoro in buona parte della produzione del folletto di Minneapolis, tuttavia niente poteva esserle attribuito; mentre, quando sopraggiunge Wendy Melvoin, Lisa inizia a fare con lei quello che aveva sempre fatto con Prince, creando un nuovo team creativo. Il risultato fu che iniziarono a convivere due punti di vista sula musica e questo faceva scintille. Tanto che anche nel film Purple Rain, Wendy viene presentata come l'antagonista artistico all'interno del team creativo di Prince. Il primo pezzo attribuito a Wendy e quindi anche Lisa sta proprio nel disco Purple Rain e si titola Computer Blu. Ci troviamo nel 1984 e questo album è considerato uno dei migliori della storia del rock. Era il secondo che Prince incideva con i The Revolution, il primo era stato 1999 nel 1982 e credo che Wendy non ne facesse ancora parte, quella formazione risentiva molto dell'altra band di Prince> The Rebels, ma c'era sicuramente Lisa Coleman. In ogni modo, Computer Blue, seppure apprezzato, non ebbe modo di distinguersi tra le altre hits contenute in quell'album epocale. L'altro pezzo che vi faccio ascoltare arriva dall'album successivo a Purple Rain con un sound totalmente diverso > Pop Life L'album si titolava > Around the World in a Day e fu pubblicato contro la volontà stessa della Warner che avrebbe voluto sfruttare meglio e in più tempo il mega successo di Purple Rain, su cui aveva investito un capitale. Basti pensare che nel 1982 c'era stato il mega successo di Michael Jackson con Thriller e solo dopo cinque anni arrivò il nuovo album Bad. Questo album era una roba stranissima, super psicadelico, praticamente un altro mondo d'intendere la musica, diversissimo da Purple Rain e in cui si sente veramente molto l'intervento creativo di Wendy e Lisa. L'album è stupendo, ma è quasi un flop commerciale, specie se paragonato all'inarrivabile album precedente. L'altro singolo che vi faccio ascoltare è il celeberrimo Kiss. Innanzi tutto c'è da notare che per un egocentrico come Prince condividere la scena con Wendy non può essere stata una sua scelta! L'album Parade arrivò nel 1986, ma lui si era impegnato come regista e attore e tutto il resto nel film Under The Cerry Moon, di cui già vi ho detto. Quindi, probabile che questo doppio impegno lasciò più spazio al duo Wendy e Lisa e queste fecero il botto, perché Parade sfornò delle hit fenomenali e in cui si sente molto, moltissimo la mano delle due, ve ne metto un altra perché è troppo figa > Girl and Boys Questo video è infestato da easter eggs di cui potrei parlavi per ore ... e quindi non lo faccio. Insomma, con uno come Prince non poteva durare di più e dopo la prova di Parade che certifica il valore del duo creativo di Wendy e Lisa, le loro strade si dividono. Ora vi faccio ascoltare un altro estratto dell'album di esordio di Wendy e Lisa, quello da cui era arrivato il grande successo di Waterfall e di cui vi ho già fatto ascoltare anche Sideshow. Secondo me, in questo album ci finì moltissimo materiale che Lisa Coleman aveva scritto durante gli anni all'ombra di Prince e che Wendy si limitò a rimaneggiare. Il vero carisma di Wendy arriva con il singolo che annuncia l'uscita dell'LP Fruit at the Bottom ed è il mio 45 di cui vi ho parlato all'inizio. Qui la band è più incisiva e si possono riconoscere alcuni tratti di virilità lesbica in quel look piratesco, ma ora guardiamo il video. L'attacco ricorda Computer Blue, il funk è quello di Parade e specialmente di Kiss e poi la sapiente mano di Lisa che amalgama tutto con lo stesso timbro sentito fin dai tempi di Dirty Mind di Prince. Se, invece vi è parso di vedere una copia di Wendy, quella è la sorellina Susannah che lei si era già portata dietro nei The Revolution e, infatti, è un ester egg che vi dicevo nel video di Girls and Boys > E' la ragazza che balla accanto a Wendy. Comunque, qui c'è anche l'altra corista che è la sorella di Lisa> Cole Ynda. Insomma, questo album io l'ho macinato, tante sono le volte che l'ho fatto girare sul mio stereo. Amo tutte le tracce, dalla prima all'ultima ... Purtroppo, però, l'album ebbe meno successo del primo e risultò troppo raffinato per il pubblico americano, andò meglio in Europa, ma almeno Prince non si sentì più minacciato e corse in loro soccorso, remixando il loro singolo successivo. E qui il cerchio si chiude, perché questo pezzo è a tutti gli effetti un pezzo degno di stare nella discografia di Prince, ma questo ci dice anche che molto di questa appartiene a Lisa Coleman e Wendy Melvoin. Ascoltiamoci anche il terzo singolo ... anche se uscì senza il supporto di un video ... Va riconosciuto al duo il fatto che erano ancora nel 1989, ma si presentavano in anticipo sui tempi perché erano già proiettate negli anni novanta. Io ho anche il maxi 45 di Lolly Lolly, con una versione rimaneggiata proprio da Prince. .. e non c'è niente da fare > La zampata del leone si sente eccome! L'altro LP arriva l'anno successivo, cioè 1990 e si titola "Eroica" > meraviglioso! Il problema di quest'album, se di problema si deve parlare, è ancora la troppa qualità o gusto, insomma, non si concede proprio nulla al pop commerciale e le due continuano dritte per la loro strada. Questo è il singolo che avrebbe dovuto essere il pezzo più commerciale per trainare l'uscita dell'album ... Rainbow lake fu il singolo successivo e giudicate voi ... I singoli oramai escono senza video e loro si promuovono solo con i live e le ospitate TV, le quali però diventano sempre di meno e in particolare il loro spazio commerciale si circoscrive in UK, Francia e Germania ... dove notoriamente hanno un palato più fino. Questo singolo uscì un anno dopo, quando oramai nessuno si ricordava neanche il loro bellissimo album che merita assolutamente di essere ricordato e riascoltato ancora oggi. Forse avrebbero dovuto riconciliarsi con Prince, ma non lo fecero, anzi, Wendy in particolare non digerì mai gli sgarbi ricevuti ... sgarbi anche finanziari perché pensate solo se avesse potuto registrare a suo nome i diritti di Kiss, ci avrebbe potuto vivere di rendita! Capitolo Wendy e Lisa finisce qui > Una storia nata negli anni ottanta e finita agli inizi dei novanta che, comunque, merita di essere riascoltata ... alla prossima! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted August 17 Author Share Posted August 17 Stanotte voglio parlarvi di questa raccolta che se la voleste acquistare su amazon è prezzata ben 235 euro (!) Più di una raccolta, potremmo chiamare questo doppio vinile > Tributo a Cole Porter? Forse il fatto più importante è che è stato realizzato dalla Red Hot Organization che era una ONG internazionale fondata nel 1989, composta da 400 operatori musicali. Lo scopo era principalmente far parlare dell'AIDS, anche se poi, grazie all'enorme successo di questa prima raccolta, ne seguirono altre 15, riuscendo così a raccogliere intorno ai 10 milioni di dollari devoluti alla ricerca. Il che rende questo esperimento una delle primissime iniziative benefiche per la ricerca di una cura all'HIV. Il punto è proprio questo > Prima di Red Hot + Blue di AIDS non si parlava proprio, se non quando qualche star gay non morisse, specie se fosse "velata" tipo Robert Hudson o Freddie Mercury. Era comunque una roba considerata da froci e tossici, tanto che quando emerse la grande diffusione anche tra gli etero, specie per colpa delle trasfusioni di sangue fatte senza alcuna prevenzione, si pensò bene di proibire ai tossici e i gay di donare il sangue < Insomma: era comunque colpa dei gay e dei tossici perché si considerava l'AIDS una malattia che non apparteneva ai "normali". Lasciamo stare poi lo spot del ministero della salute in cui c'era una sagoma fluo che circondava questi personaggi loschi, con lo slogan che diceva: Chi lo conosce, lo evita < Cioè, manco la Santa inquisizione! C'è poi anche da dire che questo tipo di sensibilizzazione, insieme ai soldi governativi, andarono nella direzione del far emergere il "problema" gay (utilizzo il termine "problema" perché per i politici l'omosessualità era avvertita come i problema della droga). Inizia così la promozione del Coming Out nell'ambito dell'associazionismo gay. Questo era il lato positivo perché l'altro aspetto era l'Outing, almeno in Italia questi due aspetti erano molto confusi, anzi, tutti usavano dire "fare outing", tanto che fare outing ai gay velati era sentita come una cosa sacrosanta. Praticamente una caccia alle streghe praticata sotto forma di minaccia anche dalle associazioni gay. Quando poi l'HIV spuntò fuori anche tra gli etero, partì la paranoia prostituzione e anche qui si arrivarono a degli eccessi, dalle videocamere per strada per denunciare a mezzo stampa quei mariti che portavano l'AIDS nelle famiglie, ai quartieri a luce rosse proposti con lo scopo di circoscrivere/controllare il pericolo. Fondamentalmente si dichiarò guerra al sesso occasionale e non potendo proibire la prostituzione come si fece con le dark room nei locali gay, si ritirò fuori tutto l'armamentario dell'amore romantico dell'anima gemella/ coppia chiusa. Tenete conto che negli anni ottanta non ci si sposava più e tra compagni si usava dire esattamente così > Termini come marito e moglie o fidanzamento erano fuori moda e quelli che si sposavano, lo facevano con la consapevolezza che c'era sempre la via di fuga del divorzio. L'aspetto dell'anima gemella fu importato nel coming out, lo sottolineo perché prima di allora nessun maschio gay si era mai sognato di vivere in monogamia. Le comunità gay non si chiamavano così come sinonimo di qualche tipo di associazionismo di quartiere, erano proprio delle grandi famiglie in cui tutti condividevano un unico talamo nuziale. Qualcuno, giustamente, mi ricorderà che le coppie gay c'erano e proprio intorno al 1990 risalgono le prime GPA tra uomini > che fossero coppie chiuse e non aperte come tutte le altre ci sono molti dubbi perché nella prevenzione si raccomandava l'uso del preservativo anche tra maschi uniti civilmente. In ogni modo, si tratta di una distinzione che dura da sempre quella tra i "gay in giacca e cravatta" e quegli altri queer > Perseguire il matrimonio egalitario è una vittoria di quelli in giacca e cravatta come del resto lo fu il coming out che servì a definire il gay civilmente corretto. Piccola parentesi per il preservativo che, quando non demonizzato come mezzo di promozione del sesso occasionale, si diceva che non era completamente sicuro. Possiamo dunque dire che tutto questo nasceva in quel momento > Nel 1990 e ne faceva pienamente parte questa compilation di artisti che canta cover romanticissime di Cole Porter aggiungendoci frasi di denuncia o capovolgendo il senso dell'amore a scopo di parlare di omosessualità. Gli artisti in sé sono uno spaccato del panorama artistico degli anni ottanta, quindi sarà un piacere farveli scoprire, iniziando dalla prima traccia di Nene Cherry ... Lei era figlia d'arte, ma si era guadagnata il successo ed era proprio stilosissima. Ne riparleremo perché ho diversi suoi album, ora proseguiamo perché la lista è lunga. Saltiamo alla terza traccia di un'altra icona fine anni ottanta inizio novanta > Sinead O'Connor E' irriconoscibile sotto questa parrucca biondo platino! Lei è stata proprio un'icona che ha cambiato l'immagine della donna rock, ma come tutte le anime tormentate del mondo di mezzo, si è letteralmente autodistrutta e c'è poi da dire che la vita non le fece sconti, tipo il suicidio del figlio. Anche di lei avremo da parlarne molto insieme agli album che ho. Ora voltiamo il vinile e ascoltiamo la prima traccia della facciata B. Una coppia di nomi storici > Dabby Harry dei Blondie e il re lucertola Iggy Pop. Questo pezzo io non l'ho amato molto, ma non perché sia brutto ... era geniale ma tuttavia al secondo ascolto lo saltavi puntualmente. Ora facciamo scorrere la puntina sulla terza traccia per ascoltare un altro pezzo da novanta > David Byrne (Talking Heads). Per lui vale il discorso dei due precedenti > Adoro la sua genialità, ma non faceva parte della mia contemporaneità. Per esempio, l'artista successivo, seppure abbia le caratteristiche di questi, la sua song finì in moltissime mie playlist > Tom Waits. Io non ho parole ... ha qualcosa del folle ... o non so. Mi ricorda la beat generation tipo Bukowski ... non so ... mi attrae, ecco. La prossima è Annie Lennox e lei stava per rivivere un periodo di grande successo da solista, dopo che gli Eurythmics si erano sciolti. Grande pezzo e grande lei che lo fa suo, anche visivamente. Parleremo molto di lei e se non la conoscete, imparerete ad amarla e poi, Sweet Dream, we are made of this ... quella della serata cover all'ultimo San Remo cantata da Annalisa > E' roba sua. Passiamo al secondo vinile, la cui prima traccia appartiene agli U2 Io questo pezzo lo avrò ascoltato un milione di volte, ho anche il remix ... mi piace tanto. C'è da dire che questo pezzo segna una svolta epocale per gli U2 che inizieranno una collaborazione fantastica con Brian Eno (genio dell'elettronica sperimentale) dando vita a due album che proietteranno la band dagli anni ottanta ai novanta ... anche visivamente avranno un impatto formidabile ... ma in questo video non si nota ancora ... Adesso vi metto K.D. Lang, una lesbica che fece coming out quando ancora non si sapeva che stesse significando ... voce incantevole. Che cazzo di voce! Poi sto pezzo ti fracca le ossa dell'anima! Guardando il video mi ricordavo di una roba ... sentite, un rigo solo per ricordare che furono le lesbiche a salvare Castro, il quartiere gay di San Francisco e non dalle sprangate di quelli che menavano durante le incursioni fasciste ... ma dall'AIDS che estinse di fatto l'intera comunità ... pochissimi sopravvissero e le lesbiche non erano ammesse a Castro, non che ci fosse una legge, ma i ragazzi non le volevano tra i piedi e, nel momento del bisogno le lesbiche li supportarono ... e quindi poi distrussero Castro, nel senso che oggi è diventato una nursery ... fatto salvo per quattro checche sopravvissute ricche sfondate o sfondate ricche, fate voi, perché le sole a potersi permettere un appartamento in quel quartiere. I prossimi sono stati una mia band di riferimento > elettronica a stelle e strisce > Thomson Twins Il video none esiste perché all'epoca i Thomson Twins esistevano solo formalmente, la loro parabola musicale inizia e finisce negli anni ottanta, ma ne riparleremo perché ne ho di vinili anche di loro ... Ecco, ora ci sono gli Erasure, puro orgoglio gay synth pop inglese e con loro entriamo anche nell'ultima facciata dei due vinili. Bel video di denuncia e belli anche loro, ma del resto, vi sarete accorti che questo doppio album è un gioiellino musicale. Ora è il turno di un'altra regina che però, forse conoscete ... vi spiego dopo > Lisa Stansfield Grandissimo fascino ... ma vi dicevo. Proprio oggi ho conosciuto il fratellino di Yvonne, la mia vicina polacca. Si chiama Martin, ha gli occhi azzurri e una zazzera biondo bruciato in testa come molti polacchi, però lui a differenza degli altri è alto un soldo di cacio e come spesso capita alle persone di piccola taglia è tutto un fascio di nervi. Insomma, ad una certa sento che mette Lisa Stansfield nella sua cassa bluetooth , il primissimo suo grande successo, quindi anni ottanta ... ma a volume sparato altissimo. Incuriosito vado alla finestra, noi condividiamo una piccola corte, ed ecco che lo vedo ballare in calzoncini, ma tirati su al massimo sulle cosce perché sappiamo bene come in tal modo aumentano il volume del pacco ... ecco, lo vedo ballare davanti alla cam del telefonino con sinuosi movimenti pelvici, seminudo, abbronzatissimo > santa giovinezza, spero solo che abbia almeno diciotto anni > ecco, una scena da lolita di Nabokov ma in versione gay. A prescindere le mie vampate di mezza età, se Martin ha scelto quel pezzo di Lisa Stansfield per un balletto hot su Tik Tok, forse sarà uno di quei pezzi anni ottanta che stanno andando virali e io ancora non lo so? Il prossimo non è il pezzo che chiude il doppio album, ma è l'ultima song che vi faccio ascoltare perché le altre due non sono degne di nota e perché questo artista è veramente iconico, anche dal punto di vista dell'attivismo gay. Conoscete sicuramente il suo primo pezzo "Small Town Boy" perché le sue versioni remix si sentono in radio, nei club, sui social ... praticamente ovunque. Però, magari vi sfugge che questo pezzo fu il primo in assoluto che raccontava la storia di un ragazzo gay bullizzato nella sua cittadina di provincia, il quale decide di andare nella grande città per vivere liberamente la sua omosessualità. Sto parlando di Jimmy Somerville e niente, ascoltatelo con questo pezzo e ballate perché è grazie ai gay coraggiosi come lui se oggi potete essere quello che siete. Ok, io ho fatto una cernita, ma la playlist del doppio album è reperibile ovunque e quindi potete approfondire da soli l'ascolto. Sì, c'è anche da dire che ci sono anche delle star africane perché va doverosamente ricordato che l'AIDS ha fatto scomparire quasi due intere generazioni di giovani africani ... e questo mi rimanda a sta paranoia del vaiolo delle scimmie che non c'entra nulla con l'HIV e fidatevi, anche per la pandemia appena vissuta, quando le cose sono gravi, nessuno grida l'allarme e, anzi, negano fin anche l'evidenza. Grida l'allarme chi vuole strumentalizzare una paura contro qualcuno per i propri scopi > In Corea del Sud quest'anno non si è celebrato il Pride dicendo che i gay portano il virus del vaiolo delle scimmie. Riguardo all'Africa, ahimè, chi la conosce sa bene che le pandemie sono ben altre e così feroci da far sembrare il vaiolo delle scimmie un problema del tutto sopportabile. Speriamo solo che i due vaccini disponibili arrivino sul serio agli africani e non come è successo per il Covid 19. Riguardo ai gay ammanti dell'amore di gruppo > Vaccinatevi che costa molto meno di un biglietto d'aereo per le Canarie. Alla prossima sporchi bastardi 😘 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted August 19 Author Share Posted August 19 Rieccoci qua e perché non proseguire con Lisa Stansfield? (Per la cronaca > il Martin ha 21 anni 🥵) Io ho due vinili e un maxi 45, la sua discografia è sicuramente più lunga di così, ma diciamo che l'apice del successo internazionale lo raggiunse con questi due LP. Iniziamo però con il maxi 45, di cui ci sono tante stampe diverse e il mio somiglia di più a un remix perché ci sono 4 versioni della stessa canzone > People Hold On Questo vinile è prezzato 125 euro < Ma come funziona il valore di questi dischi? Boh! Anyway, Lisa girava per i programmi musicali televisivi inglesi fin dagli inizi degli anni ottanta, faceva parte di una band che però nessuno si ricorda. La sua fortuna è quella di incontrare il duo di produttori Coldcut's, pionieri del sampling d'inizio anni ottanta, nella seconda metà del decennio diventarono il brand di una musica garage molto dance, che oggi definiremmo genericamente house music, però quella l'inventarono a Chicago. Ascoltiamo la nuova Lisa brandizzata Coldcut's ... Se vi ricordate il video degli S-EXpress capirete meglio questo nuovo look di Lisa, esso è veramente speciale! Forse la sua immagine colpì ancor prima della sua musica. Tanto che arrivò immediatamente anche il suo album di debutto > Affection Lisa porta nel progetto anche gli altri due che con lei formavano la band Blue Zone (quella che nessuno ricorda) e scrive con loro tutto l'album. Il singolo che fa da traino all'LP diventa un tormentone del 1989/90 > All Around The world Quando s'infila al primo colpo un successo commerciale così grande, c'è il rischio che cannibalizzi l'attenzione degli altri singoli in uscita ... il secondo singolo diventa quindi un test per l'artista che deve riuscire ad imporre il suo nome sulla musica e lei si gioca l'unico pezzo dell'album prodotto dai Coldcut's > This is the right time Come vedete all'inizio del video, Lisa si taglia l'ormai iconico ricciolo sulla fronte e libera i capelli perché sente che quell'immagine la sta incastrando nell'ambito della musica da club. Il singolo non eguaglia il successo di All Around the World, ma è come un punto a capo con cui Lisa si ripresenta al pubblico in una nuova veste più pop. This is The Right Time è il pezzo con cui si apre l'album e il singolo successivo > What Did I Do to You > è la song che apre la seconda facciata del disco. In genere questi due pezzi in un disco sono quelli più orecchiabili e giocarseli uno dietro l'altro significa che Lisa stava cercando di emergere da quel singolo che continuava a fagocitare attenzione. Rieccola con il ricciolo in fronte in una versione live fintissima, questo ci dice che lei non esiste ancora senza quell'immagine iconica. Da annotare anche la post produzione del pezzo messa nelle sapienti mani del DJ David Morales. Il risultato più importante è che l'album continua a vendere, anche senza mai sfornare un altro successone come All Around The World. Ora bisogna fare un passo indietro, perché prima di questi due singoli, Lisa aveva realizzato un singolo appositamente per il nord America, dove All Around The World era andato benissimo, tanto da strappare anche una nomination ai Grammy. Il singolo era You Can't Dany It. Qui si sente decisamente di più uno stile musicale diverso dal clubbing, molto più R&B. In Ogni modo è This is The Right Time che indica la direzione in cui Lisa è decisa ad andare per il suo prossimo album > Real Love L'album arriva nel 1991, quindi senza alcuna pausa dal primo album e in continuità con il singolo This is the Right Time, infatti quella immagine è una sorta di annuncio per il singolo Change. Ed eccolo qui > Proprio quando più le serviva, riesce a bissare il successo di All Around the World. Soprattutto, è con il secondo singolo che chiude con la sua vecchia immagine > All Woman Lo scopo di questo singolo non è di scalare le classifiche, anche perché c'era Change che macinava ancora ascolti su ascolti. L'obiettivo era di dare maggiore spessore a Lisa, sia nell'immagine e sia nella musica e questo scopo lo raggiunge perché oramai tutti avevano capito che lei non era la solita vocalist di musica dance. Il terzo singolo, invece, rappresenta la perfetta sintesi R&B di tutto questo ... Ecco > Io da qui l'ho persa di vista e sicuramente ha fatto tante altre cose, ma niente di altrettanto dirompente. Io ho poi anche altri suoi singoli che però non so bene dove andare a collocarli perché non fanno parte di questi due album. A occhio e orecchio, questo singolo lo metto dopo Real Love perché è molto R&B e, soprattutto, molto anni 90. Quest'altro, invece ... Quest'altro invece pure ... forse non comprai l'album successivo e acquistai solo questi due singoli? Non lo so, fate voi. Di certo è che per me Lisa Stansfield fu sta roba qui. Siccome la notte è ancora giovane, voglio continuare con un'artista che fece lo stesso percorso, ma a differenza di Lisa, a lei piaceva la musica da club e per quel poco che durò, oggi possiamo dire che Yazz ha lasciato il segno. Lei è mezza giamaicana e sposò Jazz Summers, un manager mica da ridere. Prima di allora, però, anche Yazz era stata notata dai Coldcut's e aveva realizzato con loro questo singolo. Questo pezzo musicale è un patchwork di sample, ma la fisicità di Yazz si fa notare ... tra l'altro, lei è una ex pallavolista e un po' si vede dal corpo atletico e anche dai piedi enormi. Anyway, ad organizzarle il debutto musicale ci pensa il marito con l'album Wanted e, soprattutto, il singolo che l'ha fissata in eterno tra le artiste di fine anni ottanta > The Only Way is Up Però, Io comprai il suo album solo dopo aver ascoltato il secondo singolo Stand Up for Your Love Rights L'ultimo singolo estratto dall'album fu Fine Time e quella fu anche la traccia che ascoltai di più perché la infilavo sempre in qualche playlist. Io acquistai anche un mixtape ufficiale con dei suoi remix. So che esiste anche un secondo album, ma almeno per me, lei è sta roba qui. Ok, chiudo perché si sta avvicinando un temporale e temo che vada via internet. Alla prossima stupendi! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted August 25 Author Share Posted August 25 Avrei voluto continuare con un maschietto, ma oramai avevo preparato le copertine degli Eurythmics e così sia. Gli Eurythmics erano un duo> Annie Lennox e David Stewart. Il secondo, oltre che musicista, era soprattutto un produttore musicale sempre attento alle nuove sonorità, fino a spingersi nell'avanguardia artistica. Lei, invece, Annie è un personaggio iconico forse suo malgrado > Androgina, i tabloid continuarono a riferirsi a lei come la Grace Jones bianca. Ha avuto una relazione con David, ma stiamo parlando degli inizi, quando erano entrambi dei ragazzini alle prime armi in quel di Londra. Successivamente si è sposata due volte e avuto due figlie, il terzo matrimonio risale al 2020 e questo mi farebbe definitivamente affermare che Annie è sempre stata > No Binary. Del resto, David e Annie s'incontrano nel 1975, in una Londra dove esplodeva il fenomeno punk e la disco mischiava nei letti ogni sorta ti esperimento sessuale e, non tanto Annie, ma David secondo me è uno a cui piaceva sperimentare molto. Arriveranno al successo lentamente e non senza inciampi perché la loro musica non era pop, anche se loro volevano trovare il pubblico. Ora vorrei proporvi lo stesso modo in cui li scoprii io e dovete tenere conto che nel 1985/86 l'Italia era alla periferia del mondo, dove certi fenomeni alternativi non arrivavano. Nei negozi di dischi gli Eurythmics arrivarono solo con "Be Yourself Tonight" cioè l'album con cui furono proposti sul mercato internazionale. Sono sempre stupefatto dal prezzo Amazon per questi vinili > 148 euro! Io non sapevo assolutamente nulla di loro, quando ascoltai il singolo Would I lie to You ... Lasciatemi dire una roba che non ha nulla a che vedere con la musica> Ma come potevano cascare bene addosso ai ragazzi i jeans degli anni ottanta! < Chiusa parentesi. Come avrete notato, il video ha un ampio intro e questo ci dice che gli avevano stanziato un grosso budget. Del resto siamo nel 1985 e c'era stato il successone di Thriller di Michael Jackson e nelle sale c'era ancora Purple Rain di Prince, senza contare che Madonna faceva numeri pazzeschi grazie ai suoi video; insomma, era così che funzionava e ci volevano un sacco di soldi da investire. Annie è super carismatica, ma non è manco parente a quella degli album precedenti e David si atteggia pari pari a Adrew Ridgeley che era il chitarrista del duo Wham, quello con George Michael, ve lo faccio vedere che è meglio ... A livello d'immagine potrebbe essere pure un complimento, ma vi assicuro che come chitarrista si tratta di un vero insulto, anche perché Andrew faceva parte del duo in quanto andava a letto con George e punto. Questo che cosa sta significando? Beh, sull'immagine di Annie e David fu fatto un gran lavoro di marketing e, se loro accettarono, fu con l'intento di voler arrivare al grande pubblico, fare i money veri e dire finalmente addio ai problemi economici. Siccome per una band inglese il primo obiettivo è conquistare il mercato americano, per il prossimo singolo tirarono fuori dal baule una vecchia gloria > Aretha Franklin! Questo pezzo femminista è diventato un evergreen che ci capita di riascoltare puntualmente ad ogni otto marzo e fu un grande successo anche all'epoca. C'è da dire che la novità era anche il ritorno sulle scene di Aretha perché lei era praticamente scomparsa da tipo un decennio a causa di una serie di accidenti privati, ma dovuti anche alla sua immagine pubblica che si batteva per i diritti civili dei neri e delle donne nere che sono una categoria doppiamente sfigata. Pensate che la sua agorafobia era tale da impedirle di uscire di casa e anche per questo video, lei non si mosse di casa per girare le sue scene. Successivamente sarà George Michael a duettare con lei, regalandole uno dei successi più grandi della sua carriera, ma questo lo vedremo. Intanto, Annie viene consacrata voce blues bianca più potente della storia e scusate se è poco, per una che in genere era solita accennare le note quando cantava > Aveva sicuramente preso più di qualche lezione di canto per affrontare questo album. In quest'altro singolo, invece, ritroviamo gli Eurythmics degli album precedenti, anche se dobbiamo dirlo che sto pezzo ricorda Every Breath You Take dei Police ... Fu questo singolo che mi fece annusare qualcosa che volevo scoprire. Il resto mi piaceva, ma non faceva parte della musica che ascoltavo regolarmente, tipo i Depeche Mode. Tuttavia, anche in questo pezzo si sente che la voce di Annie è migliorata moltissimo .. è diventata qualcosa di unico e, in un certo senso, sovrasta ogni tipo di genere che affronta. La prova di tutto questo è il prossimo singolo che la consacrò definitivamente come una delle cantanti più performanti della storia del rock. Ci sono altre tracce di questo album che consumai a forza di riascoltarle e quindi vi consiglio di ascoltarlo tutto, per esempio mi ricordo di Adrian, scritta con Elvis Costello. In ogni modo, mi misi subito alla ricerca degli album precedenti e all'epoca non era facile per i motivi che ho già descritto. Voi non potete immaginare la fortuna di avere wiki o google a portata di mano! Io dovetti ricercare notizie sugli articoli dei giornali "cartacei" ed è tutto dire. Ero in tal senso favorito dal fatto che "bazzicavo" una radio libera, ma era comunque un'impresa mettere le mani sui vinili, con gli esercenti delle discoteche che ascoltavano le mie richieste come se parlassi marziano. Riuscii a reperire l'altro loro album più famoso "Sweet Dream". Era il loro secondo album ufficiale ed era molto più sinthpop. (185,85€) Il singolo Sweet Dream fu un grande successo nell'anglosfera, cioè Australia, Canada e anche Stati Uniti e anche quella volta, fu l'immagine di Annie a dominare la scena. Questo album è veramente l'apice della loro carriera compiuta fin allora tutta in sordina, collezionando tanti complimenti ma pochi denari. Pensate che i master di questi pezzi furono realizzati su 8 tracce e solo dopo rimasterizzati fino a 24, ma tenete conto che oggi, con qualsiasi programmino scaricato ovunque, se ne hanno a disposizione almeno un centinaio. Il prossimo singolo che vi presento, loro lo avevano già pubblicato senza successo, ma questa volta ... anche grazie al video, con Annie che lasciò intendere di non essere donna ... Soffermiamoci un attimo sul sound della loro musica elettronica > La musica elettronica inglese è tutta di derivazione continentale, nel senso che o proveniva da Parigi o da Berlino. Quella degli Eurythmics è tedesca come lo era quella dei Depeche Mode, tuttavia, loro erano stati anche in Australia, dove c'era una scena new wave molto particolare; inoltre avevano compiuto una scelta artistica molto aperta quando formarono il duo, prendendo come chiave di lettura la sperimentazione di avanguardia, e questo è molto berlinese come mood. Ci furono altri singoli estratti da questo album, ma essendo un successo inaspettato, non avevano a disposizione un grosso budget. Se cercate troverete del materiale, ma è veramente di pessima qualità. Un pezzo loro, però, finì nella colonna sonora di nove settimane e mezzo e quindi esiste questa versione che possiamo definire "visual". Il pezzo già è ipnotico di suo, poi il film ci mette le sue elucubrazioni erotiche ... Per chi non lo conoscesse, questo film turbò l'intero mondo occidentale riprendendo il mood di quello che era stato Ultimo Tango a Parigi, ma molto meno spinto poiché roba americana. L'album successivo a Sweet Dream lo scoprii un pezzo per volta perché in Italia era veramente introvabile. Lo realizzarono a ridosso dell'inaspettato successo di Sweet Dream, sempre nel loro micragnoso piccolo studio di registrazione e bisogna ammettere che è in questo album che si sente veramente la muffa underground da dove provenivano. Chi è questa ragazza di cui si parla? Eh, c'è molta ambiguità. Vi svelo un easter egg al minuto 0,49, dove si mostra l'accompagnatrice di David Stewart, che per il vero è un cantante gay molto chiacchierato degli anni ottanta, cantante è dire molto, diciamo che era noto per la sua particolare vita mondana ... vediamo se riesco a trovare il pezzo che lo rese noto. beh, insomma, nel video di Who's that girl c'è n'è di ogni, compaiono anche il trio Bananarama e non finirei mai di parlarvi delle altre comparse. Vi svelo però che il ragazzo con cui va via Annie è Annie truccata da uomo e non è scontato accorgersene. Comunque, il pezzo iconico e straordinario oltre che evergreen dell'album è questo, scommetto che lo riconoscerete subito, anche se non sapevate di chi era ... Non vi ho detto che Annie è scozzese, qui ci mostra proprio le highlands della sua terra natia. L'altro singolo è Right Your Side che non inserisco perché è inutile. Si tratta di uno di quegli esperimenti inglesi di rimaneggiare la musica caraibica > Non glie viene bene. Preferisco proporvi subito l'altro vinile che ho e che per molto tempo non riuscii a collocare nella loro discografia, questo perché si tratta per il vero di una colonna sonora. Porca sozza! E' venduto a 1.261 euro !!! Certo che per spendere tutti sti soldi, uno deve essere proprio super fan anche perché si tratta di un album molto ermetico, di avanguardia sperimentale direi. Il singolo è Sexcrime. Il film è ovviamente tratto dal romanzo si Orwell. Le tracce seguono questo stile, esasperandolo sempre di più. Diciamo che David Stewart ci mette molto del suo, ma quando interviene la voce di Annie, diventa tutta un'altra roba. Io trovai bellissima la song Julia, che apre la seconda facciata del vinile ... L'altro album lo scovai esattamente come questo appena ascoltato, cioè passeggiando per le discoteche ... esattamente come si vede in Big Bang Theory con Sheldon e gli altri che spulciano i fumetti in fumetteria, solo che noi lo facevamo con i vinili in discoteca. Le discoteche, come succede per le piccole librerie, dipendevano dal gusto dei proprietari che mettevano negli scaffali quanto ritenevano importante e così dovevi scovare il proprietario giusto per trovare quello che cercavi > In The Garden Ecco, adesso uno mi deve spiegare perché 1984 costa più di mille euro e questo manco 25. In The Garden è il loro primo album in studio e l'elenco è lungo delle collaborazioni che ci sono, cito solo il batterista dei Blondie> Clem Burke, perché caratterizza molto il sound di tutte le tracce. Lo registrarono a Colonia (Germania) ed è veramente particolare. Non mi piacque al primo ascolto, ma poi lo amai tantissimo. Dal punto di vista commerciale fu un flop e determinò un lungo periodo di fame nera per il duo, tanto che andavano in tour con un furgone per il trasporto degli animali. L'unico singolo che gli fece assaporare un attimo di popolarità è Never Gonna Cry Again. Beh, esordire con un testo che rimanda al suicidio ... Comunque il budget di questo video doveva essere proprio basso ... io adoro queste cosa fatte con due soldi. Anyway> il secondo singolo è una delle mie canzoni preferite di sempre > Belinda Ora che vi ho fatto conoscere quello che c'era prima di Be Yourself Tonight, capite quanto diverso fosse quell'album che dette loro una diffusione mainstream. La prossima volta vedremo quello che è venuto dopo il successo internazionale e quanto il loro passato riemergerà nel loro lavoro ... oppure No. Alla prossima miei cari ciupaciups 😘 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted August 26 Author Share Posted August 26 Eccomi qua, pronto a completare il percorso dei vinili degli Eurythmics. Abbiamo lasciato il nostro dinamico duo all'apice del loro successo commerciale con l'album: Be Yourself Tonight. Un disco super con ospiti eccezionali come Aretha Franklin e Elvis Costello, ma anche Steve Wonder e il resto dei musicisti proveniva in parte dalla band di Tom Petty. Musica blues e ritmi R&B stile motown > Tutto bellissimo ma lontano dal percorso di musica elettronica d'avanguardia da cui provenivano. Cosa avranno deciso di fare per quell'album che li avrebbe dovuti confermare rockstar? Bisogna tener conto che le cose cambiano per gli Eurythmics quando ottengono un buon contratto discografico con la RCA records. Questo accadde dopo il successo di Sweet Dream e Touch, da quel momento piovono investimenti sul loro progetto. L'album Touch sembra quasi una raccolta di tutto quello che avevano nel cassetto e lo pubblicano in fretta, come per volersene liberare. Io credo che la svolta blues di Be Yourself Tonight, già covava da tempo nella testa di David. Lui si era affermato come produttore e nei suoi lavori si sentiva questa sua nuova inclinazione. C'è poi da sottolineare la grande "intelligenza emotiva" di David che fin dagli esordi riusciva a intrecciare amicizie e portare dentro ai suoi progetti nomi importanti. Al contrario di Annie che era introversa e dai contenuti molto riflessivi, ma spesso chi accettava di lavorare con David era per collaborare proprio con lei. Insomma, arriva l'album "Revenge" con cui David cerca di smussare le spigolature di Annie con un poprock orecchiabile ... Arieccala a là > 1.260 euro! Truly insane ... boh! Il titolo Revenge si rifà alla canzone di chiusura dell'album In The Garden. Cioè un disco di vocazione punk che qui diventa un poprock dalle forti influenze blues. Il singolo che fa da traino non è esplosivo, eppure rimane e permane nelle classifiche fino a diventare una sorta di tormentone inconsapevole. A riascoltarlo saltano subito all'orecchio tutti gli stilemi della musica poprock degli anni 80 > Percussione martellante sparata a mille, solo di sax e ritornello super orecchiabile. Però oramai stiamo nella seconda metà del decennio e abbiamo visto come l'avanguardia elettronica si era gettata a capofitto nelle nuove sonorità dance. Possiamo dire che gli Eurythmics avevano preso una strada diversa. Vogliamo dire anche qualcosa sul look? > Il biondo platino e quel taglio erano l'hairstyle del momento, basti pensare che in quegli stessi mesi c'era Madonna in uscita con True Blue e questo era il suo look. In Italia, per esempio, campeggiava nel prime time televisivo la Brigitte Nielsen con lo stesso taglio di capelli. Va riconosciuto ad Annie che il suo stile non era mai stato lontano da questo e quindi, erano tutte le altre che copiavano lei. Gli Eurythmics facevano tendenza e la prova come sempre sono i cloni, vi ricordate degli svedesi Roxette (1988)? Sicuramente i Roxette ebbero una loro storia e piazzarono due, tre successi internazionali notevoli, però adottarono la ricetta poprock degli Eurythmics che, al contrario, avevano un background capace di fargli sfornare successi inaspettatamente controversi, come questo che guadagnò anche un Grammy. C'è anche da dire che questo album fu accompagnato dal loro primo tour mondiale e siccome dal vivo erano veramente una bomba, dove arrivavano col concerto, si vedeva l'album che risaliva in classifica. Questa ballata fu il mio pezzo preferito dell'album fin dal primo ascolto e mi si è incistato nel cervello, tanto che ancora oggi mi ritrovo a canticchiare il refrain come fosse un'Ave Maria. Per chi volesse, v'inserisco anche l'intero live del mitico concerto di Sidney. Questo album rimane il disco più venduto degli Eurythmics, ma come si percepisce anche dal live, si sente che è anche la marchetta con cui ripagano la casa discografica per riavere indietro la completa libertà creativa. Da un'intervista, Annie disse che il disco Revenge era stato un compromesso con David che voleva consolidare il successo ottenuto con Be Yourself Tonight. Una volta ottenuto il risultato, Annie pretese di concepire un album più suo, che seguisse le tematiche che erano sempre state del duo fin dagli inizi > E sì, con l'album Savage si fa un passo indietro e chi si era abituato ad ascoltare gli Eurythmics mainstream rimase veramente spiazzato. (64,02 €) L'album è interamente di musica elettronica. Registrato a Parigi con l'unico apporto esterno del produttore svedese Olle Romo. Si può veramente definire un album concettuale, dove Annie esplora il suo animo ritrovando le ossessioni di genere che l'hanno sempre dominata. Probabilmente fu David a proporre Parigi per registrare e a tirare dentro il produttore svedese (pop) proprio perché conosceva Annie e voleva mitigare le sue spigolature elettroniche di ascendenza tedesca. Il budget messo loro a disposizione fu veramente generoso, ma il ritorno commerciale non ci fu. Certo che in madrepatria presero un disco di platino, ma era ben poca cosa al confronto degli ultimi due successi. Il concetto è brillante e anche tutto il resto è coerente, ma questo sound è completamente alieno alla fine degli anni ottanta. E' un po' come ascoltare la Batdance di Prince > L'elettronica non è più questa roba qua. Ora vi dico la mia > Non trovate strano che un vanesio come David Stewart non compaia mai in video manco per un secondo? Secondo me Annie impose la sua scelta, rivendicando che per tutti gli ultimi anni lei aveva accettato ogni decisione di David. Al che, questo si sarà detto "Vuoi farlo e allora lo facciamo esattamente come lo vuoi tu" cioè se ne lavò le mani. ... e le cose andarono esattamente come David aveva immaginato che andassero > Gli Eurythmics rimpiombarono nella nicchia dei primi anni ottanta in men che non si dica. Sicuro in tal modo che Annie non potesse che ammettere il suo errore. La casa discografica avrà imposto la linea di David per rientrare dei denari persi e così sopraggiunse l'album We too are one, ma i due non erano mai stati divisi come in questo momento ... (36,87€) Il progetto voleva ricalcare le fortune di Revenge con tanto di tour associato. E' doloroso guardare Annie fare le faccine simpaticone manco fosse la moretta dei Ricchi e Poveri. Tuttavia, We too are One è un buon album e riesce a piazzare qualche buon successo. Ah, mi sono sbagliato > E' questo il pezzo scopiazzato a Every Breath You Take dei Police. Comunque David si era sopravalutato e non riuscirà a riconquistare il mercato americano. Del resto, se volevano riuscirci con pezzi come questo ... Insomma, sembrano la brutta copia di se stessi; anzi, sono la brutta copia dei Roxette, che in questo stesso periodo macinavano successi. Nonostante questo video vorrebbe essere un dietro le quinte del loro tour ed è invece falso come la banconota di un euro, è possibile cogliere sul volto divertito di Annie, lampi di pura insopportazione. E' chiaro che era già deciso da tempo che si sarebbero divisi e, del resto, questo singolo dove David duetta con lei e non era mai accaduto prima, è il genere di rock blues che lui proporrà negli anni a venire con la sua band Spiritual Cowboys ... band che non si cagò mai nessuno. Sarà Annie, invece, che intraprenderà una carriera da solista molto brillante e solo sul finire degli anni novanta, i due torneranno insieme per incidere un disco, ma questa è un'altra storia che vi racconterò la prossima volta ... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted August 28 Author Share Posted August 28 Allora > Quindi gli Eurythmics si sono sciolti? In realtà la questione rimase parecchio fumosa, temo che dovessero alla casa discografica ancora qualcosa e in quegli anni le major menavano giù delle gran randellate agli artisti disubbidienti < Ci ricordiamo di cosa accadde a Prince e poi anche a George Michael? Il fatto era che gli anni ottanta furono un decennio di vacche grasse per la discografia e gli artisti erano pagati a peso d'oro, ma pagati anche per non lavorare e mantenere alto il valore di mercato dei loro vinili. Di casi del genere me ne sovvengono parecchi > Elton John, Sting e i nostrani Pino Daniele e poi non vorrei sbagliarmi, ma anche Lucio Dalla > Pagati fior di milioni per starsene buoni a casa e pronti al lancio del nuovo disco con annesso tour promozionale che poteva durare anche anni. Comunque, questo non era il caso degli Eurythmics che misero in cantiere sette album in sette anni circa, con annessi due tour mondiali. Però, la differenza si vede proprio in questo punto > Loro non erano gli U2 e non hanno mai raggiunto quel livello di popolarità, o meglio, ci riuscivano ma solo lavorando molto. Ora ci metto del mio per interpretare quello che accadde > Savage fu un flop e We too Are One non si avvicinò neanche al successo di Revenge, la RCA era in perdita con loro e qui bisogna fare una noticina a margine. Gli Eurythmics firmarono con la RCA nel momento che questa veniva interamente ceduta alla General Electric (1986), un fatto storico se pensiamo che era l'etichetta discografica più antica d'America (1929). Venne rinominata BMG e data in gestione a Bob Buziak. Gestione tutt'altro che brillante perché dopo solo cinque anni fu rimpiazzato da Joseph Galante (1990). Le date mi suggeriscono quanto segue> Gli Eurythmics furono il cavallo vincente di Bob Buziak, ma topparono con i due album che coincisero con la dipartita del loro presidente. Joseph Galante era stato chiamato a fare qualcosa di nuovo e non era solo nei numeri di vendita che loro due erano in fase calante. Quindi, magari, gli fu detto di riposarsi per qualche anno, di cercare nuova ispirazione e tutte quelle altre cose che si dicono quando ti accompagnano graziosamente alla porta. Ad Annie non parse vero di sfanculare David e si ritirò a vita privata, mettendo in cantiere la sua prima maternità. David, invece, rimase nel suo mondo glam e scrisse colonne sonore, produsse artisti, fece comparsate in qualche film. Annie scomparse totalmente dai radar mondani, ma non dimenticò mai la musica, tutt'altro, la va a cercare un certo Stephen Lipson, un produttore come tanti, ma che proviene dalla scuderia di Trevor Horn < Chi è Trevor Horn? In poche parole, l'inventore del campionamento e capostipite di uno dei migliori progetti di elettronica di avanguardia denominato Art of Noise. I due si prendono tutto il tempo necessario per immaginare un nuovo suono che valorizzasse le magiche sfumature soul nella voce di Annie. L'elettronica c'è, ma è presente nella nuova concezione degli anni novanta, cioè post dance e che sarà quella che sfocerà nella Trip Hop o anche Frozen di Madonna. L'album vedrà la luce solo nel 1992, nessuno si ricordava più manco chi fossero stati gli Eurythmics e il volto di Annie si rivolgeva ad una generazione nuova > Diva (23,99€) E' lei! Chi se la ricordava, certo non poté non riconoscere il suo stile "trasformista". Il singolo Why era una ballata, quindi per niente commerciale e quindi mi fa pensare che nessuno si aspettava che deflagrasse in testa alle classifiche di tutto il mondo! > Voi non sapete cosa provo io < Con questa frase Annie si pone oltre, là su dove brillano solo le stelle divine. Forse è un segno di consapevolezza dovuta alla maturità? Non lo so, certo è che nel 1992 eravamo diventati più grandi anche noi ragazzini degli anni ottanta e ora spettava a noi scegliere gli dei degli anni novanta e intorno ad Annie si formò una corte di talentuosi che la servivano come fosse una musa ispiratrice. Annie conosce un successo personale mai avuto con gli Eurytmics e, forse, era proprio David Stewart a metterla in sordina per non essere definitivamente oscurato dalla sua personalità. Come vediamo in questo video, non serve David per procurarle l'attenzione delle altre star come lei > John Malkovich. Ma non solo, David Bowie la chiama accanto a sé per duettare alla commemorazione di Freddie Mercury, morto per AIDS l'anno prima. Come commenta il Duca Bianco > Squisita. Che vi devo dire! Sono due divinità del mondo di mezzo e vederle insieme è commovente. Lui super gentleman, le lascia il palco per farla svolazzare nella sua crinolina e, quando però, la fata nera lo abbraccia travolta dalla gratitudine, lui è colto da regale imbarazzo. Ora la dico grossa > Secondo me, ricevere l'approvazione di David Bowie, l'ha resa libera da quel guinzaglio di ponderatezza che le aveva subdolamente messo al collo David Stewart. Ora però non vorrei demonizzare David Stewart; cioè, noi del mondo di mezzo abbiamo bisogno di qualcuno che ci dia una forma perché di natura non ne possediamo una propria, se non quella instabile che ci rende oscuri. Come mi capita spesso di spiegare > Tra il principe e la principessa, un infante del mondo di mezzo s'identifica con l'anomalia metaforica della strega, dell'orco o del drago. Questo perché un "mutaforma" non ha una forma propria e siccome sono i limiti a definire un'identità, in quanto un triangolo è riconoscibile per i suoi tre angoli di 45 gradi e un quadrato non è un triangolo perché ne ha 4 di 90 gradi, chi non si chiude in uno spazio definito non può dirsi manco una cazzo di circonferenza > Siamo delle stringhe che vibrano per assonanza e questo spaventa perché ci fa apparire sregolati e quindi folli, come le streghe o gli orchi delle fiabe ... mi sono dilungato un attimino, ma serve per capire questi personaggi. Ovviamente, Francis Ford Coppola, più precisamente pare sia stata la figlia Sofia a proporgliela, decide d'imbarcarla nel progetto più gotico degli ultimi decenni > Una riedizione di Dracula nell'originale del romanzo di Bram Stoker. Io non lo so perché, ma tutti gli attori del film provengono dal mondo di mezzo, a partire dai protagonisti Keanu Reeves e Winona Ryder, il Vlad impersonato da Gary Oldman, Anthony Hopkins nei panni di Van Elsing, fino alla comparsata della nostra Monica Bellucci < Avranno fatto una selezione all'ingresso? La song di Annie fu la ciliegina sulla torta e fece incetta di premi, compreso l'oscar. Ecco fatto, quanto detto prima lo conferma Annie impersonando la canzone d'amore di un vampiro. Il B side di questo pezzo è Little Bird ... e mostra Annie in dolce attesa della sua seconda bambina, ma è anche un riepilogo di tutte le sue manifestazioni precedenti interpretate da delle drag queen. Ho scartato due video tratti da Diva, non perché poco meritori, ma solo per il motivo che erano poco più di dei visual. Chiudo invece con l'ultima traccia del vinile, ma sulla versione CD è arricchita da un altro paio di pezzi. Sono sicuro che Annie si sia lasciata ispirare da quelle persone che a Venezia si mascherano tutto l'anno ed è possibile incontrare ovunque, come se all'improvviso ti trovi davanti a un fantasma del passato e che si fanno fotografare senza chiedere o pronunciare parola, mantenendosi sempre nelle loro pose statuarie >>estraniante<< del resto, quale città più di Venezia potrebbe essere eletta come capitale del regno di mezzo? Bah, ci troviamo oramai circa alla metà degli anni novanta quando uno di quei bambini che l'avevano guardata un decennio prima, intravedendo nella sua immagine e nella sua musica un indizio di se stessi, decide d'incidere una cover di Sweet Dream (are made of this). Secondo tutto quel discorso fatto sui guinzagli che servono a contenerci in una forma stabile, Marilyn Manson ci ha reso in un certo senso liberi, una forma di pride > Vi facciamo paura? Cazzi vostri. Lui fu la nuova generazione, quella che come me era cresciuta negli anni ottanta e anch'io volevo essere come lui. Non fui mai così estremo, ma del resto neanche lui lo era fuori dalle scene, ma se avessi potuto mettere le mani su qualche forma di trasformismo, sarei diventato qualcosa di altrettanto inquietante ... Annie benedì il "Don" che però si lasciò forviare dal satanismo, in quanto non riusciva a dare un senso a quel qualcosa di troppo grande che gli era capitato di diventare. Forse anche un po' spaventata da se stessa, Annie decise di scendere da quel palco che la sfigurava. Si dedica alla produzione e, per esempio, pare che abbia avuto un ruolo importante nel successo delle Spice Girls e il loro girl power. Ok > Annie nella seconda metà degli anni novanta la vedremo la prossima volta ... bye bye cool kids! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted August 29 Author Share Posted August 29 Riprendo senza troppi fronzoli introduttivi > Il nuovo album viene rilasciato tre anni dopo Diva e Annie è all'apice del suo successo, ma sta anche per diventare madre per la seconda volta e forse si sente appagata così. Probabile che pubblichi il nuovo album Medusa solo per rispetto delle clausole contrattuali con la casa discografica. (39,40€) Premetto che io non ho il vinile di Medusa, bensì il CD, perché nel 95 i dischi erano completamente scomparsi. Le discoteche vendevano solo il formato digitale, ma c'è da dire che è anche il momento in cui la pirateria dilaga e c'era gente che ti vendeva i CD pirata ad ogni angolo delle strade, sui mezzi pubblici o addirittura in spiaggia. Le vendite legali ebbero un calo notevole, costringendo le case discografiche ad alzare i prezzi dei CD e a diminuire i compensi degli artisti < Questo era quello che andavano raccontando. Nel 2014 è stata comminata una multa per truffa allo Stato di 250 milioni di euro a Verbatim, furono arrestati i tre vertici della azienda per l'Italia e sequestrato un valore di 96 milioni di euro. Per chi non lo sapesse Verbatim vendeva CD vergini, ma dietro a questo business non si è mai saputo in quanti si muovessero, c'è solo il ragionevole dubbio che delle cifre così ingenti non potessero passare inosservate per tutto quel tempo, probabile che anche le case discografiche fossero conniventi. Complottismi a parte, era già da qualche tempo che il numero limitato di tracce del disco venivano aumentate nella versione digitale, tanto che nessuno più comprò il vinile. Veniamo dunque all'album Medusa > Si tratta di un album intero di cover, molti notarono che erano tutte di autori maschi, ma nessuno ha notato invece che cronologicamente le canzoni risalgono all'adolescenza di Annie. Si nota bene dal primo singolo che i testi sono interpretati con una nuova chiave di lettura, probabilmente la stessa con cui la Annie adolescente li aveva ascoltati. "L'amore parla il linguaggio di molti mostri, fatto di parole silenziose" l'ambientazione è fine epoca vittoriana, quanto il travestitismo era una pratica piuttosto diffusa a Londra, nonostante fosse ancora in vigore la tristemente nota Buggery Act del 1533. Non si tratta comunque di un testo pro lgbtqai+ ma di una semplice cover, che però cantata da Annie acquisisce sfumature "diverse" ... Il singolo ebbe un'accoglienza magnifica sia dal punto di vista del pubblico e sia della critica che lo premiò in ogni modo. Lo stesso video vinse un AMA come miglior video pop ... ma come spesso accade, il successo del singolo schiacciò le uscite successive ... Ad ascoltare le parole della canzone e associandole alle immagini, è possibile capire cosa provasse Annie quando si rifiutò di partire in tour > Disse di No! C'è da credere che quel No debba essere stato categorico per resistere a tutte le offerte che le arrivavano, tanto che cedette solo per delle date speciali. Ma quanto può essere grazioso questo video! Lasciatemelo dire > Ci manca questo tipo di creatività molto concettuale. Intanto Annie è chiamata sempre agli eventi più importanti, compreso quello commemorativo per la morte di Lady Diana. Tuttavia, evita i red carpet e mantiene un profilo basso, continuando dritta per al sua strada. Seppur partita a bomba con No More I Love You's, la consistenza commerciale degli altri due singoli lasciò scivolare in basso alle classifiche l'album. Niente paura, perché nessuno ci aveva rimesso un soldo e credo che lei aveva messo in chiaro fin dall'inizio che avrebbe fatto quello che le pareva ... Sta di fatto che qualcuno si ricordò della questione Eurythmics rimasta in sospeso e David Stewart riallacciò i contatti con la partener nel 1998 e la convinse con un progetto politicamente impegnato, per niente orientato alle vendite e con un tour commemorativo del duo con alcune date veramente emblematiche, come quella avvenuta sulla Rainbow Warrior di Greenpeace. Viene rilasciato così nel 1999 l'ottavo disco in studio degli Eurythmics > Peace Se pensiamo agli anni 90 come un decennio tutto sommato spensierato, di fatto stiamo ricordando un decennio tutto occidentale perché dal 1988 in poi si è assistito a una deriva che ha riabilitato la guerra come strumento di politica estera e mutuato il diritto a inquinare da parte di quel terzo mondo che oggi ci guardia rabbiosamente quando gli parliamo di riscaldamento globale. Ecco, era il 1999 e quando tutti pensavano al millennium bug come la fine del mondo, gli Eurythmics ci ricordavano di essere tutti sull'orlo di un baratro e appena due anni dopo sarebbero state buttate giù le Twin Towers di New York con tutto quello che ne venne ... I miei dischi e CD di Annie finiscono qui, ma per onore di cronaca esiste un terzo album solista > Bare del 2003. Non esiste neanche un vero e proprio video per il lancio di un singolo e questo che vi ho proposto è solo un visual fatto con uno shooting. Annie chiude qui con il mercato discografico. Nel 2008 sarà pubblicata una raccolta di suoi successi che di fatto cancellano la firma degli Eurythmics ... lei avrà anche un brutto accidenti di salute. Continuerà a fare musica, ma solo per piacere perché sente di aver detto al mondo tutto quello che aveva da dire. Ora ha da crescere le sue due bambine e bisogna darle atto di aver fatto proprio un buon lavoro. Non ho detto molto sulla vita privata di Annie perché lei ha sempre glissato su questi aspetti. Posso solo dire che il destino le ha giocato diversi brutti scherzi. Fin da bambina soffriva di depressione dovuta al clima grigio della Scozia e ragione per cui preferirà vivere a Losa Angeles dove il sole brilla tutto l'anno. Perse suo padre nel 1986 e poco dopo la madre entrambi per il cancro e nello stesso periodo ebbe anche un aborto (Daniel) e pensate che questo periodo coincide con il momento del suo successo internazionale. Poi ci sono i tre matrimoni, soprattutto quello che le ha dato due bambine, l'ha fatta soffrire molto al momento del divorzio, data che coincide don il suo terzo album da solista Bare. E ancora l'incidente sull'Hudson river della figlia più piccola, in cui morì il suo fidanzato e lei si salvò per il rotto della cuffia ... insomma, lei è una che ha sempre separato il palcoscenico dalla vita reale e credo che bisogni rispettare questa decisione. Finito, ma la prossima volta niente ovaie e invece > un alto surrogato di coglioni .... mmmmmmmm ... detta così non suona bene Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted September 3 Author Share Posted September 3 Chiedo ancora venia per quella brutta chiusa dell'ultima volta < Imbarazzante! Però voglio tenere fede alla promessa e il prossimo vinile che vado a raccontare è di Terence Trent D'Arby, cioè maschio e veramente etero o regular o straight < Fate voi. Ci tengo a mantenere una quota etero, ma come si riconosce un cinghialopode verace? Beh, non certo dall'aspetto perché oramai la skin care la fa pure il generalissimo Va****ci. No ... non mi venite a parlare della scala Kinsey che altrimenti finiamo a fare i test invalsi prematrimoniali. Secondo me basta leggere la storia di qualcuno e ogni orientamento di genere si manifesta in forme simili e non parlo di attitudini sessuali, almeno non solo. Per esempio > Parlando di quelli come me, ce ne sono che non hanno mai osato toccare un altro maschio, eppure manifestano attitudini tipiche dell'universo B < Sì, il generalissimo V presenta molte di queste attitudini. Torniamo però nel seminato e allora vi racconto la storia di Terence che però ora si chiama Francesco e cambiarsi nome è tipicamente B, ma non è questo il caso. Terence Trent Howard nasce a New York City nel 1962, quindi è un "Boomer" di fine generazione. Lui nasce un anno prima dell'assassinio di JFK, compie la sua età pedagogica durante la presidenza di Lyndon B. Johnson, entrando nell'età puberale proprio nell'anno dell'assassinio di Martin Luther King. E' un America in pieno tumulto, pensate solo che la politica dell'Escalation in Vietnam è al culmine e si concluderà con il più grande scaldalo americano del Watergate con Nixon costretto a dimettersi (1972). In quell'America esisteva la segregazione razziale in forme ancora legali e una cosa che non si ricorda mai troppo spesso > Il patriarcato era fortissimo nella struttura sociale degli afroamericani che era molto influenzata dalla religione. Ebbene > Terence è figlio di NN, altrimenti detto nella nostra cultura italica altrettanto religiosa e patriarcale > Figlio di puttana. Sua madre Frances Howard gli dà il suo cognome e quindi viene registrato all'anagrafe come Terence Trent Howard. Oggi è difficile comprendere lo stigma che rappresentava questa cosa. Frances era una cantante gospel e se tanto mi da tanto, non credo che donò al figlio solo il suo meraviglioso talento, immagino dunque che anche lei fosse una gran figa da sballo. Lo sottolineo perché lei rimedia un buon partito per far da padre al figlio > Il Vescovo Benjamin Darby. Accanto a un uomo così in vista nella comunità, Frances diventa una rispettabile insegnante < Dubito che insegnasse musica perché le cantanti gospel dell'epoca cantavano per lo più a orecchio. Forse teneva solo dei corsi parrocchiali perché viene indicata anche come counselor, una figura che ai tempi non di rado era ricoperta da un rappresentate parrocchiale. Riguardo al Vescovo Benjamin Darby, non dovete immaginare un vescovo cattolico e non solo perché questi si sposano. Ora non so a quale chiesa appartenesse, probabile che fosse luterano o comunque battista. In ogni modo, il titolo di vescovo sta solo ad indicare che era a capo di più parrocchie e siccome negli Stati Uniti non esistono i Patti Lateranensi, ogni parrocchia è finanziata dalla comunità, la quale si serve della parrocchia per ricevere anche dei servizi di welfare, tipo l'asilo per i bambini, il doposcuola o le attività associative della domenica eccetera. Addirittura le persone si trasferiscono nella parrocchia dove c'è un bravo predicatore perché sanno che riceveranno assistenza morale ma anche pratica. Un pastore acquisisce in tal modo un certo peso sociale ed economico, apre altre parrocchie e incassa più fedeli, tanto che verrà investito di un vescovato, di modo da dirigere altrettanto bene un maggior numero di parrocchie. E' difficile distinguere questi vescovi da dei politici navigati. Sono degli oratori eccezionali e dal loro presbiterio arringano i fedeli brandendo la bibbia. Insomma, immaginatevi sto ragazzino crescere con un esigente padrigno bacchettone e una madre con la bibbia stretta in mano per allontanare un passato non proprio onorevole. C'è da dire che il vescovato del padrigno era a Orlando e se il clima della Florida è sicuramente migliore di quello newyorkese, lo stesso non si può dire dell'aria democratica dei diritti civili. Terence cresce nell'unico modo in cui gli fu permesso > Maschio nero virgulto votato a Dio, alla patria e alla comunità afroamericana. Fu così che all'età di 18 anni vinse i Florida Golden Gloves > I guantoni d'oro di pugilato per i pesi leggeri. Ora credo che non ci sia bisogno di raccontarvi quanto il pugilato sia stato un importante sport per le minoranze in cerca di riscatto sociale, lo fu anche per la comunità italiana e per capirlo basta aver visto l'epopea cinematografica di Rocky, ma lo prova anche la biografia di Muhammad Alì o persino quella non proprio onorevole di Mike Tyson. Dopo la vittoria, Terence riceve l'offerta di continuare la sua carriera di pugile nell'esercito degli Stati Uniti, ma lui rifiuta per iscriversi all'Università della Florida Centrale, che lascerà l'anno dopo per arruolarsi nell'esercito. In questo frangente presumo che Terence prenda coscienza di quello che gli stanno facendo i genitori. Analizziamo i pochi dati che riusciamo ad estrapolare dalla faccenda > 1)Terence è un ottimo atleta e in genere questo significa che alle scuole superiori sei stato molto popolare alle feste, ma anche che hai studiato poco perché miravi a una borsa di studio sportiva. 2)Se s'iscrive al college a 18 anni, significa che si è preso un anno sabatico, cioè non ha trovato un college decente che lo prendesse sia come studente, sia come atleta. 3)Perché rifiuta l'opportunità che gli dà l'esercito di allenarsi e gareggiare senza l'onere di studiare? 4)La madre è una counselor, i quali sono le figure preposte all'orientamento degli studenti per il college. In quanto sposa di un vescovo, penso che lei facesse le volontà del marito. Il quale temo che desiderasse per Terence una laurea con cui proseguire la sua opera pastorale con maggior successo, chissà, magari che diventasse avvocato e poi pastore e poi addirittura senatore o giudice della corte suprema > mai mettere limiti alla provvidenza! 5)Ora cerchiamo d'inquadrare il giovane ragazzo Terence che a 18 anni vive ancora nella sua cameretta nella canonica del padrigno. I suoi amici della scuola superiore, quelli delle feste che lo facevano sentire figo, sono tutti andati via e solo lui è rimasto al palo. Terence sente l'urgenza d'iniziare a vivere e sente che la gente inizia a guardarlo come un perdente. S'impegna sul ring e cazzo, lui è il migliore! Vince i guantoni d'oro ed è una sua vittoria, lo prova l'offerta dell'esercito che riconosce il suo talento. Quell'offerta se l'è guadagnata da solo, senza alcun aiuto del padrigno o chicchessia ... ma deve rinunciare. 6)Quell'anno all'università deve essere stato un travaglio interiore tremendo. Terence vuole affermare se stesso, ma nel farlo si sente in peccato perché disonora il padre e la madre. Si sente ingrato e soprattutto sbagliato, ma non può fare altro che accettare la sua natura perché non riesce a studiare, non vuole farlo e tutto questo lo induce in tentazione > feste e bagordi. La soluzione? Tornare indietro, arruolarsi, infliggersi la regola marziale per ritrovare il timore di Dio. Terence viene messo di stanza in Oklahoma Questo è solo il sito storico di Fort Sill, ma rende bene l'idea di dove si trova, cioè in mezzo al niente. Immagino come si deve esser sentito quel bel ragazzo abituato alle bitches della Florida, in questo tempio della natura incontaminata > Si fa assegnare alla terza divisione corazzata di stanza a Francoforte > Germania > Europa > Vita! Gli americani in Europa scoprono che non è vero un cazzo quella paturnia che in patria gli ripetono fin da quando vanno all'asilo e cioè che devono onorare la bandiera migliorandosi giorno dopo giorno, essere dei leader e che solo così saranno degni della benevolenza di Dio e non c'è altro modo per scampare all'infamia di vivere da perdenti. Terence trova la musica insieme ad un'allegra comitiva di Francoforte. Mette su una band e si sente finalmente a casa, ma la birra e quant'altro fanno parte di uno stile di vita poco conforme alla vita militare e nel 1983 viene congedato con disonore dall'esercito degli Stati Uniti d'America. Certo che deve essere stato un duro colpo per il Vescovo e sua madre > Quel figlio della vergogna non voleva redimersi! Terence rimane a Francoforte con i suoi compagni della band > Si chiamano Touch e nell'1984 pubblicano l'album Love on Time, un disco molto soul, ma di un soul molto soul ... molto. Oilà! Questo vinile costa quanto lo pagai io all'epoca! > 8,99€ > e furono comunque soldi spesi male perché sta roba era proprio fuori dal tempo. C'è da dire che questo disco fu ripubblicato dopo il grande successo di TTD e in fatti appare la scritta With TTD. Immagino che nel 1984 lo vendessero durante le serate nei locali. Ma chi sono io per giudicare? Assaggiate da soli ... Se siete riusciti ad ad ascoltare per intero il brano, allora provate ad ascoltare anche il disco perché, diciamocelo > E' ottimo e suonato bene, con arrangiamenti mica da ridere, però è roba per appassionati. Terence resta in Germania fino al 1986, quando decide di tornare in terra anglofona > Londra. Dove si fa notare con la band Bojangle dalla CBS. Siamo nel 1988 quando viene rilasciato l'album Introducing The Hardline According To Terence Trent D'arby, con un singolo che è una bomba capace di schizzare in testa alle classifiche di mezzo mondo. Dopo tutto il papiro che vi ho raccontato, lo riconoscete in questo ragazzo così raffinato, così "europeo" ... sembra nato e cresciuto a Parigi piuttosto che nella canonica di un vescovo di Orlando, emerso a suon di cazzotti e fuggito dall'esercito americano. Non solo, ma nonostante il successo, che in America legittima qualunque carriera, secondo me per sua madre e suo padre non fu motivo d'orgoglio vederlo ancheggiare davanti a un microfono, cantando una canzone d'amore passionale davanti a una band mista, cioè interraziale perché, dovete sapere che esiste anche un razzismo afroamericano, pensate che Prince dovette combattere tutta al vita contro chi lo accusava di suonare una musica troppo da bianchi. Ok, in questa sessione ho scritto troppo, la prossima volta solo musica ... almeno con più musica ... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted September 4 Author Share Posted September 4 Ricominciamo da qui ... (24.06$) Trainato dal successo del singolo "Wishing Well", questo album debuttò al primo posto della classifica UK, dove era stato pubblicato per la prima volta nell'estate del 1987. Nel resto del mercato musicale occidentale raggiunse il milione e mezzo di copie vendute in soli tre giorni! Discorso a parte per gli Stati Uniti, dove bisogna sempre bussare educatamente prima di entrare e "Wishing Well" raggiunse la vetta della classifica di Billboard solo a maggio del 1988, portandosi dietro le vendite dell'album che, però, fu catalogato come musica R&B. Il secondo singolo estratto dall'album ha il grande onere di confermare il successone che sta avendo l'album > If You Let Me Stay Certo che nessuno ci sperava che questo singolo facesse gli stessi numeri del precedente, tuttavia si comporta bene e conferma il grande momento di Terence. Da notare come questo video sia stato girato insieme a Wisching Well e come il primo, c'è solo uno stage e lui che canta davanti un microfono > Budget di due soldi diviso per due singoli. Chiaro che questo successo colse tutti di sorpresa e dovettero riorganizzare l'intera macchina promozionale per adeguarla alla statura di una star internazionale. Questo si coglie con il terzo singolo che è ancora oggi un evergreen > Sign Your Name. In questo video Terence racconta di se stesso in una relazione sentimentale con una donna bianca con cui ha avuto una bambina (tutto vero); cioè, le coppie interrazziali negli Stati Uniti sono ancora oggi un tabù, specie se sti parlando di un maschio nero e una donna bianca, di cui ora mi sfugge il nomignolo, ma è una roba poco gentile che indica la donna come una ninfomane del black bambù. Questo ci dice quanto Terence sia lontano dalla sua cultura americana e afroamericana. Lui viene percepito come un fenomeno europeo, nel particolare inglese, anche se non è così e, tornando alla sua famiglia, nessuno si alzò per reclamarne le origini. Lui diventerà amico di Prince e questo è palesemente il segno del rifiuto ricevuto dalla comunità afroamericana. Questo è ufficialmente il quarto singolo ed ultimo estratto dal suo fortunato album di debutto. Tuttavia, ogni singola traccia del disco trova il suo spazio e ogni hit, viene ripubblicata più volte in versioni diverse, spesso in performance live. Sicuramente Terence influenza molto il suo tempo e, per esempio, abbiamo visto Milli Vanilli che, truffa a parte, ripercorrono un po' la biografia di Terence, oltre che riproporne l'immagine. La stessa Yazz, il suo singolo Fine Time è palesemente ispirato a Sign Your Name. Il fenomeno stesso di album di debutto dal successo folgorante, non si sa bene come e perché, negli anni a seguire saranno frequentissimi. Mi viene in mente quello di Tracy Chapman o di Lenny Kravitz che somigliava a quello di Terence e, infatti, i due divennero super amici < Negli States Lenny non è considerato propriamente afroamericano, in quanto caraibico. Questo momento di grande successo coincide anche con un momento molto importante per la vita di un uomo > A dicembre del 1988 Terence diventa padre di una pargoletta: Seraphine Simone. Questo è il motivo per cui lo vediamo ritratto nei video nel ruolo di padre o addirittura affaccendarsi con pappette per neonati. In un certo qual modo, questo lo vaccina dall'ubriacatura glam in cui il successo lo catapulta e dove tutti incensano il suo strepitoso talento. Lui ha la sua ancora, una bambina che quando gli fa il vomitino sulla spalla, lo riporta alla realtà della vita. Ora che facesse fare lui il ruttino all'infanta, non posso saperlo, ma indubbiamente Terence da vero maschio etero, concepisce se stesso con una donna accanto e pargoletti annessi. Tanto che si riaccoppia con una navigata presentatrice della TV inglese (Presentava un noto programma musicale "The Tube" e aveva avuto trascorsi con diverse rock star). E' ora giunge la prova più ardua per Terence > Il secondo album. Era quasi certo che non riuscisse a bissare il successo del debutto, ma il punto era proprio capire su che livelli si assestasse e la risposta fu praticamente zero. (10.00$) Neither Fish Nor Flesh fu stroncato dalla critica e praticamente ignorato dal grande pubblico. Certo che se avesse voluto fare un album follow up del precedente, gli sarebbe bastato scrivere altri versi romantici su ritmi R&B, invece, come Prince che dopo Purple Rain pubblicò una roba psicadelica geniale nella sua follia, allo stesso modo Terence concepisce questo viaggio molto riflessivo. Si tratta di una sperimentazione alla Tom Petty o Beck, Tom Waits < Tutti bianchi! Insomma, a me piacque un casino e non solo a me ... La traccia che ho praticamente consumato dell'intero disco è questa ... Qui riconosciamo la storia autobiografica con rimandi alla box, all'esercito e a una triste storia bromance, ma anche super etero, nel senso che piange il fraterno amico e nel contempo gli "consola" la fidanzata > Cinghialopodi dal cuore tenero. In realtà sta accadendo qualcosa di più radicale nell'animo di Terence. In quest'album si sente molto di più l'America e forse fa quello che ha sempre fatto quando la vita lo ha messo all'angolo del ring > Fa saltare il banco esattamente come quando si fece cacciare dall'università o quando fu congedato con disonore dall'esercito, questa volta taglia i ponti con Londra e si trasferisce a Los Angeles dove vive accanto ai suoi nuovi amici ricchi sfondati. Di che genere di vita conduca lo si intuisce anche solo dal titolo del suo terzo album > Vibratore (sottotitolo: Batterie incluse) > Un intero album con chiare funzioni vaginali ... (27,00€) I critici notano molte influenze di nomi importanti, non ultimo Prince, ma io ci sento tanto, tanto la mano del suo compagno di merende Lenny Kravitz che, tra l'altro, è presente anche nel video di lancio di quest'album, dove lo vediamo sullo sfondo schitarrare felice ... Bisogna anche tenere conto che siamo nel 1995 e la California puzza ancora di grunge. Certo che questo non è grunge, però ne risente e poi cavolo, si sente una cifra Lenny Kravitz > Vibrator Io mi fermerei qui e non perché non ci sono altri album, di cui ne ho anche un altro molto bello, ma perché sostanzialmente TTD esce dal mercato musicale e da quando si cambia nome in Sanada Francesco Maitreya, lo perde di vista anche il suo pubblico più fedele. Oggi vive a Milano, ovviamente perché si è sposato una milanese> Francesca Francone che mi dicono essere una conduttrice televisiva, ma io non la conosco proprio. Chiudo con l'ultimo successo commerciale di TTD che fu Delicate e che probabilmente l'industria discografica avrebbe voluto che rimanesse così < Viva la libertà! A me sto pezzo fa cagare, così ... giusto per dire la mia > E' così dannatamente paraculo! Per la prossima volta voglio andare a pescare dei vinili trucidi ... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted September 7 Author Share Posted September 7 ... perché trucidi? Volevo solo parlare di roba molto commerciale, molto pop e sì, molto di questo sinth pop, pop dance o che so io, derivava dalla musica che si ascoltava nei club gay. Qualcuno si domanderà > Che s'intendeva per musica gay? Non me la menate troppo dura, diciamo che era musica allegra e boh, fatevene un'idea ascoltando. Per affrontare questo discorso del trucidume che manco io sapevo cosa volessi intendere, ho piluccato tanti vinili e mi sono sorpreso nel trovare un minimo comune denominatore > PWL > Ovvero Pet Waterman Limited poi PWE Entertainment che esiste ancora oggi. Tutto ebbe inizio nel 1987 con i produttori Stock, Aitken & Waterman, che erano stati un trio pop dei primissimi anni ottanta. Concepirono la Hit Factory, imbarcando altri personaggi come Peat Burns e Simon Cowell. Per evitare di scrivere paginate al riguardo, vi inserisco un video piuttosto esaustivo, anche se non proprio preciso nella ricostruzione del tutto < E' in inglese, ma è possibile selezionare i sottotitoli in italiano. Ho inconsapevolmente già postato dei pezzi provenienti dalla Hit Factory e precisamente Samantha Fox e Patsy Kensit, ma la primissima ragazza ad essere lanciata fu Mandy Smith, scoperta proprio da Peat Burns che la presentò alla Hit Factory, dove S.A.W. scrissero e produssero per lei il successo di I Just Can't Wait Il me adolescente comprò persino l'album di Mandy Smith, quindi non posso certo parlarne troppo male. Mi sembra chiaro anche dal video, che Mandy faceva la modella fotografica e non la cantante. Comunque Pete Burns la notò e solo lui sa perché, pace all'anima sua, certo è che la cronaca ci dice che la "ragazzina" Mandy a soli 13 anni si fidanzò con l'allora 47enne Bill Wyman (bassista dei Rolling Stones) e qualcosa mi fa credere che c'entri qualcosa nella sua carriera musicale, anche perché stavano ancora insieme in questo periodo, visto che convolarono a nozze nel 1989 > Positive Reaction. Dopo queste due performance, fu inevitabile il terzo singolo > Boys And Girls C'è da dire che in madre patria, dove le sue vicende di cronaca rosa erano ben note e, forse, avevano un orecchio musicale critico meglio allenato, questi singoli non ebbero successo. In ogni modo, le premesse c'erano tutte e allora perché non rilasciare anche un vero e proprio album? (16,94€) Beh, mi ricordo chiaramente di quando posai la prima volta la puntina del giradischi su questo vinile e provai seriamente dell'imbarazzo > Sta tipa stonava. Nonostante tutti gli artifici da studio di registrazione, la sua voce era stentata. A distanza di tanti anni, ora ho capito che il problema non era solo la ragazza, ma anche la produzione che era al suo debutto. Il singolo rilasciato per il lancio dell'album fu Victim of pleasure. Ok, lo ammetto > A me questo pezzo piace molto anche oggi. Sto dando un'occhiata ai piazzamenti nelle classifiche di vendita e mi sono accorto che Mandy Smith ebbe successo soprattutto in Italia, per esempio, questo singolo raggiunse appena il 93esimo posto in UK e nel resto d'Europa, fece capolino solo in svizzera al 28esimo posto. Mi sembra evidente che io ho una visione distorta del successo commerciale di Mandy Smith. Ascoltiamo anche l'ultimo singolo ... Questo singolo del 1989 si piazzò all'11esimo posto in Italia e al 59esimo in UK. In effetti, il sound era molto più simile ad artiste pop nostrane tipo Spagna o Sabrina Salerno. Comunque, la carriera musicale di Mandy Smith finisce qui, mentre continua in quella della cronaca mondana con il matrimonio con Bill Wyman, un brutto ricovero per uno dei primissimi casi celebri di anoressia; poi il divorzio nel 1991 e il nuovo matrimonio nel 1993 ecc ... ecc ... Il vero successo per S.A.W. stava avvenendo con un altro nome > Mel And Kim. La vera cantante delle due era Mel. Loro avevano origini giamaicane e un trascorso ambiguo come entraineuse mai chiarito. In ogni modo, nel 1985 Mel riesce a registrare dei demo per l'etichetta Supreme e senza starci a soffermare come, arrivano nelle mani di S.A.W. . Lasciatemi fare il malpensante, ma considerando il modo come c'era arrivata Mandy Smith, ho idea che questi produttori fossero amici di letto di parecchi maschi influenti. Anyway > Il primo singolo spacca veramente e anche qui c'è lo zampino di Peat Burns In Italia questo fu il tormentone estivo del 1986, ma non è il caso di Mandy Smith, perché il successo di Mel and Kim fu globale. Vendettero solo in UK 250.000 copie! E poi, il loro sound è più conforme a quello del 1986 con la garage che iniziava a fare tendenza nell'underground londinese. Il loro album F.L.M fu rilasciato in fretta e in furia per cavalcare l'inaspettato successo. (42,70€) A me l'album piacque parecchio, tanto che poi acquistai anche quello dopo. Il singolo scelto per il lancio fu una risposta al vespaio di pettegolezzi che suscitarono delle foto soft porno di Mel > Respectable. Questo pezzo andò persino meglio del precedente, raggiungendo il top delle classifiche in tutto il mondo, compreso nel mercato americano. Parliamo di milioni di copie e milioni di sterline che entrarono anche nelle casse della Hit Factory, se pensiamo che nello stesso periodo c'era stato l'exploit di Peat Burns con i suoi Dead or Alive con il singolo You Spind Me Around. Il grande successo dei primi due singoli schiacciarono un po' le altre uscite, ma io ravvedo anche una impreparazione a gestire un successo mondiale per un management di una piccola etichetta discografica come la Supreme e anche un gruppo di produzione seppure geniale, ancora nella fase sperimentale. Ora i tempi esatti non me li ricordo, ma il fatto che negli ultimi due video le ragazze non compaiono, mi fa credere che sia proprio in questo periodo che Mel, durante la promozione del disco in Giappone, ha un malore e scopre di avere un brutto cancro. Inizierà dunque il calvario della chemioterapia, che negli anni ottanta era veramente devastante e morirà da lì a breve. Mel era il motore del due e scrisse delle cose che poi Kim realizzò onorevolmente da sola, ma ve ne parlerò la prossima volta ... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted September 25 Author Share Posted September 25 Devo tenere di più in mente che qui sto raccontando i miei vinili e non propriamente la storia degli artisti ... ma si possono distinguere le due cose? Bah, vado avanti con Mel And Kim che non erano sorelle, almeno a me non risulta, lo dico perché l'ho trovato scritto su wiki Italia. In ogni modo, Mel era la penna e Kim più l'immagine e quando muore prematuramente la povera Mel, Kim si ritrova con una bella responsabilità in mano. Soprattutto una grandissima pressione addosso perché Mel inizia a stare male quando il duo è all'apice del successo che nel frattempo diventa globale > Kim deve andare avanti da sola. Ci deve provare, anche se lo sanno tutti che il rischio flop è altamente probabile. (14,00€) L'album gode dell'onda lunga del successo precedente e anch'io lo comprai per questo motivo e rimasi piuttosto spiazzato. Diciamo che non fu un flop, ma da qui in poi Kim diventa una storia prettamente britannica. C'è anche da dire che siamo nel 1991 e l'etichetta PWL con il suo sound è in pieno declino, la fine la segnerà l'abbandono di Kylie Minogue e se non erro, avviene proprio in questo momento. Però, contraddicendo subito il proposito annunciato in preambolo di questo post, non posso non evidenziare che il ragazzo di Kim di allora mise mano a questo singolo e sto parlando di Craig Logan, il quale era la penna dei due fratelli che componevano la band "Bros". Ora, io non ho vinili dei Bros perché il loro pop pulito è così 80's ma così 80's che mi disgustava già negli 80's, ma è innegabile che sono stati i protagonisti di un'importante storia del pop degli anni ottanta e poi, cazzo > Sono invecchiati benissimo e sono più boni oggi di allora ... io ora vi metto il loro pezzo epico e poi decidete voi se volete approfondire ... .. e a riprova di quello che dicevo sul loro invecchiamento ... Torniamo nel solco del discorso di quel brit-pop e ora vi presento le Bananarama. (29,99€) Forse sbaglio a iscriverle nel brit-pop, anche se poi era quello che suonavano. Tuttavia, loro hanno una lunga storia che inizia nel 1981, quando abitavano sopra l'appartamento di Poul Cook e Steve Jones dei Sex Pistols che scrivono il loro primo singolo ed era in lingua swahili, cioè l'esperanto del corno d'Africa. Il loro primo album è del 1983 ed entra nella top ten britannica e i singoli fanno lo stesso, uno in particolare diventa un inno da stadio ... chi segue il calcio lo riconosce sicuro ... Nell'album c'era anche un pezzo scritto per loro da Paul Weller degli Style Council, uno dei protagonisti del post punk inglese che, proprio con gli Style Council s'inventò quel genere di musica super stilosa per la quale si coniò il termine "cool" che oggi viene barbaramente tradotto in italiano con "figo". Insomma, le frequentazioni delle tre ragazze erano molto colte, tra cui va anche annoverata quella con gli Eurythmics, vi ricordate che comparivano anche nel video di Who's That Girl? Ebbene > Il loro successo planetario arriva con il secondo album omonimo. Siamo nel 1984 ed in fatti io non ne posseggo il vinile ma la musicassetta perché non avevo ancora l'età per possedere un impianto stereo in casa. Qui bisogna aprire una parentesi sugli usi e costumi > Quando finivi le scuole primarie ti veniva regalata una bicicletta, cioè un gioco da fare in strada da soli e che ti permetteva di spostarti. Quindi era uno strumento di emancipazione che segnava il passaggio all'età adolescenziale. L'impianto stereo domestico, invece, o eri fortunato e te lo ritrovavi già in casa, oppure dovevi aspettare la fine della terza media per riceverlo in regalo. Era anche questo uno strumento di emancipazione perché ti permetteva di dare delle feste in casa e si sa come il ballo è direttamente connesso ai filarini. Una piccola nota di sessismo > lo stereo non veniva regalato alle figlie femmine che potevano solo sperare di avere un fratello maschio. Torniamo alle Bananarama > Sorprendendo tutti quelli che le considerano solo delle belle groupies, le tre ragazze presentano dei testi molto impegnati e che non si spaventano ad affrontare temi come lo stupro, la violenza sui bambini e toccano persino la politica con un manifesto pacifista e ricordiamoci che il Regno Unito in quegli anni le guerre le faceva eccome (Guerra delle Falkland 1982). Il successo che catturò la mia attenzione fu Cruel Summer, inserito nella colonna sonora di Karate Kid < Stendi la cera, togli la cera > in Italia divenne un tormentone estivo ... C'è un brano dedicato alla morte del loro amico e calciatore scozzese Thomas Reilly, ammazzato a Belfast. Insomma, avrete capito che queste tipe trallallero cantano pacatamente quello che le passa per la testa, così nei loro video cazzeggiano ma poi occupano i TG nazionali britannici per dire che la giustizia inglese fa cagare. Quel marpione di De Niro si sentì lusingato dalla dichiarazione d'amore delle tre inglesine, tanto che le invitò a cena; probabile che non sapesse che le tre ragazze avevano scritto il testo per Al Pacino, ma il cui nome fu trovato poco orecchiabile dai produttori ... produttori che vanno citati perché si trattava di Jolley & Swain, gli stessi che avevano inventato il sound degli Immagination e anche Alison Moyet, di cui parleremo in seguito. Le Bananarama faranno parte del progetto Band Aid di Bob Geldof, canzone natalizia per aiutare il popolo etiope colpito da una disastrosa ed epocale siccità. Progetto che ispirerà il più noto USA for Africa di Michael Jackson e poi il mega concerto mondiale Live Aid che segnò un prima e un dopo nella musica. Parlando del loro sound, l'album successivo risente molto di un singolo precedente ... Questo sound ispirerà quello del loro prossimo album True Confessions, nel quale c'è il brano cover che le consacrerà nell'olimpo della storia della musica occidentale ... Avrete notato dal basso elettronico che anche loro sono arrivate in zona PWL e in particolare Pete Burns. Ok, altro capitolo terminato e vedremo cosa succederà la prossima volta ...🤪 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted September 30 Author Share Posted September 30 Lo abbiamo nominato spesso e quindi mi sembra giusto parlare dei due vinili che ho di Pete Burns e i suoi Dead or Alive. La band si formò nel 1980 e fece anche delle cose degne di nota, ma io ero troppo piccolo e l'Italia era distante anni luce dalla scena londinese, ma siccome ero un ragazzino che sapeva trovare quello che voleva, lo scoprii attraverso la scena punk berlinese, dove giunsi ascoltando un duetto tra Lene Lovich e Nina Hagen che, pensate un po' che assurdità > Era la sigla di chiusura di Mimì e le ragazze della pallavolo! Ve le inserisco solo per capire quanto fossero scocciate ste due matte ... Ma di Nina riparleremo perché ho qualche suo vinile e io l'adoro a prescindere. Il primo album di successo dei Dead or Alive risale al 1984 e si accese subito la competizione con i Culture Club e tra Pete e George non corse mai buon sangue, con il primo che accusava il secondo di copiare i suoi look. La verità è che avevano entrambi una lametta al posto della lingua ... Ma è dal secondo album che i Dead or Alive s'imbarcano nell'avventura musicale di PWL > Youthquake è l'album che contiene la super hit evergreen You Spin Me Round like a record. Questa collaborazione nacque perché Divine l'aveva scelta per il suo esordio musicale nel Regno Unito e ve la inserisco per capire meglio il confronto. ... e ora ascoltiamo il successone dei Dead or Alive ... Io la referance la sento, anche se Pete ebbe a dichiarare che trasse ispirazione da due altri artisti e in particolare dalla canzone di Little Nell > See You 'Round Like a Record ... Fate voi ... secondo me la verità sta nel mezzo, cioè che sia Divine che Pete trassero ispirazione da questo vecchio pezzo. Il fatto era che Pete era polemico e bastian contrario sempre. In ogni modo, io questo album non lo comprai, acquistando invece il successivo Già dal titolo e la foto di copertina si capisce perché i Dead Or Alive mi conquistarono con questo album > Pete aveva portato nella band i suoi esordi goth nella scena musicale dei fine settanta. Il titolo deriva dal commento che una lady fece per descrivere Lord Byron < Divino ispiratore dell'intero mondo di mezzo. Il primo singolo in particolare m'intrigò moltissimo. Questo pezzo, anche se molto pop e goth solo per l'immagine, a me piacque tanto e poi la versione sul disco dura 7 minuti buoni, quasi una sorta di pop "progressive". Pete racconterà che subì anche delle censure perché lui voleva far trasparire che stava parlando di una relazione gay e la banana sbucciata è un simbolo della sua testardaggine infatti nel video non ci azzecca niente. Il resto dell'album era invece lo stesso pop che poi l'etichetta discografica riciclava per altri prodotti anche più di successo tipo Kylie Minogue o Rick Astley < Roba che detestavo. Mi accorgo solo adesso che fu questo il vero singolo di lancio dell'album ... evidentemente non me ne accorsi. Va comunque riconosciuto a Pete di aver avuto sempre un atteggiamento rock ... In ogni modo > Questo album avrebbe dovuto confermare il successo del precedente e invece fu molto deludente nelle vendite. Pete accusò la casa discografica di aver distribuito male il disco. Nel contempo, però, Pete incassò il successo di Venus prodotto per le Bananarama e fu un caso scandaloso il mix di Something in my House prodotto per i club, in cui si campionavano i dialoghi osceni tratti dal film L'Esorcista. Nel 1987 Pete riesce a organizzare il suo primo tour internazionale con date in Europa, States e Giappone. Ne farà un docufilm titolato Rip It Up e non c'è bisogno che vi spieghi il doppio senso ... fu anche un album raccolta di tutti i successi prodotti durante l'intera decade 80's. Io ve lo inserisco perché è interessante anche solo da piluccare ... non sia per i due pseudo chitarristi che sono dei gran manzi e in tal senso, vi consiglio di piluccare dal 26simo minuto in poi 🤪 Il bis finale che parte al minuto 46:25 merita di essere visto perché oramai neanche durante un Pride è più tollerata tanta gayezza. Anyway > Questo è in realtà il canto del cigno per i Dead Or Alive perché l'album successivo "Nude" che doveva servire per un rilancio mainstream, non solo sarà autoprodotto, ma Pete caccerà pure due membri della band in corso d'opera perché scoprì che stavano lavorando a un loro progetto per uno studio di produzione "Steelworks Studios" e alla faccia sua, produssero nomi come i Blue e Robin Williams. La critica accolse bene l'album, io non riuscii mai ad ascoltarlo dall'inizio alla fine ... Diciamo che in questa formazione si può ben dire che Pete esordì da solista ... Nude fu pubblicato nel 1989 e quindi vide il lancio dei suoi singoli in piena pandemia di HIV, cioè quando si lanciavano gli strali contro il sesso occasionale e in particolare a quello nelle comunità gay. I testi di Pete divennero inaccettabili, pensiamo a titoli come "Come Inside" ... insomma, subì sicuramente un boicottaggio proprio dall'associazionismo gay che comprensibilmente remava col vento in poppa dei finanziamenti pubblici verso la coppia chiusa, il coming out pubblico e alla chiusura delle dark room. Era la fine di un'era e quella nuova voleva dimenticare in fretta il recente passato. L'album successivo Fan the Flame part 1 riuscì a trovare mercato solo in Giappone. Siamo in piena epoca Vogue di Madonna e si sente e si vede anche, tuttavia > La tutina da mucca indossata da Pete riesce a dare un senso parodistico all'insieme. Ovvio che Pete sopravvisse a tutto questo e continuò a fare musica, per esempio in Italia scrisse per i GLAM il pezzo Sex Drive Più degno di nota il singolo del 2004 scritto in collaborazione con i Pet Shop Boys. Da qui a poco entrerà nella casa del grande fratello VIP inglese ritrovando tutta la popolarità perduta, ma durò poco perché morì nel 2016 per un arresto cardiaco. Mi piace ricordarlo come l'ultima scintilla di quella rivoluzione culturale e sessuale scaturita dal 68 > Riposa in pace Pete ... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted November 5 Author Share Posted November 5 Che bello tornare indietro nel tempo, specie oggi con le elezioni americane e che gli Dei ci aiutino. Stavamo ancora parlando dell'etichetta PWL, ma i miei vinili non bastano a spiegare quanto ha influenzato il sound del pop degli anni ottanta. Per esempio, negli Stati Uniti influenzò quel genere poi passato alla storia col nome di Bubble Pop, la cui reginetta era Debbie Gibson che esordì del 1987 a sedici anni. Io non ho nessun vinile di Debbie Gibson e in Italia penso che la conoscessero in pochi, però fece dei numeri che eguagliarono quelli di Kylie Minogue e, soprattutto, fornì una matrice che servì a tante, se non a tutte, le pop star femminili americane a partire da Britney Spears, che iniziò la sua carriera al club di Mikey Mouse a Disney Channel in piena ondata Bubble Pop, diventando dieci anni dopo la reginetta del Teen Pop. In cosa consiste questa matrice Debbie Gibson? Beh, queste ragazze provengono dal country e non tanto dal genere musicale, quanto portano nella propria storia un comune sentito di tematica country e quindi molto americano. Per dire, Debbie è natata a Long Island ed è pure di origine siciliane, ma se andate a leggere la sua biografia ci ritrovate quel grumo di sfighe tipiche di una melanconica ballata country. Lo stesso Britney Spears che, sì, lei proviene dal profondo sud, ma è a New York che nasce artisticamente, eppure la sua vita testimonia quella tipica parabola "sfigatissima" che anima ogni ballata country. Spero che non accada lo stesso a Taylor Swift che se oggi vince Trump, non si sa come va a finire per lei. Ora arriviamo all'artista che vi voglio presentare > Tiffany. Di cui io ho il vinile del maxi single e anche l'album d'esordio. (42.07$) Lei debutta negli stessi anni di Debbie Gibson ed è persino più giovane (15 anni). Tiffany è losangelina e aveva debuttato ancora bambina nell'81 nel genere country music (Nel country i bambini canterini sono un cliché). Nel suo debutto musicale c'è anche lo zampino di Dave Stewart (quello degli Eurythmics) e si sente molto il pop della PWL. Soprattutto, Tiffany debutta con una cover e negli anni ottanta è accaduto diverse volte che degli artisti diventassero famosi con delle cover che poi diventavano più note degli originali. Un titolo su tutti > Girls Just Want Have Fun che oggi usiamo dire di Cyndy Loupar, ma che per il vero era di Robert Hazzard. Del resto abbiamo già ascoltato Venus nella versione delle Bananarama che ha sostituito nella memoria collettiva quella originale. Tiffany fa lo stesso con I Think We're Alone Now. Per capire meglio che tipo di operazione si fa con queste cover, vi faccio ascoltare prima l'originale. Siamo nel 1967, un anno prima del mitico 68 e anche se non lo sembra, questo è un brano di protesta contro il divieto di fare sesso per gli adolescenti. Tanto che i produttori di Tiffany erano titubanti nel farglielo cantare, perché 20anni dopo, il sesso per gli adolescenti era sì diventato libero, ma proprio per questo nell'America profonda, quella conservatrice e repubblicana con i suoi anelli della verginità eccetera, si combatteva col coltello tra i denti per difendere le proprie tradizioni puritane. Taylor Swift è una sintesi tra Debbie Gibson e Tiffany, anche se la radice country music di Tiffany la rende più assonante. In ogni modo, a riprova della sostituzione nella memoria musicale dell'originale, vi metto dove l'ho riascoltata, cioè guardando Umbrella Accademy, la serie Netflix. Tornando invece all'album omonimo, questo non fu il pezzo scelto per trainare l'album, bensì fu il singolo > Danny che non ebbe successo, tanto che il suo tour, come si vede anche nel video appena visto, si teneva nei centri commerciali, spesso nell'occasione inaugurale. Il terzo singolo, cioè quello dopo il botto di IThink We're Alone Now, fu un'altra cover, ma stavolta si scomodano i The Beatles ... Beh, questo pezzo fece comunque dei bei numeri e se solo Tiffany avesse avuto un management più valido, avrebbe potuto ambire anche lei a una carriera come quella di Debbie Gibson; invece, pezzi come il quarto singolo la riportarono a una statura più americana > profonda. A me piace anche così e comunque canta bene ed ha una voce stupenda. In ogni modo, questo album le ha permesso di avere una lunghissima carriera, tant'è che è ancora regolarmente in tour ... anzi, ora faccio una cosa non tanto carina che però potrebbe diventare usuale > La rubrica del come sono diventati oggi! La voce è informa ... il resto un po' meno e sono stato gentile a non mostrarvela in quei reels feroci che lo fanno di proposito a scegliere le immagini peggiori. Ok, vedremo la prossima volta dove ci porterà la navigazione nel mio mare di vinili ... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted November 9 Author Share Posted November 9 Eccoci qui > Un meta luogo dove ci si può dimenticare del presente. Facciamoci dunque un altro tuffo negli anni ottanta! Siccome di lei abbiamo già ampiamente parlato nella sezione dei 45 giri e l'ho nominata anche nell'ultimo post dedicato a Tiffany, voglio parlarvi dei miei due vinili di Cyndi Lauper, ma lo voglio fare in un modo un po' diverso e inizio dalla fine, cioè mostrandovi oggi cosa sta combinando la coloratissima Cyndi ... Lei è impegnata in un tour trionfale che abbraccia tutto il Nord America perché, come si vede anche dalle immagini, lei è un monumento vivente della musica. Lo voglio sottolineare perché di recente ho sentito dei personaggi anche autorevoli del sottobosco musicale italiano, commentare con sufficienza la carriera di Cyndi, riducendola a una star del passato che ha avuto il suo momento di gloria e poi niente di più. Quindi non voglio limitarmi a parlare dei miei vinili come faccio di solito e un po' en passant dare qualche nozione sulla storia dell'artista. Inizierò dalle sue origini > Cyndi ha ascendenze svizzero tedesche precisamente i suoi antenati provenivano dal cantone di Lucerna, tuttavia ha origini anche italo siciliane e come spesso capita queste hanno il sopravvento su tutte le altre. Per esempio, anche Madonna ha origini franco canadesi quanto italo abruzzesi, eppure per tutti rimane un'italo americana. Questo accade perché l'ethos italico non si fa assimilare dalle altre culture e non si può certo dire che negli Stati Uniti non ci abbiano provato, per dire > Fu persino proibito di parlare italiano, ma nonostante quei discendenti oggi non capiscono più l'italiano, continuano a presentarsi come tali > Italian Pride, si usa dire. Ed è una roba che infastidisce molto gli americani che, anche giustamente, li vorrebbero considerare come tutti gli altri loro concittadini. Chiudiamo questa digressione sull'orgoglio italiano negli States e torniamo a Cyndi > Sulla sua biografia troviamo scritto che nasce a Brooklyn, ma ci si dimentica di dire che all'età di cinque anni, cioè dall'età della ragione, si trasferisce nel Queens, precisamente a Ozone Park e, come si sa, a Long Island quando non vedi più l'Est River, non puoi più dire di essere newyorkese. C'è poi da aggiungere che la madre di Cyndi lascia Brooklyn perché divorzia e va a Orizon Park per seguire il suo nuovo marito, che poi lascerà per risposarsi ancora una volta. Partiamo dall'assunto che il termine "Daddy" in americano è un eufemismo del maschio alfa che è legge e ordine nella propria casa e con Trump alla Casa Bianca vedrete come il patriarcato rialzerà la testa. In particolare, l'ultimo daddy di Cyndi sarà particolarmente violento e lei a 17 anni scapperà di casa. Ecco, bisogna comunque capire che avere 17 anni in America non è la stessa cosa che in Italia o anche in Europa > A 17 anni si finisce la scuola superiore e allora ti prendi il frutto di quello che hai seminato e parti per il mondo, cioè lasci casa dei tuoi genitori. E' vero che se hai i crediti giusti puoi andare al college e se magari vai in quello statale, detto di prossimità, torni a dormire dai tuoi per risparmiare l'affitto; tuttavia, 17 anni è ritenuta l'età giusta per levare le tende dai tuoi perché devi iniziare a cavartela da solo, magari con l'aiutino dei tuoi, ma fuori di casa. Questo vuol dire che quando Cyndi se ne va, non è che la madre va a chiamare la polizia per farla riportare indietro. Cyndi è sempre stata una bambina stravagante o più semplicemente "stramba". A 12 anni inizia a imparare a suonare la chitarra e da lì a poco si tingerà i capelli dei colori più improbabili. Alle scuole superiori si vestiva in maniera eccentrica e finì appunto nel gruppo degli stramboidi. Lei frequentò il Richmond Hill High School dove racconta di essere stata vessata nelle maniere più violente dai bulli che arrivarono a prenderla a sassate per scacciarla. Permettetemi di fare un'altra piccola digressione sul bullismo nelle scuole americane che non è la stessa cosa di quello nostrano > Quello è sistemico, cioè accettato dal sistema che lo ritiene necessario per formare il carattere degli studenti o, meglio, spronarli a migliorarsi in un concetto estremo di meritocrazia > Se lo meriti sopravvivi o altrimenti perirai da perdente. Se proprio dobbiamo trovare un parallelismo nostrano, somiglia al nonnismo delle caserme militari. Tanto che sarà Cyndi ad essere espulsa da scuola e non i suoi aguzzini ... Da qui in poi la sua storia acquista i contorni agiografici del mito > La giovane fanciulla arsa dal fuoco sacro dell'arte, fugge in compagnia del suo cane Sparkle in quel del Canada, trovando rifugio nei boschi alla ricerca del Sè smarrito. Di sicuro finisce in Canada e per certo da quelle parti è difficile non imbattersi in qualche bosco, il resto credo che faccia parte di una certa retorica fiabesca propria alla cultura germanica e in particolar modo a quella alpina ... per dire, anche il nostro Blasco da adolescente dice che scappava per i boschi in mutande e sarebbe lunga la lista di altri esempi del genere > forse si tratta di una reminiscenza celtica? Altrettanto certo è, però, che Cyndi s'iscrisse al Johnson State College del Vermont, il quale è effettivamente immerso nel verde dei boschi. E' qui che Cyndi si forma culturalmente, seguendo i corsi d'arte e continuando a vivere a suo modo. Leggo che si sosteneva facendo lavoretti saltuari, quindi deduco che disponesse di un qualche tipo di borsa di studio e da qui, traggo le conclusioni che, dopo l'espulsione dopo due anni al Richmond Hill, il suo percorso scolastico si concluse comunque bene e quando "fuggì di casa", in realtà se ne andò in Canada in una sorta di "vacanza sabatica" prima di decidere di andare al Johnson State College. Ovviamente queste sono solo delle mie deduzioni ... però molto più logiche della realtà romanzata nelle sue biografie. Altrettanto certo è che Cyndi iniziò ad esibirsi con le sue quattro ottave nelle corde vocali, per diverse cover band fin dagli inizi degli anni 70 e ci dava dentro, tanto che nel 1977 si danneggiò gravemente le corde vocali. Seguì un anno di convalescenza, durante il quale seguì i corsi di canto della nota terapista Katie Agresta. Anche qui mi viene da fare il cinico pulciaro > Mi dite quale assicurazione sanitaria ti copre le spese della terapista vocale? Lei che si manteneva con dei lavoretti saltuari e cantava nelle cover band, che cazzo di assicurazione sanitaria poteva permettersi? E parliamo dell'America dove curarti una polmonite ti può spingere sul lastrico. Subito dopo la guarigione, stufa di cantare cover, seppur cover di pregio, entra a far parte di una band di altrettanto di pregio > Blue Angel. Insomma > Cyndi vuole diventare la cantautrice che sente di essere. Fu per questo che escluse ogni offerta discografica che non includesse una band e fu la ragione per cui firmò per Polydor Records. E rieccovi il pulciaro > I nomi dei musicisti erano più importanti di quello della Cyndi, per esempio c'era Lee Brovits che era il bassista dei Chicago! La band vive un momento di popolarità nella scena dei club newyorkesi, ma dura proprio poco e non basta a giustificare un chissà quale entusiasmo discografico. La band si scioglie e lei finisce a lavorare come cameriera all'IHOP che sono ristoranti che servono la colazione, da dove si licenziò perché fu molestata sessualmente dal capo. Anche qui io ci leggo degli stereotipi che, per carità, non perché sono tali, non possono verificarsi. Solo che infilarne uno dopo l'altro diventa sospetto, specie l'ultimo > Quello di essere notata dal manager di passaggio che le farà firmare un contratto discografico con la Portrait Records, una sussidiaria della major Epic Records. Se andiamo a mettere in fila le date > 1977 - incidente alle corde vocali e un anno di convalescenza / 1980 - firma un contratto per Polydor con la band Blue Angel / 1982 - I Blue Angel si esibiscono per l'ultima volta allo Studio 54 / 1981 - Cyndy incontra il suo manager che la porta in Epic Records senza i suoi cari musicisti / 1983 - Viene rilasciato il primo album di Cyndi Lauper da "solista" che venderà 16 milioni di copie solo negli Stati Uniti < Boh, io ci trovo più di qualche incongruenza con quanto si vuole dare ad intendere. Questa cosa la scrivo anche infastidito dal fatto che la Cyndi degli esordi fu spesso usata, suo malgrado, come termine di paragone critico rispetto a Madonna e lei sì che ebbe a che fare con una gavetta brutta, sporca e cattiva e, soprattutto, senza avere a disposizione quattro ottave nelle corde vocali. (21,99€) Questo è "She's So Unusual" che comperai e consumai ogni singola traccia, ma ve ne parlerò la prossima volta. 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Silverselfer Posted November 11 Author Share Posted November 11 ... rieccomi a stretto giro per continuare a parlavi di Cyndi Lauper e questa volta più precisamente dei miei due vinili. Anyway > Questo album è l'esempio di quanto sia importante l'idea che un produttore vuole realizzare. Riascoltiamo un brano dei Blue Angel per renderci conto di cos'era Cyndi prima d'incontrare David Wolff ... per inciso > Era il suo compagno. Tutto bello, ma è qualcosa tipo rockabilly da beat generation anni cinquanta e soprattutto > roba americana con scarso tiro internazionale. David Wolff prende l'elemento punk dai Blue Angel, cioè Cyndi e la mette nei The Hooters che facevano un crossover tra il reggae e il folk americano, un mix molto ska. Nel senso che preleva dagli Hooters il tastierista Rob Hyman e il loro deus in machina Eric Bazilian, aggiungiamo due penne come Termini e Chertoff con un minimo comune determinatore del sintetizzatore ed ecco qua > Girl just wanna have fan .... Praticamente David Wolff s'inventa il sinth pop newyorkese che a differenza di quello londinese che affonda le sue radici nel mondo musicale teutonico, questo è più solare con una spolveratina reggae dal retrogusto ska. Cyndi ci porta dentro tutto il suo mondo, ma proprio tutto, persino sua madre che interpreta se stessa e prende nel ruolo del padre, il suo eroe televisivo Lou Albano, un tipo assurdo che faceva il manager degli wrestler dal bordo ring. David Wolff ingaggia anche un giovane ed estroso stilista newyorkese per inventare il look di Cindy > Patrick Lucas che la farà diventare un fenomeno di costume. Come già detto, questa è una cover di un pezzo di Robert Hazard, ma Cyndi lo rimaneggia perché lei lo scelse proprio per i suoi contenuti misogini. Nell'originale si dava ad intendere che le ragazze servono solo per divertirsi, volendo riferirsi all'età dell'oro adolescenziale, momento in cui i ragazzi scoprono il sesso e le feste. Cyndi volge tutto al femminile e dice che Sì, anche le ragazze vogliono solo divertirsi ... ma a modo loro e chi ci sta, ci sta oppure va a tirarsi una sega ... beh, diciamo che c'è molto del mio in questa traduzione non proprio letterale. Il brano ebbe un successo incredibile, esordì in testa alla classifica americana e scalò le classifiche di mezzo mondo. Cyndi piaceva soprattutto ai giovanissimi, come del resto lo ero io > Sembrava uscita da un anime con il suo aspetto manga. Era una Nena Haghen che però non spaventava, anzi, era un fumetto triste con un lieto fine e sembrava dirci che il mondo della fantasia era possibile realizzarlo anche nella vita. Solo successivamente divenne un inno femminista attraverso le mille cover che ne fecero altre artiste. Certo che nessuno si aspettava un successo da 16 milioni di copie per un album piccolino di sole 10 tracce, ben 6 delle quali divennero dei singoli. Cyndy ruppe il soffitto di cristallo che voleva le donne solo come interpreti, ma lei no, lei non era solo una bellissima voce e iniziò a macinare record dopo record. Il suo secondo singolo fu una scommessa perché dopo un successo fulminante che faticava a scendere dalle classifiche, il rischio era quello che avrebbe messo in ombra tutto il resto, compresa la Cyndi. David Wolff, cioè il compagno di Cyndi e che interpreta non solo metaforicamente il tipo che rimane sulla piattaforma della stazione ferroviaria, dovette accettare la volontà della casa discografica che fin da subito aveva scelto come singolo di traino all'album una ballata melanconica che parlava anche dei suoi guai sentimentali. Cyndi l'aveva scritta mettendoci la sua vita dentro e Hyman ci aveva cucito sopra delle note prese direttamente dalla sua valigia di ricordi. Io comprai l'album per questa canzone e credo che spacchi il cuore ad ogni adolescente > Abbandonare il nido, fare il salto nel vuoto, dire addio ad ogni sicurezza perché non ti rispecchia più. Aggiungeteci che io ero una completa anomalia B mutaforma e capirete che questa ragazza mi parve essere la cosa più simile a me che avessi mai incontrato. Piccola chicca > Tra i diversi luoghi iconici ritratti in questo video, c'è anche il Tom's Dinner della canzone di Susan Vega, l'abbiamo ascoltato tra i 45 giri. Oggi purtroppo non esiste più. Time After Time ebbe addirittura più successo di Girls Just Wanna Have Fun e spiegò al mondo che Cyndi era arrivata per restare come una delle artiste che avrebbero fatto la storia della musica. Questo pezzo, divenuto fin da subito un evergreen, è stato rifatto in tutte le salse, questa è la cover che preferisco perché non aggiunge pathos all'originale, ma solo tanta New York City ... Ovviamente per Cyndy inizia anche un tour e il terzo singolo cerca di promuoverlo, combinando però un mezzo casino. Viene scelta la canzone di apertura della seconda facciata del disco che al solito è un brano sbarazzino, ma succede un piccolo scandalo. Il pezzo si chiama She Bop che magari stava per richiamare il celebre be-bop-a-lula, ma preceduto dal pronome femminile, nello slang più becero, bop non sta per ballare ma intende l'orgasmo, quando non proprio lo squirto ... Da qui in poi, anche per ragioni di logiche di mercato, le vendite iniziano a planare. Il quarto singolo è bellissimo e comunque si comporta bene in classifica, negli States dove Cyndi è in tour raggiunge il quinto posto della classifica generale mentre a livello internazionale non riesce a catalizzare molta attenzione. Se in questo video avete avuto dei flashback relativi a Miss Ciccone, beh, non è un caso > E' proprio così. Nel frattempo a New York ascendeva allo star system proprio Madonna e loro due si somigliavano troppo, seppure solo esteticamente, si faceva fatica a distinguerle e ad esserne penalizzata fu Cyndi perché l'altra era imbattibile nei trasformismi. Il quinto singolo fu un live e forse voleva proprio essere una forma di distinzione > Cyndi era una rocker completa e non una cantante che puntava tutto sul videoclip per diventare un fenomeno pop. Tuttavia, Cyndi Lauper era stata anche un fenomeno di costume e ora tendeva a rientrare in un più circoscritto fenomeno musicale ... Questa è una cover e mostra anche i limiti di un album che non era stato pensato per supportare un successo di tale durata nel tempo. Il prossimo singolo sarà ancora una cover, per la precisione When You Were Mine di Prince che portava bene visto il successone che aveva appena avuto Chaka Kan riproponendo When I Think of You, proveniente dallo stesso LP di Prince. Beh, agli AMA del 1985 bastò per sfilare il premio a Madonna che era in lizza con lei, però mi sembra evidente chi era in ascesa e chi in discesa > Guardate l'anno prima cosa aveva combinato agli AMA Miss Ciccone ... Senza contare che con il suo mini tour "Virgin Tour" aveva già dimostrato di saper reggere il palco ... insomma, Cyndi Lauper è sempre stata una signora ed ha respinto ogni rivalità con Madonna, però è evidente che patì l'ascesa della Queen del Pop, anche se, bisogna dire che Cyndi seppe reinventarsi e andò a segno con l'album successivo discostandosi dalla somiglianza con Madonna che inevitabilmente l'avrebbe messa sempre in ombra. (31,99€) Ma questa è un'altra storia che vi racconterò la prossima volta 😘 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted November 15 Author Share Posted November 15 Ok, siamo arrivati all'ultimo capitolo dedicato a Cyndi Lauper e vi propongo il feedback che mi è appena arrivato del suo ultimo concerto a Austin, Texas. Mi piacerebbe parlarvi di Austin perché è una città molto particolare e giusto per farvi venire la curiosità di saperne di più, vi posto uno short che non ti aspetteresti mai provenire dal Texas ... Beh, quello che dice questo ragazzo è vero solo ad Austin che è un'isola democratica ... il Texas orientale o quello rurale somiglia molto a quello che chiunque penserebbe del Texas, ma non voglio divagare < Chiusa parentesi > Mi piacerebbe solo che quelle vecchie cariatidi comuniste italiote la piantassero di dire che i democratici hanno perso le elezioni in America perché sostengono i diritti civili LGBT+ ... Ora però saliamo sulla macchina del tempo e catapultiamoci nel 1986, anno in cui Cyndi Lauper torna nei negozi di dischi con il suo nuovo vinile "True Colors", titolo che prende dalla traccia che sbancò le classifiche di mezzo mondo ... e che vi ricorderà qualcosa perché ultimamente si sente anche in un noto spot pubblicitario ... Si nota subito la presenza in video di David Wolff che ci rassicura sulla loro relazione sentimentale < Ricordate che in Time After Time lei lo abbandonava sulla piattaforma della stazione? Scherzi a parte > La vera curiosità di questo brano la troviamo nei crediti perché gli autori del pezzo sono Billy Steinbeg e il suo compagno Tom Kelly, cioè quelli che avevano scritto per Madonna la celeberrima Like a Virgin! Non solo, ma True Colors di Cyndi fu rilasciato a settembre, ma a giugno Madonna era appena uscita con il suo terzo album che si titolava > True Blue. Seppure per coincidenza, i destini di queste due pop star pareva proseguire su dei binari paralleli, tanto che anche Cyndi aveva tentato la via della commedia cinematografica, com'era riuscita a fare Madonna con Cercasi Susan Disperatamente, anche lì il film con Madonna divenne un fenomeno pop mentre quello di Cyndy fu molto apprezzato dalla critica, ma non reggeva assolutamente il confronto del successo al botteghino. Musicalmente parlando invece No, perché True Blue di Madonna e il suo primo singolo Papa don't Preach non furono accolti benissimo dal pubblico mentre True Colors performò bene in classifica con il singolo che esordì al primo posto. C'è anche da dire che questo pezzo era molto avanti e non a caso divenne un inno della comunità LGBT+ ... innanzi tutto ricorda nel titolo un altro pezzo uscito nel 1983 > Forbidden Colors > di David Sylvian e Ryuici Sakamoto e ve lo metto perché dovete ascoltarlo ... La stessa Cyndi aveva dedicato il pezzo all'amico Gregory Natal morto di Aids l'anno prima ... il 1986 fu l'anno in cui il virus iniziò a diffondersi in maniera pandemica, seppure in silenzio perché era ancora percepito come un problema dei froci e nonostante comunità importanti come quelle di Castro a San Francisco venivano decimate, il non detto era che dei froci si poteva fare a meno. True Colors seguì la strada degli altri successi di Cyndi e divenne subito un evergreen coverizzato da tutti, ma anche da titani della musica come Miles Davis, Phil Collins fino a Adele, ma al solito a me piace una robina più di nicchia ... giudicate voi ... Con tutto l'affetto del mondo > Il True Colors album non era all'altezza del pezzo da cui prendeva il nome. True Blue di Madonna, per esempio, faticò ad affermarsi, ma ebbe una crescita fino a piazzare successi come Live to Tell. Per Cyndi si trattò invece del classico album trainato dal successo di una sola traccia. Per il singolo successivo, cioè quello che avrebbe dovuto spiazzare e riportare l'attenzione sull'artista, fu scelta la traccia che apriva l'album > Change of Heart. Questa song ti ripiomba negli anni ottanta mentre True Colors era qualcosa che anticipava i tempi ed era quello che era successo anche a Madonna con la differenza che Miss Ciccone proseguì per la sua strada in salita, Cyndi invece si sedette tra le coccole di quella stessa critica che schifava Madonna. Qui Cyndi ridà vigore a un pezzo di Marvin Gate del 1971 ingiustamente finito nel dimenticatoio, rendendolo un evergreen. Lo fa importando in America uno stile musicale inglese inventato dagli Style Council di Paul Weller ... faccio prima a farveli ascoltare. Ovviamente una scelta del genere avrebbe significato un cambiamento radicale per il sound di Cyndi Lauper e di fatto lei lo usa solo per una cover, quindi qualcosa di molto circoscritto e soprattutto di non suo. Secondo me, però, l'avrebbe tirata via da quel rock anni ottanta in cui poi rimase incastrata ... la prova è il prossimo singolo > Boy Blue, il video è tratto dal docufilm sul suo tour Cyndi Lauper in Paris. Ecco, mi sono appena ricordato riascoltandolo che questo era il mio pezzo preferito dell'intero album. Beh, però negli anni ottanta e poi anche novanta, si soppesava un brano non solo per la qualità o l'esecuzione come ad esempio si usa fare oggi. Contava di i più il quanto di nuovo c'era in esso, lo sguardo particolare che proponeva ... in altre parole > la novità ... quello che non c'è più oggi dove oramai si guarda solo al passato. Quindi non saprei dire se Cyndi ha realmente sbagliato ad interpretare solo il suo presente, cosa che però Madonna non fece e brani come questo li lasciò nell'album, puntando appunto sempre sulla novità o, meglio, non avendo la novità, ricorreva alla trasgressione. Vi faccio ascoltare un pezzo di Madonna simile a Boy Blue contenuto in True Blue ... Simile nella misura in cui Cyndi e Madonna potevano mai esserlo veramente. Comunque, dovete capire che il secolo scorso si aprì sull'onda della novità del blues e del jazz che si declinarono in non so quanti altri generi, fino al rock & roll, lo swing e boh, l'hard rock, il punk e poi negli ottanta arrivò il sinthpop, la new wave, il new romantic, e proprio in quegli anni nascevano generi nuovi come la house music con non si sa quanti sotto generi e tanto doveva ancora avvenire per tutti gli anni novanta. Capite che se ti volevi distinguere non potevi limitare a suonare roba già sentita ... se penso sotto questa ottica alla funzione che hanno avuto i talent show vedo del nozionismo didattico che insegna a cantare a dei pappagalli. Sicuramente non è quello che accadde a Cyndy Lauper che continuò a fare musica e ad essere apprezzata per questo. Pensate che detiene il grande slam dei premi americani chiamato con l'acronimo di EGOT, cioè Emmy, Grammy, Oscar e Tommy awards > Emmy è per la televisione, il grammy per la musica, Oscar per il cinema e il Tommy per il teatro. Lei ce li ha tutti, ovviamente riguardanti alla musica. Io mi fermo qui, ma già vi anticipo che la prossima volta andiamo a sfogliare i miei vinili di Madonna, cioè tutti quanti perché immodestamente ho una bella collezione Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted November 17 Author Share Posted November 17 Ok, credo che Madonna non abbia bisogno di presentazioni, quindi posso dare per scontato che tutti voi sappiate che è nata nel Michigan e precisamente a Bay City. Vi racconto queste cose perché oramai la Queen del Pop vive la sua fase di apologetica gigante rossa e si approssima all'esplosione mitologica da supernova; portando a credere ad una sorta di predestinazione e successiva ascesa eroica > No. Questa nella foto è baby Maddy con il padre Tony Ciccone originario di Pacentro (AQ) e la sua mamma franco canadese di cui porta il nome che però morì quando lei era ancora piccola e suo padre si risposò con la governante Joan, con cui ebbe altri due figli. Come spesso capita alle famiglie americane, si spostarono a seguito del lavoro del padre e Maddy visse i suoi anni di formazione nella zona di Rochester Hills. Lo so che potrebbe sembrare la stessa cittadina di prima, ma la periferia americana si somiglia un po' tutta. Come spesso capita, le figlie non perdonano mai un padre che si risposa e men che mai, riescono a convivere con la matrigna e per Maddy è lo stesso. Vivrà sempre un rapporto conflittuale con il padre, ma neanche col resto della famiglia sarà rose e fiori. Qualche settimana fa è morto suo fratello Christopher e nel suo post di commiato, Madonna ha ricordato di come insieme vissero a New York eccetera, ma anche i dissidi e litigate che fino all'ultimo si trascinarono dietro. Altro dettaglio importante che oggi potrebbe sfuggire è il fatto che Madonna non è mai stata una bomba sexy e manco ambiva esserlo. Era sicuramente anticonformista come recitano le sue autobiografie ... specie quelle non autorizzate, nelle quali si racconta di alcuni suoi atteggiamenti ribelli come alzarsi la gonna, quello che sfugge è che questi non sono atteggiamenti sexy, bensì provocatori e ancora di più se si pensa che lei frequentò degli istituti scolastici cattolici. Di certo si conoscono solo i suoi voti scolastici che erano assai buoni. Lei stessa ebbe a dire che non si depilava e non si truccava come facevano tutte le sue coetanee. A lei interessava studiare perché mirava ad avere una carriera importante, quindi niente feste o andare a caccia di ragazzi popolari al fine di sposarne qualcuno ricco. Come potete ben capire > Tutto questo non coincide con l'aura di mangia uomini spregiudicata che la Material Girl darà ad intendere dopo. Maddy divenne una studentessa modello del Rochester Adams High School e come tale, fece parte della squadra di cheerleader supporter della squadra di football scolastica Adams Highlander. Si suppone dunque che non proseguì con i suoi atteggiamenti provocatori, anzi, s'integrò benissimo e frequentò anche corsi privati di pianoforte e poi di danza classica, tutti pagati dal tanto vituperato padre. Madonna si diplomò nel 1976 e si aggiudicò una borsa di studio per l'Università del Michigan e se tanto mi da tanto, non è vera la storia che abbandonò le scuole superiori per andare a New York City. E' sicuramente vero che le piacesse in particolar modo la danza, ma non abbastanza da trascurare gli studi. E' certo che dopo aver frequentato l'American Dance Festival a Duran, Caroline del Nord, qualcosa cambiò in lei e nel 1978 abbandonò il college per trasferirsi a New York City. Qui è difficile capire cosa sia realmente accaduto. Io suppongo che c'entri in qualche modo la sua storia d'amore con il musicista Dan Gilroy < quello dei Breakfast Club. Per la precisione non si trasferì a Manhattan, bensì a Corona nel Queens, che non è la stessa cosa e andò a vivere da Dan, cioè una ex sinagoga abbandonata. Dove la band viveva e provava la sua musica, quindi Madonna andò a New York non per danzare ma per cantare ... se volete, qui ci sono i demo che registrarono nel 1979 ... se andate al minuto 7:45 c'è la prima canzone in assoluto scritta, suonata e cantata di Madonna. Quello che mi preme far notare è la totale mancanza di sensualità in quello che faceva e anche nell'aspetto che, per il vero, era anche piuttosto androgino. Ovviamente, questo è il periodo in cui inizia ad andare ad ogni sorta di provino e sicuramente preferiva quelli di danza. Tanto che riesce a farsi scritturare per un tour di tre mesi con il DJ francese Patrick Hernandez La foto non si riferisce a un provino, in quanto è evidente che si trova nella sinagoga sconsacrata dove viveva. Uno dei primi provini che le vanno bene è però per un film: A Certain Sacrifice. Il film si trova in versione integrale anche su YouTube, io vi metto questo piccolo segmento perché basta a far capire di che roba si tratta. Questo film non vide la luce della ribalta fino al 1985, cioè quando il fenomeno Madonna era al suo apice e il motivo era uno solo, c'era una scena di fellatio e tutto apparì come un film porno segreto girato dalla Material Girl agli inizi di carriera, ovviamente non era vero niente. Ne 1980 Madonna lascia Dan Gilroy, la sua sinagoga e pure la band per rimettersi con il suo fidanzato del Michigan > Stephen Bray, una firma che l'accompagnerà allungo. Con lui si trasferisce veramente a New York City, cioè al Music Building di Manhattan. Qui inizia a cimentarsi anche nel graffitismo e nasce la sua iconica tag "Toy Boy". Con Stephen Bray forma la band Emmy e scrive le prime tracce di un demo tape di 4 tracce, tra cui c'è Burning Up, Everybody e Stay. Niente di più lontano di quello che la stessa Madonna usa raccontare dei suoi inizi di carriera. Con questo non voglio dire che quello sia falso, ma per una strana ragione questa realtà viene tenuta in un pudico cassetto; preferendo la narrazione di una Madonna supersexy che conduceva una vita al limite della prostituzione; quando a vederla sembra tutto il contrario. Nel 1981 Madonna firma il suo primo contratto per la Gotham Records, l'etichetta del Music Building. L'importante è che in tal modo si procura una vera manager che la fa suonare nei locali newyorkesi. Tuttavia, sarà il suo nuovo amico di letto, nonché DJ Mark Kamins del Danceteria che le darà un palco per esibirsi in pianta stabile. Camille Barbone, la sua manager, le fa tingere i capelli mori e ammorbidisce il suo look androgino. Madonna inizia ad avere quei due o tre singoli spendibili con cui esibirsi da solista e Mark Kamins le organizza un incontro con Seymour Stain della Sire Records, etichetta satellite della Warner. Secondo me e senza alcuna prova per dirlo con certezza, Madonna è entrata in un giro di letti che le permette di conoscere la gente giusta. Sempre secondo me è il periodo a cui risalgono le foto che oggi mostra con un certo orgoglio in compagnia di artisti importanti come Basquiat. E' sempre in questo periodo che le vengono proposte delle collaborazioni di un certo livello, come quella con il DJ tedesco Otto Von Wernherr e qui finalmente giungiamo al mio primo vinile che, però, trattasi di un CD di ristampa che acquistai solo negli anni novanta e di cui non riesco a trovare traccia sul web, quindi mi sa che si tratta di qualcosa di molto raro. Ho scelto questo video solo perché l'immagine è quella della copertina del mio CD. La musica è assai lontana da quella che suonava Madonna e per il vero > non ve lo consiglio. Tornando alla discografia ufficiale > Seymour Stain le fa firmare un contratto per tre singoli con l'opzione di un album se questi fossero andati bene, quindi diciamo che non fu propriamente largo di maniche. Il primo singolo era già pronto, cioè Everybody prodotto da Mark Kamins, ma ora aveva a disposizione un budget per promuoverlo e quindi si affacciò anche in televisione nel programma Dancin' on Air. Nonostante questa versione prodotta da Kamins sia decisamente più sensuale, la figura di Madonna rimane neutra, seppur di grandissimo carisma. Il pezzo arriva solo al terzo posto della classifica per musica da club, pochino se pensate che fu spinta parecchio, pensate che le fu organizzato anche un mini tour promozionale nel Regno Unito, dove non c'è dato sapere il riscontro commerciale. Per il secondo 45 giri quelli della Sire s'inventano un piccolo escamotage per risparmiare e lo promuovono come due A side, senza B side: Burning Up e Phisical Attraction < Compri due paghi uno ... Siccome il video lo conoscete tutti, vi propongo il live al The Tube del 1983, durante il tour promozionale in UK. Questo è il momento in cui Madonna si trasferisce nel loft di Basquiat, il che significa che conosce la gente che conta e al di là del sentimento, è una buona mossa per promuovere se stessa. Infatti, conosce il curatore d'arte Diego Cortes, nonché proprietario del Mudd Club e mecenate di alcune band punk; pare che lo abbia corteggiato senza successo al fine di farsi prendere nella sua scuderia. Nonostante tutto, questi singoli ottengono un ritorno commerciale e, per esempio, il doppio 45 raggiunse il 13esimo posto in classifica generale in Australia, insomma > seppure spalmato in tutta l'anglosfera, il debutto di Madonna non fu un flop e le fu accordato l'album opzionale presente nel contratto. La Sire Records l'affidò al produttore Reggie Lucas che non piaceva a Madonna e quando ascoltò il prodotto finito, decise di girarlo al suo nuovo boyfriend John Benitez, DJ della Fun House conosciuto con lo pseudonimo di Jellybean, il quale le remixò Holyday che divenne la prima hit di Madonna. Questo compendio di esibizioni pseudo live in giro per i programmi televisivi di mezzo mondo (c'è anche l'Italia), ci dice che Madonna ha un tiro internazionale e questo non va letto necessariamente come una cosa positiva. In America rimaneva un fenomeno newyorkese che, parliamoci chiaro, è fondamentale seppure non può essere considerato come tipicamente americano. Insomma, The first Album vede la luce e quindi veniamo al mio secondo vinile. (213,00€) Viene scelta la pseudo ballad Borderline per lanciare l'album ed è una buona mossa perché la critica l'accoglie bene. Soprattutto, le viene dato un piccolo budget per realizzare un vero videoclip, la cui regia fu affidata a un regista particolare, Mary Lambert, noto per le sue pellicole horror. Lasciatemi fare un'analisi psicologica > La sensualità femminile è sempre proposta come passiva, cioè sguardi languidi e accoglienti, atteggiamenti mai propositivi bensì remissivi, la ragazza attrae quando sfugge e viene rincorsa e potrei andare avanti. Qui Madonna pone sempre lo sguardo dritto nell'obiettivo, cammina a testa alta, viene rifiutata in un suo approccio, rifiuta il cappello che le dà il fotografo, ci sono qua e la immagini di sfondo casuali ma esplicative come la X disegnata sul pisello del David. Badate che non c'è nessuna volontà di essere femminista o altra roba del genere, c'è una ragazza padrona di se stessa e il resto viene da sé. La percezione inconscia che trasmette ad un certo tipo di sciovinismo è arroganza e quindi antipatia. > Secondo singolo > Lucky Star. Qui fa tutte quelle cose di cui sopra, cioè le viene chiesto di essere ammiccante, ma le riesce? Non lo so, il video è sostanzialmente una coreografia ben collaudata in tanti live show mentre le parti ammiccanti sono uno shooting fotografico filmato che ha tutto tranne del naturale. Quello che colpisce è il pancino con il bell'ombelico di cui Raffaella Carrà deterrà sempre il copyright anche se non è il suo e funziona anche questa volta. Interessante guardare il video di Burning Up per confrontare gli atteggiamenti della Madonna ammiccante. Anche se è a terra non è propriamente passiva, alza la testa improvvisamente e torna a guardare dritta nell'obiettivo della camera, come se ti attrae per predarti. Quando è immobile sulla barca è imperturbabile, irraggiungibile. Infine, l'auto che corre sulla strada e sembra che stia per investirla, prosegue con lei al volante > Questi non sono gesti sensuali per una donna per i motivi di cui sopra. Il solo gesto sensuale femminile che compie e lo ripete continuamente anche nelle coreografie è la piroetta. Indica la voglia di perdere il controllo e quindi cederlo, ma è anche un gesto folle ... avete presente i balli come la taranta o lo stesso valzer, si tratta di una sensualità che spaventa > indemoniata. Non a caso attribuita alle streghe, alle danzatrici bacchiche o dionisiache. Per stasera mi fermo qui ... lo so che mi sono dilungato parecchio ed ho fallito il proposito di attenermi esclusivamente ai vinili, ma ho comunque trovato importate accendere uno spot sugli inizi di Madonna perché sono spesso travisati. Alla prossima dudes ... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted Thursday at 06:40 PM Author Share Posted Thursday at 06:40 PM Credevate forse che il sottoscritto potesse mantenere la parola riguardo alla sinteticità "vinilicosa" su Madonna? E' che, non volendo, nell'ultimo post ho sostenuto una tesi che mi ha intrippato il cervello > Madonna non ha avuto successo perché era sexy, bensì involontariamente provocatoria. Le azioni che non dipendono dalla volontà ci restituiscono una forma di piacere e interessa l'intrapsichico nonché l'ippocampo del nostro encefalo e basta, la finisco qui. Questa roba può anche essere vista come un vero e proprio disturbo della personalità, ma non dimentichiamoci che Madonna è una B che di per sé predispone ad anomalie psichiche, ma non voglio mettere troppa carne al fuoco. Ovviamente non si dovrebbero mai fare certi discorsi avendo a disposizione solo pochi dati e neanche di prima mano, però stiamo tra noi e non facciamo male a nessuno. Madonna perde la madre biologica quando ha 5 anni, che è una gravissima perdita, tuttavia, ha ricevuto l'amore materno negli anni dell'imprinting formativo della sua personalità. Se da un lato questo è un bene, dall'altro aggrava il senso di vuoto che si viene a creare. C'è poi da dire che "Little Nonnie" come chiamavano Madonna in famiglia, aveva due fratelli maggiori, i quali suppongo non avessero l'empatia giusta per aiutarla ad elaborare il lutto, ma non solo, la cosa che lascia perplessi è che in quei cinque anni la madre ebbe altre tre gravidanze < Sta povera donna era sempre incinta! > da cui vennero Paula, Cristopher e Melanie, cioè due sorelline e un fratellino gay, di cui, secondo me, Little Nonnie si sentì un po' madre. Questo sarebbe confermato anche dal rapporto, seppur conflittuale, molto viscerale con il fratello Cristopher che fu un po' la sua ombra per tutta la vita. Cercando di saperne di più sull'età pedagogica di Madonna, ho cercato di scoprire di più sul suo percorso scolastico, ma purtroppo la scuola cattolica che ha frequentato alle elementari ha chiuso i battenti, c'è rimasta la St Andrew che però è cambiata in maniera radicale. Allora mi è venuto in mente quell'orribile cosa che sono i raduni degli ex alunni e tac, ne ho trovato uno di studenti del 1968, cioè di quando Little Nonnie frequentava l'ultimo anno, vi mostro la foto. Cercate d'immaginare in questo contesto una bambina che si alza la gonna mostrando le mutandine e soprattutto perché lo farebbe? Guardando questa foto io vedo tante bambine, un numero soverchiante rispetto agli alunni, tutte vestite come delle piccole spose forse in occasione della prima comunione? Non lo so, ma non è importante. Protette ai lati da due angeli femmine e contenute in una cornice di bambini maschi. Mi sembra chiaro che il 1968 con la sua rivoluzione dei costumi non toccava minimamente l'impostazione patriarcale degli istituti scolastici cattolici. Tenuto conto che il profitto didattico di Little Nonnie è sempre stato eccellente, quel gesto di alzare la gonna era una risposta alla repressione sessuofoba che sicuramente dovevano subire queste bambine. Il gesto ci parla anche del carattere reattivo non certo comune a tutte le bambine e che potrebbe derivare dalla natura B della nostra eroina. Tuttavia, il proseguire del suo percorso scolastico non ci racconta di una ragazzina ribelle. Il suo profitto scolastico rimane sempre ottimo e quando giunge alle scuole superiori e stiamo a prima del 1975, quindi con una situazione politica che straborda nelle strade e dei reggiseni bruciati in piazza con le minigonne indossate come una divisa contro lo sciovinismo patriarcale, Madonna dice che non si depilava le ascelle e non usava truccarsi. E' vero che parliamo di tanto tempo fa e a quei tempi il sesso era proibito prima dei sedici anni, comunque il liceo anche all'epoca era il momento in cui ci si fidanzava e quindi questo sua atteggiamento va comunque letto come un atto di ribellione. Questo mi porta a credere che la prima battaglia di Little Nonnie sia stata persa e quell'impostazione culturale cattolica sia riuscita a ingabbiarla in uno stereotipo che imprigionava la sua sessualità. Questo lo scrivo per esperienza, noi B tendiamo ad amputarci le parti disfunzionali e siamo bravissimi a calarci in un prototipo vincente, ma sappiamo farlo conservando la consapevolezza di non essere così. Questo è all'origine delle ben note contraddizioni che caratterizzano la vita B e le ritroviamo anche nella vita dell'adolescente Madonna. Un esempio è il suo fidanzato Stephen Bray < Un ragazzo di colore! Oggi non tanto, ma a metà degli anni settanta per una ragazza fidanzarsi con un "nigga" significava tirarsi addosso lo stereotipo di ninfomane alla ricerca del black bambù, insomma > Altro che minigonna, Madonna continuava a mostrare le mutandine impudicamente! Poi c'è il discorso della danza che per Madonna può essere riassunta in questo noto aforisma > La danza è un'espressione verticale di un desiderio orizzontale. Lei lo dice anche nel commiato postato in occasione della morte di Cristopher che fin da fanciulli loro trovarono nella danza il solo spazio in cui era permesso esprimersi e parliamo di una B con un G. Forse lei abbandona il college, dove studiava alacremente, e sceglie la danza perché vede la sola opportunità di successo che non comportasse la negazione di se stessa. Quello che si nota dopo, almeno nella sua immagine, è un ulteriore irrigidimento, cioè lei si autoimpone altro rigore fino a sconfinare nel cinismo e anche questo è una caratteristica B > Non esiste nulla oltre alla propria autoaffermazione > Amputazione totale di ogni aspetto romantico della vita. Badate però che lo si fa con consapevolezza ... un po' come una lucertola che si strappa la coda sapendo che ricrescerà. E' il momento che lei lascia Dan Gilroy e chiama a New York Stephen Bray per trasferirsi a Manhattan. Come dirà lei stessa > era stanca di suonare la batteria dietro a tutti, voleva stare davanti al palco. E' da questo momento che anche la sua immagine inizia a cambiare, la maschera di brava studentessa inizia a sgretolarsi come creta al sole. Tuttavia, è un processo lento e che non condurrà a uno stereotipo sexy di donna ... almeno non ancora. Madonna fa scandalo perché usa gli uomini per convenienza ed è per questo che si tira addosso il peggior epiteto che la morale ha coniato per una donna > Puttana. Per meglio comprendere cos'è l'accusa di prostituzione per una femmina, si può fare il paragone con la controparte maschile > la sodomia. Proprio come ad una maschio che non rinuncia al piacere contenuto nel suo ano, anche una donna che non rinuncia alla voluttà della vagina è messa all'indice > viene ritenuta inabile alla maternità, non può essere degna di formare una famiglia e svergogna chi la dovesse amare. Se poi, come Madonna, lo fai con impudicizia e persino te ne vanti, diventa provocazione inaccettabile. Le critiche al suo famigerato look erano pretestuose. Abbiamo visto che Cyndi Lauper non solo le somigliava nell'aspetto, ma era dichiaratamente femminista e si scagliava contro il patriarcato senza mezzi termini, eppure non faceva scandalo. Le croci al collo per cui si procurò gli strali della chiesa cattolica, ma la cultura punk usava i rosari come collane da quasi un decennio! Nei testi cantati da Madonna non c'era niente di sacrilego e men che mai politico, lei era semplicemente una di quelle ragazze cantate da Cyndi Lauper che voleva solo divertirsi fregandosene dall'amore, della famiglia o dell'istinto materno < Inaccettabile. Ovviamente gli anni ottanta non erano più adatti ad un attacco palesemente sessista, allora le critiche feroci erano rivolte alla sua arte > Lei non sapeva cantare, non sapeva ballare, non era manco bella e, anzi, sgraziata e maleducata specie nelle risposte pungenti. Tutti si domandavano come faceva ad aver successo e la risposta che si davano era quella più ovvia > La dava via a più non posso. Ma questa non poteva essere la risposta perché il suo successo continuava a confermarsi in prove professionali innegabili, proprio come quell'alunna impudica che prendeva ottimi voti a scuola nonostante mostrasse le mutandine ai preti. Ok, questa è la mia tesi che conduce dritta al prossimo vinile > Like a Virgin. (42,77€) Però mi sono dilungato troppo e continuo la prossima volta Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silverselfer Posted 2 hours ago Author Share Posted 2 hours ago Anyway > Per meglio ricordare, mi stavo rivedendo un video sul famigerato biopic di Madonna che dovrebbe essere interpretato da Julia Garner, dico famigerato perché se ne parla da tanto tempo e pare che le pretese di Madonna siano sempre al rialzo. Ma insomma, mi ha fatto riflettere su questo periodo storico > Erano gli anni in cui il videoclip stava stravolgendo il mercato discografico. C'era appena stato il mega successo di Michael Jackson con il suo video milionario di Thriller, facendo avverare la profezia di Trevor Horn che con i suoi the Buggles nel 1979 aveva dominato le classifiche con il pezzo > Video Killed the Radio Star. Tutto vero, ma negli Stati Uniti il cinema aveva anticipato il videoclip creando il crossover tra star del cinema e star della musica ... un nome su tutti > Elvis. Del resto, questa realtà influenzò dei fenomeni musicali anche in Italia con le star dei "musicarelli" come Gianni Morandi e soprattutto Rita Pavone. Da non confondersi con i Musical che erano dei prodotti venuti a seguito del sonoro nel cinema e nascevano con una particolare sceneggiatura, tanto da poterli poi inscenare perfettamente anche a teatro, mentre questi film erano normalissime storie in cui erano inseriti dei momenti musicali riflessivi, cioè dilatano il tempo del racconto con immagini di ricordi o ricapitolano punti salienti della storia appena raccontata. Queste canzoni estrapolate dal contesto, risultavano del tutto simili a dei videoclip e da cui poi, secondo me, nascerà il videoclip come prodotto assestante. Resta il fatto che in questo momento il crossover musicale cinematografico esiste ancora e lo prova il successo di Purlple Rain di Prince contemporaneo a Like a Virgin, che era un vero e proprio film, ma con una serie di momenti musicali, tuttavia con una sceneggiatura seppur labile a tenerli uniti in una storia. In questa situazione, il personaggio Madonna deve trovare uno sbocco cinematografico per affermarsi come pop star. E' mia opinione che in questo periodo Madonna sostenne numerosi provini per diversi film e siccome, diciamocelo, recita malissimo, non andarono bene ed è il motivo per cui non li vedremo citati nel suo famigerato biopic. Nel tentativo di battere ogni strada possibile, sempre secondo me, si aprì uno spiraglio per il film Vision Quest < Storia carina, media produzione (No B Movie). Madonna non fu presa nel ruolo principale, ma come la cantante del pub in cui la storia dei due innamorati si dipana. Visto il momento storico di cui sopra, le viene commissionata la parte videoclip del film. Le cose vanno talmente male sul set che i produttori pensano di fare a meno della parte videoclip del film. Madonna in extremis ricorse al suo asso nella manica, cioè quel Jellybean Ramirez che le aveva remixato Holiday salvando il suo primo album. Madonna gli consegnò la ballata bocciata dai produttori del film e anche questa volta fece il miracolo. La canzone in questione era Crazy For You, ma la sfiga non era ancora finita perché il film fu pronto al lancio quando stava per uscire Like A Virgin. Tanto che la Warner voleva mettere il suo veto al videoclip Crazy For You, anche perché una ballata remixata da un DJ pareva sulla carta una roba strampalata > Giudicate voi. Voi direte che questa ballata non ha i contenuti filosofeggianti di Time After Time di Cyndy Lauper, tuttavia, sempre secondo me, trasmette lo stesso impatto emotivo. La differenza è che questo brano di Madonna non fu promosso a causa del lancio del suo secondo album, ma nonostante questo, il successo fu tale che in Europa Vision Quest si titolò Crazy For You e ancora oggi rimane una delle ballate più belle di Madonna. Faccio anche notare che in questo video compare per la prima volta la Madonna iconica che conosciamo tutti, cioè quella firmata dalla stilista Maripol > Questo look fu un vero e proprio fenomeno di massa. Giusto per capire che nulla accade per caso > Maripol era a pieno titolo un tassello della Factory di Andy Warhol e di quello che rappresentò lo Studio 54. Sotto le sue mani era passata tutta la New Wave newyorkese, compresi i Blondie e la loro cantante Debby Harry, ma anche Grace Jones eccetera. La domanda al perché una del calibro di Maripol decise di occuparsi di una piccola star della dance come Madonna ... beh, nel biopic si dirà perché aveva riconosciuto il talento e il carisma della futura queen del pop ... magari in parte è pure vero, resta il fatto che prima ste due si dovevano incontrare e sapete chi era il pupillo di Maripol? > Jean-Michel Basquiat e sarà Maripol a vestirla nel suo primo video, cioè Burning Up e poi anche Like a Virgin. Questo pezzo polverizzò le classifiche di mezzo mondo trainando con sé il successo dell'intero album > 5 milioni negli Stati Uniti, record per una cantante donna e 21 milioni nel resto del mondo. Però, contro questo video s'infrange anche la mia tesi che Madonna non giunse al successo usando il suo corpo sexy. Tuttavia, nella sua sensualità finisce tutto quello scritto fin ora, ma finisce sotto al lavoro di tanti altri professionisti, compresa Maripol che trasformano effettivamente il ruvido papero newyorkese in un cigno veneziano. Si capisce già dal budget stanziato per un video di lancio girato tra i canali di Venezia che Like a Virgin non è come il primo album, quello che aveva spuntato come bonus per il successo di tre singoli dance e mi sa anche con qualche altro tipo di favore al patron della Sire Records. E' Madonna a scegliersi il produttore e non è mica da tutti. La sua scelta ricade su Nile Rodgers ex Chic e che aveva appena prodotto David Bowie nella sua svolta pop di Let's Dance < Mica pizza e fichi! Tuttavia, Madonna aveva già iniziato a lavorare a questo album con Stephen Bray e avevano già pronte cinque tracce quando incontrò Nile Rodgers, che non ne fu propriamente entusiasta se le risposte > Mi piaceranno quando avrò finito di lavorarci sopra. Lo stesso accadde per Like a Virgin perché Nile la trovava troppo "queer" e che. invece, Madonna amò fin dal primo istante che gliela proposero. Anche Material Girl non faceva parte di quelle cinque canzoni scritte da lei e Stephen Bray, anche se poi diventò il suo "manifesto". Al riguardo Madonna andava dicendo tutto e il contrario di tutto. Del tipo che amava gli uomini di successo perché erano quelli che avevano quanto le serviva per raggiungere i suoi scopi, ma che questi non erano il denaro e il successo perché non era mai stata una ragazza veniale. Secondo me esprimeva inconsapevolmente la sua dualità B, tanto che proprio sul set di Material Girl incontrò quello che sarà l'unico grande amore della sua vita > Sean Penn Tornando alla storia dei miei vinili > Questo è il brano con cui conobbi Madonna, era contenuto in una cassetta con cui noi adolescenti degli anni ottanta ascoltavamo le nostre playlist con gli walkman (auricolari). Me l'aveva prestata il mio miglior amico d'infanzia, quando già non ci frequentavamo più e fu un modo per capire cos'era diventato il suo mondo. La notai, ma neanche io sapevo spiegarmene il motivo perché non era il mio genere. Io ero più per robe tipo Depeche Mode o The Cure e anche Prince che in quello stesso momento mi stava intrippando con la genialità di When Doves Cry. Tuttavia c'era qualcosa che mi attraeva e non era per la sensualità che, anzi, la sentivo artificiosa. In fatti, iniziai a recuperare robe tipo Lucky Star, ma niente di più. Invece, mi colpì come un fulmine a ciel sereno il film Cercasi Susan Disperatamente. Lo guardai al cinema insieme alla mia fidanzatina dell'epoca (B anche lei). Guardammo due spettacoli di fila e uscimmo dal cinema rintronati da quella rivelazione che certo non era la commediola a cui avevamo assistito > Susan, cioè Madonna, era lo spirito libero che volevamo essere. Cos'è che avevamo visto io e la mia lei? > Un personaggio che non si preoccupava del domani e viveva l'istante per quello che era. Con il senno di poi posso dire che mettere in pratica quello stile di vita, se da una parte mi procurò tanti guai, dall'altra mi permise di vivere a modo mio, escludendo ogni possibilità di conformarmi a schemi precostituiti e sostanzialmente etero normanti. Questo però dipende anche da tanti altri fattori, per esempio, la lei che era con me, quando come me andò a sbattere contro un tram, le fu riservato un destino da moglie e due figli che la portarono a negare se stessa e quando ci siamo rincontrati, lei sfanculò tutto per tornare ad essere se stessa con me ... cioè melodramma e tragedia da cui scappò per rintanarsi nella stessa situazione da cui era fuggita ... mentre io No, sono diventato ancora più Susan, anche se nei film non ti parlano delle cicatrici che uno stile di vita libero ti lascia addosso, prima fra tutte la distanza che impari a frapporre tra te e il mondo per rimanere libero ... che altri chiamerebbero solitudine. Ok, penso che con questi lieti pensieri posso anche chiudere Like Virgin e passare al prossimo vinile. (26,99€) Come oramai è di abitudine > ve ne parlerò la prossima volta. Posso solo anticipare che è l'album con cui Madonna tentò di conformarsi al sistema e quindi accettare il suo ruolo per amore di Sean Penn, ma che ci volete fare > Una B fa sempre la B. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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