Teatri Possibili Posted March 30, 2010 Share Posted March 30, 2010 La leggenda di Redenta Tiria di Salvatore Niffoi diretto e interpretato di Corrado d'Elia Dopo il successo di Cirano torna a Milano a Teatro Libero Corrado d'Elia con il suo nuovo attesissimo spettacolo "La Leggenda di Redenta Tiria" di Salvatore Niffoi. Un omaggio alla poesia, alle storie meravigliose di una terra magica e ... alla vita ritrovata. Per informazioni e prenotazioni: tel. 02-8323126, e-mail: biglietteria@teatrolibero.it Teatro Libero - via Savona, 10 -20144 Milano Ad Abacrasta di vecchiaia non muore mai nessuno. Tutti gli uomini, arrivati a una certa età, si impiccano con una cinghia. Le donne usano la fune. Al bambino che chiede il perché la nonna risponde che quando la Voce chiama tu non puoi fare altro che ubbidire. Un giorno, però, in paese è arrivata, non si sa da dove, una donna cieca, con i capelli lucidi come ali di corvo e i piedi scalzi. Ha detto di chiamarsi Redenta Tiria, e di essere figlia del sole. Da allora, ad Abacrasta, la gente ha smesso di impiccarsi. Corrado d'Elia attore, regista fondatore e direttore del Circuito Teatri Possibili incontra Salvatore Niffoi, tra i più grandi scrittori italiani viventi (premio Campiello 2006). Scopre, si innamora del suo scrivere, della sua poetica, della forza radicata nei suoi componimenti e adotta il suo raccontare di una terra e della sua gente, le storie, le passioni di una Sardegna profondamente magica, cruda e autentica come i suoi meravigliosi contrasti, i suoi limiti e le sue sconfinate possibilità, le profondità turchine del mare, le aspre colline arse dal sole e dal vento impietoso. Un'isola densa di storia, tradizioni e credenze, dove tutto è tanto terreno quanto mistico; una terra i cui i profumi si fondono pungenti e deliziosi allo stesso tempo, alla vita, alla morte, al destino. Terra, acqua, sangue, vino e carne, visioni estreme e poetiche. Prende così forma il desiderio e la necessità di Corrado d'Elia di portare in teatro “La Leggenda di Redenta Tiria”. Conosce Salvatore Niffoi, con il quale stabilisce una profonda intesa artistica, spirituale e un'amicizia profonda. Per raccontare questa storia sceglie le sonorità e le intense emozioni che una grande artista sarda con le sue canzoni riusciva a trasmettere, Marisa Sannia. Salvatore Niffoi È stato insegnante di scuola media fino al 2006. Vive a Orani, piccolo centro della Barbagia in provincia di Nuoro. Si è laureato in lettere a Roma nel 1976 con una tesi sulla poesia dialettale sarda (i relatori erano Carlo Salinari e Tullio de Mauro). Scrive il suo primo romanzo, Collodoro, nel 1997, edito dalla casa editrice nuorese Solinas. Nel 1999 inizia il sodalizio con la casa editrice Il Maestrale, con la quale ha pubblicato i successivi romanzi: Il viaggio degli inganni (1999), Il postino di Piracherfa (2000), che nel 2004 è stato tradotto in Francia, Cristolu (2001), La sesta ora (2003). Con i romanzi La leggenda di Redenta Tiria e La vedova scalza l'editore è diventato la casa editrice Adelphi di Milano; è proprio con La vedova scalza che ha vinto il Premio Campiello 2006. La sua prosa si caratterizza per la commistione di italiano e sardo, sia dal punto di vista lessicale sia sintattico. L'uso del sardo è una scelta voluta e necessaria. Come lui stesso afferma, non si tratta di tenere lontani i lettori che non conoscono il suo idioma, bensì di dare alle cose il nome che hanno, poter esprimere il senso della narrazione senza incorrere nel tradimento della traduzione, in un approccio alla letteratura volto a conservare i dubbi, piuttosto che esplicitare le certezze. Degne di nota sono le sue descrizioni, che di gran lunga prevalgono sui dialoghi, e che hanno una incredibile capacità di restituire i colori e gli odori, ma anche i rumori (anche mediante l'uso delle onomatopee), sollecitando i sensi e regalandoci meravigliosi spaccati di "sardità". SPETTACOLO INSERITO IN INVITO A TEATRO: TAGLIANDO TEATRO LIBERO ________________________________________ Link to comment Share on other sites More sharing options...
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