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La pedofilia si perdona, l’aborto no!


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Parola della Chiesa:

La pedofilia si perdona, l’aborto no!  O.o Assurdo! Ma stiamo scherzando?!

L'aborto non è un reato e perciò non ha bisogno di essere perdonato, l'abuso su un minore è un reato, (perdonabile) ma comunque difficile da perdonare!

Voi cosa pensate a riguardo?

 

Chiedo scusa in anticipo se ho sbagliato sezione  :muro:

Detto così è alquanto vago. Una fonte? un ragionamento completo?

Perdonare un pedofilo che ha commesso reati gravi e pesanti è un po' difficile, dipende da molte cose, l'aborto anche secondo me non è da prendere con leggerezza, eppure non mi sento per niente cattolico, si tratta comunque di uccidere un bambino prima di farlo nascere.

Bananita tu applichi il concetto di reato del nostro ordinamento giuridico positivo, mentre evidentemente chi avrà detto una simile scempiaggine si sarà basato su fantomatiche leggi divine. Se la leggi sotto questo punto di vista l'affermazione in se ha anche un senso, poiché diciamo che allo stupro di minore si può cercare di porre rimedio(che poi è falso poiché per quante sedute dal terapeuta si possano fare credo che una qualche turba emotiva rimanga), mentre l'ipotetica uccisione di un essere umano è un atto definitivo(senza contare che nel caso dell'aborto la “vittima” secondo il cattolicesimo, si ritrova anche con il fardello del peccato originale non espiato tramite battesimo, quindi destinato, almeno in passato ora non saprei, al limbo).

Però io a questo proposito ricorderei alla mente illuminata che ha partorito questa idiozia, che Giovanni paolo II riguardo ai casi di pedofilia in America all'obiezione di un suo collaboratore che gli diceva che Dio perdona tutti, lui rispose “Dio perdona tutti, ma io non sono Dio”, e qua ce ne sarebbe da discutere.

Non è stato detto espilictamente con queste parole, ma il concetto è questo, fonti : http://notimaz.blog.kataweb.it/2010/04/04/la-pedofilia-si-perdona-l%E2%80%99aborto-no-parola-della-chiesa/

Fantom il mio raggionamento è completo, breve ma completo e chiaro, non sono d'accordo con quello che pensa la Chiesa, per me è 1000 volte più grave l'abuso su un minore che l'aborto!

Siamo di fronte a una posizione che va ben capita, intendo dire di cui va compresa la logica.

 

Questa è una azione politica, esattamente come il negare la comunione agli omosessuali "dichiarati" (e,

sul fronte interno, negare l'accesso al sacerdozio a chi sia omosessuale o anche soltanto manifesti il

minimo interesse per l'omosessualità o la cultura omosessuale).

 

Inutile giudicare al lume di una presunta "dottrina" una norma politica che risponde a esigenze

politiche.

 

E' evidente che essa introduce una qualche contraddizione con la "dottrina", ma poi ripara in corner

con l'assenso del vescovo (per cui l'aborto rimane perdonabile).

 

Ma la norma è diretta alla base del clero in modo che impari quello che per la chiesa è più importante:

il che corrisponde perfettamente all'intromissione in campagna elettorale di Bagnasco con il suo appello

ai cattolici di destra e di sinistra di non votare per chi è abortista = la Bonino.

 

Tutto qui.

La polemica straniera direi punti alla critica del diverso trattamento tra

fedeli e sacerdoti.

 

"La chiesa protegge se stessa più che i suoi fedeli vittime del reato"

 

E' la scoperta dell'acqua calda, peraltro ci sono documenti in tal senso

fin dal pontificato di Giovanni XXIII ( processo canonico segreto etc. etc. )

 

Ma ciò che è in discussione è il comportamento più che la dottrina.

 

Diciamo che viene messo in crisi il rapporto sacerdote-fedele, che non è

equivalente a quello del mondo protestante ( e quindi loro stentano a

capire ) ma neanche equivalente a quello ortodosso ( dove la separazione

clero-fedeli è netta ma sono diversi pure gli obblighi: il credente può

divorziare etc. etc. come nello spirito del cristianesimo altomedievale )

 

In questo senso l'aborto non calza perchè i preti non possono abortire

( ma una donna può essere perdonata come dice Isher )

 

Più calzante il paragone fra GP II e la sua beatificazione e la negazione

del funerale cattolico a Welby . Ma una soluzione dottrinaria di trova

sempre....Welby ha manifestato il desiderio di essere suicidato ed il

Papa di "tornare alla casa del Padre" ( la realtà è che Welby era un

nemico, peraltro materialmente non poteva uccidersi )

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Parola della Chiesa:

La pedofilia si perdona, l’aborto no!  O.o Assurdo! Ma stiamo scherzando?!

 

"E' semplice fare i froci con il culo degli altri" mi viene in mente quando il Papa e il Vaticano parlano di pedofilia in toni leggeri, quasi vacui.

 

Il guaio è che i colpevoli continueranno a vivere come nulla fosse, facendo mea culpa, mentre intanto ovunque nel mondo chissà quanti ragazzini e adolescenti hanno visto il loro mondo crollare quando si sono ritrovati vittima di molestie. E' già difficile per una donna adulta superare uno stupro, una molestia pesante, figuriamoci per un bambino di 8 anni che ancora non ha una sua sessualità e che quindi scambia per affetto quello che sarà una violenza sotto tutti i punti di vista.

 

E' scandaloso, inoltre, sapere che il Papa faccia distinzioni sulla violenza: una violenza è una violenza, punto. Quando una persona viene violata, stuprata fino nell'intimo di sè, perde ogni rispetto per se stessa e non c'è niente al mondo che può cancellare quei pochi attimi destinati a vivere nella mente di chi si ritrova vittima. Colpire i preti pedofili, o chi commette tali atti, è un atto doveroso da parte del Vaticano ma da quel che mi pare di capire gli epsiodi trapelati finora siano solo la punta di un iceberg grosso credo molto più del blocco che affondò il Titanic.

 

Scoprire i colpevoli, e poi magari insabbiando il crimine destinando questi preti in altri posti del mondo significa solo permettere di reiterare il crimine e permettere che l'abuso si ripete, non in Italia ma magari in Belgio o in Canada o altrove. Nascondere la polvere sotto il tappeto per il Papa equivale a voler dire che la propria abitazione sia pulita ma così non è: lo sporco, la pedofilia, continuerà ad essere nascosta, ad agire indisturbata, avrà altro nome ma sempre violenza, abuso, sarà.

La Chiesa è come la politica se non più sporca, girano e rigirano tutto in favore loro....

Il guaio è che i colpevoli continueranno a vivere come nulla fosse, facendo mea culpa, mentre intanto ovunque nel mondo chissà quanti ragazzini e adolescenti hanno visto il loro mondo crollare quando si sono ritrovati vittima di molestie. E' già difficile per una donna adulta superare uno stupro, una molestia pesante, figuriamoci per un bambino di 8 anni che ancora non ha una sua sessualità e che quindi scambia per affetto quello che sarà una violenza sotto tutti i punti di vista.

Scoprire i colpevoli, e poi magari insabbiando il crimine destinando questi preti in altri posti del mondo significa solo permettere di reiterare il crimine e permettere che l'abuso si ripete, non in Italia ma magari in Belgio o in Canada o altrove. Nascondere la polvere sotto il tappeto per il Papa equivale a voler dire che la propria abitazione sia pulita ma così non è: lo sporco, la pedofilia, continuerà ad essere nascosta, ad agire indisturbata, avrà altro nome ma sempre violenza, abuso, sarà.

Questa è la cosa peggiore.

è un discorso molto delicato... . Io non perdonerei ne uno ne l'altro anche se l'aborto se praticato nei termini di legge non lo considero particolarmente antietico in quanto secondo la mia discutibilissima opinione si fa secco un mucchietto di cellule in crescita... . La pedofilia invece la detesto, adulti che violentano o costringono con raggiri sottili  o giochetti psicologici ragazzini/e o adolescenti sotto i 18 anni ad effettuare prestazioni sessuali di qualsiasi entità li massacrerei. Molto discutibile sempre secondo la mia personale ma rispettabile opinione è anche il 30enne (gay o etero) che se la fa con il/la 16enne magari consenziente perché, sempre secondo me, la cosa è poco consona e volendo esagerare un po deviata.

Parola della Chiesa:

La pedofilia si perdona, l’aborto no!  O.o Assurdo! Ma stiamo scherzando?!

L'aborto non è un reato e perciò non ha bisogno di essere perdonato, l'abuso su un minore è un reato, (perdonabile) ma comunque difficile da perdonare!

Voi cosa pensate a riguardo?

 

Chiedo scusa in anticipo se ho sbagliato sezione  :D

 

 

Ciao, è ovvio ke il penziero della chieza zia q-vesto!

Ze non nascessero pampini, come farebbero i nostri preti petofili?

JA!  :asd:

 

A parte la battuta, penso che per una ragazza abortire non sia una scelta facile e in certe situazioni l'aborto potrebbe essere visto come la migliore soluzione in quel momento. Ogni caso andrebbe analizzato e magari compreso...

Per un ("PRETE") che molesta un bambino non c'è nulla da comprendere, ma solo condannare. :asd:

Sono daccordo con te in certe situazioni l'aborto è la cosa migliore, per quel momento, pensiamo ad esempio una ragazzina di 14 anni che rimane in cinta, il bambino in quanti casi potrebbere crescere bene?! Mentre non esisterà mai un buon momento per violentare qualcuno..specialmente un bambino!

 

Mio punto di vista:

Un pedofilo "in sé" è solamente una persona malata , non commete alcun reato per essere tale e non è condannabile,, ma nel momento in cui decide di lasciarsi andare ai suoi istinti perversi e abusa di un minore va condannato!! I preti pedofili sono consapevoli del loro problema e anzichè andare da uno pscicologo o non so cos'altro, e allontanarsi dal loro incarico che è la figura del prete, persona buona di cui ci può fidare, approfittano del loro ruolo.... :asd:

Dovrei scegliere cosa è meno grave tra abusare di un bambino indifeso e uccidere un feto che diventerà un bambino

tra i due mi sembra evidente che un feto è molto più indifeso rispetto ad un bambino

solo che nel primo caso si tratta di appagare la propria lussuria, nel secondo il proprio egoismo

Non so voi ma io non me la sento di pensare qual'è la più idonea al perdono.

Dovrei scegliere cosa è meno grave tra abusare di un bambino indifeso e uccidere un feto che diventerà un bambino

tra i due mi sembra evidente che un feto è molto più indifeso rispetto ad un bambino

solo che nel primo caso si tratta di appagare la propria lussuria, nel secondo il proprio egoismo

Non so voi ma io non me la sento di pensare qual'è la più idonea al perdono.

Se la mettiamo così, ogni volta che eiaculiamo ne facciamo fuori uno sicuro che avrebbe potuto fecondare un ovulo... cerchiamo di metterci nei panni di una donna (lo so che qualcuno lo fa già, ma non intendo in quel senso  :asd:) e ragioniamo in questo modo... una donna quante volte può abortire in una vita mentre l'uomo quante seghe riesce a farsi?

E già... perché è la donna che rimane incinta... l'uomo si fa una doccia e tanti saluti! :asd:

Io penso che peggio dell'aborto sia scrivere "qual è" con l'apostrofo, pensa tu  :asd:

Ironia a parte, un feto non è ancora una vita umana, recorder fa un appunto sensatissimo.

Prova tu a trovarti con un potenziale umano di cui dovrai essere responsabile per vent'anni nella pancia, inaspettatamente, e poi chiediti se è buon senso o egoismo che ti portano a fare una scelta piuttosto che un'altra. E anche fosse egoismo, scusami ma con la propria vita uno deve avere il diritto di essere quanto egoista vuole.

Dovrei scegliere cosa è meno grave tra abusare di un bambino indifeso e uccidere un feto che diventerà un bambino

tra i due mi sembra evidente che un feto è molto più indifeso rispetto ad un bambino

 

 

Il passaggio da embrione a feto avviene intorno al 70° giorno dal concepimento.

 

Prima di tale momento, anche in una prospettiva anti-abortista, non si può e non si dovrebbe parlare di uccidere.

 

Io penso che peggio dell'aborto sia scrivere "qual è" con l'apostrofo, pensa tu  :asd:

 

 

Io so che «qual» maschile non si apostrofa mai. Qual femminile si apostrofa.

Sono OT, ma quando ci vuole ci vuole...

 

Nel sito ufficiale dell'Accademia della Crusca, viene riportato quanto segue:

« L'esatta grafia di "qual è" non prevede l'apostrofo in quanto si tratta di un'apocope vocalica, che si produce anche davanti a consonante (qual buon vento vi porta?) e non di un'elisione che invece si produce soltanto prima di una vocale (e l'apostrofo è il segno grafico che resta proprio nel caso dell'elisione). Come qual ci sono altri aggettivi soggetti allo stesso trattamento: tal, buon, pover (solo nell'italiano antico), ecc. È vero che la grafia "qual'è" è diffusa e ricorrente anche nella stampa, ma per ora questo non è bastato a far cambiare la regola grafica che pertanto è consigliabile continuare a rispettare. »

:asd:

Grazie recorder, allora mi ricordavo bene, vale anche nei casi femminili?

Gli OT grammaticali sono sempre belli.  :asd:

 

Comunque, ero chiaramente ironica  :asd: Mi piacerebbe che commentassi sul contenuto del mio post e non sulla battuta che lo precede. Anche le persone che potevano essere tutti quegli spermatozoi di tuo padre che non hanno raggiunto l'ovulo, se fossero nati al posto tuo, direbbero la stessa cosa che dici tu ora...

Ragazzi/e vi avverto che la faccenda di qual con o senza apostrofo è molto più complicata... :asd:

Apriremo un topic, in cui divertirci nelle lunghe e fredde serate d'inverno  :asd:

 

Fantom, anche la faccenda-aborto è più complessa di quanto possa risultare dalle posizioni

di ciascuno di noi, me compreso, ma anche te compreso.

 

Quello che non mi piace è definirlo assassinio, e di parlare di un bambino nella pancia (seguendo

l'immaginazione popolare) anche quando non c'è; e non mi piace neppure non fare le debite distinzioni tra

cellule, embrione, e feto.

 

Anche definirlo assassinio quando si tratti di feto formato e in avanzato grado di gestazione è

un inutile sforzare il linguaggio per esprimere più che un biasimo un anatema: eppure per obiettive

ragioni di salute della madre è consentito l'aborto e si chiama, mi pare, aborto terapeutico.

Si può consentire l'omicidio? No, ma allora vuol dire che quel nome è leggermente improprio.

 

Infine, se tu non fai queste e altre distinzioni, dovrai consentire con papa Woytila che voleva che

le donne stuprate in massa nell'ex Jugoslavia (in non so più quale villaggio) portassero avanti le loro

gravidanze. Secondo il tuo concetto («non sai quanto io sia contento che mia madre non abbia

abortito in quei 70 giorni») tu dovrai avere la sua stessa posizione.

Prova tu a trovarti con un potenziale umano di cui dovrai essere responsabile per vent'anni nella pancia, inaspettatamente, e poi chiediti se è buon senso o egoismo che ti portano a fare una scelta piuttosto che un'altra. E anche fosse egoismo, scusami ma con la propria vita uno deve avere il diritto di essere quanto egoista vuole.

Si hai ragione, non ci avevo pensato ed è stato un mio errore.

Capisco che se una donna rimanesse incinta accidentalmente si troverebbe a dover affrontare una vita completamente diversa da quella pianificata.

Senza contare l'aborto per malformazioni o patologie che mettono in pericolo anche la vita della madre.

Non posso affermare di essere contro l'aborto e omosessuale purtroppo, sono due cose che contrastano tra di loro, come l'apostrofo in qual è.

Grazie recorder, allora mi ricordavo bene, vale anche nei casi femminili?

Gli OT grammaticali sono sempre belli.  :asd:

 

Comunque, ero chiaramente ironica  :D Mi piacerebbe che commentassi sul contenuto del mio post e non sulla battuta che lo precede. Anche le persone che potevano essere tutti quegli spermatozoi di tuo padre che non hanno raggiunto l'ovulo, se fossero nati al posto tuo, direbbero la stessa cosa che dici tu ora...

 

 

Questa è una bella domanda, chissà quanti di loro sarebbero nati o diventati gay. :asd: magari non si sarebbero posti nemmeno il problema. :D

Non posso affermare di essere contro l'aborto e omosessuale purtroppo, sono due cose che contrastano tra di loro, come l'apostrofo in qual è.
Dove sta scritto che se uno è omosessuale deve essere pro-aborto? Non mescoliamo pere con arance, che non porta da nessuna parte. L'omosessualità è una cosa, l'aborto un'altra, e hanno in comune praticamente solo il non piacere alla Chiesa e l'avere in parte motivazioni maschilistiche.
Anche definirlo assassinio quando si tratti di feto formato e in avanzato grado di gestazione è

un inutile sforzare il linguaggio per esprimere più che un biasimo un anatema: eppure per obiettive

ragioni di salute della madre è consentito l'aborto e si chiama, mi pare, aborto terapeutico.

Si può consentire l'omicidio? No, ma allora vuol dire che quel nome è leggermente improprio.

Non mi risulta che mai, nella storia, l'aborto sia stato considerato dagli ordinamenti legislativi pari all'omicidio. Pensateci: se fosse mai stato possibile parificare feto e bambino avremmo avuto il battesimo in grembo, invece non è mai esistito e non esiste ora... anche se ci sono alcuni preti completamente svalvolati che iniziano a proporlo.

In ogni caso, l'omicidio talvolta ha delle cause di giustificazione, mi riferisco ad esempio a legittima difesa e stato di necessità. E in realtà anche il catechismo afferma che se sono in pericolo due vite, è legittimo pensare prima alla propria perché l'uomo ha un dovere innanzitutto verso sé stesso.

Quindi abbiamo di fronte due contraddizioni assurde nella linea di condotta della Chiesa sull'aborto, e cioè che

1) Ovviamente l'aborto può essere considerato al massimo un omicidio, ma non può essere considerato più grave di un omicidio. Invece la Chiesa ormai da a intendere questo, visto anche che non mi risulta che ci voglia il permesso del vescovo per assolvere un omicida, mentre ci vuole per assolvere una donna che ha abortito.

2) Anche se si trattasse effettivamente di un omicidio (anche se a me sembra più una specie di omissione di soccorso, direi), le cause di giustificazione esisterebbero, specialmente se la madre corre un serio pericolo nel portare avanti la gravidanza, come nel caso della bambina di nove anni brasiliana stuprata dal padre. Una tale giustificazione è ammessa dalla legge che la Chiesa approva e anche dal Catechismo, ma quando si parla di aborto viene meno. È sconcertante. Secondo me nella lotta anti-aborto la Chiesa si è semplicemente lasciata prendere la mano, e ha trasformato la cosa in un vessillo della lotta contro il secolarismo in ogni suo aspetto. Da qui la necessità di incancrenirsi sulla questione, al punto di andare ben oltre quanto la dottrina prescrive o ha prescritto in passato. Si chiama "reazione", questo ne è un tipico esempio.

Isher, non sai quanto sono contento che mia madre non ha interrotto la mia non vita quando ero un embrione, in quei 70 giorni!

 

E io sono contento che mio padre - quella sera -

non sia fatto una sega...

non so se sia un buon argomento

contro la masturbazione :asd:

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Molto discutibile sempre secondo la mia personale ma rispettabile opinione è anche il 30enne (gay o etero) che se la fa con il/la 16enne magari consenziente perché, sempre secondo me, la cosa è poco consona e volendo esagerare un po deviata.

 

Forse per te la cosa è deviata, ma non lo è per chi decide di stare con una persona più grande e matura perchè i coetanei gli fanno pena.

 

La sedicenne che vede i suoi amici fatti come zucchine già al Venerdì sera, e che non si ritrova in quell'atteggiamento, o preferisce rinchiudersi a vita monacale o preferisce cercare una persona che la possa far maturare e crescere.

 

Cmq, ora parli così, ma sarebbe divertente se tu ti trovassi in quella situazione. Vorrei proprio vederti, sai!

Guest Count Vertigo

La Chiesa è come la politica se non più sporca, girano e rigirano tutto in favore loro....Questa è la cosa peggiore.

 

Forse la politica degli ultimi 15 anni, quella in cui un nano con scarpe con rialzo ha fatto la sua comparsa nella scena italiana.

 

Da quando è arrivato lui certi rigurgiti mafiosi, fascisti, hanno fatto di nuovo la comparsa e quindi ora non dovremmo sorprenderci di certi atteggiamenti.

 

Permettere a taluni figuri di sedere al Governo, vedi Dell'Utri, o permettere ad alcuni uomini di rappresentarci, vedi Berlusconi o Bossi, non solo ci fa fare la figura degli imbecilli ma non ci aiuta neanche a tornare a far parlare dell'Italia in termini entusiastici.

 

A me fanno ridere certi discorsi della Chiesa che trovano terreno fertile in questo Governo di papponi, mafiosi, e puttanieri da 4 soldi: si parla tanto e si invoca la famiglia, l'unione tra l'uomo e la donna, mentre se poi ci si sofferma solo un attimo a fare le pulci ai nostri politici si vedranno come quelli che stanno al Governo sono tutti divorziati, separati, e hanno contratto un primo, se non addirittura un secondo matrimonio. Sono loro che dovrebbero dare a me il buon esempio? Per carità, salviamoci finchè siamo in tempo!

 

Mi si vuole far credere che la famiglia è ancora una istituzione solida, la roccaforte dell'amore tra un uomo e una donna, ma così non è: la donna dalla Chiesa ancora è considerata una schiava, che dovrebbe solo partotire figli, coccolare il marito, e pulire le merde dei bambini. Ad altro non deve essere destinata, ma deve essere il marito di lei, che magari si ritrova a 45 anni disoccupato, in cassa integrazione, e senza nessuna possibilità di avere un futuro certo e sereno, di occuparsi della famiglia.

 

La Chiesa non tiene conto delle incognite che si sono verificate o che si verificano e preferisce continuare a far parlare il Pontefice di un mondo perfetto, lo stesso mondo in cui i pedofili che si annidano tra le sue fila, e che il Papa già nel 2001 ha protetto, nascondendo atti ed episodi vergognosi, e allontanando questi individui dicendo che non bisognava parlarne se non in sede privata. Questa omertà è rimasta così nascosta, ma non ha mutato il suo schifo, e le persone che erano state violentate hanno continuato ad esserlo magari in Giappone o in Canada, e ad essere private della loro giovinezza da individui che avevano le caldane e che non riuscivano a tenere i loro uccelli in gabbia.

 

Una ragazza di 16 anni che magari si ritrova stuprata e scopre di essere incinta si ritrova ad un bivio: uccidere questo bambino, e quindi essere considerata una peccatrice, o dover portare in grembo per nove mesi il frutto magari di una violenza, forse perpetrata da un prete. La Chiesa non può, anzi non dovrebbe, appoggiare questa condotta di vita ma è costretta a farlo perché non si delinea una legge chiara, forte, decisa a combattere il problema.

 

Dovrebbe essere la donna a dover decidere del suo corpo, e dovrebbe essere lei stessa a capire cosa è meglio per lei, ed un uomo che le nega questa possibilità vuol dire che non solo non tiene conto del futuro bambino, delle condizioni in cui dovrà crescere e/o abitare, ma ignora anche il tipo di pressione psicologica a cui sarà sottoposta la futura mamma. Era difficile in tempo di guerra per le nostre nonne che rimanevano vedove con 3 o più figli a carico, e molti pensano potrebbe essere facile con i tempi in cui la disoccupazione è all'ordine del giorno? Follia, chiaramente!

Non capisco proprio

 

All'estero lo scandalo si concretizza nelle dimissioni a catena di 5 Vescovi Irlandesi

ed in una Commissione Parlamentare d'inchiesta su come la chiesa cattolica ha gestito

servizi pubblici suppletivi dello Stato ( orfanatrofi, case correttive, case famiglia, scuole

e collegi privati ) se non come in Norvegia nelle dimissioni di un Vescovo direttamente

implicato in reati attinenti la sfera sessuale. In Austria si nomina una commissione di inchiesta

laica guidata da una donna con ciò riconoscendo l'esatta natura del problema ( il controllo

canonico non è imparziale quando si tratti di giudicare preti )

 

Negli USA si attacca il Papa perchè pur davanti ad una richiesta volontaria di un sacerdote

( chiedeva di essere ridotto allo stato laicale dopo 2 anni di carcere per reati sessuali ) l'ex

prefetto del Santo Uffizio negava l'assenso "per il danno che potrebbe derivarne alla Chiesa

Universale"

 

E noi stiamo a parlare di quale sia il Peccato più grave fra aborto e reati sessuali?

Di cosa sia più giusto perdonare?

E' proprio vero che siamo cattolici fin nel midollo... :asd:

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