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Non so più come parlare con gli etero


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pietro19

Ho 20 anni ed è da 8 anni che i miei principali amici sono o femmine oppure ragazzi lgbt, ma quest'anno ho cambiato squadra di judo ed ho iniziato ad uscire anche con maschi etero. È un problema mio o anche voi avete difficoltà ad interagire con loro? Un po' all'inizio sono timido già di mio, e mi ci vuole un bel po' di tempo per aprirmi (parlo anche di 6/7 mesi), un po' saranno i continui apprezzamenti sulle donne ai quali non so mai bene come rispondere (anche perché io non le vedo mai le ragazze di cui parlano). Il fattore principale però è il fatto che continuavano a chiamare tutti "froci" o peggio ancora "froci di merda" per insultare la gente anche se, da quando hanno capito che sono gay (o almeno penso che l'abbiano capito), hanno smesso di dirlo. Per carità ho sempre saputo che lo dicevano più per abitudine che per vera omofobia, in questi giorni infatti mi hanno fatto capire che sono ben accetto nel gruppo, però comunque il dubbio di non venire accettato rimane. In particolare però ci sono 2 momenti che mi ricorderò per sempre sono:

-quando il mio istruttore mi ha dato un bacio sulla guancia poco dopo che ho fatto coming out con lui (ha pochi anni in più di noi (tipo 27) e mi sono trovato subito bene con lui e penso che sia stato lui a dire agli altri di non dare più del frocio alle persone)

- una o due settimane fa dopo una serata un mio compagno di squadra mi ha scritto che si era trovato molto bene con me (lui è etero  e fidanzato)

Io mi trovo proprio bene con la squadra e vorrei riuscire ad aprirmi di più, ma ogni volta continuo a pensare "e se sto facendo troppo il gay?""e se li metto a disagio?". Pensieri accentuati dal fatto che loro sono molto affiatati, si conoscono tutti da quando sono piccoli e per darsi fastidio tra di loro si toccano le pelle a vicenda  o si mettono tra di loro le dita in mezzo alle chiappe se uno si china troppo. Il tutto ovviamente avviene da vestiti e appunto come scherzo per dar fastidio. Il problema e che a volte mi fanno tipo segno anche a me di mettere le dita in culo al ragazzo davanti a me che magari sta raccogliendo qualcosa; io magari ci avevo anche già pensato ma poi erano subito arrivate le fatidiche domande: "e se sto facendo troppo il gay?""e se li metto a disagio?". La cosa mi mette molto a disagio, forse anche perché solo le ragazze e il mio istruttore sanno ufficialmente che sono gay (per me non è un problema dirlo) e sento come se stessi cercando ancora un modo per nascondere questo mio lato a loro per paura di non essere accettato anche se in realtà molto probabilmente lo sanno già. Voi come avete vissuto le vostre amicizie con ragazzi etero (se ne avete avute)?

La mia impressione e' che la situazione si risolverebbe positivamente per tutti se tu facessi coming out davanti a tutta la squadra.

questa la mia impressione. Chiaramente potrei anche sbagliarmi. Considera pero' il fatto che il tuo istruttore ti sostiene.

domanda: il tuo istruttore e' il tuo istruttore personale o e' l'istruttore di tutta la squadra ?

suppongo che se lui e' l'istruttore di tutta la squadra ha una influenza su tutta la squadra e questo e' un punto a tuo favore.

busdriver

la mia idea è che sia abbastanza difficile fermare e moderare l'irruenza dell'esplosione ormonale.

 

Non esporti più di tanto perchè non dimenticare che in una squadra di qualunque tipo cìè sempre un certo spirito di branco che porta  a compiere atti avventati

Il tuo allenatore ne ha già parlato con tutti,

proprio per evitare che facessero battute sgradite.

Quindi non avrai nessun problema a fare coming out:

di sicuro però non puoi fare finta di niente,

perché è evidente che ti crea disagio.

LoveLilAbner

Pensa solo a come è stato brutto per chi come me alla tua età, circa 30 anni fa, doveva accuratamente nascondere la sua omosessualità e costantemente fingere negli spogliatoi e altrove che gli piacessero le figXe. Non avevamo scelta.

Il tuo allenatore e compagni sono stati così comprensivi che basterà che tu usi la stessa comprensione per trovare il sistema, con simpatia, ironia e leggerezza, di trovarti a tuo agio con loro in qualunque situazione. Il tempo e la sempre maggiore dimestichezza con loro ti aiuteranno. :-)

31 minutes ago, busdriver said:

o pensare solo all'elettronica e discutere di altro. E poi ti beccavi l'epiteto di "semifreddo"

@busdriver, ci sono elementi autobiografici? ai tuoi tempi i coetanei scherzavano tra loro nello stesso modo (strizzata di palle, dita tra le pacche, ecc...) o si contenevano perchè educati diversamente dalle famiglie? dicci di più

Edited by lingenuo
busdriver

sono sempre stato "nascosto". Semplicemente mi sono sempre arroccato dietro un aria di superiorità appunto perchè  mentre gli altri pensavano a sfoderare il testosterone in una cosa o l'altra io mettevo le mani su roba elettrica,su motori e poi alla fine volenti o nolenti non rompevano.

Anche perchè la risposta al netto rifiuto di qualche tipa la trovi sempre. Specialmente alle feste quando gli altri ballavano e tu stavi dietro ai piatti a mettere musica e ti giustificavi col fatto che il dj era sempre ubriaco o fatto.

E' anche vero che ho avuto qualche compagnia femminile ma come è finita? che la chiamo ex...

Edited by busdriver
7 hours ago, busdriver said:

sono sempre stato "nascosto". Semplicemente mi sono sempre arroccato dietro un aria di superiorità appunto perchè  mentre gli altri pensavano a sfoderare il testosterone in una cosa o l'altra io mettevo le mani su roba elettrica,su motori e poi alla fine volenti o nolenti non rompevano.

Quindi anche allora esisteva questo cameratismo un po' becero che imbarazza il nostro pietro19?

7 hours ago, busdriver said:

E' anche vero che ho avuto qualche compagnia femminile ma come è finita? che la chiamo ex...

Sei bisex, bus?

pietro19, scusaci se divaghiamo, siamo fatti così qui, non significa che non ce ne frega di quello che hai scritto.

18 hours ago, marco7 said:

domanda: il tuo istruttore e' il tuo istruttore personale o e' l'istruttore di tutta la squadra ?

suppongo che se lui e' l'istruttore di tutta la squadra ha una influenza su tutta la squadra e questo e' un punto a tuo favore.

E l'istruttore di tutta la squadra,  infatti è un po' anche la figura paterna del gruppo, lui stesso spinge sull'idea che noi siamo una famiglia e non solo una squadra 

10 hours ago, LoveLilAbner said:

Pensa solo a come è stato brutto per chi come me alla tua età, circa 30 anni fa, doveva accuratamente nascondere la sua omosessualità e costantemente fingere negli spogliatoi e altrove che gli piacessero le figXe. Non avevamo scelta.

Non posso immaginare come fosse, so di essere fortunato ad essere nato in questo periodo, però anche adesso non sono proprio tutti comprensivi ed aperti, parlo per esperienza personale,  quindi il timore rimane sempre un po 

10 hours ago, lingenuo said:

@pietro19, E' piacevole il tempo che trascorri in loro compagnia?

Sisi siamo usciti più volte insieme e loro sono simpaticissimi

34 minutes ago, Omocrazia said:

Non sai come parlare con gli etero? Stattene zitto!  Non te l'ha ordinato (spero) il dottore di parlarci.

Solo per il fatto che non riesco ad integrarmi non vuol dire che io non voglia farlo. Ci alleniamo 3 volte alla settimana e spesso usciamo anche la sera, per non parlare delle pizzate e dell'attesa durante le gare, dove aspetti 3 ore e ne gareggi 10 minuti,  E comunque loro sono anche simpatici. 

LoveLilAbner

Esatto, c é anche l' istruttore che vi unisce, credo proprio che con un po' di buona volontà ti troverai in sintonia con loro, adesso vi state ancora conoscendo poi sarà sempre più facile. Se nessuno ha preconcetti sull' altro ma desiderio di capirsi a vicenda con simpatia e disponibilità la strada è spianata.

Sasharyan

Io mi rifiuterei per partito preso di fraternizzare con gente che usa sempre quel genere di insulti e prese in giro, ma immagino di essere un pignolo ed elitista. Ma preferirei comunque non legarmici troppo, visto il modo in cui pare che vedano il mondo: non tutti gli eterosessuali si divertono a quella maniera, anche se sono goliardici.

30 minutes ago, Sasharyan said:

Io mi rifiuterei per partito preso di fraternizzare con gente che usa sempre quel genere di insulti e prese in giro, ma immagino di essere un pignolo ed elitista. Ma preferirei comunque non legarmici troppo, visto il modo in cui pare che vedano il mondo: non tutti gli eterosessuali si divertono a quella maniera, anche se sono goliardici.

Se vogliamo parlare di esperienze singole, io pratico regolarmente sport da quando avevo 7 anni ed agonismo da quando ne avevo 10 credo, sono piuttosto bravo e ho vinto diverse coppe. Coi ragazzi anche io ho sempre faticato ad integrarmi. Sulle prime chiunque si allenava con me finiva con l'apprezzarmi molto perchè sono bravo e a detta di tutti ci si diverte con me, poi però con alcuni le cose si raffreddavano un po' in modo naturale quando veniva fuori che sono gay, che non so nulla di calcio, che non mi piacciono le auto e che non passo le ore a lucidarle, che non frequento le discoteche tamarre della zona. Questo per dire che non c'è bisogno di rifiutarsi di fraternizzare.

Fortunatamente esistono anche tanti ragazzi intelligenti. Per molti anni mi sono allenato con un ragazzo che a 15-16 anni mi chiedeva se avessi delle storielline con le ragazze con cui mi vedeva e io gli rispondevo sempre "no, no, amiche". Poi ho fatto c.o. e tempo dopo ha avuto modo di conoscere il mio ragazzo e ha semplicemente smesso di chiedermi delle ragazze e il nostro rapporto è rimasto uguale a prima.

Edited by lingenuo
Omocrazia
15 hours ago, pietro19 said:

Solo per il fatto che non riesco ad integrarmi non vuol dire che io non voglia farlo.

Certo se ne senti la necessità... Ma allora devi adattarti a quel che passa il convento, tanto più se dici di capire che le loro espressioni omofobe sono più clausole di stile che manifestazioni di omofobia.

  • 1 month later...
Cely McFarland

Pensare di riuscire a inserirsi in un gruppo così grande e consolidato è complicato, specie se ci si sente così diversi. Il problema sembra essere paradossalmente più il tuo che il loro, dato che hai paura di possibili reazioni negative nonostante i tempi moderni e il lavoro fatto dal vostro istruttore.

Quello che ti conviene fare è focalizzarti su un ragazzo per volta e cercare di aprirti personalmente. Cerca di individuare la persona che ti sembra più risolta sull'argomento, magari quella che non ha mai usato apostrofare gli altri come 'frocio', anche se per gioco.

Se non ti apri, sarà difficile sentirti accettato e farlo con una persona sola ti consente di avere maggiore intimità mentale. Poi il resto verrà da sé... e in ogni caso non è detto che tu debba per forza andar d'accordo con tutti.

Io sto vivendo a lavoro un'esperienza simile, è un ambiente molto maschile. Immagino che tutti sappiano che sono gay, ma alla fine mi è venuto di parlarne chiaramente solo con chi ho instaurato un legame più stretto. Tra questi due sono ragazze, uno è un ragazzo che l'ha saputo indirettamente. E oltre loro c'è un ultimo ragazzo a cui l'ho detto io in un momento di crisi personale (dato che mi ero preso una cotta per quello che l'ha saputo indirettamente). Lui mi è stato molto vicino e da allora abbiamo legato tantissimo, facendomi sentire accolto e pur non avendo lui mai avuto amicizie con altri ragazzi gay in passato.

Edited by Cely McFarland

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