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Consiglio D'Europa Sessione plenaria sul riconoscimento legale delle coppie gay


Hinzelmann

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Lunedi' prossimo durante la sessione plenaria del Consiglio d'Europa si discutera' dei diritti di gay, lesbiche, bisessuali e transgender, in particolare quello del riconoscimento legale della coppia formata da partner dello stesso sesso. L'obiettivo e' di raggiungere un accordo comune a tutti i paesi europei sull'argomento.  

 

La discussione era slittata a causa degli 88 emendamenti presentati dal PPE ai cui parlamentari, come ricorderete,

il Nunzio Apostolico a Parigi aveva inviato una lettera "riservata" che aveva scatenato polemiche:

 

http://www.ilgiornale.it/esteri/lettera_nunzio_gay_scoppia_caso_europa/28-01-2010/articolo-id=417214-page=0-comments=1

 

Questo il testo in discussione:

http://www.assembly.coe.int/CommitteeDocs/2010/LGBT_E.pdf

 

 

Incrociamo le dita[table][tr][td][/table]

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Non ho ben capito. Scusate la mia ignoranza in materia, ma dall'assemblea cosa dovrebbe uscire? Un testo vincolante (direttiva o regolamento)? Detto in altri termini: l'Italia sarebbe obbligata a passare una legge comunitaria a fine anno? O ci sarebbero scappatoie -ammesso e non concesso che non se ne trovino comunque, visto che siamo in Italia-? Oppure non è vincolante affatto? XD

 

PS: ritiro la domanda. A quanto pare non è vincolante. Però sarebbe un buon segnale.

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Non si tratta né di regolamento, né di direttiva, né di parere. Questi sono termini dell'Unione Europea, e il Consiglio d'Europa non è un organo dell'Unione Europea.

 

Detto in modo brutalmente sintetico, il Consiglio d'Europa non emana atti vincolanti, ma esercita pressioni sugli Stati per spingerli a rispettare gli obblighi assunti, conclude nuovi trattati (che sono vincolanti solamente per gli Stati che decidono di ratificarli) e adotta raccomandazioni (non vincolanti).

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sebastian83

Mentre le sentenze della Corte Europea hanno carattere vincolante?

 

E gli atti degli organi dell'Unione Europea (Parlamento e Commissione)?

 

In altre parole, quale istituzione Europea potrebbe imporre all'Italia di legiferare in materia di unioni (dato che qui, a quanto pare, non c'è trippa per gatti)?

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Le sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo sono vincolanti. Ma esclusivamente la sentenza lo è, per cambiare la legislazione eventualmente in contrasto si procede per vie ordinarie, sotto pressione del Comitato dei Ministri.

Per fare un esempio. La sentenza Lautsi (quella del crocifisso) avrebbe vincolato l'Italia solamente a pagare il risarcimento in danaro alla donna. Dopodiché l'Italia, su pressione del Comitato dei Ministri e per non pagare eventuali futuri risarcimenti, avrebbe dovuto provvedere a modificare lei le norme interne.

 

Un regolamento o una direttiva dell'Unione Europea sono vincolanti (per la cronaca occorre il benestare di tre organi dell'Unione: Commissione che propone, Consiglio e Parlamento). Proprio poiché sono vincolanti è improbabile che vengano adottati. E se, per assurdo, venissero adottati, è probabile che si finirebbe di fronte alla Corte di Giustizia per violazione del principio di attribuzione, in quanto l'articolo 9 della Carta di Nizza afferma:

Il diritto di sposarsi e il diritto di costituire una famiglia sono garantiti secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l’esercizio.

 

In parole povere, è molto più plausibile che si arrivi a qualcosa grazie alle pressioni delle istituzioni europee.

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Mi sento un po' ignorante in argomento perciò Loup, puoi spiegarmi se poi la sentenza del pagamento ha avuto effetto in Italia? Perchè sinceramente a me sembra che l'Italia ignori puntualmente quello che le viene ordinato di fare anche se non si tratta di un paese ricco o influente come Inghilterra, Germania o Francia.

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Mother Fucker

Mi sento un po' ignorante in argomento perciò Loup, puoi spiegarmi se poi la sentenza del pagamento ha avuto effetto in Italia? perché sinceramente a me sembra che l'Italia ignori puntualmente quello che le viene ordinato di fare anche se non si tratta di un paese ricco o influente come Inghilterra, Germania o Francia.

Quella sentenza era con immediato effetto,però il governo che io sappia ha fatto ricorso,poi non se ne è più parlato.

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La sentenza non ha avuto nessun effetto, perché il governo ha fatto ricorso. Questo vuol dire che lo stesso caso dovrà essere riesaminato dalla Grande Camera (composta da 17 giudici). La vecchia sentenza, legalmente, non ha più alcun valore dal momento in cui il Governo ha fatto ricorso. Sarà la sentenza della Grande Camera ad essere definitiva (e vincolante, ovviamente). Solo allora potremo valutarne gli effetti.

Ho controllato il calendario della Corte sul suo sito, e l'udienza del caso Lautsi è fissata per il 30 giugno.

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I risultati sono i primi due link, ovvero la resolution 1728 e la recommendation 1915. La prima richiama gli Stati a rispettare i punti dal 16.1 al 16.16, la seconda è una raccomandazione al Comitato dei Ministri (altro organo del Consiglio d'Europa) di adottare i provvedimenti ai punti da 3.1 a 3.3.

 

La maggior parte dei punti riguardano la non discriminazione. Sono tutti problemi importanti, tenendo anche conto del fatto che il Consiglio d'Europa comprende paesi messi molto male per quanto riguarda i diritti LGBT (tanto per fare un nome a caso, la Russia...). La tematica che ci sta più a cuore, tuttavia, rimane fuori dal quadro, visto che la risoluzione dice:

 

16.9.        ensure legal recognition of same-sex partnerships only when national legislation envisages such recognition

 

Quindi da questo punto di vista nulla di nuovo.

Ci sono tuttavia anche altri punti che interesserebbero l'Italia, esempio a caso il punto seguente:   

 

16.10.        provide the possibility for joint parental responsibility of each partner’s children, bearing in mind the interests of children;

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I parlamentari del PD assenti all'Assemblea del Consiglio d'Europa han determinato il fatto che siano passati

tre emendamenti di Volontè (UDC) nella relazione contro le discriminazioni. In forza di tali emendamenti

il riconoscimento legale delle coppie gay non è un obbligo per tutti gli Stati. Lo è solo per quelli in cui

già esiste una legislazione in tal senso.

 

I deputati del PD assenti sono:

 

Andrea RIGONI Paolo GIARETTA Mario BARBI Anna Maria CARLONI Vannino CHITI Vladimiro CRISAFULLI Gianni FARINA

Piero FASSINO Dario FRANCESCHINI Pietro MARCENARO Federica MOGHERINI REBESANI Mme Albertina SOLIANI

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Poteva andare decisamente meglio... :D

Mi sa che quello che il Vaticano si riproponeva

di ottenere alla fine è stato quasi tutto ottenuto.

 

Gli Italiani con Volontè e gli assenti ovviamente sono

fra i protagonisti negativi :D

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sebastian83

Riuscite a trovare i testi degli emendamenti approvati, giusto per sapere che sarebbe successo se i parlamentari del PD avessero fatto il loro lavoro?

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