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Il governo italiano sta lavorando alla reintroduzione del nucleare


Gastida

Nucleare di nuova generazione: sì o no?  

12 members have voted

  1. 1. Reintroduzione del nucleare in Italia

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31 minutes ago, Pugsley said:

La seconda riguarda l'irrisolto e ancora più urgente problema della sistemazione dei residui radioattivi dell'intero ciclo del combustibile nucleare

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busdriver
5 hours ago, Pugsley said:

manipolazione consiste nel non far figurare i costi monetari associati alle due più controverse, e costose, operazioni del ciclo dell'uranio

dopo le manipolazioni coviddiote dell'informazione la gente ha dimostrato di bersi tutto e di non sapere leggere fra le righe

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8 hours ago, Pugsley said:

 

Peccato che ho ampiamente argomentato tutti i motivi per cui non la voglio e quello è solo l'ennesimo.

 

Sono per lo più argomentazioni inconsistenti ed estremamente populiste.

Edited by Cesco00
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Omocrazia
9 hours ago, Pugsley said:

Sono sicuro che se scrivessi un elogio alla pianta dell'ulivo e poi ad un certo punto dicessi che però la pianta non la sopporto perché l'olio che si ricava dalle olive è grasso, lui ci ricamerebbe solo su quella frase.

Però è anche vero che scrivere un elogio della pianta dell'ulivo e poi dire che non la si sopporta, quale ne sia la ragione (ma tanto più se la ragione è che non la si sopporta per un trattamento dei suoi frutti che è opera umana e ad uso umano) è comunque contraddittorio... 🙄

10 hours ago, Pugsley said:

Una abile manipolazione dei costi fa credere che l'elettricità nucleare costi tanto meno di quella ottenuta dai combustibili fossili o dalle fonti rinnovabili (energia idrica, solare, vento).

E' possibile che i costi dell'energia nucleare siano maggiori alla fine di tutto il ciclo.  Ma (per un confronto corretto) bisognerebbe considerare anche i costi ambientali futuri (oltre a quelli presenti) dipendenti dall'uso intensivo dei combustibili fossili (diffuso inquinamento di terra, acqua e aria). Ma in ogni caso  acquistare quell'energia nucleare, che non si vuole produrre in casa nostra, dalla casa altrui non è molto logico, sia perché ovviamente gli altri non lavorano gratis sia perché comunque siamo comunque  esposti al pericolo d'inquinamento in caso d'incidenti.  Quindi logica vorrebbe che, se fossimo radicalmente contrari a questa forma d'energia,  non l'acquistassimo nemmeno dai vicini sia per non avere costi maggiori sia per non accrescere il nostro pericolo. 

10 hours ago, Pugsley said:

È male la produzione e la stessa sopravvivenza delle armi nucleari, ma il giudizio coinvolge anche le scelte economiche e tecniche relative all'uso "commerciale" dell'energia nucleare.

Ma che c'entrano le armi nucleari con l'uso civile e industriale dell'energia nucleare? Allora non usiamo nemmeno gli esplosivi per demolizioni o scavi, perché le armi moderne sono in gran parte esplosive (anche un normale fucile funziona con un'esplosione...). 

 

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14 hours ago, Cesco00 said:

Sono per lo più argomentazioni inconsistenti ed estremamente populiste.

No, sono le posizioni dei Geografi

Leggiti qualsiasi manuale di Geografia quando parla dell'energia nucleare

Ma a voi della variante spazio, territorio, luogo, ambiente, non interessa

Il rischio basso è comunque un rischio

Ripeto le motivazioni vanno dalla nube che ci fa morire e modificare il dna persino nel concepimento dei figli, alle scorie radiattive, alle piante e agli animali per sempre danneggiati, ai territori non più abitabili per centinaia di anni, alla costruzione che potrebbe non essere a regola d'arte, ai terremoti a cui il nostro Paese è soggetto, all'acquisto del materiale che serve alle centrali, eeee ce ne sono di argomenti

Poi certo che una società sempre più energivora ha bisogno si sempre più energia, la pompa di calore quando fa freddo, il condizionatore quando fa caldo (non basterebbe godersi le stagioni? Invece si vuole quello che non si ha) È deleterio. Senza considerare le auto elettriche o ibride... facciamo ricerca, investiamo sulle energie pulite vediamo cosa possiamo fare...il nucleare non è una energia pulita. Poi ripeto il bello è che il nuclerare è un pericolo per la sicurezza quando si tratta di armi e non quando si tratta di usi civili, non solo ma sai siamo più a rischio attentati di ogni tipo...vogliamo andare aventi? Queste non sono motivazioni @Cesco00. Ah vero è populismo

Se solo la Geografia nei licei fosse affidata a noi...ah vero c'è Geostoria

E poi sempre più elettrodomestici che funzionano ad energia...la lavastoviglie, l'asciugatrice...la friggitrice ad aria, il forno a microonde i sistemi di sicurezza contro i furti...eee

Edited by Pugsley
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busdriver
4 hours ago, Pugsley said:

Ripeto le motivazioni vanno dalla nube che ci fa morire e modificare il dna persino nel concepimento dei figli, alle scorie radiattive, alle piante e agli animali per sempre danneggiati, ai territori non più abitabili per centinaia di anni

ESATTO

 

5 hours ago, Pugsley said:

Poi certo che una società sempre più energivora ha bisogno si sempre più energia, la pompa di calore quando fa freddo, il condizionatore quando fa caldo (

ANCORA più esatto. Una volta usavi una ramazza e consumava ZERO. Ora ci va il folletto (e si che consuma ancora poco) . Una volta scaldavi il ferro da stiro sulla stufa ora vuole 2500W. e poi obbiettivamente tutte queste pompe di calore del razzo hanno stufato.

E mi raccomando mettete in rete il controllo di tutto così gli altri si fanno i razzi vostri

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5 hours ago, busdriver said:

E mi raccomando mettete in rete il controllo di tutto così gli altri si fanno i razzi vostri

Come stai facendo tu da sempre scrivendo su questo forum, ad esempio. Inoltre anche prima della rete il "sistema" sapeva già tutto di te, solo che vi piace pensare di no.

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busdriver

il "sistema" non sa a che temperatura eroga il mio putagè . Non sa cosa ascolto,vedo mangio e via così. Sa solo quello che voglio fargli sapere

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17 hours ago, Pugsley said:

 

Il rischio basso è comunque un rischio

 

Che argomentazione è? Tutto pone un rischio. Tutto. Non dovremmo fare e costruire più una mazza.

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13 minutes ago, Cesco00 said:

Che argomentazione è? Tutto pone un rischio. Tutto. Non dovremmo fare e costruire più una mazza.

Io per esempio non voglio più ponti in Italia.

Abbiamo ampiamente dimostrato che siano pericolosi.

Il ponte Morandi ha ucciso 43 volte più persone di Fukushima.

Come minimo dovremmo smantellarli tutti.

Ti direi "traghetti", ma il caso della Costa Concordia

(che ha fatto 32 volte più morti di Fukushima)

dimostra che anche la nautica è inadatta per l'Italia.

(Direi di farsela a nuoto: ma in Italia muoiono annegate 350 persone l'anno,

praticamente dal 2012 a oggi tanti quanti i morti di Chernobyl).

Credo sia meglio starsene a casa e riscaldarsi sfregandosi le mani.

 

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busdriver
11 hours ago, Almadel said:

Il ponte Morandi

costruito da un italiano,mai manutenzionato seriamente da italiani  e dove le revisioni avvenivano solo "a libretto"...da italiani.

Lo stesso ponte fatto da qualche altra parte (non ricordo se in siria o in libia) dalla stessa persona è stato declassato ad uso agricolo e non ci transita più nessuno

 

11 hours ago, Almadel said:

della Costa Concordia

condotta da un italiano e guarda caso naufragata. Con la scusa che si disinserivano i gps e i computer per la pagliacciata galattica "dell'inchino" tipicamente italiota. Un qualunque conduttore crucco o francese avesse fatto così gli avrebbero preso i maroni a calci.

 

Personalmente provo ribrezzo al pensare che all'accensione di qualche spia rossa su un quadro di una centrale nucleare ci si debba pensare dopo la pausa del caffè (altra cosa italiota) o che ci siano (come  a cernobyl) sistemi di sicurezza e allarmi disinseribili

Edited by busdriver
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almadel da l'impressione che non sa la differenza tra un ponte, una diga e una centrale nucleare.

se la centrale nucleare ha un incidente grave in quella zona con un raggio di 100-200 (?) km non si vivrà mai più.

se una diga o un ponte crollano ci sono i morti subito e poi si vive nella zona come prima (a parte i danni psicologici dei ricordi del disastro).

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Omocrazia
1 hour ago, marco7 said:

se la centrale nucleare ha un incidente grave in quella zona con un raggio di 100-200 (?) km non si vivrà mai più.

A quanto dicono gli esperti, a causa del diffuso inquinamento dell'aria causato dai combustibili fossili (che crescerà ancora nei prossimi decenni per l'industrializzazione di India e Africa) gran parte del globo ora abitato sarà inabitabile o per siccità o per inondazioni da dissesto idrogeologico o per innalzamento del livello dei mari da scioglimento dei ghiacciai polari.

Certo l'inquinamento da radiottività nucleare fa più paura, ma non è che altri inquinamenti con gli effetti conseguenti siano meno disastrosi per la vita animale e vegetale sulla terra.  Infatti i dinosauri si estinsero completamente per un inquinamento che non  era stato causato da radioattività nucleare.

Un coltello è certo meno pericoloso e meno devastante di un mitra, ma può uccidere né più né meno di un mitra e anche più dolorosamente...

18 hours ago, Cesco00 said:

Che argomentazione è? Tutto pone un rischio. Tutto. Non dovremmo fare e costruire più una mazza.

Infatti!  Anche accendere il gas della cucina in casa propria è pericoloso per sé e per gli altri. Anche attraversare la strada è pericoloso.  La vita stessa è pericolosa per  noi e per gli altri. Quello che si può e si deve fare è essere consci dei pericoli, tentare di ridurli e predisporre i rimedi possibili.

Edited by Omocrazia
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un fisico tedesco molto famoso, professore universitario, sostiene che anche le centrali nucleari fanno aumentare la temperatura terrestre causando cambiamento climatico perché immettono energia sotto forma di calore nel pianeta.

secondo lui l'unica energia per il futuro è quella rinnovabile. non so se ha ragione.

@Omocrazia

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busdriver

il problema di fondo è quelle rinnovabili non sono poi così tante,dotate e al passo con quello che si consuma.

Quindi o la sciantosa sta 3 ore col forno acceso per fare qualche manicaretto ingrassante. OPPURE la figlia sta 3 ore sotto la doccia OPPURE si gioca con la playstation sullo schermo da 100 pollici.

 

Del resto penserai mica che vadano a ridurre la disponibilità di qualche industria inquinante che produce pil oppure che limitino i consumi di qualche banca o assicurazione  con i computer accesi 24/24?

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Omocrazia
15 hours ago, marco7 said:

un fisico tedesco molto famoso, professore universitario, sostiene che anche le centrali nucleari fanno aumentare la temperatura terrestre causando cambiamento climatico perché immettono energia sotto forma di calore nel pianeta.

Qualsiasi attività umana (la vita stessa...) immette energia sotto forma di calore e quindi fa aumentare la temperatura terrestre.  Chiaro che mille uomini non valgono quanto un miliardo di uomini. Una stufa a legna non immette calore quanto una centrale nucleare, ma forse un milione di stufe a legna sì. Dipende tutto dalla quantità e dalla qualità delle emissioni. 

 

15 hours ago, marco7 said:

secondo lui l'unica energia per il futuro è quella rinnovabile. non so se ha ragione.

Può essere, ma parliamo di un futuro molto remoto, anche perché le rinnovabili non sono stabili e costanti.  Intanto che si fa?

4 hours ago, busdriver said:

il problema di fondo è quelle rinnovabili non sono poi così tante,dotate e al passo con quello che si consuma.

Ma infatti... In attesa del Paradiso terrestre dove il sole basterà per tutto e per tutti e il leone vivrà pacifico vicino all'agnello (nutrendosi di...???), dobbiamo cercare di risolvere il problema energetico integrando le varie forme di produzione energetica, senza trascurarne nessuna, nucleare compresa, pur con i pericoli che comporta (che comunque non sono poi maggiori di quelli delle altre).

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Secondo quel fisico tedesco sia l'energia nucleare di fissione che quella di fusione contribuirebbero al riscaldamento globale del pianeta e con questo non vanno bene per combattere il cambiamento climatico.

l'energia che un miliardo di stufe a legna emette nel pianeta proviene da energia rinnovabile e come tale non contribuisce a riscaldare il pianeta come l'energia nucleare non rinnovabile. E' energia fornita dal sole che fu trasformata in legno ma non apporta calore supplementare al pianeta oltre a quella fornita dal sole.

stesso discorso per le persone che si nutrono in genere di alimenti non prodotti da luce proveniente da centrali nucleari.

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Omocrazia
18 minutes ago, marco7 said:

l'energia che un miliardo di stufe a legna emette nel pianeta proviene da energia rinnovabile e come tale non contribuisce a riscaldare il pianeta come l'energia nucleare non rinnovabile.

Guarda io non sono un tecnico, ma non capisco bene perché classifichi l'energia prodotta dal legno come rinnovabile, mentre quella prodotta dall'uranio o da altre materie radioattive la classifichi come non rinnovabile.  Il legno non è infinito su questa terra come non lo è l'uranio e simili. Quindi nessuna delle due due energie può rinnovarsi all'infinito.

Comunque, se parliamo di miliardi, energia rinnovabile o no, anche un miliardo di fiammiferi accesi contemporaneamente penso avrebbero un impatto sul riscaldamento.

Il problema è sempre di saper equilibrare le varie forme di energia, senza trascurarne nessuna e tenendo conto dei pericoli, dell'inquinamento prodotto, della facilità d'accesso e di uso di tutte. Perché è inutile parlare di usare solo l'energia solare perché gratuita e rinnovabile (quasi) all'infinito, se poi riusciamo a sfruttarne solo una minima parte per incapacità tecniche o produttive o distributive.

Sull'inquinamento da stufe a legna, vedi il sito della Regione Valle d'Aosta:

 "la combustione della legna ha un impatto negativo sulla qualità dell’aria che respiriamo e quindi sull’inquinamento atmosferico. Durante la sua combustione, infatti, vengono liberate in atmosfera grandi quantità di sostanze inquinanti, dannose per la salute. Tra queste, le più rilevanti sono le polveri fini e tutti i microinquinanti che sono assorbiti o veicolati dalle polveri."

Edited by Omocrazia
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Il legno continua a crescere nei boschi. Se non estirpi tutto il bosco, il bosco continua a fornirti legna ed e' energia che proviene inizialmente dal sole e non energia prodotta dall'uomo dal 'niente' sul pianeta come l'energia atomica.

l'energia atomica se non prodotta dall'uomo non si forma in modo spontaneo nel nostro pianeta (a parte degli atomi all'interno del pianeta che si scompongono da soli in atomi piu' piccoli causando calore e radioattivita' all'interno del pianeta).

l'energia atomica non e' rinnovabile perche' quando hai usato l'uranio o il plutonio per produrla succede che hai meno uranio e plutonio a disposizione per la produzione futura di energia nucleare. L'uranio e il plutonio non si formano sul pianeta in modo autonomo come i boschi forniscono legna in modo autonomo se non distruggi tutto il bisco.

e l'energia atomica e' energia che la nostra specie produce sul pianeta e che se noi non la producessimo non si formerebbe da sola.

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Omocrazia
2 hours ago, marco7 said:

Il legno continua a crescere nei boschi. Se non estirpi tutto il bosco,

Sì, infatti, se non estirpi tutto il bosco... Guarda un po' è quello che stanno facendo in Amazzonia per fare posto alle colture di cereali e simili.  Anche l'Italia alcuni secoli fa era ricoperta di boschi. Ora sono piuttosto pochi. E comunque un albero non ricresce in un anno. E' necessario almeno un decennio per renderlo adatto a essere tagliato e bruciato per produrre calore.  A parte il problema dell'inquinamento atmosferico per i fumi.

 

2 hours ago, marco7 said:

l'energia atomica se non prodotta dall'uomo non si forma in modo spontaneo nel nostro pianeta

Nemmeno l'energia termica dal legno o dal petrolio si forma in modo spontaneo (salvo accidentalmente per fulmini o simili fenomeni)  se non è prodotta dall'uomo!  Ma poi che c'entra con il pericolo o con l'inquinamento causato dall'energia prodotta?

 

2 hours ago, marco7 said:

l'energia atomica non e' rinnovabile perche' quando hai usato l'uranio o il plutonio per produrla succede che hai meno uranio e plutonio a disposizione per la produzione futura di energia nucleare.

Questo vale anche per il legno e per il petrolio e indirettamente anche per l'energia elettrica, eolica e solare, visto che per produrle sono necessari metalli particolari che non piovono dal cielo. 

 

2 hours ago, marco7 said:

e l'energia atomica e' energia che la nostra specie produce sul pianeta e che se noi non la producessimo non si formerebbe da sola.

Ma che argomento è?  Anche gli autoveicoli non si formano da soli, ma li produce la nostra specie.  E allora?

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55 minutes ago, Omocrazia said:

Nemmeno l'energia termica dal legno o dal petrolio si forma in modo spontaneo (salvo accidentalmente per fulmini o simili fenomeni)  se non è prodotta dall'uomo!  Ma poi che c'entra con il pericolo o con l'inquinamento causato dall'energia prodotta?

no. se non raccogli il legno dal boosco finische che prima o poi l'energia che il legno contiene viene deduta ugualmente all'ambiente.

 

56 minutes ago, Omocrazia said:

Questo vale anche per il legno e per il petrolio e indirettamente anche per l'energia elettrica, eolica e solare, visto che per produrle sono necessari metalli particolari che non piovono dal cielo. 

 

il legno è rinnovabile, il petrolio no perché è fossile e se non lo togliamo dal sottosuolo lui se ne sta nel sottosuolo. l'eolico e il solare sono rinnovabili anche se servono metalli per fare le apparecchiature per produrli.

58 minutes ago, Omocrazia said:

Ma che argomento è?  Anche gli autoveicoli non si formano da soli, ma li produce la nostra specie.  E allora?

gli autoveicoli sono oggetti non energia.

mi sembra che non capisci bene i termini del problema e se non lo capisci non ci posso far nulla.

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Omocrazia
59 minutes ago, marco7 said:

se non raccogli il legno dal boosco finische che prima o poi l'energia che il legno contiene viene deduta ugualmente all'ambiente.

Non credo che tagliare un albero e bruciarlo sia termicamente equivalente a non raccogliere i rami caduti nel bosco e lasciare che marciscano.  Ma in ogni caso che c'entra?  Si parlava dell'emissione termica causata dalle molteplici attività umane tra cui anche quella di bruciare legna per produrre energia. E' chiaro che fatta da un uomo solo è irrilevante. Fatta da miliardi di uomini no e forse può essere equivalente all'emissione termica di più centrali nucleario addirittura maggiore.

1 hour ago, marco7 said:

il legno è rinnovabile, il petrolio no perché è fossile e se non lo togliamo dal sottosuolo lui se ne sta nel sottosuolo.

Il legno è rinnovabile, ma in decenni e sempre che si ripianti l'albero, perché se non lo ripianti, come fanno in Amazzonia per ottenere aree colvivabili a cereali, non si rinnova un fico secco.

1 hour ago, marco7 said:

l'eolico e il solare sono rinnovabili anche se servono metalli per fare le apparecchiature per produrli.

E i metalli e le apparecchiature ti cadono dal cielo?  Se sì, ottimo;  se no (come temo 😉) anche la produzione di queste energie rinnovabili consuma l'ambiente.

1 hour ago, marco7 said:

mi sembra che non capisci bene i termini del problema e se non lo capisci non ci posso far nulla.

Lo stesso penso anch'io di te...😁

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Paedicator1987

Notizia fresca di questi giorni.

>>Enel con Ansaldo per i mini reattori nucleari in Italia
Enel si prepara ad avviare la fase di studio, da condurre assieme al gruppo Ansaldo, al fine di valutare la fattibilità dell’adozione della tecnologia del nucleare di terza generazione avanzata Smr per la generazione di energia elettrica in Italia. La costituzione di una società, che si occuperà soltanto di studiare modalità di adozione, tempi, costi e – soprattutto – la possibilità di sviluppare nel paese una filiera produttiva di questi mini (per modo di dire) reattori, è al vaglio e dovrebbe concretizzarsi entro la fine dell’anno.
La spinta a far ripartire nel Paese una tecnologia messa fuori gioco da due referendum (nel 1987 e nel 2011) è legata allo sviluppo di nuovi sistemi di generazione più piccoli, meno costosi e ritenuti più sicuri per produrre importanti quantità di energia elettrica a prezzi competitivi.
Nel frattempo si lavora anche allo sviluppo degli Amr, che hanno un sistema di raffreddamento a piombo. Richiedono circa 15 anni per arrivare alla commercializzazione, ma hanno il vantaggio di utilizzare combustibili diversi da uranio e plutonio e di ridurre drasticamente i volumi e la durata delle scorie, potendo bruciare il combustibile esaurito in altri impianti. L’idea di fondo è quella di partire con la prima tecnologia disponibile e via via adottare poi quelle nuove più efficienti.
Gli Smr vengono considerati più sicuri dei reattori nucleari tradizionali perché usano sistemi di raffreddamento passivi, in grado di smaltire il calore che il reattore genera anche una volta spento, senza necessità di una alimentazione elettrica. E perché le singole unità di potenza sono immerse in piscine d’acqua e sono dotate di riserve di acqua aggiuntive. L’aspetto che ha attirato l’attenzione di Enel e Ansaldo (gruppo che attraverso Ansaldo Energia sta sviluppando un proprio progetto Amr in Romania) è la possibilità di costruire questi impianti, che hanno le dimensioni di una fabbrica, all’interno delle industrie e dunque consentono di creare opportunità di lavoro e di realizzare una filiera nazionale.
L’interesse è legato soprattutto alle grandi quantità di energia elettrica che sarebbe prodotta a costi ritenuti competitivi. Una utenza elettrica deve essere alimentata per 8.760 ore l’anno: gli Smr garantiscono un’alimentazione costante, come il gas d’altro canto. Il fotovoltaico oggi riesce a fornire un’alimentazione per 1.500 ore. Una volta standardizzato il modello di produzione, l’SMR avrà un costo di realizzazione di 3,5 milioni a megawatt (5,5 milioni il costo stimato del prototipo).
Gli impianti fotovoltaici “utility scale” hanno un costo di 1,2 milioni a megawatt, costo che però rapportato al numero di ore più basso che essi possono alimentare, rende due volte più oneroso l’investimento, in rapporto al ritorno, rispetto a quello per gli Smr. I quali possono, quindi, garantire un prezzo di vendita dell’energia elettrica più basso. Un SMR in media ha una potenza di circa 300 megawatt, quindi l’investimento dovrebbe attestarsi attorno a un miliardo di euro ciascuno. Nella strategia dell’Enel la decarbonizzazione resta l’obiettivo fondamentale: il nucleare è considerato una tecnologia compatibile perché non ha un impatto in termini di emissioni di C02.<<

L'energia nucleare non è superata, ma al contrario sarà l'energia del futuro.

Dobbiamo smetterla di guardare il futuro con gli occhiali del passato - soprattutto in campo tecnologico -.

 

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On 11/8/2024 at 11:52 AM, Omocrazia said:

A quanto dicono gli esperti, a causa del diffuso inquinamento dell'aria causato dai combustibili fossili (che crescerà ancora nei prossimi decenni per l'industrializzazione di India e Africa) gran parte del globo ora abitato sarà inabitabile o per siccità o per inondazioni da dissesto idrogeologico o per innalzamento del livello dei mari da scioglimento dei ghiacciai polari.

Probabilmente non hai in mente la gerarchia della pericolosità. Ho già detto più volte qui che se dovessimo, dal mattino alla sera, non guidare più automezzi a benzina o accendere riscaldamenti, torneremmo immadiatamente a situazioni di salubrità. Con la centrale nucleare non puoi fare questo gioco. Ci vuole una laurea in fisica per capirlo o basta essere sensibili al tema?

9 hours ago, Omocrazia said:

Guarda io non sono un tecnico, ma non capisco bene perché classifichi l'energia prodotta dal legno come rinnovabile, mentre quella prodotta dall'uranio o da altre materie radioattive la classifichi come non rinnovabile.  Il legno non è infinito su questa terra come non lo è l'uranio e simili. Quindi nessuna delle due due energie può rinnovarsi all'infinito.

Le scorie? Magari le scorie dismesse continuano ad emettere radiazioni per centinaia di anni?

Dai da una persona come te simili dettagli che non consideri non me lo aspettavo

1 hour ago, Paedicator1987 said:

Notizia fresca di questi giorni.

>>Enel con Ansaldo per i mini reattori nucleari in Italia
Enel si prepara ad avviare la fase di studio, da condurre assieme al gruppo Ansaldo, al fine di valutare la fattibilità dell’adozione della tecnologia del nucleare di terza generazione avanzata Smr per la generazione di energia elettrica in Italia. La costituzione di una società, che si occuperà soltanto di studiare modalità di adozione, tempi, costi e – soprattutto – la possibilità di sviluppare nel paese una filiera produttiva di questi mini (per modo di dire) reattori, è al vaglio e dovrebbe concretizzarsi entro la fine dell’anno.
La spinta a far ripartire nel Paese una tecnologia messa fuori gioco da due referendum (nel 1987 e nel 2011) è legata allo sviluppo di nuovi sistemi di generazione più piccoli, meno costosi e ritenuti più sicuri per produrre importanti quantità di energia elettrica a prezzi competitivi.
Nel frattempo si lavora anche allo sviluppo degli Amr, che hanno un sistema di raffreddamento a piombo. Richiedono circa 15 anni per arrivare alla commercializzazione, ma hanno il vantaggio di utilizzare combustibili diversi da uranio e plutonio e di ridurre drasticamente i volumi e la durata delle scorie, potendo bruciare il combustibile esaurito in altri impianti. L’idea di fondo è quella di partire con la prima tecnologia disponibile e via via adottare poi quelle nuove più efficienti.
Gli Smr vengono considerati più sicuri dei reattori nucleari tradizionali perché usano sistemi di raffreddamento passivi, in grado di smaltire il calore che il reattore genera anche una volta spento, senza necessità di una alimentazione elettrica. E perché le singole unità di potenza sono immerse in piscine d’acqua e sono dotate di riserve di acqua aggiuntive. L’aspetto che ha attirato l’attenzione di Enel e Ansaldo (gruppo che attraverso Ansaldo Energia sta sviluppando un proprio progetto Amr in Romania) è la possibilità di costruire questi impianti, che hanno le dimensioni di una fabbrica, all’interno delle industrie e dunque consentono di creare opportunità di lavoro e di realizzare una filiera nazionale.
L’interesse è legato soprattutto alle grandi quantità di energia elettrica che sarebbe prodotta a costi ritenuti competitivi. Una utenza elettrica deve essere alimentata per 8.760 ore l’anno: gli Smr garantiscono un’alimentazione costante, come il gas d’altro canto. Il fotovoltaico oggi riesce a fornire un’alimentazione per 1.500 ore. Una volta standardizzato il modello di produzione, l’SMR avrà un costo di realizzazione di 3,5 milioni a megawatt (5,5 milioni il costo stimato del prototipo).
Gli impianti fotovoltaici “utility scale” hanno un costo di 1,2 milioni a megawatt, costo che però rapportato al numero di ore più basso che essi possono alimentare, rende due volte più oneroso l’investimento, in rapporto al ritorno, rispetto a quello per gli Smr. I quali possono, quindi, garantire un prezzo di vendita dell’energia elettrica più basso. Un SMR in media ha una potenza di circa 300 megawatt, quindi l’investimento dovrebbe attestarsi attorno a un miliardo di euro ciascuno. Nella strategia dell’Enel la decarbonizzazione resta l’obiettivo fondamentale: il nucleare è considerato una tecnologia compatibile perché non ha un impatto in termini di emissioni di C02.<<

L'energia nucleare non è superata, ma al contrario sarà l'energia del futuro.

Dobbiamo smetterla di guardare il futuro con gli occhiali del passato - soprattutto in campo tecnologico -.

È un business, ma io voterò e farò campagna elettorale contro questa cosa

3 hours ago, Omocrazia said:

Lo stesso penso anch'io di te...😁

C'è un piccolo problema, la tua idea di energia danneggia me la la sua idea non danneggia te

On 11/7/2024 at 5:10 PM, Cesco00 said:

Che argomentazione è? Tutto pone un rischio. Tutto. Non dovremmo fare e costruire più una mazza.

Il rischio basso del nuclare è catastrofico

nucleare*

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6 hours ago, Omocrazia said:

Lo stesso penso anch'io di te...😁

Io ho studiato biochimica mentre tu suppongo hai forse fatto una materia umanistica.

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Omocrazia
On 11/9/2024 at 11:33 PM, marco7 said:

Io ho studiato biochimica

E allora? Guarda che non sono in questione gli effetti biologici, chimici, fisici, medici dell'inquinamento da energia nucleare. Nessuno (se non un imbecille o un burlone) dice che, in caso d'incidente in una centrale nucleare, non ci sarebbe alcun effetto per l'ambiente vicino e anche lontano.

La  questione è comparativa tra il pericolo e l'inquinamento dell'energia nucleare da una parte e quello delle forme d'energia d'origine fossile dall'altra.  Cui sia aggiungono poi le questioni comparative tra la comodità, l'economicità, la versatilità dell'una e delle altre (non solo di quelle d'origine fossile).

On 11/9/2024 at 7:19 PM, Paedicator1987 said:

La spinta a far ripartire nel Paese una tecnologia messa fuori gioco da due referendum (nel 1987 e nel 2011) è legata allo sviluppo di nuovi sistemi di generazione più piccoli, meno costosi e ritenuti più sicuri per produrre importanti quantità di energia elettrica a prezzi competitivi.

Molti sistemi piccoli ridurrebbero l'ampiezza degli effetti in caso d'incidente. Potrebbe essere una buona soluzione.  

On 11/9/2024 at 8:33 PM, Pugsley said:

Le scorie? Magari le scorie dismesse continuano ad emettere radiazioni per centinaia di anni?

Dai da una persona come te simili dettagli che non consideri non me lo aspettavo

Ripeto che non sono un tecnico della materia.  Non discuto che ci sia il problema delle scorie, anche se sembra stiano studiando la soluzione.  Ma le scorie ci sono anche per l'energia d'origine fossile e (a quanto dicono gli esperti) stanno inquinando in modo catastrofico l'ambiente anche per la grande quantità totale d'immissioni.

On 11/9/2024 at 8:33 PM, Pugsley said:

Ho già detto più volte qui che se dovessimo, dal mattino alla sera, non guidare più automezzi a benzina o accendere riscaldamenti, torneremmo immadiatamente a situazioni di salubrità.

 Ah, certo! e se ci risvegliassimo un giorno tutti più tolleranti (o anche più indifferenti...) non ci sarebbero più guerre e se ci risvegliassimo un giorno tutti alati non sarebbero più necessari gli aerei con il loro carico d'inquinamento e di pericoli di catastrofi.  In attesa dei miracoli e del paradiso terrestre, dobbiamo sopravvivere alla meno peggio nell'inferno (o almeno nel purgatorio...) attuale.

On 11/9/2024 at 8:33 PM, Pugsley said:

Probabilmente non hai in mente la gerarchia della pericolosità.

La gerarchia delle pericolosità non può essere astratta.  Questo è più pericoloso di quello, quindi non lo uso. Bisogna sempre considerare anche la quantità del pericolo rispetto all'utilità dello strumento pericoloso in comparazione con la quantità del pericolo rispetto all'utilità degli altri strumenti pericolosi.  Se no, non dovresti mai usare il gas negli appartamenti degli edifici perché, in caso di fughe, sarebbe demolito tutto l'edificio e morirebbero tutti gli abitanti istantaneamente o quasi.  Meglio un focherello di legna in ogni appartamento, perché in caso d'incendio difficilmente si diffonderebbe in tutto l'edificio e comunque ci sarebbe tempo per fuggire. Stesso ragionamento per l'uso di aerei con decine di passeggeri.  Se cade, probabilmente moriranno tutti.  Quindi niente aerei passeggeri se non per due o tre persone.  

On 11/9/2024 at 8:33 PM, Pugsley said:

C'è un piccolo problema, la tua idea di energia danneggia me la la sua idea non danneggia te

La mia idea d'energia non è mia, figurati.  Non me ne intendo.  Il mio ragionamento è sui pericoli che si corrono rispetto alle utilità e sulla quantità dell'inquinamento prodotto.  Ma non contesto né che ci siano pericoli né che siano pericoli di natura diversa.  Però, ripeto, il giudizio dev'essere comparativo, non può essere astratto e assoluto.

On 11/9/2024 at 8:33 PM, Pugsley said:

Il rischio basso del nuclare è catastrofico

nucleare*

A quanto pare anche quello dei combustibili fossili è catastrofico (catastrofe è uno stravolgimento...) sia quando si sversano in mare milioni di barili di petrolio per incidenti sulle piattaforme estrattive (vedi disastro della Deepwater Horizon del 2010 nel golfo del Messico) sia quando si riversano nell'atmosfera i fumi di combusione per l'uso quotidiano di miliardi di uomini.

 

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1 hour ago, Omocrazia said:

E allora?

e allora ne so più di te e posso capire di più di uno che ha studiato greco o arte.

1 hour ago, Omocrazia said:

La  questione è comparativa tra il pericolo e l'inquinamento dell'energia nucleare da una parte e quello delle forme d'energia d'origine fossile dall'altra. 

preferisci avere un cancro al fegato o un cancro al pancreas ?

meglio non avere ne l'uno ne l'altro.

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busdriver
10 hours ago, Omocrazia said:

in caso di fughe, sarebbe demolito tutto l'edificio

le funghe capitano e la tecnica per non più averle esiste dagli anni 60 8fornelli valvolati,tubi inox,tubazioni esterne . Peccato che per motivi di vile denaro o di estetica stupida NON SI APPLICANO

I fornelli valvolati da noi ci sono dalla fine degli anni 90 poco più e poco meno e poi sono stati OBBLIGATI come vendita. Tuttavia sono ancora in vendita dei fornelli per "uso temporaneo" senza termocoppia. Sono normalmente a due o tre fuochi con coperchio e di colore bianco. Gli STESSI fornelli a casa di marco 7 li vendono valvolati.

I tubi ESTERNI sono da un pò non più usati perchè qualche stupido ha deciso che nelle case ci va una "colonna" nel quale passano tutti i tubi per motivi estetici. il botto  a pinerolo di una palazzina sventrata è stato causato da una fuga dentro a questa colonna.

Diciamo che il gas è un energia controllabile e relativamente sicura.

10 hours ago, Omocrazia said:

un focherello di legna in ogni appartamento

c'è il problema di fondo che in una città i fumi sarebbero un goccio fastidiosi non disperdendosi come in aperta campagna . Inoltre se TUTTI andassimo a legna tempo due anni e avremmo fatto fuori pure i mobili del salotto dopo tutti gli alberi e arbusti disponibili.

10 hours ago, Omocrazia said:

per l'uso di aerei

benchè l'aereo sia inquinante e la sola sua presenza mi dia fastidio allo stato attuale è ancora insostituibile. Poi per carità il karma per esempio ha fatto cadere il concorde 4590 (pieno di ricchi che andavano a fare una crociera) o fa cadere i de havilland comet (che cesso di aereo ma al tempo volavano solo i ricchi) e il loro jet set.

Ma purtroppo cadono anche aeromexico e aeroperù con i poveracci a bordo.

10 hours ago, Omocrazia said:

anche quello dei combustibili fossili è catastrofico

certo,cambiano solo i "tempi" della cosa. Sicuramente un VERO decremento dei consumi può solo fare bene al pianeta. ma a quelli che "devono" vendere energia,a quelli che "devono" fare le centrali può non piacere.

Anche perchè quello che muove il mondo non sono le persone ma il puto dinero

Edited by busdriver
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On 11/11/2024 at 8:22 PM, Omocrazia said:

Molti sistemi piccoli ridurrebbero l'ampiezza degli effetti in caso d'incidente. Potrebbe essere una buona soluzione.  

Non cambia niente per i territtori entro centinaia di chilometri

On 11/11/2024 at 8:22 PM, Omocrazia said:

Ripeto che non sono un tecnico della materia.  Non discuto che ci sia il problema delle scorie, anche se sembra stiano studiando la soluzione.  Ma le scorie ci sono anche per l'energia d'origine fossile e (a quanto dicono gli esperti) stanno inquinando in modo catastrofico l'ambiente anche per la grande quantità totale d'immissioni.

I francesi chiudevano le scorie nucleari in grosse bolle di vetro e le gettavano nei fondali marini più profondi. Ti pare la soluzione? Infatti il Mondo si è incazzato. Le scorie di origine fossile sono i fumi (gas serra), che ripeto se dall'oggi al domani non ne producessimo più, tutto immediatamente tornerebbe come prima. Infatti il periodo del lockdown ci ha fatto capire che non sono essi che inquinano, ma gli allevamenti industriali di carne suina, bovina attraverso sia i gas intestinali da loro emessi lsia attraverso le deiezioni fecali (che poi di fatto vengono riciclate per concimare i terreni agricoli con odori nauseabondi percepibili a distanza di chilometri)

On 11/11/2024 at 8:22 PM, Omocrazia said:

Ah, certo! e se ci risvegliassimo un giorno tutti più tolleranti (o anche più indifferenti...) non ci sarebbero più guerre e se ci risvegliassimo un giorno tutti alati non sarebbero più necessari gli aerei con il loro carico d'inquinamento e di pericoli di catastrofi.  In attesa dei miracoli e del paradiso terrestre, dobbiamo sopravvivere alla meno peggio nell'inferno (o almeno nel purgatorio...) attuale.

Ho risposto sopra e questo tuo umorismo becero detto da te non me lo aspettavo

On 11/11/2024 at 8:22 PM, Omocrazia said:

La gerarchia delle pericolosità non può essere astratta.  Questo è più pericoloso di quello, quindi non lo uso. Bisogna sempre considerare anche la quantità del pericolo rispetto all'utilità dello strumento pericoloso in comparazione con la quantità del pericolo rispetto all'utilità degli altri strumenti pericolosi.  Se no, non dovresti mai usare il gas negli appartamenti degli edifici perché, in caso di fughe, sarebbe demolito tutto l'edificio e morirebbero tutti gli abitanti istantaneamente o quasi.  Meglio un focherello di legna in ogni appartamento, perché in caso d'incendio difficilmente si diffonderebbe in tutto l'edificio e comunque ci sarebbe tempo per fuggire. Stesso ragionamento per l'uso di aerei con decine di passeggeri.  Se cade, probabilmente moriranno tutti.  Quindi niente aerei passeggeri se non per due o tre persone.

Il gas e l'aereo non rendono inabitabile un territorio, la legna idem, e non hanno conseguenze di salubrità per chi abita dopo di noi un luogo. Sembra che la variante spazio, ambiente, territorio, luogo tu non l'abbia appresa a scuola per imprinting. Probabilmente non ti hanno sensibilizzato a causa delle riforme dei Governi di destra che hanno cancellato la Geografia in quasi tutte le scuole.

Mi domando come tu possa fare il turista e apprezzare il Mondo se ti manca questa sensibilità

On 11/11/2024 at 8:22 PM, Omocrazia said:

il giudizio dev'essere comparativo, non può essere astratto e assoluto.

Se fosse astratto e assoluto non ci sarebbe mai stata la Guerra Fredda dal 1945 al 1991, ti pare?

La minaccia del mucleare tu non l'hai proprio conosciuta, beato te, ti devono istruire

nucleare*

L'uomo è progredito quando è riuscito a fare tesoro degli errori di chi lo ha preceduto.

Questo tu lo chiamo "pericolo astratto"? Io lo chiamo "capacità di interiorizzare gli errori dei miei avi e di non ripeterli".

 

È molto grave

On 11/11/2024 at 8:22 PM, Omocrazia said:

A quanto pare anche quello dei combustibili fossili è catastrofico (catastrofe è uno stravolgimento...) sia quando si sversano in mare milioni di barili di petrolio per incidenti sulle piattaforme estrattive (vedi disastro della Deepwater Horizon del 2010 nel golfo del Messico) sia quando si riversano nell'atmosfera i fumi di combusione per l'uso quotidiano di miliardi di uomini.

Ricordo molto bene quell'incidente. 

https://www.nationalgeographic.it/ambiente/2020/04/deepwater-horizon-dieci-anni-dopo-le-tragiche-conseguenze-dellesplosione-della-petroliera

«Un decennio dopo molte specie, come i coralli di acque fredde, la strolaga maggiore e la trota di mare sono ancora in difficoltà e le loro popolazioni sono diminuite. Di contro, qualche abitante del golfo ha mostrato un notevole recupero – tra questi, i pesci menhaden e i pellicani bruni, l’uccello dello stato della Louisiana.

Gli studiosi dicono che è ancora troppo presto per dichiarare con sicurezza quale sia stato l’impatto su specie longeve come i delfini, le balene e le tartarughe marine». 

Edited by Pugsley
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Il nucleare è devastante per tutti gli esseri viventi. È devastante per tutti i biomi. È dimostrato. Non è ancora dimostrato per il petrolio. Che poi se il giacimento non fosse stato off-shore, la catastrofe sarebbe stata notevolmente inferiore. Io però ti voglio dire che la plastica proviene dal petrolio. Quindi il nucleare non cancella il petrolio e le piattaforme off-shore. Mi meraviglio che tu non abbia citato il molto più devastante shale-oil, che grazie al cielo qui in Europa si è praticato poco.

È curioso che tu abbia più paura di una elaborazione chimica di una decomposizione anaerobica di krill e plancton ancestrali che di elementi chimici di rocce elaborati con tecniche tecnicamente non immediatamente percettibili con i nostri sensi e per questo più inquietanti

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