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[culturagaia] Transgenderismo, transessualismo, intersessualità


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Frattaglia

Premetto che gli argomenti sono molto vasti, quindi man mano li amplierò aggiungendo post. Chiunque abbia domande o voglia portare testimonianze, studi o documenti significativi è ben accetto. :gha:

 

 

La seconda premessa che farò è più che doverosa, e serve a introdurre tutti i seguenti argomenti.

 

Ognuno di noi, dentro di sè, possiede due lati, due parti o se volete possiamo definirle due anime: maschile e femminile.

Queste sono in genere mescolate in quantità diverse, alcune persone potrebbero nascondere o reprimerne una coscientemente, altre non coscientemente, in altre ancora una di queste due parti potrebbe essere comunque minuscola e non percepibile... ma comunque in ognuno di noi esistono entrambe le componenti.

 

Ogni persona, sulla base della sua personalità, ha il suo modo di vivere e di essere. Esistono persone molto maschili o molto femminili che si comportano normalmente, esistono persone che si atteggiano in maniera molto maschile o molto femminile, esistono persone che si comportano normalmente e che risultano avere i caratteri stereotipici di entrambi i generi, ovviamente mescolati.

perché non dimentichiamo che maschile e femminile dipendono dalla società; esistono società in cui l'azzurro indica le femmine, o in cui il ruolo maschile e femminile sono diversi dai nostri.

Sostanzialmente, ogni persona è un universo a sè.

 

 

Poi c'è l'identità di genere. I bambini già a 3-4 anni sanno rispondere se qualcuno gli chiede se sono maschietti o femminucce. Alcuni si identificano come maschietti, altri come femminucce, a volte ancora danno come risposta "entrambi". Pian piano che crescono, anche sulla base della formazione data dalla società, queste risposte possono affinarsi o modificarsi leggermente. Ma quello che è ben chiaro è che già un bambino di 3 anni è cosciente di chi è.

 

Il problema nasce quando l'identità di genere non si accorda con il sesso fisico.

Esistono persone che già a 3 anni dicono "perché mi parli al femminile? non vedi che sono un maschio?", altre persone che arrivano a questa realizzazione con il tempo (spesso la pubertà è il secondo momento in cui queste persone si accorgono che qualcosa non va), ad altre ancora serve uno shock per rimettere insieme i pezzi e comprendere appieno (perché non dimentichiamo che la psiche è una cosa molto complicata e influenzata da infiniti fattori).

Non si sa bene perché questo accade, l'ipotesi più accreditata è un'errata esposizione del feto a docce ormonali durante la gravidanza, ma quel che è certo è che esistono persone e il cui cervello, anche nella forma, risultano essere simili a quelle del sesso opposto.

Queste persone in genere non si riconoscono nel loro corpo e questo gli crea grossa sofferenza e questa sofferenza si accentua o emerge totalmente durante la pubertà e lo sviluppo fisico. Alcune persone arrivano a cercare di amputarsi ciò che non vogliono, diventano anoressiche, compiono atti autolesionistici e autodistruttivi; la componente di fondo è in genere una grossa depressione, o una grossa rabbia. Dato che non ci si sente bene con sè stessi diventa difficile avere rapporti sinceri e non parziali con gli altri, spesso si finisce per non vivere.

Un esempio perfetto di come ci si sente è secondo me rappresentato dalla copertina di questo libro:

frontcoverzx.jpg

L'unica soluzione per queste persone è un percorso medico che gli permetta di accordare corpo e mente.

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Ognuno di noi, dentro di sè, possiede due lati, due parti o se volete possiamo definirle due anime: maschile e femminile.

 

 

 

perché non dimentichiamo che maschile e femminile dipendono dalla società; esistono società in cui l'azzurro indica le femmine, o in cui il ruolo maschile e femminile sono diversi dai nostri.

 

 

Eh, delle due l'una; però!abusivo

 

La femminilità e la virilità

sono concetti metafisici;

l'Anima e l'Animus

in ciascuno di noi

 

OPPURE

 

sono solo costruzioni sociali

di cui - volendo - potremmo anche sbarazzarci?

 

Per intenderci,

se io piango come un vitello con i film romantici

significa:

1) C'è una parte femminile dentro di me.

2) E' la società che crede sia una cosa femminile

in realtà io sono un maschio completo

ed è abusivo pensare che i maschi non piangano?

 

Non so se è chiara la mia perplessità.

Frattaglia

Ottima domanda, e secondo me il discorso è che le tue due ipotesi sono valide entrambe.

 

Fin da quando esiste l'uomo questo si è accorto che esistono due tipologie di individui, i maschi e le femmine, differenziati sulla base del sesso fisico. Quindi è indubbio che questi concetti sono presenti fin da sempre e possono essere considerati concetti metafisici.

Il discorso però d'altra parte è che il ruolo maschile e il ruolo femminile cambiano a seconda della società, e quindi l'idea dei suddetti concetti.

Nei nostri tempi un uomo che scrive poesie è considerato una checca; ai tempi di Ovidio magari questo non era così.

Ai tempi nostri (o meglio, qualche anno fa), un gay a prescindere dal ruolo sessuale era considerato effeminato o femmina; ai tempi degli antichi romani la "femmina" era invece solo il passivo.

Sostanzialmente... maschile e femminile sono concetti platonici. Ma dato che tutto è relativo (ahimè) questi possono variare. Secondo me però sono troppo radicati nell'inconscio di ogni essere umano per far sì che ce ne si possa sbarazzare in assoluto (anche perchè, se così non fosse, il caso dei transessuali sarebbe inspiegabile).

 

Uh, dovrei andarmi a ricercare un libro sulle identità di genere che avevo letto un paio di anni fa :gha:

Se i transessuali esistono così come si autodefiniscono,

allora i concetti di Maschile e Femminile non sono solo culturali;

ma sono il risultato di una selezione darwiniana

che non riguarda solo quel 46simo di DNA di differenza

(anche perché il povero cromosoma Y - oltre al testosterone -

non codifica praticamente una mazza)

 

La figlia di un superdotato può ereditare i 25cm di nerchia del padre,

solo che noi non ce ne accorgiamo perché non ha gli ormoni per crescere

(ma geneticamente è presente, altrimenti il figlio di lei non lo erediterebbe)

 

Quindi è ovvio che ci siano una grande quantità di comportamenti

che tutti noi abbiamo ereditato e che non sempre si manifestano.

Io potrei aver ereditato - attravero mio padre - "i geni della brava casalinga"

che furono di sua madre, ma - a differenza di lui - li ho espressi.

 

Cosa sia "funzionale" al maschio o alla femmina

lo decide quasi sempre l'ambiente in cui si vive.

Il problema dell'identità di genere viene in un secondo momento,

ma non è neppure strettamente necessario

(per il sapiens e il gorilla lo è, per il bonobo e il gibbone no)

Io ho una domanda che può sembrare stupida, e forse lo è, ma è una cosa che ho sempre voluto chiedere a una persona che ci sta passando, quindi eccomi qui.

(Scusate se va un po' fuori rispetto a quello di cui state parlando voi due, ma è comunque inerente al topic)

 

Come capisci di essere transessuale e non semplicemente genderqueer o androgino? Voglio dire...

Io da piccola mi definivo un maschio. Mi sono anche trovata un nome maschile e mi presentavo così. Poi la cosa è un po' scemata, ma ho sempre avuto comportamenti mascolini e mi sono sempre vestita da maschio. E nonostante io continui ad entrare, per esempio, nei bagni pubblici femminili, se qualcuno mi scambia per un maschio non mi dispiace.

Però... Cioè, insomma, non riesco a capire: non credo di avere un'identità di genere maschile, ma non credo di averne una nemmeno femminile.

L'unica cosa che mi viene da dirmi è... WTF, self? :gha:

Help su questo argomento? Perché non ho ben capito la faccenda, qui nella mia testolina :asd:

io anche ho una domanda, esula dal topic in senso piu' stretto, ma nelle societa' dove le femmine sono indicate con l'azzurro i maschi con che colori sono indicati? non sapevo nemmeno che esistessero queste societa' quindi mi interesserebbe anche sapere quali sono...

 

Come capisci di essere transessuale e non semplicemente genderqueer o androgino? Voglio dire...

 

 

immagino, ma qui dirà chi queste cose le vive, che certe cose si "sentano". io comunque invito a non utilizzare termini da wikipedia come genderqueer, pansessuale o allosessuale (?) che sono cose che complicano inutilmente e creano solo confusione.

Frattaglia

Farò un megapost per rispondere a tutti xD Sperando di non incasinare troppo :asd:

 

Se i transessuali esistono così come si autodefiniscono,

allora i concetti di Maschile e Femminile non sono solo culturali;

ma sono il risultato di una selezione darwiniana

che non riguarda solo quel 46simo di DNA di differenza

(anche perché il povero cromosoma Y - oltre al testosterone -

non codifica praticamente una mazza)

 

Hai ragionissimo, è evidente che nella transessualità c'è una componente biologica (anche molto grande). Sennò come farebbe una bambina cresciuta da sempre come una bambina a uscirsene con cose come "no guarda ti sbagli, io sono un maschio".

La componente culturale però sicuramente influenza il come si vive il proprio essere maschio o femmina (intesi come genere).

 

A questo proposito è spuntato ieri sera con un mio amico il discorso riguardo alle "variazioni" nelle specie naturali.

L'omosessualità è stata osservata in almeno un centinaio di specie animali.

Di alcune specie è ben chiaro che si tratti di puro comportamento sessuale (mi viene in mente l'esempio dei bonobo, in cui tutta la popolazione è bisessuale al 100% e in cui il sesso ha una chiara utilità sociale).

Ma esistono specie, e mi viene in mente l'esempio dei topi, in cui l'omosessualità è stata osservata come un topo maschio che assume e ha comportamenti femminili e che accetta l'accoppiamento con topi maschi.

In questo caso parliamo di omosessualità o di transessualità?

(E' evidente che è una domanda aperta, nessuno andrà mai da un topo omosessuale a chiedergli se si sente maschio o femmina, è solo per evidenziare che spesso le situazioni non sono bianche o nere :asd:).

 

 

Io ho una domanda che può sembrare stupida, e forse lo è, ma è una cosa che ho sempre voluto chiedere a una persona che ci sta passando, quindi eccomi qui.

(Scusate se va un po' fuori rispetto a quello di cui state parlando voi due, ma è comunque inerente al topic)

 

Come capisci di essere transessuale e non semplicemente genderqueer o androgino? Voglio dire...

Io da piccola mi definivo un maschio. Mi sono anche trovata un nome maschile e mi presentavo così. Poi la cosa è un po' scemata, ma ho sempre avuto comportamenti mascolini e mi sono sempre vestita da maschio. E nonostante io continui ad entrare, per esempio, nei bagni pubblici femminili, se qualcuno mi scambia per un maschio non mi dispiace.

Però... Cioè, insomma, non riesco a capire: non credo di avere un'identità di genere maschile, ma non credo di averne una nemmeno femminile.

L'unica cosa che mi viene da dirmi è... WTF, self? :)

Help su questo argomento? Perché non ho ben capito la faccenda, qui nella mia testolina :)

Beh... ogni persona è un mondo a sè :asd:

E ogni persona può parlare solo per sè, il discorso è che l'identità di genere è un continuum, un qualcosa di totalmente sfumato, ai cui estremi ci sono maschio e femmina.

Quello che magari può distinguere un transessuale da te è che un transessuale prova un conflitto totalmente insanabile con il proprio corpo (poi io dico così, non so tu che rapporto hai con il tuo corpo xD), oltre a sentirsi totalmente un membro del sesso opposto. Non si riconosce allo specchio, ha problemi a spogliarsi, magari ha la sensazione di possedere ciò che non possiede (seno, o pene), c'è un senso totale di estraneità. Ogni persona t poi vive il suo disagio in maniera diversa però... se non compi la transizione ti sembra di non vivere, o di vivere parzialmente. Esistono poi persone che non compiono tutto il percorso, perché lo scopo del percorso è solo quello di portare la persona in uno stato in cui sta bene con sè stessa ed è serena, e questo potrebbe avvenire ad esempio anche solo con la terapia ormonale, senza operazioni. E' una questione complessa che riguarda anche l'interazione ormonale con il cervello (che viene appunto modificata dalla terapia ormonale).

Sostanzialmente... esistono diversi livelli di disagio, esistono diverse maniere di identificarsi, ecco tutto :)  Per farti un esempio, l'altro giorno ero a un convegno sulla transessualità e ha parlato un ragazzo FtM ormai alla fine del suo percorso. Raccontava che per lui l'uomo deve avere una struttura fisica massiccia, è fissato con la palestra, eccedera, però ha poi specificato che ha anche lui un suo lato femminile che non nega e che, ad esempio, il suo motorino se l'era comprato rosa perché gli piaceva.

 

io anche ho una domanda, esula dal topic in senso piu' stretto, ma nelle societa' dove le femmine sono indicate con l'azzurro i maschi con che colori sono indicati? non sapevo nemmeno che esistessero queste societa' quindi mi interesserebbe anche sapere quali sono...

La convenzione dei due colori è nata a inizio secolo. Inizialmente il rosa era per i maschietti, in quanto il rosso era il colore del sangue e della violenza ma era utilizzato ovviamente in una tonalità sbiadita per diminuirne l'effetto, mentre l'azzuro indicava le femminucce perché era un colore associato alla vergine maria.

Intorno agli anni '40-'50 questo rapporto si è invertito.

http://www.pinkblog.it/post/562/rosa-per-le-femmine-azzurro-per-i-maschi-perche

http://en.wikipedia.org/wiki/Pink#Pink_in_gender (lo so che la wikipedia ha sempre il peso che ha, però comunque in questo caso si basa su fonti verificabili).

Riguardo al rosa se ti interessa ti segnalo il sito di un'associazione di femministe inglesi che si chiama Pink Stinks che porta avanti una campagna per "combattere il rosa" nell'educazione delle bambine, cercando di combattere la visione della donna come basata solo sull'estetica e come ruolo passivo, complementare rispetto all'uomo e basato solo sull'estetica (avete presente il modello velina?), cercando di proporre invece alle bambine un modello di donna che possa essere tutto ciò che vuole...un'inventrice, una politica, una dottoressa, o comunque sia qualcuno che possa avere un suo ruolo attivo.

E' un concetto che può sembrare banale e stupido, ma forse guardando il sito ci si può fare un po' più un'idea di cosa intendano e di quanto questa cultura sia diffusa  :gha:

Frattaglia

Il termine transgender è il termine ombrello dentro cui si possono identificare tutte le persone che non si sentono racchiuse all'interno dello stereotipo di genere normalmente identificato come maschile e femminile.

Con il termine transessuale si intende una persona affetta da Disturbo dell'Identità di Genere, in cui cioè l'identità di genere non corrisponde con il sesso fisico; spesso queste persone compiono un iter medico per far sì che il proprio corpo corrisponda con l'identità di genere.

Il primo termine spesso assume sfumature diverse, a seconda anche del contesto; a volte le persone transessuali non amano essere definite transgender, dato che la seconda parola ha spesso anche un connotato di lotta politica.

 

 

Non esistono stime reali sulla percentuale di persone transessuali; alcune parlano di 1 su 30.000 nati maschi e 1 su 100.000 nati femmine, altre di 1 su 10.000 nati maschi e 1 su 30.000 nati femmine.

 

Con il termine MtF o donna transessuale si indica una persona, nata di sesso maschile ma con un'identità di genere femminile, che transiziona con il suo corpo da maschio a femmina.

transgenreparis2005.jpg

Con il termine FtM o uomo transessuale si indica una persona, nata di sesso femminile ma con un'identità di genere maschile, che transiziona con il suo corpo da femmina a maschio.

Tipton_portrait.jpg

 

 

La transizione

La transizione è il percorso attraverso cui una persona transessuale adegua il suo corpo alla sua identità psichica.

E' importante sottolineare che la transizione non è un percorso che da A porta a B, ma sono una serie di passi che vanno compiuti e ragionati individualmente dalla persona che li compie; lo scopo di questo percorso è di portare la persona transessuale in uno stato in cui si trova bene con il suo corpo ed è sereno, e capita a volte che questo accada prima che la persona li compia tutti. Lo scopo di tutto ciò è solo far stare bene la persona transessuale, e se quindi questa si trova bene con sè stessa dopo aver compiuto un passo è giusto che si fermi lì senza essere obbligato ad andare avanti.

 

Fondamentalmente in Italia il percorso funziona così:

esistono due protocolli adottati, l'ONIG (Osservatorio Nazionale sull'Identità di Genere) e il WPATH (World Professional Association for Transgender Health).

Il primo (adottato solo in Italia) prevede obbigatoriamente almeno 6 mesi di terapia psicologica oltre a una relazione psichiatrica che attesti che la persona soffre di DIG prima di poter ottenere l'accesso alla terapia ormonale.

Il secondo (adottato in due centri in Italia e fondamentalmente in quasi tutto il resto del mondo) prevede solo una relazione psichiatrica che attesti il DIG per permettere l'accesso alla terapia ormonale; la terapia psicologica è consigliata ma facoltativa.

Una volta ottenuta la relazione psichiatrica il transessuale può rivolgersi a un endocrinologo, che prescriverà una terapia ormonale volta a far sì che i livelli degli ormoni cambino da femminili a maschili (nel caso degli FtM) e da maschili a femminili (nel caso delle MtF). In realtà la vera rivoluzione per il transessuale è proprio questa; si modifica l'aspetto fisico (produce la crescita del seno, diminuisce la libido, causa una redistribuzione del grasso nelle MtF e invece causa un abbassamento di voce, crescita della barba e mascolinizzazione generale per gli FtM) ma soprattutto si equilibrano i livelli ormonali sulla base di quelli di cui il cervello ha bisogno e quindi produce generalmente una sensazione di benessere nel transessuale. Questa terapia è composta da un accoppiamento di antiandrogeni e ormoni femminili per le MtF e da testosterone per gli FtM.

Una volta ottenuta la relazione dallo psichiatra inoltre la persona transessuale può iniziare l'iter legale per ottenere il consenso per operarsi; dato che in Italia è illegale per un chirurgo asportare organi sani bisogna prima passare da un giudice che, basandosi sulla relazione psichiatrica e su altre valutazioni (spesso è richiesta una seconda valutazione psichiatrica, dipende dal giudice) concede l'autorizzazione alle operazioni.

Avendo la prima sentenza in mano la persona transesssuale può rivolgersi ai chirughi e mettersi in lista per le operazioni. Le operazioni più comuni sono la vaginoplastica e eventualmente una mastoplastica additiva (aumento del seno) per le MtF e per gli FtM mastectomia (rimozione del seno), annessisterectomia (rimozione di ovaie e utero), eventualmente falloplastica o metoidioplastica (creazione di un organo maschile secondo due tecniche diverse).

Oltre a queste le transessuali si sottopongono anche a una terapia al laser che rimuova la barba.

Una volta che la persona transessuale ha rimosso i suoi organi riproduttivi (ha compiuto la vaginoplastica per le MtF e l'isterectomia per gli FtM) può rivolgersi nuovamente al tribunale per ottenere il cambio anagrafico di nome e genere.

 

E' un procedimento lungo, complicato e spesso costoso. Mi preme sottolineare, di nuovo, che non è un percorso che porta da A a B, ma varia per ognuno.

Se una persona si sente bene e supera il suo problema anche solo con la terapia ormonale è giusto che resti così e non compia ulteriori passi, perchè il rischio è di trovarsi successivamente in un nuovo stato in cui non si trova più bene. In questo senso la legge italiana è una forzatura, perchè prevede che una persona possa cambiare i propri documenti solo dopo aver rimosso i propri organi genitali e non tutte le persone transessuali vogliono farlo... per rendere l'idea, è un po' come se lo stato vi dicesse che voi non avete diritto alla vostra identità finchè non rimuovete, che ne so, il vostro naso. Non la vivreste come una violenza?

 

 

Uh... mi sono dilungato un sacco, temo  :gha: E' chiaro? Volete che approfondisco qualche aspetto?  :asd:

Grazie per i chiarimenti, Frattaglia, ora ho le cose un po' più chiare in testa, che non è mai una brutta cosa. :gha:

 

In realtà avrei un'altra domanda. Mi scuso in anticipo se sono invadente, ma è solo una curiosità. Se non sapete come rispondere o non volete rispondere non fa nulla.

Ho già provato a cercare in giro, ho visto molti documentari, ma forse guardo/leggo le cose sbagliate, comunque...

So che ci sono due tipi di operazioni per cambiare gli organi genitali di un FtM, ma volevo sapere se il risultato è più o meno quello desiderato.

Mi spiego meglio: ho alcune amiche transessuali MtF e loro, dopo aver transizionato completamente, si sono trovate benissimo. Hanno detto che l'operazione è stata fatta in modo esemplare e la vaginoplastica non sembrava nemmeno fosse mai stata fatta dopo un po'.

Al contrario ho anche amici FtM che sono ancora indecisi se fare o no l'operazione perché dicono che non è all'altezza della vaginoplastica.

E' così? Capisco che può essere più complicata come operazione e io non so i dettagli tecnici, ma cosa c'è di così assurdamente difficile che la rende un'operazione di basso livello rispetto a quella opposta?

 

Ripeto: scusate se la domanda è inappropriata o invadente, ma mi sembrava il topic giusto in cui chiederlo.

Frattaglia

Guarda, me l'aspettavo una domanda del genere, quindi non ti preoccupare xD

 

Allora, come dicevano l'altro giorno a un convegno a cui sono stato, la prima cosa da mettere in conto è che ci sono molte più MtF che FtM, e di conseguenza molte più operazioni di vaginoplastica che di falloplastica/metoidioplastica, quindi la tecnica è molto più avanzata.

Altra cosa da considerare, è facile togliere dove c'è, è più difficile mettere dove non c'è.

 

Ora, passando al sodo...

Prima di tutto c'è da dire che da dire che il testosterone, da solo, modifica già molto i genitali femminili. Fa si che il clitoride cresca, fino a raggiungere al massimo una lunghezza di diversi centimetri (credo 6, se non ricordo male... non ho mai chiesto ai miei amici di calarsi le mutande, sinceramente xD). C'è da dire che però intorno resta la pelle che lo ricopre.

In caso il ragazzo si voglia operare, le opzioni sono due, falloplastica e metoidioplastica.

-La falloplastica consiste nel prendere un pezzo di pelle e carne da un'altra parte del corpo (in genere il braccio, oppure l'addome o la coscia... le tecniche più avanzate e migliori invece la prendono da un fianco), modellarlo per dargli la forma di un pene e al tempo stesso attaccarlo più o meno sopra al clitoride; eventualmente si può creare all'interno un canale che faccia la funzione dell'uretra (per fare la pipì, insomma). Innanzitutto l'operazione non è priva di rischi: non è detto che il pezzo attecchisca a dovere, non è detto che l'uretra funzioni senza avere perdite, più altre complicanze varie. Ma oltre a questo ci sono due svantaggi: il primo è che il neo-pene non è erettile, cioè non si rizza da solo. Bisogna infilare una protesi uguale a quella che usano gli uomini con gravi deficit erettivi, che sostanzialmente gonfia e sgonfia il pene a comando. Il secondo svantaggio è che con l'organo così ottenuto la sensazione erogena (cioè, il piacere) è solo alla base del pene, mentre sul resto dell'asta c'è una sensazione tattile... la stessa di quando ci si tocca un braccio, praticamente. Questo secondo svantaggio però, se ho capito bene, pare che con le nuove tecniche non ci sia più o che comunque insomma sia più facile provare piacere.

- La seconda operazione è la metoidioplastica. Sostanzialmente il chirurgo incide vicino al clitoride in maniera da staccarlo dal cappuccio di carne che lo ricopre e estrarlo parzialmente, dato che il clitoride ha una base di qualche centimetro sotto la carne. Anche qui si può fare l'allaccio dell'uretra, in maniera che il paziente possa fare la pipì in piedi. Il vantaggio di questa tecnica è che quello che si ottiene è un organo che ha la capacità erettile (esattamente come il clitoride) e che ha una sensazione erogena completa; lo svantaggio è che si ottiene un organo genitale molto più corto di quello di un uomo normale (non ti saprei dire di quanti centimetri circa, però) e con un aspetto non simile a quello di un pene.

Con tutte e due le tecniche si può aggiungere una scrotoplastica che crea due testicoli inserendo delle protesi di, mh, silicone se non sbaglio.

 

Non metto foto per la bontà di tutti :asd: Se ti interessa farti un'idea dei risultati mandami un mp :gha:

Grazie again per le delucidazioni e no, niente foto, grazie :asd:

Capisco che la chirurgia va al passo con la ricerca e la ricerca va al passo con la richiesta, però suona abbastanza ingiusta come cosa... Anyways, non credo di avere altre domande per ora, quindi prima di andare OT la smetto :asd:

 

:gha:

Riprendo l'affermazione di qualcuno prima di me, ma non mi ricordo chi sia.....parlava di maschi e femmine, frattaglia ha risposto parlando di genere.......uhm.....sono un po perplesso su questa cosa sinceramente.

 

Voglio fare una piccola provocazione: Che differenza c'è tra Maschio&Femmina e Uomo&Donna?

 

AlX

Almadel con certe affermazioni mi cascano i capelli dalla testa!

Rileggi la mia frase.....magari riesci a capire la frase, non è assolutamente come hai scritto tu. Ci sarà un motivo se ho differenziato la e commerciale (&) e la e normale no?

Non sono poi un enigmista tanto scarso,

ma forse non ho seguito il discorso...

 

Immagino tu intendessi la differenza

tra "sesso biologico" e "genere"?

 

Però in quel caso sono intercambiabili,

potrei sentire: "sono una donna in corpo maschile"

ma anche "sono una femmina nel corpo di un uomo".

Non so se i termini - nell'ambiente trans -

siano realmente distinti...

WistonSmith

Onestamente tutta 'sta storia della differenza fra Donna e Femmina, Uomo e Maschio, non l'ho capita e non la concepisco neanche.

 

Ho avuto sempre l'impressione che qualcuno usasse questi sinonimi (oppure per differenziare le fasce d'età; Maschio e Femmina Generici, Uomo e Donna, generici Adulti) per giustificare la propria insatabilità, mancata appartenenza al proprio sesso.

Frattaglia

Beh con maschio&femmina intendi il genere e con uomo&donna intendi il ruolo sociale?

Non so, non capisco, spiega meglio la domanda  :sisi:

 

(mi rendo conto che mi manca ancora una parte che volevo scrivere sull'intersessualità, la farò spero entro questo weekend)

Cambio domanda allora è uguale definire una persona Maschio/femmina o Uomo/Donna....???

 

Comunque come ha già scritto qualcuno, uno delle due coppie indica il ruolo di genere, mentre l'altro semplicemente il sesso biologico, nel particolare il sesso biologico è Femmina Maschio, nell'altro senso è una definizione antropologico (nemmeno poi tanto) per indicare il completamento del percorso di una persona che arriva ad essere un Uomo o ua Donna.

RebisRebus

Io la vedo così:

maschio e femmina sono le realtà biologiche.

in ogni specie animale il maschio e la femmina hanno dei "ruoli" acquistiti generazione dopo generazione, per ottimizzare, in modo darwiniano...sopravvivevano/si accoppiavano degli elementi XX e XY che avevano certi comportamenti e quindi sono sopravvissuti quei tipi di maschio e di femmina.

"uomo" o "donna" non so se si riferisce al ruolo o all'identità. ci sono molte diatribe sul concetto di identità e di ruolo.

In teoria il ruolo è completamente sociale. E cambia nel tempo. Soprattutto negli ultimi 100 anni.

L'identità invece è qualcosa che oltre a contenere la componente sociale contiene quella ormonale, genetica.

Ora...che poi ci siano più scuole di pensiero su quanto influisce l'ambiente e quanto la predisposizione...si sa, c'è in ogni fenomeno, anche non legato a orientamento sessuale e identità di genere, e continuano a proporsi teorie "intermedie" in proposito.

Personalmente credo sia molto diversa una persona che assume un "ruolo" di genere tipicamente associato, in quel determinato contesto sociale geografico e storico, a chi nasce dell'altro sesso (ma questo non implica che quella persona sia felice del suo corpo, del suo nome, della o o della a a seconda del sesso di nascita).

Per fare un esempio: alcune donne di oggi avrebbero il ruolo di genere maschile di 200 anni fa...idem per gli uomini. Eppure si tratta di gente cisgender, quindi che ha un'identità di genere coerente col sesso biologico di nascita.

Quindi ...attenzione...io credo che MASCHIO e FEMMINA si riferiscano assolutamente alla natura fisica, come c'è la scimmia maschio e la scimmia femmina, ma UOMO e DONNA credo si riferiscano all'identita', non al ruolo, o comunque, NON SOLO.

Un'analisi completa delle differenze genetiche

tra "Maschio Umano" e "Femmina Umana"

(termini che mi pare voi distinguiate da "Uomo" e "Donna")

è abbastanza complessa.

 

La cosa peggiore è che i criteri di selezione del partner

nel Genere Umano, sono praticamente invertiti rispetto agli altri animali.

 

In Natura, la Bellezza (l'arma del corteggiamento) è solo Maschile.

Questo perché i maschi sono sempre disposti all'accoppiamento,

mentre le femmine devono ottimizzare i periodi di calore (l'estro).

Quindi è la Femmina a scegliere il maschio migliore.

 

Da quando la Femmina Umana ha perso l'estro (unica della specie animale)

i ruoli naturali si sono invertiti ed è il maschio a ottimizzare il suo sperma;

cercando di ingravidare solo le femmine migliori.

 

Un'altra strategia è quella dello stupro (quella dei gorilla).

In questo caso è la Forza Fisica e le Dimensioni a contare.

Nel Genere Umano le differenza tra le dimensioni di maschio e femmina

non sono ai livello di quelle dei gorilla, ma nemmeno sono nulle

(come in altre specie di scimmia: i bonobo, per esempio)

In alcune specie - non nell'Homo - le dimensioni servono anche

per difendere dai predatori; ma è più vero per i grandi erbivori.

 

Una bassa tendenza allo stupro e l'inversione dei ruoli

hanno caratterizzate le differenze tra i generi nell'Homo:

portando ai due archetipi di "Venere" e "Marte."

 

E tutte le costruzioni culturali partono da qui.

Frattaglia

Da quando la Femmina Umana ha perso l'estro (unica della specie animale)

i ruoli naturali si sono invertiti ed è il maschio a ottimizzare il suo sperma;

cercando di ingravidare solo le femmine migliori.

Questo in realtà mi risulta strano.

E' vero che il corpo femminile (ma come anche quello maschile) si è evoluto "peggiorandosi" dal punto di vista funzionale, con lo scopo di attrarre il maschio (ad esempio lucy penso che di tette avrà avuto una prima scarsa, mentre la media femminile attuale è molto di più, però questo rende una donna più impacciata e svantaggiata dal punto di vista della funzionalità (ma parliamo anche di uno stile di vita completamente diverso)).

Però mi risulta che sia ancora il contrario, tant'è che gli uomini tendenzialmente hanno una maggiore libido delle donne, e stereotipicamente sono loro che rincorrono e corteggiano le donne.

Frattaglia

Dunque, bisogna partire dal presupposto che una persona si opera (o almeno, dovrebbe operarsi, e se si opera per altri motivi che non è questo è un cretino) perché il suo corpo si discosta da quello che sente che dovrebbe essere (e questa sensazione causa ansia, fastidio, angoscia, ecc ecc).

In realtà riguardo al desiderio sessuale sono altre le cose che influiscono: la psiche (non dimentichiamo che il cervello è il maggiore organo sessuale del corpo umano :ghgh:) e gli ormoni.

Tendenzialmente il testosterone aumenta il desiderio sessuale. Quindi una donna che fa la transizione MtF (da maschio a femmina) e assume antiandrogeni sentirà diminuire il desiderio sessuale (che spesso invece prima viene vissuto come fastidioso) mentre un uomo che fa la transizione FtM (da femmina a maschio) e assume testosterone sentirà aumentare il desiderio sessuale.

A questo però va aggiunta la parte psicologica: un transessuale che inizia la terapia ormonale si sente meglio con sè stesso e questo potrebbe influire sul desiderio sessuale.

Con l'operazione invece è vero che vengono rimosse le gonadi (testicoli o ovaie) ma queste erano già state disattivate prima dalla terapia ormonale, quindi a livello di desiderio non dovrebbe cambiare molto. Però a quel punto il trans si dovrebbe sentire meglio e a posto con sè stesso e quindi il desiderio potrebbe di nuovo aumentare.

Il discorso è che ci sono così tanti fattori in gioco e l'operazione è una cosa così complicata e invasiva (anche dal punto di vista psicologico) che è difficile fare questi calcoli, considerando anche che le cose variano da persona a persona ^_^

 

 

Riguardo al piacere, invece, questo potrebbe essere minore dopo l'operazione perché... beh, sono cose complicate, vanno a toccare zone ricche di nervi e molto delicate... si, potrebbe diminuire. Ma anche questo si bilancia con il fatto che la persona si sente finalmente a suo agio con quello che sente di dover avere, quindi... difficile a dirsi!  :asd: Ogni persona è un mondo a sè, ecco  :look:

  • 3 weeks later...

Ciao a tutti! io sono Sissy (Daniela Bisietta su Facebook...  se volete diventare miei amici siete bene accetti) e sono una ragazza transessuale.

Transgenderismo è un termine/concetto importato da poco in Italia e secondo me serve più a confondere le idee che altro...  transgender sarebbe la persona che non si riconosce pienamente ne come maschio, ne come femmina... tuttavia secondo me riconoscerti come maschio o come femmina non significa che devi essere al 100% maschile se maschio o al 100% femmile se femmina... dichiararti maschio o femmina è una convenzione, e visto che nella nostra lingua esiste solo il "maschile" ed il "femminile" non vedo perché dobbiamo introdurre questo concetto di transgender quando abbiamo già il termine transessuale e comunque il discorso delle sfumature tra i sessi è un concetto bene chiaro alla totalità delle persone intelligenti del nostro paese.

Quindi io abolirei il termine/concetto transgenderismo.

Intersessualità è una condizione medico fisica riscontrabile con dei test medici che mettono luce una discordanza tra il sesso fisico e il sesso cromosomico in un individuo...   in ogni caso l'intersessualità può anche essere molto sottile, poco diagnosticabile e in possiamo riscontrare anche quì molte sfumature... cioè un individuo può essere adirittura un ermafrodita (rarissimissimi....   si parla di non più di 10 casi di ermafroditismo vero al mondo) o un intersessuato superevidente alla Semenya (dove lei pur avendo i testicoli li aveva posizionati come delle ovaie, e al posto del pene ha una vagina questo a causa di una insensibilità uterina all'effetto mascolinizzante del testosterone) ma più spesso l'intersessualità ha forme meno ecclatanti.

 

Inoltre c'è da dire che l'interessualità potrebbe essere anche non solo sessuale, ma riguardare anche altre caratteristiche sessuali...  così  da includere maschi con ginecomastie o con altre caratteristiche femminile...  penso a molte transessuali che comunque anche prima della terapia ormonale hanno spesso già dei fianchi larghi. Insomma è possibile che in molti gay e trans ci sia una lieve interessualità. Del resto studi hanno trovato l'esistenza di un gene gay-trans femminilizzante (per i maschi)...  in ogni caso io accanto alle ipotesi genetiche do comunque molta importanza all'epigenetica (cioè alle modificazioni del DNA durante la vita in seguito a stimolazioni ambientali, culturali, chimici ecc.. ecc...) diffatti mi risulta evidente che sia possibile (...vedi il trattamenti umilianti riservati ai detenuti di Guantanamo) demascolinizzare e femminilizzare forzatamente la psiche (...e quindi anche il fisico??? forse in una certa misura sì poichè la mente influenza il fisico  ...io credo nella nuova medicina germanica)...

l'opposto, cioè mascolinizzare e defemminilizzare invece risulta una cosa molto più difficile se non impossibile... questo perché (io ho le mie teorie) noi nasciamo in una condizione che è fondamentalmente femminile e passiva (...vedi tutta la storia della fase anakle di Freud  ...e poi non mi soffermerei solo sulla fase anale, perché non è che si fa solo la pupù... esiste anche la pipì) ...e solo poi alcuni di noi diventano attivi.

La mia teoria del sesso dice che ci sono due polarita....   nasciamo tutti a sud nel polo femminile-passivo-ricettivo, poi, specie i maschi (ma non sempre le dinamiche sessuali seguono la questione cromosomica XX e XY) vanno verso nord nel polo maschil-attivo-dominante  ...nell'equatore ci stanno i bisessuali veri cioè chi è al 50% attivo e al 50% passivo   ...c'è un mondo intero di sfumature sessuali!

 

in un confronto tra gli emisferi sessuali bisogna dire che quello Sud (femminile-passivo e ricettivo) è più affollato di quello nord e in proporzione vi sono più XY nell'emisfero sud che XX in quello nord...  in ogni caso io manderei a frasi friggere i concetti sessuofobici e sessuonegaziosti della psicologia del secolo scorso per un concetti più naturale e meglio legato ai concetti sul sesso, tutt'altro che ipocriti, espressi dalla filosofia greca e da Freud. In pratica io eliminerei il concetto di identità di genere e di orientamento sessuale con il concetto di SESSUALITA'  ...la sessualità non è altro che il parallelo in cui ti trovi nel mio pianeta del sesso (quanto a nord o a sud sei... cioè quanto sei attivo o passivo) e poi è ovvio che la sessualità è a 360° (....cioè esistono anche una sorta di meridiani sessuali che esprimono le differenze caratteriali, fisiche, comportamentali e di atteggiamento che hanno persone che in realtà sessualemente sono equivalenti)... quindi io manderei in soffitta il discorso sull'orientamento sessuale perché le dinamiche sessuali spesso vanno oltre... in pratica molte persone se ne infischiano se il partenr è maschio o femmina, l'importante non è la fisicita ma la chimica. Poichè è innegabile che tra queste due polarità del sesso, si forma una certa energia importantissima perché non solo permette la continuazione delle specie ma rende anche le nostre vite più interessanti.

comunque è anche per questo che io propongo ai gay una rivoluzione... non sarete più tutt gay indistintamente ma quelli prevalentemente attivi (gay dell'emisfero nord) dovranno chiamarsi GAYO, quelli a/P GAY e quelli più passivi GAYA.

In ogni caso bisognerebbe far chiarezza ache sui bisex...  c'è il bisex m che fa l'attivo con le femmine e il passivo con i maschi... il bisex ma attivo in tutti i casi... il bisex m che è passivo in tutti i casi... il bisex m a/p sempre  ...insomma le terminologie attuali non fanno che confusione perciò bisogna cambiare...e comunque sul transessualismo che posso dire che le posizoni ufficiali della medicina sono assurdi...  pongono concetti come identità di genre e orientamento sessuale come distinti ignorando che sono palesemente collegati tra loro...  insomma anche il voler discindere tranessualità da travestitismo e da omosessualità è assurdo... sono espressioni del stesso problema in sfumatuire diverse...

io ammiro tanto Tiresia http://it.wikipedia.org/wiki/Tiresia e Daniel Schreber http://en.wikipedia.org/wiki/Daniel_Paul_Schreber (...chè però non è stato adeguatamente difeso nelle sue teorie da Freud..  sicuramente per paura di passare anch'egli per pazzo) perché sia il primo (una figura mitologica che mette alla luce l'ipocrisia femminile riguardo alla loro essere molto più sviluppate sessualmente rispetto ai maschi), sia il secondo (magistrato che un secolo prima di me fondamentalmente anticipa i miei concetti di 2° rivoluzione sessuale ...il bello che nella sua epoca non era stata fatta nemmeno la prima rivoluzione sessuale) pongono senza giri di parole e in maniera diretta delle importanti problematiche sessuali...

del resto da una società preistorica matrialcale siamo pian pianino evoluti da civilità ambigue come gli egizi (che si truccavano), i greci a civiltà molto mascolinizzate come quella fascista e nazista...  ma credo che dopo la prima rivoluzione sessuale che ha portato le donne ad essere pari con i maschi (sul discorso potere e lavoro), faremo tra poco la seconda rivoluzione sessuale (per portare la pace nel mondo ed evolgerci   ...se volete anche in prospettiva di un contato alieno affinchè loro non ci appiano come degli scabrosi e noi come una civiltà di bambini) dove i maschi non dovranno più avere responsabilità economiche, lavorative nonchè sessuali in più rispetto alle femmine...

 

...intendo dire che non sarà più per un maschio necessario nascodere le proprie debolezze sessuali... che ne so impotenze momentanee... paura di farsela sotto (o anche farsela sotto direttamente)...  piacere nell'essere dominato...  ...perché finalmente la femminilità sarà un valore... il mondo sarà più pacifico.. bello e felice... e la femminilità sarà un valore universalmente accettato in entrambi i sessi senza razzismi.

Per fare ciò come le femmine hanno dovuto combattere parte dei maschi che opponevano resistenze alla prima rivoluzione sessuale, i maschi (e le femmine intelligenti) dovranno opporsi alle femministe e alle femmine tradizionaliste che entrambe si oppongono alla libertà ed alla parità del maschio.

Penso anche al discorso circoncisione... il 25% dei maschi al mondo viene circonciso (Islam, Istrael e Yankee) e ciò è orribile (come lo sono le milioni di dobnne che vogliono/inducono il maschio a questo mutilazione) perché se anche per certi versi è vero che il maschio circonciso è meno femminile (il fatto di non avere il prepuzio non gli fa avere sensazioni più simili a quelle delle vagina e poi anche in caso di gocciolamento la goccia senza prepuzio non staziona sul glande distrande così di meno il maschio circonciso) ma possiamo dire che è anche desessualizato... l'orgasmo arriva dopo, la pelle del glande (naturalmente coperta in tutte le specie animali) si cheratinizza e perde senabilità oltre che la masturbazione è più difficile...

ma perché è sarebbe giusto desessaulizzare l'uomo... per farlo divenatree un robot macchina da guerra senza sentimenti???

...è chiaro che no... io sono per la civiltà dell'amore e dell'utlizza delle sostanze chimiche per sconfiggere la fame nel mondo, l'obesità, le malattie, la depressione e regalare la felicità a tutti...  per me non è un male se l'mdma fa produrre ossitocina (tanto quanto una donna partoriente)...

...perché l'ossitocina è l'ormone della amore e se questo femminilizza per me non è un problema...  per me un uomo può essere maschio anche se affronta con realismo che di base siamo tutti donne...

...comunque riguardo al transessualismo, nello specifico posso dirvi che quelle trans che si pongono come donne rinchiuse in corpi maschili ed erigono muri tra noi (trans) e voi gay sono delle ipocrite che non dicono la realtà... la realtà è che a volte ci sono gay che sono molto più femmine sotto tanti punti di vista (sessuale, comportamentale, culturale ma anche fisico!!!) rispetto a molte trans... poi ogni caso ha la sua storia e fa testo a se, però posso dire che molte trans non hanno nemmeno un passato gay alle sue spalle e passano dall'essero un presunto etero (magari spostato con figli) ad essere trans... per me queste trans sono molto meno femmine di tanti gay che non hanno paura fin dall'adolescenza di porsi come femmine pur in un corpo maschile... molte trans sono travestiti evoluti (e per me non è un problema anzi una cosa logica) e solo grazie al travestimento hanno avuto il coraggio di comportarsi come donna... è per questo che questo tipo di trans ha problemi nel far accettare al suo contesto sociale originario la loro nuova identità, mentre trans ex gay effeminati come me sono accettate benissimo dalla gente già consociuta prima della transizione.

Poi anche il discorso che fanno gli psicologi che la motivazione della vera trans non è sessuale è assurdo...  ma se fossimo assessuati posso dire che il bisogno di cambiare sesso non esisterebbe...   insomma è una grande la psicologa californiana Anne vitale che propone nuove teorie come che alla base del desiderio a transizionare ci sia non l'identità di genere (che non esiste... l'ho voluto far scrivere anche sulla mia sentenza che mi ha riconosciuta ufficialmente femmina dopo la sola orchiectomia  ...in pratica sono una delle 5 donne d'Italia da vere il pene) ma disturbi d'ansia da privazione di genere...  tipo la paruresi insomma (io da quando uso il bagno delle donne non ho più problemi in questo... e che farla tra i maschi mi metteva ansia e mi bloccavo)...

e poi anche le teorie sessuofobiche assurde come l'autoginefilia... in pratica se tu ti masturbi vestito da donna e poi vuoi diventare trans non lo puoi fare perché non sei trans ma autoginefilo (ami te come donna)... ma è una puttanata grande come una casa perché amare se stessi come donna... masturbarti mentree ti atteggi da donna, ti pensi donna, sei una donna... beh è semplicemente la mastrurbazione femminile che però stupidament ignorano questi psicologi evidentemente molto limitati e sessuofobici.

Con tutto ciò volevo dire che la sessualità è un discorso molto semplice da capire ed affrontare se siete come me senza tabù e liberi....  comunque il mondo migliora...  vedi anche in pubblicità donne che non si autodenigrano nei confronti delle mestruazioni (...5 giorni di benessere  ...che però sfortunatamente non ho...  è pure, causa ormoni e castrazione, ho un orgasmo ai minini terrmini   ....tuttavia non non ho perso la mia sessualità solo è scompensata e forse questo mi rende ancor più ninfomane perché insoddisfatta) ma che anzi ne parlano bene e senza complessi...   ora si tratta solo di far capire alle donne che se alla base della loro sessualità c'è la perdità del controllo di parte del loro controllo (parlo di sfinteri uretrali, anali ma soprattutto vaginali), anche nel maschio la sessualità ha la sua fase icontinente ...la fase in cui l'uomo perde il controllo... solo che l'uomo nel momento che perde il controllo domina la femmina, ma di base  maschi e femmine sono uguali... certo ci sono delle differenze fische ma per la maggiore le differenze ce le siamo autoimposte noi con i ruoli di genre.

...isomma è per questo che sono per fare la seconda rivoluzione sessuale... per regalare la libertà anche perché non è sempre giusto che la gente si alieni dall'essere normale (etero maschio ed etero femmina) per trovare ciò che dovrebbe essere normale per tutti, cioè la libertà.

I NORMALI SONO I LIBERI.

 

...ah per Eledh che voleva sapere com'è il pene di un "neouomo" cioè un ftm....  allora o è abbastanza grande, capace di fare pipì in piedi (prendono della mucosa dalla bocca e fanno una cannuccia da mettere dentro al neopene fatto con un pezzo di braccio, sia muscolo che pelle... ti resta un virile cicatrice sul bracciao tipo braccio gravemente ustionato) ma senza un impianto pneumatico non hai erezioni e la sensibilità non è erogena ma solo tattile (inoltre sono frequanti le stenosi della neouretra così come le infezioni)... oppure puoi optare per un micropene, però senisibile (ma che non eiacula e non piscia) così:

http://www.marcibowers.com/grs/ftmoutcomes.html

operazioni fatte da Marci Browers una dottoressa trans americana che opera a Trinidad.

comunque sono scettica rispetto alla bontà dei cambi chirurgici di sesso... pensa che spesso dicono della SRS da maschio a femmina che sono in grado di provare orgasmi solo quelle che sono veramente donne, mentre quelle insoddisfatte sono individui non veramente donne e pazzi...  ma sono cavolate, solo giustificazioni che quasi obbligano la trans operata a nascondere le insoddisfazioni....

parlando con trans mooootlo femminili, anche una che ha sempre giocato con le Barbi, sempre stata gay, mai avuto una ragazza e diventata donna presto beh lei è sincera nel dire che con la neovagina prova poco o nullla... la maggioranza però sono ipocrite e ti spingono a farla anche tu...  in realtà, visto la naturale gelosia di molte di noi (no mia però perché io non sono gelosa), se fosse veramente bellissimo avere la vagina non spingerebbero tutte le altre a farla.

 

...per me una trans operata e un po' come Sansone senza i capelli  ...perde il suo potere speciale!

Due cose:

 

i post consecutivi sono vietati. Tutto questo andava scritto in un solo post, massimo due se il primo fosse andato oltre il limite di caratteri. Quindi ti chiedo cortesemente di schiacciare "modifica" nel primo post (quello più in alto), e copia incollare tutti gli interventi successivi.

 

Ci penserà poi un moderatore a rimuovere tutti i doppioni.

 

Questo per cominciare.

 

Secondo poi non so se risponderti io perché ci sono tante di quelle imprecisioni in ciò che hai scritto (le riconosco persino io che trans non sono) che non riesco a capire se è una provocazione, o se queste cose le credi veramente, in ogni caso non mi aspetto che incontrerai favore da parte degli altri trans, alcune delle cose che hai scritto sono supponenti mica poco.

Beh, che le trans mtf spesso soffrano di molta rivalità/odio tra di loro si sa, penso per via del fatto che hanno sofferto molto e abbiano molto odio e rabbia da sfogare.  :asd:

In realtà la teoria delle due polarità potrebbe essere interessante, anche se sicuramente la vedo troppo semplicistica... purtroppo il sesso non è così tanto lineare.

Il discorso circoncisione non mi convince molto... è un retaggio di alcune religioni per il semplice motivo che un uomo circonciso ha meno problemi a tenersi pulito, e ovviamente questo, per delle tribù di pastori che vivevano nel deserto, è un grosso vantaggio...  :kiss:

Però il discorso di far accettare la femminilità come un valore mi piace, è da un po' che dico che ce ne sarebbe bisogno  :D

 

Per il resto... tutto sto discorso lo trovo un po' confuso e ho problemi a seguirlo  :D

Piuttosto però, complimenti per essere riuscita a ottenere la sentenza senza la vaginoplastica :D

Secondo poi non so se risponderti io perché ci sono tante di quelle imprecisioni in ciò che hai scritto (le riconosco persino io che trans non sono) che non riesco a capire se è una provocazione, o se queste cose le credi veramente, in ogni caso non mi aspetto che incontrerai favore da parte degli altri trans, alcune delle cose che hai scritto sono supponenti mica poco.

...beh, ma guarda che io le cose che scrivo le motivo, percui certo che ci credo veramente!

comunque non voglio incontrare il favore di un certo tipo di trans (o di gay)... quelle a cui non interessa la verità, perché scomoda, ma preferiscono una "stupidità" condivisa (putroppo anche dalla psicogia, che comunque allo stato attuale non ha un vero metodo scientifico per accertarsi della verità   ...esempio di stupidità condivisa è la religione) perché fa stare meglio, perché tenta (non sempre riuscendoci) di manipolare la gente come meglio credono.

Le mie non sono imprecisioni rispetto alla stupidità condivisa della psicologia riguardo al fenomeno sesso, gay, trans e generi sessuali (pensa un po' che secondo la psicologia ufficiale esistono perversioni femminili e perversioni maschili... cioè ciò che per un femmina è normale fa diventare perverso un uomo) sono una consapevole ribellione verso questo modo ipocrita (e impreciso  ...solo loro gli imprecisi, quelli che non rispondono a tutti i quesiti, quelli che non mettono i collegamenti  ...tutto ciò posso dimostrarlo)di affrontare la tematica sesso. Pur non essendo una prostituta preferisco le trans prostitute a quelle (spesso ex mariti o ex nerds senza un passato gay e con un astio verso i maschi che spesso le ignorano) che bazzicano per i forum, perché la trans prostituta è più onesta ed ha una visione sul sesso più corretta che non si rifà a teorie ma a dati di fatto.

 

Beh, che le trans mtf spesso soffrano di molta rivalità/odio tra di loro si sa, penso per via del fatto che hanno sofferto molto e abbiano molto odio e rabbia da sfogare. 

In realtà la teoria delle due polarità potrebbe essere interessante, anche se sicuramente la vedo troppo semplicistica... purtroppo il sesso non è così tanto lineare.

Il discorso circoncisione non mi convince molto... è un retaggio di alcune religioni per il semplice motivo che un uomo circonciso ha meno problemi a tenersi pulito, e ovviamente questo, per delle tribù di pastori che vivevano nel deserto, è un grosso vantaggio... 

Però il discorso di far accettare la femminilità come un valore mi piace, è da un po' che dico che ce ne sarebbe bisogno 

Per il resto... tutto sto discorso lo trovo un po' confuso e ho problemi a seguirlo 

Piuttosto però, complimenti per essere riuscita a ottenere la sentenza senza la vaginoplastica

...come ho detto: le polarità sessuali ma a 360°  ...ovvio che forse nemmeno così si ha una rappresentazione perfetta al 1000% della sessualità, però più che i difetti bisogna ammettere i passi in avanti che offre il mio "Pianeta del sesso" rispetto ai modelli attuali di categorie (gay, bisex, diaper lover, trans, bdsm, maso, sado, queer che poi in realtà le principali riconosciute sono gay, bisex, etero, lesbo e trans) ...  anche il mio discorso di dividere i gay in gayo (attivi), gay (a/p) e gay (passivi) secondo me è illuminante e renderebbe nel mondo gay più semplici gli approcci, oltre che non farebbe apparire come dei "busoni" chi magari è sempre solo "maschio" (cioè attivo) pur grandendo la compagnia di gay (in questo caso gaya).

Sulla circoncisione il discorso pulizia è la motivazione apparente... in realtà c'è un motivo sessuale, così come nell'infibulazione. Il brutto rispetto all'infibulazione è che la circoncisione è enormemente diffusa, non solo a fini religiosi ma anche per "moda" nello stato (che si autodefisce ...ma penso che noi Europa possiamo fare molto meglio) come il più avanzato del nostro pianeta.

Avere il prepuzio poi è necessario nel caso (molto raro) in cui il maschio decida di diventare una trans operata... senza il prepuzio la srs diventa molto difficile.

Grazie.

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