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[culturagaia] Transgenderismo, transessualismo, intersessualità


Frattaglia

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cosa è il gender-blessed???

In generale con gender-blessed gli americani sintetizzano il concetto che essere trans* è una fortuna (blessed=benedetto) perchè viene visto come un arricchimento della propria persona, di contro c'è il concetto di blessed-cursed (cursed=maledetto) che è invece di chi vive la propia condizione come un fatto negativo.

 

Quanto poi alle esperienze: purtroppo dipende molto dalla fortuna che hai nella vita. Se hai il supporto delle persone giuste va tutto benissimo. Io, purtroppo, sono stata sfortunata nel nascere, quando sono nata, nell'essere come sono fatta e di avere avuto i natali in una piccola città dove tutti si conoscono e con una ristretta apertura mentale [sfigata, eh?].  Comunque, non vuole essere un alibi, dato che una grande responsabilità è del mio carattere e della mia timidezza mostruosa.

Il passato non si può dimenticare e se anche ci ha fatto soffrire, di certo non è stato sempre così...

Concordo con te il passato non si può e non si deve dimenticare. Io credo però che ci sia la volontà di dimenticare, giusto di metterlo in uno spazio riservato della propria memoria... e di non condividerlo con altri.

certo ci vuole un po' di coraggio per fare quel che ho fatto io (...) ma alla fine hai tanto...

Non ne ho dubbi e mi fa piacere leggere la tua esperienza, così come come quella di altre persone.

Soprattutto le persone a cui hai dato un qualcosa in passato (anche solo un sorriso) vedrai che saranno contenti di vederti felice e realizzata.

Io, per esempio, ho avuto esperienze opposte...  :P

Poi sì, ritengo che sia meglio non sbandierare ai 4 venti la propria transessualità... però non voglio sentirmi limitata perché devo tenere nascosta per forza la mia transessualità... cioè per me aver paura che gli altri capiscano che sei trans non è essere liberi ma è vivere un nuovo tipo di schiavitù.
 

Hai perfettamente ragione. Mi piacerebbe tanto vivere in un mondo in cui si venisse valutati per quello che si è e non per come si appare, ma al momento credo che, purtroppo, sia una mera utopia...

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...visto che nel topic "secondo voi un bambino è cosciente della propria identità di genere" si parlava nelle ultime 3 pagine su un argomento interessantissimo ma pur sempre OT...  ho pensato che sarebbe bello continuare quà quei discorsi...

 

...il link del topic per seguire i discorsi precedenti:

http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic,18039.30.html

 

...in pratica si parlava di: ma chi è trans? quando una persona può dirsi transessuale??? e i termini transgender e disforia di genere conincidono il significato di transessuale oppure no? e se no cosa vogliono dire??? quando è giusto appellarsi ad una persona nel genere di elezione?

 

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

...quel che penso io a riguardo...

 

Si ha la DISFORIA DI GENERE quando il genere in cui vivi e vieni riconosciuto dalla società non è quello a cui ti senti di appartenere/preferiresti vivere.

Il DIG viene diagnosticato da dei psicologi che così danno l'ok per l'inizio della transizione... altrimenti una persona non è libera di assumere gli ormoni e di diventare trans... il destino degli aspiranti trans è quindi in mano a degli psicologi... e ciò non è giuto, è anatiliberale ed espone a delle inutili sofferenze i poveri aspiranti trans.

IL DIG valuta la mascolinità e la femminilità su fattori extrasessuali... valutano perciò il tipo di carttere, la cultura, gli interessi, le attitudini, le capacità mentali e (forse una delle cose più azzeccate) il vissuto sociale (..che però non è mai valutato nei test).... visto che questo DIG valuta solo alcuni aspetti della persona tralasciando lacunosamente l'aspetto la sessualità, non lo ritengo valido per determinare con certezza i candidati alla transizione.

Per diagnosticare il DIG alcuni psicologi usano dei test...ma questi test sono in disuso, gli stessi psicologi li ritengono poco validi... di solito gli psicologi valutano quasi a "pelle" se una persona ha il DIG o meno. Io in quesi test (BEN e Cogiatti) risulto androgina, e quindi in base a quei test non avrei dovuto transizionare.

A me hanno diagnosticato il DIG diverse volte (senza usare i test... si sono stati più che altro sul mio vissuto nella società)... quando ero un gay in una fase pre-transizione... e quando ero già come lo sono ora, trans che vive da anni nei panni femminili ed pienamente accettata come tale nella società...

trovo sia assurdo che a una persona che vive nel genere di elezione venga diagnosticata la disforia, in quanto il genere sessuale sentito e quello in cui si vive ben riconsciuti dalla società, coincidono!

 

I TRANSGENDER sono un po' come i TRANSFORMERS roba da fantascienza non ben definita... transgender diffatti è un termine moderno all'avanguardia, che vuol dire tanto ma fa capire poco...  in teoria transgender significa una persona che è transita da un genere (sessuale) e l'altro... cioè una/un trans che non ha fatto l'operazione di cambio del sesso (SRS o RCS), ma finora si era sempre parlato di transessuali (o trans non op) per le trans non operate e di neodonne (o trans op  ...oppure ex trans) per le trans operate (dove l'operazione è la SRS)... forse in Italia non avevamo bisogno di questo termine, ma Wladymir Luxuria non sapendo come definisri quando, all'epoca, non prendeva ormoni, non aveva il seno ma viveva lo stesso da travestita full time ha pensato bene di usarlo per se stessa...  ufficialmente (quindi secondo Wikipedia) il termine comprende tantissime categorie delle più diverse ed è usato con significati diversi a seconda del contesto.... e della nazione.

http://it.wikipedia.org/wiki/Transgender

http://en.wikipedia.org/wiki/Transgender

 

Le persone TRANSESSUALI sono quelle che sono riuscite, tramite trattamenti medici e/o chirurgici, a farsi riconoscere e accettare dalla società nel genere d'elezione (che nei trans e nei disforici è diverso da quello di nascita)... le/i trans, seppur in molti casi vengono riconosciuti a vista come tali, vengono comunque accettati in un modo automatico nel genere di elezione. Le persone che aspirano a diventare trans (i pre trans), seppur con una diagnosi accertata di DIG, secondo me non possono ancora essere definiti come transessuali in quanto la parola stessa parla di "trans" quindi transizione... insomma se la transizione da un genere sessuale all'altro non è ancora nemmeno iniziata come si può parlare già di persone transessuali??? L'italiano medio ha un'idea delle persone tranessuali come la mia. Le persone transessuali possono aver fatto sia la transizione completa, cioè comprensiva di SRS, o solo parziale limitandosi alla modifica dei caratteri secondari, che sono comunque più che sufficienti per essere riconosciuti nel genere di elezione... percui che la transizione sia completa o no si è comunque transessuali. Se una persona ha inziato i trattamenti per transitare da un genere sessuale all'altro, però non ha ancora ottenuto il rinconscimento sociale nel genere di elezione non è ancora una persona transessuale perchè la transione non è ancora avvenuta.... essa avviene in coincidenza con il riconoscimento sociale nel genere di elezione.

 

...il gayboy travestito è il principale protozoo della trans eterosessuale... anch'io ho vissuto una fase protozoica.... poi mi sono evoluta e sono diventata trans.           

:sisi:

 

...aspetti del galateo di genere...

...secondo il galateo che propongo...

la trans mtf, se anche non ha fatto la srs e se non è "ben riuscita" come femmina, deve essere appellata al femminile

il maschio che si veste da femmina deve essere chimato travestita (e non travestito) e mentre veste da femmina è giusto appellarsi a lei con il femminile

riguardo le persone aspiranti trans mtf, seppur con DIG accertato, se vestono da maschio sarà corretto appellarsi a loro con il maschile...

sul web nei confronti di chi si dichiara trans mtf o femmina anche se nella realtà non lo è ancora, sarà comunque giusto appellarsi al femminile...

in generale se si vede che una persona si acconcia, si sistema, si abbiglia (o sul web si crea un'identità) in un modo per essere riconosciuto nel genere preferito, allora dovremo appellarci per cortesia a lei/lui nel genere di elezione, questo a prescindere se la persona sia veramente credibile nel genere d'elezione o meno.

 

@nathRANS  ...no ..no ...no ...non sono per niente d'accordo.

 

@Frat    ...hai ragione a dire che ci vorrebbe più empatia per capire la vera natura di chi si ha di fronte... però ti giuro io ho percepito come diversi gay effeminati, anche se dichiaravano che non volevano assolutamente transizionare (sicuramente per paura anche perchè transizionare è difficilissmo... insomma quà quanti hanno transizionato veramente? fosse facile ci sarebbero di sicuro più trans sia quì che in giro), avevano un animo femminile ...ed era molto più femminile, più da donna del mio e di diverse trans che ho consociuto. Però io poss solo che comportarmi di conseguenza a ciò che una persona mi fa vedere chiaramente... ti vesti da donna, ti parlo al femminile.. hai una identità virtuale femminile, allora ti parlo usando il femminile...  ti vedo in un bar e sei vestito da maschio, ti do il maschile a prescindere che tu possa avere l'attestato DIG che dice che sei psicologicamente femmina (per me poi l'attestato DIG non è poi così determinante)... io mi comporto così seguendo una logica che ritenego valida... e non penso nemmeno che il mio sia ne un brutto comportamento ne irrispettoso.

 

@Sabry ..il test di Turing serve a capire se una macchina è intelligente... comnque se vogliamo farlo in modo che le "sfida" sia tra noi due (e non tra una di noi due e un robot), risulteresti di sicuro tu come femmina...  perchè io sono pancerebrale. E non lo metto in dubbio... e credimi io rispetto il tuo sentirti... in sostanza vedi che comunque ti do il femminile... probabilmente il nostro modo di vedere le definizioni del transessualismo è più una questione di forma che non di sostanza.

:no:

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Aspe, non è proprio così :no:

La Disforia di Genere è il vecchio nome del Disturbo dell'Identità di Genere... La disforia è il contrario dell'euforia, e quindi si, è corretto dire che una persona trans che non ha ancora transizionato ne soffre.

 

Il DIG viene diagnosticato da psichiatri, non psicologi (anche se a parer mio dovrebbe essere compito più degli psicologi che degli psichiatri, ma così è). Queste diagnosi si possono basare su colloqui con la persona interessata ma anche su test, che però sono solo indicativi: una persona potrebbe risultare femminile caratterialmente ma non soffrire di DIG, e viceversa. I test servono solo allo psic per farsi un'idea di chi ha davanti (ad esempio io il BEM non l'ho fatto, ho fatto l'MPII-2 e il Roschrach (e si, anche il test di turing  :sisi::D)), però vanno poi integrati con colloqui.

 

 

Il mio parere, ma non sono l'unica a pensarlo, è che non esistano persone solo maschili e persone solo femminili ma che l'identità di genere sia uno spettro e che ognuno di noi sia posizionato in un qualsiasi punto all'interno di questo range.

Esistono persone, esempio il gay effeminato che dicevi, o la lesbica mascolina, che si trovano in un punto un po' a metà tra questi due valori, ma non abbastanza da sentire il bisogno di transizionare o magari si sono riusciti ad adattare in quel ruolo fuori dagli schemi classici maschio/femmina.

In questo senso la parola transgender potrebbe includere anche loro... transgender secondo me dovrebbe indicare tutta la categoria delle persone gender-variant, transessuali compresi.

Un transessuale invece è una persona che soffre effettivamente del Disturbo dell'Identità di Genere: si sente come appartenente al sesso/genere opposto di nascita e non gli preme altro che correggere il suo problema fisico. In questo senso io ritengo che come trans vadano considerate sia le persone pre-transizione, sia quelle durante la transizione, sia anche quelle post-, ma solo per il fatto che hanno avuto molte esperienze di vita diverse da quelle della maggior parte della popolazione.

:D

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smetti di usare termini vessatori associati al mio nome

 

...ma smettila di fare la femminuccia!!!   ...fai l'uomo dai!   :no:

 

...insomma non mi dire, Nath, che chiamarti Nathan, Nathalian, Nathlante e Nathrans lo consideri vessatorio, cioè alla pari di un maltrattamento, di un'angheria o di un'oppressione...   ma dai...  sono dei nomignoli vezzeggiativi.... però se ti danno tanto fastidio mi scuso... Mister Permalosia.  :D

 

...e piuttosto cosa dovrei dire io che mi hai chiamata con un nome maschile... anzi due???!!!   ...e non ti sei nemmeno scusato!   :sisi:

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@Sabry ..il test di Turing serve a capire se una macchina è intelligente... comnque se vogliamo farlo in modo che le "sfida" sia tra noi due (e non tra una di noi due e un robot), risulteresti di sicuro tu come femmina...  perché io sono pancerebrale. E non lo metto in dubbio... e credimi io rispetto il tuo sentirti... in sostanza vedi che comunque ti do il femminile... probabilmente il nostro modo di vedere le definizioni del transessualismo è più una questione di forma che non di sostanza.

:no:

 

Del test di Turing esistono varie forme e quella a cui mi riferivo è definita (Original) Imitation Game. E' una sorta di gioco di società in cui c'è un soggetto che ha di fronte due persone, una di genere maschile e l'altra femminile. Con queste persone, che sono in un ambiente separato, si comunica per iscritto. Lo scopo del gioco è quello di identificare chi sia di A o B la donna, premesso che l'uomo cerca di barare e quindi di mettere in errore il soggetto, la donna di collaborare. Il test sull'intelligenza delle macchine è un suo un derivato.

Come dicevo in un messaggio privato, la sfida mi piacerebbe farla con me stessa: se io fossi la donna del test, verrei 'individuata' o no?  :D

Mi rendo conto del fatto che spesso, per sintetizzare troppo, divento criptica...  Quindi consentitemi di riaffermare esplicitamente che il mio è un discorso in via di principio, e che non mi pernetterei mai di fare affermazioni che riguardano le esperienze altrui. :D

Quanto alle nostre vedute, io credo, come ho già detto, che la differenza fondamentale sia nel punto di vista. D'altro canto ritengo che quello che spinge me, e che credo spinga te e tutte le altre persone che vivono situazioni analoghe, sia il cercare di vivere meglio ed in pace con se stessi. Ognuno di noi, poi, credo trovi una strada ed un punto di equilibrio diversi, e trovo molto interessante il fatto di confrontarsi. :sisi:

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Il mio parere, ma non sono l'unica a pensarlo, è che non esistano persone solo maschili e persone solo femminili ma che l'identità di genere sia uno spettro e che ognuno di noi sia posizionato in un qualsiasi punto all'interno di questo range.

Esistono persone, esempio il gay effeminato che dicevi, o la lesbica mascolina, che si trovano in un punto un po' a metà tra questi due valori, ma non abbastanza da sentire il bisogno di transizionare o magari si sono riusciti ad adattare in quel ruolo fuori dagli schemi classici maschio/femmina.

In questo senso la parola transgender potrebbe includere anche loro... transgender secondo me dovrebbe indicare tutta la categoria delle persone gender-variant, transessuali compresi.

...quoto...  solo forse il termine transgender può essere fuoviante, perché in molti di questi casi non c'è nessuna transizione... comunque quoto...

in Thailandia con il termine "kathoey" vengono indentificati sia le trans mtf che i gay effeminati.  :sisi:

http://en.wikipedia.org/wiki/Kathoey

 

...sul discorso degli psichiatri hai ragione...  il DISEM di Genova, che usa i protocolli internazionali per diagnosticare il DIG fa fare ai "pazienti" solo qualche colloquio con dei psichiatri per dare l'ok alla terapia ormonale.... invece al MIT di Bologna, che utilizza i protocolli nazionali dell'ONIG (più rigidi di quelli internazionali), per ottenere l'ok alla terapia ormonale ti mandano da una delle loro due psicologhe (i tempi per ottenere la diagnosi del DIG variano da un minimo di 6 mesi a 2 anni.... oltre a valutare l'effettiva convinzione del "paziente" alla transizione, tengono molto in considerazione il fatto che uno/a abbia o meno intenzione di arrivare alla SRS ...in genere chi vuole fare la SRS ottiene la diagnosi del DIG molto prima di chi dichiara di non volerla fare)...  tra i privati uno psicologo che garantisce la possibilità di una diagnosi del DIG è Marco Inghilleri (significa che non la fa a tutti... ma se dopo 6 mesi di terapia valuta la tua convinzione alla transizione sufficiente ti da l'attestato DIG e ti manda dal suo endo di fiducia il prof. Armanini) di Padova... lo segnalo perché molte persone intenzionate a transizionare vanno da psicologi con poca o nessun dimestichezza nel settore che finiscono solo per far perdere tempo anche perché non avendo mai diagnosticato nessun DIG non se la sentono di prendersi questa responsabilità. Per la rettifica anagrafica (quindi l'autorizzazione all'intervento e al successivo ricorso) credo che serva sempre in ogni caso un parere psichiatrico.

http://www.disem.unige.it/

http://www.mit-italia.it/

 

@Sabry

...a questo punto allora anch'io sono curiosissima di fare il test TURING ORIGINAL IMITATION GAME!!!!  :no:

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Il mio parere, ma non sono l'unica a pensarlo, è che non esistano persone solo maschili e persone solo femminili ma che l'identità di genere sia uno spettro e che ognuno di noi sia posizionato in un qualsiasi punto all'interno di questo range.

Esistono persone, esempio il gay effeminato che dicevi, o la lesbica mascolina, che si trovano in un punto un po' a metà tra questi due valori, ma non abbastanza da sentire il bisogno di transizionare o magari si sono riusciti ad adattare in quel ruolo fuori dagli schemi classici maschio/femmina.

 

 

sono perfettamente d'accordo con te.

Una delle battaglie che il movimento LGBT sta promuovendo adesso in uk é proprio quello per l'introduzione della così detta `terza opzione' nei vari form che tocca compilare, chiedendo di inserire una terza casella bianca per chi non si auto-definisce né maschile né femminile -anche se questo crea un po'di confusione per i titoli mr/mrs/miss/ms perché bisognerebbe trovare un termine neutro...oppure decidere di chiamare le persone semplicemente col loro nome, che é forse la cosa più semplice.

 

Nella mia esperienza, poi, qui viene usato anche un altro termine che é gender-queer e dovrebbe comprendere appunto chi non si riconosce in nessuna delle due polarità biologiche..

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ovviamente io per legge devo mettere F

anche se vorrei mettere M, non F nè "x"

pero' la possibilità di mettere x o niente mi renderebbe sicuramente molto piu sereno.

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Una delle battaglie che il movimento LGBT sta promuovendo adesso in uk é proprio quello per l'introduzione della così detta `terza opzione' nei vari form che tocca compilare, chiedendo di inserire una terza casella bianca per chi non si auto-definisce né maschile né femminile -anche se questo crea un po'di confusione per i titoli mr/mrs/miss/ms perché bisognerebbe trovare un termine neutro...

 

...sonio d'accordo... però secondo me bisgna rispettare sia le esigenze burocratico-anagrafico-mediche sia quelle psico-sociali....

quindi la terza opzione in se non sarebbbe suffficiente, serverebbbe una quarta opzione, ecco dunque la mia proposta:

 

M male  (Mister Mr; Master Ma) - persona dotata di testicoli e/o una genetica XY o in mancanza di essi un fenotipo maschile privo di ovaie.

F female (Misteress Mrs; Ms; Miss) - persona dotata di ovaie e/o una genetica XX o in mancanza di essi un fenotipo femminile privo di testicoli.

X Xale (Xister Xr; Xaster Xa) - persona dotata di ovaie e/o una genetica XX ma che per motivi psicologici rischiede di non essere considerata solo una femmina ma una via di mezzo con i maschi  .....Xale può generare come madre e come tale sarà registrata in caso di procreazione.

Y Yale (Yisteress Yrs; Ys; Yiss) - persona dotata di testicoli e/o una genetica XY ma che per motivi piscologici richiede di non essere considerato solo un maschio ma una via di mezzo con le femmina ....Yale può generare come padre e come tale sarà registrato in caso di procreazione.

 

Nei confronti di Xale e Yale l'uso più corretto sarebbe quello del neutro, in mancanza d'esso si può riferire con entrambi i generi finchè il soggetto Yale o Xale palesa un preferenza... palesata la sua preferenza d'esser appellatto al maschile o la femminile, la gente dovrà comportarsi di conseguenza adeguandosi e rispettando la volontà del Yale, Xale.

 

Spero vi  piaccia.

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  • 4 weeks later...

posso farvi una domanda a cui non so se si è risposto...

 

ma la questione è solo ormonale????

 

p.s ma il punto di rottura con il proprio corpo puo avvenire con gli anni??? cioe una persona che si è sempre sentita abbastanza bene con il suo corpo puo ad un certo punto sentire il bisogno di cambiare??? e puo senire il bisogno di cambiare puo in realtà non volendo perdere la sua indentita di genere??? le domande possono risultare contraddittorie ma non lo sono....

 

p.s se una persona ha dei dubbi di genere chi secondo voi potrebbe aiutarla????

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Dunque... la questione non è solo ormonale, da ricerche è emerso che effettivamente il cervello delle persone transessuali (prima della terapia ormonale, in maniera da essere sicuri che il cervello non sia stato modificato da quella) è effettivamente più simile al sesso a cui sentono di appartenere che al sesso di nascita. Si suppone che la causa stia in docce ormonali "sballate" durante la gravidanza, ma le ipotesi sono molte.

In genere i momenti in cui un* si rende conto di essere transessuale sono due, durante l'infanzia o con la pubertà, però ovviamente ci possono essere un sacco di motivi che portano la persona a reprimersi tant'è che ci sono transessuali che transizionano a ogni età. La seconda domanda non l'ho capita ^^;;

Sicuramente se hai domande puoi esporle tranquillamente e confrontarti. In caso sentissi invece la necessità di parlarne e chiarirti con qualcuno specializzato, so che anche a bari c'è un centro e sicuramente ci saranno psicologi che dell'argomento se ne intendono :cry:

 

Questo dovrebbe essere l'indirizzo. :asd:

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Penso proprio di si, la psiche è una cosa molto complessa e paradossi simili possono esistere :cry:

 

In questo caso però io proverei, al posto tuo, a cercare di capire qual'è la tua visione di uomo e qual'è la tua visione di donna.

Voglio dire, a livello sociale sia uomini che donne hanno i loro vantaggi: ad esempio gli uomini sono visti come il genere dominante, nella nostra società spesso gli uomini hanno più possibilità delle donne; dall'altro lato però alle donne è permesso essere sensibili ed è accettato il fatto che possano essere deboli quindi anche le donne hanno i loro vantaggi. Per non parlare poi dell'attrazione sessuale, una donna attratta dagli uomini è vista socialmente meglio di un uomo attratto dagli uomini.

Questi sono esempi, però tutti questi concetti ci influenzano a livello inconscio, cioè non cosciente, e quindi potrebbe capitare che uno provi quello che provi tu. Potrebbero anche esserci traumi più profondi che influenzino queste idee.

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posso farvi una domanda a cui non so se si è risposto...

 

ma la questione è solo ormonale????

 

p.s ma il punto di rottura con il proprio corpo puo avvenire con gli anni??? cioe una persona che si è sempre sentita abbastanza bene con il suo corpo puo ad un certo punto sentire il bisogno di cambiare??? e puo senire il bisogno di cambiare puo in realtà non volendo perdere la sua indentita di genere??? le domande possono risultare contraddittorie ma non lo sono....

 

p.s se una persona ha dei dubbi di genere chi secondo voi potrebbe aiutarla????

 

...non so...

 

sì, ci sono casi in cui delle gente decide di transizionare anche in età avanzata.

 

...oddio, anche sì in un certo senso tutto può cambiare, però se le cose cambiano c'è da domandarsi se il cambiameto è definitivo o se le cose non possano cambiare di nuovo.

 

...se anche transizioni te rimani te stesso... alcune trans negano a se stesse chi erano e cancellano il passato, alcune non hanno problemi a ricordare chi erano e a stare assieme agli amici di sempre. Dietro al sentirsi uomo donna ci sono solo tante seghe mentali dettate dal pregiudizi di genere. Per me se uno vuole veramente cambiare sesso questo già dice tutto.

 

...penso che più di uno psichiatra potrebbe aiutarti moltissimo conoscere di persona delle altre trans, solo così puoi capire se effettivamente la transizone fa per te... anche perchè non esiste la bacchetta magica e la transizione è una trasformazione con dei compromessi.

 

e all'altra tua domanda...

"la seconda domanda si struttura per paradosso: puo un ragazzo sentirti uomo ma voler essere donna????"

...anche sì, ma solo parzialmente... nel senso che per diventare una donna (o un uomo) non devi per forza aderire al 100% a quelli che sono gli stereotopi di genere, però almeno ad alcuni sì, se no non avresti nemmeno il desiderio di transizionare.

Ci sono tantissime trans mtf che amano la tecnologia (anzi è frequente trovare trans mtf che lavorano nell'informatica e amano la fantascienza ...naturalmente non tutte, ma in base alla mia esperienza sono davvero molte) eppure sono contente di esser diventate delle donne. :cry:

 

...alla fine più che tentare di analizzare la tua mente (penso siano delle inutili seghe mentali) io analizzerei la transizione... ciò che comporta a livello fisico, sessuale, sociale... questo per vedere se effettivamente è una cosa che migliorerebbe la tua vita o se al contrario la peggiorerebbe...

poi ritengo sia findamentale fare delle prove... vestiti da donna, assumi un ruolo femminile e vedi se ti trovi bene e se ti piaci en femme, anche perchè se gli ormoni ti cambiano un po' (e la chirurgia pure) è lo stesso importante piacersi già un po' come trav.

Edited by Sissy
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grazie per le risposte....per il momento me ne sto cosi con un po di dubbi, anche perche non si capisce bene cosa voglia poi vedrò....

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...di solito però se vuoi transizionare non vedi l'ora di farlo, questo perchè ti sembra quello il giusto modo di vivere per te (per vivere al 100% la tua vita) e anche perchè hai ansia perchè più diventi grande e meno saranno efficaci i trattamenti ormonali.

Però vai a sapere... ci sono persone che pur desiderando per davvero cambiare sesso, rimandano per paura di affrontare i problemi...

in ogni caso rimandare un problema non migliora le cose, perchè i problemi vanno affrontati in ogni caso.

Io mio consiglio quindi è chiarisciti un po' le idee... conosci qualche trans così da capire da vicino com'è la questione.

Non nascondere i problemi, ma risolvilu... il che non significa che bisogna per forza transizionare ma superare i complessi per raggingere l'equilibrio ....il NIRVANA! :cry:

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Secondo me se una persona è transessuale bene o male lo sa da sempre, è un pò come essere gay, probabilmente non hai la forza di ammetterlo a te stesso, ma nel tuo profondo lo sai e stai solo aspettando il momento giusto per affrontare la realtà dei fatti. Quindi secondo me coloro che arrivano alla transizione in età avanzata o hanno sempre desiderato transizionare ma non avevano la forza di farlo per vari motivi, oppure credono di avere la disforia di genere ma in realtà hanno altri tipi di problemi o traumi irrisolti che glielo fanno credere.

 

Per quanto riguarda la tua affermazione:

 

la seconda domanda si struttura per paradosso: puo un ragazzo sentirti uomo ma voler essere donna????

 

Forse l'ho letta in chiave un pò pignola ma credo che la risposta stia nelle tue parole stesse. Se TI SENTI uomo allora sei un uomo, il voler essere qualcos'altro non ha niente a che fare con la personalità, ciò che dovresti capire secondo me è come vorresti essere riconosciuto nella Società e come vorresti vivere nella Società, perché alla fine è questo che determina veramente se è giusto che tu faccia l'iter oppure no.

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  • 1 month later...

non tutti "non vedono l'ora di transizionare".

a volte è una scelta su cui si rimane indecisi per anni.

 

inoltre il disagio e la consapevolezza della propria identità

puo' essere ampliato in fasi della vita in cui un contesto piu

"binario" amplifica il disagio e l'inadeguatezza

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  • 1 year later...

E' una scelta su cui molti giustamente rimangono indecisi perche' si sa per certo che non sempre i risultati sono ottimali, e non soltanto da un punto di vista estetico, ma anche funzionale (es. rischio di non poter piu' raggiungere orgasmi) problemi presenti in misura ancor maggiore nelle transizioni ftm, che ad oggi hanno esiti scadenti.

Edited by ben81
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  • 1 year later...

Vorrei esprimere i miei sentimenti riguardo la mia transizione MtF. Non so se sia normale o no (chiedo a chi ha fatto la transizione prima di me), ma a volte ho come la netta sensazione di avere imboccato la strada sbagliata... Non so definire con esattezza ciò che sento, ma è come se una parte del mio cervello mi dicesse che sto sbagliando, che non ne vale la pena, che con tutti i miei sforzi non riuscirò mai a essere quello che sono realmente. E questo mi demoralizza non poco, specialmente quando mi guardo allo specchio perché è lì che si combatte la vera battaglia: da una parte mi vedo per come sono  attualmente (un ragazzo con tutti gli annessi e i connessi) e dall'altra c'è invece il fantastico mondo in cui vorrei vivere con una mente e un corpo da ragazza. Non lasciatemi sola, vi prego!

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Vorrei esprimere i miei sentimenti riguardo la mia transizione MtF. Non so se sia normale o no (chiedo a chi ha fatto la transizione prima di me), ma a volte ho come la netta sensazione di avere imboccato la strada sbagliata... Non so definire con esattezza ciò che sento, ma è come se una parte del mio cervello mi dicesse che sto sbagliando, che non ne vale la pena, che con tutti i miei sforzi non riuscirò mai a essere quello che sono realmente. E questo mi demoralizza non poco, specialmente quando mi guardo allo specchio perché è lì che si combatte la vera battaglia: da una parte mi vedo per come sono  attualmente (un ragazzo con tutti gli annessi e i connessi) e dall'altra c'è invece il fantastico mondo in cui vorrei vivere con una mente e un corpo da ragazza. Non lasciatemi sola, vi prego!

Ma stai andando da un psicoterapeuta?

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Sì, è da due anni che ci vado ormai, ma la mia confusione mentale è ancora troppo alta... certo queste non sono assolutamente cose che si prendono sotto gamba, tuttavia vorrei che le mie idee fossero più chiare

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Sì, è da due anni che ci vado ormai, ma la mia confusione mentale è ancora troppo alta... certo queste non sono assolutamente cose che si prendono sotto gamba, tuttavia vorrei che le mie idee fossero più chiare

Credo che per ste cose ci voglia molto tempo

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Già... Ma entro quest'anno vorrei almeno riuscire a prendere gli ormoni femmiili o il soppressore di testosterone (che non mi ricordo assolutamente come si chiami)... Tanto per iniziare ad apprezzare il mio corpo che non ho mai (o quasi mai) apprezzato né riconosciuto come mio

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AndreaDelRiva

Già... Ma entro quest'anno vorrei almeno riuscire a prendere gli ormoni femmiili o il soppressore di testosterone (che non mi ricordo assolutamente come si chiami)... Tanto per iniziare ad apprezzare il mio corpo che non ho mai (o quasi mai) apprezzato né riconosciuto come mio

Si chiama Andro-Blocker il sopressore di testosterone.

 

Per quanto riguarda gli psichiatri, riferito al commento poco più sopra Ale...

 

Secondo me, le persone più adatte a chiarirti le idee, sono coloro che hanno gia affrontato l'iter della transizione. Quindi, dovresti discuterne con altre transessuali.

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  • 3 months later...

Ciao, è essenziale che tu sia cert* che il tuo psicologo/psicoterapeuta sia espert* nel problema.
Capita spesso che il professionista non abbia quella esperienza tale da condurre la tua mente ad una ragione.

Cerca magari tra le associazioni LGBT, meglio se hanno un gruppo trans all'interno, se conoscono il tuo professionista.
Contattando una associazione, anche solo per telefono, ti aiuteranno a chiarirti.

Esperienza personale!

A presto 

Geraldine

 

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  • 2 months later...

Salve a tutti, sono arrivato in questo forum tramite una ricerca su google su un'argomento specifico, l'attrazione verso i trans. Ho letto qualche discussione precedente e mi è sembrato che ci siano persone molto competenti in merito... quindi vorrei aggiungere a questo thread la mia esperienza, e naturalmente spero in qualche commento e risposta interessante ;)

 

Sono un uomo eterosessuale, e da sempre sono stato molto attratto da una particolare tipologia di donne, quelle con una femminilità accentuata e a volte eccessiva... seno abbondante, labbra carnose, fianchi larghi, trucco marcato, atteggiamento provocante, etc... insomma avete capito, mi eccita lo stile "pornostar", le donne che i benpensanti giudicano volgari (salvo poi masturbarcisi di nascosto :D).

 

Detto questo... conoscete forse delle donne con una femminilità più accentuata dei trans? :) Dopo anni di fantasie in merito sono ormai 2 o 3 anni che ho rapporti con trans, a volte occasionali e a volte più duraturi. Il problema è che sono attratto esclusivamente dalla loro parte femminile e provo repulsione per la loro parte maschile, ciò che mi piace fare è essenzialmente baciare, petting e naturalmente sesso orale. L'anno scorso ho avuto un flirt di qualche settimana con una trans, e non volevo assolutamente che si levasse le mutandine... questo naturalmente non le andava molto bene, e quindi mi sono lasciato convincere a fare del sesso anale. Ho accettato sopratutto per farle piacere, e perchè pensavo (erroneamente) che tra fare sesso anale con una donna e con una trans non ci fosse poi molta differenza, eccetto che lei aveva il sedere molto più bello di tutte le donne con cui ero stato :) Beh il problema è che c'era in verità un'altra differenza, la visione dei suoi gioielli di famiglia... ho perso l'erezione all'istante e "la fidanzata" nel giro di qualche giorno.

 

Bene, naturalmente mi sono fatto le mie ipotesi su questa attrazione:

 

1) Il classico - sono un gay represso. Onestamente non credo, sia perchè pensare a qualsiasi rapporto con un uomo mi accappona la pelle, sia perchè sono molto di larghe vedute, e se mi piacessero gli uomini non sarei un gay represso bensì un gay "espresso" :)

 

2) Sono un feticista. Questa è la spiegazione che reputo più probabile... chiaramente tutti gli uomini sono geneticamente programmati per essere attratti da certe caratteristiche fisiche come seno e labbra, ma penso che per me questa attrazione sia molto più sviluppata della media. Sono andato con donne oggettivamente poco attraenti solo perchè avevano un bel seno o dei labbroni rifatti da paura :D

 

3) Maggiore facilità di rimorchio. E' inutile negarlo, a tutti gli uomini piace vedere una che li eccita e nel giro di poco tempo soddisfare il desiderio che si è creato... i trans da questo punto di vista sono molto più sulla lunghezza d'onda di un uomo.

 

4) Sesso orale. Per quanto mi riguarda la leggenda metropolitana secondo la quale i trans sono bravissimi nel sesso orale è assolutamente vera :)

 

Altre idee? Commenti? Offese? :)

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