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I luoghi comuni sui gay: quanti ne sai, in quanti ti riconosci?


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Qualche anno fa, passeggiando per le vie di BO, entrai con una mia amica in una chiesa barocca. Lei la trovò una “schifezza” perché barocca, io ribattei che non tutto il barocco era da buttare via e che quella chiesa non era male. Quindi lei mi diventò tutt'ad un tratto sorniona e mi chiese: “Sei forse gay? No perché è a 'loro' che piace il barocco,

 

Sfortunatamente io non ho mai creduto agli stereotipi...

 

altrimenti già dopo il mio primo viaggio a Roma, avrei dovuto smettere di correre dietro alle ragazze...  :sisi:

limerik65 PD

Ma questi luoghi comuni, presunti o veritieri che siano, quanto ci danneggiano nel momento in cui vanno ad appannare la possibilità di essere più solidali fra noi, o quanto sono utili, nel momento in cui vanno a costruire un codice tramite il quale bene o male ci riconosciamo?

 

Qualche volta ho l'impressione che ci imbozzoliamo volontariamente con le trame di certi clichè che altri ci hanno cucito addosso.

 

Ma se è vero che niente ha senso se non siamo noi a dare un senso, perché non 'svoltare' a modo nostro? Non possiamo essere dei titoli con tanti sottotitoli visto che siamo persone prima che semplici definizioni.

Limerik, è ovvio che certi luoghi comuni ci danneggiano, ma cosa consigli di fare se uno davvero è gay e ama il teatro?

Smettere di amarlo solo per non rispecchiare un cliché?

 

L'unica cosa che possiamo essere è noi stessi, ovviamente, che siamo persone è ovvio, però i sottotitoli 'ama i fumetti', 'preferisce il carciofo alle zucchine', li avremo sempre comunque. La differenza è che a volte, quando una persona viene a sapere una tua definizione, presume le altre (luoghi comuni), o se le va si prende la briga di venirle a sapere col tempo. Ma anche un etero sarà definito da ciò che ama e come si comporta.

E' la parte più 'pratica' e forse meno affascinante dell'avere un'identità, ma è necessaria, se non lasciassimo queste cose definirci, cosa ci definirebbe in modo diverso, come individui, da qualunque altro individuo?

 

Dire semplicemente di cercare di andare in un'altra definizione rispetto ai luoghi comuni, e anzi di non lasciarci definire da niente, non è molto pratico secondo me.

Hinzelmann

A rigor di logica dovrebbe essere più disturbato un etero a cui piaccia lirica e balletto

invece di calcio e motori e che ricada nello stereotipo gay non essendolo, rispetto ad

un gay che invece lo è. Il corrispettivo disturbo di un gay per il fatto di apprezzare calcio

e motori invece di "cose gay" semplicemente non esiste e non esiste perché le "cose etero"

sono giudicate un plus maschile-virile, rispetto ad un minus.

 

La solidarietà credo che potrebbe essere costruita anche su un piano politico o etico

per quanto riguarda i codici di riconoscimento invece il discorso è semplice. Se il codice

di riconoscimento è solo un modo per individuare un altro gay, essendo velato, è stato

in passato uno strumento di difesa, ma ora ci danneggia perché bisogna venire allo scoperto.

Ma questo è un discorso oramai vecchio.

 

Se il codice di riconoscimento diventa invece linguaggio, gusto, cultura gay noi possiamo

usarlo per comunicare fra di noi, stare insieme essere Soggetti etc. etc. "la musica cambia"

 

Altrimenti succede quel che succede in Italia: i gay melomani all'Opera, i gay Madonnari

al concerto di Madonna, ognuno col suo sottotitolo incapace di comunicare con l'altro

( e questo nonostante l'evidenza del fatto che i cantanti gay fanno "rock sinfonico"

o compongono commistionando i generi: vedi Umberto Bindi, Freddy Mercury, Rufus

Waiwright etc. etc. )

purospirito

Steriotipi: schemi nei quali rinchiudersi, gabbie costrittive. Un'insieme di situazioni vincolanti che a volte non ti lasciano libero di decidere con la tua testa...

 

Io le chiamerei caratteristiche... sfumature della personalità che ognuno (mi auguro) ha sviluppato nella crescita.

 

Io rompo gli schemi e vivo del mio libero arbitrio, se poi tu hai bisogno di identificarmi nei tuoi schemi mentali perchè non hai altri metri di lettura, pazienza, non sono io la tua testa... io posso solo darti materiale da elaborare...

 

Volete gli steriotipi che mi rappresentano come gay... beh un paio penso in particolare...

 

- Mi piace il cazzo!

- Sono immensamente egocentrico ed esibizionista!

 

Ecco a voi la descrizione del gay perfetto..

 

Ai posteri l'ardua sentenza!!!  :sisi:

Ma su su ragazzi!!! Non diciamo banalità....lo stereotipo è innato in ognuno di noi è serve per semplificarci la vita, quindi inutile dire ah io non centro nulla con gli stereotipi, o peggio io non credo negli stereotipi. Anche non volendo ci cadiamo tutti nell'ascoltare quella vocina che ci dice come pensare o cosa pensare. Lo stereotipo a differenza di un pregiudizio è basato sull'esperienza. Lo stereotipo è la generalizzazione di un dato comportamento ad una data fascia!

 

Per esempio io conosco un ragazzo gay molto effemminato, per conto il mio cervello costruirà un idea di Gay=effemminato, in modo che quando incontrerà un altro ragazzo effemminato dirà subito è gay!

 

Il pregiudizio invece è un gidizio a priori dell'esperienza. Solitamente nei luighi comuni ricadono specialmente i pregiudizi più che uno stereotipo. La differenza tra i due concetti sta anche nella connotazione che si può dare, mentre lo stereotipo può essere sia positivo (tutti i gay sono sensibili) che negativo ( tutti i gay sono dei rotti in culo) il pregiudizio è sempre negativo (i gay mi fanno schifo perchè sono contronatura)

Anche io casco spesso negli stereotipi, difatti conosco molte ragazze lesbiche (praticamente tt qll che conosco) che nel loro modo di fare sembrano veramente camioniste, l'altro giorno ho conosciuto una ragazza simpaticissima e dolcissima (niente a che fare con una camionista) e quando ha detto si essere lesbica le ho risposto "se e io sono Michelle pfifer" facendo una bella figura di mincia! XD.....

 

AlX

Secondo me certi stereotipi, sono i gay stessi a sceglierseli, magari per trovare un modo in cui integrarsi e sentirsi parte del gruppo. Io a volte vorrei pure, ma purtroppo il desiderio di fare e pensare di testa mia è sempre stato troppo forte.

Tra le mie conoscenze gli etero mi sono sempre sembrati piú aperti e flessibili mentalmente rispetto ai gay che spesso si scandalizzano e spesso mi disprezzano per mie stranezze. Forse è per questo che ho sempre avuto cotte per repressi o anche etero e mai per un gay dichiarato.

 

Lunaville, non credo di aver capito. Per fare un esempio tu dici che un gay è effemminato perché vede che la maggior parte dei gay è effemminata ed è portato naturalmente a diventarlo lui o che un gay nasce effemminato e non che non lo siamo è perché lo nascondiamo?

A rigor di logica dovrebbe essere più disturbato un etero a cui piaccia lirica e balletto

invece di calcio e motori e che ricada nello stereotipo gay non essendolo, rispetto ad

un gay che invece lo è. Il corrispettivo disturbo di un gay per il fatto di apprezzare calcio

e motori invece di "cose gay" semplicemente non esiste e non esiste perché le "cose etero"

sono giudicate un plus maschile-virile, rispetto ad un minus.

 

 

Devo proprio quotarti.

Lo stereotipo sui gay colpisce gli etero e non i gay.

E nella misura in cui "gay" sia un insulto.

limerik65 PD

Finché sono i comportamenti di un gruppo a creare i cliché, mi va anche bene... ma sospetto che accada più spesso il contrario: cliché che creano certii gruppi e dà loro una ragione di esistenza.

Non avevo vent'anni quando ho cominciato a frequentare un gruppo gay milanese; fra gli altri innumerevoli stereotipi c'era quello delle battute al vetriolo. Era una moda alla quale nessuno voleva o sapeva sottrarsi. Mi ricordo di un loro veterano, (che era stato mollato dal suo ragazzo finito in altre braccia e mettendo fine così a una lunghissima relazione) dopo settimane di assenza dovuta a una crisi profonda, fa la sua apparizione senza la sua abituale barba. Come l'hanno salutato? “Abbiamo saputo che non ti ha abbandonato solo la barba!” E giù una risata generale tanto simile a quella di una sit-comedy, dove per generale intendo l'espressione di una trentina di nobili e sensibili anime occupate a scucchiaiare un risotto ai funghi.

Hinzelmann

Gli ebrei hanno l'umorismo ebraico, i gay si sa preferiscono

il sarcasmo. Però non direi che sia il sarcasmo a creare il

gruppo gay, come l'umorismo non ha creato l'ebraismo.

 

Riterrei che il sarcasmo serva ai gay a scongiurare proprio

il luogo comune che li vorrebbe "dolci e sensibili" ma è una

cifra espressiva, magari in contesti claustrofobici ed omofobici

più accentutata che in contesti open minded.

limerik65 PD

In quello che dici tutto torna, hai centrato il punto.

Personalmente lì non ero oggetto di sarcasmo, ma di attenzioni anche gratificanti; ma quando circolava del sarcasmo gratuito mi sentivo a disagio. Qualunque fosse l'intenzione recondita finiva per ferire qualcuno; siamo franchi: cercare di ferire i sentimenti di un gay (con l'eccezione di quelli tosti e navigati) è come sparare sulla croce rossa.

“Scongiurare un luogo comune” non autorizza ad essere stronzi.

PrinceEndymion88

Luoghi comuni sui gay?

 

-Sono curati -> Io lo sono, ma c'è gente che puzza pure ahah

-Sono effeminati -> Io non lo sono, ma ahimé ce ne stanno tanti

-Ascoltano Brit, Madonna, Lady GaGa -> E' vero, ma io adoro solo Lady GaGa

-Se guardi Sailor Moon, sei gay -> Oddio questo non so se è vero!

-Se ami Moulin Rouge, Titanic o non so che -> Sei gay

-Sono sensibili - Nah

-Sono acidi

-Ne capiscono di moda - Alcuni proprio no

-Sono troie - Si è vero ahah

-Amano l'arte

 

poi boh XD non me ne vengono altri! XD

Mi chiedo spesso perché gli stereotipi sui gay siano tanto contraddittori:

 

 

sono tanto sensibili vs. sono acidi e superficiali

 

amano tanto le arti vs. ascoltano solo madonna e britney

 

sono grandi scopatori vs. sono impotenti

 

sono poco virili vs. sono cultori della palestra

Hinzelmann

Perchè diverse sono le fonti della generalizzazione.

 

Ci sono luoghi comuni dei gay sui gay ( i gay sono sarcastici,

acidi, cultori della palestra, spudorati, superficiali etc. )

 

Ci sono luoghi comuni delle donne eterosessuali sui gay ( sensibili

dolci, raffinati, amanti delle arti etc. )

 

Ci sono luoghi comuni degli uomini etero sui gay ( poco virili

impotenti-passivi, effeminati etc. )

giovane12345

ELEMENTI NON GAY : a me piace il calcio da morire e lo sport in generale.... sono assolutamente negato per la moda e nn ci capisco nulla... sono maschile al 100 per cento.... nn sto mai dietro alle diete... non frequento estetiste (anche se non mi dispiacerebbe)... non so cucinare... non sto 1000 anni in bagno a imbellettarmi..

 

ELEMENTI GAY: vorrei essere sempre più giovane anche se ho 20 anni.... non ci capisco nulla di motori....vorrei avere marito e figli da grande... e seme ne vengono in mente editerò... :)

Oddio, di stereotipi ne ho sentiti una valanga, ma ho imparato a fregarmene, quindi non li ricordo molto bene...

 

Ricordo solo i classici, ossia che

- i gay sono più sensibili

- se sei in cerca di una ragazza e hai un conoscente gay, stai tranquillo che è circondato da gnocche

- ai gay non piace il calcio

- si truccano

- sono contro natura (vabbè)

- sono artisti

- hanno almeno un paio di sedute settimanali dall'estetista

- strillano per ogni cosa

 

Beh, devo dire che per quanto concerne sensibilità ed empatica ci siamo, nel mio caso; non amo il calcio, anzi, proprio mi sta sui cosiddetti, non seguo "le moto", il gran premio, ciclismo e sci, no, nessuno di questi (...).

Sono un pò effemminato, non perchè me lo dicono, ma perchè ascoltandomi e vedendomi ripreso l'ho notato, anche se a me non sembra. E un pò mi dà fastidio, ma tant'è. FOrse si tratta solo di insicurezza che mi sembra un riflesso di femminilità celata, ma non saprei proprio. Ripeto che nessuno mel'ha mai fatto notare. Magari sono io che mi faccio delle paranoie. Ecco, quelle me le faccio spesso e volentieri.

Non sono maniaco di creme e depilazioni. La crema per la faccia e per le mani la uso, mi faccio la barba un paio di volte a settimana (non che ci sia questo gran bisogno), niente depilè e strappi vari, ho un profumo costoso ma perchè mel'hanno regalato.

Ecco, non ci capisco niente di motori, ma proprio non mi interessa assolutamente, men che meno mi intendo di fili ed  riparazioni manuali.

Avevo ottimo in Artistica, tutti mi elogiavano, per me era normale. Che poi non abbia coltivato la cosa è un altro conto, ma comunque mi piace sempre il disegno, la pittura e arti annesse.

 

Mi piace l'arredo per la casa, leggo un pò tutte le riviste, da Chi a Focus, per dire; non sono maniaco dell'ordine, anzi... mi piacciono molto gli animali, però da piccolo facevo esperimenti fra i più disparati con tutti gli insetti possibili e immaginabili che trovavo nel giardino. Ci giocavo, li infilzavo, li bruciacchiavo, li congelavo, ricreavo una teca per le formiche, osservavo i lombrichi, ero affascinato dalle farfalle... ora mi piace un sacco il giardino e la botanica in generale, oggi ho le mani un pò distrutte perchè le ho tenute tutto il giorno nella terra. E se mi si passa vicino un mega vespone, non scappo strillando, aspetto che se ne vada e continuo a fare le mie cose....

 

Ogni persona è fatta a sè, con i suoi gusti e le sue peculiarità, che sciocchezza cercare di raggruppare una categoria... ci sarà sempre qualche mosca bianca.

dunque:

 

-sono acidi ed isterici;

-amano il kitsch e il trash;

-non gli piace il calcio;

-sono estremamente sensibili;

-possiedono più amicizie femminili che maschili;

-amano discutere di arte;

-offendono le donne perché si sentono "in competizione" con loro;

-cercano tutti la stabilità sentimentale ma non ci riescono a causa della loro frivolezza;

 

questi sono i luoghi comuni che sento di più in giro. per quel che mi riguarda alcuni di questi mi sembrano soltanto delle inutili generalizzazioni che fanno riferimento ai classici stereotipi. 

Sognatore91

Beh ho letto tutti i post e ci sono davvero dei commenti interessanti... Ho notato anche che ci sono dei luoghi comuni "opposti" come per esempio: i gay sono sensibili / i gay sono acidi e superficiali... mi pare ovvio che se non rientri nell'uno, rientri nell'altro XD

 

Per quanto mi riguarda, mi riconosco in queste cose:

- ho una migliore amica;

- odio il calcio;

- mi piace la danza (ma mi piace anche il canto... questo non fa di me un gay però XD)

- sono sensibile (come se gli etero non possano esserlo... -.-)

 

mentre:

- non sono effemminato;

- non ascolto britney spears, lady gaga, o altre cantanti (non c'è nulla di male comunque, solo che sono altri artisti che mi emozionano davvero)

- non mi curo troppo (il giusto per piacermi e per piacere agli altri :()

 

Non me ne vengono in mente altri al momento :asd:

Poi ci sono i luoghi comuni del tipo "Ai gay piacciono tutti i maschi" che sono solo simbolo di ignoranza...

 

*OT*

 

Per riconoscere un gay, basta davvero poco comunque XD Ecco a voi come fare: http://www.youtube.com/watch?v=3g0GoUfIZJ4

Ecco perché non mi faccio mai gli esami del sangue ahahahhahaha!! Potrebbero scoprirmi!!!  :( :P

Fortunatamente gli stereotipi non sono obbligatori: ma sono MOLTO presenti  :)

 

Nel senso che tutti abbiamo elementi delle liste di caratteristiche che avete postato sopra: io amo l'arte, mi piace leggere, ascolto Lady Gaga, Madonna, i musical, mi piace fare shopping.. ma questo, sommato, non significa essere gay (che ha come elemento necessario BEN ALTRO aahahah). Ogni caratteristica non è legata all'altra: ci sono etero che vanno tutte le settimane a farsi depilare, melomani spaccafighe (ecco, questo è più raro..).. insomma, penso che nulla ci identifichi chiaramente come gay. Poi certo, se ti ritrovi in quasi tutto, forse dovresti pensare che sei Checca de Checchis:)

 

Il problema è che agli stereotipi vengono affiancati giudizi di valore, e lì lo stereotipo diventa pregiudizio..

Dalla mia esperienza sono abbastanza deluso dal fatto che un rapporto tra gay venga scioccamente definito come un rapporto di solo sesso.

"Perchè i gay sanno fare solo questo e lo vogliono fare sempre".

 

 

Cazzata.

  • 2 weeks later...
Fabio Castorino

Stereotipi gay in cui mi riconosco:

 

- sono sensibile

- ho sempre avuto più amiche femmine che amici maschi

- non mi piace il calcio nè gli sport in genere

- ascolto Madonna

 

Stereotipi gay in cui NON mi riconosco:

 

- non mi interessa la moda

- non mi dedico molto alla cura del corpo

- non sono patito dello shopping

- ballo malissimo

Mi rendo conto che tutti questi stereotipi li possiedo in versione light.. e comunque in un'epoca estremamente metrosexual, è sempre più difficile trovare etero che non condividano con noi certi atteggiamenti esteriori, tipo cura del corpo e shopping.

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