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Oggetto del desiderio... il proprio corpo (maschile)?!?


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polloaviariato

Oggi stavo pensando a una cosa. Essendo io un maschio eterosessuale l'oggetto del mio desiderio è il corpo femminile, e in particolare quelle parti del corpo che madre natura ha messo apposta li per piacere agli altri (il seno, il fondoschiena, il collo, la schiena etc...)

Mi chiedo però una cosa. Se fossi gay l'oggetto del mio desiderio sarebbe il corpo maschile: ma è il mio stesso corpo ad essere maschile!

La domanda è questa. Che vuol dire essere l'oggetto del proprio desiderio? Si è attratti dal proprio corpo o solo da quello altrui?

Lo so che possono sembrare domande stupide e ingenue. Io non voglio prendere in giro nessuno, ma soltanto soddisfare questa mia curiosità!

Il Narcisismo è una possibilità

- un po' morbosa - dell'omosessualità;

ma presente anche negli eterosessuali

(o credi che chi si pompa in palestra

lo fa sempre e solo per piacere alle raagzze?)

 

L'eccitazione però è sempre una scoperta:

il mio corpo nudo potrebbe anche piacermi,

ma ormai da "scoprire" di me ho ben poco.

 

Inoltre spesso siamo attratti

da caratteristiche che non abbiamo

o che abbiamo in misura minore

(più o meno pelo, muscoli, eccetera).

WistonSmith

E' certamente una possibilità, un meccanismo psicologico che per qualcuno potrebbe essere valido.

Ma le due cose non sono strettamente e necessariamente legate.

Son d'accordo con Almadel, che mi ha anticipato, comunque. :ok:

 

Per quanto mi riguarda; Sono attratto da certe donne, come da certi uomini, che rispecchiano i miei "canoni" di bellezza, in tutto questo l'essere attratto dal mio corpo -che alla fin fine mi piace sì- ma non c'entra proprio nulla.

Hinzelmann

Il narcisismo non è definito dall'oggetto dell'investimento libidico ma dalla natura e dalla qualità

della carica pulsionale. Ciò che in genere si dice è che un narcisismo originario appartenga alla

esperienza di ogni bambino appartenente alla specie umana, questo per il fatto della sua totale

dipendenza dalla madre e della sua intrinseca fragilità rispetto al mondo oggettuale esterno ( e ciò

a differenza di ogni altra specie animale, pensiamo alla fragilità infantile come a qualcosa di ancora

più dilatato e drammatico nel mondo arcaico )

 

Quindi non solo è una qualità del desiderio, ma sarebbe una esperienza attraverso cui passiamo tutti.

Alcuni hanno sostenuto con una certa acutezza che esisterebbe una linea che conduce il bambino

dal narcisismo originario, attraverso l'autoerotismo, al desiderio oggettuale. Se questa linea si interrompe

o si devia avremmo un disturbo narcisistico della personalità: ipertrofia del sè, desiderio di essere amati,

invidia e irritabilità, incapacità di comprendere l'altro per il bisogno urgente di controllarlo...questi sintomi

uniti ad una assoluta incapacità di empatia possono delimitare il campo del disturbo narcisistico.

 

Resta il fatto che siccome parliamo di una qualità del desiderio, non parliamo di un oggetto del desiderio

e quindi eterosessualità, omosessualità, bisessualità sono irrilevanti ai fini della descrizione del narcisismo.

Hinzelmann

Nessuno prova attrazione per se stesso...neanche un narcisista,

al più compiacimento, appagamento per il fatto di essere più

desiderabile, oppure maggior sicurezza di sè ( tratti peraltro

che di per sè e da soli non fanno un narcisista nè soprattutto

fanno un narcisismo disturbante )

TheOtherSide

Nessuno prova attrazione per se stesso...neanche un narcisista,

al più compiacimento, appagamento per il fatto di essere più

desiderabile, oppure maggior sicurezza di sè ( tratti peraltro

che di per sè e da soli non fanno un narcisista nè soprattutto

fanno un narcisismo disturbante )

 

Quoto!

 

 

Quanto alle domande di polloavariato "Che vuol dire essere l'oggetto del proprio desiderio? Si è attratti dal proprio corpo o solo da quello altrui?", beh direi assolutamente la seconda...si è attratti dal corpo maschile sì ma altrui. E non tutti ovviamente! ^_^

Credo di capirti Mike...

Anche io ho spesso riflettuto su cosa mi attraeva in questo o quell'altro ragazzo... e prima di accettare il fatto che questa fosse un'attrazione sessuale, mi sono sempre giustificato con la spiegazione che inconsciamente mi piacevano perché rappresentavano ciò che io non ero (ad esempio magro, con un bel fisico definito, ecc...).

 

Ora che, bene o male, fisicamente sono come vorrei, questa attrazione non è scomparsa, quindi...  ^_^  :look:

 

Riflettendoci, da quando sono dimagrito, mi ritrovo a compiere piccoli gesti che in passato notavo nei miei amici più fisicamente dotati... mi appaga toccarmi gli addominali, i pettorali... una forma di narcisismo, che prima non conoscevo.

Hinzelmann

Casper, non c'era forse anche un quid di negazione della tua fisicità?

Capita a molti gay nella fase della negazione della propria omosessualità

dove si agita un "non piacersi" inconscio, a cui corrisponde una negazione

dei propri istinti, di trascurare tutto ciò che in quanto fisico e corporale

li ricondurrebbe lì dove non desiderano arrivare ( alla propria omosessualità ).

 

Ed è ovvio che un bisogno di compiacimento, poi a posteriori può rimanere

a ricordarci questo percorso di riconoscimento ( toccarsi, vedersi ) di sè.

 

Mike direi proprio di no! Il tuo mi pare un desiderio di integrazione maschile:

praticamente desideri ciò che ammiri negli altri e che vorresti potesse essere

tuo.

Sono d'accordo con chi dice che solitamente non é il nostro corpo ad eccitarci ma l'essere desiderati grazie ad esso.Tendenzialmente l'uomo(inteso come essere umanoXD) desidera ciò che non ha,qualcosa che é diverso da se.Perché dovrei volere qualcuno che sia come me?Già mi ho Xd Non so se mi spiego>.< se,ad esempio,un ragazzo muscoloso viene eccitato da ragazzi come lui(contraddicendo ciò che ho detto prima) in questo caso credo che la prima persona sia eccitata da suoi simili perché magari egli stesso é diventato muscolo perché gli piacevano già le persone così ed é anche ciò che vorrebbe essere,una volta che lo é diventato il suo interesse per la categoria non cambia.Questo per quanto riguarda all'eccitamento dato da se stessi o da chi ci somiglia molto,prendendo in considerazione solamente solo l'aspetto fisico però,quando entrano in gioco le emozioni cambia tutto.E in ogni caso le cose non sono così semplici.

Da giovanissimo pensavo che un ragazzo per essere attratto da me dovesse avere un fisico come il mio, quasi coetaneo, e che a letto si dovesse scambiare il ruolo, cioè prima io e poi lui o niente.

Sbagliato...

Forse sono leggermente narcisista, ci sono caratteri del mio fisico che mi piacciono molto, altri li odio, si bilanciano, ma sono attratto da fisici diversi dal mio, per i motivi sulla scoperta citati precedentemente.

Ad es. vorrei avevre un naso più carino ma in passato ero molto attratto da due ragazzi con il naso non proprio bello, perché mi piacevano nel complesso ed erano appunto diversi da me, ed è buffo come io vorrei rifare il mio mentre quello degli altri mi stava bene così ^_^

Casper, non c'era forse anche un quid di negazione della tua fisicità?

 

Uhm, chissà...

Forse sì, ma è importante darmi una risposta? In fondo è un non-problema! Ormai so che i ragazzi mi piacciono perchè... mi piacciono!

E del mio fisico bene o male ora sono contento: finalmente il duro lavoro fra alimentazione e sport fa mietere il raccolto  ^_^

Beh, a dirla tutta dovrei ancora lavorare un po' su alcuni dettagli... con la popolazione femminile non riscuoto gli stessi consensi che ho fra i boys...  :ghgh:

Vabbè, ci si accontenterà...  :look:

Max Dorian

Io non sono attratto dal mio corpo.

Però penso che sia importante piacersi, da un punto di vista psicologico, nel senso di "essere soddisfatti del proprio aspetto fisico", anche per una questione di sicurezza (per l'autostima, ecco, almeno dal punto di vista fisico). E' anche per questo che si tende al miglioramento (è ovvio, poi, che il miglioramento è soggettivo: qualcuno potrebbe decidere di migliorarsi facendosi crescere i capelli, qualcun altro rasandosi a zero, etc... Quello dipende dai gusti personali).

TheOtherSide

Però penso che sia importante piacersi, da un punto di vista psicologico, nel senso di "essere soddisfatti del proprio aspetto fisico", anche per una questione di sicurezza (per l'autostima, ecco, almeno dal punto di vista fisico). E' anche per questo che si tende al miglioramento (è ovvio, poi, che il miglioramento è soggettivo: qualcuno potrebbe decidere di migliorarsi facendosi crescere i capelli, qualcun altro rasandosi a zero, etc... Quello dipende dai gusti personali).

D'accordissimo.

Ma lo stesso fanno gli etero che passano ore in centri benessere, massaggi, abbronzatura, palestre, saune etc....

Il piacersi va al di là del proprio orientamento sessuale.

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