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Classifica dei paesi gay-friendly.Male l'Italia.


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Max Dorian

Be', anche la cattolica Irlanda ha avuto un ottimo punteggio. Allora si vede che la nostra mentalità è davvero troppo antiquata, troppo inquinata dagli invadenti ambienti clericali, anche rispetto ad altri paesi cattolici...

Bah, si confida nel futuro, che va in quella direzione, per avere dei diritti accessibili a tutti.

Max Dorian

Il problema è.. futuro quando?

 

Quando L'Unione Europea acquisterà una parvenza di autorità, ed imporrà ai propri membri alcune direttive fondamentali (che credo riguarderanno anche i diritti per gli omosessuali. O almeno, si spera).

Altrimenti, bisogna sperare che siano i politici italiani a diventare seri, e che invece di cancellare e modificare leggi per i propri comodi, si preoccupino del benessere materiale, culturale e sociale (quindi, con tutti i diritti annessi) della popolazione.

Quindi, sicuramente non con questo governo.

Secondo me tra una ventina d'anni l'Italia, la buttano fuori dall'Unione Europea...

Ho finalmente trovato la classifica originale! E spiega anche perché San Marino ha 0 punti, mentre l'Italia 1... non hanno leggi contro la discriminazione sul lavoro.

Ah, allora se aspettiamo l'Unione Europea, stiamo freschi. La stessa Unione Europea che non riesce a far approvare la sua Costituzione dai suoi Stati membri? Grazie Timothy per la spiegazione su San Marino, ma sinceramente come ragione mi sembra labile. Noi ce la potremmo anche avere, ma viene rispettata? Bah.

Decriminalizzazione dell'omosessualità: ufficialmente mai avvenuta, seppur non sia costituzionalmente illegale, dato che non viene menzionata nella costituzione (1890);

Età di consenso equiparata a 14 anni;

Leggi anti-discriminazione sulla base dell'orientamento sessuale: 2000, ma nel 2003 erano state aggiunte modifiche secondo cui l'orientamento sessuale poteva assumere rilevanza nel valutare se un cittadino fosse idoneo o meno ad entrare o permanere nelle Forze armate, in quelle di Polizia e nei Vigili del Fuoco; tali modifiche sono state revocate dalla legge n. 101 del 2008 in seguito ad una procedura d'infrazione avviata dalla Commissione europea. Il Ministero della Difesa varò un regolamento con il quale dichiarò di poter lecitamente trattare, per fini istituzionali, anche i dati sensibili riguardanti la vita sessuale dei dipendenti (Decreto Ministeriale 13 aprile 2006, n. 303). Analoghi regolamenti varati da parte di altri ministeri (Interno, Giustizia, Economia e Finanze), dichiarano invece di poter trattare tale tipo di dato nei dipendenti, solo per quanto attiene l'eventuale riattribuzione di genere (cosiddetto "cambiamento di sesso"). Va ricordato come invece la presenza di omosessuali nell'ambito militare e, soprattutto, in quello delle Forze di polizia, sia considerato sovente all'estero del tutto lecito, tanto da avere un'organizzazione sindacale a livello europeo.

La legge sulla procreazione assistita (Legge 19 febbraio 2004, n. 40, comma 5) approvata nel corso della medesima legislatura esclude deliberatamente dall'inseminazione assistita le donne lesbiche, indicando espressamente come i componenti della coppia debbano essere obbligatoriamente di sesso diverso. Nel 2004 la Toscana fu la prima regione ad introdurre tali leggi in tutti i settori sociali (ma già nel 1795 fu pioniera, legalizzando, in genere, i rapporti omosessuali). Lo stesso anno il Governo Berlusconi III modificò tali leggi, asserendo che solo il governo centrale aveva il diritto di promulgarle. La Corte Costituzionale abrogò il provvedimento ma sostenne la maggior parte della legislazione. Stesso corso ebbe poi il Piemonte. La poca accettazione dell'omosessualità viene facilitata dalla non accettazione da parte della Chiesa Cattolica Romana, che sembra avere un grande ascendente sulla popolazione;

 

Unioni civili: riconoscimento delle unioni civili straniere. Sì hanno unioni civili simili ai PACS francesi, seppur da considerarsi dei piccoli riconoscimenti, in alcune regioni, solitamente (o per media storica) di maggioranza centro-sinistra, quali Toscana, Umbria, Emilia-Romagna, Campania, Marche, Veneto, Puglia, Lazio, Liguria e Abruzzo.

Nei Paesi civili, discriminare gli omosessuali è già una stupidaggine. Nei Paesi ridotti a province del Vaticano, neanche tra cinquant'anni, credo.  :kiss:

E' anche vero che il progresso sociale è conseguenza della lotta sociale, quindi meglio non rimanere inermi.  :asd:

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