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Tira più il pelo di un gay che il carro del pride


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Un paio di giorni fa è stato pubblicato il video "spot" del Roma Pride 2010

 

 

Io non so se provare più orrore, ribrezzo o rabbia. Anzitutto ha la pretesa di essere simpatico e divertente e non lo è. Anzi, a tratti è anche volgare. Poi propone una valangata di stereotipi che rappresentano solo una parte di noi e sono peraltro quelli che puntualmente la società ci affibbia senza essere minimamente rappresentativo della variegata comunità che costituiamo. Ma soprattutto, cosa ben più grave il video è privo di qualsiasi contenuto e non rimanda ad alcun tipo di rivendicazione. Non ha nulla di politicamente rilevante. Come abbia fatto la Latini a prestarsi ad un simile orrore non si spiega. Ovviamente i commenti sono stati prontamente disattivati ma se avete curiosità di scoprire cosa pensa la gente di questa idea fenomenale fatevi un giro per i blog gay più in vista o fra i social network.

Non so voi ma io sono allibito.

Veramente orrendo! E' la rappresentazione di che cos'è diventato il Pride e del perché sempre meno gay ci vanno: non è un atto di protesta, una richiesta di accettazione e di diritti ma una gran carnevalata dove il gay effemminato e depilato sbatte in faccia a tutti la propria sessualità, senza uno scopo preciso ma perché "fa chic".  è.é

KingFantasy

Effettivamente è girato malissimo e non fa passare il vero significato che volevano, secondo me, trasmettere!... Penso che volevano dire: "Invece di pensare solo al tuo aspetto fisico, fai qualche cosa di concreto"... certo è che avrebbero potuto trovare uno spot più simpatico, divertente e anche meno offensivo... anche perchè anche io sono d'accordo con il fatto che, invece di andare solo nelle discoteche gay per trovarti lo spasso serale, si dovrebbe anche mostrare il proprio orgoglio in piazza, manifestare per quei diritti che non ci vengono dati!

 

Cmq questo spot è veramente demenziale...  :look:

Realisticamente si sono giocati la partecipazione dei gay che si depilano...

i quali saranno  indignati, vuoi dall'attore che li dovrebbe rappresentare (

improbabile...diciamocelo ) vuoi dal discorso di rigirare lo stereotipo negativo

etero in stereotipo negativo gay.

 

Poi ci saranno i gay che non si sentono rappresentati dal quadretto stereotipato

in sè, ma si riconoscono nell'attore... :look: e quelli indignati per il fatto che il filmato

sarà visto anche da etero etc. etc.

 

Non ci dovrebbe volere un grande acume per capire che il terreno della

"rappresentazione" della categoria è letteralmente un campo minato e

che la partecipazione al gay pride dovrebbe servire per rappresentare se

stessi - da soli ma insieme - per come si è.

 

Poi in effetti è pure fatto male e manca di qualunque

messaggio rivendicativo, cioè del collante politico dello

stare insieme.

questa frase mi lascia alquanto perplesso...

 

C'è una differenza, a volte sottile, fra un comportamento stereotipato, formato da un particolare tipo di ambiente e fra una "forzatura" dello stesso. In sintesi non ritengo che una persona debba diventare l'emanazione della propria sessualità, sia questo eterosessuale o omosessuale. {post OT, ma necessario per spiegare, se vuoi ne discutiamo in privato non voglio mandare alla deriva la discussione   :look:}

Non ho parole... :look:

 

Mi auguro che chi l'ha fatto fosse troppo spinto dalle buone intenzioni

per rendersi conto dell'abominevolezza della sua creatura...

 

Peccato per lo slogan, riuscire ad farlo più grezzo della frase originale era difficile ma la sfida è stata ampiamente vinta...

Mike in the Breeze

L'idea di base non è malvagia, secondo me

è realizzato veramente col culo,

però è vero, essere gay non è farsi la ceretta o andare dall'estetista

(aspetta........... per una buona parte dei gay, sì  :look:)

 

alla fine è un invito ad alzare il culo e a farsi valere,

invece di apparire perfetteh.

È pura merda.

Non so neanche se faccia più schifo l'idea, l'accozzaglia di stereotipi, la sceneggiatura, il ritmo lentissimo, la fotografia, il protagonista o qualsiasi altra cosa.

 

Per non parlare del fatto che lo slogan dice il contrario di quel che vorrebbe: dovrebbe tirare più il carro del pride, che il pelo, no? Non era questo il messaggio di far passare?

Bah.

Veramente emozionante,

E' riuscito a comunicarmi davvero tanto...

AVete notato la regia magistrale all'inizio?

In cui le flessioni muovono l'inquadratura?

Anche lo slogan è davvero azzeccato:

il sopraffino gioco di parole tra "tirare il pelo"

e la ceretta? Cavoli! (A parte che il protagonista è un vero figo)

 

Avrei voluto davvero farlo io!

Per poi suicidarmi.

Non so se avete seguito le vicende del pride romano di quest'anno, da cui il Mieli (storico organizzatore) è stato estromesso e in cui è stata presentata una piattaforma rivendicativa inutile, dal quale si sono dissociate le maggiori realtà glbt.

Basta partire dallo slogan per averne un idea: OGNI BACIO UNA RIVOLUZIONE, mentre fino all'anno scorso era DIGNITA' PARITA' LAICITA'.

Questo spot è quindi a parer mio è totalmente in linea con il resto del pride romano di quest'anno.

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