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Il Regno Unito vieta i bloccanti della pubertà


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Il governo del Regno Unito ha annunciato che i farmaci cosiddetti bloccanti della pubertà verranno vietati a tempo indeterminato nel paese. Si tratta di farmaci, la maggior parte dei quali a base di ormoni, che fino ad alcuni mesi fa venivano prescritti a bambini e adolescenti trans per ritardare il periodo della pubertà e orientare in modo diverso il loro sviluppo sessuale. I bloccanti della pubertà continueranno a essere usati, invece, all’interno delle sperimentazioni cliniche e dai minori a cui erano stati prescritti prima di una certa data (che varia da stato a stato).

Il governo britannico aveva vietato questi farmaci con un provvedimento d’emergenza a maggio, sollevando un grosso dibattito nel paese e in Europa. Pochi mesi prima infatti era stato pubblicato un rapporto, informalmente chiamato “rapporto Cass” dal nome della sua autrice, la pediatra britannica Hilary Cass, dal quale emergevano delle lacune nelle conoscenze scientifiche sugli effetti di queste terapie. Il National Health Service (NHS), il servizio sanitario britannico, aveva quindi imposto di interromperne le prescrizioni negli adolescenti con “disforia di genere”, cioè che non si sentono a proprio agio nel genere corrispondente al sesso biologico.

I bloccanti della pubertà agiscono sul sistema endocrino fermando lo sviluppo delle mestruazioni, la crescita del seno e dei peli, oppure lo sviluppo dei testicoli e l’abbassamento della voce: da molti e molte adolescenti trans il periodo della pubertà viene vissuto con grande sofferenza per via dell’affermazione dei caratteri sessuali corrispondenti a un genere in cui non si riconoscono, cosa che causa in molti casi l’insorgere di disagi psicologici gravi. Il dibattito sui bloccanti per la pubertà è estremamente delicato e i dati scientifici raccolti al riguardo sono ancora pochi: il rapporto Cass aveva suscitato grande interesse ma anche polemiche nella comunità medica e tra chi si occupa di identità di genere, sia per i suoi effetti pratici nei servizi offerti dall’NHS alla popolazione, sia per alcune conclusioni che contraddicono almeno in parte studi svolti in passato.

https://www.ilpost.it/2024/12/12/regno-unito-divieto-bloccanti-puberta/

E‘ pero‘ strano quando la politica interviene in cure mediche.

dei politici possono valutare se un farmaco dimagrante o un medicamento contro il cancro vanno proibiti ?

io penso di no e allora perche‘ lo possono fare su farmaci per adolescenti trans ?

anche lasciare certe decisioni solo ai medici non lo trovo pero‘ opportuno. I medici sono spesso ad esempio contrari che un medico abbia tra i suoi compiti professionali anche il firmare ricette mediche per farmaci che servono all‘aiuto al suicidio di un suo paziente e argomentano che il loro mestiere e‘ curare i malati e non ucciderli.

stranamente pero‘ nessun veterinario argomenta la stessa cosa per i suoi pazienti e pretende che un macellaio sopprima un cane sofferente e malato al suo posto.

8 hours ago, Almadel said:

si basi sul consenso della comunità scientifica e non su una ideologia.

e OLTRE a questo dico che si DEVE partire dal presupposto di non ingozzare la gente di farmaci tossici per sport perchè sicuramente qualcosa di tossico lo hanno

6 minutes ago, marco7 said:

il loro mestiere e‘ curare i malati e non ucciderli.

PAROLE SANTE! Ma di mezzo ci sono gli interessi economici

7 minutes ago, marco7 said:

un cane sofferente e malato

il mio gatto di 10 anni con la felv ,3 tumori (di cui uno al cervello) e mezzo cieco se non lo avessi trovato morto visto che aveva cominciato a non più muovere mezzo corpo lo avrei terminato con una rosata ma il tempo mi ha preceduto di 48 ore 

10 minutes ago, marco7 said:

se un farmaco dimagrante

arca vè che se comincio a parlare di quelli cade il mondo

10 hours ago, Almadel said:

A me basta che ogni decisione in un senso o nell'altro

si basi sul consenso della comunità scientifica e non su una ideologia.

Credo sia molto difficile stabilire quanto l'ideologia influenzi questo tipo di decisioni 🙂 

Quel che emerge dal rapporto Cass è che l'utilizzo di bloccanti della pubertà non comporta un miglioramento significativo della condizione psicofisica dei minori trans (o meglio, non ci sono dati a supporto di questo), e considerando gli effetti collaterali noti di questi farmaci si preferisce vietarne la somministrazione ai minorenni. Anche in altri paesi, es. Nuova Zelanda, pare vadano nella stessa direzione.

50 minutes ago, schopy said:

Credo sia molto difficile stabilire quanto l'ideologia influenzi questo tipo di decisioni 🙂 

Quel che emerge dal rapporto Cass è che l'utilizzo di bloccanti della pubertà non comporta un miglioramento significativo della condizione psicofisica dei minori trans (o meglio, non ci sono dati a supporto di questo), e considerando gli effetti collaterali noti di questi farmaci si preferisce vietarne la somministrazione ai minorenni. Anche in altri paesi, es. Nuova Zelanda, pare vadano nella stessa direzione.

Il motivo per cui litigo su questa cosa con Dall'Orto e la Terragni

è che loro partono prevenuti: erano contro ai bloccanti per la pubertà prima del rapporto Cass,

quindi la loro opinione per me non conta nulla.

Se il rapporto Cass avesse detto che erano importanti per il benessere degli adolescenti,

loro avrebbero detto che è complotto delle multinazionali dei farmaci: come hanno sempre fatto per gli studi di segno opposto.

 

Le uniche persone che hanno il diritto di citare la Scienza sono quelle disposte a cambiare opinione di fronte a nuovi dati,

non quelle che sanno già la verità e accettano solo gli studi che danno loro ragione.

C'è chiaramente un abuso di farmaci di qualunque genere e per qualunque fine nel mondo occidentale. Tanto è vero che i medici spesso ricorrono ai placebo per accontentare la fame dei malati (reali o immaginari) di ricevere medicine miracolose. In ogni caso sul singolo farmaco dovrebbe essere la medicina ufficiale a decidere se ammetterlo o no e conquali limiti, ma penso che, se il governo inglese s'è mosso per il divieto,  l'abbia fatto con cognizione (scientifica) di causa. 

4 hours ago, marco7 said:

dei politici possono valutare se un farmaco dimagrante o un medicamento contro il cancro vanno proibiti ?

Chiaramente la proibizione deve fondarsi su basi scientifiche, altrimenti non avrebbe senso o comunque non avrebbe fine igienico, ma d'altro genere, economico, sociale ecc.   

2 hours ago, schopy said:

Credo sia molto difficile stabilire quanto l'ideologia influenzi questo tipo di decisioni

L'ideologia sta dietro alla medicina. Non ci sarebbe la medicina (come non ci sarebbero le altre scienze e tecniche) se non ci fosse un'ideologia alla base che le promuova.     

5 hours ago, marco7 said:

E‘ pero‘ strano quando la politica interviene in cure mediche.

Si chiamano etica e questione di salute pubblica. Uno Stato che tiene alla salute dei propri cittadini li tutela, nel mondo di marco7 dove ognuno vive pensando solo a sé senza interessarsi al prossimo, funziona come dici tu.

Edited by Gastida
1 hour ago, Gastida said:

Si chiamano etica e questione di salute pubblica. Uno Stato che tiene alla salute dei propri cittadini li tutela, nel mondo di marco7 dove ognuno vive pensando solo a sé senza interessarsi al prossimo, funziona come dici tu.

Che possibilità c'è che il ministro Kennedy ne capisca di salute più del primario di virologia di New York? Nessuna.

E lo stesso vale per TUTTE le questioni che riguardano la medicina e tutte le altre questioni tecniche.

 

Sui farmaci bloccanti per la pubertà la cosa riguarda due fatti:

se c'è un miglioramento nelle condizioni psicologiche dell'adolescente

e se questo miglioramento compenso gli eventuali effetti collaterali.

Un protocollo che riguarda qualsiasi tipo di farmaco:

quello che pensano in proposito i politici (o gli idraulici o i macellai o le casalinghe) è irrilevante.

 

Non ci sono solo le condizioni psicologiche dell'adolescente da considerare.

se dai i farmaci dopo che si e' formato il seno o dopo che la voce si e' abbassata nei maschi biologici devi fare poi un'amputazione del seno per toglierlo e quella persona deve tenersi la voce bassa tutta la vita se poi ha fatto la transizione dopo l'adolescenza.

58 minutes ago, marco7 said:

Non ci sono solo le condizioni psicologiche dell'adolescente da considerare.

se dai i farmaci dopo che si e' formato il seno o dopo che la voce si e' abbassata nei maschi biologici devi fare poi un'amputazione del seno per toglierlo e quella persona deve tenersi la voce bassa tutta la vita se poi ha fatto la transizione dopo l'adolescenza.

No, se cambi idea smetti di prenderli.

E il tuo corpo reagisce normalmente.

Solo che pare che avere la barba a 15 anni non migliori la vita dei trans

e che il carico degli ormoni per il fegato sia pesante per i vantaggi che dà.

1 hour ago, Almadel said:

No, se cambi idea smetti di prenderli.

E il tuo corpo reagisce normalmente.

un ragazzo biologico di 12 anni è trans.

se non blocca la pubertà la sua voce scenderà come succede agli uomini cis e la sua voce sarà bassa per tutta la sua vita presumibilmente.

per questo sarebbe importante che non entra in pubertà così che quando avrà fatto la transizione avrà una voce come le donne cis.

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