Jump to content

Nosferatu


Recommended Posts

Posted (edited)

SALVA_20250407_012922.jpg

Guardatelo, se siete abituati a un film di un certo spessore. Fotografia incredibile, le scene sono quasi tutte dei quadri. Per una questione stilistica è stato definito un po' stucchevole, ma io dico no. Voi guardatelo e poi potrete valutare. Forse c'è un po' un'esagerazione, in qualche punto, che nel contesto fa sembrare pesante la recitazione, ma bisogna considerare il contesto stilistico: la cura c'è; vedrete; nei costumi; nelle scene.


La trama: ispirata a Dracula di Bram Stoker (1894) e Nosferatu (1922). È stata definita una favola junghiana, con relativi riferimenti esoterici: infatti finisce

Spoiler

con la morte di Ellen, non può essere altrimenti. Invece il Nosferatu viene eliminato, l'obiettivo oculato come nel libro.

L'intento del regista è, siccome la trama prende quasi tutto da Stoker, palesemente quello di

Spoiler

smarcare 'sta maledetta figura da ogni stereotipo: il nuovo Conte Orlok è umbratile, cadaverico (eppure conturbante - eros e thanatos) e potrebbe interpretarlo come la personificazione un istinto selvaggio umano, soprattutto sessuale; è palese, è un demone, anzi un appetito, è l'ombra di Ellen che necessariamente dovrà morire,

perché tutta questa vicenda è nient'altro che uno stagno che riverbera le onde; il sasso, la causa scatenante, è il conflitto dentro lei.


Però c'è anche chi ci vede un'impronta freudiana, Wilhelm Raich, Marcuse, Foucault, una repressione libidica-economica e conseguenze. Queste le interpretazioni alte.

Eggers dà, com'è giusto che sia e ancora più giusto essendo un regista indipendente, un'interpretazione del tema. Ma, personalmente, mi è rimasto radicato profondo nell'animo ciò che evoca l'opera di Murnau, di cui questo film è un tributo ricco di citazioni a riguardo, senza cui non esisterebbe.

 

Un piccolo fregio, in Murnau, di enciclopedismo medievale o moderno: la crudeltà di una Natura predatoria, indifferente del destino dell'uomo, si manifesta nell'idra che cattura l'organismo ; la dionea che mangia la mosca; il ragno che immobilizza le sventurate prede. E così la peste, rimando suggestivo al Medioevo europeo, oscuro e il vampiro, altro evento parassitario.


A me colpisce anche questo elemento medioevaleggiante, oscuro, quel senso del gotico tozzo e arcaico del paese di "Metropolis". Lì c'è un forte contrasto con la città, del primo capitalismo, elegante e lineare, nell'art decò, nella linearità delle vetture volanti.


Il Nosferatu come parassita: bisogna ricordare che egli giunge dall'Est Europa (come la sua leggenda ha radici slave, balcaniche), è un immigrato. Questo lo rende particolarmente moderno. Ma per i tempi questo personaggio folclorico, la celata mostruosità dell'umano, incarnava principalmente il disagio che serpeggiava nella società.


Ed ecco che il vampiro diventa un personaggio allegorico di un immaginario espressionista, la società tedesca di fine '800 - anni Venti del '900: lo spettro dell'irrazionalità, alienazione e sogno, in arte, rendono l'inquietudine di una società di contrasti, nell'era industriale, della fragile Repubblica di Weimar, un periodo tensioni sociali e crisi economiche della Germania che era trattata da paria tra le nazioni, per n suoi debiti. E i veterani, poveri e mutili, cui non rimane che la "vittoria mutilata", la stessa di chi oggi incita al militarismo e al "riarmo perché sì".

Insomma, il Nosferatu di Murnau non lo vedo molto distante dall'oggi.


Sì, perché si è cercata la gloria della guerra, fregiata di quegli ideali arcaici (allora erano le virtù militaresche e aristocratiche, qualcosa che risale alle culture indoeuropee di quattromila anni fa) cantati già da Omero. O meglio, quella gloria e quelle virtù sono sullo sfondo della narrazione, perché i grandi comandanti ed eroi son mostrati esclusivamente nella disperazione, nel pentimento dalla vendetta irrazionale, senza fine, che ha alimentato la loro forza violenta e la vuotazza interiore che li ha resi involucri, e hanno realizzato solo dopo di avere perso ogni briciolo di umanità.
 

 

Edited by MARIO8530
MARIO8530
Posted (edited)

Dimenticavo... È palese anch l'influenza di Bram Stoker's Dracula, se non ripreso pedissequamente...

Ma è comq evidentemente il taglio di Eggers, per non parlare di ogni fotogramma che è un quadro e si vede pure la cornice, come questo della locandina 

Edited by MARIO8530

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...