Sissy Posted August 12, 2010 Share Posted August 12, 2010 Si evira dopo una lite con la moglie SYDNEY, 19 set - Gli è stata fatale la miscela di anfetamine e rabbia. Un uomo di 38 anni, dopo una feroce lite con la moglie, si è amputato il pene, lo scroto e la mano destra con un coltello da cucina. Teatro del drammatico episodio, un'abitazione di un sobborgo di Sydney. (settembre 2002) 16/7/2004 Chirurgo impazzito evira paziente Romania, tortura in sala operatoria Un chirurgo ha evirato un paziente in sala operatoria tra lo sconcerto dei suoi assistenti. E' accaduto in un ospedale di Bucarest, in Romania. La vittima era pronta per essere operata per una malformazione ai testicoli. Il chirurgo, colto da improvvisa follia, gli ha improvvisamente amputato il pene tagliandolo successivamente in tre parti. Il sanitario, Naum Ciomu, si è fatto davvero prendere un po' troppo la mano e, dopo avergli asportato parte dei testicoli, ha continuato l'amputazione tra lo shock del personale della sala operatoria. Al dottor Ciomu, uno dei dirigenti dell'ospedale e professore di Anatomia, sarà proibito di entrare in sala operatoria per almeno due mesi, in attesa del responso dell'inchiesta istituita dal consiglio dell'Ordine dei Medici. Intanto la moglie dello sfortunato paziente ha detto che farà causa al chirurgo pazzo. http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo211052.shtml 4/10/2004 Si taglia il pene e cane lo mangia Romania, voleva tagliare collo a pollo E' sceso in cortile in piena notte, nudo, per tagliare il collo a un pollo che faceva rumore e non gli permetteva di chiudere occhio, ma si è sbagliato e ha tagliato il suo pene. E' accaduto in Romania, in un villaggio vicino a Galati. Protagonista un uomo di 67 anni, Constantin Mocanu. E se possibile la vicenda ha ancora più dell'incredibile: il pene, caduto a terra, è stato prontamente divorato dal cane di Costantin. La terribile vicenda è stata raccontata dall'uomo dopo essere giunto in ospedale in evidente stato di choc. "L'ho tagliato io confondendolo col collo del pollo", ha ammesso il malcapitato che nel giro di pochi minuti ha visto consumarsi sotto i propri occhi una vera tragedia: dapprima il terribile errore, il taglio del pene al posto del collo del rumoroso animale, poi l'arrivo del cane che mangia quello che inavvertitamente e erroneamente era stato tagliato. http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo223010.shtml PADOVA - Svelato il mistero del 55enne padovano trovato evirato in casa propria alcuni giorni fa. L'uomo aveva deciso di farsi evirare assoldando - per 2.500 euro - un paziente nell'ospedale psichiatrico dove lavora, un quarantenne, F.S., che ha assolto con perfezione il compito: un colpo netto con un coltello da cucina ha reciso il membro al dipendente dell'Usl, dopo averlo appoggiato su un tagliere in legno. Assalito da atroci dolori, la vittima ha chiesto aiuto ad un amico e questi ha chiamato i carabinieri. Subito si erano aperte le ipotesi più fantasiose, comprese quella di una vendetta o di un gioco omosessuale finito male. Invece la realtà era un'altra che il cinquantacinquenne ha spiegato alla pm Emma Ferrero e agli attoniti investigatori. I militari dell'Arma hanno prelevato nella stanzetta dell'ex ospedale psichiatrico dell'Usl 16 il sicario mettendogli le manette con l'accusa di lesioni personali gravissime aggravate. Alla vittima è stato riattaccato il membro con un delicato intervento chirurgico e ora l'uomo si trova ricoverato all'ospedale di Padova. L'indagato invece è in una cella del carcere Due Palazzi. Per gli inquirenti non è stato facile interrogare i due protagonisti, entrambi persone disturbate: la vittima con problemi caratteriali e di alcolismo, l'indagato invece seminternato all'ex ospedale psichiatrico, che lavorava in una ditta di giardinaggio. http://www.gay.it/channel/attualita/14371/view.php?ID=14371&p=&s=14 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Paolo Posted August 12, 2010 Share Posted August 12, 2010 mi hai messo un'angoscia che non si può capire... poveri uomini... soprattutto quello che è stato evirato dal medico pazzo!! ma se un pene viene amputato, si può riattaccare? e torna a funzionare normalmente? me lo sono sempre chiesto :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sissy Posted August 12, 2010 Author Share Posted August 12, 2010 mi hai messo un'angoscia che non si può capire... poveri uomini... soprattutto quello che è stato evirato dal medico pazzo!! ma se un pene viene amputato, si può riattaccare? e torna a funzionare normalmente? me lo sono sempre chiesto :) ...certamente! :) ...l'importante è che il taglio sia netto... ...ma non ti ricordi una delle più famose "storie" degli anni '90 il famoso caso di Bobbit??? ...sembra che Bobbit picchiasse sua moglie Lorena quando era ubriaco... così Lorena per vendetta taglio il pene di Bobbit durante il sonno e lo gettò via... la polizia ritrovò il pene, i medici glie lo riattaccarono e Bobbit divenne un pornostar! :) http://it.wikipedia.org/wiki/Caso_Bobbitt P.S. ...se il taglio è netto possono riattaccare tutto... tranne la testa! :) ...sempre negli anni '90, anzi nel 1990 Alessandro Nannini, fratello di Gianna (la famosa cantante lella), mentre faceva un giro sul suo elicottero privato ebbe un incidente e precipitò... al momento lui era ricco è famoso perchè guidava la Benetton in Formula Uno, però nell'incidente gli si staccò un braccio... fortunatamente di netto così i bravi medici italiani riuscirono a riattacarglielo così che, dopo la riabilitazione, nel '92 tornò alle corse con l'Alfa Romeo tornando a vincere altre gare, questa volta non in forumula 1, ma nel DTM. http://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro_Nannini Alessandro Nannini in F1 Gianna Nannini ...ti telefono o no? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
dreamer_ Posted August 12, 2010 Share Posted August 12, 2010 Raccapricciante!! :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sissy Posted August 12, 2010 Author Share Posted August 12, 2010 Raccapricciante!! :) sì sì ...e il brutto è che non sono casi isolati... capita più spesso di quanto si creda... :) Lui non si eccita,partner lo evira 8.1.2010 Germania, coppia gay ubriaca:arrestato Voleva, dopo una notte di bagordi, avere un rapporto sessuale ma il suo partner era troppo ubriaco: così, infuriato, ha deciso di strappargli i testicoli per poi gettarli dalla finestra. Protagonista di questa vicenda un 45enne tedesco che è ora sotto processo. La vittima era riuscita, nonostante la menomazione, a rientrare a casa e lì, la madre, lo ha salvato chiamando i soccorsi. Il quotidiano 'Bild' riferisce che sul banco degli accusati del tribunale di Duesseldorf è finito Hans O., 45 anni, che il 2 settembre scorso aveva conosciuto in birreria Alexander J., con il quale aveva continuato a bere fino a tarda notte. Dopo aver condotto a casa l'occasionale partner, che si era subito addormentato a causa della sbronza, Hans O. aveva cominciato a tentare di eccitarlo nel tentativo di avere un rapporto sessuale, ma tutti i tentativi erano andati a vuoto. Quello che è successo dopo lo ha descritto al processo il pubblico ministero, spiegando che Hans O. "ha afferrato i testicoli del partner girandoli più volte fino a procurare una lacerazione dello scroto, poi ha afferrato il contenuto e lo ha gettato dalla finestra". Urlando di dolore, Alexander J. è riuscito a percorrere un paio di chilometri tornando a casa, dove la madre ha chiamato un'ambulanza, mentre la polizia riusciva nel frattempo a recuperare i testicoli, finiti nella grondaia del tetto di una casa vicina. La prossima udienza e' fissata al 13 gennaio. http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo470545.shtml?refresh_cens&fontsize=medium ...e il mostro di Rotenburg... un sadico cannibale che mangiò, insieme al suo schiavo il suo di lui pene che aveva appena evirato... cucinato al tegamino con aglio e olio! :) Intervista shock al cannibale di Rotenburg "La carne umana è buona e sa di maiale" Nessun rimorso: "E' una bella sensazione sapere che adesso lui è diventato parte di me" Il cannibale di Rotenburg, Armin Meiwes BERLINO - "La carne umana? Ha lo stesso sapore di quella di maiale". La Germania è sotto shock per l'intervista tv al cannibale di Rotenburg, andata in onda sull'emittente privata Rtl. Quella di Armin Meiwes, 46 anni, è una storia che continua a fare scalpore. Il 10 marzo del 2001 aveva ucciso un esperto berlinese di computer, conosciuto in internet, nella sua casa di Meiwes a Rotenburg. L'uomo era consapevole di ciò che l'attendeva e avea dato il suo consenso. Tutto era stato documentato con un video, realizzato dallo stesso cannibale, della durata di quattro ore. La notte stessa dell'arrivo del suo ospite di 37 anni, Meiwes, di un anno più anziano, lo uccise con un coltello da cucina dopo averlo semi-anestetizzato con alcool e sonniferi. Ma prima, quando era ancora in vita ma semicosciente, lo aveva evirato e avevano mangiato insieme - secondo le immagini dei filmati - gli organi genitali dopo averli cucinati. Finita la vittima con una coltellata, Meiwes aveva poi sezionato il cadavere ed aveva conservato nel freezer i pezzi di carne umana che ha via via scongelato e mangiato. Davanti alle telecamere il cannibale ha raccontato che in quel momento ebbe "una sensazione strana", perché attendeva "da 30 anni quel momento". "La carne umana ha lo stesso sapore di quella di maiale, è solo leggermente più amara, ma più sostanziosa - ha aggiunto - è buona davvero". Meiwes, che sta scontando l'ergastolo nel carcere di Kassel, dove lavora nella lavanderia, ha spiegato di non provare alcun tipo di rimorso. "E' una bella sensazione sapere che adesso lui è diventato parte di me". Il cannibale ricorda di aver amato molto da bambino la favola di "Hansel e Gretel", che gli leggeva la madre, trovando particolarmente "interessante quando Hansel deve essere mangiato": "Voi non immaginate nemmeno quanti Hansel si aggirano su internet". A suo dire, in Germania ci sarebbero oltre 10mila tra cannibali e potenziali vittime che cercano di mettersi in contatto tra loro via internet. La conoscenza della sua vittima Meiwes l'aveva fatta proprio in rete, dove gli aveva proposto di farsi uccidere e mangiare. Dal suo punto di vista, il cannibale di Rotenburg si considera "una persona servizievole, sempre disposto ad aiutare chiunque", ma ammette tuttavia che gli altri lo possano vedere come "qualcosa di mostruoso", poiché "solo in linea di principio sono una persona normale". (16 ottobre 2007) http://forum.adunanza.net/showthread.php?50861-Intervista-shock-al-cannibale-di-Rotenburg-quot-La-carne-umana-%C3%A8-buona-e-sa-di-maiale-quot Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
uh_uh Posted August 12, 2010 Share Posted August 12, 2010 Oddio che impressione!:) ma come si fa ad intervistare in tv un pazzo cannibale!?!? poi, quando si pratica il cannibalismo non viene qualche malattia?? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sissy Posted August 12, 2010 Author Share Posted August 12, 2010 ...ma i casi non finiscono quì... Si taglia il pene da solo: a Oxford, era ubriaco, non si sa perché Servizi di emergenza allertati da una casa di Oxford lo scorso 18 giugno. Il soccorso è stato richiesto per un motivo singolare: un uomo si è evirato da solo, tagliandosi di netto il pene con un coltello. Temendo di morire dissanguato, l’impavido accoltellatore si è spaventato è ha chiamato immediatamente i paramedici. Una volta giunti sul posto, però, i soccorritori hanno dovuto informare la polizia per accertare la dinamica dell’incidente: mistero, infatti, sul perché l’uomo possedesse quel coltello e sulle sue condizioni di salute. Di certo si sa solo che quando ha reciso il suo organo sessuale era completamente ubriaco. 25 agosto 2009 | 20:25 http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-europa/si-taglia-il-pene-da-solo-a-oxford-era-ubriaco-non-si-sa-pereche-87747/ ...il caso della mammina cattiva... :) Usa/ Katherine Nadal rischia l’ergastolo per aver mutilato i genitali del figlio di 5 mesi Katherine Nadal rischia l’ergastolo. La donna, 28 anni, di Houston, è accusata di aver mutilato i genitali del figlio di appena cinque mesi, in un momento di follia per l’assunzione di droghe. La giovane madre ha anche cercato di depistare gli investigatori dando la colpa al cane Shorty, che avrebbe aggredito il neonato mentre dormiva di notte. I medici, però, l’hanno smentita, sostenendo che un taglio così preciso non può essere provocato dai denti di un animale. Il piccolo è salvo e la Nadal, che dopo essere stata arrestata non ha mostrato alcun rimorso, è in attesa di giudizio. 12 agosto 2009 | 10:46 http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/usa-katherine-nadal-rischia-lergastolo-per-aver-mutilato-i-genitali-del-figlio-di-5-mesi-78183/ ...uno strano polacco a Londra... :) 24/4/2007 Gb: entra in ristorante e si evira Folle gesto davanti ai clienti Un 35enne, probabilmente di origini polacche, si è evirato con un coltello da cucina in un affollato ristorante di Londra. Inorriditi i clienti del locale che hanno assistito alla scena senza poter intervenire. Al momento non è chiaro cos'abbia scatenato il folle gesto, ma l'uomo è stato ricoverato d'urgenza e operato all'ospedale "St Thomas". Le sue condizioni sono definite "stazionarie". Sulla vicenda, per ora, gli inquirenti mantengono uno stretto riserbo, ma la dinamica dei fatti ormai è piuttosto chiara. Armato di un coltello da cucina, l'uomo domenica sera ha fatto irruzione nello "Zizzi restaurant", frequentatissimo locale sullo "Strand" londinese, ha terrorizzato i clienti seduti ai tavoli, si è spogliato e, infine, si è evirato davanti agli occhi increduli dei presenti. Immediato l'intervento dei soccorsi. Il 35enne è stato trasportato d'urgenza all'ospedale "St Thomas", dove i medici hanno tentato di riattaccargli il pene. Al momento non è chiaro se l'intervento sia riuscito, ma l'uomo, sulla cui identità ci sono ancora molti dubbi, non è in pericolo di vita. La sue condizioni sono definite stazionarie e si attende il normale decorso post-operatorio per valutare meglio la situazione clinica. Inspiegabili, per ora, i motivi alla base del gesto eclatante. "Crediamo che sia un cittadino polacco 35enne - ha riferito un agente citato dal Sun - Non sappiamo se abbia una storia di turbe mentali alle spalle, ma di certo non è uno che sta bene". http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo359010.shtml ...anche il gioco del calcio però presenta i suoi rischi... :) IL FATTACCIO Al decimo minuto della prima frazione di gioco i due si scontrano. Yankow avverte un dolore fortissimo nelle zone intime, ma resiste stoicamente. Dopo qualche minuto però si accorge di avere i pantaloncini completamente imbrattati di sangue. L'arbitro dà disposizione di uscire dal terreno di gioco. Yankow si precipita negli spogliatoi e si accorge, con il medico legale, di avere la cute del pene lacerata per quattro centimetri. Una velocissima medicazione e parecchio ghiaccio spray consentono al giocatore di recuperare le forze e tornare in campo. La partita va avanti. Il nostro eroe segna anche un goal nel secondo tempo. L'Hannover vince la partita. Yankow si precipita di nuovo nell'infermeria dello stadio e lascia finalmente che qualcuno apponga sul suo pene i quattro punti di sutura necessari a cucire la ferita. Un vero eroe. FORSE NON TUTTI SANNO CHE La protezione delle zone intime è un annoso problema per tutti i calciatori. Il calcio è uno sport piuttosto violento. Gli scontri non si risparmiano e, a differenza di alcuni altri sport, i calciatori non possono utilizzare protettori rigidi per le delicate ed esposte zone intime. Ecco dunque che, oltreché bersaglio di calci, pugni e botte casuali, il pene e i testicoli dei calciatori diventano spesso anche oggetto di strategici dispetti reciproci. Spesso i fotografi sportivi da bordo campo ritraggono insolenti difensori che tengono l'attaccante letteralmente per le palle, guardandosi bene dal farsi vedere da arbitro e guardalinee. Ecco una gallery singolare che dimostra come spesso i calciatori siano interessati alle rispettive zone intime. Guardare per credere. (fonte: bilde.de) http://www.gay.tv/article_detail_community.jsp?category=4&article=1669&ArtComment_offset=12 ...la fidanzata gelosa... :) Genova, 40enne evirato dall'amante gelosa di Redazione Genova - Evirato dall’amante gelosa: questa la disavventura di un uomo di 40 anni, che si è presentato domenica scorsa sotto choc in un pronto soccorso a Genova con un testicolo tagliato, probabilmente da un coltello, e l’altro sanguinante. In base alla prima ricostruzione fornita dalla polizia, l’uomo, un professionista del quartiere residenziale genovese di Castelletto, aveva detto inizialmente ai medici di essere stato vittima di un incidente. Ma poi alla polizia ha affermato di essere stato aggredito dalla "fidanzata". I contorni della vicenda devono ancora essere chiariti, ma l’ipotesi degli inquirenti è che l’autrice dell’aggressione fosse gelosa della moglie dell’uomo. Di certo il 40enne, quando si è presentato domenica scoesa all’alba all’ospedale Galliera, aveva il testicolo destro staccato quasi del tutto, con la ghiandola genitale irrecuperabile, e un’emorragia estesa all’altro testicolo, definito dai medici in condizioni gravissime. L’uomo è stato poi trasferito al reparto di urologia dell’ospedale San Martino di Genova e sottoposto a un intervento chirurgico. Il commissariato ha identificato l’autrice dell’aggressione e compiuto un sopralluogo nell’appartamento dove si sarebbe consumato il fatto http://www.ilgiornale.it/interni/genova_40enne_evirato_dallamante_gelosa/04-03-2008/articolo-id=245757-page=0-comments=1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Athesis Posted August 12, 2010 Share Posted August 12, 2010 Miei dèi, questo topic è peggio di Hostel :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sissy Posted August 12, 2010 Author Share Posted August 12, 2010 Miei dèi, questo topic è peggio di Hostel :) ...sì sì è peggio di Hostel 2... ma la cosa peggiore è che questa non è finzione ma la realtà! :) ...perdi uno e prendi due... :) 13/3/2005 Si impianta 2 peni:moglie lo lascia Germania,rimase evirato in un incidente Chi troppo vuole nulla stringe recita il detto. Lo ha capito Michael Gruber 40enne tedesco rimasto evirato in un incidente in moto ma che è riuscito, con un'operazione, ad avere un nuovo pene. E visti i risultati è tornato in clinica per averne uno ancora più "performante". Il medico, però, ha dovuto lasciargli il vecchio "impianto" per un po'. Alla vista dei due peni la moglie di Gruber è fuggita. In realtà già il primo intervento di ricostruzione era perfettamente riuscito: il dottor Markus Kuentscher usando pelle, ossa e altri tessuti di Michael aveva ridato virilità al paziente. Un organo perfetto tanto che Gruber e sua moglie Bianca hanno concepito anche un figlio, Etienne, nato lo scorso anno. Il focoso motociclista, però, visti gli eccelsi risultati della precedente "visita" è tornato dal dottor Kuentscher chiedendogli un pene migliore. Il dottore ha accettato l'intervento avvisando però Gruber che per dare modo al nuovo organo di avere una perfetta irrorazione sanguigna sarebbe dovuto rimanere anche il vecchio pene per alcune settimane. Michael ha accettato ed è finito sotto i ferri. Tornato a casa ha mostrato orgoglioso i suoi due peni alla moglie la quale è rimasta sconvolta. Per questo ha fatto le valige ed è fuggita di casa con il piccolo Etienne. Il medico ha rassicurato subito che il nuovo pene è perfettamente funzionante e che Gruber tornerà ad essere normale. "Quando mi toglieranno il vecchio pene - ha Michael dichiarato alla tv tedesca che sul caso ha girato un documentario - anche mia moglie tornerà a casa". In una vita tre peni, troppi anche per per una moglie innamorata. http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo247399.shtml ...la cosa peggiore... ...il pene ha l'herpes simplex... terapia diatermia... risultato pene carbonizzato!!! :) link in inglese con realtivo link foto... http://www.asiaandro.com/archive/1008-682X/6/377.htm ...la traduzione in italiano... http://translate.google.it/translate?hl=it&sl=en&u=http://www.asiaandro.com/archive/1008-682X/6/377.htm&ei=eCJkTMbXJtCNjAeunZDqAw&sa=X&oi=translate&ct=result&resnum=1&ved=0CB0Q7gEwAA&prev=/search%3Fq%3Ddiathermy%2Bherpes%2Bsimplex%2Bgenital%26hl%3Dit%26sa%3DX ...le mogli più cattive della Terra.. le thailandesi :) 7/7/2004 Thailandia, record di peni evirati Mogli tradite si accaniscono sui mariti Tradire la moglie in Thailandia può essere molto pericoloso. Il Paese è il primo della lista alla voce: "peni evirati" e di conseguenza anche il primo per il numero di trapianti dell'organo maschile. E' infatti usanza sempre più comune per le donne thailandesi tradite ricorrere all'evirazione per punire i mariti. Dalla rabbia al sadismo il passo è breve: spesso il pene viene bollito e dato in pasto ai canarini. Una pratica che farà certamente venire i brividi ai maschi e che per molti ha dell'incredibile. Eppure i dati parlano chiaro: la Thailandia è il primo Paese al mondo nella chirurgia ricostruttiva del pene, non è per caso: episodi di mutilazione sono molto frequenti nel regno. L'ultimo è accaduto nelle ultime ore, a un contadino ventinovenne. Le mogli tradite dimostrano di possedere una notevole dose di fantasia e sadismo. Spesso il pene viene evirato e poi fatto bollire nell'acqua, poi legato ai palloncini e dato in pasto ai canarini. Altre volte, le mogli inferocite preferiscono gettare il pene nello scarico del bagno. A quel punto la situazione per i mariti mutilati si fa davvero difficle. Per questo motivo la chirurgia in Thailandia nel campo della ricostruzione del pene è davvero all'avanguardia. Secondo il dottor Wallop Piyamanotham, uno psicologo, l'amputazione del pene è legata all'abitudine dei thailandesi di avere un'amante. "La sola vendetta possibile per la moglie è quella di evirare il marito che la tradisce e la trascura. Pochi uomini infedeli fanno ancora l'amore con la propria moglie". http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo209634.shtml ...e per finire la triste storia di Bruce, Brenda e David Reimer... la persona che suo malgrado cambiò sesso due volte... volevano circonciderlo ma lo evirarono per sbaglio... allevato come femmina decise di ritornare uomo, nel 2004 si è suicidato. :) C’era una volta Bruce La drammatica storia di David Reimer sembra smentire qualsiasi teoria “educativa” della sessualità. David Reimer nacque il 22 agosto del 1965 a Winnipeg, in Canada. Allora non si chiamava David, bensì Bruce. Nacque con un fratello gemello omozigote, Brian. I due gemelli presentavano una fimosi piuttosto marcata, e i genitori decisero di sottoporrli a un intervento di circoncisione. Un’operazione routinaria e banale, che tuttavia cambiò la vita della famiglia Reimer e soprattutto di Bruce. Il 27 aprile 1967 la madre, Janet Reimer, portò i suoi bambini all’ospedale di Winnipeg come programmato, nonostante sulla cittadina si fosse scatenata una tempesta di neve. Il medico che solitamente operava le fimosi era assente. Il suo sostituto decise di non effettuare l’operazione con un bisturi, ma con una macchina per cauterizzare. Nel corso di un primo tentativo non riuscì ad incidere la pelle. Aumentò il voltaggio. Secondo fallimento. Il voltaggio fu aumentato di nuovo. Il cauterizzatore bruciò il pene di Bruce. Non ci fu un tentativo su Brian. La sua fimosi si sarebbe risolta spontaneamente dopo qualche mese. Ron e Janet, i genitori di Bruce, si chiusero in un isolamento assoluto, per la vergogna e il rimorso. Una domenica sera, tuttavia, un uomo carismatico, suadente, ben vestito e dall’eloquio forbito fece loro credere che tutto si sarebbe risolto. Che si sarebbero risvegliati dall’incubo e che la loro vita sarebbe stata quella che avevano sempre sognato. Quell’uomo era il dottor John Money, chirurgo del Johns Hopkins Hospital di Baltimora; stava illustrando in televisione i suoi successi nel campo del cambio di sesso. Durante la trasmissione il dottor Money chiese a una donna, decisamente affascinante e femminile, di entrare nello studio e di sedersi accanto a lui. Dopodiché spiegò che quella donna quattro anni prima si chiamava Richard. Qualche giorno dopo il dottor Money incontrò Ron e Janet. Mantenne la sua imperturbabilità professionale, ma l’occasione era ghiotta. Fino a quel momento aveva operato persone con problemi di ermafroditismo, ossia che presentavano organi genitali appena abbozzati, oppure sia maschili che femminili; si trattava di casi estremi, con una sessualità indefinita. Ora, invece, non soltanto aveva la possibilità di trasformare chirurgicamente un bambino nato con organi genitali normali in una bambina; ma c’era pure un gemello con lo stesso patrimonio genetico. Era l’esperimento perfetto e gli veniva offerto su un piatto d’argento. Avrebbe dimostrato in maniera definitiva che l’identità di genere è socialmente costruita e assolutamente indipendente dal sesso genetico. Una piccola operazione, bambole e nastrini, qualche dose ormonale: questo è tutto ciò che serve per trasformare una persona da maschio in femmina. E per dimostrare che non esiste alcuna natura maschile o femminile, alcun progetto divino, alcun ordine naturale eterno e immutabile. La pipì in piedi Il 3 luglio 1967 il dottor Money asportò i testicoli di “Brenda” Reimer e modellò lo scroto dandogli la forma delle grandi labbra. Ordinò a Ron e a Janet di vestirla come una bambina, trattarla da bambina, parlarle come si parla a una bambina. Una volta all’anno lui avrebbe effettuato una visita di controllo. E tutto sarebbe andato bene. Ma l’esperimento del dottor Money incontrò un ostacolo imprevisto: Brenda. Brenda (cioè Bruce, che nulla sapeva della sua nascita) si muoveva, parlava e camminava come un maschietto; interveniva a difendere il fratello facendo a botte con i compagni di classe; rubava a Brian i giocattoli “da maschio” e i suoi vestiti; faceva la pipì in piedi. Le insegnanti, preoccupate per gli atteggiamenti poco femminili di Brenda, convocavano continuamente i genitori e, insieme a loro, facevano pressione su Brenda perché si decidesse a comportarsi come avrebbe dovuto. Brenda, dal canto suo, tentava in ogni modo di comportarsi come una brava bambina per far felici genitori e insegnanti; ma gli esiti erano sconfortanti. Nel frattempo il rendimento scolastico della bambina peggiorava; Brenda era sempre più chiusa e taciturna. Le insegnanti cominciarono ad accennare ai genitori il timore che Brenda fosse lesbica; suggerirono di portare la bambina da uno psicoterapeuta, per indagare i sempre più evidenti sintomi depressivi che la bimba mostrava. Il dottor Money consigliò invece ai genitori di girare per casa nudi e di frequentare spiagge per nudisti. Sempre su suggerimento del dottor Money, Ron e Janet vendettero ogni cosa, lasciarono il lavoro e andarono a vivere in un camper, in una località montana, isolata e scarsamente abitata. Ma Brenda continuò a peggiorare. Il fratello Brian mostrava atteggiamenti aggressivi nei confronti degli altri ragazzi; Ron cominciò a bere smodatamente. Janet evidenziò disturbi psicologici e tentò il suicidio. Chiese il divorzio. Infine, un incendio distrusse il camper e con esso la maggior parte delle loro cose. I Reimer tornarono a Winnipeg nel novembre del 1976, nel tentativo di ricostruirsi una vita; Brenda fu infine portata da uno psicoterapeuta. Ron e Janet avevano sempre portato i bambini dal dottor Money, come concordato, una volta all’anno. Ma i gemelli, Brenda in particolare, mostravano resistenze sempre più violente. I genitori non capivano: il dottor Money era sempre dolce e gentile. Non potevano immaginare ciò che accadeva nello studio mentre loro aspettavano in sala o in albergo. Non potevano sapere che Money esercitava su Brenda e Brian violenze psicologiche, che mostrava loro fotografie e filmini pornografici, che chiedeva loro di mimare rapporti sessuali scattando fotografie. Intanto Money insisteva perché Brenda fosse sottoposta a un’operazione definitiva di scavo della vagina, ma Brenda non ne voleva parlare; finse di accettare la terapia ormonale, ma nella maggior parte dei casi riusciva a sputare le pillole. Per nascondere il seno e i fianchi cominciò a mangiare a dismisura. Quando Money, nel corso della visita del 1978, la fece accogliere da un transessuale, Brenda fuggì terrorizzata e disse ai genitori che si sarebbe suicidata piuttosto che tornare in quello studio. Da quel momento decise di smettere la commedia della brava ragazza; rifiutò l’identità femminile e cominciò a comportarsi da maschiaccio. Due anni più tardi Ron chiese a Brenda di accompagnarlo a prendere un gelato. Le raccontò tutto: la circoncisione e quel che era seguito. Brenda chiese semplicemente: «Qual era il mio nome?». Decise di farsi amputare il seno e cominciò a farsi chiamare David. David Reimer tentò il suicidio ingerendo un flacone di antidepressivi della madre; in seguito comprò una pistola ed entrò nello studio del medico che, quindici anni prima, gli aveva bruciato la vita. Non lo uccise; uscì dallo studio e gettò la pistola nel fiume. Nel 1981 si sottopose a un intervento per la costruzione di un rudimentale pene; cominciò a farsi degli amici e a frequentare le ragazze. Nel 1986 si sottopose a un altro intervento di ricostruzione del pene e nel 1989 sposò Mary, una giovane donna con tre figli avuti da tre uomini diversi. Decise di raccontare la sua storia al giornalista John Colapinto; voleva denunciare gli esperimenti ai quali era stato sottoposto ed evitare ad altre persone le sue sofferenze. L’esito di quell’incontro è il toccante libro As Nature Made Him: the Boy Who was Raised as a Girl (2000), entrato fra i best seller del New York Times e insignito di vari premi (ma mai tradotto in Italia). Il 5 maggio 2004 David Reimer si è suicidato. E John Money è acclamato come uno dei più autorevoli psicosessuologi americani. Ora è il portabandiera della teoria secondo la quale la pedofilia non sarebbe sinonimo di violenza sui bambini. http://www.promiseland.it/view.php?id=1481 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Lum Posted August 12, 2010 Share Posted August 12, 2010 Ma il senso di questo topic quale sarebbe? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FleurDeLys Posted August 12, 2010 Share Posted August 12, 2010 Esistono pure dei gruppi particolari che esercitano questa pratica. L'evirato poi nel gruppo assume una connotazione tutta particolare. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sissy Posted August 12, 2010 Author Share Posted August 12, 2010 Ma il senso di questo topic quale sarebbe? :) sì in effetti... ...comunque possiamo dire che questo topic non è poi tanto diverso dalle altre NEWS serve a fare sensazione! :) ...in ogni caso questa castrazione/evirazione maschile è presente nella storia da millenni... spesso essa assumeva caratteristiche rituali e religiose (come avviene adesso in alcuni paesi per la circoncisione e l'infibulazione)... Celibato – Fobia del Sesso e dell’Omosessualità – DICO Pubblicato il 14/05/2007 da Spiritualità Razionale Quando gruppi di soli maschi o di sole donne sono costretti a vivere a lungo in una situazione di segregazione dal sesso opposto, automaticamente gli individui tendono a rivolgere i propri interessi affettivi e sessuali verso quelli che, pur essendo del loro stesso sesso, presentano caratteristiche vicine al sesso opposto. Nel caso degli ecclesiastici o dei religiosi questo ricorso (o tendenza a ricorrere) a “surrogati” viene vissuto come tentazione, un male, … il più forte e insidioso dei pericoli. È naturale che questa percezione sia proiettata anche sulla società comune: oltre e più che l’amore libero, fa paura l’amore omosessuale proprio perché è il pericolo più serio e immediato per il clero e i religiosi. Il mondo pre – Cristiano viveva profondamente e celebrava in varie forme i miti e i riti della fecondità della madre – terra, della donna e dell’uomo. Vari movimenti culturali e religiosi, ma principalmente il mondo dello Gnosticismo, considerando negativamente tutto quello che fosse materiale, terrestre e carnale, aveva un atteggiamento di disprezzo e condanna anche per la sessualità umana. Il Cristianesimo ha preso molto dallo Gnosticismo, compreso questo atteggiamento contrario alla materia e al sesso. Acharya s in “The Christ Conspiracy scrive: Molti concetti “Cristiani” di fatto sono “Gnostici”, come il disdegno per la carne e per la materia in generale. In realtà, l’ideologia Gnostico-Cristiana considerava come male sia la materia che il dio del mondo materiale, il “Demiurgo”, chiamato anche “dio di questo mondo”, o il “principe di questo mondo”, come anche il dio geloso “Ialdabaòth”. Lo Gnosticismo di Gesù stesso viene rivelato in Giovanni 7:7: “Questo mondo non può odiare voi, ma odia me perché io testimonio riguardo ad esso che le sue opere sono male”. E il pensiero Gnostico di Paolo appare ove egli rivela la sua ripugnanza per la carne e, per esempio, al 2 Corinti 4:4, dove parla in modo gnostico sul “dio di questo mondo” considerandolo male. In questo passo, l’apostolo rivela anche che le scritture venivano manomesse e fa intendere che lui e la sua stessa schiera, in qualche momento, erano stati colpevoli di “modi di fare disonesti”, includendo apparentemente delle mutilazioni di testi, che in seguito essi stavano abbandonando: Noi abbiamo rinunciato a modi di fare vergognosi e scorretti; noi rifiutiamo di praticare astuzie o di manomettere la parola di Dio … E anche se il nostro vangelo è velato, è velato solo per quelli che periscono. Nel loro caso il dio di questo mondo ha accecato la mente dei non credenti, per impedire loro di vedere la luce del vangelo della gloria di Cristo……….. Veramente, durante i millenni, molta gente ha preso a cuore tali esortazioni (alla castrazione), credendo che la loro mutilazione avrebbe fatto guadagnare loro poteri speciali e favori in cielo. In Russia è esistito per centinaia di anni un culto chiamato Skoptsi, che in rituali resi frenetici tagliavano brutalmente i loro genitali, inclusi i testicoli, pene e seni. Questa mutilazione è di data precedente al Cristianesimo in Russia ma è stata trovata all’interno del Cristianesimo per secoli, giustificata da scritture, e questi Skoptsi non sono una aberrazione, poiché la castrazione era comune tra i primi Cristiani, incluso alcuni dei padri Cristiani. Come riferisce Akerley: Contemporanea di Origene c’era una setta che era tanto entusiasticamente dedita alla pratica che, in aggiunta alla richiesta di castrazione di tutti i propri membri, essi castravano anche ogni ospite che fosse sufficientemente imprudente da restare sotto il loro tetto. La setta, nota come Salesiani, praticavano le loro castrazioni con un pezzo di metallo rovente, riferendosi all’atto in modo appropriato come un “battesimo del fuoco”….. La tonsura dei primi sacerdoti del Cristianesimo è un simbolo riconosciuto di castrazione e la tonaca a forma di gonna indossata dai sacerdoti è, almeno in parte, una imitazione delle molte religioni che competevano con il Cristianesimo primitivo che richiedevano che i loro sacerdoti indossassero abbigliamento femminile solo dopo essere stati castrati.23 Origene abbracciò tali concetti tanto entusiasticamente che egli castrò se stesso, con grande ammirazione di molti proponenti Cristiani: Origene fu molto elogiato per essersi castrato. L’Apologia di Giustino diceva con orgoglio che i medici Romani erano supplicati da fedeli Cristiani uomini che richiedevano l’operazione. Tertulliano dichiarò, “Il regno dei cieli è spalancato per gli eunuchi”. Giustino consigliava che i ragazzi Cristiani fossero de-mascolinizzati prima della pubertà, in modo che la loro virtù fosse permanentemente protetta. Tre Cristiani che cercarono di bruciare il palazzo di Diocleziano furono descritti come eunuchi.24 (Fine citazione). Non ci deve meravigliare quindi l’atteggiamento sessuofobico della Chiesa e, soprattutto, come abbiamo visto sopra, il terrore per l’omosessualità è, conseguentemente, l’insistenza contro i DICO. http://spiritualrationality.wordpress.com/2007/05/14/celibato-fobia-del-sesso-e-dellomosessualita-dico/ ....e notissimo poi come qualche secolo fa in Europa molti bambini venivano castrati in nome della musica... :) I castrati i signori del palcoscenico barocco di Enrico Ercole La voce del Cielo Con il termine “castrato”, termine un po’ brutale solitamente sostituito in ambito musicale dalle più aggraziate espressioni “evirato cantore” o “musico”, si definisce un cantante di sesso maschile al quale, prima della pubertà, è stata praticata l’evirazione chirurgica al fine di mantenere intatte le qualità di una voce che per tessitura (da tenore a soprano), estensione (anche tre ottave) e potenza d’emissione non ha eguali. Tali caratteristiche si dovevano al fatto che le corde vocali non subivano il normale ispessimento portato dalla maturazione sessuale, mantenendo al tempo stesso inalterata la caratteristica flessibilità di quelle dei bambini. La loro corporatura, a causa dello squilibrio ormonale causato dall’asportazione dei testicoli, si sviluppava enormemente senza perdere la caratteristica elasticità del corpo infantile che permetteva di sviluppare un fisco androgeno, affascinante, possente e dotato di una capacità polmonare davvero incredibile. In nome di Dio Ereditata dalle antiche tradizioni orientali e bizantine, la pratica rituale della castrazione al fine di ottenere voci celestiali in grado di porre il fedele di fronte a qualcosa di inarrivabile, di alieno e soprannaturale, si sviluppò in Italia a partire dalla fine del Cinquecento. Tale pratica trovò terreno particolarmente fertile a Roma, dove era particolarmente rispettato il precetto di San Paolo che impone alle donne il silenzio in chiesa (I cor. XIV, 34). Non è infatti riconducibile, come spesso si sente affermare, che il successo dei castrati sia dovuto al divieto papale che impediva alle donne di esibirsi sul palcoscenico, editto che verrà emesso più tardi (1588) e che per giunta si limitava ai soli territori amministrati direttamente dal Papa. I castrati trovarono nella Roma del Cinquecento, e nella florida produzione polifonica di quel periodo, il giusto ambiente culturale e musicale per proliferare: la loro voce innaturale, angelica ma potente, sembrava pensata apposta per lasciare i fedeli meravigliati e attoniti durante le esecuzioni delle liturgie, diventando un magnifico strumento da porre come tramite tra l’Uomo e Dio. Il primo castrato a entrare nella celebre Cappella Pontificia fu probabilmente Francisco Soto de Langa nel 1562, seguito nel 1599 dai primi due grandi virtuosi Pietro Paolo Folignato e Girolamo Rossini. Il successo di questi “angeli dalla voce d’oro” fu tale che Clemente VIII provvide alla graduale sostituzione di tutti i cantori della Cappella con evirati. Va da sé che la pratica della castrazione venne così tacitamente ammessa, anche se mai legalizzata, dalla Chiesa al fine di piegare la natura umana al servizio di Dio. Con il sostanziale passaggio dalla polifonia alla monodia, nuovo genere in cui l’aria solista assurgeva a primario mezzo d’espressione, e con il successivo avvento del melodramma, i castrati divennero i protagonisti di uno dei momenti di massimo splendore di quel genere e della storia della musica vocale in genere. I signori del Barocco Il potente volano che scagliò i castrati fuori dal repertorio sacro per consegnarli all’età d’oro del melodramma barocco fu lo sviluppo dell’opera seria metastasiana: inzuppato com’era di personaggi idealizzati, prelevati direttamente dalla mitologia classica, e privati di realismo, quel genere di teatro musicale sembrava fatto apposta per ospitare quei “mostri” di bravura dalla voce potente, esseri in grado di arrivare con una sola presa di fiato dalle note gravi del tenore a quelle acute del soprano, spesso con agilità in grado di risolvere le scritture più impervie. Insomma, degli dei scesi in terra per interpretare gli dei del cielo. E’ infatti una credenza da sfatare quella che vuole i castrati impegnati soli in ruoli femminili: come detto la loro presenza sul palcoscenico non era dovuta al divieto imposto alle donne di esibirsi (attivo solo negli stati pontifici), ma piuttosto alle esigenze drammaturgiche di un teatro e di una scrittura musicale che cercava (e trovava) nelle loro abilissime capacità vocali e nel loro fascino asessuato il giusto mezzo per evocare quella superiorità e quella astrazione adatte a far rivivere gli eroi dell’età classica. Infatti, nella maggior parte dei casi i ruoli scritti per castrato sono maschili (eroi di specchiate virtù o divinità olimpiche) anteposti a ruoli femminili assegnati regolarmente a donne. In questo periodo d’oro, che possiamo limitare tra gli ultimi decenni del XVII secolo e la prima metà del XVIII, i castrati divennero i padroni indiscussi del teatro musicale: per loro i compositori erano chiamati a comporre le pagine più difficili e la loro presenza era richiesta in tutti i teatri più importanti d’Europa con contratti da favola. Basti penare che nel 1737 il grande Farinelli si vide offrire dal re di Spagna uno stipendio annuo di 50.000 franchi: rimase al suo servizio per 25 anni col compito di cantare tutte le sere le stesse quattro arie. Molte famiglie povere mandavano i loro ragazzi a scuola di canto nella speranza che le loro doti potessero lasciar presagire un dorato futuro: con buona pace del ragazzino, se il parere dei maestri era positivo, iniziava un duro allenamento vocale che consisteva in ore e ore di esercizi. Poi avveniva l’operazione vera e propria, che veniva compiuta da barbieri o norcini in gran segreto: può sembrare un controsenso ma la pratica della castrazione venne comunque sempre considerata illegale, anche se tollerata. Con una profonda incisione che partiva dall’ano, si provvedeva all’asportazione dei testicoli. Poteva anche capitare che l’operazione non desse i risultai sperati: al povero ragazzo non restava altro che lasciare l’istituto e darsi nel migliore dei casi all’insegnamento del canto presso le famiglie aristocratiche, pratica eseguita con grande apprezzamento anche da quei cantanti che, per raggiunti limiti di età, si ritiravano dalle scene. Celebre fu Girolamo Crescentini, grande evirato che calcò le scene più importati per poi ritirarsi all’insegnamento diventando maestro di musica della famiglia imperiale a Vienna e poi di Vincenzo Bellini. Inutile dire che i mariti prediligevano per le loro mogli e figlie insegnanti eunuchi ad attraenti giovanotti freschi di conservatorio. A tal proposito va inoltre precisato che raramente il castrato restava del tutto interdetto all’atto sessuale. Si hanno infatti notizie di evirati cantori sposati e dal noto appetito sessuale (fu il caso di Caffariello). Pare inoltre che mietessero non poche vittime pescando indistintamente tra uomini e donne. Così scrive di loro Casanova: “Con un busto ben fatto, aveva la vita di una ninfa e, sembra quasi incredibile, il suo petto non era per nulla inferiore, né per forma né per bellezza, a quello di una qualsiasi donna. Ed era proprio con questi mezzi che l’infame compiva tante stragi”. Tra i castrati più noti vanno ricordati almeno Carlo Broschi (detto Farinello o Farinelli e dotato di estensione formidabile, dal do2 al do5), Gaetano Majorano (detto Caffariello, citato nel libretto del “Barbiere di Siviglia” rossiniano in qualità di rappresentate involontario di un genere vecchio e desueto di cantare), Baldassarre Ferri, Giuseppe Appiani, Gasparo Pacchierotti, Girolamo Crescentini e Giovan Battista Velluti. Il tramonto di Venere e Marte Diventati divinità del palcoscenico, i castrati cominciarono a vivere un lento ma inesorabile declino con l’avvento della riforma operata da Christoph Willibald Gluck. Espellendo dal teatro musicale trame prive di qualsivoglia nesso logico e riportando i caratteri dei singoli personaggi verso una dimensione sempre più intima e umana, riservando maggior importanza al senso del testo e bandendo ornamenti eccessivi, la riforma operata dal maestro di Erasbach pose i castrati ai lati del palcoscenico a favore di una “pulizia” vocale che non poteva declinarsi in quelle voci incredibili e soprattutto in quei caratteri capricciosi. Inoltre, con il crescente successo del repertorio buffo e farsesco, che preferiva le avventure quotidiane di servette scaltre e furbi parrucchieri a quelle di Apollo e Giulio Cesare, il castrato venne pian piano lasciato al suo destino, diventando poco più che un’attrazione da salotto, un virtuoso da esibire in belle occasioni di puro divertimento. Basti ricordare che per interpretare giovani paggi o ragazzotti in erba i compositori di nuova generazione (Wolfgang Amadeus Mozart in testa) preferirono ricorrere a mezzosoprani “en travesti” piuttosto che ai castrati (si pensi solo al ruolo di Cherubino ne “Le nozze di Figaro”). Più tardi ancora un compositore come Gioachino Rossini preferirà ricorrere ai contralti donna per infiammare i suoi gagliardi guerrieri di giovanile entusiasmo, piuttosto che arrendersi alle logiche di una moda che aveva ormai esaurito il suo corso. Tuttavia, ancora agli inizi del XIX secolo, i castrati trovarono ancora qualche penna disposta a omaggiarli: nel 1813 lo stesso Rossini scrisse il ruolo di Arsace nell’“Aureliano in Palmira” per Giovanni Battista Velluti, l’ultimo grande castrato della storia. La leggenda vuole che Rossini, sconcertato dai capricci di quel divo isterico sempre più ingordo di abbellimenti e virtuosismi improvvisati, abbia deciso di scrivere per intero le parti da cantare onde non lasciar più liberi i cantanti di piazzare abbellimenti qua e là a loro capriccio. E’ tuttavia Giacomo Meyerbeer l’ultimo compositore a scrivere un ruolo (Armando d’Orville)per castrato in un’opera, “Il crociato in Egitto” (1824), sempre per il grande Velluti. La fine definitiva di tale fenomeno venne segnata da chi l’aveva battezzato, la Chiesa. Nel 1903 Pio X vietò definitivamente l’utilizzo dei castrati nei cori imponendo l’uso di sole voci bianche. http://www.baroque.it/arte-barocca/arte-barocca-musica.php?link=2 ...come sono notissime le Hijras, le transessuali tradizionali dell'India, operate (evirate e castrate) in maniera arcaica e brutale in nome del Dio/Dea SHIVA... :) Hijras, i transessuali indiani Gli Indiani - Usi e costumi Le anime femminili in corpo maschile, il terzo sesso, sono parte della cultura indiana sin dai tempi antichi e, come tale, seguono precise prescrizioni e rituali, appartenendo tutti a una stessa comunità. Hijras è la parola Urdu che significa ermafrodita. Loro si definiscono nè uomo nè donna e in testi piuttosto antichi vengono considerati come il risultato della parità tra le forze generatrici del padre e della madre. Nel caleidoscopico mondo indiano ogni sfumatura viene codificata, ma non per questo meno discriminata. In testi posteriori già si sancisce che, chi nasca Hijra, non possa ereditare proprietà, non possa condurre i riti e i sacrifici propri dei figli maschi e che debba essere espulso dalla comunità castale di nascita. Oggi, a causa della loro condizione, è inoltre precluso loro l'accesso agli studi, al lavoro, al passaporto e persino ad un conto bancario. E' invece recentissima la modifica applicata dalla Commissione elettorale indiana alle liste di iscrizione che permetterà loro di votare. I transessuali indiani trovarono la loro collocazione sociale rispecchiando alcune divinità androgine e si distinguono dai semplici omosessuali maschi, conosciuti come Zenana, donna, o Anmarad, non uomo, che mantengono la loro identità formale maschile nella società, soprattutto da quando la legislazione coloniale britannica, in via di revisione, sancì nel 1861 la punibilità dell'omosessualità con pene severe. Gli Hijras invece abbandonano la famiglia di nascita, rinunciano alla sessualità maschile, assumono nome, abbigliamento e identità femminili. Molto raramente, ormai, viene praticata loro una castrazione rituale e totale, che li trasformava, da maschio impotente, in una nuova e potenzialmente poderosa persona. Offrendo alla loro divinità protettrice i loro genitali, confidavano di ricevere una straordinaria virilità nelle loro prossime sette esistenze, ma non sempre questa pratica era volontaria. Sono considerati sacerdotesse della dea Bauchara Mata, qualunque fosse la loro religione di provenienza. Nel Tamil Nadu, a Koovagam, si trova il tempio principale degli Hijras. Qui annualmente si svolge una celebrazione durante la quale gli Hijras di tutto il paese si riuniscono e ritualmente rappresentano il loro matrimonio con Krishna, manifestazione del dio Vishnu. Al giorno seguente ne piangono la morte. Come Shiva, che secondo la mitologia lanciò sulla terra il suo pene amputato estendendo così il suo potere sessuale all'universo - da cui il culto del Lingam, pene, nei templi a lui dedicati - così anche gli Hijras hanno potere di apportare fertilità agli altri con la loro benedizione. Gruppi di Hijras si presentano, cantando e ballando, alle celebrazioni che si tengono per la nascita di un figlio maschio, augurando al piccolo virilità e, di conseguenza, la capacità di continuare la sua stirpe. Ricevono in cambio doni in denaro ma, spesso, questi sono elargiti proprio perché si decidano ad allontanarsi, poichè facilmente creano imbarazzo con le loro allusioni scandalose, i gesti osceni e gli scherzi pesanti. La stessa cosa si verifica nella casa di uno sposo che si appresta a raggiungere la sua promessa per contrarre matrimonio. Gli Hijras sono considerati ad un livello sociale inferiore anche ai comuni intoccabili; tuttavia, il timore popolare di ricevere una maledizione in ambito sessuale e procreativo permette generalmente loro di sopravvivere in pace nel contesto sociale. La comunità degli Hijras funziona come una casta: hanno proprietà comuni, case nelle quali vivono insieme creando nuove parentele fittizie. Si suddividono in sette sottocaste nazionali derivanti da altrettanti avi simbolici, con rappresentanti nazionali e regionali ed un consiglio degli anziani. Esiste inoltre una gerarchia tra discepoli e guru ed è, come di consueto, prevista l'espulsione dalla comunità in caso di disobbedienza alle regole di casta. La memoria dell'antico ruolo di "sacerdotesse" e prostitute sacre - o di eunuchi di corte in contesto islamico - è oggi sempre più messa in ombra rispetto alla necessità di mendicare e di prostituirsi. Soltanto nelle comunità chiuse, dove viene ricostituita la cellula familiare formata dalla guru-maestra e dalle chela-discepole, o durante la loro grande festa annuale, si possono ritrovare i riflessi di uno splendore che pare ormai definitivamente perduto. La Guru svolge oggi semplicemente funzioni di protettore, alla quale le discepole devono versare i guadagni ottenuti con la prostituzione. Attualmente molti Hijras sono politicamente attivi riguardo all'emergenza rappresentata dal diffondersi del virus HIV e nella lotta per i diritti degli omosessuali. Nel 2000 un Hijra, Asha Devi, venne eletta sindaco di una città di media grandezza, Gorakhpur, nell' Uttar Pradesh. http://www.guidaindia.com/index.php?option=com_content&view=article&id=865:hijras-i-travestiti-indiani&catid=47:usi&Itemid=60 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FleurDeLys Posted August 12, 2010 Share Posted August 12, 2010 E' molto interessante Sissy quello di cui ci stai portando a conoscenza, mi ha sempre incuriosito, ma non ho mai conosciuto qualcuno di veramente preparato in materia. Secondo te c'è qualcosa di mistico o di bisogni repressi in tutto questo? Un' evirazione cosa può rappresentare per chi la subisce volontariamente? Grazie Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ghost77 Posted August 12, 2010 Share Posted August 12, 2010 Da amante del weird non posso che dire che il topic è delizioso, e se non ha senso è meglio ancora, ne arricchisce il significato! :) Un mio amico se leggesse tutto ciò direbbe saggiamente e mestamente "siamo noi". Questi mostri siamo tutti noi nel nostro piccolo, questa è la vera umanità che cerca di nascondersi dietro vestiti stirati e puliti ma ne filtra fuori mollemente dalle trame dei tessuti come un nero e marcio blob . Altro che August Underground, qui c'è un anziano che va a uccidere un pollo col birillo di fuori (e non puo' essere altrimenti, come avrebbe potuto sbagliarsi?). La stessa immagine rugosa ed avvizzita del collo nudo del pollo suscita una macabra ironia nel paragone con l'oggetto della mutilazione, più o meno nelle stesse condizioni per creare l'imbarazzante equivoco. E dell'uomo che si è evirato in un ristorante che si chiama "Zizzì"? Destino o premeditazione? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sissy Posted August 12, 2010 Author Share Posted August 12, 2010 E' molto interessante Sissy quello di cui ci stai portando a conoscenza, mi ha sempre incuriosito, ma non ho mai conosciuto qualcuno di veramente preparato in materia. Secondo te c'è qualcosa di mistico o di bisogni repressi in tutto questo? Un' evirazione cosa può rappresentare per chi la subisce volontariamente? Grazie ...secondo me la mistificazione è solo una scusa per mascherare dei desideri sessuali... ...sicuramente chi subisce volontariamente un'evirazione ha precedentemente avuto delle fantasie sessuali su di essa... ma quasi sempre la realizzazione delle proprie fantasie è meno bella di quanto si era immaginato. Nello specifico credo che chi si sottopone ad una evirazione volontaria, pensa di togliere qualcosa e in cambio di avere qualcos'altro (nuovi piaceri sessuali simili a quelli provati da una femmina)... in realtà con un'evirazione perdi è basta... l'unica cosa che guadagni è la pace dei sensi (che cmq prima o poi sarebbe arrivata) perchè in realtà internamente i meccanismi uro-sessuologici rimangono i medesimi di prima, cioè maschili al 100%, solo non si ha più la gran parte delle zone erogene che permette di attivare tale sessualità (la prostata e le contrazioni sfinteriali orgasmiche che ne conseguono).... ...inoltre le cicatrici (in special modo quelle estese) possono far male, e non parlo in un senso psicologico ed estetico, ma proprio da un punta di vista fisico... la pelle tira e non è più elastica, il tessuto si cheratinizza, magari diventa un cheloide... insomma l'evirazione è una vera è propria pratica masochista. :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
duedipicche85 Posted August 18, 2010 Share Posted August 18, 2010 E' sceso in cortile in piena notte, nudo, per tagliare il collo a un pollo che faceva rumore e non gli permetteva di chiudere occhio, ma si è sbagliato e ha tagliato il suo pene. Con tutto il rispetto per il povero malcapitato (va beh che ormai a 67 anni non ci facevo + molto col coso, almeno penso) ma io non ce l'ho fatta a non scoppiare a ridere!!!! Altro che angoscia, ma dico io, ma sipuò??? Ma come fai a tagliarti il pene pensando che sia un pollo???? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Wolf Posted August 20, 2010 Share Posted August 20, 2010 Si taglia il pene e cane lo mangia Romania, voleva tagliare collo a pollo E' sceso in cortile in piena notte, nudo, per tagliare il collo a un pollo che faceva rumore e non gli permetteva di chiudere occhio, ma si è sbagliato e ha tagliato il suo pene. E' accaduto in Romania, in un villaggio vicino a Galati. Protagonista un uomo di 67 anni, Constantin Mocanu. E se possibile la vicenda ha ancora più dell'incredibile: il pene, caduto a terra, è stato prontamente divorato dal cane di Costantin. Ricordo però che però la dinamica della vicenda era stata successivamente chiarita in altro modo il tipo semplicemente aveva provato a farsi fare un "servizio orale" dal cane, che però evidentemente non aveva gradito, o aveva scambiato il suo birillo per una salsiccia, con le conseguenze del caso Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
mayonaise Posted August 20, 2010 Share Posted August 20, 2010 ho letto il topic e ma come si fa? no dico scambiare il proprio pisello per il collo di un pollo, farsi fare un pompino dal proprio cane o ancora carbonizzare il proprio gingillo e solo per citarne alcuni...credo che stanotte avrò gli incubi :look: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Wolf Posted August 20, 2010 Share Posted August 20, 2010 Circola voce che Quentin Tarantino si sia iscritto al forum solo per poter prendere spunto da questo thread Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
duedipicche85 Posted August 21, 2010 Share Posted August 21, 2010 Ricordo però che però la dinamica della vicenda era stata successivamente chiarita in altro modo il tipo semplicemente aveva provato a farsi fare un "servizio orale" dal cane, che però evidentemente non aveva gradito, o aveva scambiato il suo birillo per una salsiccia, con le conseguenze del caso Ti prego Wolf dimmi se sei serio o se scherzi perchè io sto piangendo dalle risate immaginando questa scena splatter Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
amiciamilano Posted August 21, 2010 Share Posted August 21, 2010 Miei dèi, questo topic è peggio di Hostel ....A me invece fa venire in mente la serie di "Saw", questo topic e' la sceneggiatura di "Saw 7?" :-) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest I_am_igor_stravinskij Posted August 22, 2010 Share Posted August 22, 2010 Io ero a conoscenza di una notizia del genere, fonte "Le cretinate che i colleghi mandavano a mia madre via mail" XD http://www.freelists.org/post/lano666/Si-taglia-il-pene-e-lo-frigge Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Vice Posted August 26, 2010 Share Posted August 26, 2010 Tutti senza penee! Yeah!! :) Adesso ho paura dei dottori dopo aver letto l'articolo!!! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ghost77 Posted August 26, 2010 Share Posted August 26, 2010 Ma tu non hai il pene! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
coeranos Posted August 26, 2010 Share Posted August 26, 2010 che ne sai? potrebbe avere un pene immaginario... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Reaulece Posted August 26, 2010 Share Posted August 26, 2010 Questo è un topic Horror, stanotte avrò gli incubi :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Vice Posted August 27, 2010 Share Posted August 27, 2010 che ne sai? potrebbe avere un pene immaginario... oddio che schifooo :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Wolf Posted August 29, 2010 Share Posted August 29, 2010 Vabbè, alla galleria delle notizie deliranti bisogna allora aggiungere anche questa, fresca fresca http://www.leggo.it/articolo.php?id=77136 "Si recide i genitali per non andare in galera." Riuscite a immaginare la faccia di Berlusconi con le forbici in mano? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
nosferatu Posted September 9, 2010 Share Posted September 9, 2010 mi hai messo un'angoscia che non si può capire... poveri uomini... soprattutto quello che è stato evirato dal medico pazzo!! ma se un pene viene amputato, si può riattaccare? e torna a funzionare normalmente? me lo sono sempre chiesto :) condivido pienissimamente... se mi dovessero operare (speriamo di no accipicchia!!) avrei una fifa :) blu di entrare in sala. posso raccontare l'avventura di un ragazzo, amico di un mio conoscente, che voleva fare un "numero" con la bicicletta mentre scendeva dal marciapiede ma qualcosa è andato storto durante questa sua "esibizione" e la punta del sellino gli ha strappato pantaloni, mutande e scroto... a quel punto fattogli notare che era sporco di sangue ha visto penzoloni ciò che immaginate e ha passato 2 ore in prontosoccorso con un coglione in mano; nei suoi panni non avrei più usato una bici per mesi e mesi... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Placebo Posted September 9, 2010 Share Posted September 9, 2010 condivido pienissimamente... se mi dovessero operare (speriamo di no accipicchia!!) avrei una fifa :) blu di entrare in sala. posso raccontare l'avventura di un ragazzo, amico di un mio conoscente, che voleva fare un "numero" con la bicicletta mentre scendeva dal marciapiede ma qualcosa è andato storto durante questa sua "esibizione" e la punta del sellino gli ha strappato pantaloni, mutande e scroto... a quel punto fattogli notare che era sporco di sangue ha visto penzoloni ciò che immaginate e ha passato 2 ore in prontosoccorso con un coglione in mano; nei suoi panni non avrei più usato una bici per mesi e mesi... oddio, essendo femmina non possiedo la parte in questione ma posso solo immaginare il dolore :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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