Frattaglia Posted August 15, 2010 Share Posted August 15, 2010 Ieri sera, mentre leggevo il romanzo di Stephen King Cose Preziose mi sono imbattuta in quello che penso che sia un palese errore di traduzione, roba così idiota che mi ha fatto incacchiare come una biscia. Il pezzo fa: "Girò intorno all'edificio e non trovò niente. Niente di niente. Solo vaste superfici di calcestruzzo, di un ributtante color verde pisello. Sul muro posteriore c'era una scritta in sbiadite lettere rosse tracciata con una bomboletta spray e si soffermò a osservarla per qualche attimo, senza capire perchè gli faceva accaponare la pelle. REGOLE DI YOG-SOTHOTH Si ritrovò davanti al portellone e pensò: E adesso?" (pag. 430 dell'edizione economica) Sostanzialmente, dato che così di per sè non ha senso, la mia idea è che la frase da cui sia partito il traduttore sia "Yog-sothoth rules" e l'abbia tradotto come "regole di yog-sothoth" invece che "yog-sothoth regna". Premesso che ovviamente il lavoro del traduttore è difficile, richiede un sacco di impegno e comunque è spesso impossibile riprodurre fedelmente tutte le sfumature di una frase... Vi è capitato anche a voi di trovare qualche esempio di palesi errori di traduzione nei libri che leggete? :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hijack Posted August 15, 2010 Share Posted August 15, 2010 Un esempio viene in mente anche a me restando pure in tema di S.K. Il titolo originale del libro é 'Salem's lot, abbreviazione di Jerusalem's lot, nome della cittadina dove si svolge la vicenda. Il titolo del libro in italiano è Le notti di Salem :) Inutile dire che nel libro non compare nessun Salem... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Frattaglia Posted August 16, 2010 Author Share Posted August 16, 2010 Ah, questa cosa di Salem's lot non la sapevo (ma non l'ho letto :)). Comunque è odioso... capisco che non esista la perfezione nella traduzione, ma almeno tradurre le cose in maniera che abbiano senso... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
D. Posted August 16, 2010 Share Posted August 16, 2010 In Matteo 19 - 24 si legge E ripeto: è più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio» Quel simpaticone di San Gerolamo, primo traduttore della Bibbia dal greco al latino, offrì la lezione 'cammello' in luogo di tutt'altro significato al termine kamelòs, ovvero grosse funi utilizzate dai marinai del tempo per ormeggiare le imbarcazioni. E sì che il V secolo è lontano, ma Santa Romana potrebbe anche mostrare un pizzico di amor filologico. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Lum Posted August 17, 2010 Share Posted August 17, 2010 Quello fa parte di una serie (lunga) di errori di traduzione che ormai è impossibile tradurre perché troppo "ancorati" all'immaginario popolare... Un altro paio di esempi: Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, in originale A Midsummer's night dream. Midsummer non è una definizione generica, ma una festività ben precisa che corrisponde grossomodo al solstizio estivo, per cui non è proprio la stessa cosa. L'abate Faria, del Conte di Montecristo di Dumas, non è un abate... Perché in francese abbé si usa sì per abate, ma anche come appellativo generico per i sacerdoti (un po' come l'italiano reverendo). Alquanto improbabile che una persona di un certo prestigio come un abatevenisse rinchiuso per trent'anni in prigione :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sweet Posted August 17, 2010 Share Posted August 17, 2010 in tempi molto recenti, ho comprato un libro chiamato "Il caso dei libri scomparsi" di Ian Sansom. Ho letto il primo capitolo in aereo e mi e' venuta l'orticaria, tant'e' che ho dovuto lasciar perdere e mi sono maledetta per aver comprato un libro in traduzione quando avrei potuto benissimo leggerlo in originale. Ma tant'e', mi serviva un libro per il volo e questo ho trovato. Tutti questi errori nel giro di due o tre pagine: 1) si parla di infilare molte cose in poco spazio Un personaggio dice una frase del tipo "ah, ho appena rifatto la cucina, non puo' immaginare quante cose ci entrano, come per il Tardis" Il Tardis e' l'astronave di Doctor Who, un personaggio di fantascienza - da fuori sembra una banale cabina ma quando ci entri e' piu' grande dentro che fuori. La nota, invece di spiegare la storia della grandezza diversa dentro rispetto a fuori, dice solo: il Tardis e' l'astronave del personaggio di fantascienza Doctor Who. Pertanto, a meno che uno non conosca la serie non capisce assolutamente il motivo per cui in un'astronave dovrebbero entrare tante cose. Anzi, sapendo l'aspetto che hanno le astronavi nell'immaginario comune probabilmente la gente si chiede pure "beh che c'e' di strano? ti credo che ci entrano tante cose!". Personalmente obietto anche alla scelta di preposizione, "come nel Tardis" avrebbe molto piu' senso visto che si sta parlando di luoghi. 2) lista di cose da mangiare: un samosa vegetale invece di vegetariano (qualcuno poi mi spiega cos'e' un samosa vegetale secondo il traduttore) due Snicker - la barretta si chiama Snickers, nome proprio non declinabile... la maiuscola dovrebbe aver suggerito al traduttore il fatto che fosse un nome proprio! non e' uno snicker, due snickers (come potrebbe essere una mela, due mele), ma uno Snickers, due Snickers... ma perche' voi avete mai sentito qualcuno in Italia che dice un Twix, due Twixes??? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Lum Posted August 17, 2010 Share Posted August 17, 2010 Questa degli Snickers è assurda, visto che vengono venduti anche qui Ma i traduttori itaGliani hanno problemi con i plurali inglesi, visto che la serie tv The Tudors è diventata I Tudors... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
quint Posted August 19, 2010 Share Posted August 19, 2010 Ne "La lingua perduta delle gru" di Leavitt, dopo aver letto per la terza volta che un ragazzo veniva definito "regolare", mi sono reso conto che era la traduzione di "straight". Ne "Il voltapagine", dello stesso autore, la stessa traduttrice mi propone "quello che sta sopra/quello che sta sotto" come versione italiana di "top/bottom". Ma dico, questa non ce l'ha un amico gay? A proposito di termini gay tradotti a casaccio, ce n'è un bel po' anche in "Hotel de Dream" di White: sono quasi certo di avervi letto "gay fiammeggiante". [Mi vengono in mente alcune decine di migliaia di casi nei dialoghi dei telefilm, ma non andrò OT ] Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Daryl Posted August 19, 2010 Share Posted August 19, 2010 Se non ricordo male in Harry Potter la prima volta viene trovato per caso uno degli Horcrux in casa Black la parola locket è stata tradotta erroneamente con "lucchetto" quando invece si trattava di un medaglione... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
calvin Posted August 19, 2010 Share Posted August 19, 2010 In Potrai dire che mi conoscevi di KM Soehnlein, BC Dalai Editore (vado a memoria) Un personaggio viene descritto come uno che si veste come un uomo che picchia sua moglie! Molto probabilmente nella versione originale era scritto che indossava una wifebeater ovvero una canottiera! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Kuyashii Posted August 28, 2010 Share Posted August 28, 2010 Ne Il padiglione d'oro di Mishima, al secondo capitolo, il protagonista parla di "finire in cenere" riferendosi a se stesso, mentre il traduttore italiano mette in mezzo la cremazione del padre, avvenuta tempo prima, ma che non ha legami con il passo "incriminato". Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest I_am_igor_stravinskij Posted August 28, 2010 Share Posted August 28, 2010 Nelle prime edizioni in italiano di Harry Potter, la casa di Hogwarts "Ravenclaw" (Raven=corvo) venne tradotta come "Pecoranera", fino al terzo libro. Successivamente venne riadattato in "Corvonero". Non è una vero e proprio errore diciamo... più che altro hanno toppato l'animale di riferimento. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
rosa_delle_alpi Posted August 29, 2010 Share Posted August 29, 2010 quello che mi dà più sui nervi è quando to pretend viene tradotto con pretendere invece che fingere, creando così frasi poco logiche... ora, non mi viene in mente uno specifico testo a cui far riferimenti, ma ricordo di aver letto cose del tipo "pretendeva di essere felice" o "pretendeva di essere ciò che non era"... cioè, un traduttore che scrive una frase del genere, non si rende conto che c'è qualcosa che non va, che la frase non suona perfettamente sensata, e che forse è il caso di aprire il dizionario e controllare di aver effettivamente compreso il senso dell'espressione nel source text? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silver Reflex Posted August 29, 2010 Share Posted August 29, 2010 O_O Più che altro tradurre to pretend come pretendere significa non conosere proprio l'inglese... è un errore grossolano, tipico di uno studente che si lascia trarre in inganno dalla somiglianza delle parole... Ne approfitto per segnalare che la traduzione Fazi del ciclo di Sookie steackhouse è pessima; più e più volte sono completamente sbagliati i tempi verbali e non mi riferisco solo ai soliti congiuntivi. In Italia è pubblicato anche da Delos, non so se in questo caso la traduzione sia migliore o no Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
dreamer_ Posted August 31, 2010 Share Posted August 31, 2010 Un disastro per certe parti di "L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello", che già il titolo ha un significato estremamente ambiguo (=l'uomo che confuse sua moglie per un capello). E dire che, trattandosi di casi particolari di neurologia e quindi piuttosto complicati da comprendere, avrebbero potuto fare un po' di attenzione. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
D. Posted August 31, 2010 Share Posted August 31, 2010 E pensare che rimane nonostante tutto un gran libro. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
rosa_delle_alpi Posted September 2, 2010 Share Posted September 2, 2010 O_O Più che altro tradurre to pretend come pretendere significa non conosere proprio l'inglese... è un errore grossolano, tipico di uno studente che si lascia trarre in inganno dalla somiglianza delle parole... infatti. dei "falsi amici" basta trovarsi una lista e impararseli a memoria... chi non li sa, probabilmente non ha mai davvero studiato lingue o traduzione, perchè queste sono davvero le basi... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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