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sceptic boy


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Salve!

Un po' preso dalla noia estiva e dal nulla che al momento c'è dalle mie parti, ho passato il pomeriggio a cercare un forum simile che non fosse un... sito porno?  :cool:

Fondamentalmente per poter condividere dei pensieri con delle persone come me.

 

Boh, è una cosa nuova per me. Mi da' anche fastidio dire "come me", mi da' fastidio la parola "gay", "etero", le sigle "lgbt" varie, i circoli, perché mi sembra... non so... di discriminarmi da solo, di recludermi in una categoria. Come se per qualche motivo ci fosse bisogno di specificare certe cose. Ecco probabilmente questo motivo c'è, devo solo cercare di capirlo e capire se è valido. Ma sono scettico.

 

Oh non vorrei fare il post della depressione.  ;) Mi piace il forum e mi sembra un ambiente divertente!  :)

 

P.S. Un ringraziamento particolare ai grafici che hanno optato per una striscia color arcobaleno lievemente sospetta contro un logo con la scritta GAY a caratteri cubitali.  ;)

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il motivo probabilmente e' che la parola gay ti uscira' piu' facilmente

quando non te la sentirari piu' cosi scomoda addosso  ;)

 

benvenuto e buona permanenza!!  :cool:

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il motivo probabilmente e' che la parola gay ti uscira' piu' facilmente

quando non te la sentirari piu' cosi scomoda addosso  :cool:

 

Be' questo è sicuramente un motivo per cui non mi piace, ma non quello per cui dovrebbe piacermi!  ;)

 

Grazie cmq! ^^

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Un po' preso dalla noia estiva e dal nulla che al momento c'è dalle mie parti, ho passato il pomeriggio a cercare un forum simile

 

Mi pare fallace sul livello formale. L'espediente retorico di dirsi annoiati da caldo ed inedia non lascia trasparire una impressione proprio lodevole; un utente particolarmente alacre (immagina un fondatore..) potrebbe chiedersi: ma allora si è iscritto solo per non tagliarsi le vene? Insomma, è una apertura un tantino azzardata.

 

Mi da' anche fastidio dire "come me", mi da' fastidio la parola "gay"

 

'Come me' o ' gay' sono la regola su un forum a tema ..d'omosessualità. Alcuni diranno sia un problema di latenza, inconscio, distimia, od altro che non oso nemmeno immaginare, ma fondamentalmente, la questione si risolve in

 

Ecco probabilmente questo motivo c'è, devo solo cercare di capirlo e capire se è valido.

 

Ora, se tu fossi un panteista o un idealista il problema non si porrebbe. Ammicchiamo all'unità di tutte le cose, passiamo arditamente a chiamarlo Assoluto e chi s'è visto s'è visto. Ma nelle cose umane non funziona così, il molteplice raccolto dall'esperienza va contrassegnato secondo un nome, ché altrimenti negheremmo esistenza. Ogni qualvolta notiamo, all'intero di una classe, una determinata proprietà, non possiamo che dire unità, e porre un nome. Gli uomini che giacciono con gli uomini esistono, ma sarebbe disagevole nomarli maschi-che-se-ne-vanno-con-gli-altri-maschi, né possiamo far finta di non vedere, dal momento che abbiamo osservato la proprietà. Gay è tanto semplice. Per meglio chiarire, il riferimento morale delle tue motivazioni ha un suo proprio senso, per certi versi condivisibile, ma l'aspetto disincantato e scientifico impone che le distinzioni vengano date, onde interpretare la realtà. Poi, altro di moralisticheggiante ci direbbe che le distinzioni sono legittime, ma le valutazioni sulla scala giusto-ingiusto non lo siano.

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Per la prima osservazione hai assolutamente ragione. Inconsciamente includevo nel "nulla" l'assenza di persone con cui parlare senza troppi problemi dell'omosessualità e quindi il desiderio di trovare un luogo che soddisfacesse questa esigenza. Un inizio sbagliato per il classico topic di benvenuto che fa tanto penare i niubbi.

 

Be' la ragione ce l'hai anche per le altre due. Riconosco che spesso non si può non utilizzarle. Io stesso non mi arrabbio quando i miei amici usano determinati vocaboli per definire semplicemente delle categorie. La diffidenza che manifesto però non nasce da dentro di me.

E' che sinceramente io collego queste parole direttamente alle persone che ne fanno uso nel modo sbagliato. E le sento... fredde. Di conseguenza per me sono diventate delle parole negative che sottraggono valore alle persone, ma non per il contenuto cui rimandano quanto per la necessità (per me non tale) di essere usate. Non mi sembra tale perché imposta da una società eterosessuale.

Questo continuo bisogno di nominare, piuttosto che studiare e comprendere, il diverso finisce nel manifestarsi in una sorta di tirannia della maggioranza che spinge le minoranze a riunirsi in ghetti per cercare di uscire da una condizione di discriminazione.

Fondamentalmente categorizzare la sessualità umana mi pare inutile, per lo meno se non avviene qualcosa successivamente. E' il disinteresse totale per le categorie che segue la loro definizione a darmi fastidio.

 

Grazie della risposta! ^^

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benvenuto :cool:

 

quella del non accettare la definizione gay è una fase che passano in molti, ma tranquillo, dopo aver accettato del tutto la propria omosessualità  si supera.

ciao!

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quella del non accettare la definizione gay è una fase che passano in molti, ma tranquillo, dopo aver accettato del tutto la propria omosessualità  si supera.

 

Mentre tentare di stroncare i nuovi arrivati con espressioni fatte da veterano è un cliché intramontabile. ;)

 

A parte il fatto che accettarsi non mi sembra un'espressione poi così felice, poiché è come cedere ad un compromesso. Io mi piaccio, mi piaccio nella mia omosessualità, sono single e innamorato e il mio piccolo CO l'ho portato a casa. Se c'è qualcosa che mi è difficile accettare è il cambiare per abitudine.  :cool:

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Benvenuto!

 

Boh, è una cosa nuova per me. Mi da' anche fastidio dire "come me", mi da' fastidio la parola "gay", "etero", le sigle "lgbt" varie, i circoli, perché mi sembra... non so... di discriminarmi da solo, di recludermi in una categoria.

 

Non è una discriminazione, men che meno una reclusione (lo è solo se lo si vuole vedere così!). È un dato di fatto.

equivale a dire "sei Italiano come me". Una sottocategoria, una similitudine secondo un metro stabilito a priori, fra italiani il metro è la "nazionalità" uguale, fra gay è l'"orientamento sessuale".

Poi, ovviamente, ogni persona è una storia a se, completamente diversa. Perché tanto fastidio?

 

Tendo ad essere restio anch'io, nei confronti delle etichette, ma quelle di altro genere, comunque!

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A parte il fatto che accettarsi non mi sembra un'espressione poi così felice, poiché è come cedere ad un compromesso. Io mi piaccio, mi piaccio nella mia omosessualità, sono single e innamorato e il mio piccolo CO l'ho portato a casa. Se c'è qualcosa che mi è difficile accettare è il cambiare per abitudine.  :cool:

 

Ciao e benvenuto ;)

 

Accettare è un compromesso se arriva da un percorso di lotta in cui ti senti dalla parte perdente.

 

Accettare invece è un dono, quando arriva come il vento che porta via le nuvole e ci lascia una bella giornata di sole.

 

Se ti piaci così come sei, che te ne frega dei termini e delle parole?

 

Io come te sono contento di quello che sono, sono un felice recchione (in realtà sono bisex, ma anche qui, che importa il termine in se?) e il termine "recchione" non incide minimamente la mia felicità...

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FranknFurter

Questo continuo bisogno di nominare, piuttosto che studiare e comprendere, il diverso finisce nel manifestarsi in una sorta di tirannia della maggioranza che spinge le minoranze a riunirsi in ghetti per cercare di uscire da una condizione di discriminazione.

Fondamentalmente categorizzare la sessualità umana mi pare inutile, per lo meno se non avviene qualcosa successivamente. E' il disinteresse totale per le categorie che segue la loro definizione a darmi fastidio.

 

Grazie della risposta! ^^

 

Diciamo che è la stessa linea che pervade il mio pensiero,il cosidetto coming out a tutti costi come se dovessere essere una legge dirlo,come se fosse un reato non dirlo,questo manifestarsi in tutti i modi in una delle categorie,farne motivo di orgoglio.

Nessuno sembra rendersi conto che tutto ciò comporta uno sminuire della persona in sè,che sembra essere considerata semplicemente per la sua appartenenza ad una minoranza e non per quel che vale in sè.

La verità è che circoli e attivisti,dovrebbero semplicemente dare aiuto e ascolto a chi lo vuole,come dire un supporto passivo alla causa senza dettami di sorta inneggianti o promozioni a un certo orgoglio della categoria che sfocia inevitabilmente nell'autodiscriminazione.

Essere gay,trans e relativi non deve essere una scelta di vita è un fatto esistenziale è una fatto di quelli "o così o muori".

Il problema secondo me è che ci sono molti che viaggiano nell'ambiente,senza sapere o voler sapere ciò che sono e sperimentano.. poi a seconda del periodo si inventano le categorie di turno per rientrarvi e sentirsi parte di qualcosa.

 

Per quanto mi riguarda,

il vero successo sociale non dovrebbe essere che i cosidetti "diversi" debbano essere/sentirsi "accettati" dalla società senza paura.Dichiararsi non è altro che costruirsi un recinto rispetto alla cosidetta normalità e segnalarsi con un freccione "io non sono come voi,dovete trattarmi diversamente".

La vera lotta all'autodiscriminazione dovrebbe battere il terreno dell'omologarsi che non significa sottostare a leggi etero o non ma sottostare a leggi fatte per la persona,la sfera della sessualità non deve diventare la base di giudizio di un individuo.

Il vero successo sociale sarebbe che un cosidetto rappresentante lgbt fosse considerato non per qualcosa relativo alla sua sessualità ma semplicemente un uomo o una donna come tutti gli altri e basta guardarsi intorno per capire che è sempre meno così purtroppo.

 

comunque Benvenuto  :cool:

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Benvenuto :cool:

 

La verità è che circoli e attivisti,dovrebbero semplicemente dare aiuto e ascolto a chi lo vuole,come dire un supporto passivo alla causa senza dettami di sorta inneggianti o promozioni a un certo orgoglio della categoria che sfocia inevitabilmente nell'autodiscriminazione.

 

Sì, è vero: noi militanti dobbiamo martirizzarci ;)

Aiutarvi quando ne avete bisogno

e ingoiare le vostre critiche quando le cose vi vanno bene. ;)

 

Peraltro io sono "omologatissimo".

Vado alle cene dei colleghi del mio ragazzo,

come "il fidanzato" similmente alle coppie etero.

Se mi presentassi come "amico", quello sì sarebbe un "ghetto".

 

Ora va di moda entrare nel vivo della discussione,

direttamente nei post di Presentazione, vedo.

Sarà la noia estiva, ma non vuol perdere tempo.

:)

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FranknFurter

Benvenuto :cool:

 

Sì, è vero: noi militanti dobbiamo martirizzarci ;)

Aiutarvi quando ne avete bisogno

e ingoiare le vostre critiche quando le cose vi vanno bene. :)

 

Peraltro io sono "omologatissimo".

Vado alle cene dei colleghi del mio ragazzo,

come "il fidanzato" similmente alle coppie etero.

Se mi presentassi come "amico", quello sì sarebbe un "ghetto".

 

Ora va di moda entrare nel vivo della discussione,

direttamente nei post di Presentazione, vedo.

Sarà la noia estiva, ma non vuol perdere tempo.

;)

 

Non è che va di moda,sono nuovo e pensavo non fosse vietato esprimere la propria opionione in post di presentazione,se capita.Non l'ho letto nel regolamento o forse non l'ho capito ad ogni modo chiedo scusa e chiudo con questo post.

 

Se vuoi metterla in questo modo va bene,sbaglierò a generalizzare ma molto spesso negli intenti dei cosidetti "militanti" la voglia di dimostrarsi,imporre uno stile va oltre..anche a discapito dei diritti per cui si "milita".

Si tratta di aiutare chi la vive male,chi cerca aiuto,non di martirizzarsi.

A parte che se uno si deve sentire martirizzato che senso ha farlo?

 

Per me fai benissimo a presentarti come "il fidanzato" non ho mai detto il contrario,

Omologare non sottintende o vuole significare "doversi nascondere".

Vuol dire semmai dire viverla come meglio si crede,senza il peso della spada sulla testa di doverlo sbandierare al mondo facendone un motivo di vanto,un distintivo,un simbolo.. come se uno non fosse null'altro oltre che essere gay.

 

Per quel che mi riguarda si dovrebbe essere notati/ricordati per tutto il resto non per il fatto di essere"diversi" per qualcosa legato alla sfera sessuale.La sessualità sarà pure importante ma è solo una parte della persona.

 

Buonaserata :)

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Se l'OT è eccessivo, ce lo sposteranno :cool:

 

Riuscite a farmi un esempio concreto

di uno sbandieramento,

di un vanto o di un simbolo?

 

Io faccio fatica pure a vedere

ragazzi gay che passeggiano mano nella mano

e tu addirittura ne vedi che lo "sbandierano" ;)

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Personalmente non mi sono andati giù i kiss-in.

 

Chiedo scusa per aver generato con la mia presentazione una discussione simile... :cool: mi fermo qui per continuare altrove.

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