È morta Marcella Di Folco

[G77]

«Marcellona ci ha lasciati. Non è facile annunciare la perdita di una grande persona e non è semplice comunicare il vuoto che lascia. Le parole e i discorsi hanno un loro limite, affidiamo ai pensieri, alle emozioni, ai ricordi tutto quello che è stata Marcella Di Folco. Compagna, amica, sorella, mamma di tutte/i noi, il MIT perde la leader maxima, la sua traccia essenziale resta indelebile nella storia della nostra Associazione e del movimento tutto. Il coraggio con cui ha dedicato la sua intera vita alla dignità e ai diritti di tutte e tutti indistintamente, rende difficile l'elaborazione della sua perdita. Il MIT, il Movimento GLBT, la politica e la cultura tutta perdono oggi una loro parte importante.

Ciao Marcella».

 

Movimento Identità Transessuale – http://www.mit-italia.it/

 

Altre fonti:

Radio Città del Capo

La Repubblica

Corriere della Sera

[Frattaglia]

Nonostante non apprezzi molto il MIT non posso che dire che mi dispiace

[Silverselfer]

Onore e rispetto per chi ha fatto della propria esistenza prova che non ci sia una volontà superiore che condanna la felicità altrui.

 

Oggi piango perché al mondo è venuta a mancare una voce che parlava anche per me. Sono per primo un uomo meno uomo perché incapace di essere alla sua altezza.

 

Si può essere in disaccordo con un'idea, ma non si può riconoscere il sacrificio di una persona che ha speso una vita per il diritto alle felicità di tutti noi.

[Frattaglia]

Infatti.

E le varie polemiche riguardo alla gestione di un'associazione le metto appunto da parte.

Mi spiace.

[Sissy]

:)  ...mi dispiace tantissimo!

Io l'ho conosciuta (e anche lei mi conosceva... perchè seppur incontrava tantissima gente aveva quella grande qualità di ricordarsi di TUTTE le persone!) e mi sempre apparsa come una grande... un vera leader... al di là dei pregi e difetti del MIT, le va dato il merito di essere stata lei a costruirlo e ad aprire poi la strada per tutte le altre associazioni trans.

Ammiro inoltre le sue lotte controcorrente, che senza tener conto dei perbenisti-moralisti (purtroppo annidati anche tra noi glbt), per difendere e tutelare anche quelle transessuali che fanno le prostitute, quelle extracomunitarie e quelle che purtroppo sono finite in caracere...  su questo (ma non solo) la ritengo sopra di una spanna a tutte le altre!

Faccio un saluto anche a tutto il MIT, a Porpora e al cagnetto della Marcella che di sicuro saranno in lutto e molto tristi per l'accaduto.

 

P.S. ...volevo ricordare che sebbene negli utlimi anni Marcella soffrisse di obesità (si è fatta anche operare a riguardo), tanto tempo fa prima di diventare donna era un bel ragazzo che ha fatto l'attore pure in un film di Fellini, poi divenne una bellisssima trans e in seguito fu tra le pionere delle conversioni chirurgiche del sesso a Casablanca che la resero una donna a tutti gli effetti.

 

...era simpatica quando andava a trovare tutte le trans appena operate a Bologna (Sant'Orsola ...ospedale che con l'equipè di Martorana collabora strettamente con il MIT) e diceva "ben venuta nel cappon club!"  ...perchè oltre ad essere forte e caparbia nelle sue battaglie, la Marcella, o Marcellona come la chiamava qualcuno simpaticamente, era anche una persona di grande spirito che sapave strappare sorrisi e tirare su di morale la gente.

 

...un grossissimo bacio    riposa serena nell'eternità... vedrai che altra gente, altre trans, continueranno il tuo lavoro facendo in modo che ciò che hai creato non vada mai perso ma continui per sempre.

[Guest erreddi]

prima di diventare donna era un bel ragazzo che ha fatto l'attore pure in un film di Fellini

 

 

Ha fatto tre film con Fellini: SATYRICON, AMARCORD e LA CITTA' DELLE DONNE.

Ma lavorò anche con Petri, Mogherini, Di Leo, Sordi, Corbucci (Sergio e Bruno), Risi e Rossellini.

Fece anche il tardo decamerotico QUANT'E BELLA LA BERNARDA, TUTTA NERA E TUTTA CALDA (variante: CHI LA TOCCA E CHI LA GUARDA)

di tale Lucio Dandolo (Lucio Giachin), 1972/1975

Non male per uno che ha fatto 'soli' 21 film.

[RebisRebus]

una grande donna