Fenix73 Posted September 10, 2010 Share Posted September 10, 2010 Chiedo scusa se sono io che non ho trovato il tread, ma presumo che ci siano diversi amanti della lirica. Se ne pu parlare qui o esiste una discussione a proposito che non ho trovato? In caso chiedo scusa prima Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Isher Posted September 10, 2010 Share Posted September 10, 2010 Hai fatto benissimo ad aprire un apposito topic. Nel Forum ci sono alcuni musicisti e alcuni appassionati di lirica, tra i quali un ragazzo che ha un nick molto simile al tuo, Phoenix, e io stesso. Proponi tu un argomento, e si vedrà. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Fenix73 Posted September 10, 2010 Author Share Posted September 10, 2010 Bè io sono stato abboanto per diversi anni alla stagione lirica del teatro delle Muse di Ancona. Prima avevo visto dl vivo solo poca roba allo Sferisterio di Macerata e al teatro Pergolesi di Jesi. Se la'rgmento non è mai stato creato prima, gli argomenti sono una marea e forse meritano ciascuno una discussione. Ma partiamo da cose un pò banali e magari se avrà successo andremo a livelli piu "evoluti" (scusate il parolone, giusto per dire). L'opera che mi ha fatto innamorare della lirica è l'Aida che mi sono fatto regalare in vinile per un compleanno uando ero adolescente. La mia prima opera dal vivo è stata La Traviata allo Sferisterio di Macerata con una spettacolare scenografia con uno specchio gigante, opera di Svoboda. Ma il mio grande amore resta la Traviata. Poi con l'abbonamento al nuovo Teattro delle Muse di Ancona ho avuto modo i conoscere opere meno conosciute come Idomeneo re di Creta ed altre che ahno contribuito ad aumentare il mio bagaglio. Mi piace molo Pizzi come scenografo e amo particolarmente Dimitra Theodossiou. Sono rimasto molto interdetto da opere moderne come L'Enfant et le sortilege. Per m la lirica come paice a me veramente è finita da un pezzo. E già cosi ho dato diversi spunti. Cosa vi piace della Lirica? Opere ed artisti preseriti? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Johann Posted September 12, 2010 Share Posted September 12, 2010 Credo di capire che abbiamo un verdiano tra noi Piace di conoscerti! Se parliamo di opere italiane, faccio parte della corte Pucciniana io! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
conrad65 Posted September 12, 2010 Share Posted September 12, 2010 rispondo all'appello degli amanti della lirica sono mozartiano wagneriano e straussiano e non mi dispiace l'opera francese (Gounod e Bizet in particolare) tra gli italiani: non amo particolarmente Verdi, ma faccio un'ecceziona per l'ultimo Verdi (Otello e Falstaff) Puccini ha una scrittura orchestrale strepitosa ma non lo amo apprezzo invece Bellini, Rossini e alcuni "minori" come Boito, il cui Mefistofele è un capolavoro (secondo me) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
debussy Posted September 12, 2010 Share Posted September 12, 2010 vi segnalo un intermezzo divertentissimo, al livello del più celebre La Serva Padrona di Pergolesi. Cimarosa - Il maestro di cappella ( ) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Fenix73 Posted September 12, 2010 Author Share Posted September 12, 2010 Da marchigiano quasi mi vergogno di dire che non ho mai visto niente dal vivo ne di Rossini a Pesaro (appenna 50 km da casa) ne di Pe4rgolesi a Jesi (15 km) E' il colmo se si tiene cono ce sonole loro città natlali.. Il rossini opera festival poi propone sempre cartelloni molto interessanti Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ganimede Posted September 13, 2010 Share Posted September 13, 2010 Spero di non andare off-topic ma vorrei utilizzare il topic di Fenix per una curiosità... Avete notato quanto è alta la percentuale di uomini gay tra gli amanti dell'opera lirica?!? Io pensavo che fosse soltanto un cliché, finché non mi sono iscritto a Facebook... è sufficiente farsi un giro tra i gruppi che riuniscono appassionati di lirica, e spulciare tra i profili degli iscritti a quei gruppi, tra gente apertamente dichiarata e altri che comunque si capisce dal mix di altre affiliazioni (il semplice "no all'omofobia" unito a tanti amici con foto a torso nudo e senza dicitura su chi gli piace né fidanzate donne ecc.), sono tantissimi... ma a cosa è dovuta quest'alta incidenza?!? E ovviamente il tasso di gayezza si scopre alto anche tra i cantanti, una cosa quasi incredibile per chi magari non riesce a trovare un solo gay nella memoria di tanti cantanti d'epoca... o qualcuno mi smentisca se sa qualche rivelazione che non so su Gigli, Tagliavini, Di Stefano, Del Monaco, Bergonzi, Bastianini, Gobbi, Schipa, Bonisolli ecc. ecc. ( Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Fenix73 Posted September 13, 2010 Author Share Posted September 13, 2010 Questa è una cosa che pensavo anche io. Infatti ero stupito dal fatto che su un forum come questo non ci fosse aperta una discussione del genere. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
D. Posted September 13, 2010 Share Posted September 13, 2010 La amo smodatamente, e purtroppo la conosco meno di quanto vorrei. Mi unisco al coro degli amati di Giuseppe, la Traviata è un capolavoro, non c'è che dire. Ho amato il Puccini della Tosca, ma in generale non ha gran presa su D. Ricordo con piacere il Faut di Gounod, e convengo con Conrad nell'apprezzare alcuni "minori" come Boito, il cui Mefistofele è un capolavoro Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Metamorphoseon90 Posted September 13, 2010 Share Posted September 13, 2010 Diciamo che non pratico molto il genere e quindi non lo conosco bene; non che non mi piaccia, ma mi dedico di più alla musica sinfonica, strumentale.... Però piace anche a me Boito (sarebbe bello conoscere la prima versione del Mefistofele), Puccini pure, Gounod citato non mi dispiace. Devo assolutamente approfondire Wagner (eccetto le parti puramente orchestrali conosco poco), che comunque apprezzo (anche se dopo un po' pesa) e Verdi. Ho ascoltato l'Assassinio nella cattedrale di Pizzetti... mi ha preso un sacco ------------------------------------------------------------------------------------ Purtroppo rimango in primis sinfonista Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Fenix73 Posted September 13, 2010 Author Share Posted September 13, 2010 Anche la mia cultura lirica non è commisurata alla mia poassione per essa. Grazie all'abbonamento al teatro sono stato "costretto" anche a partecipare ad opere contemporanee che altrimenti non avrei di sicuro approcciato, tipo "Elegia per giovani amanti" di Henze. Diciamo che a dir poco ne sono rimasto interdetto. La musica contemporanea non fà per me. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
quint Posted September 14, 2010 Share Posted September 14, 2010 Anche io come Metamorphoseon non sono particolarmente pratico di questo settore. Non riesco a provare molto interesse, nonostante io venga costantemente sfruttato dai cantanti per farsi accompagnare, e quindi, volente o nolente, una mezza specie di cultura me la sto facendo. Si può dire che in maniera accettabile io conosca solo il teatro di Britten. Da quel poco che ho sentito, apprezzo decisamente Puccini, poi anche Verdi; il resto del repertorio ottocentesco (italiano e non) non mi esalta; non disdegno l'opera barocca (Haendel, principalmente). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
debussy Posted September 14, 2010 Share Posted September 14, 2010 Non riesco a provare molto interesse, nonostante io venga costantemente sfruttato dai cantanti per farsi accompagnare, e quindi, volente o nolente, una mezza specie di cultura me la sto facendo. probabilmente non accompagni bravi cantanti, o lo prendi troppo come un esercizio invece di appassionarti a quest'attività. Tra l'altro per accompagnare bene bisogna conoscere tutta l'opera (per carpirne i segreti, a quel punto non potrà non interessare più o addirittura non piacerti) e non solo l'aria in questione, e dovresti fare tu un po' da maestro ai cantanti che sono universalmente riconosciuti come delle scimmie urlatrici. Il lavoro di pianista corripetitore in un teatro è questo... come audizione ti fanno portare tutte le nozze figaro cantando tutte le parti. Non ci siamo, quintaccio della malora. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
D. Posted September 14, 2010 Share Posted September 14, 2010 i cantanti [...] sono universalmente riconosciuti come delle scimmie urlatrici. E non è certo falso, basta andare a teatro. Sono in molti a lamentarsi della bassa preparazione, e della superficialità di chi vorrebbe interpreti precoci, belli ed esausti dopo qualche anno di carriera. Voglio dire, esperienza di teatro ne ho relativamente poca (benché il mondo ce lo invidii), ma la scarsa qualità non fatica ad apparire in scena. Quando risentiremo voci come ?Il pezzo, poi, beh, ha pochi rivali. Ma a onor del vero la Sutherland non è da meno; oddio, forse solo un pochino. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Fenix73 Posted September 14, 2010 Author Share Posted September 14, 2010 Ma te spari alto, la Callas è la Callas. Io allora propongo il mio concittadino Corelli, lo conoscete? Qui in un iperclassico, è la prima cosa che ho trovato. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
quint Posted September 17, 2010 Share Posted September 17, 2010 probabilmente non accompagni bravi cantanti, o lo prendi troppo come un esercizio invece di appassionarti a quest'attività. Probabile che in parte sia colpa dei cantanti... ma di certo non mi appassiono a questa attività. È solo che ho un'ottima prima vista, quindi mi sfruttano perché sanno che qualsiasi cosa mi mettono davanti posso suonargliela. Quindi sì: lo prendo come un esercizio. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Phoenix Posted September 30, 2010 Share Posted September 30, 2010 Mi piace molo Pizzi come scenografo Pizzi è certamente uno dei garndi scenografi/registi d'opera italiani, non ci piove. Una cosa che non ho mai capito di lui è la tendenza a eliminare sempre i riferimenti all'epoca in cui è ambientata l'opera, cioè di avvolgere sempre tutto in un contesto indefinito che spesso e volentieri è determinante per capirne il significato. Altre volte le scenografie sono spoglie e ridotte al minimo e non dicono assolutamente niente su ciò che c'è OLTRE l'azione (vabbè che detta così faccio la parte dell'orfano di Zeffirelli :P) Insomma mi pare che spesso punti troppo all'eleganza della scena, giusto per fare il suo bel quadro, dare il contentino a chi cerca il colpo d'occhio ma senza che alla fine resti nulla di consistente. Guarda questo Don Giovanni: http://www.youtube.com/watch?v=n84075KzgDA Prendiamo un pezzo a caso, Là ci darem la mano (magari l'inquadratura a 8:07 che è un totale e rende bene l'insieme): qual'è la differenza tra questa e altre regie/scenografie minimaliste (per non dire inesistenti) che si vedono nel 99% delle produzioni in giro per il mondo? Credo nessuna, si somigliano tutte (anche se almeno a Pizzi non si può non riconoscere di prestare particolare importanza al movimento dei personaggi a differenza di certi registi che fanno rimanere impalati i cantanti come dei mezzi deficenti per tre quarti dell'opera) A parte questo, che ne pensate della Suor Angelica di Puccini? Del Trittico per me viene subito dopo Gianni Schicchi, e poi ho trovato questa stranissima interpretazione di Renata Scotto che è davvero molto curiosa: a leggere i commenti c'è chi non la può vedere e chi la venera (e io appartengo al secondo gruppo) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Isher Posted October 1, 2010 Share Posted October 1, 2010 A parte questo, che ne pensate della Suor Angelica di Puccini? Del Trittico per me viene subito dopo Gianni Schicchi, e poi ho trovato questa stranissima interpretazione di Renata Scotto che è davvero molto curiosa: a leggere i commenti c'è chi non la può vedere e chi la venera (e io appartengo al secondo gruppo) Perché la definisci stranissima? Puoi specificare meglio? Io so che Suor Angelica è stata uno dei suoi cavalli di battaglia, e in effetti, pur non essendo particolarmente sensibile a questo ruolo, che quasi mi irrita un po' (limite mio, s'intende), trovo che lo faccia molto bene. Suor Angelica è notevole. Per me il momento culminante, che ben rende la cifra costrittiva e la drammaticità crudele e impietosa della storia, è l'aria della Zia Principessa, un grande e vero ruolo di Contralto, secondo me eseguita con una capacità drammatica ed espressiva che lèvati da Agnes Zwierko: http://www.youtube.com/watch?v=utDRaTCdRNI Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Fenix73 Posted October 1, 2010 Author Share Posted October 1, 2010 A proposito di Pizzi, devo dire che gli allestimenti che ha messo in opera alle Muse di Ancona invece erano molto belli. Il teatro era nuovo di zecca e si sono potuti sfruttare tutte le possibilità che la tecnologia poteva offrire. Il minimalisno di molti allestimenti penso sia forse dovuto a catalizzare meglio l'attenzione sul canto. Almeno nelle intenzioni. Io sono del parere che la lirica è fatta anche del suo allestimento e quelli minimalisti piu che sottolineare certi aspetti "poetici" e dare un tocco di contemporaneità a me danno più l'idea che si sia voluto risparmiare... Ho incontrato la Scotto di persona quando si occupò della regia di Madama Butterfly in Ancona e devo dire che in questa veste non è stata eccezzionale. Ma come cantante non penso ci possano essere dubbi sulle sue qualità. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Phoenix Posted October 1, 2010 Share Posted October 1, 2010 Perché la definisci stranissima? Puoi specificare meglio? Io so che Suor Angelica è stata uno dei suoi cavalli di battaglia, e in effetti, pur non essendo particolarmente sensibile a questo ruolo, che quasi mi irrita un po' (limite mio, s'intende), trovo che lo faccia molto bene. Suor Angelica è notevole. Per me il momento culminante, che ben rende la cifra costrittiva e la drammaticità crudele e impietosa della storia, è l'aria della Zia Principessa, un grande e vero ruolo di Contralto, secondo me eseguita con una capacità drammatica ed espressiva che lèvati da Agnes Zwierko: http://www.youtube.com/watch?v=utDRaTCdRNI Perché la Scotto sa di essere una grande attrice, e fin qui non c'è niente di male. Ma in Suor Angelica (e nella fattispecie IN QUESTA produzione) a mio parere esagera un pò con le espressioni (certo i primi e primissimi piani che abbondano in gran quantità non aiutano), a volte diventa quasi una macchietta muovendosi tra il tragico e l'involontario comico che viste le circostanze ci sta come i cavoli a merenda (non c'è un punto in particolare, ma un pò ovunqe a partire dal duetto con la Zia Principessa - tipo quando apprende della morte del figlio - fino al Finale). A parte questo Suor Angelica mi ha sempre colpito prima di tutto come libretto. Si vede che è una storia costruita perfettamente sull'evolversi del personaggio che appare in due modi del tutto contrapposti, prima e dopo il duetto e su questa trasformazione è chiaro che Puccini ha basato tutta la composizione (non so se capita solo a me ma ogni volta si arriva a "com'è penoso udire i morti dolorare e piangere" partono i brividi!!! :P) Il minimalisno di molti allestimenti penso sia forse dovuto a catalizzare meglio l'attenzione sul canto. Almeno nelle intenzioni. Io sono del parere che la lirica è fatta anche del suo allestimento e quelli minimalisti piu che sottolineare certi aspetti "poetici" e dare un tocco di contemporaneità a me danno più l'idea che si sia voluto risparmiare... Anche io sono di questo parere, ci sono moltissimi generi musicali che si basano solo sul canto, l'opera è un insieme di dettagli infiniti tra i quali spiccano la musica e la scena e guai se uno dei due dovesse prevalere sull'altro. Ma non penso che si tratti di risparmio: ci sono allestimenti minimalisti che costano un'occhio della testa, come e più di certe zeffirellate che per lo meno dimostrano un minimo di interesse per chi l'opera l'ha scritta (Kleiber diceva che come unione armoniosa di musica e azione l'opera è finita con la morte di Puccini, e in un certo senso aveva ragione). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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