lux Posted September 23, 2010 Share Posted September 23, 2010 Buttano secchio pieno d´urina addosso ad un omosessuale. Denuncia contro ignoti Nonostante la disavventura, la vittima ha avuto la prontezza di spirito di annotare il numero di targa dell’auto a bordo della quale i giovinastri sono fuggiti dopo la bravata. Rovesciano un secchio colmo d’urina ad un omosessuale. E’ accaduto l’altra sera in una zona periferica di Ragusa. Un gruppo di bulli in auto avrebbe avvistato il gay e, una volta accostati, gli avrebbero buttato addosso il secchio, insudiciandolo di liquido organico. Nonostante la disavventura, l’omosessuale ha avuto la prontezza di spirito di annotare il numero di targa dell’auto a bordo della quale i giovinastri sono fuggiti dopo la bravata. La vittima del grave atto d’intolleranza ha sporto denuncia in questura. Sulla vicenda è intervenuta l’Arcigay che ha ovviamente condannato il fatto. La polizia sta conducendo le indagini per risalire agli autori del gesto. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
simply_dreamer Posted September 23, 2010 Share Posted September 23, 2010 perchè non mi stupisco?! forse perchè sò che il mondo è in mano agli stronzi e agli ignoranti. ecco perchè... spero che in qualche modo paghino. scusate il sarcasmo, ma io ai bulletti gli farei fare (obbligatoriamente) quello che Pannella ha fatto per scioperare... quando ci vuole ci vuole. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ziguli Posted September 23, 2010 Share Posted September 23, 2010 ma che schifo e che offesa. che devo commentare più. ovviamente grazie della segnalazione. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Isher Posted September 23, 2010 Share Posted September 23, 2010 L'unica cosa che si può rilevare è che questa persona, ragazzo o uomo che sia, ha avuto il coraggio di denunciare l'aggressione. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ganimede88 Posted September 23, 2010 Share Posted September 23, 2010 Che tristezza, il fatto che avessero un secchio di urina in macchina, implica che il fatto sia premeditato e che gli "aggressori" conoscessero la persona in questione ergo: omofobia pura! Si meriterebbero 100 vergate ciascuno, e io sono contro la violenza!!! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Zach Posted September 23, 2010 Share Posted September 23, 2010 Gente molto civile e intelligente Che schifo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
hook Posted September 23, 2010 Share Posted September 23, 2010 Che dire se non qualcosa che sia già stata detta? La vergogna è tanta... Dire che sono imbecilli è davvero minimizzare il tutto. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Lum Posted September 23, 2010 Share Posted September 23, 2010 Ma come facevano a sapere che fosse gay? O lo scherzo è stato fatto da qualcuno che lo conosceva, o lo avevano seguito, o che altro? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
WistonSmith Posted September 23, 2010 Share Posted September 23, 2010 Lum, Ragusa è un paesazzo. Quindi si, non mi stupirei se fosse tutto premeditato. Davvero si tocca il fondo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
dreamer_ Posted September 23, 2010 Share Posted September 23, 2010 Ma come facevano a sapere che fosse gay? O lo scherzo è stato fatto da qualcuno che lo conosceva, o lo avevano seguito, o che altro? O lo conoscevano o era molto visibile, non ci sono altre soluzioni. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Lum Posted September 23, 2010 Share Posted September 23, 2010 Lum, Ragusa è un paesazzo. Quindi si, non mi stupirei se fosse tutto premeditato. Guarda visto le recenti "bufale" che sono saltate fuori di recente sono diffidente a tutto. Ma se lo dite voi ci credo, io gli unici contatti che ho con Ragusa sono le telefonate della questura Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
DarKoiria Posted September 24, 2010 Share Posted September 24, 2010 Beh guardate proprio a Ragusa non è affatto difficile sapere chi è gay e chi no. A parte alcuni casi, la stragrande maggioranza frequenta gli stessi posti, la stessa gente... molto deprimente. E poi... come diceva Winston è un paesotto, si conoscono tutti e il ''curtigghio" (gossip) è l'attività preferita dalla stragrande maggioranza della popolazione... Comunque spero che questi idioti (e mi piacerebbe tanto sapere chi sono... ma vabeh) paghino per quello che hanno fatto. Almeno il tipo ha denunciato... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Isher Posted September 24, 2010 Share Posted September 24, 2010 Sono stati già arrestati gli autori del gesto violento (ben reale) e laidamente omofobo di Ragusa: sono cinque e sono tutti ventenni. Il ragazzo gay che ha denunciato l'aggressione subita ne ha 25. http://gaymagazine.it/2010/09/24/cinque-arrestati-per-il-secchio-di-urina-contro-il-gay/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+gaymagazine%2FxRmo+%28GayMagazine.it%29&utm_content=FaceBook Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Casper Posted September 24, 2010 Share Posted September 24, 2010 Ho letto l'articolo... il sindaco usa il termine "tolleranza" e qualche giorno fa, proprio qui sul forum, si è fatto notare come tale termine implichi una sorta di ammissione di una diversità da "prendere per buona". Ammetto che leggendo le dichiarazioni del sindaco, tutte condivisibili, mi è venuta alla mente tale riflessione e in effetti forse il concetto di "tolleranza" sarebbe uno dei tanti da superare, per arrivare alla pure e cristallina eguaglianza fra le persone, indipenentemente dal loro orientamento sessuale, che al prossimo non deve importare. Punto e basta. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Isher Posted September 24, 2010 Share Posted September 24, 2010 No, Casper, qui «tolleranza» è usato nel senso giusto, cioè come negazione contraddittoria della «intolleranza». Le parole del sindaco non potrebbero essere più ferme e dure, e l'argomentazione fila perfettamente: L’intolleranza e la discriminazione sono inaccettabili. La tolleranza è alla base della convivenza civile, e tutta la cittadinanza non può accettare che degli idioti siano stati capaci di fare ciò che hanno fatto, mossi tra l’altro da un odio ingiustificato. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Casper Posted September 24, 2010 Share Posted September 24, 2010 Sì, Isher, le parole del sindaco, che non ha preso tempo e tergiversato, sono ottime! Ma, non so, quel termine lo trovo "stretto"... lo stesso. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Loup-garou Posted September 24, 2010 Share Posted September 24, 2010 Sarebbe interessante capire perché. Io sinceramente non capisco questa avversione nei confronti della parola. La tolleranza è un comportamento sociale, mentre l'eguaglianza è un principio giuridico. Entrambi sono importantissimi. Per dire, nel Sud Africa c'è uguaglianza formale: il matrimonio gay è riconosciuto e l'eguaglianza senza discriminazione di orientamento sessuale è pure sancita a livello costituzionale. Eppure rimane una società molto intollerante. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Casper Posted September 24, 2010 Share Posted September 24, 2010 No, non dico di avere un'avversione a tale parola, per carità. Ma la sua assonanza al concetto di "sopportazione", quando si parla di accettazione delle molteplici sfumature della nostra società, la trovo una "stonatura", non so se mi spiego. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Isher Posted September 24, 2010 Share Posted September 24, 2010 Capisco quel che vuoi dire, Casper, ma questo perché il significato del termine è equivocato continuamente. Tolleranza, almeno nel pensiero liberaldemocratico, che è il punto d'arrivo di un concetto che affonda le sue radici nella Scolastica e poi soprattutto nel Rinascimento, non significa «sopportare», come credono alcuni, ma «consentire l'espressione di ciò che non si condivide». Questo è il massimo che si può chiedere a una società umana, dove non è possibile che tutti condividano tutto, perché i gusti, le espressioni, le culture, insomma anche le pratiche sessuali o i modi di abbigliarsi, sono oggetto di valutazioni personali e differenziate; e tanto più alto è il grado di una democrazia tanto più sono alti e differenziati numero e varietà di queste manifestazioni. Né si può imporre per legge alla gente di condividere tutto. Se lo si facesse, entreremmo nel totalitarismo. E quand'anche si realizzasse questo effetto per intervento dello Spirito Santo, esso non varrebbe più niente, moralmente e politicamente. Quello che si può fare è esercitare la tolleranza, che è l'antidoto dell'intolleranza, la quale è sempre presente strutturalmente nelle società umane. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Loup-garou Posted September 24, 2010 Share Posted September 24, 2010 Anche perché se sono tollerante solo verso ciò che non mi provoca un'istintuale avversione, allora rimango intollerante. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Isher Posted September 24, 2010 Share Posted September 24, 2010 Esatto! Quella che molti auspicano, non essendone consapevoli, non è un «più» della tolleranza, ma un pesante «meno»: cioè il settarismo, il parteggiare per ciò in cui ci si rispecchia, padre dell'intolleranza. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
gianduiotto Posted September 25, 2010 Share Posted September 25, 2010 Posso concludere l'interessante disquisizione sul concetto di tolleranza tornando all'Isola e alla sua Cantantessa ? Sugnu sempri alla finestra e viru a ranni civiltà ca ha statu, unni Turchi, Ebrei e Cristiani si stringeunu la manu, tannu si pinsava ca “La diversità è ricchezza” tempi di biddizza e di puisia, d’amuri e di saggezza Zoccu ha statu aieri, oggi forsi ca putissi riturnari si truvamu semi boni di chiantari 'A Finestra in Elettra (Sono sempre alla finestra e vedo la grande civiltà che è stata, quando Turchi, Ebrei e Cristiani si stringevano la mano, Allora si pensava che "La diversità è ricchezza" tempi di bellezza e di poesia, d'amore e di saggezza. Ciò che è stato ieri, oggi forse potrebbe tornare se troviamo il seme buono da piantare) Come commentare il fatto di Ragusa? il gruppo sarebbe composto da ventenni senza precedenti penali e si sarebbero giustificati definendo la vicenda semplicemente come “una bravata” In me rimane l'amara consapevolezza che nella dimensione del "branco", i soggetti più instabili trovano una sorta di giustificazione , oltre che di spinta verso atti ignobili. Ai loro occhi il debole di turno forse non è neanche degno di essere considerato un essere umano. Quello che mi auguro per loro è che si rendano conto che ciò che considerano "diverso", in realtà è un loro "simile". Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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