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Gay pride a Belgrado finito in rissa


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alysonmichelle

http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201010102137-ipp-rt10040-serbia_scontri_in_corteo_anti_gay_pride_a_belgrado_122_feriti

 

A parte i numeri eccessivamente gonfiati lascio a voi i commenti.

 

PS: nello striscione c'è scritto "Difendiamo la famiglia"  :roll:

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https://www.gay-forum.it/topic/15321-gay-pride-a-belgrado-finito-in-rissa/
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Evitiamo commenti che è meglio, i fatti si commentano da soli.

 

Da libero.it:

Alla vigilia, l'Osce, la Ue e Amnesty International avevano detto che lo svolgimento del Gay Pride sarebbe stato un test della maturità democratica e del grado di tolleranza sociale della Serbia, impegnata a dimostrare di essere idonea a entrare nell'Unione europea. Evidentemente il paese balcanico, con una popolazione in larga parte conservatrice e ben poco tollerante, ha ancora parecchia strada da percorrere prima di adeguarsi agli standard europei in fatto di libertà democratiche e rispetto delle diversità.

....e quelle vecchie bacucce, amanti della Papessa Kazzingher (la papessa pradalina), che protestavano contro i Gay, con tanto di crocefissi di legno in mano???? Che vergogna!

Ciao.

Massimo

 

Non penso proprio fossero Cattolici, ma Ortodossi.

E' una vergogna quello che è successo, non commento perchè non si meritano neanche questo.

 

Erano ortodossi non cattolici, almeno così ho letto.

 

L'est europa è ancora molto indietro sul rispetto degli omosessuali (e sulle diversità in generale), mi dispiace molto per chi abita là.

Non deve essere facile vivere in una società così violenta, già da noi ci sono problemi ma non così grandi come là.

Io ho parlato con delle ragazze che vivono là e non è proprio una bella situazione.

Sono ortodosse/i, comunque anche l'idea del papa cattolico va verso una non accettazione di noi lgbt, su questo il clero (e specifico il clero visto che io sono cristiana ma non discrimino nessun*!) e l'ortodossia sono molto vicini attualmente, in altre fasi storiche no, si pensi a giovanni 23°...

alysonmichelle

Erano ortodossi non cattolici, almeno così ho letto.

 

L'est europa è ancora molto indietro sul rispetto degli omosessuali (e sulle diversità in generale), mi dispiace molto per chi abita là.

Non deve essere facile vivere in una società così violenta, già da noi ci sono problemi ma non così grandi come là.

Io ho parlato con delle ragazze che vivono là e non è proprio una bella situazione.

 

 

Non c'è bisogno di leggerlo, il cattolicesimo non è neanche riconosciuta come religione (ovviamente non ufficialmente però sono tutti ortodossi e musulmani, solo in Croazia trovi dei cattolici)

 

Bhè a dire il vero vivere in una società del genere non è così un dramma e personalmente se mi devo dispiacere lo faccio per chi vive in Zambia o in Congo.

Ci sono estremismi (manifestati come in questo genere) ma non sono così logoranti e differenti da quelli che trovi ovunque nel mondo. Il gay pride è una manifestazione che è ancora troppo tabù per certi estremismi ma non c'è bisogno di generalizzare visto che i protestanti erano tutti nazionalsocialisti che hanno sfruttato l'occasione per rivendicare la propria appartenenza politica e scagliarsi contro il partito democratico.

A prescindere che siano ortodossi, cattolici o altro....è ASSURDO che le religioni facciano questo.

Eppure, è tutto già visto. Oggi la minoranza che cerca di avere diritti, siamo noi. In passato erano altri...ma la storia si ripete.

MAI che molte religioni però abbiano cpaito il messaggio.

Non credo sia un problema solamente religioso, ma credo sia dovuto soprattutto alla storia di quei paesi.

Rispetto a noi si trovano 50 anni in dietro, diamo loro il tempo necessario e poco alla volta qualcosa cambierà anche da loro.

Già il fatto di essere riusciti ad organizzare un pride (a prescindere da come sia andato a finire) è un piccolo segnale, perchè se hanno ottenuto l'autorizzazione a farlo significa che almeno dalla parte politica qualcosa si muove.

 

 

L'est europa è ancora molto indietro sul rispetto degli omosessuali (e sulle diversità in generale)

 

 

Non tutto "l'est europeo"( scusate ma la metto tra virgolette perché odio questa definizione, la trovo fumosa e poco concreta dato che tende a riunire Paesi come la Lettonia o l'Albania...)è così indietro rispetto ai diritti LGBT...un esempio è la Repubblica Ceca!

alysonmichelle

Non credo sia un problema solamente religioso, ma credo sia dovuto soprattutto alla storia di quei paesi.

Rispetto a noi si trovano 50 anni in dietro, diamo loro il tempo necessario e poco alla volta qualcosa cambierà anche da loro.

Già il fatto di essere riusciti ad organizzare un pride (a prescindere da come sia andato a finire) è un piccolo segnale, perché se hanno ottenuto l'autorizzazione a farlo significa che almeno dalla parte politica qualcosa si muove.

 

Ma tu pensi che vivano nelle capanne di legno e si nutrano di bacche?  :roll:

 

Comunque la protesta non è stata a sfondo religioso, ormai la religione non c'entra nulla. Si è imparato da quei sbalgli!

Non è anche da sottovalutare che la maggior parte dei contestatori, proveniva dalle campagne. C'è un profondo divario tra la mentalità di Belgrado(o di Novi Sad) e le realtà periferiche frustrate ed emarginate e direi ancora dilaniate dal pensiero della guerra( la città ha una realtà piu' dinamica e probabilmente meno frustrante).

Ma tu pensi che vivano nelle capanne di legno e si nutrano di bacche?  :roll:

 

Comunque la protesta non è stata a sfondo religioso, ormai la religione non c'entra nulla. Si è imparato da quei sbalgli!

 

Magari non è il caso di Alessio, ma ti assicuro che su tutti i Paesi dell'ex blocco comunista vige un regime di ignoranza generale, davvero preoccupante! Ma la colpa è tutta dei giornalisti! Ragionano ancora come se il muro non fosse caduto!

Queste notizie mi creano sempre forte inquitudine. Belgrado non è poi così lontana. Ho sempre il timore che possano innescare comportamenti emulatavi.

Iniziano i religiosi con le loro preghiere salvifiche e finiscono i nazzi a sgozzare l'agnello sacrificale di turno. Di solito funziona così.

In questo caso le forze dell'ordine hanno difeso il corteo, e questo mi da sollievo. Certo che se non ci fosse l'Europa a sorvegliare....chissà come finiremo anche noi.

Non tutto "l'est europeo"( scusate ma la metto tra virgolette perché odio questa definizione, la trovo fumosa e poco concreta dato che tende a riunire Paesi come la Lettonia o l'Albania...)è così indietro rispetto ai diritti LGBT...un esempio è la Repubblica Ceca!

 

Errore imperdonabile...ho dimenticato anche di citare la Slovenia, dov'è in corso il dibattito per il matrimonio gay con adozione!

Non voglio certo fare il Don Fisichella della situazione, però stavolta credo proprio che i tristi fatti accaduti a Belgrado siano da contestualizzare.

 

Innanzi tutto vorrei porre in rilievo che nessun manifestante è rimasto ferito o almeno non in modo rilevante, dei 141 feriti ben 124 sono stati poliziotti, schierati in circa 5000 per contenere il migliaio di militanti politici e teppisti da stadio. Si sapeva che quello sarebbe diventato un altro scontro tra destra nazionalista - antieuropeista e il governo. Gli slogan “Morte ai froci” o “Si è aperta la caccia” in fondo non erano molto diversi da quelli che quei professionisti del disordine (armati e addestrati alla guerriglia urbana), urlavano contro il capo del governo Tadic e del ministro degli interni Dacic, accusati di svendere il Kosovo per entrare in Europa, tant’è che c’è stato anche un assalto sia alle sedi dei partiti: democratico e socialista, sia al parlamento.

 

L’Europa nelle destre che si stanno affermando in questi giorni (l’ultima a Vienna), è sentita come un padrone che schiaccia le autonomie locali; specie in Serbia per via delle sentenze della corte dell’Aia, tutte volte ad ascoltare solo le ragioni dei nemici della Serbia (riguardo il Kosovo la posizione Europea è stata davvero sorda alle ragioni serbe). Il risultato è che il Gay Pride si è trainato appresso proprio la questione europeista. E’ l’Europa che chiedeva l’impegno governativo affinché quest’anno la parata si svolgesse, al contrario dell’anno passato che alla fine si è deciso di evitare lo scontro. E’ stato proprio un test (fallito) per provare la maturità politica della democrazia serba che si è deciso di far sfilare un corteo tra due ali di 5000 agenti, quando si sapeva che le opposizioni politiche di destra gli avrebbero scatenato apposta le loro orde barbariche composte di ex militari e mercenari capaci di scannarti senza batter ciglio (altro che contadini). Dico solo che è andata bene com’è andata o davvero quei pazzi avrebbero fatto un macello ben più grosso di quanto non è stato.

A mio avviso si doveva prendere atto come dopo un anno il governo non era riuscito a creare i presupposti perché la parata si svolgesse.

 

L’omofobia “genuina” era proprio quella del clero ortodosso, che forzava i cordoni in modo “civile” e pregava per quei poveri malati che solo Dio poteva salvare. Contro le molotov e le mazze da baseball non si può manifestare pacificamente. Tanto meno si può pretendere di farsi scudo di un esercito di poliziotti. Così si da solo adito alle dicerie di presunte lobby omosessuali che detengono chissà quali poteri occulti, e tramano contro gli antichi valori della famiglia e della sana posizione del missionario.

 

Il Gay Pride a mio personalissimo avviso deve arrivare solo alla fine di un percorso istituzionale che coinvolga la società civile con leggi ma anche campagne informative che mirino ad abbattere secolarizzazioni di cultura omofoba. Trovo controproducente imporre dall’alto un cambiamento che evidentemente per molti è davvero difficile da accettare.

 

Giusto per chiudere ricordando con un “fattarello” preso a caso, che c’è ancora da fare anche in quelle società così dette democraticamente mature occidentalissime: nel Bronx i Latin King Goonies, una gang composta da 9 ragazzi, hanno seviziato e brutalizzato per diverse ore nel loro quartier generale 2 adolescenti e un adulto perché omosessuali.

 

W l'arcobaleno che sventola su ogni Gay Pride del mondo.

@Silverselfer posso chiederti in pubblico come mai sei così ben informato? Se la domanda è inopportuna comunque complimenti per tua analisi. avevo cercato in rete notizie sull'accaduto ma non ho trovato nulla che si avvicini a questa interpretazione.

alysonmichelle

Magari non è il caso di Alessio, ma ti assicuro che su tutti i Paesi dell'ex blocco comunista vige un regime di ignoranza generale, davvero preoccupante! Ma la colpa è tutta dei giornalisti! Ragionano ancora come se il muro non fosse caduto!

 

Ignoranza generale? Colpa dei gionalisti?

Ma se non possono neanche scrivere quello che vorrebbero?

Io ora parlo per i paesi dell'ex Jugoslavia e l'ignoranza generale della quale tu parli io la riscontro solamente nei confronti di questi paesi da parte dell'Italia dove si pensa che ancora ci siano scontri a fuoco ogni santo giorno e che ti tagliano la testa se osi avere atteggiamenti compromettenti in pubblico.

 

Errore imperdonabile...ho dimenticato anche di citare la Slovenia, dov'è in corso il dibattito per il matrimonio gay con adozione!

 

Vabbè ma la Slovenia è da sempre stata super partes tanto da diventare in pochissimo tempo una copia della Svizzera neutrale.

 

A mio avviso si doveva prendere atto come dopo un anno il governo non era riuscito a creare i presupposti perché la parata si svolgesse.

 

Tu non puoi pretendere che in un anno qualcuno riesca a risollevare le sorti politiche della Serbia.

In un paese dove neanche 10 anni fa si scannavano con i propri fratelli per questioni territoriali inesistenti , in un paese dove neanche 15 anni fa regnava un dittatore genocida che era così amato da convincere il proprio popolo che uccidere i propri vicini di casa fosse cosa buona e giusta, in un paese dove per allontanare lo spettro di Milosevic si è votato il primo candidato plausibile.

Queste cose richiedono tempo e secondo me sono ben altri i problemi oltre che ad una parata per i diritti dei gay dove i primi che non hanno diritto sono i singoli individui, era ovvio che questa pseudo manifestazione fosse lo specchietto per le allodole ma se vuoi far entrare il paese in Europa (cosa che secondo me non avverrà neanche tra 10 anni, e non che sia effettivamente un male) devi iniziare da ben altri problemi e non sacrificare la minoranza di turno per i tuoi esperimenti.

parlate di religione ma il vero motivo è politico, gli aggressori erano un movimento di estrema destra. comunque, come è stato detto, alcuni paesi dell'est europeo sono più avanti dell'italia.

 

Assolutamente. Non dimentichiamoci che Ultras e Nazi più volte si sono riuniti in città per creare risse e sommosse.

Ignoranza generale? Colpa dei gionalisti?

Ma se non possono neanche scrivere quello che vorrebbero?

Io ora parlo per i paesi dell'ex Jugoslavia e l'ignoranza generale della quale tu parli io la riscontro solamente nei confronti di questi paesi da parte dell'Italia dove si pensa che ancora ci siano scontri a fuoco ogni santo giorno e che ti tagliano la testa se osi avere atteggiamenti compromettenti in pubblico.

 

 

 

Bhè un giornalista che scrive o dice "Una banda slava ha rubato in villa" e poi si scopre che sono di Timişoara, come lo chiami? Io ogni volta che sento parlare dei Peasi che una volta erano nel blocco comunista, sento una marea di luoghi comuni e castronerie...sembra che l'"est" europeo sia un unicum senza differenze!

Un plauso alla polizia serba, che si è fatta massacrare difendendo

dai paramilitari serbi i militanti gay, anche alla luce della condotta

della nostra polizia "borbonica", deve essere fatto.

 

Credo si possa dire, alla luce di questi fatti, che la manifestazione

di Belgrado sia stata un grande successo per la nascente democrazia

serba e che la Polizia italiana molto avrebbe da imparare dai colleghi Serbi.

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